19 November, 2024
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Donatella Spano 6

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato, a Cagliari nella sede dell’Assessorato, i rappresentanti nazionali delle Arpa, in occasione della riunione di AssoArpa, l’associazione delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione ambientale, di cui il direttore di Arpa Sardegna, Alessandro Sanna, è vicepresidente.

«Occorre rafforzare le relazioni tra le Arpa e le Regioni, soprattutto sui temi attuali dell’economia circolare, delle bonifiche, della sostenibilità e della educazione ambientale – ha detto Donatella Spano -. Un confronto possibile potrebbe avvenire all’interno della commissione ambiente della Conferenza Stato-Regioni.»

Il presidente AssoArpa, Luca Marchesi, e gli altri rappresentanti hanno evidenziato le difficoltà contingenti dei finanziamenti e della capacità assunzionale necessaria per svolgere le funzioni proprie delle Arpa. L’esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato l’importanza del potenziamento delle risorse umane, sia per quanto riguarda il turn over che per l’ingresso di nuove figure.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha approvato definitivamente, su proposta dell’assessore Raffaele Paci le direttive di attuazione per gli aiuti alle imprese: aiuti alle start up innovative, alle imprese in fase di avviamento e sviluppo, alle nuove imprese innovative e alle piccole e medie imprese. Le direttive di attuazione degli incentivi alle imprese per la programmazione 2014-2020 – discusse, elaborate e messe a punto con gli assessorati del Lavoro, dell’Industria, dell’Artigianato e Turismo e della Pubblica Istruzione – sono state approvate dalla Giunta lo scorso 19 febbraio dopo essere state condivise con sindacati, imprese, amministratori. Cardine delle direttive è la semplificazione, e la conseguente velocizzazione, di bandi e procedure per mettere in campo 500 milioni destinati alle imprese in Sardegna, la quota europea (quella che necessita appunto delle direttive di attuazione) dei 725 deliberati a settembre.
E’ stata disposta l’immediata attivazione della procedura di acquisizione in comando per tre figure professionali in arrivo da altre pubbliche amministrazioni, su proposta dell’assessore Gianmario Demuro: due, con competenze in materia di cave e attività estrattive, destinate alla direzione generale dell’Industria; una terza riguarda la direzione dei servizi finanziari. La Giunta ha approvato i criteri proposti dall’assessore Cristiano Erriu per la redazione dell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali. Secondo quanto previsto dal riordino del sistema delle autonomie locali (art. 36 della legge regionale n. 2 del 4 febbraio 2016) si dovrà procedere con l’estrazione pubblica dei liberi professionisti abilitati. Sino a quando non sarà pienamente operativo tale meccanismo di nomina dei revisori (che passerà per l’approvazione da parte dell’assessore regionale degli Enti locali), si applicheranno le norme attualmente in vigore. Inoltre, la Giunta ha approvato lo schema del protocollo d’intesa sull’attuazione, monitoraggio e qualificazione delle funzioni e del personale coinvolto nel processo di riordino istituzionale, in particolare quello delle Province. L’esecutivo ha delegato gli assessori degli Enti locali e degli Affari generali alla firma del Protocollo che sarà sottoposto per la sottoscrizione alle organizzazioni sindacali e ai rappresentanti delle Associazioni dei Comuni.
La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) il progetto di coltivazione e recupero ambientale della cava di argillite “Bruncu Orri” di Nuraminis, a condizione che siano rispettate e recepite le prescrizioni. Escluso da ulteriore procedura di Via, sempre nel rispetto di prescrizioni, anche l’intervento per l’impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi proposto a Olbia. L’Esecutivo ha approvato il nulla osta alla esecutività della proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio per l’anno 2016 sino al 30 aprile per Ente foreste. Si è infine espresso positivamente sull’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sul Piano di gestione dei rifiuti del porto turistico di Marina Piccola.
È stato definitivamente approvato, infine, come richiesto dall’assessore Virginia Mura, l’istituzione del Fondo Social Impact Investing, in seguito al parere favorevole della Commissione competente del Consiglio regionale, trasmesso lo scorso 10 marzo.

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Il Consiglio regionale ha approvato questa sera l’articolo 3 della Manovra finanziaria. Intervenendo sull’ordine dei lavori, il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha comunicato al Consiglio l’esito dell’incontro con i lavoratori Alcoa a Carbonia, cui hanno partecipato anche i consiglieri Luca Pizzuto, Angelo Carta, Edoardo Tocco e Gianluigi Rubiu. Abbiamo espresso solidarietà ai lavoratori, ha ricordato Cocco, «assumendo anche impegni su una difficile vertenza che va accelerata sia con l’intervento del presidente Pigliaru che con la decisione di investire del problema il presidente del Consiglio Renzi, cosa che si sta cercando di fare lavorando sul costo dell’energia che deve tornare ad essere competitivo sul mercato mondiale; agiremo anche, attraverso un documento dell’Assemblea, presso i parlamentari sardi».

Sempre sull’ordine dei lavori, il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha sottolineato che «la situazione appare molto più grave di quanto si potesse pensare, perché i tre sindacalisti non hanno nessuna intenzione di scendere dal silos dell’azienda a sessanta metri di altezza senza risposta concrete; siamo di fronte ad una partita complicata ma è indispensabile che il Consiglio si faccia carico del problema con tutto il suo impegno per sensibilizzare il presidente del Consiglio, anche attraverso il documento dei capigruppo».

Successivamente il Consiglio ha ripreso la discussione degli emendamenti collegati all’art. 3, respingendo una serie di proposte presentate dall’opposizione.

Approvato, invece, l’emendamento n.738 (Sabatini e più) che prevede uno stanziamento di 200.000 euro l’anno per il triennio 2016-2018 a favore dei Comuni per la realizzazione di centri comunali di raccolta dei rifiuti (eco-centri).

