29 December, 2024
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Il play Marco Spissu, reduce dalla promozione in A1 con la maglia della Virtus Bologna (in precedenza da una stagione a Tortona), nel prossimo campionato di A1 vestirà la maglia della Dinamo Banco di Sardegna. La società guidata dal presidente Stefano Sardara ha respinto sia le richieste del Brindisi, che lo avrebbe voluto in prestito, sia quelle della Virtus Bologna che lo avrebbe voluto confermare.

Accordo vicino anche per Lorenzo Bucarelli, 19enne ala fresca di medaglia d’argento ai mondiali del Cairo, che dovrebbe sottoscrivere un contratto pluriennale con il Banco Sardegna, che poi lo girerebbe in A2 a Cagliari, alla Dinamo Academy.

La Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato l’avvio di una nuova collaborazione con Dusko Savanovic. L’ex ala biancoblu, conclusa la carriera da giocatore, da questa stagione ricoprirà il ruolo di International Scout per il Club sassarese, per il quale si occuperà del monitoraggio del mercato europeo, mettendo in campo la sua grande esperienza da giocatore e le sue doti e la sua preparazione come osservatore e​ profondo ​conoscitore del panorama cestistico internazionale.

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La Dinamo Banco di Sardegna Sassari ha ufficializzato il divorzio da Brian Sacchetti, accogliendo la richiesta del giocatore di interrompere il rapporto che durava dal 2010, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Al suo posto è in arrivo da Reggio Emilia Achille Polonara (1991), ala della Nazionale, che dovrebbe giocare a fianco del sostituto straniero di Dusko Savanovic, il cui profilo prevede la possibilità di offrire qualche minuto anche da centro.

La Dinamo ha bussato alla porta di Reggio Emilia per intavolare una trattativa per la guardia Amedeo Della Valle (1993), una tra le opzioni al vaglio per sostituire Trevor Lacey, ormai diretto all’estero, riservandosi di decidere se accettare il lucroso biennale proposto dal Lokomotiv Kuban oppure attendere offerte alternative in Eurolega. Tra gli obiettivi della Dinamo c’è anche Deron Washington: l’ala di Torino piace molto alla Dinamo, ma il primo abboccamento non è andato a buon fine. La Dinamo, intanto non ha esercitato la clausola di uscita dal contratto fino al 2019 con Francesco Pellegrino, ma non è escluso che a seconda degli sviluppi di mercato possa liberare il giocatore che in A2 ha diversi pretendenti.

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A pochi giorni dalla conclusione della stagione con l’eliminazione nei quarti di finale dei play-off scudetto ad opera della Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna guarda già al futuro e programma all’insegna della continuità del gruppo italiani più che quello degli stranieri.

Gli unici accordi validi per la prossima stagione sono quelli con Rok Stipcevic (il regista croato resterà per il terzo anno in Sardegna e a ora sembra l’unica certezza tra gli 8 stranieri in organico) e Dusko Savanovic, ma sembra improbabile che la Dinamo confermi la 34enne forte ala serba, vista la volontà del Club di aumentare il tasso atletico del roster. Possibile che resti Tau Lydeka come cambio di un centro titolare con doti da intimidatore.

Tutti e cinque gli italiani del roster sono sotto contratto per il 2017-18, con le bandiere Jack Devecchi e Brian Sacchetti che dovrebbero restare insieme a Lollo D’Ercole, mentre per Diego Monaldi che ha escape al 30 giugno e Michele Ebeling c’è la possibilità di rientrare nel progetto Cagliari qualora andasse in porto la trattativa per il titolo di A2 di Ferentino. Improbabile la permanenza di Trevor Lacey, che pure la Dinamo proverà a confermare: la guardia statunitense ha sirene economicamente allettanti dalla Russia e interessi di club di Eurolega.

I primi tentativi in atto riguardano Paul Biligha, che dovrebbe sciogliere entro fine mese la riserva tra la proposta di Sassari e quella di Venezia, e Pietro Aradori, che sembra però orientato a vagliare le sue chances di trovare posto all’estero in Eurolega riaffacciandosi alla competizione assaggiata nel 2014-15 con il Galatasaray Istanbul.

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A Torino la Dinamo va sotto di 21 al 22° minuto, teme la disfatta ma reagisce, rimonta e travolge l’Auxilium con un finale straordinario: 87 a 79 (55 a 30 nel secondo tempo!). Per la squadra di Federico Pasquini è la quinta vittoria consecutiva. La sconfitta taglia fuori forse definitivamente l’Auxilium dai play-off scudetto.

