18 November, 2024
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Gianluigi Rubiu 5 copia

«Illogico ed irrazionale». Così il capogruppo Udc in Consiglio regionale, Gian Luigi Rubiu, bolla la proposta del nuovo calendario venatorio emersa stamattina nel corso della riunione del Comitato faunistico regionale. «E’ un programma che va contro le istanze provenienti dal territorio, con migliaia di cacciatori che rischiano di essere penalizzati dalle contraddizioni di questa maggioranza». Non solo. «Il progetto appare essere incoerente con la tutela dell’ambiente isolano, disconoscendo un ruolo di primo piano ai veri custodi del paesaggio».

L’esponente dello scudocrociato promette battaglia nell’aula di via Roma per arrivare a modificare il calendario. «E’ una proposta che danneggia l’esercito di cacciatori presenti in Sardegna e che rischia di incrementare la pratica abusiva di una disciplina, portando solo disastri all’ecosistema naturalistico isolano».

Gian Luigi Rubiu contesta anche il ruolo dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano. «Contrariamente alla consuetudine ha partecipato alla votazione del Comitato faunistico regionale, ispirandosi così ad una interpretazione integralista contro la caccia nei territori della Sardegna e sostenendo di fatto chi va contro la salvaguardia dell’ambiente. Per questo non esiteremo a portare le istanze del mondo venatorio in consiglio regionale.»

Giunta Pigliaru
La #Giunta regionale ha approvato una delibera di indirizzo, presentata dal presidente Francesco Pigliaru ed illustrata dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi in accordo con quelli della Sanità Luigi Arru e dell’Ambiente Donatella Spano, per dare una svolta radicale alla lotta per l’eradicazione della #peste suina nell’isola, con una prima risposta all’allarme crescente intorno a un problema che non è mai stato affrontato con strumenti seri ed innovativi. 
La delibera segue la decisione di creare una unità di missione guidata da un comitato ristretto di indirizzo che coinvolge tre assessorati (Agricoltura, Sanità e Ambiente) e che sarà coordinato dal presidente.
«L’urgenza del problema è davanti agli occhi di tutti», ha affermato l’assessore Falchi, spiegando che ne va dell’immagine di tutta la filiera agroalimentare sarda, che ha tutto da perdere se prosegue l’incapacità di affrontare il problema alla radice. Un problema che sta assumendo dimensioni non solo sarde: l’Unione europea e il ministero della Salute hanno più volte richiamato la Regione ad adottare misure più incisive soprattutto adeguate al contrasto dell’allevamento illegale, che come è noto è alla base del problema.
La peste suina, di carattere infettivo e diffusivo, danneggia gli allevatori sardi impedendo il libero scambio in ambito comunitario e internazionale di animali vivi e soprattutto dei prodotti da essi ottenuti.
Il primo atto sarà la redazione di un piano d’azione straordinario che, visti i fallimenti passati, dovrà contenere elementi fortemente innovativi. «Per esempio – spiega l’assessore Falchi – dovrà accompagnare gli allevatori che ancora praticano il pascolo brado verso la legalizzazione della loro attività. Dovrà spiegare loro la convenienza anche economica, di quella scelta. Non basta una politica repressiva». Oltre a tutti gli strumenti di coordinamento e di controllo del reale abbattimento degli animali infetti, il piano dovrà definire le premialità per gli allevamenti con elevata e certificata biosicurezza.
L’unità di missione, che sarà istituita con un decreto del presidente della Regione, entro venti giorni dalla costituzione presenterà al comitato di indirizzo ristretto, per poi passare all’approvazione in Giunta, in piano di azione straordinario che individua le priorità e le strategie. E dovrà definire i tempi e le risorse impegnate. Il comitato ristretto di indirizzo dovrà redigere a sua volta un apposito disegno di legge da sottoporre con urgenza al Consiglio regionale per definire il quadro legislativo di inserimento delle specifiche competenze dell’unità di missione.

