4 November, 2024
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Il NurArcheo festival de Il Crogiuolo – centro di intervento teatrale, torna nel Sulcis dopo qualche anno di assenza con un appuntamento imperdibile nell’area archeologica di Monte Sirai, il 16 luglio, alle ore 20.30, con la compagnia Teatro Potlach, che propone “Per Edith Piaf”, regia Pino Di Buduo, con Nathalie Mentha.

Viaggio musicale nella Francia degli anni 30-50  attraverso le canzoni di Edith Piaf.
Storie di vite nell’ambiente della malavita francese, storie di donne innamorate, storie di passioni di sogni… ricordi di vite perdute.
“Corretto e regolare” descrive un protettore molto speciale, “Browning” racconta i misfatti del re della rivoltella, “Amante d’attore” rivela l’amore non corrisposto di una ragazza per un attore. “Tutto crolla”  è una canzone sull’arrivo imminente della guerra: “è tutta la terra che tuona…faremo saltare il mondo…aggrappatevi tutto crolla!“
Ne ”Il fisarmonicista” la ragazza di strada perde il suo amore in guerra, un fisarmonicista la cui musica resterà per sempre nel suo cuore.
La storia di ”Rita la bionda“ la ragazza senza cuore che gestisce un bar al bordo del mondo, “La Foule” , “L’uomo della Moto”,  “ Padam Padam”… E’ il giorno della liberazione, la fine della guerra, l’ora della ricostruzione e dei consigli per vivere meglio… dei ricordi della “ Vie en Rose”.
Lo spettacolo è la seconda versione dello spettacolo “Per Edith Piaf”, ed è stato ribattezzato “I primi 100 anni di Edith Piaf” in onore del centenario della nascita della cantante francese (1915-1015).

Lo spettacolo sarà preceduto da una visita guidata a cura del sistema museale Carbonia in collaborazione al Consorzio Sistema Culturale Sardegna.
Il biglietto ha un costo di 15 euro e comprende anche antipasto composto da bevanda e taglierino.

 

Sesta e ultima giornata, a Sant’Antioco, per Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival dei cortometraggi del Mediterraneo organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović. Partita sabato scorso, la sei giorni dedicata al cinema breve nella cittadina costiera del Sud Sardegna giunge domani (giovedì 8) all’approdo della sua diciottesima edizione.
Si comincia alle 16.30, nell’Aula Consiliare del Comune, con la proclamazione dei vincitori dei due Premi Giuria Giovani assegnati ai migliori film brevi delle sezioni Intrecci Mediterranei e Intrinas dagli studenti universitari e delle scuole superiori del territorio che hanno partecipato ai laboratori di critica radiofonica e di formazione Giuria Giovani curati da Claudio De Pasqualis e da Francesco Crispino in collaborazione con Unica Radio. Nel corso dell’appuntamento sarà proiettato “L’Ulisse”, un documentario di dieci minuti realizzato da Marta Massa e Patrik Varsi sull’artista di Sant’Antioco Antonio Cauli, autore delle sculture che andranno in premio ai vincitori.
Alle 18.00, in prima visione per la Sardegna, è in programma la proiezione di “Margini” (Italia, 2022, 91′), il film di Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti – co-sceneggiatore e attore protagonista, presente alla proiezione – che ha ricevuto il premio del pubblico alla Settimana Internazionale della Critica della settantanovesima Mostra del Cinema di Venezia. Il lungometraggio trasporta lo spettatore a Grosseto nel 2008: al centro del racconto tre giovani membri di un gruppo punk che, stanchi di suonare tra sagre e feste dell’Unità, hanno finalmente l’occasione di riscattarsi aprendo la data bolognese di una famosa band americana, i Defense. Il concerto viene però annullato, ma i tre non si danno per vinti: se non possono andare a Bologna a suonare con i Defense, allora saranno i Defense a venire a Grosseto. ll piano, però, si rivela più difficile del previsto: i paradossi della vita di provincia trasformano ogni dettaglio in un problema insormontabile, mettendo in discussione la riuscita dell’impresa ma soprattutto ciò a cui i tre tengono di più: la loro amicizia.
E proprio la musica è la protagonista assoluta dell’ultimo evento in programma: alle 21.30, nella sala del ristorante Da Achille presso l’albergo Moderno (in via Nazionale, 82), ritornano gli Intrecci musicali, l’appuntamento ormai consueto di Passaggi d’Autore che suggellerà anche questa edizione; diretto dal sassofonista e compositore (nonché direttore musicale del festival) Emanuele Contis, il progetto propone stavolta una collaborazione con la Francia: ad essere ospitata è, infatti, un’intera band transalpina, Levita, con la cantante di origine lituana Vita Levina, Arthur Links alla chitarra, il contrabbassista sardo (ma da anni a Parigi) Maurizio Congiu, e Bruno Marmey alla batteria, affiancati per l’occasione dallo stesso Emanuele Contis al sassofono ed alla cura degli arrangiamenti; un concerto che si annuncia come un viaggio immaginario tra i vicoli di Parigi, e per questo ricco di contaminazioni e generi diversi, tra jazz, manouche e musica popolare, spaziando dagli omaggi alle più belle chansons francaises di Georges Brassens, Henri Salvador ed Edith Piaf, al sound più nostalgico dei Noir Désir, passando per Mayra Andrade, Tété e tanti altri, non senza alcuni brani originali di Levita. Un concerto dal sound rotondo ed avvolgente, portato in scena da musicisti di livello internazionale.