I padroni di casa sono partiti forte, trascinati da Wilson, White e Alibegovic, ed hanno chiuso il primo tempo avanti di 17 punti. Una Dinamo impacciata, imprecisa al tiro, ha avuto in un ispirato Josh Carter, determinante per lunghi tratti con tre triple pesantissime, il solo uomo in grado di tenere testa agli scatenati avversari.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Dinamo è apparsa ancora in grande difficoltà, il suo ritardo è cresciuto fino al -21, ma è stato a quel punto che la partita è cambiata, con una Dinamo improvvisamente reattiva, ermetica in difesa, più presente ai rimbalzi ed implacabile al tiro, soprattutto con uno scatenato Gani Lawal (17 punti, 7 su 8 da due punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 1 stoppata, 1 assist, 21 di valutazione), autore di tre schiacciate consecutive su assist ispiratissimi di Rok Stipcevic, per tutto il primo tempo in ombra e con i ritrovati David Bell e Dusko Savanovic.

Nel terzo quarto la Dinamo ha inflitto l’Auxilium Torino un parziale di 27 a 14, riportandosi a – 4 (63 a 59), ma è stato l’ultimo quarto quello che ha segnato la differenza, con una Dinamo praticamente inarrestabile, altro parziale schiacciante di 28 a 16, per il risultato finale di 87 a 79.

L’importanza della vittoria va al di là dei 2 punti acquisiti in classifica, con la conferma del quarto posto, alle spalle di Milano, Venezia e Avellino, perché è il chiaro segnale di una squadra viva, mai doma anche nelle situazioni più difficili, come aveva dimostrato già in Coppa Italia, arrivando a contendere in finale il trofeo a Milano fino a pochi minuti dalla fine.

«Abbiamo fatto i primi due quarti mosci, non eravamo pronti e subivamo tutti gli uno contro uno, in una condizione dove tutto diventava semplice per Torino mentre noi eravamo non intensi e non presenti – ha detto Federico Pasquini -. Non so se fosse colpa di una scarsa concentrazione o merito della bravura di Torino nell’aggredirci. All’intervallo è cambiato tutto, siamo tornati duri, precisi, abbiamo fatto 20’ di grande energia e grande presenza, abbiamo mischiato le carte a livello difensivo con la zona adattata e li abbiamo fatti pensare. Da lì essendo duri a livello difensivo abbiamo trovato la possibilità di correre di più, prendendo più tiri aperti e più gioco dentro-fuori. Alla fine l’abbiamo girata e l’abbiamo vinta, è la quinta in fila – ha concluso il coach sassarese -: sono molto soddisfatto dei ragazzi, abbiamo fatto uno step in avanti vincendo contro una squadra di grande livello.»

Fiat Torino 79 – Dinamo Sassari 87

Parziali: 19-14; 30-18; 14-27; 16-28.

Progressivi: 19-14; 49-32; 63-59; 79-87.

Fiat Torino: Wilson 20, Harvey 8, White 18, Parente 2, Alibegovic 11, Poeta 8, Cuccarolo, Hollins 3, Okeke 6, Mazzola 3, Vitale, Crespi. Coach. Frank Vitucci.

Dinamo Sassari: Bell 15, Devecchi , D’Ercole, Sacchetti 6, Lydeka 9, Savanovic 12, Carter 11,  Stipcevic 10, Lawal 17, Lighty 7, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Josh Carter.

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La Dinamo supera anche l’Orlandina, 74 a 64 (primo tempo 33 a 38), conquista la quarta vittoria consecutiva e conserva il quarto posto in classifica. Dopo un avvio positivo (7-2 con Lighty, Sacchetti e Lydeka), la squadra di Federico Pasquini ha subito la crescita della squadra siciliana che con un parziale di 11 a 0 (in evidenza il grande ex Drake Diener, autore di 7 punti) ha capovolto il risultato ed è andata al riposo dell’intervallo lungo sotto di 5 punti (33 a 38). Nella seconda parte dell’incontro, la Dinamo è scesa in campo con energia e intensità, trascinata dalle triple di David Bell e Rok Stipcevic ad un parziale di 10 a 0 e, dopo una fase equilibrata, sono stati i canestri di Savanovic, Carter e Stipcevic a rompere l’equilibrio (decisiva la sua tripla che ha portato la squadra a + 6 nell’ultimo minuto e suo anche il tiro libero successivo che ha fissato il punteggio sul 71 a 64, spegnendo le ultime speranze dell’Orlandina). Il + 10 finale, raggiunto con una tripla di Dusko Savanovic, consente alla Dinamo di superare l’Orlandina anche nella differenza canestri dopo il -7 del girone d’andata (72 a 65 il 17 dicembre 2016 a Capo d’Orlando).