 

Giunta regionale

La Giunta regionale ha dato il via libera alla ripartizione di 27 milioni come contributi all’attività di manutenzione dei #Consorzi di Bonifica, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi. L’assessore ha ricordato che i commissari nominati dalla Giunta stanno effettuando verifiche e ricognizioni in ogni consorzio. E che in base a questa attività verranno stabiliti nuovi criteri di ripartizione delle risorse, per puntare su un uso più efficiente dei finanziamenti della Regione. 

L’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha prorogato fino al 31 luglio la scadenza per la iscrizione delle società sportive all’albo regionale. «E’ una proroga straordinaria, solo per quest’anno», ha spiegato l’assessore Claudia Firino. L’assessore della Cultura e dello Sport, illustrando alla Giunta la sua delibera, approvata nella seduta di oggi, ha annunciato che dall’anno prossimo saranno definiti nuovi criteri, con diverse procedure, per l’accesso ai contributi regionali.

La cessione dall’agenzia Laore al comune di Ozieri al prezzo simbolico di un euro dell’edificio della scuola media di Chilivani con il fabbricato di servizio e di alcune strade rurali, proposta dall’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, è stata autorizzata dalla Giunta regionale.

Tra le altre delibere approvate tre sono quelle proposte dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano. La prima approva un finanziamento per l’ampliamento della discarica di Ozieri, la seconda dà l’ok alla procedura di verifica del progetto di ampliamento di un’area per il conferimento di rifiuti speciali prodotti dall’attività di costruzione, demolizione e scavi nel comune di Tempio Pausania, frazione di Bassacutena. La terza infine approva la valutazione di impatto ambientale per un parco eolico a Marrubiu, senza imporre nuovi vincoli. Riguarda ancora l’assessorato all’Ambiente lo spostamento di fondi all’interno del bilancio proposto dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci.

Sulla base di un rilievo della #Corte dei Conti, l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha presentato una delibera, approvata dalla Giunta, con la quale viene ripristinata la corretta suddivisione tra parte fissa e parte variabile, legata agli obiettivi raggiunti, del trattamento economico dell’amministratore unico dell’Arst, che era stata modificata nel dicembre dello scorso anno.

La Giunta ha ratificato tre nomine.

Costantino Foddai è stato nominato, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, commissario della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, i nuovi direttori generali di Argea e Laore sono rispettivamente Gianni Ibba e Maria Ibba.

Non è stato invece discusso l’atteso disegno di legge sulle “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”. Lo stesso assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, che lo ha elaborato, ha ritenuto opportuno un ulteriore approfondimento da parte della Giunta sugli articoli relativi al tema della mobilità.

 

Gianfranco Ganau 1 copia

Accelerare il trasferimento dei fondi raccolti con le donazioni private, attivazione di tavoli territoriali fra Regione ed amministrazioni locali per il monitoraggio della situazione, ruolo incisivo del coordinamento regionale della Protezione civile, impegno per l’approvazione in tempi rapidi da parte del Consiglio regionale di una legge “ad hoc” che riprenda le esperienze migliori della normativa precedente (con riferimento all’alluvione di Capoterra), eliminandone le criticità emerse in fase applicativa. Questi i risultati principali dell’incontro fra il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ed i rappresentanti del Coordinamento dei comitati spontanei delle comunità colpite da calamità naturali.

Il coordinamento ha consegnato fra l’altro al presidente del Consiglio un documento (già inviato al presidente della Regione Francesco Pigliaru) che riassume le principali richieste delle comunità ed un Cd con le immagini più significative di alcuni momenti della tragedia che, con intensità e tempi diversi, ha colpito 82 comuni dell’Isola.

Nel documento, oltre alle critiche contro i gravi ritardi negli interventi, sono contenute numerose richieste rivolte alle istituzioni, dal superamento dei vincoli del patto di stabilità alle risorse riguardanti gli indennizzi per il patrimonio privato, dal ripristino delle più importanti infrastrutture pubbliche alla necessità di abbattere una burocrazia farraginosa ed incomprensibile.

