19 November, 2024
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«Il budget stanziato dalla Regione per la medicina specialistica e la riabilitazione non riesce a coprire tutte le spese delle strutture accreditate.»

La denuncia arriva dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Salute, che lancia l’allarme sul rischio chiusura delle residenze convenzionate.

«La Regione – aggiunge il consigliere regionale di Forza Italia – ha rivisto le tabelle relative alla medicina specialistica, con l’erogazione di risorse irrisorie per le diverse prestazioni. Questi finanziamenti non riescono a coprire neppure le spese per il personale. Le strutture accreditate vanno ad incrociare le richieste del mondo della disabilità e non solo con fondi ridotti al lumicino per le diverse prestazioni, con un parametro che va di pari passo alle ore del servizio assistenziale.»

«La realtà è che qui si rischia di cancellare la sanità privata, con la fine delle prestazioni di base per i sofferenti – conclude Edoardo Tocco -. E’ necessario che l’assessore Luigi Arru ponga fine a questa sottrazione di risorse, con l’incremento del budget per le strutture accreditate, anche per evitare il taglio dei posti di lavoro.»

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La sala conferenze del comune di Ortacesus ha ospitato ieri un convegno sul morbo di Alzheimer, promosso dall’associazione Alzheimer, in sinergia con i comuni di Pimentel, Ortacesus, San Basilio, Goni, Barrali ed il gruppo politico “Progetto Guasila”.

Il dibattito si è concentrato sulla necessità di un cambiamento nell’approccio alla malattia, ponendo al centro la persona. E, soprattutto, con uno sguardo attento a una possibile prevenzione.

Il sindaco di Ortacesus, Fabrizio Mereu, ha esordito mettendo in evidenza gli aspetti sociali: «I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni. Con l’innalzamento dell’età media nei prossimi decenni si verificherà un incremento del numero di persone colpite da malattie neuro generative ed in particolare da morbo di Alzheimer. Un problema sociale non di poco conto, che si rifletterà sulle scelte delle amministrazioni comunali chiamate a dare un sostegno alle persone». Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, da anni segue con interesse l’associazione che si occupa dei disagi causati dal morbo. «Alzheimer e demenze – ha detto Edoardo Tocco – sono condizioni che mettono a dura prova chi viene colpito e i suoi familiari, con la sensazione di essere lasciati soli dalle istituzioni. Occorre trovare una soluzione comune che consenta una gestione dignitosa e solidale degli individui che ne soffrono. Una missione importante, con la possibilità di intraprendere un nuovo cammino per gli anziani colpiti dalla malattia. Auspichiamo che nel corso del dibattito sulla finanziaria vengano trovate nuove risorse per il sostegno ai pazienti. Occorre un cambiamento nell’approccio verso i disagi – ha concluso Edoardo Tocco –, con un’attenzione mirata sugli interventi in grado di dare la giusta centralità alla persona».

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Il Consiglio regionale ha approvato con 30 voti favorevoli e 14 contrari, la terza variazione al bilancio 2017-2019.

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione del disegno di legge n. 461/A -“Disposizioni finanziarie e terza variazione al bilancio 2017-2019”.

Il relatore di maggioranza Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio, si è rimesso al contenuto della relazione. Assente il relatore di minoranza Christian Solinas (Psd’Az) il presidente ha avviato la discussione generale.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha affermato che, «a fronte di una variazione di pochi milioni di euro rimodulati per esigenze ed istanze di natura straordinaria, è per noi censurabile il modo di procedere che presenta evidenti lacune nel momento in cui si stanno per affrontare finanziaria e bilancio, e rivela difetti nella politica finanziaria». Sarebbe stato invece auspicabile, ha proseguito, «il recepimento di quanto sta emergendo nel dibattito della società sarda in materia di politiche del lavoro per le quali non c’è alcuna misura utile come non c’è niente per il sostegno ad importanti settori produttivi che chiedono di competere meglio nel sistema economico e creare posti di lavoro». Rivolto alla maggioranza, Pietro Pittalis la ha accusata di auto-incensarsi «per pochi deboli segnali di ripresa statistica mentre però la situazione generale parla di una estrema sofferenza del tessuto produttivo regionale, perché la Sardegna non è uscita dalla crisi e la disoccupazione è ancora a due cifre soprattutto per i giovani a differenza di altre aree del Paese». Tutto questo, ha protestato Pietro Pittalis, «non può essere liquidato perché il presidente non si candida più; forse ha fatto un grande favore al Pd ma non ha reso un buon servizio alla Sardegna, anzi è la confessione di un fallimento della sua esperienza di governo perché sarebbe stato più giusto presentarsi davanti ai sardi per sottoporsi al loro giudizio anziché scappare». Nel merito, ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia, «noi confermiamo la nostra opposizione, contro l’immobilismo della Giunta ma soprattutto di quelle forze politiche che dicono una cosa alla stampa e fanno il contrario in Aula, ed annunciamo che nelle finanziaria vi incalzeremo su una proposta forte per il lavoro, sulla scia di quanto proposto dal segretario della Cgil, dal quale siamo politicamente distanti anni luce ritenendo comunque che la sua proposta non possa essere lasciata cadere nel vuoto». Le risorse le trovate quanto vi pare e se volete, ha concluso Pietro Pittalis, «adesso dovete trovarle per le politiche sul lavoro e su quanto non faremo sconti, dai dipendenti pubblici che aspettano risposta come quelli di Forestas e non basta un parziale adeguamento contrattuale eludendo il problema dell’equiparazione con gli altri dipendenti pubblici». Questa legislatura, ha detto infine, « non deve finire in maniera così ingloriosa rispetto alle incessanti denunce provenienti dal corpo sociale e dalle categorie produttive della Sardegna».

