19 November, 2024
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Il coordinatore regionale dei Riformatori Sardi Michele Cossa ha presentato un’interpellanza all’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, sulla mancata convocazione dell’Assemblea insediativa del Parco di Gutturu Mannu.

«La legge regionale che ha istituito il Parco naturale regionale di Gutturu Mannu – spiega Michele Cossa – è stata la conclusione di un iter per molti aspetti nuovo, che pone al centro il legame dei Parchi col territorio, le esigenze di sviluppo delle popolazioni, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente rappresentando la diffusa volontà delle amministrazioni locali e delle comunità di partecipare alla gestione dell’area di grande rilevanza naturalistica ed ambientale». Un parco importante, dice ancora il coordinatore regionale dei Riformatori, perché «comprende tre oasi di protezione faunistica, denominate Gutturu Mannu-Monte Arcosu di 7.404 ha, Piscina Manna-Is Cannoneris di 7.199 ha e Pantaleo di 1.600 ha, per complessivi 16.203 ha, nelle quali vige il divieto dell’esercizio della caccia, ed inoltre presenti la Zona di protezione speciale (ZPS) e il Sito di interesse comunitario (SIC) denominati Foresta di Monte Arcosu della Rete Natura 2000».

Michele Cossa chiede all’assessore dell’Ambiente «quali siano stati i motivi dell’annullamento della convocazione dell’11 marzo dell’Assemblea del Parco naturale regionale di Gutturu Mannu e quali ragioni abbiano impedito e continuino ad impedire il primo insediamento dell’organo che deve formulare gli indirizzi relativamente all’attività tecnica-amministrativa dell’ente, predisporre e approvare la proposta di statuto, predisporre il piano del parco, il programma di sviluppo economico e sociale ed il regolamento, tutti da sottoporre all’approvazione finale della Regione, predisporre ed approvare il bilancio di previsione annuale e pluriennale ed il conto consuntivo, nominare il direttore del parco, approvare la dotazione organica e il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente e designare i revisori dei conti». 

Cervi a Is Cannoneris 1 copia

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I lavoratori dell’Eurallumina di Portovesme questa mattina hanno compiuto un blitz, con caschi e trombe, davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, per sollecitare un’accelerazione dell’iter burocratico per il rilancio della produzione.

«Abbiamo concluso l’iter a livello istituzionale e firmato accordi per la ripartenza con il Governo, la Regione e gli Enti locali e ora siano alla parte autorizzativa – ha detto Antonello Pirotto .- Si tratta di 185 milioni che rimetterebbero dentro la fabbrica 357 operai dei quali 250 solo per la caldaia a vapore, oltre a tutti gli addetti tra fornitori e indotto. Abbiamo fatto in sei anni di lotta tanti passi avanti, ma oggi ci troviamo a scontrarci con la burocrazia. Siamo qui per chiedere all’assessorato la massima celerità. I tempi della burocrazia non sono quelli che servono agli operai e da settembre l’iter deve riprendere celermente perché entro dicembre dobbiamo avere concluso l’iter.»

Nella tarda mattinata, una delegazione dei manifestanti ha incontrato l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, alla quale hanno esposto la preoccupazione per i ritardi accumulati e la ferma e determinata richiesta che, nel rispetto delle norme, si dia impulso e massima priorità al crono programma per l’avvio degli ingenti investimenti per la ripresa produttiva.

L’assessore dell’Ambiente ha preso l’impegno di garantire tempi certi per lo svolgimento delle procedure di Valutazione ambientale.

«Dopo l’apprezzata delibera dello scorso maggio, con cui abbiamo autorizzato alla firma dell’Accordo di programma per procedere su tutte le attività – ha dichiarato Donatella Spano – ci siamo impegnati quest’oggi a convocare subito, al termine dei sessanta giorni utili alla presentazione delle osservazioni sul progetto complessivo, la Conferenza dei servizi. Garantiamo, dunque, tempi celeri e certi. Sappiamo che c’è in gioco il lavoro di centinaia di operai e faremo il possibile per concludere celermente gli iter amministrativi.»

