20 July, 2024
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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha nominato gli amministratori straordinari delle soppresse province di Olbia Tempio (Giovanni Carta), Carbonia Iglesias (Giorgio Sanna), Medio Campidano (Tiziana Ledda) e Ogliastra (Gabriella Mulas). Resteranno in carica fino al 31 dicembre 2015.

Su proposta dall’assessore Cristiano Erriu, è stata approvata la delibera che prevede la possibilità di assegnare immobili regionali in comodato d’uso gratuito agli enti, agenzie regionali, e società in house a fini istituzionali. Le società in house interessate potranno fare richiesta agli uffici degli Enti locali. A carico delle Società rimarranno tutte le spese di gestione ordinaria e straordinaria. I due obiettivi principali sono risparmio per le casse pubbliche e la valorizzazione del patrimonio regionale.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano è stato espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per un impianto eolico di 200 kw nel comune di Nulvi, vicino a un parco eolico già esistente. Deliberato anche di non sottoporre ad ulteriore procedura di VIA la richiesta per la dismissione del bacino collinare del Forte Village nel comune di Pula, non più necessario a garantire i fabbisogni idrici, e per un impianto eolico di potenza pari a 59 KW in località Foddigheddu, nel comune di Mamoiada in provincia di Nuoro.

È stata prorogata fino al 30 aprile prossimo la gestione provvisoria del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 dell’Agenzia ARGEA. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, ma in relazione all’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura LAORE Sardegna, è stato approvato il bilancio di previsione per il 2015 e il bilancio pluriennale 2015/17.

Dopo il risanamento e l’approvazione del piano di dismissioni della Società Carbosulcis, la Giunta regionale ha nominato quest’oggi l’amministratore unico della società. Si tratta dell’ingegnere Antonio Martini, attualmente dirigente del Mise, il ministero dello Sviluppo economico. In attesa dell’approvazione della riforma dei Consorzi Fidi, la Giunta su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha approvato una modifica interpretativa delle direttive di attuazione della legge di riferimento per evitare disallineamenti che possano ledere la par condicio tra i consorzi dopo l’approvazione delle nuove direttive di gennaio 2014.

La Giunta, infine, ha approvato la relazione annuale per l’esercizio finanziario 2013 che ha destinato, in base al numero degli studenti iscritti, il 65% delle risorse all’Università di Cagliari e il 35% all’Università di Sassari secondo quanto previsto dalle norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna.

Per tutta la mattinata, gli attivisti del Comitato che si oppone alla scelta della Sardegna quale sede del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, hanno ricordato al ministro Galletti il referendum del 2011 con il quale i sardi hanno espresso la netta contrarietà al nucleare. Gian Luca Galletti ha spiegato ai manifestanti che non esiste un territorio candidato naturale e che la Sardegna, rispetto ad altre zone, ha un problema in più che che è quello del trasporto.

Il ministro Galletti, nella tarda mattinata, ha fatto visita al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, negli uffici della presidenza in viale Trento. Numerosi i temi toccati nel corso del colloquio, a partire dall’individuazione dei siti per le scorie nucleari.«Il nostro è un no deciso – ha ribadito il presidente Pigliaru al ministro Galletti -. Confermo il sentimento della comunità sarda su questo argomento e quanto personalmente ho dichiarato in Consiglio regionale. Sulla Sardegna grava già il peso eccessivo delle servitù militari: il deposito delle scorie sarebbe una nuova servitù che non vogliamo». Al ministro, Francesco Pigliaru ha consegnato personalmente copia della lettera già inviatagli, nei giorni scorsi, dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, in cui veniva ripresa anche la posizione contraria dell’ANCI e quindi la voce delle comunità locali, e ha inoltre descritto il senso delle recenti mozioni presentate in Consiglio su questo tema.Sulla questione bonifiche, Presidente e Ministro hanno concordato un aggiornamento operativo da farsi entro il mese di aprile a Roma, con un tavolo tecnico-politico per l’aggiornamento e l’accelerazione di tutte le procedure in corso. Sul dissesto idrogeologico entrambi, poi, hanno ribadito la necessità di velocizzare la progettazione esecutiva, procedendo sul tracciato virtuoso che la Regione Sardegna ha avviato in questi mesi.