L’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano, presente all’incontro con il nuovo responsabile del centro regionale di Protezione civile Graziano Nudda, ha esposto in una sintetica relazione le principali linee di azione del governo regionale: definizione di una procedura semplificata per assegnare alle popolazioni le risorse provenienti dalle donazioni private (6 milioni della Croce Rossa, 5 milioni della Caritas, circa 500.000 euro della banca d’Italia ai quali dovrebbero aggiungersi i fondi dei gruppi consiliari della Regione per oltre 1 milione), predisposizione di un disegno di legge che armonizzi le esperienze più positive ed efficaci della normativa regionale (alluvione di Capoterra) e nazionale (terremoto dell’Emilia Romagna), riconoscimento dello stato di emergenza nazionale ed accesso al relativo fondo della Protezione civile, accesso al fondo di solidarietà dell’Unione europea, rafforzamento dell’azione (anche col supporto dei parlamentari sardi) che il presidente della Regione sta svolgendo presso il Governo per l’allentamento del patto di stabilità.

Per quanto riguarda il Consiglio regionale, sia il presidente della commissione Governo del territorio Antonio Solinas (Pd) che i consiglieri Gianmario Tendas (Pd) ed Efisio Arbau (Sardegna Vera) hanno assicurato il massimo impegno dell’Assemblea per il sollecito esame di nuovi provvedimenti legislativi.

Le altre delibere approvate oggi
Approvato dalla Giunta un atto di indirizzo per i commissari delle quattro Province soppresse dal referendum abrogativo, le cosiddette nuove Province. Nell’atto si individuano e definiscono i limiti azione dei commissari e si dà una precisa indicazione di contenimento della spesa, a cui i commissari devono rigorosamente attenersi.
Giunta Pigliaru

Laore e Agris cominciano a dialogare tra loro. Una delibera, presentata oggi in Giunta dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, lo sancisce. Il dialogo avviene sui controlli delle produzioni agroalimentari a denominazione e indicazione di origine protetta e a marchio di qualità. La vecchia amministrazione aveva trasferito il compito da Laore ad Agris, lasciando le competenze in Laore. Ora il dialogo permette a Laore di effettuare le verifiche e ad Agris di emettere le certificazioni. Un passaggio indispensabile per evitare il blocco che si era creato. Ma solo una soluzione temporanea in attesa della completa riorganizzazione delle agenzie agricole della Regione.

Sempre su proposta dell’assessore Falchi, sono state approvate altre tre delibere: una che aggiorna i confini del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, una che proroga i termini di presentazione delle comunicazioni sui reflui, una che stanzia oltre 4 milioni per i Libri genealogici.

Come annunciato in occasione della delibera di commissariamento di Sardegna Promozione, oggi l’assessore del Turismo Francesco Morandi ha presentato la delibera che istituisce l’Unità di missione Expo. La struttura operativa coordina tra loro gli assessorati del Turismo, dell’Agricoltura, della Sanità e dell’Industria. I temi che la Sardegna affronterà nell’esposizione internazionale dell’anno prossimo a Milano riguardano infatti la filiera dell’agroalimentare e la longevità. Proprio per sviluppare questo tema è stato coinvolto anche l’assessorato della Sanità. L’assessorato degli Enti locali inserirà nel programma della Sardegna all’Expo anche il progetto “I borghi della salute” attualmente in fase sperimentale nei paesi della Marmilla. Interessante anche il progetto, proposto da Morandi, “Sardegna spiaggia dell’Expo“. La Giunta, nell’approvare la delibera, si è assunta il compito di continuare a definire gli indirizzi strategici.

La Giunta ha poi approvato la delibera presentata dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che stanzia 6 milioni per la custodia e messa in sicurezza della miniera della “Fluorite di Silius” in liquidazione, in attesa della conclusione delle lunghe procedure relative al bando di concessione vinto da Fluorsid.