«L’assessore Spano che in precedenza aveva tenuto una riunione con i funzionari titolari del procedimento – si legge in una nota della RSU -, ha dimostrato piena conoscenza delle problematiche esposte ed ha garantito entro i limiti imposti dalle regole in merito, di monitorare affinché i tempi tecnici possano essere quanto più contenuti possibile. Domani 29 luglio, intanto, si svolgerà un incontro tra il SAVI, il responsabile del settore Ambiente dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e i tecnici dell’Eurallumina, che in precedenza saranno impegnati in un altro tavolo tecnico all’Università di Cagliari.»

Incontro con l'assessore dell'Ambiente Donatella Spano la protesta di oggi all' assessorato all' ambiente

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Si è tenuta ieri, presso l’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, la Conferenza di servizi sull’area mineraria di Santu Miali di Furtei che interessa i territori comunali di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Province di Cagliari e Medio Campidano, i Sindaci dei Comuni interessati, l’assessorato dell’Industria della Regione, ARPAS, ENAS ed IGEA. L’incontro rientrava nell’ambito delle attività prioritarie di bonifica e messa in sicurezza delle aree minerarie.
La Conferenza ha esaminato le diverse ipotesi di intervento presentate dalla società Igea ed ha approvato il progetto preliminare che prevede azioni risolutive per la bonifica dell’area mineraria di Furtei, tra le quali la messa in sicurezza definitiva del bacino sterili, le asportazioni complete delle discariche minerarie, in particolare quella di “Sa Fronti”, gli interventi sull’area impianti e il riempimento dei vuoti minerari secondo le migliori tecniche disponibili.

«È stato svolto un lavoro complesso ed intenso per arrivare a questo risultato, che ha visto la costante partecipazione dei sindaci del territorio – dichiara l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano -. Si attende ora in tempi celeri la consegna del progetto definitivo che consentirà l’utilizzo delle risorse disponibili per il risanamento e il completo ripristino ambientale del territorio.»
Donatella Spano 6

 

È stato presentato ieri pomeriggio nella sala Giunta del Consiglio regionale, dall’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e dal presidente della quarta Commissione, Antonio Solinas, il disegno di legge della Giunta che, per la prima volta, al termine del già iniziato iter consiliare, doterà la Sardegna di una legge organica in materia forestale. La legge, in 7 titoli e 55 articoli, riconosce la strategicità del settore forestale e il ruolo attivo soggetti pubblici e privati nella gestione delle risorse forestali.

«Questa legge mette al centro il concetto di foresta sostenibile, la tutela del bosco, nella sua biodiversità quale sistema ecologico complesso, e ne valorizza la multifunzionalità e quindi anche il suo valore economico, sociale e occupazionale, e ha tra i principali obiettivi il rafforzamento del ruolo delle autonomie locali nella pianificazione e nella programmazione forestale regionale», ha dichiarato l’assessore Spano, che vanta la titolarità della proposta che prevede la rivisitazione dell’Ente foreste, che verrà trasformato in agenzia, caratterizzata da una struttura organizzativa agile e presieduta da un amministratore unico, con funzioni rinnovate e ampliate.

«La Sardegna è la regione più boscata d’Italia, con un milione 200mila ettari di superficie occupata da foreste, e necessita, al pari delle altre regioni italiane, di una normativa specifica di settore, considerato il rilievo sempre maggiore della valenza ambientale, sociale, economica e culturale del patrimonio forestale – ha concluso l’assessore Spano -. Il disegno di legge, istruito dopo attento studio a livello comunitario e nazionale e attraverso un confronto con le altre norme regionali, segna una tappa ulteriore in riferimento alle priorità che caratterizzano questo Assessorato, come individuate a inizio legislatura, e di questo risultato siamo molto orgogliosi.»