Protagonista assoluto della serata il solito Rok Stipcevic a referto con 20 punti (4/4 da due punti, 3/6 da tre punti, 3 falli subiti e 3 assist per 25 di valutazione). Doppia cifra e grande apporto dalla panchina di Josh Carter, a segno con 10 punti (3 su 3 da due punti, 3 rimbalzi ed una stoppata). Bene anche David Bell (8 punti e 2 assist), sue le bombe in avvio del secondo tempo che hanno suonato la carica ai biancoblu per risalire la china, e Tau Lydeka (7 punti e 8 rimbalzi), alla partita numero 500 da professionista. Tanta energia dal capitano Jack Devecchi: per lui 5 punti messi a segno nel momento più importante e la solita, instancabile, intensità in difesa.

«E’ stata la partita che immaginavo, dura e intensa, contro una squadra che non a caso occupa questa posizione in classifica, con una solidità difensiva davvero importante – ha commentato Federico Pasquini -. Noi nei primi due quarti siamo stati macchinosi a livello offensivo disunendoci un po’ dopo aver sbagliato tanti tiri aperti e in quella fase contro i loro cambi difensivi intestardendoci a voler dare la palla dentro senza essere aggressivi sul perimetro. All’intervallo, ho chiesto ai ragazzi di essere più aggressivi, specie nell’uno contro uno, lavorando sui piccoli per creare quegli extra possessi che poi ti permettono di creare dei tiri in ritmo. Tutto questo, ovviamente, è partito dalla difesa e dalla capacità di complicare qualunque loro tiro. Per cui dico, bravi i ragazzi a voltare pagina dopo l’intervallo, bravi a chiudere il terzo quarto 24 a 13 e bravi poi a controllare la partita nell’ultimo quarto e a concludere ribaltando il -7 dell’andata.»

Dinamo Banco di Sardegna Sassari 74 – Orlandina Betaland Capo d’Orlando 64

Parziali: 16-20; 17-18; 24-12; 17-14.

Progressivi: 16-20; 33-38; 57-50; 74-64.

Dinamo: Bitti, Bell 8, Devecchi 5, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 7, Savanovic 9, Carter 10,  Stipcevic 20, Lawal 6, Lighty 5, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Orlandina: Galipo, Tepic 13, Iannuzzi 9, Laquintana, Nicevic, Delas 4, Diener 11, Donda, Ivanovic 15, Stojanovic 12, Berzins. Coach: Gennaro Di Carlo.

Rok Stipcevic.

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La Dinamo ha superato l’Enel Brindisi di Meo Sacchetti al fotofinish (79 a 78) ed ha fatto un fondamentale passo avanti verso i play-off scudetto. E’ stato un match equilibrato nei primi due quarti e dai due volti completamente contrastanti negli altri due, con la Dinamo prima avanti 66 a 49 al termine del terzo quarto e poi sotto di un punto a 4 secondi dalla sirena, prima del tiro decisivo di Trevor Lacey.

I ragazzi di Federico Pasquini, trascinati per 30′ da un grande David Bell (20 punti) hanno sprecato il vantaggio conquistato in un terzo quarto stellare, concluso con un break di 31 a 15; l’Enel dell’ex Meo Sacchetti, tornato per la prima volta da avversario a Sassari, contro la squadra che ha condotto alla conquista dello storico triplete, ha reagito alla grande, trascinata da Phil Goss e Nic Moore ed ha rimesso il naso avanti con 2′ da giocare. La Dinamo ha accusato la stanchezza per l’impegno infrasettimanale di Champions League con il Monaco che ha segnato la fine della straordinaria esperienza europea, ma nel finale, punto a punto, quando tutto sembrava perduto, con soli 4’’ sul cronometro, Trevor Lacey ha attraversato il campo, appoggiando al vetro il canestro della vittoria. Al PalaSerradimigni, pieno in ogni ordine di posti, è esplosa la gioia senza freni dei tifosi.

