22 November, 2024
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Dopo le conferme di Dyshawn Pierre ed Achille Polonara, la Dinamo ha concluso la trattativa per l’ala statunitense Dwayne Evans. Nato a Bolingbrook, Illinois, il 24 gennaio 1992, 201 centimetri per 104 chilogrammi, Dwayne Evans è un’ala atipica: atleta rapido e dinamico, dalla doppia dimensione, a dispetto della sua stazza è capace di giocare sia in post basso che fronte a canestro e difendere su almeno tre ruoli. Un innesto importante per coach Gianmarco Pozzecco, che porterà nel reparto ulteriore atletismo e presenza a rimbalzo.

Cresciuto nella Saint Louis University (Missouri), nelle ultime tre stagioni Dwayne Evans ha maturato esperienze in Germania con Gladiators Tries, MHP Riesen Ludwigsburg e Ratiopharm Ulm.

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Dyshawn Pierre giocherà con la Dinamo Banco di Sardegna anche nella prossima stagione. L’ala canadese arrivò in Sardegna nell’estate del 2017, proveniente dalla squadra tedesca del Basketball Löwen Braunschweig che lo prelevò nel 2012 dal Dayton Flyers (Ncaa), dimostrando subito il suo valore, fino a diventare uno dei punti di forza della squadra, in particolare sotto la guida di Gianmarco Pozzecco. Importante in attacco, fondamentale a rimbalzo, Dyshawn Pierre ha trovato a Sassari la dimensione ideale per potersi esprimere al meglio. Chiusi gli ultimi playoff con una media di 11 punti e 6 rimbalzi a partita, è ora pronto a disputare la sua terza stagione in maglia biancoblu.

Il general manager Federico Pasquini commenta così la conferma del classe ‘93: «Siamo molto soddisfatti, avevamo messo il giocatore al centro del nostro progetto, prendere un cinque tecnico come Miro Bilan per confermare Pierre. Abbiamo aspettato che Dyshawn facesse i suoi tentativi con la Summer League e alla fine la pazienza ha pagato».

Dyshawn Pierre. Fonte www.dinamobasket.com .

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Tutto in 40′ (salvo supplementari)! Umana Reyer Venezia e Dinamo Banco di Sardegna Sassari alle 20.45 saranno protagoniste dell’ultima, decisiva pagina dello straordinario film del campionato 2018/2019 che assegnerà lo scudetto. Sei sfide non sono state sufficienti, come molti avevano previsto, a rompere l’equilibrio tra queste due grandi squadre che, classificatesi rispettivamente tera e quarta al termine della “regular season”, hanno poi dimostrato, nei playoff, di essere le migliori e di meritare ampiamente questo grande palcoscenico.

L’Umana Reyer ha vinto cinque dei nove scontri diretti disputati dall’inizio della stagione (2 in “regular season” e 3 nei playoff), la Dinamo quattro (1 in Coppa Italia e 3 nei playoff) ma la Dinamo non risente di alcun timore reverenziale nei confronti della squadra di Walter De Raffaele, che ha già dimostrato di poter battere a casa sua, conquistando Gara2 con il punteggio di 88 a 66, il più netto della lunga ed equilibrata serie della finale scudetto.

L’Umana Reyer questa sera avrà comunque il vantaggio del fattore campo (e di un Taliercio da clima africano, senza un adeguato impianto di climatizzazione), ma la Dinamo arriva dall’entusiasmante rimonta realizzata in Gara6, che l’ha vista protagonista di un secondo tempo indimenticabile.