Intervenendo nel merito della legge, il presidente della Commissione, Antonio Solinas, si è augurato di avere la legge a regime dall’1 gennaio 2016. «È una legge importante – ha detto -, che ci permetterà di valorizzare settori interi quali quello del sughero, di cui oggi si lamenta l’assenza di politica.»

Donatella Spano in conferenza stampa

Il Canadair in azione a Carbonia

Ha avuto il via libera della Giunta regionale la Pianificazione ripartimentale proposta dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, improntata su pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi nei diversi territori regionali. «Si tratta di un atto importante – ha precisato l’assessore Spano -, che aiuta la battaglia che combattiamo quotidianamente contro gli incendi, soprattutto in questa stagione, che abbiamo redatto con particolare attenzione avendo in mente innanzitutto le esigenze legate alla prevenzione, da cui dipende gran parte della conservazione del nostro patrimonio boschivo».
La Pianificazione contiene gli atti che specificano il dettaglio e l’organizzazione delle risorse presenti nei singoli territori, corredati dall’analisi dei caratteri geomorfologici, con specificazione sulle aree di particolare pregio forestale ed ambientale, gli obiettivi prioritari da difendere e i dati statistici 2014. Grazie alla concertazione fra Corpo forestale e ed Ente Foreste, numeri, mezzi e risorse sono ripartiti fra i sette servizi territoriali di Cagliari, Iglesias, Oristano, Lanusei, Nuoro, Tempio Pausania e Sassari, a seconda delle esigenze di ognuno.
Inoltre, così come previsto nelle Prescrizioni regionali antincendi, nei poligoni di Perdasdefogu, Capo Frasca e Capo Teulada, sono stati redatti i piani pluriennali antincendi, frutto della collaborazione fra Corpo Forestale e i Comandi militari.

Donatella Spano 6

«La nuova legge forestale nasce dall’esigenza di colmare un vuoto normativo in una Regione come la Sardegna che possiede la maggiore estensione di boschi d’Italia (1milione e 200mila ettari, di cui oltre 220.000 gestiti dall’Ente Foreste) e può esprimere, anche in questo settore, grandissime potenzialità». Lo ha dichiarato l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, presentato davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) il disegno di legge n. 18 – Giunta regionale – Legge forestale della Sardegna.

«Si tratta di un provvedimento organico – ha affermato l’assessore – che prende spunto dalla normativa nazionale e comunitaria in materia e dalle migliori esperienze della legislazione regionale e, sostanzialmente, dà indicazioni precise sulla missione della nuova agenzia regionale Forestas che andrà a sostituire l’Ente Foreste.»

«I punti qualificanti della legge – ha spiegato ancora la Spano – partono dalla definizione di bosco come luogo di biodiversità meritevoli di tutela per valorizzare questa grande risorsa attraverso processi di programmazione partecipata che prevedono anche interventi di semplificazione rivolti ai privati e meccanismi di monitoraggio e controllo dei risultati ottenuti.»

«Il ciclo di programmazione – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – sarà articolato su 3 livelli: il piano forestale regionale, il piano di contrasto del rischio idro-geologico ed un piano particolareggiato su base comunale; anche la governante sarà molto snella, un amministratore unico affiancato dal collegio dei revisori e da un comitato territoriale (dove saranno presenti i sindaci) e, sul piano organizzativo, un catena di comando formata da direttore generale, servizi centrali e territoriali.»

Per quanto riguarda l’inquadramento del personale, circa 7.000 unità compresi le diverse tipologie di “stagionali”, l’assessore ha precisato che «a seguito dell’entrata in vigore di diverse norme nazionali si è reso necessario un approfondimento del Disegno di legge specifico predisposto dall’assessorato degli Affari generali; in ogni caso, tutto il personale transiterà dall’Ente Foreste alla nuova Agenzia».

Dopo la relazione dell’assessore Spano hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis (Pd), Gianni Tatti e Gianluigi Rubiu (Area popolare Sardegna), Antonello Peru (Forza Italia) ed Eugenio Lai di Sel.