Sull’emendamento n. 800, relativi agli interventi di bonifica dall’amianto, il consigliere Gianmario Tendas (Pd) ha proposto un emendamento orale ricordando che, a fronte dello stanziamento di 1.4 milioni, «c’è esigenza non solo di assicurare la attività bonifica ma anche la sostituzione del materiale inquinante con materiale eco-compatibile, con particolare riferimento agli edifici pubblici».

Il presidente Ganau ha comunicato che la proposta sarà esaminata in sede di votazione del testo dell’articolo.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si è detto d’accordo con Tendas «ma a condizione che si aumentino le risorse altrimenti la lotta all’amianto diventa solo una enunciazione di principio, dato che è evidente che sostituire i materiali dopo la bonifica costa di più».

Il presidente Ganau ha preso atto delle volontà manifestate, ribadendo il rinvio al testo.

Successivamente, il Consiglio ha votato e respinto una serie di emendamenti dell’opposizione.

Approvato, invece, l’emendamento n. 518, proposto dalla Giunta, che prevede l’aumento delle risorse fino a 1.5 milioni di euro per il ripristino di opere pubbliche danneggiate da calamità naurali.

Il presidente ha messo in votazione il testo dell’articolo.

Il consigliere Gianmario Tendas, del Pd, ha riformulato la sua proposta di emendamento orale, condividendo alcune considerazioni del collega Pittalis e ricordando la presentazione di altri per incrementare la spesa cui non si è potuto dare seguito per problemi finanziari. «E’ vero tuttavia – ha aggiunto Tendas – che negli anni successivi ci sono 9 milioni per il 2017 ed il 2018, risorse con cui cercheremo di ovviare alla mancata sostituzione del materiale che in passato non si faceva».

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha formulato un altro emendamento orale al comma 22 con cui si prevede un intervento nell’agro del comune di Irgoli, proponendo l’estensione dell’intervento anche al Comune contiguo di Orosei. Si tratta in sostanza di declassificare alcuni terreni comunali, originariamente destinati all’uso boschivo e pascolativo.

Il presidente ha quindi messo in votazione il testo dell’art.3 con le modifiche introdotte. Il Consiglio ha approvato.

Si è poi passati all’esame degli emendamenti aggiuntivi all’articolo 3.

L’Aula, con votazione palese, ha subito respinto l’emendamento n. 694 (Carta e più) che proponeva azioni di sostegno oltre che per le aree marine protette già esistenti anche per quelle di nuova istituzione.

Approvato invece l’emendamento n.763 (Sabatini e più) che stanzia un milione di euro per interventi di risanamento estetico-ambientale attraverso l’interramento dei cavi telefonici aerei e l’eliminazione delle palificazioni.

Via libera anche all’emendamento n.806 che emenda il n.520 e consente di recuperare una quota di 10 milioni di euro dalle somme giacenti presso Ismea. Denari da destinare alla costituzione di un Fondo finalizzato ad interventi per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese che operano nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. 

Disco verde anche per l’emendamento n.520 che stanzia 800mila euro per il finanziamento e progettazione di opere di competenza dei Consorzi di Bonifica.

Si è poi passati all’esame dell’emendamento n.279 (Tedde e più) che proponeva un finanziamento di 2,2 milioni di euro per le bonifiche della pineta Mugoni di Alghero, semidistrutta da un incendio.

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia ha descritto un quadro preoccupante: «Nella zona erano presenti diversi campeggi abusivi, l’incendio ha provocato danni ingenti, se non si interviene immediatamente con le bonifiche ambientali si rischia l’inquinamento di un area di grande pregio. Serve un intervento coraggioso per non avere rimpianti in futuro».

Al consigliere Tedde ha replicato l’assessore all’Ambiente Donatella Spano: «E’ molto chiaro alla Giunta il valore della pineta Mugoni – ha detto Spano – siamo intervenuti con rapidità quando c’è stato l’incendio, stiamo ora coordinando azioni di messa in sicurezza avendo ben presente questa problematica di un’area che fa parte del Parco e della riserva marina. Siamo consapevoli e per questo interverremo per cercare di trovare le risorse per le bonifiche della pineta e di altre aree del Nord Sardegna».

Messo in votazione, l’emendamento 279 è stato bocciato con 30 no e 20 sì.

Il presidente ha quindi messo in discussione l’emendamento n. 420 per il quale la Commissione aveva rivolto un invito al ritiro ai presentatori. Il primo firmatario, Luigi Lotto (Pd) ha annunciato il ritiro dell’emendamento in discussione e di quello successivo (n. 421). ha detto Lotto – il problema è chiaro a tutti. C’è una zona dove un incendio ha provocato un danno ambientale non sopportabile in una area di questo pregio. A noi interessa che la Giunta abbia presente il problema».

Si è poi passati all’esame dell’emendamento n.422 (Lotto e più) che proponeva il rifinanziamento di 600mila euro per interventi definanziati in base alla legge 5 del 2015. «C’è un problema che riguarda le opere realizzate dai alcuni comuni per le quali era stato fissato il termine di 90 giorni dall’approvazione della legge – ha spiegato Lotto – alcune amministrazioni, pur avendo finito le opere, non sono riuscite a presentare la documentazione. Chiedo alla Giunta di fare una valutazione e di verificare la possibilità di intervenire».

Ha quindi preso la parola l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci: «La situazione è nota – ha affermato l’esponente dell’esecutivo – è dovere di tutti, quando si fissano delle regole farle rispettare. Si sono verificati degli inconvenienti, ho incontrato personalmente i sindaci. C’è l’impegno a prendersi cura dei problemi anche con la collaborazione dei comuni. A condizione però di mantenere le regole altrimenti si rischia di aprire una voragine nei conti pubblici. Cercheremo soluzioni che non siano penalizzanti per le amministrazioni».

