19 November, 2024
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Donatella Spano 6

La Giunta regionale ha oggi deliberato, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, l’istituzione di un Tavolo tecnico incaricato di elaborare il Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico e idrogeologico. Viene posizionato quindi il nuovo tassello del percorso iniziato con l’istituzione del Centro Funzionale Decentrato e l’adozione del Manuale Operativo Manuale Operativo delle allerte ai fini di protezione civile.

L’assessore dell’Ambiente sottolinea l’urgenza di adottare il Piano. «Siamo consapevoli della profonda vulnerabilità del territorio regionale, ormai frequentemente colpito da eventi calamitosi – spiega l’assessore Spano -. Il Piano regionale di Protezione civile è uno strumento indispensabile allo scopo di organizzare le procedure di emergenza, le attività di monitoraggio del territorio e di assistenza alla popolazione. Il Tavolo tecnico, coordinato della Direzione generale della Protezione civile, avrà il compito di elaborarlo alla luce di tutti gli elementi di complessità della materia».

La struttura del tavolo prevede la partecipazione dei direttori generali (o loro delegati) di Protezione civile, Arpas, dell’Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna), del Corpo forestale, dei Lavori Pubblici, dell’Ente Foreste e dell’Enas (Ente acque della Sardegna). Previa intesa con gli enti competenti sarà integrato con rappresentanti delle Province, delle Prefetture, della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e dell’Anci. Infine, qualora fosse necessario, è prevista l’eventuale integrazione anche di esperti su specifiche materie.

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Assessorato regionale del Lavoro 10

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, di concerto con gli assessori dell’Industria e dell’Ambiente Maria Grazia Piras e Donatella Spano, ha approvato una delibera con cui si mettono in sicurezza le retribuzioni degli addetti dell’A.T.I. Ifras fino alla fine dell’anno. Il provvedimento, che attua quanto annunciato dalla Giunta lo scorso 10 novembre (in occasione dell’incontro a Cagliari con sindaci dei territori interessati, rappresentanti sindacali e lavoratori Ifras), oltre a intervenire sulle criticità del presente risolvendo una situazione di grande incertezza per i lavoratori, imposta una soluzione possibile per il futuro che, a partire dal prossimo anno, superi il quadro di difficoltà emerso nell’ultimo periodo.
La delibera approvata dalla Giunta prevede l’anticipazione al 2015 di parte degli interventi già assegnati all’A.T.I. Ifras per il 2016. Le opere che verranno anticipate all’anno in corso hanno un importo complessivo di 1,8 milioni di euro: risorse messe a disposizione con fondi dell’assessorato del Lavoro con conseguente diminuzione per pari importo, della dotazione finanziaria per i medesimi interventi, per l’annualità 2016. Gli interventi che verranno anticipati al 2015 riguardano cantieri comunali per le quote strettamente necessarie a garantire i livelli occupazionali. Ovviamente è prevista opportuna verifica successiva dei lavori effettuati, da parte dell’apposita Commissione così come richiesto dalla delibera approvata recentemente dalla Giunta Regionale (la D.G.R. 55/15 del 17/11/2015).
Con il medesimo provvedimento, la Giunta ha inoltre conferito mandato all’assessorato dell’Industria affinché (nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti) valuti e adotti in tempi rapidi tutte le iniziative necessarie alla spendita delle risorse contemplate per la realizzazione delle finalità previste dalle convenzioni stipulate con l’A.T.I. Ifras il 28 febbraio 2014 oppure, eventualmente, proceda a riorientarle su iniziative compatibili con gli obiettivi di destinazione, in base alle leggi finanziarie che tali risorse hanno istituito. Sempre per il 2016, si richiede all’A.T.I., per il tramite della Direzione generale dell’assessorato del Lavoro, la predisposizione di un piano che favorisca il pensionamento dei lavoratori ex Lsu in possesso dei requisiti di legge, nonché l’elaborazione di eventuali forme di flessibilità contrattuale, da attuarsi a seguito di opportuna confronto con le Organizzazioni sindacali e l’assessorato del Lavoro.

