18 November, 2024
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Si è svolto ieri sera, a Sassari, un incontro sullo stato di attuazione del protocollo d’intesa firmato nel 2011 tra Regione, Governo, Eni e Novamont sulle iniziative di reindustrializzazione nell’area di Porto Torres, convocato dalla Giunta regionale. Erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, rappresentanti dei Comuni di Sassari e Alghero, l’amministratore della Provincia di Sassari, i rappresentanti delle aziende Eni che operano nel territorio, Versalis e Syndial, di Novamont, Matrica e le segreterie regionali, territoriali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil. In primo piano gli impegni dei partner industriali coinvolti che riguardano le prospettive di sviluppo della chimica verde e degli impianti dislocati nell’area industriale del Nord Sardegna. Il presidente Francesco Pigliaru ha ribadito l’importanza di recuperare una prospettiva per favorire lo sviluppo di un progetto che è fondamentale non solo per la Sardegna ma per tutta per l’Italia.

«C’è una difficoltà che riguarda i rapporti tra i soci di Matrica rispetto alla realizzazione della terza fase – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – e la Sardegna e Porto Torres non possono pagare il prezzo di un problema che non riguarda la Regione. C’è un accordo del 2011, siglato da tutti, e noi esigiamo che sia rispettato e che si trovi al più presto una soluzione ai problemi emersi nell’incontro di oggi. Chiediamo con forza che gli investimenti non solo siano confermati ma che la filiera della chimica verde sia completata in linea con le prospettive disegnate nel 2011. Investiremo il Governo affinché porti i massimi vertici dei due partner industriali a un confronto per trovare una soluzione favorevole alle prospettive di sviluppo, di crescita e di lavoro a Porto Torres.»

Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Il protocollo per la chimica verde a Porto Torres del 2011 – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras – è un piano di rientro di un debito di deindustrializzazione che Eni e Novamont hanno sottoscritto e che devono al territorio. In altre parti d’Italia i progetti stanno procedendo. Non vorremmo che le divergenze tra le due principali imprese, in merito a vincoli di concorrenza, facesse sì che Porto Torres resti esclusa dagli investimenti e dagli sviluppi attuali del mercato. Da qui una richiesta forte a Novamont di chiarire una volta per tutte la propria posizione e, a Eni, di confermare i propri impegni per sostenere eventuali investimenti alternativi, sempre nel campo della chimica verde».

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«La Sardegna è regione leader sulla sostenibilità ambientale e per questo come assessorato regionale all’Ambiente abbiamo voluto organizzare a Cagliari una conferenza nazionale con l’obiettivo di rilanciare l’intera rete dei Ceas, i Centri di educazione all’ambiente e alla sostenibilità. Proprio i Ceas sardi e di tutte le regioni sono protagonisti di questa due giorni finalizzata alla definizione di un nuovo Piano di azione che avrà bisogno di risorse. La nostra Regione, insieme alle altre, chiede allo Stato che la rete venga finanziata.»

Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano che, oggi a Cagliari, ha aperto i lavori dell’iniziativa Ninfeas alla presenza di Antonella Rizzo, assessora della Regione Calabria, e di Francesca Ghirra, assessora alla Pianificazione Strategica e Urbanistica del comune di Cagliari. Alla giornata, con 300 partecipanti, tra cui soprattutto educatori ambientali provenienti da tutte le regioni italiane, Donatella Spano ha sottolineato l’importanza dello scambio di esperienze: «Confronti di questa portata ci permettono di valorizzare tutti gli investimenti che la Sardegna ha fatto in questi anni in cui abbiamo certificato e accreditato la maggior parte dei nostri Ceas mentre gli altri, già tutti con i requisiti, lavorano in quella direzione. La Regione sta continuando a finanziare i progetti di sostenibilità, lavorando in stretta sinergia con i territori». Infine, è stata notata l’assenza dei delegati del ministero dell’Ambiente. «C’è necessità nello scambio di buone pratiche anche di una progettazione comune e coordinata a livello complessivo, con la partecipazione delle Amministrazioni nazionali. Vogliamo che la manifestazione diventi la prima edizione di un appuntamento annuale e chiediamo la presenza anche del ministero dell’Ambiente».