L’Umana Reyer ha sicuramente in Austin Daye, Michael Bramos e Mitchell Watt i suoi uomini più decisivi, con Stefano Tonut ed Andrea De Nicolao spesso protagonisti di prestazioni sopra la media, ma Gianmarco Pozzecco ha gli uomini (Rashawn Thomas e Jack Cooley su tutti) e lo spirito di squadra che possono creare grandi problemi agli avversari. La Dinamo in questa serie di finale ha avuto protagonisti sempre diversi e se questa sera riuscisse a concentrare in 40′ il meglio di tutti, da Dyshawn Pierre a Marco Spissu, da Achille Polonara a Stefano Gentile (in ripresa dopo l’infortunio di Gara5), da Tyrus McGee a Justin Carter e Jack Devecchi, il sogno del secondo scudetto della storia per la Dinamo potrebbe veramente avversarsi, per la gioia infinita di Sassari e di un’intera Isola, la Sardegna, che sta spingendo da alcuni mesi la squadra biancoblu verso il… Paradiso del basket!

Tyrus McGee. Fonte: www.dinamobasket.com .

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo alle porte del sogno scudetto. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo rimonta e domina l’Umana Reyer con un secondo tempo straordinario e, come 4 anni fa, sarà Gara7 ad assegnare lo scudetto 2018/2019. E’ stata una Gara6 dalle mille emozioni, controllata con grande disinvoltura dalla squadra veneta nei primi due quarti, con una Dinamo in evidente difficoltà, tenuta in piedi da due soli giocatori, uno strepitoso Rashawn Thomas ed un imponente Jack Cooley. Andata al riposo sotto di “soli” 6 punti sul 34 a 40, la squadra di Gianmarco Pozzecco è tornata in campo dall’intervallo lungo letteralmente trasformata, ha rapidamente azzerato lo svantaggio e si è poi resa protagonista di un vero e proprio show, chiudendo il terzo quarto sul 63 a 57 con un parziale di 29 a 17, e con un +10 al 40′, 87 a 77, con tanti protagonisti: uno stratosferico Jack Cooley (26 punti in 30′, 11 su 18 da 2 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 5 falli subiti, 29 di valutazione); uno scatenato Marco Spissu (11 punti in 20′ con due triple pesantissime nella fase più intensa dell’incontro); un incredibile Tyrus McGee, autore del miglior gesto tecnico della serata, una schiacciata in faccia a Mitchel Watt, 2o centimetri più alto di lui, 1,88 contro 2,08, che ha mandato in visibilio il PalaSerradimigni; un Justin Carter decisivo nel finale, oltre a Rashawn Thomas (18 punti con un primo tempo da ricordare). In ombra Dyshawn Pierre, Jaime Smith ed Achille Polonara, mentre Stefano Gentile, recuperato miracolosamente dopo l’infortunio riportato due giorni fa a Mestre, non era chiaramente al meglio della condizione fisica. La Dinamo ha vinto ancora una volta la gara ai rimbalzi, 44 a 35, nonostante il grande ritardo maturato nel primo tempo.

Nella squadra di Walter De Raffaele, in evidenza Mitchell Watt (17 punti e 6 rimbalzi, 21 di valutazione), Michael Bramos (15 punti e 6 rimbalzi) ed Andrea De Nicolao (11 punti), meno brillanti del solito Marquez Haynes, Austin Daye, Julian Stone e Stefano Tonut.

Fino a quando la Dinamo ha tenuto ritmi bassi, l’Umana Reyer ha controllato il gioco con grande autorità ma quando la Dinamo ha cambiato rimo, ritrovando i meccanismi di gioco che le hanno permesso una straordinaria seconda parte della stagione sia in campionato sia in Fiba Europe Cup, l’Umana Reyer è andata in confusione, finendo col subire un parziale di 53 a 37 nei secondi 20′ di gara.

La serie è tornata in parità, dunque, 3 a 3, esattamente come accadde quattro anni fa nella finale tra la squadra allora allenata dal grande Meo Sacchetti e la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti (oggi coach di Treviso, neopromosso in A1). E, come quattro anni fa, la Dinamo ha compiuto l’impresa dopo aver tremato (allora vinse dopo tre tempi supplementari). E dal momento che le analogie sono tante, a Sassari e in tutta la Sardegna, i sostenitori della Dinamo cominciano ad accarezzare il sogno, perché nel 2015, a Reggio Emilia, la Dinamo si cucì addosso il primo scudetto della sua storia, lo scudetto dello storico “triplete”!