Sulla questione ha preso la parola anche la consigliera del Pd Daniela Forma: «Ho presentato in proposito un emendamento all’articolo 5 – ha annunciato Daniela Forma – molti comuni, in particolare quelli più piccoli, temono di non poter recuperare la parte dei soldi anticipati per la realizzazione di opere delegate. Noi abbiamo dato tempi precisi ma i comuni hanno avuto notizia delle disposizioni solo a maggio, 25 giorni prima della scadenza. Per risolvere la questione si era chiesto un provvedimento urgente per evitare i problemi che si stanno ponendo oggi. Anche i comuni hanno sollecitato una soluzione con una raccolta di firme. Purtroppo è mancata un’azione incisiva da parte dell’Anci. Serviva un prospetto che quantificasse gli importi ma non è stato possibile».

Il presidente Ganau ha sottolineato che l’emendamento in discussione affronta una materia trattata nell’articolo 5 e proposto quindi di rimandarne l’esame. Il primo firmatario Luigi Lotto (Pd) ha acconsentito alla richiesta. L’emendamento n. 422 verrà discusso nell’esame dell’art 5.

L’Aula è quindi passata all’emendamento n.656 ( Peru e più) che propone di rifinanziare con 2 milioni di euro i progetti a sostegno dell’albergo diffuso. «Non capisco perché sia stato bocciato in commissione – ha detto Peru – nella precedente finanziaria era stato condiviso dalla maggioranza, purtroppo i soldi non sono stati spesi perché l’assessore al Turismo non è stato in grado di programmare il rilancio dei centri storici e delle zone interne. L’approvazione di questo emendamento favorirebbe il turismo ambientale, metterebbe un freno allo spopolamento dei paesi del centro Sardegna e rilancerebbe l’economia dei piccoli comuni. Spero in una riflessione della maggioranza».

A favore dell’emendamento si è pronunciata anche Alessandra Zedda (Forza Italia): «Le disposizioni della precedente finanziaria sono rimaste lettera morta – ha detto Zedda – quel finanziamento rappresentava un’opportunità. Pigliaru e Maurandi avevano condiviso questa linea strategica per il rilancio del turismo delle zone interne. Stiamo riproponendo le stesse cose dello scorso anno. Riflettete, sul turismo non avete messo un euro, questa è la politica del gambero, sembra assurdo che non abbiate colto l’invito ad intervenire per favorire lo sviluppo delle zone interne. Bastano due milioni di euro da combinare con le risorse comunitarie. Speriamo in un sussulto da parte della maggioranza».

Dello stesso tenore l’intervento di Luigi Crisponi (Riformatori): «Qui non si parla solo di turismo ma di economia sociale. Si vuole dare sostegno alle zone colpite dall’effetto ciambella – ha detto Crisponi – solo così si creano pari opportunità di sviluppo e mercato a luoghi altrimenti destinati all’abbandono. La proposta mira al recupero dei centri storici. E’ un emendamento di buon senso».

Il presidente Ganau ha messo in votazione l’emendamento n.656 che è stato respinto con 31 voti contrari e 21 a favore.

Si è quindi passati all’esame dell’emendamento n. 657 (Peru e più) con il quale si proponeva di stanziare 2 milioni di euro per gli interventi di monitoraggio dell’erosione costiera. Secondo il primo firmatario, si tratta di «un fenomeno preoccupante  per contrastare il quale la regione non stanzia un euro».

Il consigliere Antonello Peru ha poi ricordato che negli ultimi 40 anni si sono perduti 107 km di costa e 321mila km quadrati di spiaggia. «Facendo una valutazione economica a metro quadro possiamo dire che la Sardegna ha perso oltre un miliardo e 200mila euro – ha detto l’esponente della minoranza – entro il 2030 si perderà l’equivalente di altri 2 miliardi di euro. Chiediamo di studiare il fenomeno erosivo come si fa in altre parti d’Italia».

A Peru ha risposto l’assessore all’Ambiente Donatella Spano: «Rassicuro l’on. Peru, la Giunta non ignora il problema dell’erosione costiera e l’aumento del livello del mare dovuto a fattori climatici – ha detto Spano – abbiamo previsto 24 milioni di euro su fondi europei per contrastare il fenomeno. Inoltre abbiamo deliberato l’acquisto del sistema Rete Onda Marina per controllare l’effetto erosivo delle onde sulle coste sarde».

Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha annunciato il voto favorevole all’emendamento: «Bene ha fatto il collega Peru a presentarlo – ha rimarcato Fasolino – lo dico da sindaco di un comune costiero che vede piano piano salire il livello dell’acqua e vede sparire le spiagge. Non è solo un problema economico ma anche burocratico, cercare di salvare una spiaggia sta diventando impossibile. Servono tempi certi per intervenire, il problema è serio: il 90% dei turisti viene in Sardegna per le spiagge, se le perdiamo perderemo anche l’industria delle vacanze».

Giorgio Oppi (Udc) si è detto convinto che l’assessore accoglierà le sollecitazioni. «Si tratta di inserire altri comuni nei finanziamenti statali. Ricordo di aver finanziato da assessore dll’Ambiente interventi a favore dei comuni di Stintino, Dorgali e Orosei. L’assessore farà una graduatoria per programmare gli interventi, servirà una cifra consistente».

Messo in votazione, l’emendamento n. 657 è stato respinto con 30 voti contrari e 21 a favore.

L’Aula non approvato per alzata di mano e con successive e distinte votazioni gli emendamenti aggiuntivi all’articolo 3 n. 325, 326, 327 e 328.

All’emendamento n. 715 è stato presentato il sostituivo totale n. 795 ed il sostitutivo totale n. 801.