I lavori odierni, con i vari interventi e l’apertura dei tavoli tematici, partono dallo stato attuale dei sistemi IN.F.E.A (INFormazione Educazione Ambientale) per delinearne i futuri scenari. E continuano nella giornata di domani, venerdì 23 novembre, al Convento di San Giuseppe (via Paracelso). La mattina è dedicata ai gruppi di lavoro mentre nel pomeriggio,a partire dalle 15.00, si apre la tavola rotonda di condivisione del programma di azione per il rilancio dei sistemi Infeas nazionale e regionali. Sarà presente l’assessora Spano alla quale, dopo il dibattito delle 17,30, sono affidate le conclusioni della manifestazione. Nella due giorni è possibile visitare l’area espositiva e di scambio di buon pratiche.

L’iniziativa, che viene realizzata a basso impatto ambientale, con l’utilizzo di materiali compostabili, riciclabili e riutilizzabili e la somministrazione di alimenti locali a chilometro zero e biologici, promuove la costruzione di connessioni e reti tra soggetti, esperienze e approcci diversi per valorizzare la diversità creativa, facilitare gli scambi, la diffusione di buone pratiche e la progettazione comune. La conferenza lavorerà infatti su cinque tavoli per affrontare il rapporto Stato-Regioni per il modello del sistema Infea nazionale, il modello funzionale e organizzativo dei Sistemi Infea. regionali, la sostenibilità economica dei Sistemi Infea regionali, le figure degli educatori ambientali alla sostenibilità e altre figure professionali e, infine, il ruolo dei sistemi Infea regionali nei processi partecipativi per l’educazione, la cultura e l’economia della sostenibilità. All’evento parteciperanno le diverse reti coinvolte sia a livello internazionale che nazionale e regionale come la rete Weec (World Environmental Education Congress), le Arpas, gli Enti locali, Enti e gli organismi intermedi, gli Enti di gestione delle Aree naturali protette, i Ceas, le Università, l’Ufficio scolastico regionale e associazioni ambientali e culturali. Durante tutta la manifestazione sarà visitabile un’area espositiva e scambio di buone pratiche dei sistemi Infeas nazionale e regionali.

 

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Nuova vita per lo Stagno di Posada, inserito nell’elenco delle Riserve naturali e riconosciuto dall’Unesco “riserva della biosfera” Mab. Con 400mila euro sarà acquisito dall’Ente Parco di Tepilora e valorizzato come zona umida nell’ambito del progetto di sviluppo locale da 15 milioni di euro firmato ad agosto dell’anno scorso da Regione e Unione di Comuni del Montalbo all’interno della Programmazione territoriale. L’ha deciso la Giunta, che su proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci d’intesa con l’assessore dell’ambiente Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento a favore dell’Ente Parco che lo acquisirà con 220mila euro e lo valorizzerà con i restanti 180mila. 

«Lo stagno di Posada, pur essendo all’interno del perimetro del Parco Regionale, non era nella disponibilità dell’Ente Parco, che invece ha più volte manifestato la necessità di acquisire e valorizzare un compendio di grande pregio, funzionale allo sviluppo dell’area di rilevanza strategica di Tepilora – dice Raffaele Paci -. Oggi abbiamo la possibilità di dare riscontro a questa esigenza, emersa in fase di co-progettazione del progetto di sviluppo territoriale, ma che in quel momento non era possibile soddisfare. Le zone umide sono una grande risorsa della Sardegna e vogliamo valorizzarle fortemente, e per questo abbiamo messo a punto una politica complessiva per gestirle al meglio. All’interno di questa politica, di sicuro la tutela ambientale è prioritaria, ma non parliamo solo di quella, perché vogliamo potenziare le attività produttive delle zone umide, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare e tutelare la forza lavoro occupata nelle attività economiche e allo stesso tempo promuovere nuova e qualificata occupazione, come l’Ente Parco Tepilora potrà fare con lo stagno di Posada.»

