19 July, 2024
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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), critica gli sconti tariffari annunciati dall’assessore regionale dei trasporti Massimo Deiana e dalla Delcomar.

«Una grande presa in giro per tutti i non residenti che si recano abitualmente nelle isole minori sarde attacca Edoardo Tocco -. Siamo ben lontani dal realizzare una continuità territoriale compiuta all’interno delle nostre Isole.»

Un progetto che andrà avanti per un solo mese (salvo riprendere in autunno) e durante i weekend. «Chi, per affetti, perché vi è nato o perché proprietario di case, viaggia spesso verso le isole minori sarde. Si stima che arrivino nelle isole migliaia di persone – sottolinea Edoardo Tocco -. E’ logico che ci si aspettasse ben altro dalla Regione, in termini di promozioni tariffarie, rispetto a quella che risulta essere una mera iniziativa commerciale della compagnia Delcomar, ben lontana dal soddisfare quegli interessi pubblici attesi da anni. Che la Regione, evidentemente, non vuole tutelare, continuando a lavarsene le mani e lasciando fare all’armatore monopolista che, dalla giunta regionale, riceve milioni di euro annui per svolgere il servizio di trasporto marittimo».

«La montagna ha partorito un topolino – aggiunge Edoardo Tocco – mentre, ancora una volta, i tantissimi “quasi residenti” che auspicavano l’applicazione della tariffa residenti o qualcosa di simile, senza limitazioni, restano con un palmo di naso. Beffati e umiliati. Stupisce pure la soddisfazione dell’assessore Deiana nel decantare un provvedimento ben lungi da avvicinare minimamente quella continuità territoriale marittima che nelle isole attendono come linfa vitale per la loro sussistenza. I difensori di tale iniziativa parlano di piccoli passi, ma verso dove? Non ci si rende nemmeno conto che il malato è grave e non va curato con la camomilla. Piuttosto che continuare a rimediare magre figure – conclude Edoardo Tocco – l’assessore si impegni, una volta tanto, a tutelare l’interesse pubblico reale delle comunità e di chi vi si reca (o vorrebbe recarsi) tutto l’anno, levandosi la maschera dei supposti blocchi legali e trovando, invece, il modo corretto di impiegare le risorse pubbliche per sostenere quei provvedimenti tariffari attesi, in grado di favorire un maggior afflusso a Carloforte e La Maddalena.»

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I consiglieri regionali Alessandra Zedda e Edoardo Tocco (Forza Italia) ieri hanno organizzato un incontro con le società sportive nella sala convegni dell’hotel Sardegna, per presentare i punti salienti della manovra finanziaria per lo sport sardo, richiamando l’attenzione sul momento di difficoltà.

I due consiglieri regionali di Forza Italia hanno sottolineato che lo sport sardo si trovi con l’acqua alla gola, in presenza di ritardi nell’erogazione dei contributi, rialzo dei costi per le trasferte e taglio dei finanziamenti per l’universo delle società.

«Nel prossimo documento contabile avremo una decurtazione consistente di risorse, con stanziamenti già approvati a favore di una platea più larga per le realtà giovanili – dicono gli esponenti degli azzurri – ma che penalizza notevolmente le squadre che partecipano ai campionati nazionali federali. Siamo consapevoli che in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando occorre rivedere, rimodulare e migliorare i costi delle attività ma per fare questo occorre certezza nell’ammontare dei finanziamenti disponibili e nell’erogazione delle risorse.»

Le società hanno auspicato l’accelerazione delle pratiche per l’assegnazione dei contributi: «Non si può continuare con ritardi inconcepibili, con lo stanziamento dei finanziamenti a stagione ormai in corso – concludono Zedda e Tocco -. Chiederemo all’assessore Dessena di impegnare le risorse per le società sportive entro giugno, per consentire alle squadre di programmare i diversi campionati. Un intervento è fondamentale per agevolare le società nelle trasferte. Molte società sono costrette a rinunciare ai viaggi nella Penisola per la mancanza di risorse. E’ una situazione non accettabile per la galassia dello sport sardo, che rischia di scomparire».

