18 November, 2024
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Esercitazioni militari copia

Nel corso della #Conferenza dei servizi sulle servitù militari tenutasi nella base di Quirra, è stato approvato oggi il progetto operativo per la rimozione degli ordigni dai fondali dello specchio di mare antistante l’area delle esercitazioni. I vertici nazionali dell’Aeronautica ed i comandanti dei poligoni di Capo Frasca e Salto di Quirra e dell’aeroporto militare di Decimomannu hanno invece raggiunto l’accordo con i vertici del Corpo Forestale regionale per l’attuazione della delibera approvata martedì scorso dalla Giunta, che applica anche ai poligoni militari le norme del sistema regionale antincendi.

Ha espresso soddisfazione, Donatella Spano, assessore regionale della Difesa dell’ambiente, «sia per una così tempestiva applicazione della delibera antincendi appena portata all’approvazione della giunta sia per la conclusione del lungo iter che ha portato al via libera ai progetto di bonifica dei fondali di Quirra». 
Alla conferenza dei servizi hanno partecipato, insieme ai vertici militari del poligono, la #Regione, l’#Ispra, l’#Arpas, la #Capitaneria di porto e la #Provincia di Cagliari.

Il progetto di bonifica, che utilizzerà le tecniche più sofisticate sia nella fase di screening che in quella di rimozione e avvio allo smaltimento dei rottami presenti in mare davanti allo scoglio di Murtas, distribuiti su una superficie di fondali marini superiore a 40 ettari, prevede la conclusione di queste bonifiche entro il mese di settembre del 2015. L’approccio prevede uno screening che permetterà di tener conto della tipologia dei rifiuti ferrosi militari, anche con una preventiva verifica radiometrica per individuare l’eventuale presenza di sostanze radioattive. 

Nella sede del #Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione, si è tenuto invece l’incontro per la definizione dei lineamenti del piano antincendi delle aree di interesse dell’Aeronautica Militare e del poligono di Capo Frasca. Al tavolo tecnico erano presenti il Comandante del Corpo Forestale Gavino Diana ed il Comandante del RSSTA di Decimomannu Fabio Sardone. Il colonnello Sardone accompagnava una delegazione di alti ufficiali dell’Aeronautica Militare composta dal Generale di Brigata Aerea Giorgio F. Russo, Comandante del Poligono Interforze di Perdasdefogu, dal Brigadier Generale Mauro Pergolesi del Comando Logistico di Roma e dal Brigadier Generale Aerea Salvatore Mannino, dell’Ufficio Generale Coordinamento Prevenzione e Vigilanza ed Antinfortunistica di Roma. 
Durante la riunione si è discusso dei recenti episodi e delle possibili azioni di prevenzione e mitigazione degli incendi nelle aree di esercitazioni. L’incontro si è concluso con l’impegno di definire rapidamente misure pratiche da rendere operative in tempi brevi.

La Giunta ha approvato questa mattina la delibera dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, che rimanda alla procedura di #VIA la possibilità di procedere alle prospezioni termiche ed esplorative tramite perforazione richieste dalla ditta Tosco Geo nei comuni di Collinas, Gonnostramatza, San Gavino Monreale, Sardara, Pabillonis e Mogoro. Ammesse esclusivamente le indagini preliminari e di superficie che non prevedono, dunque, la realizzazione di qualsiasi trivellazione, pozzo o sondaggio.
«Nell’attesa del Piano Energetico Ambientale, di prossima emanazione – dichiara l’assessore della difesa dell’Ambiente Donatella Spano – che regolamenterà l’utilizzo delle risorse geotermiche e individuerà regole certe per garantire la corretta tutela dell’ambiente e i limiti allo sfruttamento del territorio, riteniamo di dover valutare direttamente le sole indagini di superficie, peraltro imponendo il rispetto di severe prescrizioni. Ogni altro tipo di prospezione, sia attraverso pozzetti termometrici, sia attraverso perforazione di pozzi esplorativi, come richiesto dal progetto “San Gavino Monreale” sono e saranno invece sottoposte a procedura di verifica di assoggettabilità a VIA. Specifico che tale procedura, limitandosi ad esprimere una valutazione, non corrisponde peraltro all’autorizzazione all’esecuzione delle indagini che resta in ogni caso vincolata all’intesa con i comuni sede delle indagini.»

Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia
La Giunta regionale ha approvato una delibera che, per la prima volta, estende il suo Piano antincendi ai poligoni militari di #Perdasdefogu, #Capo Frasca e #Capo Teulada e chiede al #Corpo Forestale di presidiare da subito le aree intorno alle zone militari. Allo stesso tempo, impone alle Forze Armate di sospendere le attività terrestri e aeree nel periodo ad alto rischio di incendio boschivo e chiede loro di predisporre un proprio Piano – di prevenzione e pronto intervento – dotandosi di mezzi e personale adeguati.
«In coerenza con la linea politica adottata dalla Giunta, e presentata dal presidente Francesco Pigliaru in Consiglio regionale una settimana fa dopo l’incendio a Capo Frasca, questo è un ulteriore atto, dovuto, per la tutela del nostro territorio – spiega l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano -. Un atto che impone il rispetto delle prescrizioni regionali e ci rassicura anche sul fatto che gli alti costi delle operazioni di spegnimento non graveranno più sulle spalle dei sardi come invece è accaduto finora.»

Negli ultimi 15 anni, dal 2000 al 2014, nei poligoni militari della Sardegna ci sono stati 22 incendi, per una superficie totale di 722 ettari, tutti fra il 1 giugno e il 30 settembre e con una media di 48 ettari circa distrutti ogni anno. Secondo la Regione, le misure applicate dalle Forze Armate per prevenire e contenere gli incendi non sono adeguate, a cominciare dai periodi di interruzione delle esercitazioni (dal 1 luglio al 20 settembre a Capo Teulada e dal 1 luglio al 31 agosto a #Capo Frasca). Da parte sua, l’apparato regionale antincendio non può provvedere direttamente a spegnere gli incendi perché agli operatori non sono garantiti i necessari standard di sicurezza (non è nota l’origine degli incendi e c’è sempre il rischio di esplosioni durante gli interventi), ma allo stesso tempo il governo regionale ritiene che l’apparato antincendio usato dalle Forze Armate nei poligoni non offra garanzie di intervento pronto ed efficace. La Giunta ha perciò deciso di integrare le prescrizioni antincendio approvate ad aprile e valide per tre anni, con la richiesta di un Piano alle Forze Armate: nel frattempo, sarà il Corpo Forestale a rafforzare la vigilanza nelle aree intorno ai poligoni per garantire pronto intervento in caso di necessità.

Palazzo della Regione 1 copia

La riunione odierna della Giunta regionale, presieduta da Francesco Pigliaru, si è aperta con l’approvazione della relazione sulle attività europee e di rilievo internazionale della Regione. Atto dovuto, a cui sono seguite le delibere presentate dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura, con le quali si è data risoluzione alle difficoltà interpretative relative all’articolo 4 della L.R. n. 10/2013, sull’omogeneizzazione organizzativa nel comparto della formazione professionale ed è stata approvata la proroga dei termini sull’Accordo di programma del Parco Geominerario del Comune di Arbus. Altra proroga è stata prevista dalla delibera proposta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, in relazione all’incarico del #Collegio dei Revisori dell’Agenzia Regionale della Sanità, in attesa dello scioglimento dell’Ente. 
Nutrito il pacchetto di proposte portate all’attenzione della Giunta dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano. Supera le procedure di verifica, a condizione che siano rispettato alcune rigide prescrizioni, il progetto di ristrutturazione e razionalizzazione del Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, che prevede interventi di restyling e miglioramento degli standard ed ampliamenti richiesti a norma del Piano Casa. Supera la procedura di verifica anche un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel comune di Decimomannu, mentre viene richiesta la procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per un impianto di mini eolico della potenza di 200 kW ma con pala che sarebbe percepibile da una vasta zona (per un’altezza complessiva di quasi 90 metri) ubicato nel comune di Usellus. La Giunta, infine,ha dato il via all’attivazione del Centro funzionale decentrato della Protezione civile. 
E’ stata approvata la richiesta al ministero delle Politiche agricole presentata dall’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, per il riconoscimento del carattere di eccezionalità delle piogge alluvionali dello scorso 18 giugno che hanno colpito i comuni di Sorso e Sennori e degli aiuti alle aziende interessate (in base alla normativa del nuovo Fondo di solidarietà nazionale per danni conseguenti a eventi atmosferici assimilati a calamità naturali). 
La Giunta ha deliberato anche la proposta della Presidenza per attribuire al Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna il compito degli studi preliminari finalizzati al riconoscimento Unesco (Patrimonio dell’Umanità) del patrimonio storico-culturale minerario. 

