19 November, 2024
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La Giunta regionale ha stanziato 150mila euro per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà e, in particolare, le attività di soccorso, recupero, trasporto, riabilitazione e rilascio.
L’assessore Donatella Spano, ricordando che sono operanti in Sardegna due centri regionali di recupero (CRAS) situati a Monastir e Bonassai e gestiti dall’Ente Foreste della Sardegna e i centri provinciali di primo soccorso aperti 24 ore su 24, festivi compresi (fatta eccezione per la Provincia di Nuoro che non ha ancora attivato il proprio centro).
«Abbiamo un patrimonio faunistico di rilievo tutelato da norme di rango comunitario e internazionale. I risultati in termini di successi terapeutici e riabilitativi, quando le distanze e i tempi per il trasporto sono limitati, motivano la scelta di proseguire le attività nei Centri», ha detto l’assessore dell’Ambiente, specificando che occorre assicurare interventi capillari di soccorso, recupero e riabilitazione anche alla fauna marina (tartarughe e mammiferi marini), trattandosi di specie fortemente minacciate nel Mediterraneo, di cui alcune al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane.
Gli stanziamenti saranno divisi, per il 60 per cento della somma, tra le Province, e per il restante 40 per cento tra i soggetti della Rete regionale formata dalle aree marine protette e dai parchi. Per il funzionamento dei Centri di primo soccorso della fauna selvatica terrestre, ferita o in difficoltà sono destinati 90mila euro, ripartiti in parti uguali (quasi 13mila euro) tra le Province, con esclusione di quella di Nuoro, che dispone di residui degli anni precedenti per poter attivare il Centro. Per le operazioni di soccorso, recupero e rilascio della fauna marina, previste in un protocollo del 2009, è stanziata la quota restante di 60mila euro, divisa in 7 parti uguali (circa 8.500 euro) tra i soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina formata dalle cinque Aree Marine Protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula.
Ieri, inoltre, la Giunta ha deliberato 100mila euro per le aree marine protette della Sardegna come sostegno per gli oneri derivanti dalla gestione dei Siti di interesse comunitario (SIC) marini e per favorire la creazione di una rete tra le stesse aree. Le risorse sono ripartite equamente, per 20 mila euro, tra le cinque aree: Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo e Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre.

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Il presidente della regione, Francesco Pigliaru, ha sottoposto il tema delle Zone franche per i Comuni colpiti dall’alluvione del 18 e 19 novembre 2013 alla ministra Federica Guidi. Sottolineando il fatto che le risorse destinate alla ripresa delle attività economiche danneggiate finora sono state molto esigue, tanto che la stessa Giunta regionale, con delibera, ha stanziato un milione di euro per le aziende dei privati, Pigliaru ha fatto valere l’esigenza di procedere con rapidità ad attuare le disposizioni previse dall’art. 13 bis del D.L. 19/06/2015 che autorizzata la spesa di 5 milioni di euro al fine di istituire una zona franca nei comuni della Sardegna colpiti dall’alluvione. Nonostante non esista alcun rischio di perdere tali risorse, per le quali questa Giunta aveva fatto forti richieste, avvalorate dai parlamentari sardi fino all’approvazione dell’emendamento specifico, il presidente Pigliaru ha sollecitato le procedure attraverso lettera formale rivolta alla ministra Guidi, sottolineando l’urgenza di definire le perimetrazioni e di individuare nelle specifico le agevolazioni da attuarsi, dichiarando la disponibilità della Regione a procedere fin da subito al confronto, affinché il regime speciale possa essere attivato al più presto.

Sui danni ai beni mobili e immobili a causa di eventi calamitosi, la Giunta inoltre ha presentato al Consiglio, già lo scorso dicembre, il disegno di legge proposto dall’assessore Donatella Spano per dotare la Regione di uno strumento normativo di carattere generale che consenta di erogare contributi in denaro a favore dei soggetti privati e delle attività produttive danneggiati.

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Buone pratiche di protezione civile anche in 22 piazze della Sardegna in occasione della campagna nazionale “Io non rischio”, in programma in tutta Italia sabato 17 e domenica 18 ottobre, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. L’iniziativa, con 260 appuntamenti sul territorio nazionale, vuole informare i cittadini sui rischi di alluvione, maremoto e terremoto.

Saranno i volontari a spiegare alla cittadinanza come comportarsi in caso di rischio durante le due giornate promosse e realizzate da Dipartimento della Protezione Civile, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-Associazione Nazione delle Pubbliche Assistenze e ReLUIS-Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica. L’idea nasce nel 2011 dalla collaborazione tra il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica.