Il ministro Galletti, infine, ha voluto richiamare quanto già espresso nel corso del suo intervento ad un convegno in mattinata sul tema Tossilo: «Il termovalorizzatore è preferibile al conferimento in discarica – ha detto -, per rispettare gli orientamenti comunitari che prevedono in prospettiva il superamento della discariche e la Regione Sardegna, nella sua autonomia, farà la sua parte per il raggiungimento di questo obiettivo».

 

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato stamane i rappresentanti delle Associazioni sarde che si occupano di protezione civile, al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, il direttore generale della Protezione civile della Regione, Graziano Nudda, e il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Gavino Diana.Il presidente Pigliaru ha detto ai volontari della protezione civile «Sappiamo del vostro ruolo e ne siamo orgogliosi» e si è detto disponibile a promuovere una giornata per illustrare a tutti i volontari sardi del settore i risultati delle azioni che nei prossimi mesi saranno concordate con la Consulta. Il presidente ha invitato le Associazioni a presentare suggerimenti e richieste in un’ottica sinergica tesa al raggiungimento efficace e rapido delle problematiche esistenti e snellire gli adempimenti burocratici.

I volontari hanno anticipato una serie di proposte: l’istituzione di una Consulta regionale, in linea con quanto già operante a livello nazionale, che possa dialogare proficuamente con la Direzione regionale della protezione civile; un incontro a breve con i vertici della stessa Direzione per mettere a fuoco le problematiche del settore e organizzare nei territori un’azione sinergica; attivazione di una convenzione con le Asl per le visite mediche obbligatorie per legge, che consentirebbe anche di far risparmiare risorse alla Regione (che garantisce la copertura economica); l’esonero dal pagamento del bollo auto dei mezzi operativi intestati alle Associazioni, sulla base di quanto già fatto da altre Regioni; l’adozione delle linee guida per disciplinare e armonizzare le attività di protezione civile in tutta l’Isola.

 

La Sardegna non è disposta ad accettare una nuova servitù con il deposito nazionale delle scorie nucleari. Lo ha ribadito l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, in una lettera inviata ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, anticipando la pubblicazione della Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee prevista per i prossimi giorni.«È impensabile che la Sardegna, già gravemente penalizzata a causa degli oneri eccessivi rappresentati da Servitù Militari che occupano oltre 35 mila ettari di terreno, con compromissioni di tipo anche ambientale; per la già grave situazione di crisi economica e di difficoltà nei trasporti e per i pericoli legati al trasporto dei materiali radioattivi via mare, possa essere ritenuta sede del deposito – scrive Donatella Spano -. La Sardegna ha già dato fin troppo.»

«La nostra posizione è decisa e irrevocabile – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente -, che già in più occasioni ha espresso l’assoluta contrarietà a qualunque ipotesi di installazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi, ribadendo inoltre che sardi si sono espressi contro i siti per lo stoccaggio di scorie radioattive in maniera inequivocabile nel Referendum consultivo del maggio 2011 e ricordando l’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio regionale nel maggio 2014 e la posizione dell’Anci Sardegna, dello scorso 19 gennaio.» 

«Evidenzio inoltre che l’attuale Giunta regionale ha tra i suoi principi basilari la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della Sardegna nella sua unicità e specificità, come elemento di crescita e sviluppo dell’economia, di allentamento delle tensioni sociali e di valorizzazione turistica del nostro territorio – ha concluso l’assessore Spano – e ciò non sarebbe compatibile con l’ulteriore gravame di un deposito di scorie radioattive.»