 

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Domani, martedì 10 e mercoledì 11 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4 – ospita lo spettacolo. La commedia del Teatro d’Inverno è scritta, diretta e interpretata da Lucia Dore e Giuseppe Ligios. L’appuntamento fa parte di “1 € festival – Performing Art Festivals”.

Lo spettacolo. “Polvere di stelle – omaggio al varietà” è una commedia musicale liberamente ispirata all’omonimo film del 1973, scritto e diretto da Alberto Sordi che ne è anche interprete insieme a Monica Vitti. L’adattamento scritto, diretto e interpretato dagli attori Giuseppe Ligios e Lucia Dore, è un omaggio al varietà e al teatro di rivista. Come nella versione cinematografica, anche in questa trasposizione teatrale ritroviamo due precarissimi artisti, la soubrette Dea Dani e il capocomico Mimmo Adami, abbagliati dal miraggio hollywoodiano di fama e gloria. Nel vano tentativo di entrare a far parte del firmamento delle “stelle” nazional-popolari, sbarcano il lunario riciclando sketch, cantando canzoni e rifacendosi a pezzi resi celebri da grandi artisti del teatro e del varietà nell’Italia a cavallo tra gli anni ‘30 e ‘50. Un continuo ed affannoso arrangiarsi che mette a dura prova la relazione sentimentale che lega i due protagonisti. Durante lo spettacolo vengono proposti pezzi resi celebri da personaggi del calibro di Walter Chiari, Bice Valori, Alberto Sordi, Monica Vitti, il Quartetto Cetra, Fred Buscaglione, Nino Taranto, Gabriella Ferri, Claudio Villa, Gina Lollobrigida, Trilussa, Totò, Angela Luce, con incursioni che vanno da Edith Piaf all’ Opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht fino ad “Elio e le storie tese”.

Gli interpreti. La commedia portata in scema dal Teatro d’Inverno, ha per interpreti Lucia Dore e Giuseppe Ligios. Arrangiamenti musicali a cura di Gianfranco Salvio, disegno luci Tony Grandi.

Domenica 7 giugno, alle 21.00, al Teatro delle Saline ultimo appuntamento stagionale per la rassegna “1 € festival”. In scena lo spettacolo “Voglio un chilo di pane” del gruppo Tama Trio, con Mauro Palmas, Nando Citarella e Pietro Cernuto.