Francesco Pigliaru 1 copia
Dal 1 ottobre la Sardegna avrà il suo Centro Funzionale Decentrato, per garantire un monitoraggio costante della situazione meteo e idrologica, che è alla base delle attività della Protezione Civile. Il Centro sarà avviato in forma sperimentale – con l’affiancamento di Roma – fino alla fine dell’anno; entro il 30 settembre sarà adottato il Piano speditivo, di fatto un manuale operativo delle allerte con l’elenco degli eventi per i quali emettere avvisi di criticità e allerte. Il Centro, che un Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 2004 imponeva di istituire a tutte le Regioni, andrà a regime in forma completamente autonoma dal 1 gennaio del 2015: mette a sistema tutte le informazioni di natura fisica, metereologica e territoriale, le interpreta attraverso una modellistica sofisticata per poi sintetizzare queste informazioni e fornire i dati alla Protezione civile, che è l’unica competente per lanciare un’eventuale allerta.
«Qualche mese fa abbiamo promesso ai sardi l’istituzione del Centro Polifunzionale, sembrava impossibile e invece ci siamo riusciti – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – La Sardegna purtroppo è una delle ultime regioni a dotarsene, ma è stato uno dei nostri primi obiettivi perché una Regione funziona se fornisce servizi di qualità ai cittadini e se sa rispondere velocemente ed efficacemente alle loro esigenze.»
L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha spiegato che «la costituzione del Centro è un obiettivo di importanza strategica in materia di sicurezza della popolazione e del territorio regionale, oltre che un obbligo di legge dal quale la Regione non poteva più esimersi. Abbiamo iniziato a lavorarci dal 13 giugno e oggi abbiamo chiuso la prima fase, dopo aver istituito un tavolo tecnico e aver personalmente avviato una serie di confronti a livello nazionale».
Al funzionamento del Centro concorreranno molti soggetti – Arpas, Direzione generale dell’Adis, Ente Acque e Direzione generale dell’assessorato del Personale. «È un Centro che risponde alla specificità della nostra regione ma che è anche sufficientemente flessibile per adattarsi rapidamente a eventuali nuove norme, vista la fase di evoluzione che caratterizza la materia della protezione civile. L’obiettivo – ha concluso l’assessore Spano – è garantire la massima sicurezza ai sardi e la migliore tutela possibile dell’ambiente.»

Militari impegnati in un'esercitazione

Donatella Emma Ignazia Spano.

Donatella Emma Ignazia Spano.