«Lo sviluppo sostenibile è l’unico possibile per il nostro futuro e il Parco sta lavorando dall’inizio in questa direzione. Il progetto è infatti un altro tassello di tutto quanto creato da quella stessa comunità, cioè da un territorio meritevole di ricevere risorse perché ha dimostrato di avere grandi capacità progettuali premiate persino dall’Unesco – afferma l’assessore Donatella Spano -. Il Parco regionale, a pochi anni dalla sua istituzione, ha fatto grandi progressi con un’attenta programmazione e valorizzazione delle risorse come esempio di area protetta che pensa sia alla propria comunità che ai visitatori, con particolare attenzione al turismo ecosostenibile.»

Il progetto “Tepilora, patrimonio accessibile a tutti”, punta su nuove potenzialità di sviluppo per le comunità locali grazie al lavoro coeso tra i territori che rientrano nell’Unione di Comuni del Montalto e l’Amministrazione regionale. «Abbiamo sempre creduto all’idea di sviluppo locale, alla forza delle persone che si mettono insieme, che progettano dal basso e non si arrendono a un futuro di spopolamento delle zone interne, puntando sulle loro caratteristiche e risorse per costruire un futuro più solido», conclude Raffaele Paci.

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La Giunta regionale ha destinato 5 milioni e 200mila euro per le sedi universitarie decentrate, così ripartite: circa 317mila euro all’Università di Sassari per i corsi istituiti per le sedi di Alghero, 526.240 euro per il corso della sede di Olbia e 2 milioni 25mila euro al consorzio Uno di Oristano e 2 milioni 332mila euro al Consorzio di Nuoro. Per le imprese culturali, saranno destinate invece risorse per 1 milione 300mila euro ripartite nei bandi CultureLab per 500mila euro, e IdentityLab per 800mila euro. Sempre su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e della Cultura Giuseppe Dessena, è stata approvata la delibera che garantisce risorse per 2 milioni 500mila euro, ultima tranche del Piano Straordinario degli scavi archeologici, che prevede un totale di 8milioni 400 mila euro nel biennio 2017-2018. Un milione 50mila euro, con approvazione in via preliminare da parte della Giunta, è previsto per lo sviluppo delle iniziative musicali popolari: 700mila euro per le attività istituzionali e 350mila euro per la formazione.

Altri 100mila euro sono destinati per l’erogazione da parte dei Convitti dell’isola di posti semigratuiti agli studenti che li frequentano, appartenenti a famiglie con Isee non superiore a 20mila euro. Mentre, circa 35mila euro andranno a sostegno degli interventi delle autonomie scolastiche: 15mila euro per progetti anche nazionali di educazione economico finanziaria, sportivi e contro le ludopatie. Le restanti risorse saranno ripartite come premialità alle Autonomie scolastiche che hanno partecipato a tutte le Linee di Tutti a Iscol@ sin dalla prima edizione, per viaggi studio e acquisto di materiale didattico.

A tre anni dall’approvazione della nuova legge che regola il comparto, la Giunta su proposta dell’assessore Raffaele Paci ha approvato un nuovo disciplinare di attuazione del fondo unico. Le modifiche sono state chieste dai Condifi attraverso l’Osservatorio, e con loro condivise: permetteranno di rivedere i criteri di accesso al fondo unico e di premialità, per un miglior funzionamento complessivo dell’intero sistema. Via libera anche a una rimodulazione del Fesr che consente di destinare 9 milioni di euro ai progetti della Programmazione territoriale che puntano sulla valorizzazione ambientale, molto richiesti dai territori interessati. Nominato, infine, il revisore dei conti di Sardegna Ricerche: si tratta dell’uscente Agostino Galizia. 

La Giunta, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, ha deliberato di concedere il nulla osta all’immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore unico di Enas riguardante l’approvazione del rendiconto 2017 dell’Ente. 