Acquisito l’emendamento orale del capogruppo di Sel, Daniele Cocco, che cassa il termine “prioritariamente”, contenuto al comma b) dell’articolo 19 bis introdotto dall’emendamento n. 801, in riferimento alle graduatorie di cui all’avviso 2015 per i cantieri verdi, ha preso la parola il consigliere, Gianni Tatti (Udc) che ha invitato la Giunta ad assicurare lo scorrimento completo della graduatoria 2015, ricordando i numerosi ricorsi presentati da diversi Comuni a seguito di comunicazioni non conformi trasmessi dagli uffici regionali.

L’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ha rassicurato il consigliere Tatti e l’intero Consiglio sull’incremento delle risorse (1,5 milioni di euro che si aggiungono ai 5 milioni originariamente stanziati) così da garantire le somme necessarie per lo scorrimento completo della graduatoria 2015 dei cantieri verdi.

Posto in votazione l’emendamento n. 801 è stato approvato ed ha comportato la decadenza dell’emendamento n. 739.

Non approvato neppure l’emendamento n. 277 mentre sul 278 è intervenuto il consigliere di Soberania e Indipendentzia, Emilio Usula che ha dichiarato voto contrario ed ha chiesto lumi sull’inammissibilità dell’emendamento n. 524. Il presidente Gianfranco Ganau ha chiarito che la proposta modificativa provocava uno squilibrio nel bilancio e come tale non poteva essere ammessa.

Il consigliere, Marco Tedde (Fi) nel merito dell’emendamento ha spiegato che si rende necessario un piccolo stanziamento per garantire il ritiro dei rifiuti solidi urbani nel porto di Alghero, a seguito del rimpallo di competenze tra il Comune e la Regione che nella scorsa stagione estiva ha causato disagi ed ha bloccato la raccolta rifiuti nell’area portuale.

Posto in votazione l’emendamento n. 278 non è stato approvato e si è passati all’emendamento n. 525 al quale è stato presentato un sostitutivo parziale n. 807 che è stato approvato e riduce a 50.000 euro (erano 80.000) le spese “per la ricerca, la tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio carsico e speleologico e per il catasto speleologico regionale”, autorizzate con l’approvazione dell’emendamento n. 525.

Sull’emendamento 526 l’assessore Paci ha presentato un emendamento orale (che è stato acquisito senza opposizioni dall’Aula) per la correzione della posta in bilancio, da 26.200.000 euro a 25.000.000 per il 2018, dello stanziamento a favore del progetto interministeriale interregionale “Parco Geominerario”. La Consigliera Anna Maria Busia (SdL) ha chiesto che l’emendamento, in quanto attinente alla questione Ati-Ifras, fosse discusso insieme all’emendamento presentato a sua firma, il n.269, ma il presidente Ganau ha spiegato che l’emendamento 269 andava posto in votazione insieme con il 527.

La consigliera Busia è quindi intervenuta per dichiarazione di voto ed ha argomentato con la rappresentazione della situazione dell’Ati-Ifras, costituita nel 2001 con il fine di stabilizzare i lavoratori socialmente utili e che con uno stanziamento iniziale di 93 miliardi di lire, ha proseguito fino al 2012 quando si sono aggiunte le società consortili “Geoparco”, “Geosar” e “Geosulcis” che «hanno contribuito ad incancrenire la situazione».

Il Consiglio ha quindi approvato l’emendamento n. 526, con 32 favorevoli e 13 contrari, che insieme con gli stanziamenti triennali per il progetto “Parco geominerario” impone alla Giunta «entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge l’individuazione del soggetto incaricato dell’attuazione e del monitoraggio delle misure di politica attiva» e soprattutto, «l’affidamento per l’esecuzione degli interventi con procedura di evidenza pubblica».,

Posti in discussione gli emendamenti 527 e 269, la consigliera Annamaria Busia (SdL) ha proseguito con la questione Ati-Ifras evidenziando che «si continua anche con questa finanziaria a destinare 25 milioni di euro per mantenere al lavoro 500 Lsu che, all’inizio però erano poco più di 300, e il tutto, ha proseguito la Busia significa che ognuna delle unità lavorative ha un costo che è passato dai 38.000 euro annui ai 47.000 euro anno».

L’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ha prima proposto una modifica orale di carattere prettamente tecnico che è stata successivamente accolta dall’Aula ed è dunque entrato nel merito delle osservazioni fatte dalla consigliera di maggioranza, Anna Maria Busia. «La questione Ati-Ifras – ha spiegato Paci – è complessa e delicata ma è noto che la convenzione scade quest’anno e abbiamo stabilito che gli affidamenti saranno fatti con evidenza pubblica, perché se è vero che serve garantire i circa 500 lavoratori è altrettanto opportuno garantire trasparenza e competizione».

Il capogruppo di Sdl, Roberto Desini, ha quindi chiesto la votazione con voto palese elettronico e il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, ha fatto osservare alla consigliera Busia la non corrispondenza dei dati sul numero dei lavoratori impiegati nell’Ati-Ifras.

La consigliera Busia è quindi intervenuta per spiegare le ragioni del mancato ritiro dell’emendamento a sua firma (il n. 269) nonostante l’invito in tal senso formulato dalla Giunta e dalla commissione. «E’ giusto garantire i lavoratori – ha dichiarato la Busia – ma questa vicenda richiede una posizione netta da parte della giunta. Le precedenti commissioni per il monitoraggio degli interventi non hanno portato risultati e noi continuiamo a stanziare  fondi per un progetto e ad un’Ati senza neppure avere certezza su quanti siano i lavoratori effettivamente impiegati».  «È una situazione che impone il vaglio dell’esecutivo, perché a fronte di un costo effettivo degli Lsu pari a poco più di 20mila euro l’anno, vogliamo capire dove finiscono le restanti cifre introitate dall’Ati-Ifras».

Posto in votazione l’emendamento n. 269 non è stato approvato con 25 contrari e 8 favorevoli.