 

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano domani e venerdì parteciperà a Roma a “Science Symposium on Climate”. Il Simposio, ospitato nella sede della Fao alla presenza di relatori di livello internazionale, ha l’obiettivo di fotografare la situazione mondiale degli impatti climatici socioeconomici e ambientali, delle variazioni climatiche e delle strategie di mitigazione e adattamento. Si tratta di un evento senza precedenti per condividere e discutere le attuali conoscenze a dieci giorni dall’inizio della Conferenza sul Clima di Parigi (COP21), in programma dal 30 novembre all’11 dicembre.
Il Simposio, riconosciuto tra gli eventi del calendario COP21, riceve il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Sardegna, della Regione Lazio e della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).

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Donatella Spano A

L’assessore all’Ambiente Donatella Spano, ha annunciato questa mattina alla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale, durante l’audizione sulla proposta di legge n. 227 “Norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica”, che a breve il piano faunistico regionale sarà adottato dalla Giunta.

«Il Piano è ormai pronto – ha detto l’assessore – presto sarà all’attenzione della Giunta. Una volta adottato si potrà aprire la procedura di VAS (Valutazione ambientale strategica) e iniziare il confronto con tutti i soggetti interessati per arrivare alla più ampia condivisione.»

L’annuncio dell’assessore potrebbe modificare l’agenda della Commissione: l’attuale discussione della proposta di legge n.227 potrebbe infatti  essere sospesa  in modo da evitare sovrapposizioni con le disposizioni contenute nel Piano faunistico regionale: «Ciò che interessa è trovare una soluzione e dare una risposta agli agricoltori che subiscono danni ingenti dalla fauna selvatica – ha sottolineato il presidente della Commissione Luigi Lotto – le disponibilità finanziarie per gli indennizzi sono ridotte e molto spesso non si riesce a venire incontro agli agricoltori».

L’assessore Spano ha fornito alcuni dati sulle risorse finanziarie stanziate negli ultimi anni per il ristoro dei danni. Nel 2014 la somma messa a disposizione dalla Regione è stata di 900mila euro ma, dal 2006 ad oggi, si sono registrate variazioni importanti. Dieci anni fa la spesa era di circa 400mila euro, cifra rimasta invariata fino al 2009. Dal 2010, lo stanziamento è triplicato arrivando a 1,2 milioni di euro fino a raggiungere il picco massimo di 1,8 milioni di euro nel 2011. I fondi non riescono comunque a coprire la totalità dei danni: gli agricoltori ricevono circa il 20% delle somme richieste.

La Commissione ha poi sentito l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi che ha ribadito la necessità di coordinare le attività degli assessorati sul fronte degli indennizzi e dei piani di gestione. «Il problema oggi è armonizzare il sistema alle norme comunitarie – ha sottolineato Falchi – l’Unione Europea dice che gli indennizzi possono arrivare sotto forma di de minimis ed esclusivamente per danni causati da specie protette. Un altro paletto è rappresentato dalla prevenzione: solo chi adotta misure adeguate per evitare l’assalto degli animali selvatici alle colture potrà essere risarcito». L’assessore all’Agricoltura ha poi rimarcato l’importante risultato ottenuto in provincia di Oristano con il piano di gestione contro le cornacchie. «Grazie alla collaborazione di tutti si costruito un modello che potrebbe essere allargato agli altri territori dell’Isola».

Sui danni in agricoltura da fauna selvatica, la Commissione ha sentito anche il direttore regionale di Coldiretti Luca Saba che ha espresso un giudizio positivo sul progetto di legge in discussione. «Va bene il trasferimento di competenze all’assessorato dell’Agricoltura – ha detto Saba – la gestione degli indennizzi deve però essere affidata ad Argea che ha tutte le professionalità a disposizione per la stima rapida dei danni».