Sempre per Forza Italia il consigliere Edoardo Tocco ha lamentato gravi ritardi in tutti i passaggi amministrativi di contenuto finanziario, «atti sempre più distanti dai tempi incalzanti che ci impone la società sarda, serve piuttosto una azione strutturale perché, al di là del problema della provincia di Nuoro, il sistema degli enti intermedi ha oltre 1.100 dipendenti ed una situazione di enorme difficoltà nell’assicurare i servizi essenziali a cominciare dalle strade, mentre lo Stato continua la sua opera rapace e spietata di taglio delle risorse». In definitiva, ha concluso, «serve un intervento forte per dare ai sardi il messaggio che questo Consiglio fa ogni sforzo per risolvere i loro problemi».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, nel condividere gli interventi dei colleghi, ha detto di provare «sdegno a nome del Consiglio, messo da parte con una arroganza mai vista attraverso ben 25 emendamenti che nascondono provvedimenti minuti ben lontani dall’interesse generale, che comunque non possono passare senza discuterli violando elementari regole di bilancio». Questo, ha lamentato, «è un assestamento e non una variazione  di cui non c’è alcuna urgenza». Ora basta, ha proseguito, «cercate di recuperare un minimo di dignità per la funzione legislativa, evitando il trucco di nascondere dietro 4 milioni altri 40, perché non potrete sfuggire al giudizio della gente stando chiusi nel palazzo, non mi presto a discutere argomenti del genere senza cognizione di causa, penso che il legislatore abbia diritto di conoscere quello che è chiamato a votare».

Per il gruppo “Sardegna” il consigliere Paolo Truzzu ha manifestato «l’impressione che la Giunta stia scambiando la cortesia dell’opposizione in vista di interessi comune con un po’ di idiozia ma non  è così; abbiamo licenziato un provvedimento come puramente tecnico ed anche in finanziaria presenteremo solo emendamenti di sostanza, ma poi vediamo 25 emendamenti, di cui 23 della Giunta, senza che ne sapessimo nulla». Non si può procedere in questo modo senza alcun rispetto per l’Aula, ha lamentato, «con una procedura del genere, allora presenteremo 2000 emendamenti alla finanziaria per contrastare la vostra arroganza».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha dichiarato che «è evidente che la tecnica normativa utilizzata è viziata dalla solite furberie della Giunta che, dopo l’assenso comune dei capigruppo per definire alcune situazioni problematiche, ha escogitato un trabocchetto, mettendo in piedi un marchettificio in tutti i sensi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, facendo strame delle risorse regionali con percorsi barbari, proponendo uno spicchio di finanziaria non per risolvere i problemi dei sardi ma soltanto per fini elettorali, buttando i soldi alla rinfusa per manifestazioni di basso profilo o contentini ad associazioni politicamente vicine». Il Consiglio, ha sostenuto, «deve legiferare in modo dignitoso, vicino ad un popolo che continua ad avere problemi gravissimi: disoccupazione, economia, sistema locale bloccato».