Da Tama Trio scaturisce un concerto dalla sonorità unica che coinvolge ed emoziona il pubblico. La zampogna e il friscaletto, strumenti tipici della tradizione popolare dell’Italia del sud, suonati da Pietro Cernuto, si aggiungono all’intensità dei profondi legni (liuto cantabile e mandola) di Mauro Palmas e alla singolarissima forza espressiva della voce di Nando Citarella. Le tradizioni sarde e partenopee abbracciano quelle della Sicilia, in un ancora intimo e magico incontro di voci e suoni.

Al Teatro delle Saline, con i dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno, si chiude con Tama Trio “1 € festival” 2015. La rassegna ha avuto un convinto apprezzamento dal pubblico e della critica. Da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Domani, giovedì 28 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline prosegue la rassegna “1 € festival” con la compagnia Teatro Sassari che presenta “La gana di lu cuzineri” per la regia di Alfredo Ruscitto. La rappresentazione è tratta da “I casi sono due “ di Armando Curcio.

“I casi sono due” è un’opera senza tempo, scritta nel 1941 da Armando Curcio (Napoli 1900 – Roma 1957, commediografo, giornalista e fondatore della Casa Editrice che porta il suo nome), noto per avere scritto anche altre commedie portate al successo dalla Compagnia De Filippo, portata al successo da Peppino de Filippo e successivamente  anche da Carlo Giuffrè, racconta il dramma della solitudine di due anziani cui non mancano titolo nobiliare e denaro, ma l’affetto di un figlio che dia un tocco di gioiosa allegria a una senescenza vissuta senza serenità. Memore di una fugace avventura prematrimoniale giovanile con un’avvenente ballerina, l’anziano cavaliere Ottavio Del Duca – esempio perfetto di malato immaginario – si vede costretto a raccontare alla moglie Eufrasia, che riversa molto del suo bisogno affettivo sull’amato cane, dell’esistenza di un fantomatico figlio che un’agenzia non certo scrupolosa e onesta sta cercando. Dato a balia a un’umile famiglia, il giovane Gaetano Esposito che dovrebbe essere già ‘maturotto’ ha condotto una vita disgraziata da trovatello diventando – privo com’è stato di famiglia, guida ed educazione – uno ‘scostumato delinquentello’. Ma il destino gli gioca uno straordinario ‘tiro’ in quanto capita proprio nella signorile dimora del cavaliere nelle vesti di un cuoco assunto da poco tempo, ma che ha già portato scompiglio nel tranquillo tran tran della magione destabilizzando il compassato maggiordomo, la vezzosa cameriera, il simpatico cameriere e non solo … Elevato a ‘cavaliere’, si mostra riottoso a ogni forma di educazione vista anche l’abissale ignoranza pur se condita da simpatica vivacità intellettuale, anzi da una furbizia patentata. Le sorprese non sono finite: l’agenzia dichiarando un suo errore porta nella dimora un secondo Gaetano Esposito, un tipo completamente antitetico (psicopatico, autistico e malaticcio) determinando il ritorno del primo in cucina. Chi dei due è il vero figlio? La commedia si dipana tra colpi di scena, sorprese e gag che rendono divertentissimo lo spettacolo.  Il lieto fine è d’obbligo dopo momenti di incertezza.

“La gana di lu cuzineri” è interpretata da Mario Lubino, Teresa Soro, Emanuele Floris, Alfredo Ruscitto, Antonietta Toschi Pilo, Paolo Colorito, Pasquale Poddighe e Michelangelo Ghisu. La regia è di Alfredo Ruscitto.

Una rassegna di successo. Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Martedì 19 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline prosegue la rassegna “1 € festival”. “Ade, la vana fuga”, regia di Chiara Caruso e Francesco Mugnari, è l’opera portata in scena dalla compagnia Teatri tra i binari.