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Palazzo della Regione 1 copia
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha approvato l’erogazione di altri 300 milioni di euro di provenienza statale per il pagamento dei residui passivi, ovvero i debiti che non si sono potuti onorare a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità. Si tratta della terza tranche di finanziamenti, dopo i 300 dell’anticipo sulle somme dovute dallo Stato come arretrati della vertenza entrate e gli oltre 300, fuori contenzioso come quelli di oggi, arrivati da Roma un mese fa. L’importo complessivo destinato all’abbattimento dei residui passivi della Sardegna arriva così a quasi un miliardo di euro: il pagamento degli arretrati a pubbliche amministrazioni, enti locali, imprese è stato reso possibile dall’accordo di luglio firmato con il governo centrale. Sempre su proposta del vicepresidente della Regione sono stati attivati per il 2015 il patto regionale verticale, il patto regionale orizzontale e il patto regionale verticale incentivato: si tratta di 73 milioni di euro destinati a Comuni e Province, di cui 50 di incentivi statali e il resto messo a disposizione come spazio finanziario dalla Regione.
Su proposta della Presidenza è stata approvata la semplificazione delle procedure per la spesa del Fondo di sviluppo e coesione, con l’incarico alla Direzione generale della Presidenza di curare ogni altro aggiornamento. Via libera anche agli indirizzi per lo svolgimento delle elezioni dei sindaci e dei consigli dei Comuni della Sardegna per il 2015. Il direttore generale della Presidenza istituirà un ufficio temporaneo interassessoriale a sostegno delle attività del procedimento elettorale e sarà stipulata un’intesa con la Prefettura che fornirà supporto tecnico-amministrativo. È stata inoltre decisa l’integrazione del Tavolo di coordinamento che supporta e assiste il comune di Olbia per la definizione del Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale.
Su proposta dell’assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro, la Giunta ha deciso di estendere la rete telematica regionale attraverso la realizzazione di una rete metropolitana MAN (metropolitan area network) in fibra ottica nel territorio di Olbia, su richiesta dell’amministrazione comunale gallurese. L’intervento è reso possibile da un’economia di 1 milione 128mila euro derivante dal ribasso della società appaltatrice sul bando previsto dal Por-Fesr 2007-2013. L’obiettivo è quello di allargare il collegamento in banda larga ad altri edifici pubblici, soprattutto quelli distanti dal centro urbano, anche alcuni istituti scolastici.
La Giunta ha poi definito la sistemazione nelle Direzioni della Regione del personale della soppressa agenzia Sardegna Promozione. Su richiesta dell’assessore degli Affari generali, i 18 dipendenti saranno così ridistribuiti: 7 all’assessorato dell’Industria (al quale è stata demandato il compito di coordinamento delle attività di promozione economica, di sostegno della capacità di esportazione e penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esteri e di attrazione degli investimenti), 4 al Turismo, 3 a Pubblica istruzione e Presidenza, una all’Ersu di Sassari. Le competenze dell’Agenzia in materia di promozione e coordinamento turistico erano state attribuite all’Assessorato regionale del Turismo. Sono stati infine approvati i criteri e le modalità per l’individuazione del personale assegnato agli uffici di Gabinetto: si rende più flessibile la composizione degli uffici in applicazione della legge regionale n. 24 del 2014. Il personale è scelto su incarico fiduciario tra i dipendenti che non hanno qualifica dirigenziale, in ruolo nelle amministrazioni del sistema regionale e della pubblica amministrazione.
Via libera su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, al piano di “Tutela, protezione e valorizzazione della spiaggia La Pelosa di Stintino”, progetto da 18 milioni di euro (3,5 regionali) che non sarà sottoposto a ulteriori procedure di valutazione d’impatto ambientale. Il progetto è strutturato in 5 lotti funzionali: riqualificazione naturalistica del tratto del lungomare da “Approdo Beach” fino al residence “La Pelosetta”, circa un chilometro; opere naturalistiche di risanamento e protezione delle dune attive; opere di dragaggio dell’imboccatura del Porto dell’Ancora e utilizzo dei sedimenti per la ricostruzione dunale; realizzazione di opere complementari necessarie, per esempio di salvaguardia idraulica; riorganizzazione della viabilità, delle zone verdi e di quelle pedonali. È stato poi espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale della concessione mineraria temporanea per la coltivazione di terre da sbianca, caolino e argille bentonitiche denominata Monte Idda nel comune di Narcao. Via libera anche alla proroga dell’esercizio provvisorio per la Conservatoria delle Coste per il 2015 fino al 30 aprile, e parere positivo sulla valutazione d’impatto ambientale degli interventi di messa in sicurezza del Rio Casargiu ad Arbus.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, è stata approvata l’istituzione dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Si tratta di una integrazione al Piano di dimensionamento scolastico regionale, resa possibile grazie al fatto che dall’anno scolastico 2015-2016 anche in Sardegna si dovranno assumere gli atti necessari all’adozione dei Centri, che potranno rappresentare un interlocutore istituzionale per la realizzazione di azioni di accoglienza e orientamento. I Centri saranno collocati a Cagliari in via Macchiavelli, a Serramanna in via Sicilia e a Nuoro in via Toscana presso l’istituto tecnico Chironi: si tratta di una configurazione sperimentale.
La Giunta ha deciso, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, di rinnovare gli aiuti per le aziende del comparto suinicolo che ricadono all’interno delle zone di protezione e sorveglianza disposte per il controllo della peste suina africana. L’esecutivo estende dunque al 2013-2014 gli aiuti previsti per il biennio precedente: si tratta di risorse residue pari a 1 milione e 155mila euro, in capo all’Argea che provvederà all’istruttoria e all’erogazione dell’aiuto. Gli aiuti sono destinati alle aziende, specializzate nella vendita di animali da vita e da riproduzione, che pur non avendo subito l’infezione e operando nel pieno rispetto delle norme sanitarie, hanno subito danni anche economici per effetto della diffusione della peste suina. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, l’esecutivo ha anche approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche nei Comuni di Villa Verde e Arzana e la permuta di terreni sui quali insiste il diritto di uso civico e siti nel Comune di Marrubiu. Infine, è stato deciso di attribuire nuovamente alle Province e non più a Laore la competenza del rilascio dei tesserini fitosanitari.
Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta, nell’ambito della programmazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico elevato e molto elevato nei territori comunali perimetrati nel Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI), ha dato il via libera alle operazioni di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica del Rio “Sa Pedra Lada” stanziando 500mila euro. È stato inoltre deciso di riprogrammare 156mila euro (economie dell’intervento di completamento delle indagini sulla Diga di Santa Vittoria su Rio Mogoro per la conversione in diga di regolazione) per un intervento integrativo di riassetto funzionale del canale adduttore in sinistra Tirso, che sarà ripulito e riportato al corretto funzionamento.
Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Giunta ha deciso di istituire il Comitato di Sorveglianza del Por Fse 2014-2020, incaricando l’Autorità di Gestione di acquisire le designazioni degli organismi rappresentato nel Comitato. La costituzione del Comitato sarà decisa con decreto del presidente della Regione. È stato poi approvato l’avvio della selezione dei centralinisti non vedenti, nel rispetto della legge sul collocamento mirato delle persone con disabilità.
Su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato la modifica dello Statuto della Carbosulcis, società partecipata al 100% dalla Regione. Le modifiche saranno votate da un’assemblea straordinaria convocata dall’assessore.