Il consigliere di Campo progressista Francesco Agus ha ricordato che «l’assestamento nasce per venire incontro all’esigenza di tappare i buchi di un sistema provinciale regionale ormai alla canna del gas». Dopo il referendum, ha affermato, «serve un profondo ripensamento per metterli in condizione di sopravvivere e svolgere funzioni fondamentali nell’interesse dei cittadini (strade, scuole, ambiente); oggi aumentiamo gli stanziamenti destinati alla provincia di Nuoro per 2.5 milioni, ma resta sullo sfondo una situazione disastrosa di pesantissimi tagli dello Stato, che ha riconosciuto appena 30 milioni alla Sardegna sul prelievo forzoso per le polizze assicurative che in Sardegna sono le più alte d’Italia, a fronte di riorse nazionali per tutto il sistema provinciale pari a 1.4 miliardi di cui alla nostra Regione spetterebbe almeno un trentesimo pari a 46 milioni (l’importo del fondo unico) ed un arretrati per circa 70». Cerchiamo di non farci fregare, ha concluso Francesco Agus, «perché fra 3 mesi sindaci e consiglieri gestiranno le nostre Province, evitiamo una bomba ad orologeria che sarebbe devastate per la Sardegna con servizi di molto inferiori al resto d’Italia, per cui subito la ricognizione attenta dei soldi che ci spettano prima di voto della Camera sulla finanziaria».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha sostenuto che «la campagna elettorale è iniziata ma anche in campagna elettorale bisogna stare sulla realtà delle cose; questa è una variazione di bilancio passata in commissione con un accordo unanime per mettere in sicurezza la Provincia di Nuoro, che contiene anche 20 milioni per la sanità e 5 milioni per contratto dell’Agenzia Forestas». Il quadro devastante raccontato dal centro destra, secondo Cocco, «non corrisponde alla verità e dimentica i numeri di allora ed inoltre, quanto alle politiche del lavoro, ne parleremo in finanziaria per intervenire in un settore i cui numeri che certamente non ci soddisfano ma segnalano una crescita superiore a quella del Mezzogiorno, così come conosciamo problemi della società sarda e dei giovani disoccupati, interverremo anche su questo rafforzando anche le azioni di sostegno al mondo pastorale cui abbiamo destinato 47 milioni, più altri 20 per il settore agricolo». Oggi però, ha ribadito Cocco, «parliamo di altro anche con emendamenti di merito, per quanto ci riguarda ci sottoporremo al giudizio dei sardi come tutti, a partire da una finanziaria che approveremo entro l’anno meglio affermando una buona prassi ed attivando processi di spesa più rapidi». Magari non raccontiamo molto bene quello che facciamo, ha concluso, «ma molte cose le abbiamo fatte mentre altri hanno solo parlato; le riforme portano critiche ma sono necessarie e chi si oppone vuole lasciare le cose come stanno».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, replicando al capogruppo del Pd, ha precisato che «in commissione ci siamo resi disponibili per alcune variazioni su spese necessarie ma, fino ad oggi, nessuno conosceva gli emendamenti sostanziosi della maggioranza alterando in modo grave i presupposti del provvedimenti ma, fatto ancor più grave, fare passare come uso comune un sistema pasticciato che non può essere raffrontato con quello precedente, perché prima c’era il bilancio di competenza mentre ora è di cassa». E’chiaro, ha continuato, «che di fronte alla nostra disponibilità e sensibilità istituzionale la maggioranza ne ha approfittato; allora che si approvi tutto con i suoi voti ma senza accampare ragioni di urgenza». Sul piano politico, ha concluso Attilio Dedoni, «avete fatto tutto ciò che non c’era da fare in questa legislatura, state mettendo le istituzioni alla berlina, state alimentando l’antipolitica dei 5 stelle, ma gli elettori sardi sapranno valutare se si è fatto qualcosa di concreto per la loro terra, dopo tante battaglie perse ed alcune nemmeno combattute».

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulla questione delle Province sarde alle quali lo Stato ha sottratto ben 358 milioni dal 2012 al 2016, ed alla provincia di Nuoro (Ogliastra compresa) ben 41 milioni complessivi. Si tratta di dati già noti dall’anno scorso, ha ricordato Carta, «che avevo inserito in una mozione dell’anno scorso, una cifra enorme ed assurda che avrebbe dovuto sollevare dalla sedia tutta la Giunta, una ingiustizia contro la quale bisognava combattere ma non certo ritirando i ricorsi contro lo Stato». Carta si è poi soffermato sull’attuazione dell’art.8 dello Statuto «che consente alla Regione di agire sulla leva fiscale, opportunità che la Regione ha totalmente ignorato e fra poco arriverà la finanziaria che non contiene strumenti concreti di intervento ma al massimo qualche, bonus che non inciderà sul problema del lavoro». Altra opportunità perduta, ha detto ancora Angelo Carta, «quella della zona franca istituita con legge dello Stato sui territori colpiti da alluvione, sollecitata da una risoluzione che chiedeva la perimetrazione in attesa di un decreto del ministero dell’Economia». Allora, ha concluso il capogruppo sardista, «non si capisce come si vuole creare lavoro».

Dopo l’on. Carta ha preso la parola l’assessore Raffaele Paci, che ha detto: “Non va bene essere accusati di malafede quando la lealtà del comportamento è sempre stata la mia guida continua. Ho preso impegni in quest’Aula di fare l’ultima variazione di bilancio perché c’era il tema delle province: Nuoro e da ultimo Sassari. Avevo detto in conferenza di capigruppo che il disegno di legge sarebbe stato molto semplice e che poi avremmo fatto la pulizia del bilancio, con riguardo alle somme non impegnate che rischieremmo di vedere perse. Il nucleo di questo provvedimento sono i due milioni e mezzo per la provincia di Nuoro e i seicentomila per la provincia di Sassari, il rinnovo contrattuale di Forestas che vale circa 7 milioni. E poi stiamo prevedendo 20 milioni per colmare il disavanzo della Sanità e saranno disponibili dalla prossima settimana, se la legge sarà approvata, sotto forma di anticipo per il 2018”.

Per dichiarazione di voto, l’on. Stefano Tunis (Forza Italia) ha detto: “Do atto al capogruppo del Pd che sta tentando di trasformare il piombo in oro. Ma il governo della Sardegna è altamente inefficiente: è impossibile presentarlo come qualcosa di buono per i sardi. L’opposizione vi sta spiegando che trovare 40 milioni di euro non è un fatto di abilità, per il quale vi dovete fare i complimenti, ma un segno di cattiva programmazione”.

Sempre per Forza Italia l’on. Alessandra Zedda ha attaccato l’assessore al Bilancio: “Questo provvedimento non è un atto di trasparenza, mi spiace che ne parli in questi termini l’assessore Raffaele

Paci. Nessuno può impedirci di denunciare il vostro atteggiamento: a questa maggioranza va bene tutto, basta che sia seduta lì e che nessuno la disturbi.  La verità è che la giunta Pigliaru ha del tutto sbagliato la programmazione: ci sono state partite finanziarie che gridano vendetta, perché siete in campagna elettorale a differenza nostra”.