Trevor Lacey è stato l’uomo del match (10 punti, 4/5 da due, 4 rimbalzi e 4 assist) ma va segnalata la partita pazzesca di Gani Lawal, che ha stravinto il duello con l’ex Olimpia Samardo Samuels ed ha chiuso con 15 punti (7/11 da due, 8 rimbalzi e 20 di valutazione). Bene anche Tau Lydeka (8 punti, 4 su 5 da due punti e 7 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti e 3 rimbalzi). In evidenza in avvio il capitano Jack Devecchi che, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, ha infilato la prima tripla del match.

Dinamo Sassari 79 – Enel Brindisi 78

Parziali: 20-18; 15-16; 31-13; 13-29.

Progressivi: 20-18; 35-34; 66-49; 79-78.

Dinamo Sassari. Pennacchi, Bell 20, Lacey 10, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 8, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 15, Lighty 2, Ebeling, Monaldi. All. Federico Pasquini.

Enel Brindisi. Scott 12, Carter 12, Goss 17, Fiusco, Cardillo, Moore 29, Donzelli, M’Baye 4, Samuels 1, Joseph 3, Sgobba, Spanghero. All. Meo Sacchetti.

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna nella partita di ritorno dei quarti di finali della Champions League, contro il Monaco. La squadra transalpina ha confermato tutto il suo valore e la Dinamo esce dalla competizione continentale, fallendo una storica qualificazione alle Final Four, a testa altissima, tra gli applausi quasi senza fine dei suoi 5.000 sostenitori che, come previsto, hanno trasformato il PalaSerradimigni in un teatro colmo di calore ed entusiasmo.

Coach Pasquini inizialmente ha mandato in campo Bell, Lacey, Sacchetti, Lydeka e Lighty; coach Mitrovic ha risposto con Wright, Gladyr, Aboudou, Fofana e Caner-Medley. È stato Caner Medley a rompere il ghiaccio, la Dinamo ha aperto la sua serata con una tripla di David Bell (alla fine il miglior realizzatore con 20 punti) e una schiacciata di Tau Lydeka. Gli ospiti hanno provato a scappare via ma il break di 7 punti, firmato Lighty, Sacchetti e Lydeka ha scritto il vantaggio biancoverde. Controparziale di 9 lunghezze di Monaco: Lawal ha accorciato le distanze e le due squadre hanno chiuso il primo quarto con Monaco avanti di 3 punti: 15-a 18.

In avvio di secondo quarto un’altra tripla di David Bell ha firmato il sorpasso sassarese. Contro-break di Monaco condotto dal cecchino Gladyr dai 6,75 e squadre negli spogliatoi sul punteggio di 34 a 37.

Al rientro dall’intervallo lungo, Bost e Wright hanno condotto avanti Monaco, Rok Stipcevic ha suonato la carica ai suoi, seguito da David Bell e Trevor Lacey, a segno dalla lunga distanza, ma il break in chiusura di terzo quarto firmato Wright e Davies ha portato Monaco avanti di 9 punti (54 a 63) che, sommati al +11 del match di sette giorni prima, hanno praticamente chiuso il discorso qualificazione, con un -20 da recuperare per la Dinamo in soli 10 minuti, impresa quasi impossibile.

La Dinamo, comunque, ci ha provato, con grande orgoglio, Dusko Savanovic si è caricato la squadra sulle spalle insieme a David Bell e la Dinamo si è riportata a un solo possesso di distanza e poi, a poco più di 2’ dalla fine, sul 71 a 75, grazie a una bomba di Trevor Lacey. Monaco ha spento anche gli ultimi tentativi della Dinamo, ha chiuso il match sul 79 a 76 a suo favore ed ha centrato la qualificazione alle Final Four, sogno invece svanito sul più bello per la Dinamo e tutto il basket sardo.

«Complimenti a Monaco – ha commentato a fine gara il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini -, ha fatto una partita solida, fisica, con grande durezza a livello di esecuzione. Noi abbiamo provato un po’ di tutto ma non è bastato. Loro sono stati bravi ad attaccarci su tutte le nostre caratteristiche e a complicare ogni nostra esecuzione. In questi ottanta minuti di sfida sono stati più forti e meritano di andare alle Final Four, complimenti a loro. Per noi resta una grandissima esperienza, un’esperienza che ci ha fatto perdere molte risorse fisiche e mentali ma che ci ha fatto crescere molto, come gruppo e come chimica di squadra. Essere comunque arrivati fin qui ci riempie di orgoglio anche se riusciamo a godercela poco perché chiaramente volevamo le Final Four.»