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Umana Reyer Venezia 77

Parziali: 19 a25; 15 a 15; 29 a 17; 24 a 20

Progressivi: 19 a 25; 34 a 40; 63 a 57; 87 a 77

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Smith 6, McGee 10, Carter 5, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 4, Gentile, Thomas 18, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 26. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone, Bramos 15, Tonut, Daye 10, De Nicolao 11, Vidmar, Biligha n.e., Giuri 3, Mazzola 3, Cerella 8, Watt 17. All. Walter De Raffaele.

 

 

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Una Dinamo in serata no è uscita sconfitta dal Taliercio di Mestre, 78 a 65 (primo tempo 38 a 34), in Gara5 della finale scudetto. L’Umana Reyer conduce ora 3 a 2 e la squadra di Gianmarco Pozzecco ora non può più sbagliare, giovedì sera in Gara6 al PalaSerradimigni e, in caso di vittoria, sabato sera in Gara7 al Taliercio.

L’Umana Reyer ha condotto la partita fin dalle battute iniziali ma la Dinamo non ha mai mollato, riuscendo a recuperare nel secondo quarto dal -12 (31 a 19 al 13′) al -4 dell’intervallo lungo. Nella seconda parte di gara la squadra di Walter De Raffaele ha allungato più volte e la Dinamo è sempre riuscita a rientrare, con fiammate improvvise, ma nel finale, dopo essere riuscita a tornare ad un solo possesso di distanza, non ha avuto più le forze per fermare l’Umana Reyer, più determinata nella ricerca della vittoria, trascinata dal solito Austin Daye, miglior realizzatore della partita con 20 punti alla pari con Rashawn Thomas e da uno scatenato Stefano Tonut (15 punti).

Dai numeri del tabellino finale emerge la serata no di quasi tutti i giocatori biancoblu, due soli dei quali hanno terminato in doppia cifra, il già citato Rashawn Thomas e Marco Spissu, scatenato nella seconda parte dell’incontro, quando ha letteralmente preso per mano la squadra nella rimonta. In ombra Dyshawn Pierre (4 punti), Jack Cooley (4 punti), Achille Polonara (5 punti), Tyrus McGee (6 punti) e Stefano Gentile (bloccato anche da un infortunio).

La Dinamo ha vinto ancora una volta la battaglia ai rimbalzi, 43 a 34 (11 Pierre, 10 Thomas, 5 McGee, 4 Spissu, solo 2 Cooley), ma questa volta non è bastato, per le insufficienti percentuali al tiro: 45% da 2 punti, 26% da 3 punti e 59% ai tiri liberi.

Nell’Umana Reyer, in evidenza a fasi alterne anche Marquez Haynes, Michael Bramos ed Andrea De Nicolao.

«Non cambierò certo il mio modo di essere – ha detto con animosità alla fine della partita coach Gianmarco Pozzecco – io non piango. Da quando avevo 4 anni sono in questo mondo e non piango. Abbiamo perso  l’unica cosa che che chiedo, che esigo, è che i miei giocatori non si facciano male, perché sono miei figli. E Stefano Gentile è figlio di Nando ma anche mio. Giochiamo in un catino e io non mi lamento ma una cosa è certa, qui dentro non di può giocare a pallacanestro, non si può giocare una finale scudetto. Non mi interessa vincere lo scudetto e mi dispiace fare questa scenata dopo una sconfitta, ho solo il pensiero di andare nello spogliatoio da Stefano Gentile.»

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 78 a 65.

Punteggi parziali: 21 a 14, 17 a 20, 22 a 19, 18 a 12.

Punteggi progressivi: 21 a 14, 38 a 34, 60 a 53, 78 a 65.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone 2, Bramos 11, Tonut 15, Daye 20, De Nicolao 8, Vidmar 5, Biligha, Giuri, Mazzola, Cerella 5, Watt 2. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 17, Smith 6, McGee 6, Carter 1, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 4, Gentile, Thomas 20, Polonara 5, Diop n.e., Cooley 4. All: Gianmarco Pozzecco.