«La Sardegna sta costruendo la cultura della sicurezza e l’esposizione individuale ai rischi – ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, con delega alla Protezione civile, Donatella Spano – può essere sensibilmente ridotta se si ha consapevolezza delle buone pratiche per minimizzare l’impatto su persone e cose. Mi auguro che ci sia una grande partecipazione alle giornate.»

I volontari parleranno di rischio alluvione nel piazzale esterno della Galleria Auchan Marconi di via Dolianova 35 e all’Auchan Santa Gilla di via San Simone. A Selargius l’incontro in via Piero della Francesca 3. Ad Assemini si ritroveranno in via Cagliari (angolo via San Cristoforo), a Pula in piazza del Popolo e a Siliqua in corso Vittorio Emanuele 105. Appuntamento anche a Gonnosfanadiga in piazza Vittorio Emanuele e a Segariu in piazza Repubblica. Nell’Oristanese saranno a Terralba in piazza Cattedrale e a Laconi in piazza Marconi. Due gli eventi nel Sulcis: a Iglesias in piazza Quintino Sella e a Narcao in piazza Marconi.

Il ritrovo a Nuoro è in piazza Vittorio Emanuele. L’informazione a Galtellì si fa in piazza Santissimo Crocifisso, a Orosei in piazza del Popolo e a Oliena in piazza Aldo Moro. Doppia tappa in Ogliastra: a Tortolì in piazza Rinascita e a Villagrande Strisaili in piazza Martire.

I volontari saranno a disposizione anche a Sassari in piazza Castello e a Perfugas in piazza Mannu. A Olbia appuntamento alla galleria Auchan in località Marinedda. Infine, a La Maddalena in piazza Garibaldi e a Loiri Porto San Paolo in via Nenni.

Nuvole su Cagliari 1 copia

 

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Donatella Spano 6

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano è intervenuta ieri agli “Stati generali delle politiche regionali di educazione ambientale”, il confronto tra le istituzioni regionali, all’Expo di Milano, alla presenza del sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani e degli assessori regionali di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Basilicata, Veneto e Liguria.

«In tema di ambiente – ha detto Donatella Spano nel suo intervento – è urgente innovare il concetto di educazione affiancandolo a quello di sostenibilità per poter parlare a tutti i livelli di “educazione alla sostenibilità ambientale”. Diventa quindi necessario aderire a un approccio trasversale, affinché le azioni di sostenibilità ambientale possano compenetrare l’intera azione amministrativa regionale e i principi di tutela ambientale siano fondamento di ogni intervento. Ma non è più sufficiente l’azione locale: diventano indispensabili il ruolo del coordinamento nazionale, la funzione svolta dalle reti e l’esperienza fornita dalla partecipazione a progetti. La Regione Sardegna ne sta tenendo conto.»

L’assessore regionale dell’Ambiente ha proposto la commissione Ambiente ed energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome come luogo istituzionale per sviluppare queste tematiche ricordando inoltre che, proprio in tale sede, domani è previsto un primo confronto sulla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SNAC): «Il Tavolo interregionale sulla SNAC diventa una opportunità per le Regioni di portare al ministero dell’Ambiente delle proposte condivise e una posizione comune. La sfida per l’ambiente futuro non è una partita per giocatori solitari».

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A seguito dell’evoluzione della situazione meteorologica che registra l’ingresso sul canale di Sardegna e sul Mar Tirreno, in arrivo dal Nord Africa, di una struttura ciclonica, la Protezione civile ha diffuso nella tarda mattinata un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse con precipitazioni diffuse con cumulati localmente elevati sul settore meridionale e centrale dell’Isola, a partire da questo pomeriggio. Dalla notte e fino alle 12.00 di domani, 10 ottobre, le precipitazioni diffuse e localmente elevate riguarderanno prevalentemente la Sardegna meridionale ed orientale.

Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione civile, visto il bollettino di criticità n. BCR/282/2015 del 09/10/2015, ha comunicato che dalle ore 14.00 di oggi, venerdì 9/10/2015, e sino alle ore 12.00 di sabato 10/10/2015 si prevede l’innalzamento al livello di elevata criticità per rischio idrogeologico localizzato sulle zone di allerta: Iglesiente, Campidano, Montevecchio-Pischilappiu, Flumendosa-Flumineddu, Gallura.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano, rinnova l’appello alla popolazione di seguire le misure di precauzione presenti sul sito istituzionale civile e ai sindaci di attuare le procedure previste dal Manuale delle allerte e dai piani comunali di protezione civile. Il Centro funzionale decentrato emetterà, come per lo scorso evento, periodici aggiornamenti sul sito della Protezione civile a partire dalle ore 15.00.

