18 November, 2024
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La Giunta regionale, riunita nella sala Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha definito il nuovo assetto organizzativo dell’Ufficio speciale dell’Autorità di gestione del programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo 2014-2020. La struttura organizzativa individuata ha un’articolazione semplificata rispetto a quella predisposta per il precedente ciclo di programmazione, con la conseguente riduzione del numero dei Servizi da tre a due unità.

La gestione del programma ENPI CBC 2014-2020, affidata alla Regione Sardegna, è nella fase di chiusura: lo scorso 30 luglio l’Autorità di Gestione ha trasmesso la prima parte del Rapporto finale di attuazione del programma alla Commissione Europea, una volta approvato dal Comitato di Monitoraggio Congiunto; il 21 settembre è stata invece trasmessa la parte finanziaria del Rapporto, approvata dello stesso Comitato. Con questo programma ministeri, amministrazioni pubbliche, università, organizzazioni della società civile e imprese possono presentare progetti di cooperazione e affrontare insieme alcune questioni centrali nell’area mediterranea, dallo sviluppo socio-economico all’adattamento ai cambiamenti climatici. La Giunta ha inoltre aggiornato il Piano straordinario 2018-2019 per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana.
Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha deliberato di destinare 1,3 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020 – Patto per lo sviluppo della Sardegna, alla realizzazione da parte di ENAS di un intervento per il potenziamento e l’efficientamento della minicentrale idroelettrica di Simbirizzi.

Via libera alle direttive di attuazione delle “disposizioni in materia di pesca nelle acque interne” contenute nell’articolo 3 della legge regionale 20. La delibera è stata proposta dall’assessore Pier Luigi Caria.

Approvate, con parere favorevole della Consulta regionale per l’emigrazione, due delibere dell’assessora Virginia Mura che modificano rispettivamente il Piano annuale 2018 e il Piano triennale 2018/2020 per l’Emigrazione. La prima dispone una riassegnazione all’esercizio 2019 delle somme non ancora impegnate nell’anno in corso, allo scopo di assicurare la massima efficacia nella spesa degli stanziamenti in favore degli emigrati sardi: per la prossima annualità, ai progetti di promozione della cultura sarda vengono assegnati 150 mila euro. Uno stanziamento del medesimo importo va anche ai progetti di promozione turistica della Sardegna. La stessa delibera di modifica del piano annuale 2018 approva vari progetti, l’incremento del budget per alcuni progetti regionali già affidati, stanzia ulteriori somme in favore di una serie di Circoli dei Sardi in difficoltà o di nuova istituzione. La delibera sul Piano triennale per l’Emigrazione recepisce le variazioni stabilite in quella sul piano annuale 2018.

Come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, la Giunta ha approvato due misure nell’ambito delle azioni di sostegno per il diritto allo studio: 5 milioni di euro per libri di testo gratuiti o semigratuiti destinati e borse di studio. Due milioni e 200mila euro sono destinati alle borse di studio per gli studenti delle scuole pubbliche secondarie di primo e secondo grado, le cui famiglie presentano un Isee non superiore a 14mila 650euro. Le risorse saranno erogate ai Comuni di residenza degli studenti. Per la fornitura gratuita o semigratuita di libri per gli studenti che frequentano nell’anno scolastico 2018/2019, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, sono state stanziate risorse per 3 milioni 829mila euro.

La Giunts ha recepito l’accordo sancito nel 2011 in sede di Conferenza Stato-Regioni relativo alle ‘Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale’, presentato alla Giunta dall’assessore Luigi Arru. Il documento stabilisce i criteri e i requisiti sulla base dei quali sono stati regolamentati i percorsi di accreditamento istituzionale necessari per promuovere un processo continuo di qualità e di sicurezza nello svolgimento delle attività della Banca del sangue cordonale dell’Ospedale Binaghi di Cagliari e dei punti nascita collegati. È stata deliberata la conformità del provvedimento di modifica dell’Atto aziendale dell’AOBrotzu, rispetto agli indirizzi emanati in precedenza dalla Giunta sulle denominazioni attribuite ad alcune strutture complesse. Si tratta di: Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica e SC Urologia, Chirurgia Robotica e del Trapianto Renale. Mariangela Pistis è stata infine nominata revisore dei conti dell’’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui’.

Da oggi sono 25, uno in più di quelli iniziali, i Comuni che fanno parte dell’area vasta di Ottana. Su richiesta del Gruppo di coordinamento territoriale, che ha proposto alla Regione la perimetrazione della zona destinataria degli interventi anticrisi messi a punto dalla Giunta, anche Sedilo farà parte dell’area (che comprende già Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana). Gli interventi della Giunta, presentati sul territorio dall’assessore Raffaele Paci che coordina l’Unità per Ottana, prevedono sull’area vasta politiche attive per i lavoratori e bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio, mentre nell’area del consorzio industriale (Ottana, Bolotana, Noragugume) infrastrutture e attrazione di grandi investimenti. Il piano per Ottana muove complessivamente oltre 16 milioni di euro. Sempre su proposta dell’assessore Paci è stato approvato, dopo il passaggio in Cabina di Regia, il progetto Pro Te, chiuso e finanziato all’interno della Programmazione territoriale con 14 milioni di euro (10 di nuova finanza). Il progetto è stato presentato dalle Unioni dei Comuni Villanova-Meilogu, firmato venerdì scorso a Bonorva. Nulla osta, infine, alla determinazione con cui il direttore generale di Sardegna Ricerche destina 4 milioni di euro, rimodulando l’avanzo di amministrazione 2017, a interventi di recupero e valorizzazione della Manifattura Tabacchi di Cagliari.

