19 July, 2024
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In tutta la Sardegna è in corso la ricognizione dei danni dovuti all’eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi. Intanto nelle casse regionali sono già presenti stanziamenti mirati per sostenere in tempi rapidi non solo le amministrazioni locali ma anche i privati.
«Oltre ai 2 milioni di euro disponibili da subito per sostenere con urgenza le spese di primo intervento affrontate dalle Amministrazioni locali, anche un milione di euro è già disponibile per l’aiuto ai privati e alle attività produttive che non sono finanziate con specifiche leggi di settore – dice l’assessore della Difesa dell’Ambiente e della Protezione civile, Donatella Spano -. Uno strumento normativo innovativo che mancava e abbiamo appositamente ideato nel 2015 istituendo la legge regionale 26, consci che bisogna essere preparati anche finanziariamente alle conseguenze spesso disastrose degli eventi estremi. La Regione resta in ascolto, oltre che dei sindaci e delle popolazioni, anche degli imprenditori agricoli. Adesso la cosa importante è che ciascuno rispetti i tempi delle procedure, per garantire la massima rapidità degli interventi.»
La legge 28 prevede il risarcimento degli interventi degli Enti locali legati a calamità ed eccezionali avversità naturali. I Comuni, dopo aver chiesto lo stato di calamità naturale, hanno quindi 180 giorni di tempo per consegnare la relazione descrittiva dei danni.
La legge 26 prevede l’istituzione di un fondo regionale per consentire alla Regione di intervenire attraverso i Comuni in maniera più diretta, in caso di calamità, a favore dei privati e alle attività produttive che non sono finanziate con specifiche leggi di settore per danni a beni mobili e immobili. Prevede l’erogazione di un contributo ai soggetti danneggiati una volta terminate le ricognizioni e attivate le procedure.
Infine, nel Programma di sviluppo rurale (Psr) la Misura 5 è specificatamente dedicata al ‘Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione’, una volta verificati i danni con i tecnici delle Agenzie regionali mobilitati per i controlli nelle aziende.
«Queste sono le risorse già disponibili per dare risposte quanto più veloci possibili a coloro che hanno subìto danni dagli eventi calamitosi e saranno eventualmente integrate dopo l’effettiva ricognizione dei danni – conclude l’assessore della Protezione civile -. Nel frattempo lavoriamo per una sinergia ancora maggiore con le Amministrazioni locali e per far crescere nei cittadini la cultura della sicurezza accanto a questo sistema regionale di protezione civile che abbiamo costruito in meno di due anni e che vogliamo continuare a far crescere e migliorare.»

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Settimana di lavoro molto intensa per le commissioni, impegnate nell’esame della Legge di stabilità 2017 in altri temi di grande attualità.

La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini, prosegue l’esame della Legge di stabilità 2017 domani (martedì 24 gennaio) alle 10.00, ascoltando le relazioni del direttore generale della Asl unica e dei responsabili dell’Azienda ospedaliera del Brotzu di Cagliari e delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari.

Nel pomeriggio alle 16.00 sarà la volta del direttore regionale dell’Inps, del Direttore generale delle politiche sociali dell’assessorato della Sanità e delle associazioni del Terzo settore (Caritas, Associazioni dei disabili).

Sempre domani, alle 11.00, si riunirà la commissione Lavoro e Pubblica istruzione presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno il confronto sulla Legge di stabilità 2017 con gli assessori Claudia Firino (Pubblica istruzione) e Virginia Mura (Lavoro). La commissione proseguirà anche l’esame del Piano di dimensionamento scolastico per gli anni 2017-2018.-

Ancora per martedì, alle 16.00, la commissione Ambiente e Governo del territorio, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc), sarà impegnata in una audizione con l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano che riferirà sul nuovo statuto dell’Agenzia Forestas e la Legge di stabilità. Alle 17.00, la commissione si occuperà dell’Atto di indirizzo strategico della Regione in materia di trasporto aereo su cui dovrà esprimere il parere di competenza.

Mercoledì 25, alle 10.00, invece, ci saranno le audizioni degli assessori dell’Urbanistica Cristiano Erriu e dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda sulla Legge di stabilità 2017 ed infine, giovedì 26, alle 11.00, quella dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, sempre sulla Legge di stabilità. 

Domani, infine, con inizio alle 16.00, riunione della commissione Attività produttive presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd), sulla Legge di stabilità e la situazione del comparto lattiero-caseario. Mercoledì 25 alle 10.30 proseguirà la discussione sulla Legge di stabilità mentre, nel pomeriggio, alle 15.30, saranno sentiti gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e del Turismo Francesco Morandi.