Il capogruppo del Psd’Az ha ritirato l’emendamento n. 693 («l’assessore ha dichiarato che si sta procedendo alla tariffa unica») mentre il consigliere del Pd, Roberto Deriu, ha dichiarato: «Ritengo che la tariffa unica non sia utile ma ho fiducia nell’assessore Spano».

L’Aula ha quindi esaminato l’emendamento n. 814, di sintesi degli emendamenti n. 329 e 784, a firma Truzzu (FdI) e Sabatini (Pd) e la consigliera del Pd, Rossella Pinna, ne ha illustrato contenuto e finalità. «Con l’approvazione di questa modifica – ha spiegato la Pinna – la Giunta entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge potrà procedere con le verifiche per il riconoscimento dell’area di crisi nelle province del Medio Campidano e di Oristano».

Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-FdI) ha dichiarato di condividere l’emendamento di sintesi ed ha ricordato che l’iniziativa è stata ispirata dall’ex consigliere Gianni Lampis ed è stata sottoscritta anche dal capogruppo dei Riformatori, Attlio Dedoni. Il consigliere dell’Upc, Antonio Gaia ha espresso perplessità sull’utilizzo del termine provincia in riferimento al Medio campidano suggerendo la modifica con “ambito territoriale” mentre il consigliere Tendas (Pd) ha rinunciato all’intervento. Posto in votazione l’emendamento 814 è stato approvato e l’Aula ha dato il via libera anche all’emendamento aggiuntivo al comma 22 bis proposto dal consigliere del Pd, Roberto Deriu, che applica le disposizioni previste sugli usi civici anche al comune di Orosei.

Il presidente Ganau ha quindi dichiarati conclusi i lavori ed ha convocato il Consiglio per domani alle 10.00.

Consiglio regionale 42 copia

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Palazzo della Regione 3 copia

Si è tenuto questo pomeriggio nel Palazzo della Regione di viale Trento, l’incontro tra la Giunta e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell’Ente foreste. Al confronto erano presenti il vicepresidente Raffaele Paci, gli assessori degli Affari generali e della Difesa dell’Ambiente, Gianmario Demuro e Donatella Spano e il commissario Giuseppe Pulina. Nonostante i concomitanti impegni istituzionali, legati alle sedute odierne di Giunta e Consiglio, l’Esecutivo ha manifestato piena disponibilità a incontrare tempestivamente le sigle sindacali per avviare subito un dialogo sulle questioni più urgenti, compreso il tema del contratto integrativo.

Gli assessori hanno ribadito la volontà di valorizzare l’Ente foreste, alla luce della riforma organica della materia forestale, presentata dall’assessore Spano, che sarà esaminata dal Consiglio regionale secondo il calendario che verrà definito dall’Assemblea sarda dopo l’approvazione della Finanziaria 2016. Hanno inoltre ricordato gli ultimi interventi dell’esecutivo per potenziare l’attività dell’Ente: in particolare le stabilizzazioni e le risorse europee destinate alle reti sentieristiche. Fissato, intanto, un successivo incontro per approfondire le tematiche: assessori e sindacati si ritroveranno al tavolo il prossimo 7 aprile.

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La Quinta Commissione del Consiglio regionale questa mattina ha sentito in audizione i rappresentanti dei pescatori di Cabras, Marceddì e Santa Giusta, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico, Alberto Laddomada, e la funzionaria dell’Ufficio veterinario per gli adempimenti degli obblighi comunitari del ministero della Salute, Angelina Cabigliera, sulle problematiche dei compendi ittici della Sardegna e le questioni legate alla sicurezza sanitaria dell’import-export del settore zootecnico.

I presidenti dei consorzi di pesca dell’oristanese hanno illustrato alla Commissione i disagi e i pesanti danni economici causati dalla massiccia presenza di cormorani negli stagni.

«La situazione è ormai fuori controllo – ha spiegato il presidente del Consorzio Pontis di Cabras Francesco Meli – nel nostro compendio il numero dei cormorani ha superato quota 15mila, ogni giorno perdiamo circa 45 quintali di pesce. Il danno annuale è di oltre 4 milioni di euro».

Meli ha definito “inutili” le azioni di dissuasione messe in campo quotidianamente per cercare di allontanare i volatili: «L’utilizzo di cannoncini a gas e l’esplosione intermittente di petardi non hanno sortito alcun effetto. Dal 2008, anno in cui si è deciso di interrompere gli abbattimenti controllati, il numero dei cormorani è raddoppiato. E’ necessario rivedere le norme e ottenere dall’Unione Europea l’autorizzazione agli abbattimenti».

Stessa richiesta è stata avanzata da Franco Zucca, presidente del Consorzio Pesca Marceddì e da Antonino Muroni del Consorzio Santa Giusta: «Al danno si è aggiunta la beffa – hanno detto Zucca e Muroni – il milione di euro di indennizzi stanziato per il ristoro dei danni è assolutamente insufficiente. L’abbattimento controllato è l’unico strumento efficace per cercare di ridurre i danni. Non è vero che in questo modo si metterebbe a rischio una specie protetta. L’abbattimento è una forma di dissuasione: con pochi uccelli uccisi si riesce ad allontanare gli altri».

Sull’argomento saranno sentiti nei prossimi giorni gli assessori dell’Agricoltura e dell’Ambiente Elisabetta Falchi e Donatella Spano. Spetta infatti alla Regione avanzare la richiesta all’Unione Europea per ottenere l’autorizzazione agli abbattimenti controllati: «Chiederemo loro di approfondire la questione – ha detto il presidente della Commissione Luigi Lotto – è impensabile riuscire a trovare nel magro bilancio regionale tutti i soldi per indennizzare i pescatori, occorre dunque mettere in atto tutte le iniziative per evitare o, almeno, ridurre i danni».