Il presidente della commissione Antonio Solinas, nelle sue conclusioni, si è riservato di acquisire anche le audizioni del commissario straordinario e del direttore generale dell’Ente Foreste. «Il problema del contratto, ha osservato – è molto complesso e credo che, in questa fase ed in attesa del disegno di legge dell’assessore, possiamo limitarci a dire se il perimetro contrattuale deve essere quello tracciato dalla legge 31 o un altro; sotto questo profilo, ritengo preferibile un inquadramento all’interno del contratto regionale».

«Sul piano generale – ha concluso Solinas – ritengo sia necessario valorizzare nella nuova programmazione sia il ruolo del Consiglio regionale che quello delle Autonomie locali fermo restando che, su questo e su altri punti, siamo e restiamo aperti a proposte migliorative.»

Donatella Spano 6

L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, in qualità di rappresentante della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, ha aperto ieri il workshop nazionale “I Servizi per l’Idrologia Operativa tra Stato, Regioni e Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente”, in corso sino a oggi nella sede Unicef di Roma.
Nell’evento organizzato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che coordina il Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa, l’esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato l’urgenza per la Sardegna e per tutte le regioni di affrontare in maniera sinergica e coesa il monitoraggio meterologico e idrologico, strettamente connesso alla tematica dei cambiamenti climatici.
«A causa di un sistema di monitoraggio che in Italia è andato sfilacciandosi, ci si aspetta da questo Tavolo proposte operative per rimettere in piedi il sistema informativo del monitoraggio e della raccolta di dati meteorologici e idrologici» ha affermato l’assessore Spano, la quale ha poi evidenziato l’aspetto culturale del prezioso patrimonio nazionale di serie storiche, da non disperdere perché fondamentale per la riduzione del rischio ambientale. «Abbiamo un obiettivo alto: la creazione di piattaforme sinergiche molto forti affinché le regioni possano presentarsi con una strategia unica in uno scenario internazionale».
Tra gli aspetti fondamentali per costruire una rete di monitoraggio efficiente, la titolare dell’Ambiente ha evidenziato l’informatizzazione dei dati ambientali raccolti a livello regionale e l’interoperabilità dei sistemi di condivisione dei dati a livello nazionale. Ancora: l’analisi degli eventi estremi quali alluvioni e siccità, l’educazione e la formazione e una più stretta connessione con le attività dei Centri funzionali decentrati della Protezione civile e con i servizi meteo regionali.
«Le amministrazioni regionali dovrebbero inoltre tenere un anello molto serrato tra ricerca scientifica e messa in piedi di sistema operativo delle tematiche ambientali – ha aggiunto -. La Commissione Ambiente è aperta ai contributi per la messa in sinergia, allo scopo di avere una visione univoca per la riattivazione del sistema, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e tecnico presente in ciascuna regione e in modo da evitare la perdita di importanti conoscenze ambientali.»

Massimo Deiana 11 53 copia

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, è intervenuto ieri in audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio-Trasporti), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), su continuità territoriale e trasporto ferroviario.

«Non voglio fare polemiche – ha detto l’assessore dei Trasporti – ma sulla continuità territoriale sono state dette e scritte molte imprecisioni che non tengono conto di alcuni fattori che, negli anni, hanno completamente modificato lo scenario: le nuove normative dell’Unione europea, la comparsa sulla scena delle compagnie low cost ed il primo accordo Stato-Regione sulla c.d. vertenza entrate che assegna precise competenze alla stessa Regione.»

Nella sua relazione, Massimo Deiana ha ripercorso i passaggi principali della continuità territoriale ricordando, a proposito della cosiddetta continuità2 con gli scali minori, che «l’atteggiamento consolidato dell’Unione europea è di ritenerli inammissibili in presenza di un servizio già svolto nella stessa area perché nelle due commissioni che si occupano del tema, quella della competizione e quella mobilità, ha sempre prevalso la linea della prima; allo stato, quindi, non ritengo ci siano le condizioni ma ovviamente, in presenza di atti formali di segno diverso, non ho niente in contrario».