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«Tantissimi giovani sardi rischiano di essere tagliati fuori dal Riordino delle carriere all’interno della Polizia di Stato, con l’abbassamento dell’età degli aspiranti ai concorsi da 30 a 26 anni». Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) sollecita la Giunta regionale per un intervento in grado di scongiurare l’approvazione della riforma. «Una revisione – aggiunge Edoardo Tocco – che rischia di vedere sfumato il sogno di tanti ragazzi per diventare agenti della Polizia di Stato».

La diminuzione dell’età per accedere ai concorsi – sostiene Edoardo Tocco – andrebbe a penalizzare le realtà con la più alta percentuale di disoccupazione.

«Moltissimi giovani sardi tenteranno di accedere alle selezioni – conclude Edoardo Tocco -. Abbiamo atteso oltre 20 anni per un concorso che apra nuovi spazi per i civili all’interno della polizia, ma la nuova modifica pone in forte pericolo la partecipazione di una vasta schiera di aspiranti provenienti dall’Isola con diploma e laurea.»

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«I tagli senza una governance per le specialità sanitarie sono inconcepibili». Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, vicepresidente della commissione sanità, attacca la maggioranza di centrosinistra, sottolineando che «senza questo quadro e con le incertezze legate alla qualità delle prestazioni, è impossibile affrontare la politica dei tagli ai servizi come sta avvenendo nell’arcipelago de La Maddalena e in molte realtà periferiche della Sardegna, con diversi presidi ospedalieri che rischiano di essere privati dei servizi essenziali».

«Sarebbe necessario adottare sistemi di ricezione delle richieste di assistenza primaria nelle 24 ore, finalizzati ad assicurare la continuità delle cure e ad intercettare prioritariamente la domanda a bassa intensità centralizzando almeno su base provinciale le chiamate al servizio di continuità assistenziale condividendo con il sistema di Emergenza-urgenza le tecnologie e integrando i sistemi – aggiunge Edoardo Tocco -. L’azienda di emergenza urgenza è ancora ferma al palo, è inconcepibile pensare alle sforbiciate all’interno delle strutture territoriali senza un servizio avanzato di elisoccorso.»

Sulla questione dei farmaci, Edoardo Tocco conclude sostenendo che «l’obiettivo dovrebbe essere quello di facilitare la vita sia ai pazienti che ai professionisti, con un polo logistico che possa rappresentare una sorta di centro acquisti dei farmaci, incentivando così la tracciabilità dei medicinali e senza privare dei servizi i cittadini».

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L’approvazione arrivata ieri sera, con voto unanime del Coniglio comunale, della variante urbanistica necessaria per la realizzazione del nuovo stadio del Cagliari Calcio, è salutata con grande soddisfazione anche dai rappresentanti della minoranza in Consiglio regionale.

«Si tratta di un passo avanti fondamentale per dare spazio ad uno stadio avveniristico – commenta Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia -. Un impianto provvisorio che però consentirà l’avvio dei lavori della nuova struttura. Abbiamo necessità che il Cagliari possa avere presto uno spazio moderno e accogliente per i tifosi. Basta parole, però. Si metta un freno alla burocrazia e alle lungaggini. Ora si passi ai fatti, con l’inizio delle opere per la costruzione del nuovo Sant’Elia. Sin dalle passate consiliature ci siamo mossi per dare alla squadra rossoblù un complesso sportivo che potesse riportare i tifosi allo stadio, seguendo il copione dello Juventus Stadium e del Dacia Arena di Udine. Un impianto da vivere non solo per il calcio, ma anche nel tempo libero, con spazi alternativi e strutture per altri sport. Auspichiamo che con l’approvazione del progetto ci possa essere l’accelerata decisiva per la costruzione della nuova casa del Cagliari. E’ necessario – conclude Edoardo Tocco – che la struttura possa essere integrata con il quartiere, dando lustro all’immagine del capoluogo isolano.»