Investimenti per la bonifica dall’amianto nell’isola dell’Asinara, con quasi 130mila euro, che si aggiungono ai 526mila già programmati in precedenza per lo stesso fine, e interventi urgenti di manutenzione straordinaria sul patrimonio immobiliare, sulle infrastrutture e sugli spazi di uso collettivo nel borgo di Cala d’Oliva per ulteriori 800mila euro. Sono gli interventi previsti dalla Giunta, su proposta dell’assessora Donatella Spano, con la stessa delibera con cui si approva il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2016 e 2017 dell’Agenzia delle Coste.

Non saranno sottoposti all’ulteriore procedura di VIA, a condizione del rispetto delle prescrizione fornite, i progetti relativi a: opere di ripristino morfologico della Terza Spiaggia in comune di Golfo Aranci; autorizzazione all’apertura di una cava per la coltivazione di materiali lapidei in località Paulis del comune di Ittiri; realizzazione di un insediamento produttivo destinato a centro di messa in sicurezza e autodemolizione di veicoli fuori uso; rottamazione e recupero materiali metallici nell’area PIP lotto n. 16b del comune di Ottana; progetto di un impianto di valorizzazione SOA per la produzione di bioliquido energetico nel comune di Villacidro.

In risposta alla richiesta del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata approvata la nomina di Salvatore Pinna – già funzionario dell’assessorato – a componente con funzioni di vice presidente in seno alla Sezione regionale dell’Albo nazionale gestori ambientali.

Infine, ancora su proposta dell’assessora Donatella Spano, è stato deciso che la competenza alla gestione e manutenzione della rete radio interoperabile dalla Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, passa alla Direzione generale della Protezione Civile – Servizio di previsione dei sistemi informativi infrastrutture e reti, che deve garantire il sistema integrato per le comunicazioni in occasione di operazioni a salvaguardia della vita umana.

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Lunedì 22 ottobre, dalle ore 9.15, nell’Aula Magna dell’Università di Sassari, si terrà una giornata di studio e analisi dedicata alla variegata galassia del comparto suinicolo sardo dal titolo “PigDay 3.0”. L’importante appuntamento è organizzato dal Corso di Scienze Agro-Zootecniche, e vedrà la partecipazione di numerosi relatori tra rappresentanti dell’Ateneo, mondo della ricerca, della politica regionale, di associazioni di categoria agricola e della trasformazione. Per la Giunta Pigliaru sono previsti i contributi degli assessori della Sanità, Luigi Arru, dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, dell’Ambiente, Donatella Spano. Sarà inoltre presente il presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto.

I lavori si apriranno con i saluti del Rettore, Massimo Carpinelli, del direttore del Dipartimento di Agraria, Antonello Pazzona, e del preside del Corso di laurea in Scienza Agro-Zootecniche, Nicolò Macciotta. Sarà poi la volta di Giuseppe Pulina (Dipartimento di Agraria e Amministratore unico dell’Agenzia Forestas) e di Gianni Battacone, sempre del Dipartimento di Agraria, studioso ed esperto del comparto suinicolo.

Sul versante delle imprese interverrà Davide Calderone (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) che affronterà il tema della domanda e del consumo della carne di maiale.

Faranno invece il punto sul piano sanitario i veterinari del Servizio sanità animale dell’ATS, Daniela Marongiu e Sergio Masala, a cui seguirà l’analisi del direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (IZS), Alberto Laddomada. Toccherà invece ad Alessandro De Martini, direttore generale della presidenza della Regione e responsabile dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, illustrare i risultati raggiunti nella lotta alla PSA.

All’organizzazione dell’appuntamento hanno inoltre contribuito: l’Agenzia Forestas, l’ATS, l’IZS, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi e la Animal New Tech srl. 

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Il Consiglio regionale si riunirà martedì 23 ottobre alle 16.00 con al primo punto all’ordine del giorno, la proposta di legge n. 550 (Cocco Daniele e più) sulla disciplina dell’attività mineraria rinviata in Commissione nella seduta di martedì scorso.

All’esame dell’Aula anche il disegno di legge di variazione al bilancio 2018-2020; il DL n. 515 “Modifiche alla legge regionale n. 8/2018 (Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture)” e il documento n. 27/XV/A per il rinnovo dei componenti individuati dalla Regione in seno alla Commissione paritetica Stato-Regione.

L’Aula si occuperà, inoltre, delle problematiche dell’agricoltura con la discussione di due mozioni (entrambe presentate dal Partito dei Sardi) e tre interpellanze sulla mancata istituzione dell’organismo pagatore regionale Argea. All’attenzione del Consiglio anche la crisi del Consorzio agrario di Sardegna oggetto di una  mozione (n. 447) del gruppo di Forza Italia e di un’interpellanza presentata dall’Udc.

L’Assemblea, infine, esaminerà l’interpellanza del consigliere dei Riformatori Attilio Dedoni sui licenziamenti della società Fluorite Silius.

I lavori dell’Aula saranno preceduti, in mattinata, dalle sedute di alcune commissioni permanenti.

Alle 9.45, si riunirà la Sesta “Salute e politiche sociali”. In programma una serie di audizioni sul Testo Unico n. 56-280-514 (Gioco d’azzardo).

Per le 10.30 è invece fissata la seduta della Quinta Commissione “Attività Produttive” che provvederà alla modifiche della proposta di legge sulla disciplina delle attività minerarie prima di riproporla nel pomeriggio all’attenzione dell’Aula. All’ordine del giorno anche l’audizione dell’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, sulla proposta di legge n. 553 “Misure urgenti e politiche di sistema a sostegno del commercio e dell’artigianato” e il Testo Unificato per lo sviluppo della produzione di birra artigianale in Sardegna.