Allerta codice rossoAllerta rosso

 

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La V Commissione “Attività Produttive”  ha sentito questa mattina gli assessori dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e dell’Ambiente, Donatella Spano. Al centro delle due audizioni, in particolare, gli aspetti legati alla realizzazione di impianti eolici in terreni agricoli.

L’assessore Falchi ha ribadito il massimo impegno della Giunta in materia di energia con la recente approvazione delle linee guida del Piano energetico regionale. «E’ nostra intenzione stabilire prioritariamente il fabbisogno energetico dell’Isola – ha detto Falchi – una volta concluso questo passaggio capiremo come e dove intervenire per evitare speculazioni e scongiurare danni all’ambiente».

Sull’eolico in agricoltura, l’assessore ha chiarito che le politiche energetiche della Giunta saranno in linea con quelle europee: «L’idea è quella della multifunzionalità delle imprese, gli agricoltori devono avere la possibilità di installare mini-impianti per abbattere i costi di gestione e integrare il reddito aziendale». L’esponente della Giunta Pigliaru ha poi manifestato qualche perplessità sulla possibilità di realizzare gli interventi in alcune aree della Sardegna sottoposte a vincolo paesaggistico: «In questi casi temo che non sarà facile installare le pale – ha affermato Elisabetta Falchi – il tema dovrà essere necessariamente approfondito».

L’assessore ha poi risposto alla sollecitazione del consigliere di Forza Italia Oscar Cherchi che ha chiesto di conoscere la posizione dell’esecutivo sul solare termodinamico e sulle zone in cui realizzare gli impianti. «Il termodinamico è una delle opzioni in campo per una Regione che si candida a diventare territorio ecosostenibile – ha detto l’assessore Falchi – se ben impostato, può essere una valida alternativa nella produzione di energia. Verranno privilegiati i progetti da realizzare nelle aree minerarie dismesse che hanno a disposizione grandi estensioni di terreni ormai compromesse. In questo modo non verranno sottratti spazi utili alle zone a vocazione agricola e, allo stesso tempo, si eviteranno interventi a macchia di leopardo».

Nel dibattito sono intervenuti diversi consiglieri. Il capogruppo di Area popolare sarda Gianluigi Rubiu ha manifestato preoccupazione sul destino del Testo Unico paventando una possibile impugnazione del provvedimento «perché non conforme alla normativa europea».

Antonio Gaia (Ups) ha rimarcato la necessità di impostare il nuovo Piano energetico sulle rinnovabili e, su questo punto, ha chiesto di aprire un confronto serrato con lo Stato e con Bruxelles.

Fabrizio Anedda (Sinistra Sarda) ha invece sottolineato la necessità di definire con chiarezza i criteri per le autorizzazioni alle imprese in modo da evitare speculazioni.

Il presidente della Commissione Luigi Lotto (Pd) ha assicurato la massima attenzione su tutti gli aspetti segnalati dai consiglieri che saranno affrontati  una volta che la Giunta trasmetterà al Consiglio la documentazione sulle linee guida del Piano energetico. Sul Testo Unico, invece, Lotto ha precisato che la proposta scaturita dalla Commissione ha un obiettivo preciso: dare la possibilità alle aziende agricole di produrre e vendere energia ed impedire l’assalto ai terreni da parte di società esterne. «Vanno messi dei paletti per evitare che si realizzino parchi eolici camuffati – ha detto Lotto – la ratio della norma è duplice: evitare speculazioni e incentivare la multifunzionalità delle imprese agricole».

Nell’audizione successiva, l’assessore all’Ambiente Donatella Spano ha manifestato apprezzamento per il testo predisposto dalla Commissione. «L’impianto è condivisibile – ha detto Spano – recepisce il Dl della Giunta sull’efficientamento degli edifici e introduce novità importanti per il mondo agricolo».  Spano è poi entrata nel dettaglio del provvedimento segnalando alcune incongruenze di carattere tecnico contenute nel testo e un possibile profilo di incostituzionalità nella parte in cui si introducono dei limiti per la produzione di energia e per le autorizzazioni riservate a un’unica categoria di imprenditori.

Sui rischi di un forte impatto ambientale degli interventi, Donatella Spano ha suggerito alla Commissione di riflettere sulla possibilità di prevedere un incentivo per i consorzi di agricoltori («consentirebbe di ridurre il numero delle pale  e di utilizzare le migliori tecnologie a disposizione»).