Alberto Laddomada (IZP) e Angelina Cabigliera (Uvac) hanno illustrato norme e procedure che regolano la movimentazione dei cavalli, argomento di particolare rilevanza in vista della prossima approvazione da parte della Commissione “Attività Produttive” della proposta di legge per il rilancio del comparto ippico.

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, su proposta dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano d’intesa con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, ha approvato gli obiettivi generali e le priorità strategiche dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAS). Gli indirizzi strategici prevedono che l’Agenzia concorra a garantire la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione dei rischi e che contribuisca alla conoscenza dello stato dell’ambiente, alla valutazione e controllo delle fonti di pressione e alla salute pubblica.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, la Giunta ha approvato definitivamente il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2016/2017. È previsto l’accorpamento dei Punti di erogazione del servizio (Pes) presenti nel comune di Sant’Antonio di Gallura (infanzia, primaria, e secondaria di primo grado) all’istituto “A. Compagnone” di Palau, e viene confermata l’attivazione di un corso a indirizzo musicale per l’istituto Comprensivo di Orosei. Confermata anche la richiesta dell’ITGC “Attilio Deffenu” di Olbia di istituire all’interno dell’indirizzo trasporti e logistica l’opzione “conduzione del mezzo navale” come indicazione per attivare la sede staccata dell’ITN di La Maddalena a Olbia. I corsi serali saranno declinati con vari indirizzi: all’IIS ITC “Beccaria” a Santadi e Villamassargia sarà attribuito lo sviluppo rurale, articolazione e commercializzazione dei prodotti del territorio; all’ISS “Garibaldi” de La Maddalena conduzione del mezzo navale e apparati marittimi; all’ITGC “Falcone – Borsellino” di Palau i corsi di amministrazione, finanza e marketing e costruzione; all’Ipia “Meucci” di Cagliari va, infine, l’indirizzo ottico e produzioni audiovisive. È stata inoltre approvata dalla Giunta la relazione annuale dell’esercizio finanziario 2014 delle Università isolane sul corretto utilizzo delle risorse, secondo quanto previsto dai parametri che normano i rapporti tra gli Atenei e la Regione.
E’ stata approvata definitivamente la delibera sulle linee guida delle cure primarie territoriali e l’accordo integrativo con i pediatri di libera scelta, che la Regione finanzia con un contributo pari a 2.841.181 euro ripartiti per alimentare fondi distinti aventi finalità, livello e modalità di erogazione differenti.
L’esecutivo, infine, ha nominato, come richiesto dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il nuovo commissario del consorzio ZIR di Tempio. Si tratta di Marco Satta, 47 anni, laureato in economia e commercio, funzionario della Regione al servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali.

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Francesco Pigliaru 3077

Il presidente della Regione ieri a Oliena ha partecipato ad un convegno sui parchi della Sardegna Centrale, organizzato dalla Cisl insieme all’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. All’iniziativa era presente anche l’assessore della Sanità Luigi Arru.

«Il punto centrale della nostra presenza qui oggi non è sposare questa o quell’altra causa, ma condividere, tutti insieme, un percorso di sviluppo che conduca a un benessere basato sulle capacità di fare, fondato sulle caratteristiche di questo territorio che dobbiamo portare a valore – ha detto il presidente della Regione -. E sviluppo, nella nostra concezione, significa essere autonomi, avere finalmente la capacità orgogliosa di uscire da una situazione in cui si è chiesto solo assistenzialismo. Ciò sarà possibile, innanzitutto, superando le contrapposizioni: da mesi ragioniamo con i territori, chiediamo proposte, ascoltiamo, scegliamo insieme a voi le scommesse fondamentali per crescere.» 

«Conosciamo bene il potenziale delle zone interne, solo gli sciocchi possono pensare di sottovalutarlo. E sul fronte delle risorse abbiamo già prenotato gli spazi per la programmazione territoriale, così da avere la copertura quando ci sarà l’accordo di programma – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Ma i soldi senza progetti servono a ben poco, e in molti casi alla fine non si riesce a spenderli. L’essenziale quindi è lavorare sulle idee e ciò vale anche per i Parchi, che sono il tema di questo incontro. Si tratta certamente di un’attrazione turistica importante, ma soprattutto di un enorme fattore potenziale di marketing territoriale. La Sardegna ha estremo bisogno di visibilità. I nostri prodotti, per conquistare mercati più ampi, devono essere conosciuti: offrire al mondo l’immagine di un ambiente straordinario significa creare un traino eccezionale. Ma nello stesso tempo è necessario mettere ordine nella nostra capacità di produrre, perché non si può promuovere un prodotto che poi, una volta conosciuto, non arriva a soddisfare la richiesta. Si tratta, anche in questo caso, di superare le contrapposizioni. La filiera si organizza se i produttori, radicati in un territorio di nota qualità ambientale, dialogano con imprese grandi e piccole capaci di arrivare ai mercati. Certo è che, a monte, per garantire speranza produttiva alle zone interne dobbiamo vincere la peste suina che da 38 anni tiene tutti in ostaggio. Lo sviluppo è fatto di tasselli che devono andare al giusto posto, e questo è un pezzo fondamentale anche dal punto di vista simbolico: è la battaglia della legalità che porta benessere, contro l’illegalità che blocca la crescita di un intero territorio.»

L’assessore Spano ha sottolineato che parlare di parchi con la comunità di riferimento significa rinsaldare i legami con il territorio: «Pensare alla sua gestione e a quella del patrimonio forestale quali fondamenti di sicurezza e garanzia di sviluppo. Siamo impegnati nella tutela per garantire che alle nuove generazioni sia tramandato l’immenso capitale naturale della Sardegna. All’estero esistono parchi dove le zone di sfruttamento e quelle di tutela integrale non confliggono tra loro. Praticare lo sviluppo sostenibile significa trovare forme di gestione che sappiano trovare l’equilibrio tra valorizzazione e tutela.»