È stato autorizzato, come richiesto dall’assessore Filippo Spanu, lo svolgimento del lavoro straordinario per i dipendenti in servizio nelle strutture impegnate nelle attività di eradicazione della peste suina e di Protezione civile. L’autorizzazione viene data in base alla legge regionale n. 35 del 2015.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, sarà sottoposto all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la richiesta di ampliamento del centro commerciale di Santa Gilla a Cagliari.

Sono state approvate le linee guida relative al protocollo di utilizzo degli esami per la prevenzione della fetopatia alcolica, presentate dall’assessore Luigi Arru. Le donne a rischio di abuso di alcol, in età fertile o in stato di gravidanza dovranno compilare in forma anonima un questionario per la conferma del sospetto diagnostico. Il Centro di riferimento regionale sarà il laboratorio di analisi chimico cliniche e microbiologiche dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

Come proposto dall’assessore Pier Luigi Caria, è stata prorogata la gestione commissariale del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale per consentire il completamento degli adempimenti normativi. Il commissario straordinario svolgerà l’incarico a titolo gratuito. Sono state inoltre approvate alcune precisazioni sulle direttive per la rendicontazione dei contributi erogati ai Consorzi di bonifica anche al fine del contenimento della spesa. Circa 300mila euro sono stati programmati per aiutare l’ avviamento delle organizzazioni dei produttori (OP), delle loro unioni (OC) non ortofrutta e dei consorzi di tutela delle produzioni con marchio di origine. Infine, è stato approvato un contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento attinenti l’attività istituzionale dei consorzi di bonifica.

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L’assessore regionale Donatella Spano.

Una conferenza nazionale con 300 tra partecipanti tra educatori provenienti da tutte le regioni italiane per un confronto sull’educazione alla sostenibilità ambientale e sul coinvolgimento delle comunità locali, partendo dallo stato attuale dei sistemi IN.F.E.A (INFormazione Educazione Ambientale). Si intitola ‘Ninfeas’ la manifestazione in programma giovedì 22 e venerdì 23 novembre al Convento di San Giuseppe di Cagliari (in via Paracelso) organizzata dall’assessorato regionale dell’Ambiente e che vede protagonisti della due giorni i Ceas, i Centri di educazione all’ambiente e alla sostenibilità, di tutte le regioni.

«È la prima volta che la Sardegna organizza un evento di tale portata, alla presenza di educatori, di dirigenti e funzionari ministeriali per una riflessione di grande respiro sulla nuova idea di futuro che vogliamo, che tenga conto delle ricadute in termini di sviluppo economico e nuova occupazione nei settori nella green e blue economy, inclusi i servizi educativi, ambientali e il turismo sostenibile», spiega l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano che aprirà i lavori giovedì mattina alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

La manifestazione, che viene realizzata a basso impatto ambientale, con l’utilizzo di materiali compostabili, riciclabili e riutilizzabili e la somministrazione di alimenti locali a chilometro zero e biologici, promuove la costruzione di connessioni e reti tra soggetti, esperienze e approcci diversi per valorizzare la diversità creativa, facilitare gli scambi, la diffusione di buone pratiche e la progettazione comune. La conferenza lavorerà infatti su cinque tavoli per affrontare il rapporto Stato-Regioni per il modello del sistema Infea nazionale, il modello funzionale e organizzativo dei Sistemi Infea. regionali, la sostenibilità economica dei Sistemi Infea regionali, le figure degli educatori ambientali alla sostenibilità ed altre figure professionali e, infine, il ruolo dei sistemi Infea regionali nei processi partecipativi per l’educazione, la cultura e l’economia della sostenibilità. All’evento parteciperanno le diverse reti coinvolte sia a livello internazionale che nazionale e regionale come la rete Weec (World Environmental Education Congress), le Arpas, gli Enti locali, Enti e gli organismi intermedi, gli Enti di gestione delle Aree naturali protette, i Ceas, le Università, l’Ufficio scolastico regionale e associazioni ambientali e culturali. Durante tutta la manifestazione sarà visitabile un’area espositiva e scambio di buone pratiche dei sistemi Infeas nazionale e regionali.