L’on. Angelo Carta (Psd’Az) ha annunciato il suo voto di astensione in occasione del voto del passaggio agli articoli. Ed ha aggiunto: “In capigruppo abbiamo parlato di questo provvedimento, non di 27 emendamenti”.   

Sul proposta del presidente Gianfranco Ganau l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli.

La Giunta e la Commissione Bilancio hanno dato il loro parere favorevole ai 27 emendamenti all’articolo 1.

Sul tema dell’Ati Ifras, l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto che “ci si doveva fermare alle cose urgenti, se la vostra programmazione fosse stata fatta bene”.

L’Aula ha approvato il testo dell’articolo. Sull’emendamento aggiuntivo 1 relativo alla chiusura della miniera di Olmedo a firma Luigi Lotto (Pd), l’on. Marco Tedde (FI) ha detto: “La crisi industriale di Olmedo è stata affrontata dalla Giunta in modo burocratico, nonostante non fosse una delle vertenze più difficili. I lavoratori andarono in Grecia a incontrare i nuovi concessionari e furono lasciati soli: nessuno dalla Regione li accompagnò da Emin. Oggi cercate di mettere un pannicello caldo per consentire a Igea di tenere in forza alcuni lavoratori ma non tutti gli ex lavoratori della miniera di Olmedo. Penso invece che si debba dare garanzie a tutti gli ex”.

Per l’on. Luigi Lotto (Pd) “la commissione V ha già esaminato il problema con l’assessore all’Industria e questo provvedimento consentire di praticare la messa in sicurezza della miniera. Faremo un ulteriore tentativo di rimettere in produzione la miniera ma non dipende dalla Giunta né dal Consiglio regionale”.

Anche l’on. Salvatore Demontis (Pd) ha preso la parola: “Il problema di Olmedo è più ampio, perché quella coltivazione sta perdendo di interesse rispetto al mercato. Quindi è giusto mettere in sicurezza la miniera e procedere a questo punto a un’indagine di mercato per capire che destinazione può avere, visto che le due procedure di evidenza pubblica sono state infruttuose”.

Per il Partito dei Sardi ha preso la parola con l’on. Roberto Desini, che ha condiviso l’emendamento a nome del gruppo: “Speriamo si creino le condizioni per risolvere questa vertenza, che si aggiunge alle note difficoltà del Nord ovest della Sardegna”.

L’emendamento 1 è stato approvato.

Sull’emendamento 2 (a firma Franco Sabatini) ha preso la la parola l’on. Alessandra Zedda (FI), che ha detto: “Non si doveva arrivare alla fine dell’anno per risolvere il problema dei lavoratori precari pubblici che sono attendati sotto le nostre istituzioni. Noi abbiamo sempre dato la nostra disponibilità sulle questioni che riguardano la vita delle persone”.

L’on. Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, è intervenuto e ha detto: “Ho aggiunto la mia firma a questo emendamento perché si dà una certezza a padri e madri di famiglia. Voteremo a favore”.

Anche l’on. Gianfranco Congiu (PDS) ha annunciato il voto a favore dell’emendamento: “Il tema fu già affrontato in passato e se non è stato risolto è solo perché ad altri livelli sono intervenute poi altre norme e combinati disposti che hanno vanificato i nostri precedenti sforzi”.

Il presentatore, on. Sabatini, ha detto: “Questo emendamento è un atto di giustizia per i disinfestori della provincia di Nuoro. E i 400 mila euro annui sono già contenuti nel trasferimento fatto alle province per la gestione del sistema antinsetti ex Crai”. Anche l’emendamento 2 è stato approvato.

Sull’emendamento 3 della Giunta, destinato a pagare i costi della certificazione dei bilanci Asl, l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto: “Nelle aziende sanitarie sono stati eliminati i collegi sindacali ma ci chiediamo come possano cinque persone controllare quello che prima facevano 18 persone”. Approvati gli emendamenti 3 e 4.

Sull’emendamento 5 (100 mila euro per manutenzione del cimitero di Asiago) l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto: “State mischiando tutto, ho diritto di dubitare sulle vostre capacità”.

L’assessore Paci ha replicato: “E’ responsabilità mia se ho portato gli emendamento all’ultimo ma stiamo dando centomila euro al comune di Armungia perché provveda ai lavori al cimitero della Brigata Sassari di Asiago. E’ la Regione Veneto che ci ha chiesto di intervenire nell’ultima commemorazione”.

L’on. Paolo Truzzu (Fdi) ha detto con riferimento all’emendamento 5: “Un intervento condivisibile, che ho sempre sollecitato. Bisognerebbe occuparsi per tempo delle cose e non all’ultimo”.

Secondo l’on. Pietro Pittalis (FI) “è nota a tutti la storia della Brigata Sassari e il cimitero di guerra sito a Casara Zebio. Avevamo già previsto un contributo e si tratta di proseguire in quella attività, perché su quelle montagne è stato davvero il nostro popolo come testimoniano i racconti di Emilio Lussu. Tornerò invece sulla finanziarie per parlare di risorse tolte alle Pro loco e date ad associazioni private”. Approvato l’emendamento 5 e 6 (borse di studio per le discipline non mediche).

Sull’emendamento 7 (25 mila euro per la pubblicazione dell’opera “Giovanni Spano e suoi corrispondenti), l’on. Zedda ha chiesto: “Perché proprio quest’opera e non altre? Che bisogno c’è e che urgenza c’è, proprio in questa seduta?”. Della stessa opinione l’on. Tedde (FI): “Ma di cosa stiamo parlando? Chi sono questi corrispondenti? Quarantamila euro per quest’opera: non si può continuare con le marchette, del tutto inutili e che non porteranno nessun risultato utile”.