Mercoledì 25, alle 9.30, giornata di audizioni per la commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi). Sono previsti gli interventi dei responsabili dei piani Plus, delle organizzazioni confederali ed autonome sulla situazione dell’Aias, dei rapprsentanti dei Centri anti-violenza, anti-stalking e delle case-rifugio e nuovamente dei sindacati confederali e autonomi sugli esuberi di personale a seguito della chiusura di alcuni punti-nascita.

Sempre mercoledì, alle 16.00, la commissione Autonomia presieduta dall’on. Francesco Agus (Sel) ascolterà l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e gli amministratori straordinari delle Province sulla situazione finanziaria e dei servizi dei diversi Enti territoriali.

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«Non esiste alcun pregiudizio ideologico sulle date di chiusura della caccia alle specie della beccaccia, della cesena e del tordo bottaccio: questo deve essere ben chiaro al mondo venatorio. I termini del calendario isolano, fissati in coerenza con le indicazioni ministeriali ed europee, hanno infatti motivi esclusivamente tecnico-giuridici. Potrebbero quindi essere rivisti se esistessero presupposti giuridici tali da non incorrere nella violazione di norme nazionali ed europee». Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano che, dopo le interlocuzioni già avute con il ministero dell’Ambiente, in una lettera al Ministro dello scorso venerdì 13 gennaio aveva evidenziato il forte malumore del mondo venatorio isolano e domandato al Governo di farsi garante per evitare una disparità di trattamento tra diverse Regioni in merito alle date di chiusura della caccia ad alcune specie migratorie.

«Anche oggi ho interloquito con il Ministro per sottolineare la necessità di uniformare le date di chiusura della stagione venatoria – prosegue la titolare dell’Ambiente -. Voglio quindi ribadire con forza che dietro non si nasconde una questione ideologica ma soltanto il fatto che la Regione Sardegna ha rispettato gli aspetti tecnico-giuridici e il parere dell’Ispra, organo di supporto delle decisioni di Governo. Pertanto chiediamo al Ministro di far sì che l’Ispra tenga conto sia degli studi degli organi istituzionali che di quelli di tutti i portatori di interesse. Personalmente proporrò, all’interno della programmazione regionale della ricerca, lo sviluppo di uno studio specifico che possa sostenere le decisioni anche dinanzi a Ispra.»

L’assessore Spano ricorda di aver riconosciuto il ruolo dei cacciatori nel governo del territorio, «tanto da sollecitare con forza nel Comitato faunistico il loro sostegno nella lotta alla peste suina africana». Infine, si sofferma sugli aspetti economici dell’attività venatoria: «Complessivamente le giornate di caccia sono cresciute rispetto agli anni precedenti. Inoltre abbiamo apprezzato la disponibilità dei cacciatori a supportare la raccolta dei dati sui carnieri per la trasmissione agli organi competenti ed evitare sanzioni che ricadrebbero su tutti i contribuenti sardi».

Domani l’assessore Spano incontrerà i presidenti delle associazioni venatorie per approfondire gli aspetti relativi al calendario venatorio.

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Riprenderanno domani, martedì 17 gennaio, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

In mattinata, alle 11,00, si riunirà la Sesta Commissione “Sanità”, guidata da Raimondo Perra (Psi), per la programmazione dei lavori.

Alle 11,30 è invece convocata la Seconda “Lavoro, cultura e formazione professionale” presieduta da Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno, l’esame del Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2017/2018. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 17.00, con l’audizione dell’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino.

Alle 17.30 si riunirà la Quarta Commissione “Governo del Territorio”. All’attenzione del parlamentino presieduto da Peppino Pinna (Udc), lo statuto dell’Agenzia “Forestas” sul quale sarà sentita l’assessore all’Ambiente Donatella Spano. I lavori proseguiranno mercoledì 18 gennaio, alle 10.00, con l’audizione dell’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, sulle problematiche della continuità territoriale aerea.  