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco esprime soddisfazione per la sottoscrizione del Patto per Sant’Avendrace sottoscritto venerdì nell’incontro tra il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni.

«Nessun trionfalismo, ma è assurdo sminuire i segnali finalmente positivi per far uscire dall’anonimato questo pezzo di Cagliari. Speriamo che non siano solo passerelle – dice Edoardo Tocco, già presidente di circoscrizione e componente dell’assemblea civica -. Auspichiamo che non siano progetti calati dall’alto, ma ci sia una concertazione con la popolazione. Non più area periferica della città, certo. Nel disegno di riqualificazione sarà importante concentrare l’attenzione sulla viabilità, con una serie di opere utili per gli abitanti. Nessun stravolgimento sull’attuale assetto. Un piano che possa davvero rappresentare la rinascita per tutta la zona.»

«Occorre partire dalle aree in stato di abbandono, è il caso del mercato ortofrutticolo che, da cuore pulsante dell’economia agricola isolana, è diventato un contenitore da riconvertire – aggiunge Edoardo Tocco -. C’è poi da definire la cessione dell’area militare tra via Simeto e viale Elmas, con un patrimonio utile a realizzare un’opera pubblica essenziale per la città. Nel quartiere si registra la carenza di servizi sanitari. Sarebbe opportuno un confronto per la costruzione di un poliambulatorio. La speranza è che Sant’Avendrace possa avere un nuovo volto. Nel quartiere ricadono diversi uffici regionali e non solo. Intanto, con i finanziamenti possono trovare spazio le strutture sportive dell’area tra via San Paolo e via San Simone, con il palasport atteso da tempo e i campi per calcio, rugby e football. Occorre riqualificare il vecchio mulino Costa. Senza poi tralasciare – conclude Edoardo Tocco – la grande necropoli di Tuvixeddu sino ad arrivare a Tuvumannu, con la zona di via Castelli e dintorni che attende servizi all’avanguardia.»

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«La Regione Sardegna deve tutelare il panorama dei disabili. Non consentirò che sia sottratto un euro al settore. Non deve essere cancellato nessun posto letto. I pazienti non possono rimanere privi di assistenza. E’ opportuno che si lavori per completare l’intesa su servizi, tariffe, stanziamenti e volumi prestazionali, senza alcun taglio alle strutture riabilitative sparse in tutta la Sardegna.»

Il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Edoardo Tocco (Forza Italia) – interviene così nel dibattito aperto da giorni sulla situazione in cui si trovano le strutture assistenziali riabilitative del Sulcis Iglesiente per la scarsità di risorse.

«Siamo a un punto di non ritorno  conclude Edoardo Tocco -. Il rischio è legato alla chiusura delle strutture, con inevitabili licenziamenti degli operatori e la cancellazione dell’assistenza ai pazienti.»

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La chiusura del punto nascite dell’ospedale “Paolo Merlo” di La Maddalena è ancora al centro del dibattito politico regionale. Oggi a tuonare contro la decisione è Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, vicepresidente della competente commissione consiliare regionale.

«E’ una follia. Una scelta incomprensibile – attacca Edoardo Tocco -. L’interruzione dell’attività nel punto nascita dell’ospedale rappresenta uno schiaffo alla popolazione dell’Isola che già è in forte difficoltà per la mancanza di collegamenti con il resto della Sardegna. Un provvedimento che mette a rischio le partorienti. Non è possibile ragionare solo in base ai numeri, mettendo in pericolo la vita di centinaia di mamme residenti nell’Isola. Occorre rivedere il progetto che prevede il trasporto verso l’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, lasciando il punto nascita a La Maddalena. Un servizio indispensabile per gli abitanti dell’arcipelago.»

