Tre diversi appuntamenti nella serata di domani, lunedì 12 agosto, al festival Dromos.
[bing_translator]
Si snoda su tre fronti la prossima giornata del ventunesimo festival Dromos, che prosegue il suo viaggio quotidiano tra Oristano e altri centri e località della sua provincia.
Domani, lunedì 12 agosto, la rassegna “sconfina” per la prima volta in provincia di Nuoro, con un evento che fa da preludio alla sua “coda finale”, ovvero la dodicesima edizione di Mamma Blues in programma da martedì 13 a giovedì 15 a Nureci. L’appuntamento è per le 21 a Ortueri (evento in collaborazione con Mamma Blues), dove presso la Cantina Bingiateris (sponsor della serata), salirà in cattedra il duo del cantante e armonicista Fabio Treves, padre della “musica del diavolo” in Italia e inventore del “blues delle masse”. Il “puma di Lambrate” (questo è il suo soprannome), sarà affiancato dal chitarrista Alex “Kid” Gariazzo, musicista che lo accompagna da oramai venticinque anni nella Treves Blues Band (attesa poi sul palcoscenico di Mamma Blues a Nureci nella serata di martedì 13). Lollore & Blues è il titolo dell’esclusivo evento (biglietti esauriti) realizzato in collaborazione con l’associazione Viva Mandrolisai, che prende il nome dal tipico vino prodotto dalla cantina. Al termine del concerto, la musica continua con uno dei dj set di De Li Soul.
Mezzora più tardi – alle 21.30 – nel giardino del Museo Archeologico di San Vero Milis (ingresso libero), Dromos celebra la sua “Casta Diva”, musa ispiratrice di questa edizione del festival nel cinquantenario dal primo sbarco dell’uomo sulla Luna, con la proiezione del film di fantascienza “Moon” (2009), del regista Duncan Jones (ingresso libero), in sostituzione del previsto “Il diritto di contare”.
Alle 22.00, a Nureci, infine, come consuetudine, a riscaldare il palcoscenico dell’Arena Mamma Blues, facendo da anteprima all’imminente edizione del “festival nel festival”, saranno i giovani musicisti della Music Academy di Isili, impegnati nel concerto dal titolo “The two faces of Woodstock” (ingresso libero), che omaggia i cinquant’anni dal festival di Bethel, svoltosi nell’agosto 1969 al culmine della diffusione della cultura hippie.