«E’ stata una partita da ottanta minuti e sicuramente abbiamo pagato un po’ di errori fatti nei primi quaranta – ha commentato il playmaker biancoblu David Bell -. Stasera abbiamo cercato di portarla a casa ma non è bastato. Sicuramente faremo tesoro di quest’esperienza, che ci servirà a lavorare al massimo per le sfide di campionato.»

«Voglio ringraziare per questa atmosfera perché sia io sia la squadra siamo stati davvero entusiasti di fare parte di questo – ha detto il coach dell’AS Monaco Zvezdan Mitrovic -. Ci aspettavamo questo  clima  caldo in casa di Sassari e per questo avevo detto ai miei ragazzi di non contare sulla differenza canestri ma di fare conto di partire dallo zero a zero. Abbiamo giocato molto bene, con un’ ottima percentuale di tiri da tre, ma allo stesso tempo abbiamo  fatto anche una grande difesa. Non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno giocato davvero bene.»
Dinamo Sassari 76 – As Monaco 79

Parziali: 15-18; 19-19; 20-26; 22-16.

Progressivi: 15-18; 34-37; 54-63; 76-79.

Dinamo Sassari: Bell 20, Lacey 18, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 2, Lydeka 10, Savanovic 10, Stipcevic 6, Lawal 4, Lighty 4, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Monaco: Davies 14, Bost 11, Wright 24, Sy, Gladyr 20, Poinas, Aboudou, Rigot, Fofana 4, Caner-Medley 4. Coach. Zvezdan Mitrovic.

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Una Dinamo Banco di Sardegna dai due volti, bellissima nei primi 7′ e normale, a tratti in ombra per oltre mezz’ora, ha trovato una reazione d’orgoglio nei due minuti finali, quando la partita sembrava ormai compromessa, rimontando uno svantaggio di 6 punti e vincendo di un solo punto sulla Vanoli Cremona dell’ex Darius Johnson Odom, grazie a due tiri liberi realizzati da David Lighty.

Proprio l’ultimo arrivato s’è reso protagonista di una grande partita, soprattutto nel primo tempo , il migliore (19 punti, 4 su 5 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi decisivi, 2 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione) dietro uno straordinario Trevor Lacey (24 punti, 5 su 7 da 2 punti, 3 su 5 da 3 punti, 5 su 5 ai riti liberi, 6 rimbalzi, 3 assist, 30 di valutazione).

Coach Federico Pasquini all’inizio ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Lacey, D’Ercole, Sacchetti, Lawal e Lighty, coach Lepore ha risposto con Johnson Odom, Harris, Biligha, Turner e Thomas. La Dinamo ha iniziato alla grande, prima con Trevor Lacey, 6 punti consecutivi con un’azione da 3 punti e una tripla in pochi secondi, poi con un David Lighty in grande spolvero, autore di un primo quarto perfetto con 10 punti, 2/2 da due, 2/2 da tre e 3 assist, 8 punti consecutivi in poco più di un minuto con 2 triple. La Dinamo è scappata sul +10 con Lacey, Sacchetti e Lighty, Cremona ha reagito con Harris e Turner. Avanti sul 21 a 9, la Dinamo ha subito la reazione dei padroni di casa che si sono riportati rapidamente in parità con Biligha, l’ex Johnson Odom e Carlino, concludendo il primo quarto sul 27 a 27.

In avvio di secondo quarto, la Vanoli Cremona ha allungato con due triple di Wojciechowski e s’è portata avanti di 7 punti, 37 a 30, ma la Dinamo ha operato un contro break, con 5 punti di Lacey, una tripla del capitano Devecchi e una di un super Lighty, ribaltando il punteggio sul 37 a 41, con un parziale di 11 a 0.

Botta e risposta dai 6.75 tra Stipcevic e Johnson Odom e una seconda tripla del play croato ha mandato le due squadre al riposo all’intervallo lungo sul 48 a 49.