Non si placano le polemiche sulla visita a sorpresa effettuata ieri dal ministro della Difesa Roberta Pinotti nei poligoni militari della Sardegna e sul peso delle servitù militari dell’Isola, dove è concentrato ben il 60% delle servitù presenti complessivamente sul territorio italiano.
«La Giunta regionale ha sempre lavorato in maniera sinergica con i parlamentari sardi – ha commentato oggi Donatella Spano, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente -. Conosco e comprendo i motivi che hanno portato alla scelta finale di votare il Dl Competitività, che avrà ricadute positive per la nostra isola, per le imprese e lo snellimento della burocrazia nelle sedi amministrative. Al suo interno resta la norma che equipara le soglie di contaminazione delle aree militari a quelle industriali: norma che arriva oggi a fissare un limite, seppure troppo alto, che prima non esisteva. Su questo argomento ribadisco con forza che la partita resta aperta e che le interlocuzioni con il Governo ci saranno in sintonia con i deputati e senatori che ci rappresentano.»
«Gli emendamenti soppressivi presentati in merito a questa norma sono caduti durante l’iter di approvazione della legge – ha aggiunto l’assessore Spano – nei prossimi mesi andrà in Aula il Decreto Ambiente e questa sarà l’occasione per far sentire la voce della Regione Sardegna e trovare una soluzione che sia accettabile per tutto ciò che concerne le aree militari.»

Militari impegnati in un'esercitazione

«Non ci sarà nessuna smobilitazione delle servitù militari in Sardegna». Lo ha ribadito oggi il #ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha effettuato una visita lampo nei diversi poligoni isolani a bordo di un elicottero, interrompendo per alcune ore una breve vacanza in Sardegna. «Con il presidente della Regione Francesco Pigliaru – ha detto il ministro Pinotti – non abbiamo firmato il protocollo d’intesa ma aperto un tavolo per ragionare insieme per trovare una soluzione affinché la presenza delle forze armate in Sardegna conviva al meglio con le esigenze della popolazione.»

La visita-lampo effettuata dal ministro della Difesa Roberta Pinotti nei diversi poligoni della Sardegna a bordo di un elicottero ha colto di sorpresa ed è stata criticata dall’assessore del Bilancio e vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci.

«Ci fa piacere che i ministri vengano in Sardegna in vacanza e si preoccupino delle problematiche dell’isola – ha detto Raffaele Paci – ma auspichiamo e riteniamo più opportuno che, in futuro, i rappresentanti del Governo prendano contatti e coinvolgano le Autorità regionali. La posizione della Regione sui poligoni militari è stata espressa più volte e resta la stessa non abbiamo firmato il protocollo d’intesa, ma resta aperto il tavolo con il Governo. La Sardegna ha diritto a una diminuzione della pressione delle servitù militari e continua a chiedere a Roma indennizzi economici per i danni causati nelle e dalle aree militari.»

Nei prossimi mesi andrà in Aula il decreto Ambiente. «Come già detto nei giorni scorsi dall’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano – conclude il vicepresidente – questa sarà l’occasione per far sentire la voce della Regione Sardegna e trovare una soluzione che sia accettabile per tutto ciò che concerne le aree militari, rispetto alle bonifiche e all’equiparazione delle soglie di inquinamento delle aree militari e industriali».

Il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, pur esprimendo gradimento per le visite che i ministri dello Stato effettuano in Sardegna, condivide con il vice presidente della Giunta Raffaele Paci «che sarebbe stato opportuno prevedere il coinvolgimento del presidente Pigliaru su un argomento di fondamentale importanza come quello sulla presenza delle servitù militari che gravano sul territorio della Sardegna».

Pietro Cocco invita il ministro della Difesa, in un quadro più ampio di rapporti tra Stato e Regione, a prendere atto della volontà espressa all’unanimità dal Consiglio regionale che con l’ordine del giorno del 17/06/2014 di cui è primo firmatario, ha impegnato la Giunta regionale «perché si proceda verso una  graduale dismissione dei poligoni militari, verso un  riequilibrio in termini di compensazione economica dei danni ambientali subiti nel corso degli anni, una possibile riconversione dei poligoni ad uso esclusivo civile, nonché una previsione di eventuali fiscalità di vantaggio».

«Su questi e sugli altri punti, il Consiglio regionale e il Partito Democratico della Sardegna – conclude Pietro Cocco – non sono disposti ad arretrare e continueranno a vigilare per il rispetto delle posizioni assunte dalla Regione Sardegna.»