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha chiesto all’assessore di  tenere in considerazione due aspetti: 1) la possibilità di ricorrere al fotovoltaico nelle zone agricole non esposte al vento, 2) tempi certi per la definizione delle istruttorie delle pratiche.

Stessa richiesta è stata avanzata da Antonio Gaia (Ups) che ha sollecitato una disciplina più agile in modo da evitare inutili e dannose sovrapposizioni tra i soggetti responsabili dei procedimenti (SUAP e SAVI).

L’assessore Spano ha ricordato che la strada della semplificazione è un obiettivo primario della Giunta. «Per rendere le procedure più agili abbiamo già istituito uno sportello unico – ha concluso l’assessore – il problema delle lungaggini non dipende dalla Regione. Spesso i giudizi della sovraintendenze sono dirimenti».

I lavori della Commissione proseguiranno nel pomeriggio con le audizioni degli assessori dell’Urbanistica e dell’Industria Cristiano Erriu e Maria Grazia Piras.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

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L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano illustrando alla sesta commissione (Sanità-politiche sociali) presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) i punti più significativi della nuova legge sugli interventi in caso di calamità naturali.

«Entro la settimana prossima – ha detto Donatella Spano – sarà a disposizione delle commissioni il testo definitivo del disegno di legge che disciplinerà su basi nuove l’intervento delle Regione in caso di calamità naturali.»

«Anche tenendo conto delle indicazioni emerse dalla commissione – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – abbiamo lavorato principalmente sulla semplificazione, la collocazione del fondo per gli interventi post-calamità, l’armonizzazione della normativa regionale con quella comunitaria e lo stralcio di queste risorse dal patto di stabilità; su quest’ultimo punto, di cui si è discusso in sede di conferenza delle Regioni, è ancora in corso un approfondimento ma è probabile che il Governo intervenga a breve con un decreto ad hoc

«In materia di semplificazione – ha spiegato ancora la Spano – abbiamo eliminato dalle legge le parti di contenuto più gestionale, che saranno trasferite in una apposita delibera della Giunta mentre, sempre per facilitare le procedure, il fondo per gli interventi di sostegno sarà gestito dalla direzione generale della Protezione civile dove confluiranno tutti gli atti relativi alla dichiarazione di calamità naturale.»

«Per quanto riguarda lo stralcio delle risorse contenute nel fondo – ha concluso Donatella Spano – l’orientamento comune di tutte le Regioni è di escluderle totalmente dal patto di stabilità; ci aspettiamo quindi che il Governo accolga questa richiesta, sostenuta peraltro anche dalla Protezione civile nazionale, emanando quanto prima un apposito decreto.»

Nel dibattito che ha seguito la relazione dell’assessore hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri e Lorenzo Cozzolino del Pd ed Edoardo Tocco, di Forza Italia.

Donatella Spano 6

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incontro con assessore spano 01 incontro con assessore e staff assessorato ambiente

Al termine della riunione tra Savi ed Eurallumina, svoltasi stamane all’assessorato della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, la Rsu Eurallumina ha incontrato l’amministratore delegato dello stabilimento di Portovesme, ing. Vincenzo Rosino, che ha definito la riunione odierna costruttiva ed importante perché ha permesso di entrare nei dettagli tecnici della procedura di autorizzazione. Nello stesso momento l’amministratore delegato ha detto ai lavoratori di aver comunicato all’ente autorizzativo che la società Eurallumina risponderà puntualmente ad ogni richiesta pervenuta e che le due integrazioni sono già in fase di realizzazione, con incarichi affidati a studi professionali esterni.

Successivamente, i rappresentanti dei lavoratori hanno incontrato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, accompagnata dal capo di gabinetto Franco Corosu e dalla direttrice generale Paola Zinzula. Nel corso del confronto è stata confermata dal rappresentante della Regione e dai tecnici la massima attenzione e la volontà di comprimere, per quanto consentito dalle norme, i tempi per “avviare la procedura”, che avverrà contestualmente al deposito delle ultime documentazioni integrative richieste e alla pubblicazione, nel quotidiano regionale, dell’avviso di avvenuto deposito della documentazione autorizzativa, ed è stato anche confermato che la convocazione della conferenza dei servizi avverrà immediatamente dopo la conclusione dell’iter autorizzativo.

La RSU ha annunciato che la mobilitazione e il monitoraggio dei lavoratori Eurallumina proseguiranno in tutte le fasi del percorso autorizzativo in capo al Savi.