L’inizio del terzo quarto è stato tutto di marca cremonese. Con un parziale di 14 a 4 la Vanoli scappa via sul + 9, squadre negli spogliatoi sul punteggio di 48-49. Al rientro dall’intervallo lungo Cremona mette a segno un parziale di 14-4: i lombardi siglano il +8: 61 a 53. Reazione sassarese e squadre divise da soli 4 punti, sul 68 a 64, con due tiri liberi di Trevor Lacey, al 30′.

La prima metà dell’ultimo quarto è stata equilibrata, poi ha allungato la Vanoli sul +7 al 33′, 71 a 64, Due tiri liberi di Trevor Lacey ed una tripla di Rok Stipcevic hanno permesso alla Dinamo di tornare a -2, 71 a 69, ma altre due triple di Mian e Biligha hanno riportato ancora a +6 la Vanoli al 38′: 77 a 71. A quel punto per la Dinamo sembrava tutto compromesso ma la Vanoli non ha più segnato e la Dinamo, punto su punto, ha rimesso in piedi la partita con un 1 su 2 di Dusko Savanovic (opaca la sua partita) dalla lunetta, un canestro da dotto di Rok Stipcevic e un altro tiro libero di Dusko Savanovic: 77 a 76.

A una manciata di secondi dalla fine, la partita si è decisa sulla palla recuperata da Trevor Lacey su Fabio Mian e sul fallo subito da David Lighty che è andato in lunetta a 4′ dalla sirena ed ha realizzato con grande freddezza i due tiri liberi del sorpasso e quindi della vittoria, perché l’estremo tentativo di Darius Johnson Odom con un tiro dalla lunghissima distanza, non è andato a buon fine.

Stanotte la Dinamo rientrerà in Sardegna dove, a partire da domani, preparerà la sfida di ritorno con il Monaco dei quarti di finale di Basketball Champions League, in programma mercoledì alle 20.30 al PalaSerradimigni. L’obiettivo è rimontare il 62 a 73 di Montecarlo ed entrare nella storia con la qualificazione alle Final Four.

 

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Uno straordinario Rok Stipcevic ha trascinato la Dinamo nell’ultimo quarto dell’andata dei quarti di finale di Champions League, a Monaco, dove la squadra di Federico Pasquini ha perso con uno scarto di 11 punti, 73 a 62, dopo essere stata sotto anche di 22 punti, tenendo così aperta la qualificazione alla Final Four nel match di ritorno che verrà giocato al PalaSerradimigni di Sassari mercoledì 29 marzo.

Dopo un primo quarto equilibrato, conclusosi sul 16 a 15 per la squadra monegasca, nel secondo e nel terzo quarto in campo non si è vista certo la miglior Dinamo, incerta in attacco, dove ha sofferto troppo la pur ottima difesa francese, in particolare nel terzo quarto, nel quale ha messo a segno solo 10 punti, contro i 21 del Monaco, trascinato da un ottimo Outtara.

Iniziato l’ultimo quarto sotto di 20 punti, Federico Pasquini ha chiesto ai suoi di non mollare, perché il rischio del naufragio a quel punto era davvero grande, e la squadra ha reagito da grande, trascinata da un incredibile Rok Stipcevic (17 punti in 31’55”, 4 su 6 da 3 punti e 5 assist) che ha infilato tre triple consecutive da posizioni e in condizioni “impossibili”, trascinando anche David Lighty (8 punti e 5 rimbalzi), a segno anche lui due volte consecutivamente dai 6.75, prime triple realizzate da quando è arrivato a Sassari, tra campionato e Champions League. La reazione della Dinamo ha appannato il Monaco che fin lì molto brillante, probabilmente, non se l’aspettava. La squadra di casa è diventata improvvisamente fallosa, ha perso diverse palle in attacco ed ha finito col subire un parziale di 13 a 22 che, di fatto, tiene aperti i giochi per la qualificazione ad una “storica” Final Four.

Nella Dinamo, oltre a Stipcevic e Lighty, bene a tratti Tau Lydeka (9 punti) e Dusko Savanovic (8 punti e 7 rimbalzi), in ombra Gani Lawal nei 9’31” in cui Pasquini lo ha mandato in campo (2 su 3 da 2 punti, 2 su 6 ai tiri liberi), Trevor Lacey (9 punti, 1 su 3 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi) meno brillante del solito, poco impiegato David Bell (1 su 5 da 2 punti in 10’58”).

Domani la Dinamo farà rientro in Sardegna per preparare il match di campionato contro la Vanoli in programma domenica a Cremona, con inizio alle 17.00.