Il direttore di Coldiretti ha poi suggerito alla Commissione di valutare l’opportunità di un’incentivazione del sistema delle assicurazioni agevolate che consenta agli agricoltori di stipulare polizze per la copertura dei danni. «In Sardegna le incursioni nei campi di uccelli e ungulati sono sempre più frequenti – ha spiegato Saba – serve una risposta adeguata. Il ricorso ad assicurazioni private consentirebbe di avere una stima certa e rapida dei danni e un’erogazione degli indennizzi in tempi più veloci». Luca Saba ha poi rimarcato l’esigenza di contrastare la presenza dei cervi in alcune zone dell’Iglesiente. «Ci sono ormai oltre 12mila capi – ha detto il direttore di Coldiretti – non si può parlare di rischio estinzione, sarebbe utile prevedere piani di prelievo controllati».

La Commissione, infine, ha espresso parere positivo sul  P/82 (Aiuti per la ripresa dell’attività economica e produttiva delle piccole e medie imprese attive nella produzione agricola primaria danneggiate dalle grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e dalla tromba d’aria del 4 settembre 2015). Il provvedimento stanzia 1,75 milioni di euro per il ristoro dei danni alle aziende.

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La Quinta Commissione del Consiglio regionale ha avviato questo pomeriggio un ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 227 “Norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica”, con le audizioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria CIA, Copagri e Confagricoltura e il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana.

Il provvedimento in discussione prevede alcune modifiche alla legge regionale n.1/1977 (Organizzazione amministrativa della Regione e competenza della Giunta, della Presidenza e degli assessorati) e alla legge n.23/1998 (Norme sulla protezione della fauna selvatica e l’esercizio della caccia in Sardegna). Tra le novità introdotte: 1) il trasferimento di competenze dall’assessorato all’ambiente a quello dell’agricoltura in relazione alla gestione degli indennizzi per i danni causati dalla fauna selvatica; 2) la possibilità di commercializzare la carne di animali selvatici abbattuti o catturati nei piani di controllo regolarmente autorizzati; 3) l’esclusione del daino (dama dama) dall’elenco delle specie di fauna selvatica particolarmente protette.

Riguardo a quest’ultimo punto, il presidente della Commissione, Luigi Lotto, ha chiarito in premessa che non si pensa a un inserimento del daino tra le specie cacciabili. «Si tratta invece di sottoporre questa specie, particolarmente diffusa in alcune zone dell’Isola, a piani di controllo – ha spiegato Lotto – ciò consentirebbe di evitare danni agli agricoltori e di regolamentarne la diffusione dei daini nel territorio».

Subito dopo sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il coordinatore regionale di Copagri Pietro Tandeddu ha espresso perplessità sul trasferimento di competenze riguardo alla gestione degli indennizzi per i danni causati dalla fauna selvatica: «La struttura dell’assessorato all’agricoltura si è notevolmente indebolita negli ultimi anni – ha detto Tandeddu – meglio sarebbe affidare questi compiti alle Agenzie agricole». Il rappresentante di Copagri ha poi invitato la Commissione a prevedere un potenziamento delle risorse stanziate per il ristoro dei danni (400mila euro) e ad escludere un prelievo di fondi dal PSR per finanziare questi capitoli di bilancio».

Su quest’ultimo argomento si è soffermato anche il presidente di Confagricoltura, Luca Maria Sanna, che ha espresso la sua totale contrarietà: «Le risorse del PSR vanno utilizzate per favorire lo sviluppo rurale e non per pagare i debiti di altri assessorati – ha detto Sanna – questo deve essere un punto fermo della legge». Sanna ha chiesto di lasciare in capo all’assessorato all’Ambiente le competenze in materia e di prevedere, eventualmente, un coinvolgimento dell’assessorato della Sanità nei corsi di formazione diretti ai cacciatori e relativi alle corrette modalità di macellazione, trasporto e trattamento delle carcasse di cinghiale, al fine di evitare la diffusione accidentale della peste suina africana.

Martino Scanu, presidente di CIA, ha invece auspicato una legge organica che garantisca una migliore gestione del territorio: «Finora si è pensato solo alla protezione della fauna – ha detto Scanu – sarebbe utile mostrare attenzione anche verso gli agricoltori. Le aziende subiscono danni ingenti dagli animali selvatici. Oltre ai cinghiali, alle cornacchie e ai cormorani, oggi ci sono anche i cervi che in alcune zone del Medio Campidano invadono campi e terreni privati».