Durissimo il commento del deputato di #Unidos Mauro Pili, sul suo profilo facebook.

«Vergognosa dichiarazione di tale Paci, vice di Pigliaru, sulla visita della Pinotti – dice Mauro Pili -: felici che il ministro faccia le vacanze in Sardegna speriamo che ci coinvolga in futuro. Tutti servi del sistema. Tutti in silenzio. Se non avessi denunciato l’arrivo di questa signora con le stellette nessuno avrebbe aperto bocca. Vergogna!»

Militari impegnati in un'esercitazione
L’approvazione del decreto che in materia di bonifiche assimila i poligoni militari alle aree industriali ha scatenato durissime reazioni in tutta la Sardegna e l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, è intervenuta con una nota stampa.
«La Giunta non ritiene accettabile l’assimilazione dei poligoni militari alle aree con destinazione industriale – ha detto Donatella Spano -. Continueremo in sede governativa a difendere la posizione della Sardegna, per noi resta una partita aperta. Non mancheranno interlocuzioni forti con il Governo per arrivare a una soluzione quantomeno accettabile per la nostra Regione.»
«Abbiamo seguito l’iter del disegno di legge – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – e ci siamo opposti sia in sede tecnica, sia in sede politica: abbiamo espresso con decisione il nostro orientamento sia nella Conferenza delle Regioni, sia nella Conferenza Stato-Regioni. In quell’occasione solo la Regione Friuli ha seguito la nostra posizione. Anche il presidente Pigliaru ha inviato una nota al presidente del Consiglio Renzi, opponendosi alle soglie, aumentate di cento volte rispetto ai limiti in vigore. La posizione della Regione era stata espressa anche con una nota inviata a tutti i parlamentari sardi. Inoltre – ha concluso l’assessore Spano – ad oggi, non abbiamo firmato l’accordo sulle servitù militari con il Governo nazionale.»

Giunta Pigliaru
La Giunta regionale, su proposta dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha stanziato 650.000 euro per coprire i costi delle emergenze e delle #calamità naturali verificatesi nel corso del 2013. Sono sei i centri per i quali è stato deliberato lo stato di calamità naturale: Laconi (per incendio), Villanova Tulo, Guspini, Arbus, Ulassai e Osini. Sono stati quindi approvati interventi urgenti di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico sul rio l’Alzoni, a seguito dell’alluvione dello scorso settembre nel comune di San Teodoro. Dopo la delibera dello scorso maggio, si ripartisce il residuo del 2014 tra le diverse Province per la prosecuzione dei servizi contro gli insetti nocivi, parassiti, animali e roditori. Via libera anche al bilancio consuntivo 2012 della #Conservatoria delle Coste. Approvata, infine, la delibera per i contributi alle organizzazioni di volontariato e di Protezione civile per il 2014 pari a 1,6 milioni di euro.
E’ stata approvata, su proposta dell’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, la proroga al 30 settembre 2014 della scadenza per la realizzazione dei programmi dei Centri commerciali naturali ammessi al bando 2013. Inoltre la data del 31 ottobre 2014 è stata fissata quale termine ultimo per la presentazione delle relative rendicontazioni.
L’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha presentato la delibera, approvata, per la mitigazione del rischio idrogeologico, l’autorizzazione di spesa per la progettazione e l’attuazione di interventi urgenti nei Comuni della Sardegna più esposti alle calamità e per azioni sulla sicurezza e il ripristino di infrastrutture e opere pubbliche danneggiate.
Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, arrivano in via definitiva i criteri e le modalità di programmazione dei contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi e, in attuazione della normativa comunitaria, le modalità per l’individuazione e la validazione delle competenze, acquisite in maniera formale ed informale attraverso gli istituti formativi. La Giunta ha poi approvato il disegno di legge, proposto sempre dall’assessore Mura, sugli interventi urgenti per le spese di funzionamento e di manutenzione delle sedi della formazione professionale e il completamento dei relativi piani.
La Giunta ha dato il via libera, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, alla delibera che innova, in via preliminare, lo statuto dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale. Attesa da diversi anni, l’approvazione del documento è il presupposto per aprire una nuova fase e ribadire il ruolo fondamentale della struttura in battaglie cruciali come per esempio quelle contro la lingua blu. Dall’assessore Arru anche le delibere sul censimento del patrimonio immobiliare dell’Azienda sanitaria 2 di Olbia, necessario in seguito ad alcuni trasferimenti di materiali; l’approvazione definitiva del programma di investimenti per l’anno 2010 e la nomina del collegio sindacale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari. In seguito all’individuazione di risorse residue del Por 2007-2013 equivalenti a quasi 9 milioni di euro, sono stati approvati preliminarmente acquisti per l’ammodernamento tecnologico, stabiliti in base alle esigenze manifestate dai direttori delle Asl. Un milione e 400mila euro saranno infine destinati al programma di inclusione sociale.
La Giunta ha approvato la rimodulazione del IV atto aggiuntivo dell’accordo di programma nell’ambito del PIA “Algherese-Golfo dell’Asinara”, su proposta dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci.
Via libera, in definitiva, agli atti di programmazione delle attività culturali 2014 per spettacolo, festival letterari e sport. L’assessore Claudia Firino ha proposto uno stanziamento di 6milioni e 300mila euro per gli organismi di spettacolo e 500mila per i progetti di promozione della lettura e i festival letterari. Al programma annuale per lo sviluppo dello sport sono stati attribuiti 6milioni e 481mila euro.