Giovedì 22 novembre si inizia alle 9,30, alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, del vertice di Ispra La Porta, del primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda e dell’assessore Donatella Spano. Alle 10,30 Gianluca Cocco, direttore del Servizio Sostenibilità ambientale e sistemi informativi ambientali dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente illustra le strategie della Regione Sardegna in materia di sviluppo sostenibile. Previsti gli interventi di rappresentanti dell’Unesco. Tra i relatori anche Renata Briano della Commissione ambiente del Parlamento europeo, Mario Solomone della Rete Weec ed il presidente di Federparchi Gianpiero Sammuri.

La giornata di venerdì 23 novembre dedica i lavori mattutini ai tavoli tematici mentre la tavola rotonda di condivisione del programma di azione per il rilancio dei sistemi Infeas nazionale e regionali inizia alle 15.00. Sarà l’assessore Donatella Spano a tirare le somme della manifestazione, alle 17,30.

 

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Ieri pomeriggio, nella sede della provincia di Sassari, si è svolto un incontro per esaminare le vicende che riguardano la cessione di alcune aree Syndial, nella zona industriale di Porto Torres, al Consorzio Industriale Provinciale. All’incontro erano presenti gli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, i rappresentanti di Syndial, l’Amministratore della Provincia, Guido Sechi, il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler ed il direttore del Consorzio Industriale Provinciale, Salvatore Demontis. È stato fatto il punto sullo stato della cessione della strada che collegherà l’arteria provinciale 34 Sassari-Stintino fino al porto industriale per consentire una viabilità agevole e preferenziale che potrebbe favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. A tal proposito, sono stati sanati tutti gli ostacoli che impedivano la conclusione del passaggio. Il rogito sarà stipulato entro dicembre e, a seguito del passaggio di proprietà, il Consorzio provvederà all’esecuzione delle opere previste. Nell’incontro di ieri, inoltre, il Consorzio ha ribadito la richiesta a Syndial della cessione di ulteriori 13 ettari, sempre di proprietà della società, per favorire lo sviluppo di un’area da troppo tempo improduttiva. Syndial ha manifestato ampia disponibilità ad affrontare il problema nelle prossime settimane, nello stesso tavolo di confronto, previa verifica delle condizioni.

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«In questi anni, specialmente a partire dalla nuova legge forestale e ora anche grazie alla Rete escursionistica regionale, abbiamo lavorato bene e con grande efficacia sulle politiche di gestione delle nostre foreste, ben 1,2 milioni di ettari e cioè la più estesa ricchezza boschiva  d’Italia, in grado di giocare un ruolo essenziale in termini di salvaguardia dei nostri ecosistemi. Adesso dobbiamo transitare verso la bioeconomia, parola chiave per un futuro di sostenibilità.»

Lo ha detto ieri, a Nuoro, l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, che ha inaugurato l’Anno forestale della Sardegna 2018-2019. Nella mattina, moderata dall’amministratore di Forestas Giuseppe Pulina, sono stati premiati, tra gli altri, Gavino Diana, già comandante del Corpo forestale, ed il precedente direttore della Protezione civile Graziano Nudda, per il servizio reso a tutela del patrimonio boschivo isolano.

«Abbiamo possibilità di sviluppo accanto alla conservazione per mezzo della gestione attiva – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente -. Per questa ragione è stata avviata un’iniziativa di cooperazione tra regioni del Mediterraneo per adottare le migliori pratiche innovative, partendo dal presupposto che le foreste hanno una parte fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso la capacità di riduzione delle concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera – ha concluso Donatella Spano, la quale ha inoltre sottolineato che – occorre garantire una gestione attiva, integrata e diffusa del patrimonio forestale anche attraverso lo sviluppo di una pianificazione forestale in coordinamento con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione di matrice ambientale e urbanistico territoriale.»