Ampia e ricca di valutazioni positive la relazione, approvata dalla giunta, sull’attività dell’Istituto superiore regionale etnografico presentato dall’assessore della Cultura Claudia Firino. Positivo anche il bilancio economico dell’Isre.

La Giunta ha poi approvato lo statuto dell’Agenzia regionale del lavoro presentato dall’assessore Virginia Mura e due delibere presentate dall’assessore della Sanità Luigi Arru. Con la prima si avviano i piani personalizzati di sostegno relativi alla legge 162. Con la seconda vengono stanziati 500mila euro a favore delle associazioni di volontariato che operano nel campo dell’assistenza agli infermi.

Prorogata, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore agli Affari generali Gianmario Demuro, la validità della convenzione tra la Regione e la società in house SardegnIT. La scadenza è ora il 31 dicembre 2014.

Tra le delibere presentate dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci, una precisa lo sconto Irap per le amministrazioni pubbliche con attività commerciali e una trasferisce 11mila euro da fondo di riserva al piano di stabilizzazione dei precari.

Infine le tre delibere presentate dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano e approvate dalla Giunta. Con la prima si definisce un accordo con Comieco per la raccolta e il riciclo degli imballaggi. Un accordo analogo, ha annunciato Spano, è in corso di definizione, con il Consorzio regionale carta e cartone. Con la seconda si approva il bilancio della Conservatoria delle coste. Con l’ultima si aggiorna il piano di gestione dei rifiuti del porto di Arbatax.

 

Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia

L’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano ha presentato il primo rapporto compost in Sardegna. La quota di frazione organica raccolta nel 2012 
(ultimi dati disponibili) è stata pari a oltre 190mila tonnellate. Si tratta del 25% del rifiuto totale e del 52% dei materiali raccolti in maniera differenziata. Circa il 96,5% è andato a impianti di compostaggio-digestione anaerobica con una crescita di oltre l’11% rispetto all’anno precedente. Ma dal rapporto emerge soprattutto un dato: dal 2005 al 2012 sono diminuite le tonnellate di rifiuti indifferenziati raccolte: da 788mila a 388mila. Mentre è salita, nello stesso periodo la “differenziata”: da 86mila a 366mila. 
«La nostra Regione – ha spiegato l’assessore Spano – si è distinta in questi anni per la raccolta. Coerentemente con il piano dei rifiuti abbiamo cercato di coprire tutta la filiera sino alla possibilità di trattamento e riutilizzo dei rifiuti con la valorizzazione del prodotto in modo da portare ulteriore reddito con utilizzo soprattutto nel settore della florovivaistica.» 
In particolare il 72% del materiale viene impiegato in agricoltura e il 22% è utilizzato nel settore florovivaistico. Il materiale sfuso viene venduto a un prezzo che oscilla fra i cinque e i 20 euro a tonnellata. Attualmente risultano in esercizio 13 impianti di compostaggio: tre sono privati. Importante dunque la vendita del prodotto ottenuto, con tanto di marchio denominato Compost Sardegna. 
“L’ecocompatibilita – ha aggiunto Spano – può creare ulteriore reddito: questa è la linea su cui ci muoviamo”.

Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia

 L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato oggi i sindaci della #provincia di Carbonia Iglesias per esaminare i problemi relativi alla gestione dei rifiuti urbani nel territorio provinciale. 

I sindaci, sottolineando la difficoltà di rispettare i vincoli di bilancio, hanno affermato la necessità di far fronte comune per contenere i costi di conferimento dei rifiuti, che si ripercuotono sulle tasse pagate dai cittadini, chiedendo di poter conferire tutti i rifiuti urbani indifferenziati nella discarica di is Candiazzus, a Iglesias. Hanno messo in evidenza anche le difficoltà finanziarie nella post gestione della discarica esaurita di Carbonia. 

