Gli assessori regionali Spano e Caria hanno incontrato il commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan.
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Un punto sulle politiche di sviluppo isolane e sulle opportunità nelle prossime scelte e strategie dell’Unione europea. Gli assessori della Difesa dell’ambiente e dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Donatella Spano e Pier Luigi Caria, hanno oggi incontrato il commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan, a margine del congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto forestale europeo, in corso sino a domani ad Alghero. Soddisfatti dell’esito gli assessori, che hanno ricevuto elogi, soprattutto per le politiche forestali, per quelle di eradicazione della Peste suina africana e sul livello di spesa del Piano di sviluppo rurale (PSR).
«È stato un incontro molto operativo in termini delle azioni da attivare in maniera efficace – dice Donatella Spano e sottolinea -: Il commissario Hogan ha riconosciuto il ruolo giocato dalla Sardegna nel settore forestale. Abbiamo parlato dei finanziamenti che è possibile attrarre proprio grazie alle politiche messe in campo e che hanno consentito, lo scorso marzo, di ricevere il premio Efi per Isola forestale europea. La nostra regione è già considerata leader a livello internazionale e abbiamo chiesto al Commissario di sostenerla nell’avvio di un progetto sperimentale di creazione di imprese nel settore forestale e di adattamento ai cambiamenti climatici.»
Vertice positivo anche secondo Pier Luigi Caria, che ha portato sul tavolo i temi dell’agricoltura e della pesca, con particolare attenzione alla Pac, la politica agricola comunitaria.
«Oltre a parlare della nuova programmazione e di risorse sul prossimo Piano di sviluppo rurale abbiamo fatto una rivendicazione sulla Pac chiedendo il riequilibrio sul valore dei titoli della Sardegna rispetto alle altre regioni. Inoltre abbiamo affrontato la questione delle quote nelle tonnare, che rivendichiamo come quota da assegnare alla Sardegna che consenta di raggiungere il punto di pareggio delle tre tonnare fisse, accanto a qualche autorizzazione per la pesca alle barche come i palangari. Abbiamo qui ricevuto segnali di apertura e invieremo le schede tecniche per i successivi passaggi. Siamo nei tempi giusti per consegnare un contributo alle prossime strategie dell’Unione.»