Anche il Pds con l’on. Roberto Desini si è detto perplesso e ha annunciato il voto contrario e così per Forza Italia, Edoardo Tocco e Pietro Pittalis. Per l’assessore Raffaele Paci “il contributo serve per terminare le pubblicazioni che sono già state avviate con i primi tre volumi. Sono i costi delle spese vive di stampa”. Voto contrario anche dall’on. Piermario Manca (Pds). L’emendamento 7 è stato respinto con 28 contrari e 17 favorevoli. 

Aperta la discussione sull’emendamento n. 8 (Giunta regionale) è intervenuta la consigliera di Fi, Alessandra Zedda, che si è detta favorevole allo stanziamento di 250.000 euro per l’abbattimento dei costi del “fitto casa” ed ha proposto di destinare a tale finalità anche i 25.000 euro che erano destinati all’Ilisso con l’emendamento n. 7, bocciato in Aula.

La proposta di modifica non è stata accolta per l’opposizione del presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, e posto in votazione nella sua versione originaria l’emendamento n. 8 è stato approvato all’unanimità (48 favorevoli su 48 votanti).

Sull’emendamento n. 9 la consigliera Alessandra Zedda (Fi) ha dichiarato voto a favore della proposta di stanziamento di 200.000 euro a favore del comparto cinematografico ma ha chiesto spiegazioni sui 145.000 euro a favore dei centri servizi culturali. L’assessore dello Spettacolo, Giuseppe Dessena, ha precisato che l’emendamento è un “semplice cambio di titolo che trasforma da spesa corrente a conto capitale” somme già stanziate dalla di stabilità 2017. 

Posto in votazione l’emendamento n. 9 (Giunta regionale) è stato approvato con 33 favorevoli e 11 contrari.

Sull’emendamento n. 10 (Giunta regionale) che autorizza una spesa di 53.000 euro sempre per iniziative del comparto cinematografico, è intervenuto il consigliere Marco Tedde (Fi) che ha dichiarato voto contrario («sono favorevole a sostenere il cinema ma questi sono soltanto pannicelli caldi»). Posto in votazione l’emendamento è stato approvato con 28 a favore e 15 contrari.

Il consigliere del Pd, Roberto Deriu, è intervenuto a favore dell’emendamento n. 11 (Giunta regionale) che in pratica proroga fino al 2020 l’utilizzo delle risorse impegnate a favore dell’Anci. Posto in votazione l’emendamento è stato approvato per alzata di mano.

Sull’emendamento n. 12 (Giunta regionale) che incrementa di 69.685 euro le risorse destinate all’organizzazione di manifestazioni e eventi sportivi (articolo 26, comma 4 della legge n. 17 del 17 maggio 1999),  i consiglieri di Fi, Alessandra Zedda e Edoardo Tocco hanno chiesto spiegazioni all’assessore dello Sport, Giuseppe Dessena, mentre il consigliere del Pds, Roberto Desini, ha dichiarato voto favorevole anche a nome del gruppo che rappresenta. Posto in votazione l’emendamento 12 è stato approvato così come l’emendamento n. 13 (Giunta regionale) che destina 637.966 a favore della Provincia di Sassari “al fine di garantire gli equilibri di bilancio e assicurare le funzioni fondamentali”.

Sull’emendamento n. 14 (Giunta regionale) che prevede misure urgenti a favore dell’agenzia Forestas con lo stanziamento di oltre 7 milioni e mezzo di euro per l’adeguamento contrattuale. Il capogruppo Fi, Pietro Pittalis, ha insistito sulla necessità di inquadrare i lavoratori di Forestas nel comparto pubblico regionale ed ha invitato il presidente della commissione Personale a portare in Aula il provvedimento “così che ciascuno si assuma le sue responsabilità”.

Il presidente della Prima commissione, Francesco Agus, ha dichiarato piena disponibilità ad affrontare il tema del contratto dei forestali già in occasione della riunione del parlamentino del personale in programma per giovedì prossimo alle 10.30. Il consigliere di Fi, Marco Tedde, ha ricordato l’impegno “non mantenuto dai capigruppo della maggioranza” con i sindacati di Forestas in occasione dell’incontro dello scorso 8 settembre per un nuovo inquadramento contrattuale.

Il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha dichiarato voto favorevole ed ha detto di apprezzare “una prima risposta ai dipendenti di Forestas”. Il capogruppo di Art. 1 – Sdp, Daniele Cocco, ha dichiarato voto favorevole ed ha sottolineato che l’emendamento in votazione affronta un tema distinto rispetto all’inquadramento contrattuale dei dipendenti ed ha auspicato che tale questione sia affrontata in commissione prima delle proposta di modifica della legge elettorale regionale.