Giudizio negativo sulla legge, infine, da parte di Legambiente. Il presidente Vincenzo Tiana ha definito “impropria e velleitaria” la norma in discussione. «Esiste già una legge che regola la gestione della fauna selvatica – ha ricordato Tiana – è la 23 del 1998: prevede la definizione degli ambiti territoriali, l’adozione di un piano faunistico regionale, la predisposizione di specifici piani di gestione. Il problema è che quella legge non è stata mai attuata».

Vincenzo Tiana si è detto contrario a risolvere emergenze senza azioni coordinate: «Un contenimento di alcune specie (cornacchie) può essere fatto utilizzando il calendario venatorio – ha affermato il presidente di Legambiente – quanto ai daini non si può pensare a un abbattimento senza risolvere il problema gestionale del territorio».

Il presidente Lotto ha chiarito la posizione della Commissione: «Non intendiamo intervenire sull’impianto complessivo della legge n.23, lo si farà eventualmente nel Piano faunistico regionale a cui sta lavorando la Giunta. Oggi non si parla di caccia ma di interventi per evitare danni che la Regione non riesce più ad indennizzare».

Le audizioni proseguiranno domani. La Commissione sentirà gli assessori dell’Ambiente e dell’Agricoltura Donatella Spano ed Elisabetta Falchi.  

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

La settimana di lavoro della commissioni inizierà martedì 17 novembre alle 10.30 con la riunione della terza commissione (Bilancio). All’ordine del giorno il Dl n.273 (Adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del Decreto legislativo n.118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni) ed il parere finanziario sul Testo unico in materia di energia.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio a partire dalle 15.30 con lo stesso programma mentre mercoledì alle 10.00 comincerà un ciclo di audizioni dedicate alle varie iniziative legislative in materia di costituzione dell’Agenzia sarda delle Entrate: Dl n. 246 (Giunta regionale), Pl n.187 (Christian Solinas e più), Plip n.5 (Iniziativa popolare), Pl n. 145 (Busia-Desini).

Anche la quinta commissione (Attività produttive) riprenderà i lavori martedì 17 novembre alle 15.30. In apertura le audizioni delle organizzazioni agricole di categoria e delle associazioni ambientaliste sulla Pl n. 227 (“Norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica. Modifiche alla Legge regionale 7/77 – Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati regionali – e alla Legge regionale23/98-Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna e interventi per la lotta alla peste suina”).

La commissione ha inoltre in calendario la discussione, per le parti di competenza, del Dl n.273 (Adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del Decreto legislativo 118/11 e successive modificazioni), del Dl n.176 (Riordino Enti locali) e della P n.82 (Aiuti per la ripresa dell’attività economica e produttiva delle piccole e medie imprese attive nella produzione agricola primaria danneggiate dalle grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e dalla tromba d’aria del 4 settembre 2015).

Infine, è stata programmata una seduta anche per la giornata di mercoledì 18 novembre, con inizio alle 9.30; gli assessori dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e dell’Ambiente Donatella Spano riferiranno sulla Pl n. 227 (“Norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica”).

Martedì 17, alle 15.30, tornerà al lavoro anche la prima commissione (Autonomia) per l’esame del Dl n.176 (Riordino degli Enti locali), del Dl n. 192/A – se pervenuto – (Disciplina della partecipazione della Regione, degli Enti regionali e degli Enti locali a società di capitali e consortili), del Dl n.273 (Adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del Decreto legislativo n. 118/11) e del Testo unico sull’energia.

Mercoledì 18 novembre alle 11.30 è poi fissata, davanti alla sesta commissione (Sanità), l’audizione del sindacato nazionale (Fassid-Sinafo) farmacisti dirigenti della sanità pubblica sul “governo della spesa farmaceutica, la spesa per i dispositivi medici e l’assistenza integrativa”.

Alle 15.30 la commissione sentirà invece l’assessore della Sanità Luigi Arru sulla P/83 (Contributi per l’organizzazione ed il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza).