«In questi anni – ha affermato Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – abbiamo fatto un grande lavoro per passare dalla tutela e salvaguardia di ambiente e paesaggio, che sono la nostra risorsa più importante ma anche quella più scarsa e fragile, alla consapevolezza che la loro fruizione sostenibile può essere al servizio dell’idea di turismo che abbiamo per la Sardegna. In questo percorso rientra la nascita della Rete Escursionistica della Sardegna, istituita dalla legge del turismo del 2017. La RES ha richiesto un grande lavoro, perché è stato necessario mediare e conciliare tra i tanti attori in campo, ma è una grande occasione di sviluppo per le zone interne, grazie alla sua possibile interconnessione con gli altri attrattori presenti sul territorio quali i Borghi e i cammini religiosi e con i progetti su turismo slow e attivo che stiamo portando avanti. La valorizzazione turistica dei sentieri è soprattutto un’opportunità perché chi abita quei luoghi possa continuare a viverli e abbia una prospettiva di sviluppo, che nel turismo arriva lavorando su tre fattori: ambiente, qualità e professionalità, uniti a una forte azione di comunicazione e marketing, al centro del lavoro della Regione.»

Alla mattinata hanno partecipato autorità e studiosi. L’iniziativa, che proseguirà sino a domani, 21 novembre, è organizzata dall’agenzia Forestas, dall’Università degli Studi di Sassari, Consorzio Uni Nuoro, del Corpo forestale, della Camera di Commercio di Nuoro e  con la collaborazione di Isre (Istituto Superiore Regionale Etnografico), Make in Nuoro, Sardegna Ricerche, Aspal (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), Biblioteca S. Satta, Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Nuoro e CAI – Club Alpino Italiano.

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Le sessioni di lavoro delle commissioni saranno aperte questo pomeriggio, alle 17.00, dalla riunione della quinta (Attività produttive), presieduta da Luigi Lotto (Pd). In programma l’audizione dei responsabili della cooperativa Achantus sui mancati pagamenti di Anas alle imprese per i lavori sulla Sassari-Olbia. All’esame della commissione anche i documenti collegati alla Legge di stabilità 2019-2021, il Piano contenente le direttive di attuazione sulla pesca nelle acque interne, l’approvazione provvisoria delle direttive su “caratteristiche, requisiti e classificazione” delle strutture ricettive appartenenti alla categoria Bed & Breakfast, la proposta di legge 553 in materia di sostegno al commercio ed all’artigianato ed il Testo unico sullo sviluppo della produzione di birre artigianali.

Mercoledì 21, alle 10.00, riunione della commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps) con l’esame della Pl 537 su riconoscimento, diagnosi e cura della fibromalgia.

Nel pomeriggio alle 16.00 saranno ascoltati l’assessore del Lavoro Virginia Mura sulla variazione del Piano triennale per l’emigrazione e, a seguire, l’assessore della Sanità Luigi Arru, su tre punti relativi al sistema regionale: il recepimento dell’accordo Stato-Regioni sulle linee guida per l’accreditamento delle banche di sangue da cordone ombelicale, i criteri per la suddivisione delle risorse destinate al sistema sanitario per le annualità 2018-2019-2020 e la deliberazione sulla conformità degli atti di ricognizione ed il primo programma operativo dell’Agenzia per l’emergenza-urgenza (Areus).

Nella stessa giornata alle 16.00 riprenderà i lavori la terza commissione (Bilancio) presieduta da Franco Sabatini (Pd). All’ordine del giorno l’esame dei documenti sulla Legge di stabilità 2019 ed il bilancio triennale 2019-2021.

Sempre mercoledì ma per le 16.30 è stata convocata la riunione della commissione di inchiesta sulla presenza dell’amianto in Sardegna presieduta da Edoardo Tocco (Forza Italia). In calendario le audizioni dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano e dei presidenti della Aiea (sezione sarda dell’Associazione italiana esposti all’amianto) e dell’Area (associazione regionale ex esposti all’amianto).