Alle 11.00, la Seconda “Lavoro, cultura e formazione professionale” si occuperà della situazione lavorativa dei dipendenti dell’Azienda Tiscali. In programma l’audizione dei sindacati di categoria. All’ordine del giorno anche le proposte di legge n. 424 (Istituzione della Fondazione Sardegna beni culturali, istituti e luoghi della cultura e modifiche alla legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 (Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura) e n. 63 (Norme sulla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed archeologico della Sardegna).

Alle 12,00, infine, si riunirà la Commissione “Autonomia” per l’esame della P.L n. 405 (Integrazioni all’articolo 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna) e del documento 28/XV (Ridefinizione dei confini tra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes. Legge regionale 30 ottobre 1988, n. 58, art. 10. Approvazione relazione).

Giovedì 24 ottobre, alle 10,00, compatibilmente con i lavori dell’aula, la Quarta “Governo del territorio” e la Quinta “Attività produttive” si riuniranno in seduta congiunta per l’audizione degli assessori regionali dell’Ambiente, Donatella Spano, e dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, delle Cooperative e dei consorzi concessionari dei compendi ittici dell’oristanese sui danni causati dai cormorani.

La seduta della Quarta Commissione proseguirà alle 12.00, con l’audizione dell’assessore dell’Ambiente sulla legge di semplificazione 2018.

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La V commissione “Attività produttive”, con l’astensione dei consiglieri di opposizione, ha espresso parere positivo sul DL 542 “Legge di semplificazione 2018”.

Il parlamentino guidato da Luigi Lotto ha sentito questa mattina in audizione l’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, che ha illustrato le proposte di modifica al provvedimento sulle parti di competenza del suo assessorato. Interventi che andranno a modificare  gli articoli 11, 50 e 104 della legge 23 del 1998 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”.  

«Si tratta di tre proposte finalizzate alla semplificazione amministrativa – ha spiegato Donatella Spano – la prima è quella di affidare a una delibera di Giunta le disposizioni attuative della legge 23. Attualmente l’efficacia di quella legge è limitata. Si fa infatti riferimento a un regolamento che dal 1998 non è stato mai adottato.»

La seconda proposta riguarda invece le funzioni del Comitato faunistico regionale: «La modifica introdotta riconosce al Comitato funzioni esclusivamente tecnico-consultive – ha detto l’assessore dell’Ambiente – le funzioni deliberative vengono invece trasferite alla Giunta come avviene nelle altre regioni d’Italia. Attualmente le decisioni de Comitato faunistico vengono trasmesse all’assessorato che le rende efficaci attraverso un proprio decreto. Con la nostra proposta le funzioni deliberative diventano collegiali. La ragione di questa scelta è semplice: il Comitato faunistico non ha una piena potestà amministrativa. Non può, per esempio, costituirsi in giudizio per difendere una propria decisione, questa funzione viene assolta dall’assessorato. La modifica della legge servirà a semplificare le cose».

L’ultimo intervento, infine, riguarda il calendario venatorio. L’emanazione del provvedimento sarà in carico alla Giunta e non più all’assessorato dell’Ambiente.

Su queste proposte l’opposizione ha avanzato qualche dubbio. Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, Gianluigi Rubiu, l’accentramento del potere deliberativo nelle mani della Giunta rischia di svuotare di poteri il Comitato faunistico: «Dentro quell’organismo ci sono i cacciatori, attori protagonisti dell’attività venatoria – ha rimarcato Gianluigi Rubiu – mi sembra un passo indietro, una decisione poco democratico che rischia di acuire i contrasti tra cacciatori e Regione Sardegna. Sarebbe invece opportuno intervenire per ridurre il numero dei componenti del Comitato faunistico dagli attuali 24 rappresentanti a 7/8». La minoranza ha chiesto, prima di esprimere un parere, di sentire tutte le rappresentanze presenti all’interno del Comitato. Proposta che è stata però respinta dalla Commissione.

In difesa della proposta si è schierato invece il presidente Luigi Lotto: «Del Comitato non fanno parte solo i cacciatori ma anche gli enti locali e le associazioni ambientaliste – ha detto Luigi Lotto – non c’è nessun esproprio di competenze. Si sta chiedendo al Comitato di dare tutte le indicazioni tecniche e pratiche per permettere alla Giunta di assumere le migliori decisioni possibili».

Luigi Lotto ha poi annunciato la presentazione di un emendamento che permetta ai cacciatori, in caso di prelievi controllati di specie selvatiche in particolari territori della Sardegna, la vendita della carne.

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La Giunta regionale ha stanziato 180mila euro per lo svolgimento di esercitazioni di protezione civile sul rischio di tipo idraulico e idrogeologico. L’obiettivo è testare l’efficienza operativa delle azioni previste nei Piani di protezione civile comunale o intercomunale. «Come già negli anni precedenti – dichiara Donatella Spano – sempre più consapevoli dell’importanza della formazione e della diffusione della corretta informazione nell’eventualità del verificarsi di eventi meteorologici avversi, in un periodo in cui i mutamenti climatici sono realtà imprescindibili, vogliamo ottimizzare massimamente il livello di risposta del Sistema regionale di protezione civile e garantire la sicurezza della popolazione. Per questo finanziamo  attività di prevenzione e promuoviamo l’organizzazione di esercitazioni ed altre attività addestrative e formative con il coinvolgimento delle comunità».

Possono fare richiesta di ammissione al contributo le Unioni di comuni e i comuni per lo svolgimento di esercitazioni operative su scala reale sul rischio idraulico e idrogeologico nell’ambito dei rispettivi piani di protezione civile, con finalità di prevenzione e tutela della incolumità dei cittadini.