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha dichiarato voto favorevole ma ha evidenziato l’urgenza della “stabilizzazione dei dipendenti e della modifica del contratto di lavoro per farli diventare dipendenti regionali”. Salvatore Demontis (Pd) ha annunciato voto a favore e ha parlato di “emendamento importante per adeguamento contrattuale atteso da anni da non confondere con la questione della modifica del contratto”.  Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, si è detto favorevole all’emendamento ma “è tempo di risolvere la questione dell’inquadramento dei dipendenti di Forestas”

Il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis, ha chiesto la votazione per parti, escludendo il comma 2 ter dell’emendamento perché – a suo giudizio – mette sotto tutela della giunta il risultato della contrattazione tra le parti sociali. L’assessore del Personale, Filippo Spanu, ha escluso intenti diversi da parte della Giunta se non quello di garantire il controllo al collegio dei revisori di Forestas e prevedere un controllo di compatibilità finanziaria della Giunta.

Posti in votazione i comma 2-bis e 2-quater sono stati approvati e successivamente l’Aula ha dato il via libera anche al comma 2-ter.

Sull’emendamento n. 15 (Giunta regionale) che stanzia 300.000 euro per potenziare il programma di rilancio del comparto ippico, il consigliere, Gaetano Ledda (Psd’Az-La Base) ha chiesto spiegazioni più approfondite all’assessore dell’Agricoltura che ha ricordato lo stanziamento totale di un milione e trecentomila euro per il rilancio del comparto ippico, al fine di realizzare programmi per lo sviluppo del comparto incentrati sulla riproduzione e l’allevamento dei cavalli.

Il capogruppo di Art.1-Sdp, Daniele Cocco, ha ricordato la chiusura della scuola interforze di foresta Burgos ed ha auspicato un utilizzo efficace di tale imponente strutture per rilanciare la filiera dell’ippica. Il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, ha aggiunto: «Vincoliamo i 300 milioni dell’emendamento per il rilancio delle strutture di foresta Burgos».

Luigi Crisponi (Riformatori) ha ricordato le proposte di legge che sul tema sono in discussione nella Quinta commissione e il presidente della commissione, Luigi Lotto, ha evidenziato che per l’ippica serve “un provvedimento organico che ne assicuri il rilancio”.

Posto in votazione l’emendamento 15 è stato approvato e con distinte e successive votazioni sono stati approvati altri 7 emendamenti della Giunta: l’emendamento n. 16 (100.000 euro per i cavallini della Giara); emendamento n. 17 (581.014 euro per la diversificazione produttiva nel settore cerealicolo); l’emendamento n. 19 (confermati i contributi in capo ai comuni per la valorizzazione del patrimonio boschivo); emendamento n. 20 (150.000 euro a favore dell’Isr di Tempio); l’emendamento n. 26 (spesa di euro 1.566.000 per il 2017 e 919.000 per gli anni successivi per l’erogazione di una sovvenzione del FITQ); l’emendamento n. 27 sulla quota libera del risultato di amministrazione e l’emendamento n. 28, in materia di professioni turistiche (accolto  un emendamento orale del consigliere Comandini), sul quale il consigliere Paolo Truzzu (FdI-Sardegna) ha dichiarato voto contrario.

Via libera all’articolo 2 (Norma finanziaria) e all’articolo 3 (Entrata in vigore). Approvato l’allegato n. 1 (Variazione delle spese per missioni, programmi e titoli) con gli emendamenti n. 21; 22; 23; 24; 25 inerenti variazioni tecniche all’allegato. Approvato di seguito l’allegato n. 2 (Prospetto verifica rispetto vincoli finanza pubblica) e l’allegato n. 3 (Allegato di variazione riportante i dati d’interesse del tesoriere).

In sede di dichiarazione di voto sul testo di legge i consiglieri di Fi, Alessandra Zedda e Marco Tedde, hanno dichiarato voto contrario ma la variazione di bilancio è stata approvata con 30 favorevoli e 14 contrari.

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha quindi annunciato l’immediata convocazione della conferenza dei capigruppo e del Consiglio alle ore 16.00.

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«L’ospedale Brotzu deve essere salvaguardato, evitando il rischio di un depotenziamento dei reparti.»

E’ l’allarme lanciato del consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) – vice presidente della commissione salute nel palazzo di via Roma – in seguito alle ricadute negative sul nosocomio prodotte dalla riforma di riordino ospedaliero.

«Un progetto che sta palesando i suoi risultati negativi, con lo smembramento di alcuni reparti fondamentali per l’assistenza sanitaria ai cittadini – aggiunge Edoardo Tocco -. Alcune decisioni drastiche, con il taglio di diversi servizi stanno creando oggettivo disorientamento, preoccupazione e disagio nella popolazione, in particolare tra i pazienti. E’ ormai evidente la distanza che si è creata tra il manager dell’Ats e l’assessore della Sanità, considerato che è mancata la convocazione di un tavolo di confronto sul comparto sanitario in seguito alla recente riforma – conclude Edoardo Tocco -. Diversi sono i punti caldi: dalla riorganizzazione del settore sino agli orari di lavoro, con turni massacranti in alcuni reparti, sino alle indennità previste dagli accordi integrativi ma attualmente bloccate per i medici di Medicina Generale, per la Guardia medica e per il 118.»

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Una moria di pesci lungo il Flumendosa ha nuovamente colpito il tratto del corso d’acqua che si allunga nel Sarrabus Gerrei. Le segnalazioni sono arrivate da parte dei pescatori del territorio, da sempre in prima linea per difendere il sistema ecofluviale. L’allarme è stato rilanciato dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), con richiesta di un intervento urgente degli assessori dell’Agricoltura e dell’Ambiente.