Giovedì alle 10.00, infine, riunione della prima commissione (Autonomia) presieduta da Francesco Agus (Campo progressista). Sarà sentito l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras sulla parte di competenza del disegno di legge 452 (Legge di semplificazione 2018). Successivamente inizierà l’esame di una serie di proposte di legge: il disegno di legge 520 sul lavoro straordinario dei dipendenti regionali in occasione di consultazioni elettorali, la proposta di legge 16 sul procedimento per il distacco di un Comune da una Provincia e l’aggregazione ad un’altra Provincia, più diverse proposte in materia autonomie ed Enti locali (proposte di legge 493-502).

La commissione discuterà, infine, sull’ipotesi di modifica della procedura elettorale.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio.

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Donatella Spano, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente.

Lunedì 19 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Nuoro, in via Papandrea 8, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, inaugurerà l’Anno forestale della Sardegna 2018-2019. Al convegno intitolato “Foreste e turismi”, in programma alle 12.00, interverranno gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e del Turismo Barbara Argiolas. Istituzioni, ricerca, studenti e imprese e professionisti del settore porteranno un contributo al dibattito intorno ai temi della valorizzazione dei percorsi forestali ed ambientali della Sardegna.

L’iniziativa, ideata nelle giornate del 19, 20 e del 21 novembre tra convegni, workshop e spazi espositivi, è organizzata dall’agenzia regionale Forestas, dall’Università degli Studi di Sassari, Consorzio Uni Nuoro, del Corpo forestale, della Camera di Commercio di Nuoro e con la collaborazione di Isre (Istituto Superiore Regionale Etnografico), Make in Nuoro, Sardegna Ricerche, Aspal (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), Biblioteca S. Satta, Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Nuoro e CAI – Club Alpino Italiano. Alla tre giorni è affiancato un percorso didattico rivolto a tutte le scuole che resterà disponibile per le visite a partire dal 19 fino al giorno 24 novembre.

La mattina di lavori sarà aperta da Giuseppe Pulina, amministratore unico di Forestas, dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu, dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, dall’amministratore della provincia di Nuoro Costantino Tidu, dal presidente Camera di Commercio Nuoro Agostino Cicalò, dal coordinatore del S.O.S.e.C. del CAI nazionale Alfredo Gattai, dal presidente Banco di Sardegna Antonello Arru, dal rappresentante regionale albergatori di Federalberghi Paolo Manca, dal comandante Carabinieri Forestali Cristiano Manni, dal presidente della federazione regionale degli Ordini dei Dottori agronomi e dei Dottori forestali della Sardegna Ettore Crobu. Tra gli interventi in programma anche quelli del direttore generale di Forestas Giuliano Patteri, del comandante del Corpo forestale Antonio Casula, del direttore del Dipartimento di Agraria di Sassari Antonello Pazzona, del commissario UniNuoro Fabrizio Mureddu e del direttore generale dell’assessorato della difesa dell’ambiente Paola Zinzula.

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La quarta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha proseguito il ciclo delle audizioni sulla Finanziaria 2019 con gli interventi degli assessori Donatella Spano (Ambiente), Crisiano Erriu (Urbanistica) e Carlo Careddu (Trasporti).

Nella sua relazione l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha annunciato la conferma degli stanziamenti dell’anno precedente, ripartiti fra fondi regionali, risorse comunitarie e Patto per la Sardegna, con alcune novità.

Fra queste, il rinnovo del parco automezzi della Protezione civile e del Corpo forestale regionale per 170.000 euro e la stabilizzazione del cosiddetto “contributo neve” per 500.000 euro. Per quanto riguarda la bonifica dall’amianto, è stato esteso il programma del 2018, che prevedeva soltanto la rimozione dei materiali inquinanti, mentre dall’anno prossimo si potrà intervenire anche per la ricostruzione dei manufatti.

Buone notizie, inoltre, per raccolta differenziata dei rifiuti che, secondo dati tendenziali, ha superato in Sardegna la percentuale del 63%. Donatella Spano, infine, ha segnalato la criticità della dotazione finanziaria dell’Arpas che, dopo l’acquisizione di nuove funzioni in materia di manutenzione delle reti di monitoraggio ambientale, ha necessità di un aumento di risorse.