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L’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, ha relazionato in Consiglio regionale, stamane, sull’alluvione dell’11 ottobre e sulle misure messe in campo dalla Protezione civile regionale. La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau che, subito dopo, ha convocato la conferenza dei capigruppo. Alla ripresa dei lavori, dopo le formalità di rito, il presidente Ganau ha pronunciato un breve intervento di cordoglio in memoria di Tamara Maccario, la giovane mamma che ha perso la vita nella recente alluvione che ha colpito la Sardegna meridionale e l’area metropolitana di Cagliari, ed ha espresso la vicinanza dell’Assemblea anche a chi attende ancora di conoscere la sorte dei suoi cari e a quanti sono stati danneggiati dai gravi fenomeni naturali. Il presidente, dopo aver assicurato che il Consiglio farà la sua parte fino in fondo, ha chiesto all’Aula di osservare un minuto di silenzio in segno di cordoglio.

Successivamente, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha riferito al Consiglio sulla recente alluvione.

Nella sua relazione, Donatella Spano ha ricordato l’allerta meteo diramato dalla protezione civile per le giornate del 10 e dell’11 ottobre rivolto alla Sardegna meridionale ed orientale e le precipitazioni di forte intensità su vaste aree del territorio, che hanno raggiunto “punte” del tutto eccezionali fino 484 millimetri a Capoterra e quasi 400 a Tertenia. Una situazione molto complessa, ha aggiunto l’assessore, «che è stata fronteggiata con un grande lavoro di tutto il sistema della protezione civile regionale, ma purtroppo non ha impedito di registrare una vittima ed un disperso, danni elevati ad importanti infrastrutture». La Giunta, ha poi annunciato la Spano, «ha già formulato al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, in modo da poter ottenere più risorse sia per la gestione dell’emergenza che per il ristoro dei danni in base allo stesso codice nazionale; nello stesso tempo si sta procedendo con cura alla stima dei danni». Voglio però sottolineare, ha detto inoltre l’assessore, «il lavoro molto efficace della protezione civile che ha operato con professionalità e responsabilità, senza risparmio e con elevati rischi personali, col supporto fondamentale di tanti Sindaci, di tanti volontari e delle forze dell’ordine il cui impegno ha sicuramente evitato un maggior numero di vittime». Per quanto riguarda gli interventi nell’immediato, ha concluso l’assessore, «affronteremo il problema delle prime spese urgenti dei Comuni con i fondi della legge 28/85 che sarà rifinanziata, con i rimborsi delle anticipazioni relative alle spese sostenute, e con misure di risarcimento dei danni a privati ed attività produttive».

Al termine della relazione dell’assessore il presidente ha ricordato che il regolamento prevede un intervento per gruppo ed ha invitato i consiglieri ad iscriversi a parlare.

Per primo ha preso la parola il consigliere di Forza Italia Stefano Tunis, secondo il quale «siamo stati sconfitti ancora una volta nella battaglia contro le forze della natura e le nostre capacità sono state messe a dura prova». Tuttavia, ha aggiunto, «non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscere che questa volta la macchina ha funzionato soprattutto con l’all’erta comunicato per tempo alle popolazioni, anche non è ancora riuscita a coordinare se stessa con il fattore umano e le procedure di gestione delle crisi, perché non bastano i singoli ma occorre più interazione con cittadini, diffondendo la consapevolezza delle migliori modalità di gestione dell’emergenza». Per questo, ha sostenuto, «è necessaria una forte presa di coscienza ed un aumento della tensione verso il miglioramento, perché le dimensioni degli eventi, per quanto eccezionali, non possono giustificare mai la perdita di vite umane». Stefano Tunis, infine, ha fatto un riferimento puntuale alla strada 195, lamentando che «forse l’Anas ha annunciato la riapertura troppo in fretta, dimenticando che questo messaggio ha determinato la scelta degli automobilisti di ripercorrere quella strada con lunghissime code che hanno dilatato i tempi di percorrenza». Quella strada va completata, ha concluso Tunis, «ci vuole una inchiesta con l’accertamento delle responsabilità di appaltatori ed esecutori, e soprattutto ci vuole una inversione di tendenza prevedendo poteri speciali per la realizzazione di opere strategiche, perché non è accettabile attendere lustri per la conclusione di un’opera».

Per i Riformatori sardi, il consigliere Michele Cossa ha osservato che «la sempre maggiore frequenza dei fenomeni ci impone una grande riflessione estesa a tutti i territori». Stavolta le cose hanno funzionato, ad avviso di Michele Cossa, «e, accanto al dolore per le vittime, è necessario sottolineare positivamente che la protezione civile merita un plauso anche se restano alcuni problemi aperti: la manutenzione corsi d’acqua e la chiarezza degli all’erta meteo, che non devono essere adempimenti da interpretare ma strumenti codificati dall’assessorato, senza scaricare sui Sindaci decisioni forti come quelle di aprire o chiudere le scuole o impedire ai cittadini di uscire di casa, perché non accada più che gli appelli pubblici vengano sottovalutati anche se veri».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, dopo aver ricordato che non è solito fare complimenti all’amministrazione, ha affermato di voler fare una eccezione ringraziando presidente ed assessore perché, «di fronte a fatto eccezionale si è operato bene rispetto ad alcuni anni fa, per cui plauso a quanti hanno lavorato alla prevenzione e all’organizzazione dei dispositivi di sicurezza, riuscendo a limitare per quanto possibile i danni, senza dimenticare che si sta ancora lavorando per risolvere i problemi di tante aziende dentro e fuori le zone industriali, degli operatori  agricoli e delle famiglie che hanno perso tutto». Non dobbiamo accontentarci, ha esortato Paolo Truzzu, «e continuare a riflettere sull’uso distorto del suolo che, per l’incuria prolungatasi nel tempo, è sempre più fragile e debole di fronte ad aventi naturali, a fare di più per i Comuni che non hanno risorse sufficienti, a migliorare la prevenzione attraverso gli all’erta meteo che, in effetti, appaiono spesso burocratici, troppo frequenti e ingiustificati, col risultato che alla fine le persone non ci credono». Anche Paolo Truzzu ha criticato la situazione della strada 195 «dove il cantiere è aperto da vent’anni».