Mercoledì si riunirà anche la Quinta Commissione “Attività Produttive” presieduta da Luigi Lotto (Pd) che dedicherà l’intera giornata allo stato di crisi del comparto lattiero-caseario. In mattinata, a partire dalle 10,00, sono previste le audizioni delle organizzazioni professionali di categoria, delle Centrali cooperative, di Confindustria e del Consorzio di tutela del pecorino romano. Nel pomeriggio, alle 15.30, saranno invece sentiti i rappresentanti dell’organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) e l’assessore alla programmazione Raffaele Paci.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, propone una mozione per allungare la stagione venatoria in Sardegna. «Nelle altre Regioni si è posticipata la stagione, mentre l’Isola attende da anni il prolungamento del calendario – denuncia Gianluigi Rubiu. Una scelta che certifica il fallimento della maggioranza, incapace di venire incontro alle richieste del mondo venatorio. I cacciatori sardi si sentono offesi e umiliati da un assessore inadeguato, incompetente e punitivo. Mentre nelle Marche, in Toscana e nel Lazio si potrà sparare ad alcune specie sino al 31 gennaio, la Sardegna viene ancora una volta ridicolizzata e beffataLa caccia rappresenta un valore, una cultura, profondamente radicata nel tessuto sociale sardo. Pensiamo che anticipare la chiusura della stagione significhi tradire il popolo sardo. Una beffa per il mondo venatorio che, con gli agricoltori, si propone come un esercito di vero custode dell’ambiente. Il patrimonio ambientale venatorio deve essere salvaguardato con la presenza costante dei cacciatori. L’assessore Donatella Spano – conclude Gianluigi Rubiu – dimostri di essere realmente capace investendo risorse per questo universo, con una politica seria di tutela della caccia e di ripopolamento delle specie, altrimenti abbandoni la poltrona e sicuramente la sua assenza non lascerà rimpianti.»

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Cossa (Riformatori): Subito la proroga della caccia al 31 gennaio. Basta alla discriminazione dei cacciatori sardi

«Che la Giunta regionale sia nemica dichiarata dei cacciatori sardi è un fatto ormai conclamato. Ma che si renda protagonista della più assurda delle discriminazioni nei loro confronti è inammissibile». Questa la denuncia del consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, a proposito dell’imminente conclusione, fissata il 19 gennaio prossimo, della caccia a tordo, beccata e cesena.

«Col discutibile pretesto di aspettare il pronunciamento del TAR, l’assessore della difesa dell’ambiente aveva stabilito quella data di chiusura, ma con l’impegno di rivedere la decisione. Ora però sta traccheggiando, aggiungendo un altro tassello alla guerra intrapresa sin dall’inizio contro il mondo venatorio sardo. Il risultato è che i cacciatori dell’Isola si trovano gravemente discriminati rispetto ai loro colleghi della Penisola, dove invece la caccia chiuderà il 31 gennaio. Una situazione inaccettabile – conclude Michele Cossa -, alla quale l’assessore Donatella Spano deve porre immediatamente rimedio.»

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La Giunta regionale ha approvato due progetti da oltre 400mila euro in tema di effetti di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Redatti dall’Assessorato in collaborazione con Arpa Sardegna, prevedono un finanziamento statale di circa 426mila euro dal ministero dell’Ambiente. Alla base dei progetti l’importanza del monitoraggio e al controllo territoriale per proteggere la popolazione dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Lo spiega l’assessora Spano: «Il primo progetto riguarda l’aggiornamento del Catasto regionale degli impianti fissi generatori di campi elettromagnetici in modo che i dati contenuti relativi all’esposizione della popolazione siano direttamente fruibili dai cittadini senza doverli richiedere all’Amministrazione regionale. Il secondo – aggiunge l’assessore regionale dell’Ambiente – consentirà di avere una più approfondita conoscenza territoriale dei campi elettromagnetici a radiofrequenza e un aggiornamento delle metodiche di misura adeguate ai nuovi segnali per telecomunicazioni e alle nuove sorgenti».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento di 811mila euro per il potenziamento della sensoristica della rete fiduciaria di Protezione civile utilizzata ai fini AIB, antincendi boschivi. In sostanza alla rete fiduciaria in telemisura di Protezione Civile, cioè la rete delle stazioni di monitoraggio, viene aggiunta una sensoristica per la valutazione di una serie di variabili meteo.

«Puntiamo di iniziare a utilizzare l’ampliamento della rete già nella prossima campagna antincendi – afferma l’assessore Donatella Spano –. Il sistema così implementato ci permetterà, infatti, il monitoraggio in tempo reale delle variabili meteo utilizzate dalla modellistica antincendi e confermare o meno lo scenario. Inoltre i dati della rete sono utilizzati anche dal Sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico per le finalità di Protezione civile.»