 

L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, l’assessore del Bilancio Raffaele Paci e l’assessore della Sanità Luigi Arru, hanno incontrato oggi i consiglieri regionali della maggioranza sul tema dei rifiuti.

«E’ stato un incontro proficuo che ha posto le basi per l’aggiornamento del Piano – ha dichiarato l’Assessore Spano – nel quale i diversi punti di vista si sono appianati attorno a un obiettivo condiviso: tenere prioritariamente conto della salute e dell’ambiente, ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la raccolta differenziata, favorire il riciclo per trasformare il rifiuto in risorsa.»

Nel corso dell’incontro, dopo che l’assessore Paci ha fornito gli elementi di contesto, l’assessore dell’Ambiente ha spiegato la strategia della Giunta sui rifiuti, perfettamente in linea con le direttive europee, ed ha ricordato i dati: attualmente la Sardegna produce 732mila tonnellate di rifiuti, di cui 335mila tonnellate vengono riciclate, 135mila termovalorizzate e 256mila finiscono in discarica. La Regione Sardegna è una delle più virtuose del panorama nazionale e intende migliorare le sue performance riducendo sempre più il quantitativo di rifiuti che viene conferito in discarica. Le discariche infatti rappresentano l’ultima delle opzioni di gestione dei rifiuti, e vanno verso il progressivo esaurimento.

«Abbiamo valutato più scenari di qui a 2020, ipotizzando il raggiungimento delle più ottimistiche previsioni nella differenziazione dei rifiuti. Se anche si arrivasse al 65% di differenziata e i comportamenti virtuosi di istituzioni, aziende e cittadini compensassero l’aumento dei consumi che segue la fine della crisi economica, i termovalorizzatori di Macchiareddu e Tossilo a seguito del revamping non basterebbero comunque a far fronte allo smaltimento dei rifiuti.»

Sul termovalorizzatore di Tossilo, al centro di un acceso dibattito, l’assessore Spano ha fornito i chiarimenti richiesti in merito al dimensionamento dell’intervento, tariffe ed emissioni in atmosfera. L’assessore Arru, inoltre, ha fornito i chiarimenti sulle condizioni di salute della popolazioni che gravitano nel territorio di Macomer.