L’Assessore ha ribadito la necessità di rispettare le norme comunitarie sul trattamento dei rifiuti, che considerano prioritario l’utilizzo, anche in termini energetici, rispetto allo smaltimento in discarica. Spano si è impegnata ad adottare soluzioni eque nella determinazione delle tariffe di conferimento agli impianti e a tentare di rimuovere il blocco dei pagamenti del meccanismo premialità-penalità per il 2013, nonché per il 2014, per premiare i Comuni virtuosi. L’esponente dell’Esecutivo si è anche impegnata ad agevolare l’individuazione di un soggetto unico gestore degli impianti di trattamento dei rifiuti del Sulcis. «Inoltre – ha assicurato – interverrà sul CACIP per sollecitare la realizzazione di una discarica di servizio del termovalorizzatore di Macchiareddu, presso cui i Comuni del Sulcis conferiscono in parte i propri rifiuti, che consentirebbe un abbattimento delle tariffe.»

L’assessore Spano ha ribadito la massima vicinanza dell’Amministrazione regionale ai sindaci e la disponibilità a individuare congiuntamente soluzioni comuni per contenere i tributi dei cittadini.

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La #Giunta regionale ha approvato la delibera, presentata dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, che stanzia 350mila euro per la bonifica del rio San Giovanni, in provincia di Olbia Tempio. Le acque erano state inquinate in seguito all’esondazione del rio che aveva coinvolto due cisterne contenenti liquidi combustibili. La situazione, soprattutto in vista dell’estate, ha imposto una accelerazione dei tempi, senza attendere l’intervento imposto dalla Provincia alla società responsabile dell’inquinamento.L’assessore Spano ha portato all’approvazione anche due delibere relative ad autorizzazioni per la cava per estrazioni di inerti di Petru Puciu, comune di Telti, e per la discarica per rifiuti non pericolosi di Monte Coldiaru, Ozieri.L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha portato all’approvazione della Giunta due delibere di variazione di bilancio per Argea e Laore e il bilancio di previsione 2014 e 2014-2016 di Agris, la società regionale di ricerca scientifica nel campo dell’agricoltura.

Anche le delibere proposte dall’assessore del Turismo, Francesco Morandi, e approvate dalla Giunta riguardano spostamenti di bilancio che hanno l’obiettivo di rafforzare la capacità di promozione di settori di turismo interessanti. Una delibera punta a recuperare piccoli finanziamenti sparsi e inutilizzati per concentrarli sulla promozione della Sardegna sui mercati internazionali con particolare riferimento al turismo congressuale e ai viaggi d’affari. Con l’altra delibera, rinunciando a settori meno interessanti, si finanzia lo sviluppo del cicloturismo e del turismo nautico.

L’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras, ha portato al voto per l’approvazione definitiva una delibera che modifica le direttive per i contributi alle imprese della Sardegna centrale.

Approvazione definitiva anche per la delibera, presentata dall’assessore Raffaele Paci, sul patto di stabilità interno, quella con cui si sono definiti i plafond di spesa euro compatibile.

 

La Quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha sentito questa mattina in audizione l’#Associazione regionale ex esposti all’amianto.

Il presidente Giampaolo Lilliu, nella sua relazione, ha fornito in apertura alcune cifre sulla presenza del materiale altamente nocivo in Sardegna: «In tutto sono ben 184.000 tonnellate, distribuite in diversi contesti ambientali ed urbani: fra i quali 9000 Km di condotte (6000 dei Consorzi di bonifica e 3000 di Abbanoa), 319 edifici scolastici, 79 uffici postali, 50 impianti sportivi ed altri siti minori».

«Si tratta della più grave emergenza ambientale, sanitaria e sociale del nostro tempo – ha proseguito Lilliu – che non è nemmeno lontanamente comparabile con le altre: l’amianto uccide più in Italia 4000 persone all’anno, molto più degli altri tumori, del fumo o della febbre del sabato sera. Eppure è un problema gravemente sottovalutato, non ci sono nemmeno campagne di informazione».