Rinnovando la solidarietà al sindaco di Desulo e ricordando che la Regione è vicina a tutti gli amministratori locali, l’assessore Luigi Arru si è espresso sulla necessità di eradicare la peste suina africana in Sardegna, emergenza per contrastare la quale la Giunta Pigliaru sta impiegando enormi risorse, nella convinzione che dalla sconfitta della PSA dipendano anche molte delle possibilità di sviluppo dei territori dell’interno.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha individuato le Unità operative alle quali assegnare un finanziamento dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) per il controllo degli effetti di farmaci biologici innovativi. Le risorse andranno all’AOU di Cagliari (Unità Operative di Reumatologia, Medicina Interna, Patologie Osteomuscolari, Dermatologia, Gastroenterologia, Gastroenterologia e Patologie digestive), alla Asl 8 (Centro sclerosi multipla), alla Asl di Nuoro (U.O. di Neurologia e Stroke Unit), all’AO Brotzu (U.O. di Neurologia e Stroke Unit). Sempre in tema di farmaci, la Giunta ha approvato una delibera che dà mandato all’assessore di costituire la Commissione tecnica per l’assistenza farmaceutica. E’ stata definitivamente approvata la delibera che individua i criteri delle strutture che ospitano minori stranieri non accompagnati. La Giunta ha poi accolto la proposta di linee guida per la nomina, il rinnovo, la revoca e l’impiego delle Guardie Zoofile Regionali: opereranno gratuitamente, previa frequenza di un corso di formazione.

La Giunta ha delegato la provincia di Oristano per l’espletamento della procedura di vendita delle quote azionarie di proprietà della Regione e della Sfirs nella società di gestione dell’aeroporto di Oristano. La delibera approvata dall’Esecutivo è stata proposta dal Presidente d’intesa con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. La So.Ge.A.Or è in liquidazione, il capitale sociale è pari a 2,652 milioni di euro ed è partecipata dall’Amministrazione regionale al 3,36 per cento, dalla Sfirs allo 0,14, dalla provincia oristanese al 75,5, dal comune di Oristano al 11,97, nonché, al 2,54 per cento dal Consorzio industriale dello stesso territorio e al 6,29 dalla Aeronike di Cagliari. La dismissione della partecipazione regionale nella società aeroportuale è stata decisa dall’Esecutivo con la deliberazione 32/5 del 23 giugno 2015.

La Giunta, inoltre, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha stabilito di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) un centro commerciale a Cagliari in viale La Plaia per il riconoscimento come grande struttura di vendita, a condizione che siano rispettate e recepite le prescrizioni. L’Esecutivo ha inoltre escluso da ulteriore procedura di VIA, nel rispetto di una serie di prescrizioni, l’intervento per l’esecuzione di una perforazione spia per ricerca di acque termali nel sottosuolo, limitatamente alla realizzazione del pozzo esplorativo e alle attività di indagine previste.

Sono stati autorizzati su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda gli esercizi provvisori di Enas e Area per il periodo fra il 1 marzo e il 30 aprile.

E’ stata approvata, come richiesto dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, l’esecutività di una variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e pluriennale 2015-2017 dell’Agenzia LAORE.

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Si sono svolte questa mattina le audizioni degli assessori degli Enti locali ed Urbanistica, Cristiano Erriu, e della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, in IV commissione. 

L’assessore degli Enti locali ed Urbanistica Cristiano Erriu illustrando alla commissione Governo del territorio, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i principali contenuti della finanziaria 2016, per la parte di competenza, ha detto che «entro la fine dell’anno sarà completato il nuovo sistema informativo sui beni paesaggistici che fornirà ai Comuni strumenti operativi moderni ed efficienti per adeguare i Piani urbanistici al Ppr».

Oltre al nuovo sistema informativo, l’assessore si è soffermato sulla legge n.29 per il recupero dei centri storici per la quale sono state presentate 286 istanze, ora in corso di valutazione. «E’un segno di grande interesse da parte dei Comuni e dei privati –  ha spiegato – che ci consentirà di intervenire su parti del territorio destinate ad importanti funzioni pubbliche ma in parte degradate o poco valorizzate; l’obiettivo strategico è quello di intervenire per riordinare il tessuto urbanistico, con una particolare attenzione alle periferie».

«E’ poi iniziata – ha aggiunto Erriu – la fase di ampliamento del Ppr verso le zone interne della Regione con lo studio e l’analisi dei paesaggi rurali storici, un lavoro lungo ed articolato che, una volta concluso, completerà la pianificazione urbanistica del territorio.»

Per quanto riguarda la nuova legge urbanistica, l’assessore ha affermato che «la Giunta ha già predisposto un testo nel quale si stanno inserendo le integrazioni necessarie dopo l’approvazione della riforma delle Autonomie locali; successivamente sarà sottoposto ad una fase di consultazione pubblica al termine della quale sarà approvato dalla Giunta e trasmesso alla commissione ed al Consiglio».

Nel corso della sua audizione, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha detto che «la parte della finanziaria relativa all’ambiente va inquadrata nel ciclo della programmazione unitaria e la novità più significativa di quest’anno è rappresentata dall’avvio di grandi interventi strutturali di bonifica, attesi da anni, dei siti industriali inquinati del Sulcis, di Porto Torres e La Maddalena, che possono contare su una dotazione finanziaria di oltre 140 milioni di euro che contiamo di integrare con ulteriori risorse provenienti dal Piano nazionale per il Sud.»

«Il capitolo-bonifiche – ha proseguito l’assessore – comprende anche l’amianto e per questi interventi è necessario sia accelerare le procedure di spesa rispetto al 2015, quando le risorse erano state assegnate alle province, che individuare fondi per la sostituzione dell’amianto con materiali eco-compatibili.»