Palazzo del Consiglio regionale

 

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I prodotti agro-alimentari sardi saranno garantiti dal marchio di qualità della Regione. Lo ha deciso la Giunta regionale con l’approvazione di una delibera riguardante il marchio, proposta dall’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. Dopo le osservazioni mosse dalla Commissione europea, ora è stata data approvazione definitiva al regolamento d’uso e del segno distintivo del marchio collettivo di qualità agro-alimentare garantito dalla Regione, istituito con delibera del 2013.
Queste, suddivise per assessorato, le altre delibere approvate.
Sette le delibere proposte dall’assessore Donatella Spano: il Piano di riconversione e razionalizzazione dell’area ex FAS di Elmas, che procede dopo la rettifica che segnalava una porzione prossima alla zona umida di Santa Gilla inoltrata al Savi che ha rilevato la non influenza sull’esito dell’istruttoria. In relazione alla proceduta di VIA proposta dal SAVI, sono state dichiarate compatibili dal punto di vista ambientale l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi e l’aumento delle quantità massime di stoccaggio nel comune di Sassari; i lavori di recupero, messa in sicurezza e fruizione dell’approdo di Is Solinas nel comune di Masainas che mitiga le criticità esistenti; la realizzazione di una pista ciclabile e running con copertura di pannelli fotovoltaici da 2 Mwp, lungo la litoranea della zona industriale nel comune di Olbia; le opere di tipo idraulico e dissesto idrogeologico in difesa delle sponde e dell’attraversamento del Rio Maladroxia. E’ stato concesso, inoltre, il nulla osta per la proroga all’esercizio provvisorio del bilancio per i mesi di marzo e aprile 2015 dell’ARPAS.
In attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico, è stato aggiornato per il periodo 2015-2018 il Piano di gestione dei rifiuti dei Porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Nelle more dell’esame da parte del Consiglio regionale del disegno di legge sul trasferimento delle competenze della Conservatoria delle Coste all’assessorato della Difesa dell’Ambiente, è stato prorogato il regime commissariale della Conservatoria per il periodo necessario, comunque non superiore a tre mesi.
Doppia proroga, anche in questo caso nell’attesa del relativo disegno di legge, del commissario di Area e del Direttore di Enas, per ulteriori 45 giorni.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu è stato ceduto a prezzo simbolico, al comune di Oschiri, il complesso immobiliare denominato ex Ospedaletto militare, già di proprietà dello Stato, poi trasferito alla Regione. La Giunta ha inoltre stabilito il riversamento al comune di Fordongianus della metà del canone di affitto attualmente percepito dall’Amministrazione regionale per la gestione del complesso termale.
Dall’assessore Elisabetta Falchi arriva l’affidamento all’Agenzia Argea dell’attività di vigilanza sugli Organismi di controllo autorizzati per le produzioni biologiche. L’Assessorato assicura il coordinamento con il Ministero che finora l’aveva esercitata senza il coinvolgimento della Regione.
Sono state approvate le linee guida per il funzionamento del Sistema di Raccolta ed Elaborazione Dati sul movimento dei clienti e sulla capacità delle strutture ricettive (SiRED) proposte dall’assessore Francesco Morandi. Si tratta di un sistema web per la raccolta e la prima elaborazione dei dati sui flussi turistici e capacità ricettiva che semplifica le procedure di rilevazione esistenti, riduce i tempi dell’elaborazione a carico delle Province e fornisce i dati in tempi molto più rapidi rispetto al passato.
La Giunta ha autorizzato il trasferimento di 2 milioni e mezzo di euro da risorse del Bilancio 2013 per interventi di recupero ambientale nel sito minerario di Santu Miali nei comuni di Furtei, Segariu, Serrenti e Guasila. La proposta dell’assessore Maria Grazia Piras riguarda custodia, gestione e primi interventi di messa in sicurezza permanente e risponde alla particolare situazione di emergenza ambientale a seguito delle passate attività minerarie.
E’ stata istituita, infine, la struttura di raccordo per assicurare coerenza di programmazione generale tra l’attività assistenziale dell’Azienda sanitaria locale e la programmazione dell’Università. La delibera proposta dall’assessore Luigi Arru indica la composizione del tavolo di coordinamento e prevede la costituzione di una cabina di regia per la riforma del sistema sanitario regionale.