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Donatella Spano 5

Contributi per 1.060.000 euro a favore delle Organizzazioni di volontariato di Protezione civile regolarmente iscritte all’apposito elenco regionale da almeno 6 mesi. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano.
«Le risorse sono stanziate con l’obiettivo di fornire supporto tecnico alle 154 organizzazioni di volontariato della Sardegna», ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo, sottolineando che si intende velocizzare l’assegnazione: «Grazie a un nuovo sistema di verifica informatizzato sarà più rapido l’espletamento del procedimento di controllo e la conseguente pubblicazione della graduatoria definitiva necessaria per erogare le somme alle Organizzazioni beneficiarie».
L’erogazione dei contributi prevede l’acquisto di mezzi, materiali, attrezzature ed equipaggiamenti. Inoltre permette le manutenzioni straordinarie di mezzi e attrezzature di proprietà e, infine, l’assicurazione dei soci operativi contro gli infortuni, per la malattia e la responsabilità civile verso terzi. L’intero importo è così ripartito: 780.000 euro (pari al 73,6% dello stanziamento disponibile) per l’acquisto di mezzi, materiali, attrezzature e/o equipaggiamenti; 220.000 euro (il 20,7% della somma totale) per la manutenzione straordinaria di mezzi e attrezzature di proprietà e 60.000 euro (5,7% del totale) per spese di assicurazione dei soci operativi per infortuni, malattia e responsabilità civile verso terzi.

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Palazzo della Regione 3 copia

IGEA darà attuazione al Piano Industriale 2015-2017 attraverso un’apposita convenzione con l’assessorato dell’Industria autorizzata oggi dalla Giunta regionale. La delibera, proposta dall’assessore Maria Grazia Piras, fissa anche un nuovo schema di procedure, sia dal punto di vista gestionale che amministrativo e finanziario, per regolare gli affidamenti alla stessa IGEA. Il nuovo schema faciliterà il sistema di controllo e la rendicontazione dei lavori. Uno degli obiettivi è assicurare un flusso finanziario più certo e stabile proseguendo nel percorso di risanamento della società.

La Giunta regionale, inoltre, ha riprogrammato 42 milioni di euro come contributo alle amministrazioni comunali per risolvere l’annoso problema dei costi per la gestione delle acque meteoriche e di drenaggio urbano, ovvero per pagare il debito con i Consorzi di Bonifica. L’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, con il quale la delibera della Presidenza è concertata, ha spiegato che i 42 milioni erano originariamente destinati a costituire un fondo di garanzia a favore di Abbanoa per proteggere il debito nei confronti delle banche. Essendo però migliorata nettamente la situazione economica di Abbanoa, anche su parere degli stessi istituti di credito quel fondo di garanzia si ritiene non più necessario. L’importo sarà dunque ridistribuito in questo modo: 8 milioni come anticipazione di cassa a favore dell’Ente Acque della Sardegna, 28 come anticipazione ad Abbanoa, gestore unico del Servizio Idrico Integrato, per la definizione del saldo relativo alle acque meteoriche e 6 perenti da trasferire sempre a Egas in attesa della riprogrammazione. Il periodo su cui intervenire va dal 2005 al 201: da quell’anno in poi, infatti, le acque meteoriche sono inserite in bolletta. La Regione dunque trasferisce i soldi a Egas che li gira ad Abbanoa che a sua volta li passa a Enas che, infine, salda i debiti con i Consorzi di Bonifica.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica Cristiano Erriu, la Giunta Pigliaru ha nominato Gian Bachisio Demelas commissario “ad acta” per l’approvazione del Piano particolareggiato del Centro Matrice del Comune di Villasimius, in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale, in quanto 9 consiglieri oltre al sindaco risultano proprietari degli immobili interessati dal Piano. L’articolo 78 del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 prevede espressamente che «gli amministratori (…) devono astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti fino al quarto grado» Anche stavolta, come è già accaduto in casi analoghi, l’assessore Erriu ha proposto una scelta interna: l’ingegner Demelas, infatti, è un funzionario della direzione generale dell’Urbanistica.
E’ Andrea Abis, ingegnere di 43 anni, il commissario straordinario nominato oggi dalla Giunta per il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese. La gestione commissariale è stata infatti prorogata di 6 mesi.
L’Esecutivo, accogliendo la proposta dell’assessore Donatella Spano, ha stabilito l’esclusione da ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato al rispetto di una serie di prescrizioni per l’intervento di recupero di rifiuti speciali non pericolosi nel territorio di Olbia e Porto San Paolo.