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna grande nella serata più importante, supera meritatamente l’Umana Reyer per 95 a 88 (primo tempo 51 a 41) e riporta in parità la serie della finale scudetto sul 2 a 2. La sconfitta subita due giorni fa è stata dimenticata in fretta, fin dalle battute iniziali la Dinamo ha messo sotto la squadra di Walter De Raffaele, con ritmi elevati, trascinata da Rashawn Thomas e Jack Cooley (alla fine il migliore in campo, con 18 punti in 27′, con 6 su 9 da 2 punti, 6 su 8 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 3 assist, 29 di valutazione), avanti di 7 già al 10′ sul 23 a 16. La musica non è cambiata nel secondo quarto, con l’Umana Reyer in chiara difficoltà, sotto di 15 punti al 16′ sul 40 a 25 (nella Dinamo Marco Spissu è tornato rande protagonista). In evidenza nell’Umana Reyer il solo Marquez Haynes, inesistente Austin Daye, l’uomo partita di Gara3.

L’Umana Reyer è squadra esperta, abituata a questo tipo di partite, e nel finale del quarto ha avuto una reazione, riuscendo a ridurre il ritardo a 10 lunghezze all’intervallo lungo: 51 a 41.

La Dinamo ha continuato a martellare la difesa dell’Umana Reyer nel terzo quarto, nel quale ha ritrovato le medie del periodo d’oro della stagione, e con un parziale di 30 a 24 ha girato al 3o’ sul +16: 81 a 65! Partita finita? Per niente.

Il terzo quarto ha visto l’Umana Reyer ritrovare improvvisamente il suo gioco, continuando a realizzare dai 6.75 (alla fine 14 su 36) e la Dinamo distratta, forse preoccupata per la rimonta avversaria. Punto dopo punto l’Umana Reyer s’è riavvicinata, 85 a 75 al 35′ (la Dinamo ha realizzato solo 4 punti nei primi 4 minuti e mezzo), 86 a 81 al 38′. Tripla provvidenziale di Tyrus McGee per il +8 sull’89 a 81, ma l’Umana Reyer ha accorciato anche con una tripla di Austin Daye ed un tiro da fuori di Marquez Haynes per l’89 a 86. Dyshawn Pierre ha sbagliato da 3, Austin Daye ha tentato anche oggi di riprendere la Dinamo con una tripla ma questa volta l’ha sbagliata e da quell’azione la Dinamo ha ritrovato il passo giusto: due tiri liberi di Tyrus McGee, canestro da 2 punti di Marquez Haynes, poi altri due tiri liberi di Justin Carter, altra tripla sbagliata da Michael Bramos e, infine, gli ultimi due tiri liberi di Tyrus McGee per il 95 a 88 che non cambia più dopo l’ultimo tentativo da 3 di Marquez Haynes, sbagliato.

Alla fine grande festa in un PalaSerradimigni carico di entusiasmo per una Dinamo che continua a sognare lo scudetto.

La Dinamo ha concluso la partita con ben 6 uomini in doppia cifra: Rashawn Thomas 19, Jack Cooley 18, Dyshawn Pierre 12, Justin Carter 12, Tyrus Mcgee 11, Jaime Smith 10. Tre gli uomini in doppia cifra per l’Umana Reyer: Marquez Haynes 22, Austin Daye 16, Mitchell Watt 10.

Non c’è tempo per riposare, tra 45 ore si torna in campo, al Taliercio di Mestre, per Gara5. La corsa verso lo scudetto continua, ora in perfetta parità!

Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Umana Reyer Venezia 95 a 88

Parziali: 23 a 16; 51 a 41; 30 a 24; 14 a 23
Progressivi: 23 a 16; 28 a 25; 81 a 65; 95 a 88

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 9, Smith 10, McGee 11, Carter 12, Devecchi, Magro 2, Pierre 12, Gentile, Thomas 19, Polonara 2, Diop n.e., Cooley 18. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 22, Stone 7, Bramos 9, Tonut 7, Daye 16, De Nicolao 6, Vidmar 6, Biligha n.e., Giuri 2, Mazzola, Cerella 3, Watt 10. All. Walter De Raffaele.

Jack Cooley, il migliore in campo. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Dinamo-Olimpia, Gara3, ci siamo! La squadra biancoblu arriva alla prima casalinga della semifinale scudetto con un clamoroso vantaggio di 2 a 0 costruito con le imprese compiute al Forum di Assago, fermamente intenzionata a chiudere i conti con il primo di tre match point a sua disposizione, i primi due davanti ai 5.000 del PalaSerradimigni.

La Dinamo arriva a questo nuovo appuntamento con la storia, con alle spalle ben 21 vittorie consecutive, quattordici solo in campionato.

Dyshawn Pierre grande protagonista al Forum ha in mente ciò che serve per compiere l’impresa: «Dobbiamo tenere alta la concentrazione e continuare a far quello che stiamo facendo scendendo in campo con tanta energia, la difesa sarà sicuramente la chiave del match».

L’A|X Armani Exchange Milano, squadra costruita per vincere in Italia ed Europa, con un budget nettamente superiore a quello della Dinamo, è ora spalle al muro e questa sera tenterà il tutto per tutto per allungare la serie almeno fino alla Gara4. Simone Pianigiani con il dubbio nel reparto esterni, uno tra James, Nedovic e Jerrells siederà in tribuna.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo è in semifinale scudetto! Pochi minuti fa si è conclusa Gara3 che ha visto la squadra di Gianmarco Pozzecco imporsi ancora una volta sull’Happy Casa Brindisi, 92 a 87, per un 3 a 0 che conclude la serie dei quarti di finale. Per la Dinamo Banco di Sardegna è la 12ª vittoria consecutiva in campionato, la 20ª tra campionato e Fiba Europe Cup!

Come le prime due giocate al PalaSerradimigni, è stata una sfida appassionante, a lungo equilibrata ma con la Dinamo quasi sempre avanti nel punteggio, fino ad un massimo di 12 punti nel primo quarto, 21 a 9, concluso sul 24 a 18. La squadra di Francesco Vitucci ha reagito, ribattendo colpo su colpo, ed è andata al riposo sotto di un solo punto: 43 a 42. L’Happy Casa ha tentato di invertire l’inerzia della partita e della serie, andando alcune volte in vantaggio di un punto, ma la Dinamo non ha mai mollato di un centimetro e l’ha sempre ricacciata indietro, con una grande prova di squadra, ma con Jack Cooley e Dyshawn Pierre su tutti, entrambi con 25 di valutazione finale. Jack Cooley è stato eccezionale nell’area avversaria, realizzando 20 punti (9 su 12 da 2 punti e 2 tiri liberi) e catturando 9 rimbalzi. Ai rimbalzi la Dinamo ha ancora una volta stravinto la sfida, con un netto 37 a 24!

Chiuso il terzo quarto avanti di soli due punti, 67 a 65, nell’ultimo quarto la Dinamo ha fatto pesare la sua sicurezza in tutti i giocatori, con Marco Spissu autore di 3 triple e due liberi fondamentali per il +5 nelle battute finali, fissando il definitivo 92 a 87 che vale la semifinale scudetto!

Ben 6 gli uomini della Dinamo in doppia cifra, nonostante Achille Polonara sia rimasto all’asciutto di punti: Cooley 20, Thomas 18, Pierre 16, Spissu 13, Smith 12, Gentile 11.

La Dinamo ha chiuso con una percentuale del 68% nel tiro da due punti, 27 su 40; il 42% nel tiro da tre punti, 10 su 24; 73% ai tiri liberi, 8 su 11.

All’Happy Casa Brindisi non sono bastate le prove di Banks, autore di 25 punti, 24 di valutazione, e Gaffney, 16 punti, con altri due uomini in doppia cifra, Greene e Brown, autori di 10 punti a testa.