As Monaco 73 Dinamo Sassari 62

Parziali: 16-15; 23-15; 21-10; 13-22.

Progressivi: 16-15, 39-30; 60-40; 73-60.

As Monaco: Davies 16, Bost 13, Wright 6, Sy 10, Gladyr 5, Aboudou 2, Rigot, Fofana, Caner-Medley 6, Outtara 17. Coach. Zvedan Mitrovic.

Dinamo Sassari: Bell 2, Lacey 9, Devecchi, D’Ercole 3, Sacchetti, Lydeka 9, Savanovic 8, Stipcevic 17, Lawal 6, Lighty 8, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

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Tau Lydeka.

Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna nell’anticipo dell’ottava giornata di ritorno della “regular season” disputato questa sera al Pala Del Mauro di Avellino contro la Sidigas, trascinata dalla grande prestazione dell’ex David Logan, secondo miglior realizzatore dell’incontro con 19 punti (5 su 5 da due punti, 3 su 8 da tre punti, 2 rimbalzi e 3 assist), dietro il compagno di squadra Levi Randolph (21).

La Sidigas è partita con grande determinazione, chiudendo la prima frazione avanti di 11 lunghezze: 26 a 15. I biancoblu di Federico Pasquini hanno reagito da grande squadra, con un secondo quarto straordinario che ha permesso loro di riportarsi a due soli possessi di distanza e di andare al riposo dell’intervallo lungo sul 36 a 40. Nel secondo tempo la Dinamo non è riuscita a completare la rimonta, non trovando il canestro del sorpasso, pur riportandosi due volte a un solo punto dagli irpini.

La differenza l’ha fatta la percentuale nei tiri dalla distanza dei 6.75: 11 su 24 per la Sidigas, 45,83%; 5 su 22 per la Dinamo, 22,73%. Singolare il ridottissimo numero di tiri liberi per entrambe le squadre, segnale evidente di una partita corretta, caratterizzata da pochi falli: 2 su 5 per la Sidigas, 6 su 7 per la Dinamo.

Nella Dinamo hanno brillato il solito Rok Stipcevic, autore di 18 punti con 6/8 da due punti, 2 su 6 da tre punti, 2 rimbalzi e 3 assist; Trevor Lacey, a referto con 16 punti e 23 assist; e Tau Lydeka, protagonista della sfida con il centro della Scandone Fesenko: per il lituano 14 punti, con 5 su 8 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi e 4 rimbalzi. Bene anche Dusko Savanovic nei 24’ in cui è stato impiegato, autore di alcune giocate importanti, 7 punti e 7 rimbalzi; Brian Sacchetti non ha realizzato punti ma ha catturato ben 6 rimbalzi. In ombra David Bell, impiegato solo 9 minuti, senza punti a referto.

«Voglio fare i complimenti ad Avellino che ha fatto una partita di ottimo livello – ha commentato Federico Pasquini -. Noi siamo stati bravi a sporcare un po’ i loro attacchi, a fare in modo che si inceppassero: siamo stati bravi a riportarci in partita dopo un primo quarto dove non abbiamo avuto la giusta energia e abbiamo sbagliato tanti tiri aperti. La partita si è segnata quando, sotto di un punto, abbiamo fatto una gran difesa ma non abbiamo preso il rimbalzo offensivo e ha segnato Marques Green per il +4 davanti alla nostra panchina. E la nostra energia è andata a scemare mentre loro hanno continuato la loro partita. Complimenti a loro, andiamo avanti e ci concentriamo sulla prossima sfida.»

Domani la squadra raggiungerà Monaco dove mercoledì, palla a due alle 20.30 allo Stade Luis II, disputerà la gara di andata dei quarti di finale di Basketball Champions League.

Sidigas Avellino 77 – Dinamo Sassari 65

Parziali: 26-15; 14-21; 19-18; 18-11.

Progressivi: 26-15; 40-36; 59-51; 77-65.

Sidigas Avellino: Zerini, Green 11, Logan 19, Esposito, Leunen 4, Cusin, Severini, Randolph 21, Obasohan 4, Fesenko 9, Thomas 9, Parlato. Coach: Stefano Sacripanti.

Dinamo Sassari: Bell, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti, Lydeka 14, Savanovic 7, Stipcevic 18, Lawal 5, Lighty 5, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.