 

Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia
Nel prossimo mese di settembre la #Conferenza delle Regioni riaprirà il tavolo tecnico per ridiscutere la ripartizione delle risorse del #Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. L’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, ieri impegnata a Roma negli incontri, ha espresso la sua soddisfazione. L’esponente della Giunta regionale, pur condividendo nel complesso il documento della politica di coesione, ha voluto rimarcare che anche la Sardegna deve essere inserita nel piano di ripartizione delle risorse tra amministrazioni centrali e regionali ipotizzato per le regioni del centro-nord. La sua richiesta, supportata da una nota ufficiale del presidente Francesco Pigliaru, è stata in questo modo determinante nella decisione presa in sede di conferenza.
All’ordine del giorno anche il punto della conversione in legge del DL n. 91/2014, riguardante la bonifica e il recupero produttivo di aree contaminate. «In tema di servitù militari, che gravano sulla nostra isola per oltre 35mila ettari, la Regione Sardegna – ha sottolineato l’assessore dell’Ambiente – resta ferma sulle proprie posizione perché è nostro compito prioritario pensare alla tutela della salute delle persone, del territorio e delle attività produttive a esso legato». 
Altro punto, l’accordo politico per la ripartizione delle risorse disponibili per il #Fondo Sanitario Nazionale 2014, che rappresenta un importante traguardo raggiunto dalle regioni in piena autonomia, anticipando il governo mediante la sottoscrizione di un piano di riparto concordato e condiviso. L’accordo prevede di mantenere anche per il 2014 le tre regioni benchmark (Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna) e di assicurare a tutte un riequilibrio, per evitare la perdita di posizioni rispetto all’anno precedente. Inoltre, è stato richiesto al Governo un incremento dello stanziamento per ulteriori 80 milioni. La Regione, per il 2014, entra nel piano di ripartizione per 2.910.662.073 euro.
Tra i temi anche il programma di collaborazione tra il ministero degli Affari esteri, il ministero per lo Sviluppo economico e le regioni per l’internazionalizzazione in aree geografiche strategiche per il periodo 2014-2020. L’assessore ha sottolineato che la Regione Sardegna, coordinatrice della Commissione affari internazionali, ha proposto il nuovo programma per il rafforzamento delle attività di cooperazione e di internazionalizzazione (insieme alla commissione per le attività produttive coordinata dalle Marche), anche alla luce della positiva esperienza maturata nel periodo di programmazione appena concluso con risultati positivi.