 

L’assessore dell’Ambiente del comune di Iglesias, Melania Meo, esprime soddisfazione per l’inserimento tra i 16 Comuni, selezionati dal Comieco e dalla Regione Sardegna, che hanno aderito al Club dei Comuni EcoCampioni in carta e cartone.

«Si tratta di un risultato prestigioso – commenta l’assessore Meo – raggiunto grazie al comportamento virtuoso della grande parte delle famiglie e delle imprese cittadine.»

L’invito è stato formalizzato dall’assessore Donatella Spano e dal responsabile area riciclo e recupero del Comieco, Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi di carta e cartone, Roberto Di Molfetta ai rappresentati dei Comuni sardi che si sono distinti per un’efficace gestione della raccolta della carta e del cartone. L’adesione comporta l’attivazione di un percorso comune finalizzato ad un ulteriore miglioramento delle performance di raccolta grazie al supporto garantito da Comieco e dalla Regione Sardegna. L’obiettivo del progetto è diffondere le buone pratiche della raccolta differenziata di carta e cartone, promuovendo l’esperienza dei Comuni che vantano risultati di eccellenza.

Centro direzionale Iglesias

Miniera Monteponi 1 copia
Inizieranno entro il 2015 le bonifiche nei siti minerari dismessi. Gli assessori dell’Ambiente e dell’Industria, Donatella Spano e Maria Grazia Piras, hanno illustrato ieri, nel corso di una conferenza stampa, la delibera approvata dalla Giunta che definisce gli indirizzi operativi degli interventi di bonifica e recupero ambientale sui siti minerari dismessi del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, riprogrammando una quota parte dei 95 milioni di risorse del Fondo di sviluppo e coesione già destinati al risanamento di alcuni territori. I siti interessati sono il Rio San Giorgio (risorse per circa 43 milioni) e Montevecchio Levante (23,5 milioni). I lavori sul Rio San Giorgio partiranno presumibilmente entro l’anno. Il provvedimento dà il via a una fase di risanamento atteso da oltre dieci anni. È previsto il coinvolgimento dei Comuni, della Regione attraverso la costituzione di una task force specifica e di Igea, società in house della Regione, peraltro già impegnata a eseguire gli interventi inseriti nelle convenzioni firmate negli anni scorsi e a garantire la manutenzione dei siti minerari. La delibera imprime una svolta all’attuazione delle bonifiche e, al tempo stesso, evita il definanziamento delle opere. Nel corso della conferenza stampa, l’assessore Spano ha sottolineato che le superfici interessate da attività di caratterizzazione e bonifica in tutta la Sardegna sono pari a 22.533 ettari, l’1% circa del territorio regionale (zone SIN Sulcis-Iglesiente-Guspinese e Porto Torres). A queste aree si aggiungono circa 1.800 ettari che riguardano Ottana, La Maddalena e altre zone non incluse nei SIN.
L’assessore della difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito che «verrà profuso il massimo impegno per la risoluzione delle gravi problematiche ambientali indotte dalla presenza delle aree industriali e minerarie, in particolare di quelle dismesse, ciò a tutela della salute, della salubrità ambientale ma anche della riconversione di un territorio pregiato. Le attività di caratterizzazione e bonifica che stiamo mettendo in campo rispondono infatti a una priorità precisa di questa giunta regionale e a un’esigenza reale del nostro territorio. Per recuperare i ritardi accumulatisi negli anni e per evitare di perdere i fondi con il conseguente blocco delle attività di bonifica, ieri abbiamo deliberato di affidare i due interventi di bonifica di Montevecchio levante e Rio san Giorgio ai comuni di Guspini e Iglesias. Inoltre, riprogrammeremo gli oltre 27 milioni di fondi UE che devono essere rendicontati entro quest’anno, attraverso l’autorità di gestione del POR FESR, in modo da non perdere nessuna risorsa. Le bonifiche partiranno attraverso accordi di programma con i comuni e con Igea, di cui verrà messo a disposizione il lavoro fatto finora, in modo che tutti i soggetti possano procedere assieme in maniera coordinata».
«Il ruolo di Igea – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – le esperienze e le competenze fin qui maturate, attraverso il percorso di risanamento della società avviato dai liquidatori, saranno valorizzate dai Comuni nella fase di realizzazione delle opere. La società metterà a disposizione anche progettazioni, studi, ricerche e caratterizzazioni. La ristrutturazione di Igea è in una fase avanzata a breve il commissario liquidatore presenterà il piano industriale. La società, nei prossimi cinque anni, avrà un bilancio con costi e ricavi in equilibrio anche senza gli interventi delle bonifiche oggetto delle bonifiche. Questo periodo serve a Igea per strutturarsi e prepararsi a fare a breve ciò che le compete, cioè proprio le bonifiche. Questa Giunta – ha concluso l’assessore Piras – è artefice di un risultato importante: aver risanato una società pubblica che d’ora in avanti si reggerà con un criterio di efficienza economica.»