L’assessore si è poi soffermata, fra l’altro, sul Piano dei rifiuti sottolineando «la forte spinata alla tariffa unica grazia alle premialità assegnate ai Comuni virtuosi; stiamo comunque aggiornando il Piano in previsione dell’istituzione di una Autorità unica per la quale c’è già un Disegno di legge della Giunta che va però armonizzato con la riforma degli Enti locali».

Nel successivo dibattito hanno preso la parola, anche con accenti critici provenienti da Sel soprattutto sulla insufficiente dotazione finanziaria assegnata ai “cantieri verdi”, i consiglieri regionali Eugenio Lai di Sel, Salvatore Demontis del Pd, i capigruppo di Cps Pierfranco Zanchetta e di Sel Daniele Cocco ed Antonello Peru di Forza Italia.

La commissione ha poi avviato insieme all’assessore una riflessione sulla riforma dell’Ente foreste che, in base ad un Disegno della Giunta, dovrebbe essere trasformato nell’Agenzia “Forestas”. Il presidente Antonio Solinas ha sintetizzato i punti sui quali si ritiene necessario un approfondimento. «Il primo riguarda – ha ricordato Solinas – le spese necessarie per la trasformazione, voce passiva senza ricadute sull’attività». Inoltre, «solleva non pochi dubbi il percorso piuttosto farraginoso (anche in considerazione dell’esperienza non positiva delle agenzie agricole) relativo al trasferimento dei beni dell’Ente foreste, che prima dovrebbero essere trasferiti all’assessorato degli Enti locali e poi assegnati alla nuova Agenzia». «Infine – ha concluso Solinas – c’è un problema complessivo di governance nel senso che appare oggettivamente difficile che una realtà complessa come l’Ente foreste, con 150 basi operative in tutta la Sardegna e circa 7000 dipendenti, possa essere ben guidata da un vertice sostanzialmente monocratico, formato da un amministratore unico ed un direttore generale”.

L’assessore Spano, nel dichiarasi disponibile ad ogni ulteriore fase di confronto, ha messo l’accento sul fatto che «la proposta dell’Agenzia non riguarda tanto la governance quanto la funzione, perché col nuovo assetto giuridico l’Ente diventerebbe a tutti gli effetti un braccio operativo della Regione con capacità di operare su tutto il territorio, mentre attualmente la sua attività è circoscritta ad aree ben delimitate».

Sul trasferimento dei beni, la Spano ha ricordato che «si tratta di un passaggio necessario per risolvere questioni ancora aperte riguardanti il periodo in cui esisteva l’Azienda foreste demaniali, ed anche vantaggioso in termini fiscali perché l’Agenzia non pagherebbe più l’Imu agricola, che ora pesa per circa 3/400.000 euro».

La commissione, che ha “in carico” il disegno di legge, si è riservata una ulteriore verifica delle parti del testo ritenute meritevoli di approfondimento.

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Search engine friendly contentUna nuova stagione di rapporti tra Sardegna e Corsica, con al centro i temi dell’insularità, svantaggi da superare e opportunità da cogliere. Questo il centro dell’incontro istituzionale e della prima giornata di lavoro comune tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il presidente della Corsica Gilles Simeoni, prima a Villa Devoto dove hanno incontrato la stampa insieme al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, poi in Consiglio per la riunione con i capigruppo dell’assemblea sarda.

Per Simeoni, in Sardegna su invito del presidente Pigliaru, è stato il primo viaggio istituzionale all’estero. Dopo la visita al Museo archeologico per ammirare le statue di Mont’e Prama, la delegazione del governo corso, composta Jean-Félix Acquaviva (Trasporti e montagna), Fabienne Giovannini (Agenzia Urbanistica e pianificazione territoriale), Jean-Christophe Angelini (Sviluppo economico) e Saveriu Luciani (lingua e cultura corsa, gestione idraulica), ha lavorato insieme ad alcuni assessori della giunta sarda in incontri separati, per mettere a fuoco gli ambiti di condivisione. Ai tavoli erano presenti Gianmario Demuro (Affari generali e riforme), Donatella Spano (Ambiente), Paolo Maninchedda (Lavori pubblici), Massimo Deiana (Trasporti), Francesco Morandi (Turismo) e Cristiano Erriu (Urbanistica). I punti sono stati fissati nella riunione generale, guidata da Pigliaru e Simeoni e in cui sono stati definiti i prossimi passi: gli uffici da subito al lavoro per affiancare ai dossier già avviati con le Baleari quelli aperti oggi con la Corsica, a metà marzo la visita istituzionale del presidente Pigliaru ad Ajaccio e all’inizio di maggio l’incontro a tre alle Baleari.

«La nostra proposta del patto tra isole prende corpo – ha detto Francesco Pigliaru al termine dei lavori -. «Oggi abbiamo scritto i titoli e definito le modalità secondo cui organizzare i contenuti. Come abbiamo detto due giorni fa a Bruxelles nella riunione con la presidente delle Baleari Francina Armengol, gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi. Abbiamo deciso di comparare le esperienze – ha spiegato il presidente della Regione – ragionando insieme su trasporti, energia, turismo, sostenibilità e in generale sviluppo dei nostri territori, così fortemente caratterizzati dalla condizione geografica. Vogliamo confrontarci anche sui rapporti che ognuno di noi ha con il proprio governo centrale, sulle nostre visioni di autonomia, su quanto ne deriva in termini di responsabilità. Sardegna, Corsica e Baleari potranno presentarsi unite a discutere di insularità con l’Unione europea, e farlo partendo da una prospettiva condivisa e su cui si è lavorato congiuntamente. Non ci interessa formare un’associazione d’intenti – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma essere pragmatici, per raggiungere tutti più rapidamente i nostri obiettivi. È l’Europa a offrirci l’opportunità di pensare alle nostre isole come a una macroregione, sta a noi coglierla.»