La conclusione rapida della serie, consente alla Dinamo qualche giorno di respiro, in attesa di conoscere l’avversario da affrontare in semifinale. Nell’altra serie dei quarti dello stessa parte del tabellone, questa sera la Sidigas Avellino ha battuto 69 a 62 i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, dominatori della “regular season” ed ora conduce 2 a 1. Tra due giorni nuova sfida in Irpinia. La Dinamo tifa Sidigas, perché l’eventuale eliminazione dell’Olimpia Milano potrebbe dare nuovo slancio ai sogni sassaresi. Il sogno scudetto di cui ha parlato Gianmarco Pozzecco dopo l’impresa compiuta nella finale di Fiba Europe Cup, a Wurzburg, potrebbe cominciare a prendere forma!

Happy Casa Brindisi – Dinamo Banco di Sardegna 87 a 92.

Punteggi parziali: 18 a 24, 24 a 19, 23 a 24, 22 a 25.

Punteggi progressivi: 18 a 24, 42 a 43, 65 a 67, 87 a 92.

Happy Casa Brindisi: Banks 25, Rush 6, Gaffney, Zanelli 4, Orlandino n.e., Guido n.e., Moraschini 9, Greene 10, Cazzolato n.e., Chappell 7, Taddeo n.e., Brown 10. All: Francesco Vitucci.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 13, Smith 12, McGee n.e., Carter 2, Devecchi, Magro n.,. Pierre 16, Gentile 11, Thomas 18, Polonara, Diop n.e., Cooley 20. All: Gianmarco Pozzecco.

Rashawn Thomas. Fonte: www.dinamobasket.com .

 

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Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo continua a correre, batte l’Happy Casa Brindisi anche in Gara2 (106 a 97, primo tempo 49 a 47) ed ora “vede” la semifinale scudetto. Per la squadra di Gianmarco Pozzecco è l’11ª vittoria consecutiva in campionato, la 18ª mettendo insieme il campionato e la Fiba Europe Cup vinta.

La vittoria odierna è maturata al termine di 40′ di durissima battaglia, nella quale la squadra pugliese s’è battuta con grande forza e determinazione fin dalle battute iniziali (9 a 0 nei primi 2′) e proprio per questo il risultato conseguito dalla squadra biancoblu assume il significato di una grande prova di maturità che rafforza le ambizioni per il superamento del turno e per il risultato finale.

La Dinamo è una squadra vera, completa in tutti i reparti, con la panchina lunga che consente tante rotazioni senza scompensi ed in grado di crescere ancora. Non va dimenticato che la squadra è cresciuta dopo l’infortunio che ha messo fuori causa Scott Bamforth, l’uomo in più dalla scorsa stagione e con l’arrivo di Gianmarco Pozzecco che in poche settimane l’ha letteralmente trasformata.

Oggi la Dinamo fa la differenza sia sul piano tecnico sia su quello fisico, come emerge chiaramente nello strapotere ai rimbalzi contro tutti gli avversari. Oggi sotto canestro, sia in attacco sia in difesa non c’è stata partita, come emerge dai numeri dei rimbalzi: 50 a 24! Brindisi nel primo tempo è stata trascinata da Adrian Banks (20 punti, 27 alla fine, 6 su 10 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione) e Riccardo Moraschini (5 su 11 da 3 punti), ma alla distanza s’è arresa allo strapotere fisico e alla precisione al tiro della Dinamo, trascinata nei momenti decisivi, oltre che da Dyshawn Pierre (15 punti e 15 rimbalzi), dagli italiani Achille Polonara (15 punti), Stefano Gentile (14 punti) e…il sassarese Marco Spissu (16 punti in 20′, 4 su 5 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione). In doppia cifra anche Rashawn Thomas (17 punti), Jaime Smith (10 punti) e Jack Cooley (10 punti).