«Con la lenta agonia delle specie ittiche (dai muggini alle anguille, sino ai cefali), sono a forte rischio le cooperative di pescatori del territorio. Non solo – denuncia Edoardo Tocco -. Si evidenziano disagi anche per il settore agrozootecnico, con i pastori che si trovano costretti a portare in altri siti i capi ovini per abbeverarsi.»

Il fenomeno è stato denunciato anche dai consiglieri comunali di San Vito Gianfranco Mattana e Stefano Galdi. «Molti pesci nell’area fluviale del Flumendosa – spiegano – stavano boccheggiando in superficie mentre altri galleggiavano già morti. E’ una situazione che rileva la necessità di un piano d’emergenza per salvare il corso d’acqua».

La causa della moria sarebbe l’anossi provocata dall’abbassamento del livello dell’acqua dovuto alla prolungata siccità e all’innalzamento della temperatura.

«Chiediamo alla Regione – conclude Edoardo Tocco – una modifica all’assetto di distribuzione delle acque nel compendio fluviale, per non assistere a questi fenomeni. Sarebbe poi necessario un sostegno economico alle coop dei pescatori private delle risorse ittiche del fiume.»

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La commissione della Sanità, Politiche sociali e Sport, presieduta dal vice presidente Edoardo Tocco (Forza Italia) ha ascoltato l’assessore dello Sport Giuseppe Dessena e l’assessored el Lavoro Virginia Mura, sui contenuti della manovra finanziaria 2018. Nel suo intervento, l’assessore ha dello Sport ha affermato fra l’altro che «il mondo sportivo regionale sta complessivamente crescendo e la Regione deve essere in grado di sostenere in modo sempre più incisivo questo processo di crescita, che non è solo agonistico ma anche sociale, soprattutto nei piccoli Comuni».

Dopo aver sottolineato che le disponibilità finanziarie del settore, pari a circa 7.6 milioni, sono sotto dimensionate per circa 1 milione, Dessena si è soffermato su alcuni aspetti delle leggi di settore, sostenendo che «occorre lavorare anche sulle società per incentivare e semplificare l’accesso alle opportunità offerte dalla Regione e potenziare, dopo gli ottimi risultati del 2016, la loro capacità di organizzare eventi sportivi di livello nazionale ed internazionale che danno vitalità ai territori, generano un indotto importante per il tessuto economico locale e riflettono una immagine positiva della Sardegna anche in chiave turistica».

«Un’ulteriore spinta alla crescita del movimento sportivo regionale – ha concluso l’assessore – arriverà da un ulteriore stanziamento di circa 3 milioni, che abbiamo inserito con una rimodulazione all’interno del Patto per la Sardegna.»

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri ed Alessandro Collu (Pd), Luca Pizzuto (Art.1-Mdp), Antonio Gaia (Cps) e Domenico Gallus (Psd’Az-La Base).

Il presidente Edoardo Tocco, nelle conclusioni, ha richiamato l’attenzione dell’assessore Giuseppe Dessena sull’importanza del sostegno della Regione ai “Giochi delle Isole”, cui partecipano le principali realtà insulari del Mediterraneo (Sardegna, Corsica, Baleari, Cipro, Malta, etc). L’assessore ha assicurato l’impegno della Giunta.

La commissione ha poi ascoltato l’assessore del Lavoro Virginia Mura. «La nostra emigrazione – ha sottolineato Virginia Mura – è molto cambiata sia per l’ingresso di nuovi emigrati portatori di significative esperienze personali, culturali e professionali, che per l’azione della Regione, passata da un sostegno (2 milioni circa, confermato per il 2018) attribuito sulla base dell’esistenza e del funzionamento dei circoli ad uno più attivo, orientato alla progettualità, alla capacità di fare squadra e di creare buone relazioni con le istituzioni, le categorie produttive e la società civile dei Paesi di riferimento.»

«Una realtà dinamica e con grandi potenzialità – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – come dimostrano i risultati del progetto Sardinia Everywhere, al quale hanno lavorato diverse organizzazioni di nostri emigrati (Faes, circoli dei sardi in Svizzera, Fasi, circoli di Sofia, Berlino e Barcellona, una nuova associazione di Londra che presto si costituirà in circolo), con lo scopo di creare una rete di sardi nel mondo per intercettare la nuova emigrazione ed utilizzare le competenze degli emigrati per promuovere l’immagine della Sardegna e le sue eccellenze.»

In questo nuovo contesto si collocano una serie di altre iniziative, dagli incontri promossi dall’associazione di Londra presso l’Istituto italiano di cultura a quelli svoltisi a Sofia, con la presenza di esponenti delle ambasciate di Italia e Russia, e Berlino. Sardinia Everywhere, inoltre, ha una proiezione social che assicura la presenza in diverse piattaforme (Facebook, Instagram, YouTube etc) dell’omologo portale.

Un altro intervento riguarderà, nel triennio, il Messaggero sardo, storico organo di informazione degli emigrati sardi. Il progetto prevede la digitalizzazione dei vecchi numeri della rivista e la sua riedizione in versione digitale.

I circoli sardi nel mondo sono 111, compreso quello di Tokyo di recente costituzione, il primo del continente asiatico. Ma altri sono in attesa di riconoscimento come Londra, Copenaghen, Saragozza, Shangai e Auckland.

