18 November, 2024
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Un passato da periferia, quasi dimenticata. La porta d’ingresso per chi arriva in auto dalla Carlo Felice si proietta verso un futuro da modellare con un mega progetto. Il quartiere di Sant’Avendrace vuole cambiare il look e ripartire dai suoi abitanti. E’ la missione del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco: «E’ un programma che parte da lontano – spiega il responsabile dell’aula di Palazzo Bacaredda – con un disegno che comprende il quadrilatero che parte dal viale Sant’Avendrace per poi spingersi sino a via San Paolo, passando per la zona di via Santa Gilla. Potrebbe essere una svolta per la città, attraverso i finanziamenti arrivati dal Bando per le periferie, ma si ascoltino le voci dei cittadini e delle associazioni di categoria presenti nel rione».

Un investimento considerevole – 18 milioni di euro, messi a disposizione dal Governo – in grado di assicurare una svolta ad un pezzo del capoluogo. Tra gli interventi, la modernizzazione della striscia d’asfalto che corre verso Sant’Avendrace, con spazi verdi e pedonali. L’ex presidente della circoscrizione sperimenta criticità ed emergenze del quartiere: «Le opere rivoluzioneranno l’immagine del borgo, ma auspico che non sia snaturata l’identità dell’area – avverte Edoardo Tocco -. L’impianto complessivo del progetto potrebbe snellire il traffico. La speranza è che queste risorse consentano di rivitalizzare il rione che, nel suo perimetro, vanta la presenza di numerosi uffici regionali e attività commerciali». Ecco, dunque, uno dei punti di debolezza: «Il rischio? Il taglio dei parcheggi potrebbe tradursi in una giungla di lamiere nelle strade attorno a Santa Gilla e Sant’Avendrace».

La sfida è quella di una rigenerazione degli spazi tra le aree attorno ai rioni, un tempo ai margini della città: «Il piano è un punto di partenza imprescindibile per iniziare un percorso innovativo su due quartieri ora sfrangiati, ricongiungendo i poli culturali di Tuvixeddu e l’area attorno alla laguna di Santa Gilla – conclude Edoardo Tocco -. Un’operazione di maquillage che dovrebbe anche riguardare la riutilizzazione delle aree in stato di abbandono. Spazi in balia del degrado che potrebbero essere impiegati per la realizzazione di una struttura sanitaria, in grado di venire incontro alle esigenze di un quartiere cresciuto in modo impetuoso e popolato soprattutto da anziani. Si pensi al vecchio mercato ortofrutticolo, che andrebbe adeguato per un utilizzo funzionale ai rioni. Ci sono poi da risolvere le questioni della vecchia caserma militare tra via Simeto e viale Elmas e del recupero della Centrale elettrica di Santa Gilla. Senza poi tralasciare il sogno di realizzare sulla via San Paolo un nuovo palasport».

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Un poliambulatorio ampio, ben organizzato ed efficiente all’interno del San Giovanni di Dio. E’ il progetto per il vecchio ospedale del capoluogo disegnata dal presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco.

«E’ un presidio sanitario oggi gestito in maniera scoordinata e con una frammentazione illogica ed insensata per l’assistenza dei pazienti – spiega Edoardo Tocco, già consigliere regionale e componente della commissione Sanità -. La sforbiciata ai servizi sanitari si è declinata in una retrocessione per l’edificio, diventato ormai un contenitore malamente utilizzato.»

La struttura, oggi sotto il controllo dell’Azienda Ospedaliera universitaria, ha fatto la storia della sanità cagliaritana e può ancora dare molto alla città. E’ ora di voltare pagina – secondo Edoardo Tocco -, dopo l’eccellente gestione dell’ateneo ed il trasloco nel Policlinico di Monserrato.

«Non vogliamo che l’edificio possa essere iscritto solo negli almanacchi storici, diventando così un reperto archeologico del settore sanitario. E’ necessario il varo di un progetto per riconsegnare alla capitale isolana un centro con servizi di qualità per i pazienti – conclude Edoardo Tocco -. Penso che il riordino del San Giovanni di Dio debba ripartire da una cambio di gestione, con l’assegnazione del presidio all’Azienda tutela della salute. Gli spazi del vecchio ospedale andrebbero resi funzionali per la realizzazione di un grande ambulatorio al servizio della città, con sportelli destinati alla medicina generale e comparti specialistici.»