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Nel corso della discussione della manovra finanziaria in commissione Sanità, il vice presidente Edoardo Tocco (FI) ha sollecitato l’incremento delle risorse finanziarie per i progetti rivolti a persone con gravi patologie; un impegno per le situazioni di disagio all’interno della famiglia, con un maggiore stanziamento per il programma “Ritornare a casa”; l’efficienza dei servizi sanitari sul territorio con i riflettori puntati sui piccoli ospedali dell’interno isolano; e, infine, la continuità delle attività di ricerca negli istituti isolani e personale qualificato nelle corsie dei presidi socio sanitari.

«Ci saremmo attesi un pacchetto di investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini – sottolinea Edoardo Tocco – ma dal documento contabile appare evidente che non ci potrà essere un salto di qualità della sanità sarda. E’ palese che non possiamo votare a favore di un bilancio che riserva poca attenzione alle emergenze sociali e sanitarie, con reparti che devono fronteggiare la soppressione di importanti servizi. E’ scontato che i cittadini dell’interno della Sardegna siano preoccupati per la cancellazione di alcune eccellenze sul territorio con le sforbiciate nei nosocomi considerati di serie B. Ritornare a casa è un tassello fondamentale – conclude Edoardo Tocco – per l’universo delle persone disabili e i soggetti sofferenti. L’auspicio è che possano essere implementati gli stanziamenti per questi programmi.»

 

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La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi) ha dato il via libera, con l’astensione della minoranza, alla legge di stabilità relativa al settore sanitario pur riservandosi di proporre al Consiglio alcuni emendamenti di merito. Due, in particolare, riguardanti l’aumento delle risorse per i Centri anti-violenza, sono stati annunciati da Rossella Pinna del Pd ed Emilio Usula dei Rossomori.

Prima del voto, la commissione ha ascoltato la relazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulle politiche sociali.

Nel suo intervento Arru ha dichiarato che «rispetto all’anno precedente la legge di stabilità 2017 prevede sia un aumento consistente delle risorse (da 255 ad oltre 339 milioni) che misure fortemente innovative coerenti con la strategia di fondo di superare le politiche di sostegno passivo (sostanzialmente di tipo economico) per puntare ad una vera inclusione sociale della persona, all’aumento della sua autonomia e della sua capacità di recuperare una normale vita di relazione».

«Le voci di spesa in significativo aumento – ha spiegato Arru – sono infatti quelle che riguardano il Reis (reddito di inclusione sociale, 30 milioni), le politiche per la famiglia con azioni mirate alla crescita della genitorialità consapevole ed alla compatibilità casa-lavoro (25 milioni) ed il sistema integrato dei servizi alla persona (20 milioni).»

«Si tratta di interventi – ha aggiunto l’assessore – che utilizzano risorse della Regione, dello Stato e dell’Unione europea con queste ultime che segnano il passaggio ad un approccio diverso alle politiche sociali, attraverso lo sviluppo di progetti complessi che comprendono anche la verifica del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.»

«Riteniamo di aver imboccato la strada giusta – ha aggiunto Arru – la Sardegna ha un sistema di welfare ai primi posti in Italia per quanto riguarda le risorse impiegate ma la qualità percepita dai cittadini non è certamente alta e c’è poi un problema complessivo di efficienza del sistema pubblico che, per quanto riguarda la Regione, è anche di risorse umane: basti pensare che gli organici del settore politiche sociali dell’assessorato sono simili a quelli dei servizi sociali del comune di Cagliari.»

Rispondendo ad una domanda del consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco, l’assessore della Sanità ha annunciato alcune novità sul programma “Ritornare a casa” per il quale, grazie all’utilizzo di 9 milioni di economia, la dotazione finanziaria arriverà a 39 milioni. «Ma oltre alle risorse – ha detto Arru – siamo intervenuti per razionalizzare il sistema, aumentando la platea dei beneficiari, semplificando passaggi burocratici che creavano inutili disagi alle famiglie ed eliminando disuguaglianze nei trattamenti delle diverse patologie».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Augusto Cherchi del Partito dei Sardi, Luca Pizzuto di Sel, Edoardo Tocco di Forza Italia ed Emilio Usula dei Rossomori.