25 November, 2024
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Giunta del 17 aprile 2018

La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto con il presidente della Regione Francesco Pigliaru collegato in videoconferenza da Roma, ha designato Enrica Argiolas come Autorità di certificazione del Por Fesr e del Por Fse 2014-2020. Per accertare la presenza di suini bradi, ai fini del contrasto e la eradicazione della PSA in Sardegna, la Giunta ha adottato, su proposta dell’Unità di Progetto, l’atto d’indirizzo per l’Agenzia Forestas per la concessione delle fide pascolo nelle aree gestite dalla stessa Agenzia. L’atto dispone che all’accertamento della presenza di suini segua, entro 24 ore, la notifica ai concessionari dell’obbligo di procedere, per motivi sanitari e di sicurezza, al confinamento del bestiame di proprietà. Per le aree date in concessione, Forestas dovrà consentire il collegamento tra area in concessione e concessionario il quale sarà tenuto a segnalare tempestivamente l’eventuale presenza di suini bradi.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu e sentito il parere favorevole della Conferenza permanente Regione-Enti locali, la Giunta ha approvato la ripartizione della quota del Fondo unico riservata alle Unioni di Comuni (13 milioni 990mila euro), alle Province e alla Città metropolitana di Cagliari (52 milioni 175mila euro): quest’ultima è comprensiva dell’ulteriore somma di 600mila euro destinata per il funzionamento del Museo MAN di Nuoro. Approvate anche alcune modifiche ai criteri di ripartizione dei finanziamenti per l’esercizio associato delle funzioni svolte dalle Unioni di Comuni, con la premialità per gli enti che si occuperanno della gestione dell’autorizzazione paesaggistica.
Nominato il commissario ad acta, in sostituzione del Consiglio comunale di Bosa, per l’approvazione del progetto preliminare dei lavori di sistemazione degli impluvi a protezione dell’abitato di Bosa (area di via Lamarmora, Rione Caria, Santa Giusta). Si tratta di Carlo Corrias, funzionario della Direzione generale della Pianificazione urbanistica della Regione. Il provvedimento si rende necessario a causa della dichiarata incompatibilità di alcuni consiglieri comunali. Il decreto con l’atto di nomina sarà firmato dal presidente Francesco Pigliaru.
48 milioni a favore degli enti locali per gli interventi rivolti a persone affette da particolari patologie: li ha stanziati la Giunta su proposta dell’assessore Luigi Arru. L’Esecutivo ha approvato anche l’adesione alla sperimentazione di progetti di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità, per i quali sono a disposizione 480.000 euro di risorse statali e 220.000 euro di cofinanziamento regionale.
Su proposta dell’assessora Donatella Spano, l’Esecutivo ha dato via libera a una rimodulazione del budget, confermato nella cifra complessiva, del progetto europeo Swifter (che prevede l’uso di droni per la Protezione civile). Sono state rimodulate, infatti, le risorse disponibili per la formazione dei piloti, prevedendo il conseguimento di un numero maggiore di patenti rispetto a quelle inizialmente previste. La Giunta ha poi approvato gli obiettivi generali e le priorità strategiche dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpas) per il 2018 in continuità con gli anni precedenti. Gli obiettivi puntano a garantire, tra l’altro, la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione dei rischi, la conoscenza dello stato dell’ambiente, la promozione dell’informazione ambientale, della ricerca e dello sviluppo sostenibile e le attività di salute pubblica. Autorizzata la rimodulazione dell’intervento richiesta dal Consorzio per la zona industriale di Macomer per l’acquisto di una motrice con vasca ribaltabile di capacità di circa 40 metri cubi con sistema di chiusura a telone.

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Nel corso dell’assemblea regionale dell’AIEA – Associazione Esposti Amianto – che si è tenuta a Bono sabato scorso, il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha comunicato la prima apertura politica dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano, rispetto alla richiesta di attivarsi per richiedere formalmente al ministro dell’Ambiente il riconoscimento dello status di Sito di Interesse Nazionale ai fini delle bonifiche per l’area industriale di Ottana.

«Tale apertura – spiega Daniela Forma – è stata data in risposta ad una interpellanza che unitamente al consigliere regionale Daniele Cocco, abbiamo depositato lo scorso mese di Dicembre. Infatti,avevamo appena ottenuto l’istituzione e la convocazione del Tavolo Tecnico dell’Amianto da parte dell’assessorato regionale della Sanità che sta lavorando per aggiornare il protocollo di sorveglianza sanitaria degli ex esposti, al fine di garantire una diagnosi certa e precoce delle patologie asbesto correlate, e rendere uniforme la sua applicazione da parte degli SpreSAL su tutto il territorio regionale. A quel punto – aggiunge Daniela Forma – abbiamo concentrato la nostra azione politica rispetto alla Vertenza Amianto-Ottana sul filone ambientale, ossia quello delle bonifiche e del risanamento ambientale di un’area che, a nostro avviso, non ha ancora avuto un riconoscimento adeguato e proporzionato ai danni subiti dalla decennale presenza dell’industria chimica di Stato.»

Il decreto legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale” stabilisce all’articolo 252 i criteri di individuazione dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) che vengono riconosciuti mediante Decreto del ministro dell’Ambiente d’intesa con le regioni interessate.

«A nostro avviso – sottolinea Daniela Forma – alcuni criteri previsti dal suddetto decreto legislativo dovevano essere necessariamente presi in considerazione e approfonditi dall’Assessorato Regionale dell’Ambiente per avvallare la richiesta a beneficio del sito di Ottana. In particolare si sarebbe dovuto tenere conto del rischio sanitario ed ambientale derivante dal superamento delle concentrazioni soglia di rischio, dell’impatto socio economico causato dall’inquinamento dell’area e dell’insistenza in passato di impianti chimici integrati.»

«L’assessorato regionale dell’Ambiente si è quindi attivato per istruire la pratica SIN Ottana, la quale risulta ancora parziale perché l’assessorato è in attesa degli esiti dei piani di caratterizzazione di un’area specifica e quindi della relativa analisi del rischio sanitario-ambientale ed inoltre necessita delle valutazioni di carattere sanitario da parte dell’assessorato competente. Ciononostante, poiché viene soddisfatta la previsione dell’art. 252 comma 2 lett. f) bis (presenza attuale o in passato di impianti chimici integrati), poiché emerge una contaminazione limitata all’acqua di falda e in attesa dell’acquisizione di ulteriori elementi che possano avvalorare tecnicamente l’avvio dell’istanza al ministero dell’Ambiente, l’assessore regionale dell’Ambiente è stata comunque in grado di dare una prima risposta politica alla nostra richiesta. Pertanto, nella risposta all’interpellanza presentata insieme al consigliere regionale Daniele Cocco, l’Assessore Regionale dell’Ambiente si rende disponibile a proseguire il confronto e ad acquisire ulteriori elementi per avvalorare l’avvio dell’istanza e per portare all’attenzione del Ministro dell’Ambiente la situazione ambientale dell’area industriale di Ottana. Si tratta di un’apertura politica importante – conclude Daniela Forma – che ora sono certa verrà riempita di contenuti tecnici e dovrà essere portata al più presto sul tavolo del confronto non solo con il ministero dell’Ambiente ma anche con il Governo e con l’ENI.»