La vera novità rispetto al passato, ha proseguito l’assessore soffermandosi sull’ipotesi di una navetta di collegamento con Roma, «è che abbiamo formulato al Governo una proposta che tiene conto dei costi reali dell’insularità che, in termini di tempo e soldi, aumentano la distanza fra la Sardegna e la Penisola a quasi 500 Km e da qui nasce il riferimento ad una tariffa pari a quella di un pedaggio autostradale; nella proposta non viene indicato nessun aeroporto sardo come luogo di partenza ma è chiaro che è giusto posizionarsi dove la domanda è più elevata, tenendo conto anche che le risorse risparmiate (13.6 milioni) sarebbero reinvestite nel sistema aeroportuale avvicinando i costi per gli utenti a quelli della navetta». In vista della scadenza della cosiddetta continuità1 fissata per il 2017, Deiana ha comunicato lo studio di altre misure, come quella della selezione dei voli più appetibili in base agli orari. «I numeri ci dicono – ha spiegato – che i voli business con andata e ritorno nell’arco della giornata costano mediamente di più, mentre sono più convenienti quelli legati alla cosiddetta sunday rule (la regola della domenica) che comprendono anche un pezzo di vacanza; sulla proposta della navetta, auspicando che sia accolta, sceglieremo comunque insieme in un nuovo quadro equilibrato delle risorse disponibili».

Nel dibattito successivo sono intervenuti i consiglieri regionali Gianni Tatti (Area popolare Sardegna), Antonello Peru (Forza Italia), Franco Sabatini, Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd.

Successivamente, l’assessore Deiana ha affrontato il problema del trasporto ferroviario, oggetto di una precedente audizione con le organizzazioni sindacali di categoria.

L’assessore ha iniziato il suo intervento respingendo le accuse di scarsa volontà di confronto con i sindacati e con la stessa Trenitalia a proposito del nuovo contratto di servizio. «Incontro sempre i sindacati-ha detto fra l’altro Deiana anche se mi appare singolare che, in una battaglia che è di tutta la Sardegna, abbiano assunto una posizione diversa». Quanto alla trattativa con Trenitalia, l’assessore dei Trasporti ha affermato che «non c’è nessuna incomunicabilità; la nostra posizione è che, con l’entrata in servizio dei treni veloci, il 30% delle percorrenze sarà coperto da vetture di proprietà della Regione, che si fa carico anche dell’ammortamento e della manutenzione dei mezzi utilizzando meno personale, tutto questo ha un valore che ci deve essere riconosciuto». «Mantengo forti riserve – ha concluso Deiana – sulla proposta di Trenitalia di un contratto di 9 anni; ritengo preferibile quella di stipulare un accordo per un anno, durante il quale ciascuno sia libero di fare le più accurate verifiche su ogni punto del contratto».

La commissione è stata riconvocata per martedì prossimo, in un orario ancora da concordare, per l’audizione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano sulla riforma dell’Ente Foreste.