La seconda relazione è stata quella dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu che ha comunicato l’aumento delle risorse (+2.2 milioni) per il supporto alle attività dei Comuni su 3 macro-aree di intervento: riqualificazione delle periferie nella città medie, recupero dei centri storici nelle realtà soggette a spopolamento, miglioramento della qualità delle aree di rilevanza culturale ed ambientale.

Con la riprogrammazione dei fondi della legge 29 sui centri storici (2.2 milioni), inoltre, si potranno finanziare iniziative comunali collocate a pari merito nella apposita graduatoria, mentre 500.000 euro saranno utilizzati per completare gli studi necessari alla predisposizione del Ppr per le zone interne e mettere a punto un sistema informativo territoriale con dati in rete di Regione e Comuni.

Di particolare significato le misure in materia paesaggistica, dalla Scuola del paesaggio destinata a diventare lo strumento di formazione continua per amministratori e professionisti, alla Carta sull’unità delle terre contenente il dettaglio sulla classificazione dei suoli, al Campus Sardegna (in collaborazione con il Formez).

L’assessore Cristiano Erriu ha infine annunciato la presentazione di due emendamenti alla Finanziaria. Il primo riguarda la costituzione del Repertorio regionale dell’abusivismo (27.000 i casi, piccoli e grandi, finora accertati in Sardegna) all’interno del quale sarà prestata particolare attenzione agli abusi realizzati nelle cosiddette “aree vulnerabili”.

Il secondo, invece, propone la riprogrammazione parziale dei fondi Fsc (sviluppo e coesione) per poter dare più spazio alla capacità progettuale dei Comuni, finora molto al di sotto delle potenzialità sia sul recupero degli immobili pubblici nei centri storici che nella programmazione integrata.

L’Assessore, in conclusione, ha esposto le linee principali di un piano di recupero nelle aree urbane, finanziato con 30 milioni, che riguarderà facciate, aperture ed impianti ad alta efficienza energetica (tutte misure cumulabili con i bonus edilizi nazionali) attraverso procedure snelle e bandi a sportello.

Ultima relazione in programma quella dell’assessore dei Trasporti Carlo Careddu. L’assessore ha riferito che rispetto allo stanziamento di 143.7 milioni per il trasporto pubblico locale su gomma, comprensivo di un aumento dell’1.8% di quota Istat, restano fuori, al netto dei cosiddetti spostamenti di cittadinanza per sanità, scuola e lavoro, le richieste di molti Comuni, ed ha consegnato alla commissione un rapporto all’interno del quale potranno essere individuate nuove priorità.

Per quanto riguarda il trasporto su ferro, la cui copertura ammonta a 28.950 milioni, Carlo Careddu ha annunciato risorse aggiuntive per 3 milioni circa, destinati alla manutenzione della rete mentre, sul Trenino Verde (prima ferrovia turistica in Italia, seconda d’Europa) ha confermato il mantenimento di tutte le tratte, con una spesa di 2.5 milioni. L’assessore ha infine annunciato il rinnovo della flotta dei bus Arst, con l’acquisto di 100 nuovi mezzi.

Sempre in tema di trasporto pubblico locale ed in vista della riforma che dovrà entrare in vigore nel 2019 con l’individuazione di nuovi bacini ottimali, enti di governo e vettori, il responsabile dei Trasporti ha informato la commissione della presentazione di un suo disegno di legge che, dopo l’approvazione della Giunta, sarà aperto ai contributi del Consiglio.

Soffermandosi poi sulla continuità territoriale aerea, l’assessore ha affermato che, a fronte del sostegno una tantum del Governo nazionale precedente per complessivi 120 milioni, bisognerà rilanciare il confronto con l’esecutivo attuale per rendere la misura stabile. Questi ed altri temi, ha poi annunciato, saranno al centro di un incontro col ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli il 21 novembre prossimo.

Al termine delle audizioni, la commissione ha espresso il parere positivo sulla Finanziaria 2018 sulle parti di competenza, formulando alcune osservazioni. L’opposizione si è astenuta.