Il presidente della commissione Governo del territorio Antonio Solinas (Pd) ha espresso in apertura la solidarietà alla giovane madre ed alla famiglia del disperso che spera ancora, oltre che a tutti i cittadini colpiti dalle inondazioni, riconoscendo fra l’altro che «l’opposizione, in questa circostanza, ha mostrato un approccio serio su un argomento certamente molto delicato». In questo dopo alluvione, ha continuato, «abbiamo il dovere di ringraziare tante persone, dai Sindaci alla protezione civile, da Forestas ai barracelli, dalle forze dell’ordine ai volontari; la protezione civile, in particolare, si è dimostrata all’altezza del compito con professionalità e dedizione ottenendo anche il plauso della struttura nazionale». Adesso, ha auspicato, «bisogna ripercorrere quanto fatto in passato rimediando ad errori gravi come errori costruzioni in aree non adatte e deviazioni di corsi d’acqua; è una azione che abbiamo già iniziato con il Piano delle infrastrutture da 700 milioni e sappiamo che sarà un lavoro difficile da completare nel minor tempo possibile e, da questo punto di vista, siamo ancora in tempo a dare risposte importanti».

Nella replica l’assessore Sonatella Spano ha ringraziato il Consiglio per gli interventi e le proposte formulate, ribadendo il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla protezione civile e lo sforzo organizzativo messo in campo. Non pensiamo di aver raggiunto un traguardo, ha dichiarato, «ma siamo consapevoli che bisogna sempre crescere, lavorare molto sulla prevenzione e la sensibilizzazione, migliorare la coscienza dell’auto protezione dai rischi agendo anche con scuole».

Il presidente Francesco Pigliaru si è rivolto all’Aula per ricordare il progetto di metanizzazione dell’Isola, del quale si è ripreso a parlare nel 2016 in occasione del patto per la Sardegna sottoscritto con il governo “Abbiamo preteso dal Governo che il cuore di questo patto fossero la continuità territoriale, la metanizzazione dell’Isola e il miglioramento delle ferrovie della Sardegna”, ha detto il presidente della Regione. Che ha proseguito: “Siamo l’unica regione senza metano perché siamo l’unica regione realmente periferica. Nel 2014 abbiamo abbandonato il progetto Galsi, non più realistico, e ci siamo mossi per cercare un sistema che si basi sul GNL con lo scopo di portare in maniera omogenea il metano in tutta la Sardegna. A fine luglio 2016 abbiamo poi sottoscritto il patto, che indica chiaramente l’obiettivo della metanizzazione dell’Isola a condizione di sicurezza e di prezzo identico a quello delle altre regioni italiane. Saranno le energie rinnovabili, in un prospettiva non lontanissima, a garantire il fabbisogno energetico della Sardegna: per questo nel Patto abbiamo pensato a un processo leggero di metanizzazione con una dorsale di gasdotti interna, da attuare per fasi, e con depositi costieri e un rigassificatore nell’area di Cagliari. Si tratta di opere strategiche che avrà una procedura autorizzativa autonoma rispetto alle altre opere pubbliche. Ci saranno poi meccanismi di compensazione per i consumatori sardi in modo da uniformare il prezzo in tutta Italia. Il governo con decreto 257 del 16 dicembre 2016 ha confermato questi impegni e negli atti legislativi e amministrativi successivi è stato agli accordi, confermando una logica di transizione energetica. Nell’area industriale di Porto Torres potrebbe trovare spazio un hub per un secondo rigassificatore.

Si tratta della soluzione con il migliore impatto ambientale e territoriale possibile se vogliamo metanizzare la Sardegna in sicurezza e in condizioni di omogeneità del servizio nell’intero territorio isolano. Il metano è uno degli elementi essenziali per superare davvero il gap dell’insularità per le famiglie sarde e per le imprese che operano in Sardegna.

Per questo il 20 settembre abbiamo chiesto al premier Conte e al vicepremier Di Maio un incontro per valutare lo stato di attuazione del progetto di metanizzazione e siamo in attesa fiduciosa di una risposta”.

Dopo la comunicazione del presidente Pigliaru ha preso la parola per Forza Italia la capogruppo Alessandra Zedda ha detto: “C’è un buco di tre anni nel progetto di metanizzazione e non è ascrivibile a responsabilità del governo regionale. Andiamo avanti ma chiediamoci anche qual è il progetto relativo alla produzione di energia elettrica della Sardegna? Qual è il piano per l’energia solare e fotovoltaica? Ci mancherebbe se non siamo d’accordo per ridurre tutti i tempi  ma dovete dirlo al governo: per noi il metano è una condizione di sviluppo necessario che lo Stato dive riconoscerci prima possibile”.

Per il Riformatore Attilio Dedoni “abbiamo fatto grandi passi sull’autoproduzione energetica in Sardegna ma penso che questo progetto di metanizzazione non sia altro che una riedizione del Galsi.  Non mi accontento di sentire che ho avuto 120 milioni di euro in più perché è da anni che il metano ci viene negato dal governo nazionale. Timeo danaos et dona ferentes: ho paura davanti a queste offerte vaghe, senza dettaglio”.