La Giunta regionale ha approvato l’adesione della Regione al Nodo dei pagamenti-SPC (piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento) attraverso un accordo da stipulare con l’Agenzia per l’Italia Digitale. Sempre su proposta dell’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, l’esecutivo ha deciso di rafforzare la Rete Telematica Regionale nel territorio del comune di Oristano. Il finanziamento di 9 milioni di euro servirà per collegare 41 sedi comunali, 11 sedi del sistema Regione e 35 sedi di altre amministrazioni, tra le quali 24 istituti scolastici. Con queste due delibere, ha spiegato l’assessore Gianmario Demuro, si va verso un’ulteriore semplificazione del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini e il rafforzamento della rete telematica regionale anche grazie all’utilizzo di 580mila euro, economia di gara dell’Asse I “Società dell’informazione” del Por Fesr 2007-2013.
L’assessore Raffaele Paci ha sottolineato l’importanza della corretta programmazione e spesa dei fondi comunitari, risorsa fondamentale per la Regione. A questo proposito sono state approvate oggi due delibere: una che prevede una serie di attività di assistenza tecnica e comunicazione sul Por Fesr 2014-2020, un’altra che attiva una serie di procedure per l’accelerazione della spesa di tutti e tre i fondi (Fesr, Fears e Fse).
Su proposta dell’assessore Donatella Spano la Giunta ha approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari sull’aggiornamento, per il periodo 2015-2018, del Piano di raccolta e gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Perd’e Sali (Sarroch). Via libera anche all’Atto di indirizzo sulla gestione del tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi in attuazione della legge 549 del ’95 e al nulla osta alla proposta di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-17 del commissario straordinario della Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna. Sarà inoltre ampliata una cava di materiale per costruzioni di opere civili in località Cuccuru Gannì – Sedda is Ammostus nel comune di Quartu Sant’Elena.
L’assessore Paolo Maninchedda ha proposto, e la Giunta approvato, la modifica del soggetto attuatore dei programmi di edilizia a canone moderato e sociale dai comuni di Santu Lussurgiu e Baressa a favore di AREA.
Via libera dall’esecutivo Pigliaru, su proposta dell’assessore Virginia Mura, al recepimento dell’accordo del 22 gennaio 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano: l’accordo disciplina i tirocini di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione. I destinatari sono persone prese in carico dal servizio sociale professionale o dai servizi sanitari competenti. La durata dei tirocini non è superiore a 24 mesi, periodo che può essere prorogato o ripetuto solo se tale necessità viene attestata da parte dei servizi che hanno in carico la persona.
Su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, è stata individuata la Asl 5 di Oristano quale capofila per bandire la gara di affidamento del servizio di vigilanza nelle aziende ospedaliere. La Asl 5, insieme all’Amministrazione regionale, dovrà valutare la situazione più idonea attraverso un raffronto tra costi e benefici, e determinare quale sia il fabbisogno di personale sulla base del numero delle sedi di ogni Azienda, delle ore di vigilanza da effettuare e delle esigenze che serviranno a garantire le condizioni di sicurezza nell’offerta del servizio. Sempre su indicazione del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato l’armonizzazione dei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Aziende sanitarie, in vista del processo di riorganizzazione e riordino che ha previsto l’incorporazione dei presidi ospedalieri Oncologico e Microcitemico nell’azienda ospedaliera Brotzu, e dell’ospedale Santissima Annunziata nell’Azienda Universitaria di Sassari. E in vista dell’approvazione della rete ospedaliera regionale e della definizione del numero delle Asl e del loro ambito territoriale di riferimento, e del nuovo piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari.

Palazzo della Regione 2 copia

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta regionale ha accolto la richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia di riuso, a titolo gratuito, del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) Sardegna. Già insignito del premio E-government dello Smau di Napoli 2014 e tra i migliori 20 progetti d’uso del POR FESR 2007-2013, su selezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il SIRA è un sistema che permette la gestione dei dati di rilevanza ambientale, la cui utilità si manifesta in particolare nell’ambito dei processi decisionali e gestionali della Pubblica Amministrazione e delle imprese.
La buona pratica avviata con la Regione Friuli Venezia Giulia evidenzia la possibilità e l’opportunità che soluzioni di riuso vengano estese anche a livello locale, attraverso procedure simili che valorizzino le competenze acquisite. «Si tratta di un’eccellenza unica in Italia, di cui siamo particolarmente orgogliosi – ha commentato l’assessore Spano -. Oltre ad essere interoperabile con i sistemi nazionali e regionali già esistenti, di cui richiama dati e servizi, è anche coerente con gli standard nazionali ed europei. Non ci ha dunque sorpreso – ha concluso l’assessore dell’Ambiente – la richiesta di condivisione da parte di altre regioni, considerato che il governo consapevole del territorio richiede informazioni precise, accessibili e integrate tra le diverse fonti».

Donatella Spano 3