Tornando ancora sulla situazione sarda, il Presidente dell’Associazione ha parlato anche dell’amianto nei litorali, che nell’Isola ha la sua maggiore concentrazione nella vastissima area che va da Marceddì a Bosa. «Qui -ha spiegato Lilliu – fino agli anni ’80 c’erano i casotti che poi sono stati demoliti con interventi fai – da te: praticamente tutti i materiali di risulta, a cominciare dall’amianto, sono stati frantumati e interrati. Ed anche nei Comuni esistono situazioni irregolari, perché si è intervenuti magari per raccogliere il materiale ma non si è fatta una vera bonifica».

Ci si trova ancora in piena emergenza, insomma. «Anche perché – ha detto ancora Lilliu – la fibra killer ha una latenza che va dai 30 ai 40 anni dalla prima esposizione, ecco perché bisogna intervenire al più presto, se si vogliono evitare gravi danni alla nostra comunità ed alle future generazioni».”ì

Il pesidente dell’Associazione ex esposti all’amianto ha poi inquadrato la complessa questione dal punto di vista giuridico-normativo. La Sardegna, ha affermato, «è una delle poche Regioni che ha una legge contro l’amianto, la n°22 del 2005, una specie di modello esportato anche recentemente in grandi realtà come l’Expo di Milano, ma a 9 anni dalla sue entrata in vigore è stata applicata solo in minima parte. Prevedeva, fra l’altro, che si tenesse ogni anno una conferenza regionale sul tema, per fare il punto della situazione e mettere a confronto le varie parti interessante: non ne è stata fatta nemmeno una».

«A livello comunitario – ha continuato Lilliu – è stato fatto quale passo avanti. Il parlamento europeo, nel 2013, ha invitato tutti gli Stati membri a dotarsi di impianti di inertizzazione (un procedimento chimico che cristallizza la fibra ad una temperatura di 600 gradi e la rende innocua, con sottoprodotti riciclabili nel settore dell’edilizia), ma per ora ne esiste solo uno in Francia».

Mentre a livello nazionale, occorre, secondo il presidente dell’Associazione, rivedere la soglia di rischio fissata dalla legge, 20 milligrammi per metro cubo. «Dobbiamo puntare al rischio zero», ha sostenuto Lilliu, che ha proposto, per la Sardegna, un intervento articolato che preveda risorse per le bonifiche, la realizzazione di un impianto di inertizzazione (per un costo stimato di circa 20 milioni di euro) ed il varo di un piano di sorveglianza sanitaria.

Nel dibattito successivo è intervenuto il presidente della Commissione Antonio Solinas, che ha annunciato per la fine dell’anno la prima conferenza regionale sull’amianto che dovrebbe tenersi ad Oristano, unica zona della Sardegna dove hanno operato ben 2 stabilimenti di produzione del materiale. Hanno poi preso la parola i consiglieri Salvatore Demontis, Giuseppe Meloni e Gianmario Tendas (Pd) ed Ignazio Tatti dell’Udc.

L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, dopo aver ricordato che il problema dell’amianto è inserito nel programma di governo della Giunta, ha annunciato per i prossimi mesi «il piano regionale dell’amianto, che prevede fra l’altro tecniche innovative di inertizzazione e incapsulamento del materiale. Nella programmazione dei fondi europei FESR per il periodo 2014-2020, inoltre, sono previste risorse per l’eliminazione dell’amianto dalle scuole».

Nella seconda parte della riunione della Commissione l’assessore dell’Ambiente ha illustrato i contenuti generali del disegno di legge della Giunta che istituisce i parchi regionali di Tepilora e Gutturu Mannu, «due iniziative molto apprezzate dalle comunità locali e dai portatori di interesse, che hanno diversi punti di contatto soprattutto sul piano organizzativo, pur conservando ciascuna la sua specificità»

«I punti qualificanti dei due parchi – ha precisato l’assessore – sono la tutela e la salvaguardia dell’ambiente (con un ruolo attivo dell’Ente Foreste che assicurerà mano d’opera e vigilanza), il rafforzamento delle attività agro-pastorali, l’introduzione dell’agricoltura sostenibile e delle colture biologiche.»