L’on. Pietro Cocco, capogruppo del Pd, è intervenuto sul punto: “Ci sono protocolli mondiali che dicono a quali parametri ci dobbiamo adeguare sotto il profilo dell’inquinamento e lo dico per rispondere a certe considerazioni che provengono sul GNL dal mondo ambientalista. E’ necessario che si passi dal combustibile fossile alle sole rinnovabili. E in questo tempo necessario il metano è la soluzione. Ogni anno senza metano costa ai sardi oltre 400 milioni di euro, una cifra rilevantissima che deve essere azzerata. Ha fatto bene il presidente Pigliaru a sollecitare l’incontro con il governo Conte perché gli impegni si devono rispettare e non può andare come è andato per i denari destinati alla riqualificazione delle periferie. Stiamo uscendo dal carbone ma ci manca mezzo secolo ad arrivare alla produzione attraverso le fonti totalmente rinnovabili: il processo del metano per la Sardegna non può essere assolutamente fermato e bisogna sostenere l’azione della giunta regionale verso il governo”.

Il presidente ha dato la parola a Cesare Moriconi (Pd), che ha condiviso quanto sottolineato dal collega Cocco sulla necessità di fare presto per colmare un gap eccezionale che distingue la Sardegna da tutte le altre regioni italiane e d’Europa. Il merito di questa Giunta è che ha ripreso a parlare di metano.

Per Moriconi è importante che venga fatto un ulteriore approfondimento dei costi e benefici.  Secondo il consigliere di maggioranza “queste opere infrastrutturali sono di gran lunga superiori al nostro fabbisogno”. Moriconi ha anche chiesto alla Giunta, nel caso in cui venisse deciso di costruire un solo rigassificatore, dove “pensano di posizionarlo nell’interesse  dei sardi e non di una parte della Sardegna”, e ha sottolineato l’importanza che potrebbe avere per una zona industriale come quella collegata al Porto Canale.

Emilio Usula (Misto) ha confermato la sua contrarietà come già espresso con il voto contrario all’ordine del giorno del 24 luglio scorso. “È vero che la Sardegna è in fortissimo ritardo, ma puntare sul metano con le modalità di oggi è come prendere un treno che è già passato”. La conferenza di Parigi ha già chiesto la riduzione delle emissioni del gas metano entro il 2050. “Quindi entro 30 anni deve essere avviata la dismissione dell’80 per cento delle emissioni del gas metano. Vale la pena investire tante risorse per qualcosa che potrebbe vedere i benefici nel 2030?”. La Sardegna è già esportatrice di energia e con le fonti rinnovabili copre il 40 per cento del fabbisogno energetico. “Noi come Rossomori e Autodeterminazione siamo autoconsumo e generazione da piccole fonti, rendere autonomi edifici pubblici, scuole e anche questo palazzo”. Si utilizzino i 600 milioni – ha concluso – per la transizione a fonti energetiche sostenibili.

Ha quindi preso la parola il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, per la replica. Al consigliere Attilio Dedoni ha risposto che si tratta di un progetto concreto, preciso ed è andato molto avanti con diversi atti della Regione e del Governo italiano. Francesco Pigliaru ha sottolineato che si tratta di investimenti per oltre un miliardo e non 120 milioni. Riferendosi poi al consigliere Emilio Usula, il presidente della Regione ha spiegato che gli investimenti nella rete sono stati già fatti in grandissima parte. Francesco Pigliaru ha ricordato di essere stato presidente della Commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) e che la posizione da lui scritta è stata approvata da 350 territori europei. Il capo dell’Esecutivo ha affermato che il passaggio al metano è una transizione energetica virtuosa perché si passa dal carbone al metano abbattendo le emissioni di co2. Una transizione verso un futuro di energie rinnovabili che ancora non c’è. Francesco Pigliaru ha anche chiarito che i fondi sono utilizzabili soltanto per realizzare quest’opera e che non possono essere spesi per altri interventi. Il presidente ha anche sottolineato che l’infrastruttura che sarà realizzata per la distribuzione del metano sarà utilizzabile in futuro anche per il bio metano e per l’idrogeno. Francesco Pigliaru ha poi auspicato una rapida risposta da parte del Governo.

Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau ha quindi annunciato l’esame della Proposta di legge n. 550 (Daniele Cocco e tutti i capigruppo) che modifica normativa e disciplina vigente in materia di attività estrattive di cave e miniere. Il provvedimento, iscritto ai lavori dell’Aula con la procedura d’urgenza (articolo 102 del regolamento interno) è stato oggetto di due riunioni della capigruppo con riferimento alla vertenza della ex Polar, la miniera di betonite a Piscinas (Sulcis).

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, intervenendo sull’ordine dei lavori ha però chiesto il rinvio del testo in commissione, supportato dal consigliera Anna Maria Busia (Misto) e dalla capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, che ha ricordato la nota trasmessa da Confindustria affinché siano valutate e meglio approfondite le conseguenze e l’applicazione delle norme proposte nella Pl 550.

Per il mantenimento della proposta all’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea regionale si sono invece espressi il capogruppo di Art. 1 – Sdp, Daniele Cocco, il consigliere Art. 1 – Sdp, Luca Pizzuto e anche il neo consigliere di Fratelli d’Italia, ex capogruppo Udc, Gianluigi Rubiu, insieme con il capogruppo del Pd, Pietro Cocco.

Dopo una breve sospensione dei lavori, il presidente Gianfranco Ganau ha posto in votazione, per alzata di mano, la proposta di rinvio del testo in commissione, proposta che è stata respinta a maggioranza. Il consigliere Luca Pizzuto (Art. 1 – Sdp) è quindi intervenuto a sostegno del provvedimento in discussione auspicandone la rapida approvazione senza sostanziali modifiche al testo che – a suo giudizio – contrasta “gli atteggiamenti predatori di certi  imprenditori senza scrupoli e tutela i lavoratori e l’ambiente”. Il consigliere di Forza Italia, Stefano Tunis ha quindi chiesto il rinvio della discussione generale nel pomeriggio ed il presidente Gianfranco Ganau ha quindi dichiarato conclusi i lavori ed ha annunciato la convocazione del Consiglio alle 16.00.