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«La Regione avrebbe potuto evitare questa incertezza con un investimento a lunga scadenza.» Non nasconde la delusione il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) per la rivoluzione che potrebbe interessare la compagnia Meridiana. Non solo un cambio del nome, con il battesimo di Air Italy, ma la preoccupazione riguarda il destino dei lavoratori: «Il personale di volo, compresi i piloti, sono stati già trasferiti a Milano. La strategia potrebbe essere quella di una fuga degli uffici amministrativi e della parte tecnica, verso la Penisola. Una beffa per la nostra Isola – aggiunge Edoardo Tocco – perché nel giro degli anni si passati da Alisarda a Meridiana, con una flotta legata al nome della Sardegna. Un simbolo dell’economia sarda. La Regione avrebbe dovuto rivendicare un ritorno al passato, riportando la compagnia ai fasti di un tempo con un investimento a lunga scadenza». I riflessi negativi si potrebbero allungare sulla continuità territoriale: «Perché – conclude Edoardo Tocco – il rischio è che ci sia lo smantellamento della sede di Olbia e nessuna strategia competitiva per gli scali isolani. Una scommessa persa per la Sardegna, visto che la salvaguardia del vettore avrebbe invece portato vantaggi anche per l’aeroporto di Cagliari-Elmas, con incentivi per la porta d’ingresso principale del Sud Sardegna».

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«Un percorso innovativo, da portare avanti con convinzione, per realizzare in città un polo sanitario di medicina specialistica diurno al servizio dell’area vasta e non solo da inglobare nel San Giovanni di Dio, dando risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini, puntando non solo su una rete ospedaliera di qualità, ma anche sul potenziamento della prevenzione e dei servizi territoriali per costruire un nuovo modello di sanità più vicina alle persone.»

E’ la proposta del consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Salute, per evitare la chiusura dell’ex ospedale civile del capoluogo isolano: «Un’esigenza che scaturisce dal territorio per affrontare la dismissione di diverse strutture sanitarie. Un processo per favorire il pieno utilizzo degli spazi e delle attività utili agli utenti. Il San Giovanni di Dio potrebbe così essere restituito alla città, destinandolo all’ambito dei codici bianchi. Una sorta di nuovo centro diurno. Un poliambulatorio che possa dare risposte più efficaci e adeguate ai bisogni in un settore così delicato e complesso. Siamo convinti – conclude Edoardo Tocco – che vadano potenziati i servizi di qualità, ma occorra anche una porta sempre aperta verso la comunità, in modo tale che tutti si facciano carico dei problemi di chi è più fragile, favorendone la giusta attenzione verso i problemi socio sanitari».

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato un’interrogazione sulla situazione dei lavoratori addetti alle pulizie negli edifici regionali.

Edoardo Tocco sottolinea che i lavoratori sono disponibili ad un «eventuale ulteriore piccolo sacrificio di limatura dei propri contratti individuali di lavoro, con un aumento delle ore che garantisca anche equità nel salario» pur di non perdere il posto di lavoro e restare nel limbo dell’incertezza, compromesso che un esercito di dipendenti – circa 400 operatori – delle imprese di pulizia in attività negli assessorati regionali e negli immobili dei diversi enti è disposto a concedere per uscire dal tunnel di un’incertezza dettata dalle poche ore lavorate (nonostante il contratto a tempo indeterminato).

«La situazione dei lavoratori addetti alle pulizie negli edifici regionali – spiega Edoardo Tocco – sta assumendo sempre più toni preoccupanti. Si applica il contratto multiservizi, con un atto che prevede un accordo di lavoro part time a tempo indeterminato. Una formula che appare discriminatoria nei confronti dell’organico con retribuzioni irrisorie e poche ore di lavoro, con lo spettro di un ulteriore riduzione alle porte. Sarebbe opportuno – conclude Edoardo Tocco – che la Regione si adoperasse per l’adeguamento dei contratti e la salvaguardia dei posti di lavoro.»

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«Subito uno stanziamento di risorse per i pescatori di Capoterra danneggiati dalla moria di pesci». E’ la richiesta avanzata dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco con un’interrogazione agli assessori regionali dell’Ambiente e dell’Agricoltura: «Nello stretto sbocco a mare del Maramura, orate, muggini e altre specie sono condannate alla morte in mezzo a pozzanghere fangose ed alla sterminata quantità di sabbia che si è accumulata sul fondale con i detriti fangosi – spiega Edoardo Tocco -. Una situazione che ha determinato una scarsa circolazione delle acque. Ormai gli stessi canali che sboccano nel tratto dello sbocco a mare (si prenda come esempio il Rio Santa Lucia) sono praticamente invasi ed ostruiti da canne, tronchi e residui che inevitabilmente vengono trasportati verso lo specchio d’acqua in occasione di nubifragi e eventi alluvionali. O, peggio ancora, il fatto si verifica in seguito ai prolungati periodi di siccità. Sarebbe peraltro compito della Regione salvaguardare e tutelare la fauna ittica, con interventi di manutenzione delle acque finalizzati a produrre le condizioni ideali per mantenere in vita i pesci che abitano l’ambiente marino dell’area – conclude Edoardo Tocco -. E’ opportuno uno stanziamento a favore del comune di Capoterra per venire incontro alle esigenze delle coop di pescatori, penalizzate dalla moria delle specie ittiche a Su Castiau».