“Ade” è un processo di lavoro che inizia la sua indagine dalla Fiaba e dal Mito in quanto archetipi della società e millenaria successione di comportamenti sociali condivisi, ponendo l’attenzione su quelle parti critiche e crudeli normalmente omesse nei racconti a noi pervenuti. La compagnia durante il suo lavoro in studio ha posto l’attenzione sui ruoli che spesso ognuno di noi si trova a dover rivestire per essere accettato all’interno della società. Fin da quando un bambino nasce comincia subito ad avere a che fare con altre persone e soprattutto con dei racconti. Ecco che una serie di parole cominciano a far capire come un futuro uomo dovrà comportarsi e soprattutto quali saranno le vicende che dovrà affrontare. Le fiabe sembrano essere dei piccoli contenitori di storie già pronte e prestabilite che ci spingono costantemente a considerare la nostra vita e il suo destino come già programmati. Delle piccole gabbiette con all’interno un copione già scritto. La donna che attende il principe azzurro, l’uomo come il valoroso condottiero che salverà il mondo… ma se questo non accadesse?

La compagnia Teatri Tra i Binari nasce nel 2012 dalla scissione di un gruppo di attori registi e artisti, de “La Compagnia delle Arti Distratte”. Guidati da Chiara Caruso, artista visiva, regista, attrice, arte-terapeuta e Francesco Mugnari, attore, performer, regista, laureato c/o Dams di Bologna, “Teatri Tra i Binari” sviluppa un’indagine sulla pluralità dei linguaggi artistici e la possibilità di dar vita ad un infinità di teatri possibili; ritrovando nell’immaginario dei binari una grande quantità di storie di uomini e donne che possono abitare per istanti della propria vita questi luoghi, che altro compito non hanno che quello di stabilire connessioni espressive e creative. La compagnia nel 2014 ha vinto per la Categoria Professionisti. Per “Ade, la vana fuga” i performer sono Marina Capezzone, Stefano Cavallaro, Simona Fossi, Andrea Francesca, Simone De Fazio, Francesco Mugnari, Beatrice Nutini, Maria Grazia Pappalardo e Roberto Sorrentino. Musiche di Gian Maria Ferlito. Coreografie di Pierangelo Preziosa. Scene di Chiara Caruso e Francesco Mugnari.  Costumi  di Susanna Fabbrini. Video  di Nadia Baldi.

Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Domenica 17 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, per la rassegna “1 € festival” va in scena “The Wall”. Con la regia e la coreografia di Livia Lepri, l’opera è liberamente tratta dall’omonimo capolavoro firmato nel 1982 dei Pink Floyd. Lo spettacolo sostituisce “La creatura”.

Liberamente tratto dal capolavoro dei Pink Floyd del 1982, “The Wall” vuole iniziare un viaggio attraverso tre chiavi di lettura principali: autobiografia, osservazione critica e sociale ed evoluzione della follia. L’educazione scolastica nel periodo della rivoluzione studentesca è il punto di partenza attraverso il quale viene presentato al pubblico Pink – il protagonista dell’opera – nel suo primo periodo di confusione, quello in cui inizia a perdere aderenza con la realtà. Il suo disagio emerge dal corale composto da dieci danzatori che sono presenti sulla scena per quasi tutto lo spettacolo, esigenza che nasce da e nel rispetto della partitura musicale dell’album che è quasi totalmente corale e ripercorre l’infanzia di Pink ed il suo avviarsi verso una crescita che si popolerà di fantasmi. L‘affrontare la parte sociologica ed il contesto storico nel quale lui ha vissuto, focalizza l’attenzione sulla presenza delle masse di fan e studenti, che talvolta diventano gendarmi. Ho provato in alcuni momenti a porre la base, forse un po’ azzardata, sull’analisi dell’alienazione dell’uomo che quando si trova perso nell’investibilità degli eventi perde il senno sentendo di non poter andare avanti se non attraverso la follia. L’abbattimento di quel muro introspettivo che fa vagare la mente oltre ogni umana ragione, diventa il pretesto per una resurrezione fittizia che aiuta l’umano nel suo percorso attraverso la vita, ma che lo abbandona alla sua solitudine.