 

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Sardegna, Corsica e Baleari continuano a lavorare insieme e questa volta, per affrontare i temi dell’ambiente, dell’energia, e della lotta ai cambiamenti climatici, si aggiunge Creta. È l’iniziativa “Green economy as development opportunity for EU islands” che, con capofila la Sardegna, è stata tra i progetti protagonisti nei giorni scorsi a Bruxelles della “Settimana Europea delle città e delle regioni”, organizzata dal Comitato europeo delle Regioni e dalla DG REGIO della commissione europea. Le quattro realtà insulari si sono presentate unite con l’obiettivo non solo di rafforzare ulteriormente le collaborazioni già in corso ma anche di individuare percorsi comuni sostenibili da condividere con altre regioni che, come Creta, lavorano alla ricerca di soluzioni efficaci per rispondere a problemi specifici dati dalla condizione geografica. Alle giornate delle isole, organizzate nell’arco della settimana dall’Ufficio di Bruxelles, Servizio rapporti internazionali e con l’UE della Direzione Generale Presidenza della Regione, ha preso parte l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, affiancata dal capo dell’unità “Adattamento” di DG Clima della Commissione Europea Elena Visnar Malinovska e dai rappresentanti politici e tecnici delle altre isole partecipanti, tra cui l’assessora della Regione Corsica Marie Antoniette Maupertuis, il Direttore Generale delle aree naturali delle Isole Baleari Miguel Mir Gual ed il direttore dell’ambiente di Creta Eleni Chatzigianni.

«Abbiamo voluto portare all’attenzione dell’Europa alcuni aspetti molto specifici dell’insularità, aspetti legati all’ambiente e che vanno dall’approvvigionamento  energetico sino alle conseguenze dei cambiamenti climatici – ha spiegato Donatella Spano, evidenziando tra le altre cose come i nostri ecosistemi si trovino ad essere spesso più fragili rispetto ad altri e come quindi sia importante elaborare strumenti ed attivare percorsi in grado di garantire la massima tutela -. Occasioni di dialogo e di confronto come questa, in più, sono preziose per individuare percorsi comuni che, attraverso progetti mirati, ci permettano di lavorare insieme per trasformare gli svantaggi geografici in opportunità non solo di salvaguardia ma anche di crescita economica. Lo sviluppo sostenibile non può più essere considerato unicamente un’opportunità – ha concluso Donatella Spano -, ma è l’unica scelta possibile per le isole del Mediterraneo.»

Al centro dei lavori è stato il workshop, moderato dal segretario esecutivo della commissione Isole delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa, Giuseppe Sciacca, dedicato alle principali politiche e azioni perseguite dalle isole partner in campo ambientale, climatico, energetico, della mobilità sostenibile, dell’energia circolare e del turismo sostenibile, evidenziando in particolare il contributo apportato nel compensare gli svantaggi dovuti all’insularità. Nel corso degli incontri, ai quali hanno presenziato anche alcuni Sindaci e amministratori di Comuni sardi, sono stati approfonditi gli aspetti legati a cooperazione, networking, possibilità di finanziamento e altre misure che possono essere realizzate per rafforzare lo sviluppo sostenibile nelle isole dell’Unione Europea. 

La Regione Sardegna ha partecipato alla Settimana europea anche nella sezione mostre, con uno spazio curato dall’Assessorato della Cultura. Protagonista è stato il progetto “Patrimonio culturale Sardegna Virtual Archaeology”, un sistema integrato di siti culturali ricreati sulla base degli studi attraverso le più recenti tecnologie 3D. L’avventura digitale interattiva, di valore sia didattico che turistico, attraversa le epoche storiche partendo dal prenuragico e tocca 17 monumenti da scoprire in modo inedito, guidando i personaggi in un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso ambientazioni di vita reale.

 

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Crescita della fiducia e della collaborazione di tutto il Sistema di Protezione civile e gestione efficace dell’emergenza nei giorni scorsi sono i temi sottolineati oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che, insieme all’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano e al direttore della Protezione civile Sandra Tobia, ha incontrato a Cagliari il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che si è congratulato con la Sardegna per il funzionamento dell’intera macchina. Per tutti il primo pensiero è di cordoglio per la scomparsa di Tamara Maccario, vittima dell’esondazione del rio Giacu Meloni e la preoccupazione per Nicola Campitello, il pastore ancora disperso. Accordo unanime nel proseguire nella cultura di sensibilizzazione per scongiurare la perdita di vite umane. «Abbiamo girato per il territorio, siamo stati nei Comuni interessati dagli eventi dei giorni scorsi, abbiamo parlato con i Sindaci, e ovunque abbiamo trovato un clima di straordinaria collaborazione e di crescita della fiducia –  ha detto Francesco Pigliaru -. È evidente che in questi anni abbiamo tutti imparato molto e che la consapevolezza su cosa fare durante l’emergenza è chiaramente maggiore e ben più diffusa. Questo, insieme ad un’azione efficace e rapida della macchina organizzativa, è l’elemento essenziale, quello che fa la differenza. Per questo è importantissimo continuare ad intensificare l’educazione al rischio per i cittadini, fin da giovanissimi. Lavoriamo con ‘Tutti a Iscol@’, la parte del nostro programma straordinario sulla scuola riservata alla didattica – ha concluso il presidente Pigliaru – per attivare laboratori specifici su un tema così importante».

La visita del capo del Dipartimento nazionale è iniziata a Villa Devoto e proseguita prima nella sede regionale della Protezione civile, per un punto tecnico della situazione, poi in piazza Garibaldi per l’incontro con i volontari delle associazioni Provi Arci Assemini ed Alba impegnati oggi nella piazza cagliaritana della manifestazione ‘Io non rischio’, alla quale ha partecipato anche il Comune con l’assessora delegata alla Protezione civile Claudia Medda.