 

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano è il nuovo presidente della Comunità del Parco del Parco dell’Asinara, su delega permanente del Presidente Pigliaru. Lo ha deciso la stessa Comunità del Parco dell’Asinara, riunitasi a Porto Torres per la designazione del presidente e di due componenti del Consiglio Direttivo, che sostituiranno Beniamino Scarpa e Paolo Denegri, decaduti a seguito della decadenza dell’incarico politico che ricoprivano.

I nuovi membri dell’organo esecutivo del Parco saranno il sindaco di Porto Torres, Sean Christian Wheeler, e Marco Vannini, professore ordinario di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Sassari. Il Ministro dell’Ambiente potrà ora nominare i componenti indicati dalla Comunità. I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di rafforzare la vocazione turistica, ambientale e culturale dell’isola dell’Asinara, considerata una risorsa importantissima per il territorio e per tutta la Regione, attraverso azioni congiunte di valorizzazione che coinvolgano la Regione, il Comune e la Provincia, i soggetti che fanno parte della Comunità del Parco.

A breve il presidente Pigliaru, insieme alla comunità del Parco, dedicherà una giornata alla visita dell’isola. Alla riunione erano presenti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, il sindaco del comune di Porto Torres, Sean Christian Wheeler e il commissario straordinario della Provincia di Sassari, Guido Sechi.

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Donatella Spano 6

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ieri ha riferito in IV commissione sulle bonifiche e sulle problematiche dei parchi nazionali.

«In materia di bonifiche il principio-guida della Regione – ha detto Donatella Spano – è chi inquina paga ma, subito dopo, il nostro primo impegno è sulla semplificazione delle procedure, la certezza dei tempi, la qualità dei progetti.»

Lo ha dichiarato l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano in una audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) in cui sono stati affrontati i problemi dei siti di interesse nazionale di Porto Torres e La Maddalena.

Per quanto riguarda Porto Torres, l’assessore Spano ha ricordato che, dopo un vecchio progetto del 2011 poi accantonato, «la Syndial (gruppo Eni) si è impegnata a ripresentare un nuovo programma esecutivo entro il prossimo 16 novembre, da sottoporre ad una conferenza di servizi; il piano, che recepisce una serie di osservazioni formulate anche dalla Regione, prevede un investimento che dai 60 milioni iniziali è passato ad oltre 80, la creazione di una piattaforma per il trattamento dei materiali ed la collocazione dei residui in discarica».

Su La Maddalena, nell’area dell’ex arsenale, la Spano ha ribadito che sono disponibili risorse per oltre 15 milioni di euro che si potranno iniziare a spendere quando il Comune riceverà la conferma, già annunciata dal ministero dell’Ambiente, dello stralcio dei fondi dal patto di stabilità. «Entro il 9 dicembre sarà presentato il progetto definitivo in conferenza di servizi. Il completamento delle bonifiche a La Maddalena – ha aggiunto l’assessore – è la condizione per poter sostenere la candidatura di La Maddalena al prossimo G7; noi ci crediamo e per questo vogliamo avere tutte le carte in regola».

La commissione ha poi affrontato il problema dei due parchi nazionali della Sardegna, La Maddalena e l’Asinara.

L’assessore dell’Ambiente, partendo dal parco di La Maddalena, ha affermato che, ferma restando la dimensione nazionale che fra l’altro assicura un flusso costante di risorse, «la Regione intende svolgere un ruolo particolarmente incisivo nella governance, per creare le condizioni per realizzare progetti di sviluppo sostenibile che siano percepiti positivamente dalla comunità». Finora, ha proseguito, questi obiettivi non sono stati raggiunti: «Il principale strumento di programmazione dell’attività, il Piano del parco, è stato deliberato alla fine di ottobre, comunque con un forte ritardo, ma ancora non è stato inviato alla Regione». «C’erano inoltre – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – alcuni problemi interni agli organi di governo del parco che, grazie anche alla nostra mediazione, sono stati appianati». «In un recente incontro col ministero dell’Ambiente – ha precisato – abbiamo approfondito queste questioni anche a proposito dell’isola di Budelli dove, comunque, la tutela non è in discussione; abbiamo però ottenuto che, per il futuro, gli incontri istituzionali legati al parco si tengano in Sardegna con la nostra partecipazione».