Lo spettacolo “The Wall” è basato sulle musiche dei Pink Floyd. La Compagnia Danza Estemporada si avvale di Marco Piras (video e scene), Adriano Marras (disegno e luci), Antonio Sisto (allestimenti) e della Lisandro Informatica (servizi informatici). Regia e coreografia sono di Livia Lepri.

Una rassegna di successo. Al Teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Giovedì 14 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline si apre la rassegna “1 € festival”. “Storiafinta, una storia vera d’amore”, scritta e diretta da Lelio Lecis è l’opera portata in scena dalla compagnia Akròama con Simeone Latini e Marion Constantin.

Sospeso fra immedesimazione e distacco, fra passione e straniamento, un uomo solo in una spiaggia deserta guarda il mare e narra a se stesso una storia d’amore: forse la inventa, forse tragicamente la ricorda. I protagonisti di questa storia sono un agente di commercio (interpretato da Simeone Latini), e una giovane americana (Marion Constantin) in fuga da una famiglia ossessionata dall’arrivismo e disinteressata alla felicità della figlia. In questa fuga confusa la ragazza finisce per trovare un effimero conforto nell’approdo ad una setta religiosa: “I bambini di Dio”. Ed è mentre distribuisce ai semafori volantini sull’imminente fine del mondo che lui la incontra, e se ne innamora perdutamente e senza speranza. Insieme fanno un viaggio che rappresenta una fuga per entrambi. Un viaggio on the road percorrendo la Sardegna, un’isola la cui bellezza finirà per apparire monotona nella cornice del finestrino dell’auto. L’amore negli squallidi alberghetti fuori stagione, fobie sessuali, l’angoscia poi infine, la noia. “Storiafinta” è uno spettacolo che l’autore definisce di poesia, e che può esser considerato un esempio italiano di quella tendenza al raccontare la cruda realtà dei giovani negli ambienti urbani. Tendenza che ebbe successo nella seconda metà degli 80‘s con i romanzi americani “Meno di Zero” di Ellis e “Le mille luci di New York” di McInerney. Il testo è stato scritto oltre trent’anni fa come sceneggiatura cinematografica – in origine era destinato ad un’opera video – e nell’adattamento teatrale mantiene una struttura in cui vengono recitati sia i dialoghi sia le didascalie. “Storiafinta” è una poesia, una vera poesia d’amore di tutti i tempi!

Scenografie e costumi Lelio Lecis con la consulenza di Marco Nateri. Musiche di Laurie Anderson e Johannes Schmoelling. Realizzazione scenografie Arianna Caredda e Raffaella Mattana. Sartoria Anna Sedda. Direzione tecnica Lele Dentoni. Assistente alla regia Erika Carta. Assistente tecnico Ivano Cugia. Responsabile di produzione Stefanie Tost. Responsabile amministrativo Marina Mura.

Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Teatro giovane, nuove matrici espressive, vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni: questo il cuore pulsante di 1 €uro Festival che anche quest’anno, a partire dal 14 maggio, si svolgerà nella preziosa cornice del Teatro delle Saline di Cagliari.

Un evento importante e ricorrente organizzato dall’Akròama a favore della promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo, del teatro nazionale e con incursioni spesso nel teatro internazionale.

Il Festival, ormai giunto alla settima edizione, rappresenta un imperdibile appuntamento che svela con passione e vigore uno spaccato culturale di straordinaria vivacità creativa, dove si fondono le migliori capacità espressive teatrali, declinate secondo un poliedrico paradigma che comprende sperimentazione e linguaggi multimediali nel teatro, nella danza e nella musica.