«Sono in Sardegna per portare la vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia e per ringraziare tutto il Sistema di Protezione Civile, che continua a lavorare per essere sempre più efficace e tempestivo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i rischi per i cittadini – ha dichiarato Angelo Borrelli, che ha concluso la visita incontrando il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e delle componenti del Sistema di Protezione civile -. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto sia migliorata l’organizzazione del soccorso e della gestione dell’emergenza in Sardegna e quanto abbia investito nella previsione, ma purtroppo non sempre basta. Uno dei punti fondamentali per scongiurare i rischi – ha concluso Angelo Borrelli – è averne consapevolezza. Bisogna costruire una cultura di protezione civile, è questo che muove la campagna ‘Io non rischio’ che, attraverso la diffusione alla popolazione delle buone pratiche di protezione civile, vuole evitare che altre tragedie come quella di questa settimana possano ripetersi.»

Mentre oggi e domani si fa campagna di prevenzione con il volontariato, in queste ore continua il lavoro delle sale operative e sui territori. Ne ha parlato l’assessore Donatella Spano che con Angelo Borrelli ha discusso anche della tempistica per accelerare l’iter dello stato di emergenza e della necessità di maggiori risorse umane e finanziarie per la macchina della Protezione civile.

«Ringrazio tutte le componenti regionali e nazionali e i volontari per il grande sforzo fatto davanti a questa dura prova. Nessuno si è risparmiato e i sindaci sono sempre stati in prima linea in ogni momento dell’allerta – ha detto l’assessore dell’Ambiente -. Il Sistema di Protezione civile è cresciuto in ogni suo aspetto e i primi cittadini lo hanno pienamente dimostrato sul campo. Naturalmente miriamo a una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza, sia tramite il nostro progetto Pronti, per diffondere le buone pratiche nelle scuole e nelle famiglie, che con i progetti nazionali nelle piazze grazie ai nostri generosi volontari.»

 

 

 

 

 

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Dopo gli incontri con i sindaci di Assemini, Decimo e Uta, il presidente Francesco Pigliaru ha effettuato un sopralluogo, in tarda mattinata, assieme agli assessori Edoardo Balzarini e Donatella Spano, sul cantiere della strada statale 195 per Capoterra. Come precedentemente annunciato, il Presidente sta seguendo in prima persona l’andamento dei lavori che Anas sta portando avanti e che proseguiranno anche nel fine settimana.

«È assolutamente essenziale che questa strada riapra il prima possibile – ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru -. Come annunciato dopo la riunione di ieri a Villa Devoto, si è iniziato non appena le piogge l’hanno permesso, dal primo minuto utile. Oggi Anas conferma che concluderà in pochi giorni. Cosa che ci auguriamo, perché conosciamo bene l’urgenza e la rilevanza della 195 per tutte le persone che abitano in questa parte della Sardegna. Da parte nostra, continueremo a monitorare da vicino la situazione.»

Lo stesso augurio è stato ribadito dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, che ha parlato di un lavoro «che ha coinvolto diversi enti: l’Anas, che una volta tanto ha risposto tempestivamente, per la parte principale, ma non dimentichiamo anche il contributo degli enti locali, in particolare del comune di Capoterra e del Cacip, nel ridisegno di una viabilità alternativa, fino al ripristino dell’asse principale, che speriamo duri solo pochi giorni».

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Torna anche nelle piazze della Sardegna la campagna nazionale “Io non rischio” nata nel 2011 su iniziativa del Dipartimento nazionale di Protezione civile per mettere insieme, a disposizione dei cittadini, i volontari di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica e informare sui rischi naturali che interessano il Paese e mettere in atto i comportamenti corretti durante le emergenze. La cittadinanza viene infatti accompagnata in un percorso legato alla conoscenza dei rischi specifici del territorio e alla memoria dei luoghi.

«Più che mai, soprattutto alla luce degli eventi di questi giorni, si dimostra fondamentale diffondere tra la cittadinanza cultura della prevenzione giorno dopo giorno e in Sardegna lo stiamo facendo a partire dalle scuole con il nostro progetto Pronti e lo facciamo nelle piazze anche domani, in occasione della giornata internazionale per la riduzione del rischio, grazie alle competenze e alla generosità dei nostri volontari», ha detto l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, che sarà presente all’appuntamento di Cagliari insieme al direttore regionale della Protezione civile Sandra Tobia.

Sedici i centri che ospiteranno i punti informativi, mattina e sera, nella giornata di domani e/o di domenica per l’edizione 2018, l’ottava della manifestazione. A Cagliari l’appuntamento, sia domani che domenica, è nel tratto pedonale via Alghero mentre a Quartucciu è al centro commerciale Le Vele. Gli altri comuni che ospitano l’iniziativa sono Siliqua (domani 13 ottobre in piazza Martiri), San Giovanni Suergiu (sabato in piazza IV Novembre), Carbonia (domenica 14 ottobre in piazza Matteotti), Domusnovas (domani al Parco comunale Scarzella), Guspini (sia domani che domenica in piazza XX Settembre), Sardara (domani in piazza Gramsci), Collinas (domenica in piazza Tuveri), Villamar (domani in via Cadello), Gonnosfanadiga (sabato in piazza XVII Febbraio), San Nicolò d’Arcidano (domenica in piazza della chiesa di San Nicolò Vescovo), Uras (domani in piazza Maria Maddalena e domenica al parco Berlinguer), Olbia (domani e domenica al centro commerciale Auchan di Sa Marinedda), Tempio Pausania (domani in piazza Italia) e Villagrande Strisaili (domani nella frazione Villanova e domenica in piazza Martiri).