 

Impianto di trattamento dei rifiuti di Sa Terredda 5 copia

Sono 14 i Comuni fondatori del Club dei Comuni EcoCampioni della Sardegna, costituito nellambito del protocollo dintesa sottoscritto il 30 luglio 2014 tra Regione Autonoma Sardegna e Comieco – il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – per promuovere le best practices dellIsola nella gestione della raccolta di carta e cartone.

Si tratta di Arborea, Bosa, Carbonia, Domusnovas, Elmas, Iglesias, Lanusei, Orosei, Pula, Santa Teresa Gallura, Sarroch, Selargius, Teulada, Trinità dAgultu e Vignola, selezionati da Comieco e Regione Sardegna in base alle loro performance di raccolta differenziata, con particolare riferimento alla frazione cellulosica (per cui la Sardegna vanta già il primato nellarea Sud).

 La partecipazione al Club dei Comuni EcoCampioni è libera per tutti i Comuni in convenzione con Comieco che siano in regola con i criteri di ammissione definiti in accordo con la Regione ovvero: raccolta differenziata complessiva superiore al 45%; procapite di raccolta carta e cartone pari almeno a 45 kg/ab/anno; 1° fascia di qualità; rapporto tra raccolta congiunta e selettiva maggiore di 1.

 Diverse le attività messe in atto da Comieco attraverso il Club dei Comuni EcoCampioni per sensibilizzare i cittadini sardi ed incoraggiare un incremento dei dati di raccolta: la redazione di un Manifesto con le regole doro utili a raggiungere risultati di eccellenza; un Bando 2015 per finanziare un progetto di comunicazione incentrato sulla raccolta differenziata di carta e cartone; materiali a supporto per interventi di comunicazione mirata; un portale web dedicato alle attività ed alle iniziative del Club EcoCampioni; analisi del servizio di raccolta per valutare risultati e resa, nuovi obiettivi, strumenti per raggiungerli.

E, soprattutto, linvito a fare rete per condividere le esperienze di successo in modo da diffondere le buone pratiche in tema di raccolta differenziata favorendo il confronto con comuni anche di altre Regioni Italiane come ad esempio la Campania, dove il Club è attivo dal 2007 e raccoglie oltre 70 comuni.

«Siamo lieti di accogliere nel Club dei Comuni EcoCampioni queste realtà virtuose dellisola e ci aspettiamo che altre aderiscano a breve: nella Regione ci sono infatti altri Comuni che si contraddistinguono per una efficace gestione della raccolta differenziata di carta e cartone, in grado di soddisfare i requisiti richiesti», ha dichiarato Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. «I 14 Comuni che entrano a fare parte del Club rappresentano il 15% del totale dei cittadini in convenzione con il Consorzio e raccolgono il 22% della differenziata gestita da Comieco. Nel 2013 la Sardegna è stata riconosciuta tra le regioni più virtuose a livello nazionale, con un incremento di raccolta del 5,2% rispetto al 2012. La Regione, inoltre, si posiziona al primo posto nella classifica del procapite al Sud, con ben 45,2 kg/abitante-anno che superano di gran lunga la media della macroarea pari a 27 Kg/ab-anno».

«Siamo molto orgogliosi del fatto che la Sardegna sia una regione virtuosa per percentuale di raccolta – dichiara Donatella Spano, Assessore alla difesa dellambiente della Regione Sardegna -. Il tema dei rifiuti e della riciclabilità è per noi centrale. Da oggi intraprendiamo anche un nuovo percorso di partnership, all’interno del Comieco, che ci permetterà di migliorare ancora le nostre prestazioni, attraverso la condivisione delle migliori esperienze nazionali. I 14 comuni sardi che già sono entrati a far parte del Club rappresentano delle eccellenze e ci auguriamo che vengano emulati da molti altri, nel giro di poco tempo, anche perché legate al recupero dei rifiuti ci sono ormai molte opportunità di crescita e benessere collettivo.»