Il parco di Tepilora ha una superficie di circa 7800 ettari comprendenti i territori dei Comuni di Bitti, Lodè, Torpè e Posada; quello di Gutturu Mannu si estende su oltre 19.600 ettari e comprende i Comuni di Pula, Villa San Pietro. Siliqua, Santadi, Capoterra, Domus De Maria, Uta, Assemini e Sarroch.

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La Giunta regionale presieduta da #Francesco Pigliaru ha approvato ieri un atto di indirizzo strategico per la programmazione unitaria 2014-2020 per la riorganizzazione degli interventi in base alle priorità del programma di governo: istruzione, creazione di opportunità di lavoro attraverso le imprese, società inclusiva, ambiente sostenibile, sviluppo urbano e delle aree interne, potenziamento delle infrastrutture e qualità istituzionale. Il percorso individua poi le modalità e i programmi operativi che permettono di realizzare gli obiettivi strategici in un percorso temporale definito. Altra proposta della Presidenza è stata l’istituzione di un #Tavolo di Coordinamento Interassessoriale per la definizione della variante al #Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del comune di Olbia a seguito dell’alluvione del novembre 2013 e per l’individuazione di misure e interventi di messa in sicurezza e di mitigazione del rischio idrogeologico. 
Le delibere portate al tavolo dei lavori dall’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda hanno riguardato il subentro della Regione nella titolarità delle concessioni di derivazione di opere del sistema idrico multisettoriale regionale e il trasferimento di gestione. Con l’approvazione della Giunta una serie di dighe, tra cui Coghinas, Flumendosa e Taloro, vengono così incluse nel sistema multisettoriale regionale. 
In relazione al Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2013, la proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru ha delineato la definizione di nuove modalità operative per il finanziamento degli interventi per le non autosufficienze e il potenziamento del supporto domiciliare alle persone in situazione di disabilità grave. Viene così disposto l’incremento per l’assistenza domiciliare, potenziando il programma “Ritornare a casa”. Dall’assessore Arru anche una delibera sulle strutture e i servizi residenziali e semiresidenziali per la salute mentale, con l’avvio della ricognizione di fabbisogno, offerta e adeguamento alle necessità attuali, oltre alla contestuale sospensione della concessione di nuove o ulteriori autorizzazioni. 
L’atto di indirizzo presentato dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci stabilisce i compiti di vigilanza dei Collegi dei revisori sulla regolarità amministrativa e contabile degli enti regionali. Dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu è arrivata la presa d’atto della Sentenza del TAR Sardegna n. 294/2014 sul comune di Putifigari, che ne stabilisce la gestione provvisoria; il commissario sarà Giuseppe Deligia. Le altre delibere dell’assessorato Enti Locali hanno riguardato immobili e terreni di proprietà della Regione Sardegna. Dall’assessore Donatella Spano è stata portata all’attenzione della Giunta la delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Foreste sul Bilancio di previsione 2014-2016 della Sardegna, mentre l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha portato una delibera di autorizzazione per un’integrazione di risorse destinate a #Carbosulcis s.p.a. per attività di messa in sicurezza della miniera di Nuraxi Figus relativamente all’anno 2013. Sull’argomento Trasporti, l’assessore Massimo Deiana ha presentato una proposta relativa alla razionalizzazione e il contenimento della spesa per quanto riguarda i contratti di servizio sul sistema dei trasporti pubblici locali. In tema di nomine, per l’assessorato della Pubblica istruzione, Cultura e Sport, la #Direzione Generale della Cultura è stata affidata ad Antonina Scanu. Per il Consorzio di Bonifica del Cixerri, infine, è stata decisa la proroga della gestione commissariale, e commissario è Graziella Carta. Altre delibere approvate riguardano disposizioni legali.