Il progetto Dream Weavers di Gavino Murgia, Nguyên Lê e Mino Cinelu domani a Villa Verde per il festival Dromos.
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Tappa a Villa Verde (OR) per Dromos, il festival itinerante (quest’anno alla sua ventesima edizione) che si muove tra Oristano e altri suoi undici centri fino a Ferragosto. Domani, sabato 11 agosto, nella suggestiva distesa di lecci di Mitza Margiani è di scena il trio Dream Wavers con il sassofonista Gavino Murgia, il chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê ed il percussionista e polistrumentista francese Mino Cinelu.
Appuntamento alle 21.30 (ingresso libero) per un viaggio tra suoni ancestrali e moderne derive jazzistiche, figlie della poliedricità e delle variegate esperienze dei suoi raffinati interpreti, sempre pronti a strizzare l’occhio alla musica improvvisata. Un trio dall’impronta squisitamente jazzistica, quindi, capace di spaziare dalle arcaiche voci della Sardegna alla musica tradizionale del Vietnam, dai canti dell’Egitto ai ritmi gitani, dal rock al fado e al flamenco, dalla musica giapponese alle culture dell’Africa, per trarre ispirazione e creare costanti intrecci e nuove alchimie sonore.
Il festival torna a San Vero Milis il giorno dopo, domenica 12 agosto, dove nel Giardino del Museo Archeologico, verrà proposto l’ultimo dei tre film della rassegna cinematografica “Gli anni ’68” curata dall’Associazione Lampalughis. Proiettori accesi, quindi, per il film di Guido Chiesa “Lavorare con lentezza”, uscito nel 2004 con le scene del regista con Wu Ming, e ambientato a Bologna nel 1976, poco dopo l’inizio delle trasmissioni di Radio Alice, libera emittente di intervento politico militante e di innovazione mediatica.
Dromos continua il suo cammino a Nureci, il piccolo borgo della Marmilla, da domenica con la decima edizione di Mamma Blues: tre intense serate (dal 13 al 15 agosto) più un’anteprima in calendario il 12 agosto (alle 22.00), “Upside down Woodstock”, un’esibizione dei neo diplomati della Music Academy di Isili, giovani talenti musicali alla prova del grande palco, con la speranza di tornare in futuro da veri artisti. Nei giorni successivi il “festival nel festival” vedrà accendere gli amplificatori e surriscaldare le valvole sul palcoscenico dell’Arena Mamma Blues ad artisti del calibro di Roland Tchakounté (13 agosto), Kristin Asbjørnsen (14 agosto) e Seun Kuti & Egypt 80 (15 agosto), con la consueta presenza, come da tradizione, di alcuni tra i più importanti rappresentanti della musica del diavolo in terra sarda (quest’anno al festival il Bob Forte Trio, il duo Don Leone, Malignis Cauponibus ed i South Sardinian Scum.