L’appuntamento, vivacizzato da un’eccezionale pluralità di proposte, si pone al pubblico attraverso una formula rivoluzionaria riguardo l’esiguo costo dell’abbonamento: un modo per far entrare il teatro nella quotidianità delle persone, favorendo la familiarità con l’universo dello spettacolo.

1 €uro Festival prende il via il 14 maggio con Storiafinta, prodotto da Akroama, scritto e diretto da Lelio Lecis, una storiavera d’amore tra un agente di commercio spregiudicato e “peccatore” ed una giovanissima “suora” appartenente alla setta religiosa “Bambini di Dio”.

Si prosegue il 17 maggio con un’altra produzione Akroama, La creatura di Lelio Lecis, liberamente tratto da uno scritto del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen. Uno spettacolo in cui si indaga sul rapporto tra l’artista e l’opera della sua creazione.

La protagonista Irene (Lea Karen Gramsdorf) finirà per esser travolta da una follia, che dopo una serie di avventure pericolose, la porterà alla morte in compagnia di Rubeck (Simeone Latini) di cui fu la musa ispiratrice.

Il 19 maggio sarà poi la volta della compagnia Teatri tra i binari, un giovanissimo gruppo toscano che mette in scena Ade – La vana fuga con la regia di Chiara Caruso e Francesco Mugnari, dove gabbie, principesse e principi azzurri sono i protagonisti di una storia tutta da scoprire.

Teatri tra i binari ha vinto nel 2014 il primo premio nel prestigioso “PerformArt”, concorso internazionale di arti performative organizzato da Actores Alidos.

Il festival prosegue il 21 maggio con una produzione di teatro/danza della compagnia Asmed , Come lame di luce con la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena e la coreografia di Matteo Corso. Lo spettacolo trae spunto da “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” opera di Monteverdi su versi della “Gerusalemme Liberata” del Tasso.

Il 24 maggio sarà di scena la compagnia Ilos con lo spettacolo Cherridoras, testo e regia di Elena Musio. Uno spettacolo ispirato a storie di miniera, fortemente dentro le problematiche attuali della nostra isola.

Si prosegue il 26 maggio con I primi cento anni di Edith Piaf del Teatro Potlach, una delle più importanti realtà italiane e europee del teatro urbano. Lo spettacolo diretto da Pino di Buduo è ispirato alla figura di Edith Piaf ed è interpretato da quella straordinaria attrice e cantante che è Nathalie Mentha.

Giovedì 28 maggio sarà la volta della Compagnia Teatro Sassari che il nostro pubblico conosce benissimo e che rappresenta un modo originale di raccontare la Sardegna attraverso opere di autori nazionali, spesso napoletani, tradotti e adattati alla civiltà sarda. Questa è la volta di La gana de lu cuzineri di Armando Curcio per la regia del napoletano Alfredo Ruscitto.

Domenica 31 maggio andrà in scena lo spettacolo Metamorphosis interpretato da oltre venti allievi/attori della Scuola d’Arte Drammatica diretti da Elisabetta Podda. Una proposizione contemporanea di Metamorphosis di Ovidio di grande comunicatività per il pubblico di tutte le età.

Si prosegue il 2 giugno con la compagnia di danza Estemporada di Sassari, una delle compagnie di danza tra le più importanti in Sardegna riconosciuta e finanziata anche dallo stato italiano, con lo spettacolo Studio per anestesia dei sentimenti con la coreografia di Livia Lepri.

La stagione si chiude il 7 giugno col gruppo musicale Tama Trio diretto da Mauro Palmas, uno dei compositori etno-contemporanei più importanti della Sardegna. Tre musicisti di grande spessore (Mauro Palmas, Nando Citarella, Pietro Cernuto) per un debutto nazionale dello spettacolo e presentazione del relativo CD Voglio un chilo di pane.

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