«In definitiva – ha concluso la Spano – intendiamo attenerci anche per ciò che concerne i parchi nazionali al principio di leale collaborazione con lo Stato, dando però più valore alla presenza ed al ruolo della Regione, nell’interesse delle comunità interessate e di tutta la Sardegna».

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Pierfranco Zanchetta (Cps), Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni (Pd), Antonello Peru e Giuseppe Fasolino (Forza Italia). Tutti, con accenti diversi, hanno auspicato un ruolo più attivo della Regione, sottolineando che sia presso l’opinione pubblica delle comunità che presso le amministrazioni locali che ospitano i parchi, non si è ancora radicato un senso di appartenenza e prevale, purtroppo, un atteggiamento di distacco rispetto alle potenzialità positive che gli stessi parchi possono esprimere.

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha nominato Angela Quaquero rappresentante della Regione all’interno del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. La nomina si è resa necessaria e urgente all’indomani delle dimissioni rassegnate dal precedente componente designato dalla Regione, Alessio Loi, che ha ritenuto di doversi astenere dall’esame delle candidature a Sovraintendente della Fondazione per conflitto d’interesse con uno dei candidati. L’iter dell’esame delle candidature, avviato lo scorso 15 ottobre, era bloccato in quanto anche uno dei rappresentanti del Comune si è astenuto. La Giunta ha dunque deciso di designare subito il sostituto di Alessio Loi per consentire la ripresa del lavoro da parte del Consiglio di Indirizzo. L’Esecutivo ha poi deciso di emendare il disegno di legge 192/A, “Disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili”, attualmente al vaglio del Consiglio regionale, in tema di società partecipate. Sono stati approvati quattro articoli per applicare la normativa sulla prevenzione della corruzione e favorire la celerità e l’efficienza delle procedure di liquidazione delle partecipate. In particolare, si introduce il divieto di conferire incarichi per più di due mandati consecutivi negli organi di amministrazione e controllo.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha assegnato contributi per un totale di 400mila euro a favore delle Organizzazioni dei Lavoratori, per favorire attività sui problemi dello sviluppo economico-sociale regionale, ai sensi della legge regionale 31 del 1978. Una parte di queste risorse, per complessivi 130mila euro, verrà assegnata in quota fissa, mentre i restanti 270mila euro saranno per metà (135 mila euro complessivi) assegnati a ciascuna sigla in ragione del numero di sedi attive sul territorio e per l’altra metà in considerazione del radicamento di ciascuna organizzazione nelle Rappresentanze Sindacali Unitarie delle aziende sarde. E’ stata approvata anche una direttiva che semplifica e in parte innova le modalità di erogazione dei contributi ai patronati per l’assistenza ai lavoratori per l’anno 2015 e successivi.
La Giunta, accogliendo la proposta dell’assessore Luigi Arru, ha autorizzato il prelievo di 14 milioni di euro per una serie di interventi. Tra questi, i contributi alle Università per l’istituzione di borse di studio per le scuole di specializzazione destinate a medici e non medici e i finanziamenti al Progetto di ricerca per la Prevenzione dell’Infortunistica stradale. Sono stati approvati anche gli interventi per la razionalizzazione e il contenimento della spesa farmaceutica.
Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, l’Esecutivo ha approvato, per la Strada Statale 128, lo schema di convenzione tra la Regione Sardegna, la Provincia di Cagliari e l’Anas per la gestione delle infrastrutture viarie nel tratto dell’itinerario compreso tra Senorbì e Suelli. Grazie alla convenzione, la Provincia cede la strada all’Anas che la prende in carico per riaprirla al più presto. Nominato anche il nuovo commissario di Area, scaduto l’incarico del precedente, nella persona di Simona Murroni.
La Giunta, su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, ha approvato il disegno di legge per misure urgenti su alcuni aspetti del contratto dei dipendenti regionali. In particolare, si stanziano 160 mila euro per avviare una fase contrattuale per la definizione di disposizioni particolari sull’orario di lavoro della Protezione Civile.
Il presidente Pigliaru ha disposto con proprio decreto lo scioglimento del Consiglio comunale di Monserrato e la nomina del commissario straordinario. Su proposta dell’assessore degli Enti locali, la Giunta ha deciso di affidare l’incarico di guidare il Comune sino alle prossime elezioni amministrative a Michele Lavra, 64 anni, segretario comunale in pensione. Il 27 ottobre scorso la Giunta aveva nominato commissario ad acta il funzionario dell’Assessorato regionale degli Enti locali, Marco Pisano, che ha completato l’iter per l’approvazione del bilancio comunale.
L’Esecutivo, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato al rispetto di una serie di prescrizioni, l’intervento nel territorio di San Teodoro denominato “Recupero delle terre e rocce da scavo provenienti dalla realizzazione di una galleria lungo la S.S. 131 DCN Lotto IV e Lotto V, Tratta San Simone – San Teodoro”. E’ stato inoltre prorogato per altri 6 mesi il commissariamento dell’Ente Foreste in attesa della legge di riforma, attualmente all’esame della competente commissione consiliare. Per l’incarico è stato confermato Giuseppe Pulina.