Sarà l’Arpas ad avere il compito di installare nuovi sensori anemometrici, di adeguare le stazioni termometriche, attraverso la sostituzione degli attuali sensori con nuova strumentazione che consenta la misura del dato termo-igrometrico, e di inserire i sensori per la misura della radiazione solare.

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La Giunta regionale ha dato il via libera al contratto collettivo di lavoro dei dipendenti dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali. Il documento, che riguarda la parte normativa 2013-2015, è il frutto dell’accordo sottoscritto tra il Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Tra gli aspetti disciplinati dal nuovo contratto ci sono l’orario di lavoro, il criterio di ripartizione dello straordinario, la fruizione delle ferie, il congedo parentale, le assenze per gravi patologie e il congedo per la cura dei disabili.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru sono stati prorogati di un anno tutti i piani personalizzati ex legge 162 per disabili gravissimi, in attesa che si concluda la sperimentazione, avviata con i Comuni e le Aziende sanitarie locali, i cui esiti concorreranno alla definizione del nuovo sistema di valutazione dei piani. Duecentomila euro sono stati ripartiti tra enti gestori degli Ambiti Plus che hanno fatto richiesta di riconoscimento di somme impegnate nel corso dell’anno per il funzionamento degli Uffici di piano. Al Plus Anglona-Coros-Figulinas vanno 49.135 euro; a quello di Carbonia 53.829; al Plus Ogliastra 53.829; oltre 43.200 a quello di Siniscola. Centomila euro sono stati assegnati alle federazioni Fand (Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità) e Fish (Federazione italiana superamento handicap) come contributo per la loro attività. La Fand, che comprende cinque associazioni, avrà 30mila euro, la Fish, che ne racchiude 25, avrà 70mila euro. Approvazione definitiva, inoltre, per la ripartizione dei fondi per i Centri Antiviolenza dopo il passaggio nella competente commissione consiliare.
Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta ha deciso che non saranno sottoposti a ulteriore procedura di VIA, valutazione di impatto ambientale, a condizione che siano rispettate le prescrizioni gli interventi denominati “Progetto di coltivazione e ripristino ambientale della cava di granito situata in località Fica Niedda – Priatu”, a Sant’Antonio di Gallura, e “Realizzazione di impianti di mitilicoltura e ostricoltura nel golfo di Olbia”. Esclusi da ulteriore procedura di VIA, condizionati a prescrizioni, anche gli interventi di Ampliamento esercizio di cava per riqualificazione agraria con produzione di inerti e sabbie “Sos Coroneddos”, a Codrongianos, e Lavori di realizzazione approdo pescherecci Lungomare Gneo Pompeo oggi “Lungomare Caduti di Nassiriya”, a Sant’Antioco.
Tre le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale in materia di agricoltura. Nella prima si conclude l’iter per il trasferimento di 400mila euro già disposto all’inizio del mese di dicembre per l’agenzia LAORE, da destinare all’assistenza tecnica nel settore zootecnico e per l’attuazione del programma operativo annuale 2016 da parte dell’Associazione allevatori della Sardegna (ARAS). Con la seconda delibera vengono approvate le linee di indirizzo per l’attuazione delle misure del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che saranno in capo all’assessorato dell’Agricoltura e dovranno essere in linea con le indicazioni fornite dall’Autorità di Gestione nazionale. Infine, la Giunta ha approvato il Programma apistico regionale, da attuare nel triennio 2017/2019 e le direttive applicative generali di attuazione e i criteri di priorità per l’accesso ai benefici previsti. Il ministero delle Politiche agricole ha assegnato alla Sardegna circa 200mila euro per realizzare il piano e la sua attuazione è affidata all’Agenzia ARGEA.
Sono stati approvati, su proposta dell’assessore Francesco Morandi, i requisiti per l’accesso ai contributi per le manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico 2017. Nei prossimi giorni la pubblicazione dell’avviso, come previsto dalla LR 7 del 1955. L’anticipazione delle procedure a bando consente una migliore programmazione delle risorse da parte dei soggetti beneficiari, accompagnata dalla semplificazione dei criteri di assegnazione e di rendicontazione della spesa. Il coordinamento delle manifestazioni da parte dell’Assessorato favorisce inoltre una maggiore distribuzione delle attività nel tempo e nei luoghi e una efficace azione di comunicazione e di promozione. È stato inoltre istituito il contrassegno regionale che attesta la vendita di pane fresco, così come previsto dalla LR 4 del 2016, approvato il relativo manuale di utilizzo e le modalità di rilascio e di revoca. Quest’ultimo provvedimento sarà sottoposto al vaglio della commissione consiliare competente.