«Ormai le mie dichiarazioni le leggo e mi sembra di essere ritardato – ha detto a fine partita coach Gianmarco Pozzecco -. Tutti gli allenatori fanno un commento tecnico tattico sulla partita, sono qua per la diciottesima volta a ringraziare i ragazzi, non ho altro da aggiungere. Sono grato per quello che stanno dando ad un’isola intera. Anche oggi sono andati oltre i propri limiti. L’unica cosa che posso aggiungere è che abbiamo di fronte una squadra come Brindisi tostissima che non molla mai e gioca con grande intensità.»

«Chiaramente abbiamo combattuto duramente come leoni fino a quando abbiamo resistito, l’ultimo quarto Sassari è stata quasi perfetta da tre, non ho tantissimo da rimproverare ai miei perché se non siamo arrivati al meglio nei momento cruciali non è certo colpa loro – ha commentato il coach brindisino Francesco Vitucci -. Abbiamo molta voglia di vincere la prossima partita in casa, fino all’ultimo secondo giocheremo al massimo delle nostre possibilità.»

Dinamo Banco di Sardegna 106 – Happy Casa Brindisi 97

Parziali: 25 a 26; 24 a 21; 25 a 23; 32 a 27.
Progressivi: 25 a 26; 49 a 47; 74 a 70; 106 a 97.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 16, Smith 10, McGee, Carter 9, Devecchi, Magro, Pierre 15, Gentile 14, Thomas 17, Polonara 15, Diop, Cooley 10. All. Gianmarco Pozzecco.

Happy Casa Brindisi: Banks 27, Brown 17, Rush 7, Gaffney 6, Zanelli 2, Orlandino, Guido, Moraschini 19, Greene IV 3, Cazzolato, Chappell 16, Taddeo. All. Francesco Vitucci.

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Inarrestabile! La Dinamo di questo scorcio di stagione sa solo vincere ed anche questa sera, dopo la strepitosa impresa compiuta mercoledì pomeriggio alla S. Oliver Arena di Wurzburg con la conquista della Fiba Europe Cup, la squadra di Gianmarco Pozzecco ha sbancato anche l’Allianz Dome di Trieste con un terzo quarto irripetibile, nel corso del quale ha inflitto alla squadra friulana un parziale di 22 a 5, ! E’ l’ottava vittoria consecutiva in campionato.

La Dinamo è partita a mille, infliggendo alla squadra di casa un parziale di 23 a 13 già nel primo quarto. Ha subito una timida reazione nel secondo quarto (24 a 28), ed è andata al riposo sopra di 6 punti: 47 a 41. Nel terzo quarto la Dinamo non ha concesso punti all’Alma Trieste per oltre 6 minuti e con il parziale di 22 a 5 già citato, ha girato al 30′ sul +23: 69 a 46. L’ultimo quarto non ha avuto storia, la Dinamo è salita fino al +30, poi ha mollato un po’, con qualche errore al tiro ma ha chiuso comunque sul +21: 86 a 65.

Alla fine, quattro uomini in doppia cifra: Dyshawn Pierre, autore di 21 punti, Marco Spissu e Rashawn Thomas 16 punti a testa, Justin Carter alla miglior prestazione stagionale con 10 punti.

Pallacanestro Trieste 65 – Dinamo Banco di Sardegna 86

Parziali: 13 a 23; 28 a 24; 5 a 22; 19 a 17.

Progressivi: 13 a 23; 41 a 47; 46 a 69; 65 a 86.

Alma Pallacanestro Trieste: Coronica, Peric 9, Fernandez 4, Schina, Wright 5, Strautins 6, Cavaliero 5, Da Ros 8, Sanders 10, Knox 2, Dragic 13, Mosley 3, Cittadini. All. Eugenio Dalmasson.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 16, Smith 4, Carter 10, Devecchi, Magro, Pierre 21, Gentile 3, Thomas 16, Polonara 7, Diop, Cooley 9. All. Gianmarco Pozzecco.

Justin Carter. Fonte: www.dinamobasket.com .