 

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Donatella Spano 5

La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha approvato oggi gli indirizzi per la predisposizione di un disegno di legge di riforma del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

«Il Corpo forestale della Sardegna, Regione a Statuto speciale con competenza primaria in materia forestale, viene salvaguardato e valorizzato nelle sue specificità. Ma sarà un Corpo più specializzato per dare risposta immediata a emergenze e bisogni, al passo con l’innovazione tecnologica e con un personale maggiormente formato e continuamente aggiornato», ha dichiarato l’assessore Spano, spiegando che, dopo trent’anni dalla legge istitutiva del Corpo, la riforma si rende necessaria per adeguare e specializzare compiti e struttura organizzativa a esigenze di tutela ambientale cresciute rispetto al passato. «Crediamo in un salto di qualità nella protezione della salute e dei beni naturali – conclude l’esponente dell’Esecutivo – e l’attività istituzionale del Corpo dovrà inquadrarsi nelle più articolate politiche di tutela dell’ambiente e del territorio».

Secondo l’assessore Demuro «gli indirizzi approvati dall’esecutivo rappresentano un passaggio fondamentale per adeguare i compiti del Corpo Forestale ai nuovi scenari e al mutato quadro sociale ed economico della Sardegna. Non possiamo restare legati agli schemi del passato, occorre valorizzare l’esperienza e la professionalità dei forestali tenendo conto degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie. Auspico che il nuovo modello organizzativo apra la strada a un necessario ricambio generazionale».
La Giunta intende modernizzare e attualizzare i compiti istituzionali del Corpo forestale, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione, specializzazione e sviluppo delle funzioni tecniche, di prevenzione e repressione. L’attività viene inquadrata nelle politiche di tutela di ambiente e territorio e si procede alla ridefinizione e ottimizzazione delle funzioni del Corpo con particolare riferimento alle funzioni di protezione civile, prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio incendi, vigilanza ambientale, terrestre e marino-costiera. Valorizzate e potenziate le conoscenze specialistiche, la formazione continua e l’alta specializzazione del personale, anche attraverso la Scuola forestale regionale, il cui funzionamento e compiti saranno definiti presto dalla Giunta. Grande attenzione alla diffusione dell’adeguamento tecnologico e dell’innovazione delle strutture. Gli indirizzi contemplano una specializzazione territoriale e per funzioni, per rispondere a casi di emergenza e a specifici bisogni di tutela sul territorio.
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è una direzione generale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente con una struttura diffusa sull’Isola che opera attraverso 3 servizi centrali, 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali e 10 basi navali. Con l’approvazione della delibera odierna viene costituito un gruppo di lavoro, incaricato di studiare e di predisporre il disegno di legge di riforma, composto dai direttori generali del Corpo Forestale, dell’Organizzazione e del Personale, della Protezione civile e della Difesa dell’Ambiente.