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Il rischio idrogeologico nelle diverse vie del quartiere, con l’emergenza legata alle alluvioni. La messa in sicurezza del teatro annesso all’interno della ex Vetreria. I disservizi connessi alla raccolta differenziata. Sono stati i fili conduttori del Consiglio della Municipalità di Pirri, che si è riunito davanti al presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco.

«E’ un organismo di grande importanza per la città. La passione per i giovani che intendono portare avanti una politica seria, al servizio dei cittadini, inizia da questa assemblea – spiega il responsabile dell’assemblea civica di Palazzo Bacaredda -. Da quest’aula arriva un importante messaggio per il territorio. Pirri è una realtà da valorizzare, vista la sua estensione con oltre 30mila abitanti. Questa assise deve farsi interprete dei problemi di un rione strategico per Cagliari. Non vogliamo che il quartiere sia la periferia del capoluogo. E’ necessario che venga inserito nei progetti ambiziosi per la città.»

Dall’emiciclo di via Riva Villasanta l’appello del presidente della circoscrizione Maria Laura Manca: «E’ basilare che ci sia un dialogo costante con il consiglio comunale di Cagliari – rimarca Edoardo Tocco.  Non vogliamo che il nostro rione sia marginalizzato dallo sviluppo strategico del capoluogo».

Il vicepresidente Alessandro Vincis ed il capogruppo del Pd Emanuele Boi auspicano «un confronto continuo con l’amministrazione comunale e l’assemblea civica di via Roma. Sono troppe le sfide da affrontare». Edoardo Tocco sviscera temi vitali per il futuro della città e della frazione: «Il sogno sarebbe quello di rivitalizzare le circoscrizioni, rendendole funzionali alle esigenze programmatiche – conclude Edoardo Tocco –. In questo senso, reputo che la Municipalità di Pirri abbia un ruolo importante anche per il disegno futuro della sanità cagliaritana, per la valorizzazione delle attività produttive all’interno del quartiere e per l’adeguamento delle strutture dedicate alla cultura».

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«Il nuovo stadio del Cagliari, ci consentirà di valorizzare e riqualificare i quartieri attorno all’impianto. Sant’Elia e San Bartolomeo possono trarre vantaggi dalla costruzione della struttura. Non saranno più periferie dimenticate, ma il fulcro della nuova città che ruota attorno a questa importante struttura.»
Così il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco, commenta l’accelerata sul progetto dello stadio, con il piano sotto i raggi x della commissione urbanistica.

«Si disegna il futuro del capoluogo – sottolinea il numero uno dell’assemblea municipale di via Roma -. La riqualificazione dell’area di Sant’Elia è ormai una priorità  nell’agenda dell’amministrazione comunale, con l’esigenza di combinare la costruzione del complesso sportivo e la valorizzazione del quartiere.»

Ai piedi dell’arena sorgerà un polo sportivo, poi ci sarà spazio per le aree verdi e per i parcheggi. «Posti auto che non intaseranno gli spazi attorno allo stadio – conclude Edoardo Tocco – ma saranno incastonati all’interno dei quartieri di Sant’Elia e San Bartolomeo. Questa proposta si pone l’obiettivo di produrre ricadute positive sulla piccola economia dei rioni, con le attività e i servizi attorno che dovranno essere adeguate per incrociare le esigenze degli appassionati di calcio e non solo, visto che lo stadio può rappresentare un richiamo turistico con la presenza di un museo sulla storia rossoblù e alcune attività ricettive».

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«Ben venga la realizzazione del nuovo ospedale a Cagliari, una realtà che non può essere emarginata, visto che la grande fetta dei pazienti si indirizzano verso i presidi sanitari del capoluogo. E’ necessario però una maggiore attenzione alle strutture esistenti con un ridisegno dell’offerta a servizio dell’area vasta.»

A rimarcare l’esigenza di una nuova geografia degli ospedali che gravitano attorno al capoluogo isolano è Edoardo Tocco,  presidente del Consiglio comunale, già vicepresidente della commissione Sanità del palazzo regionale di via Roma.

«Non possiamo certamente disconoscere che la prospettiva di nuovi investimenti nel settore della sanità incrociano la richiesta proveniente dai cittadini, che osservano alcuni degli impianti ormai al collasso. E’ per questo necessario che, oltre il progetto avveniristico dell’ospedale nel capoluogo del Sud Sardegna, si possa dare una prospettiva di miglioramento, di efficienza e di qualità dei servizi disponibili», aggiunge Edoardo Tocco, che avanza l’idea di un super poliambulatorio al San Giovanni di Dio: «Un presidio – spiega Edoardo Tocco – che attende la riorganizzazione delle prestazioni. Non può certo essere lasciato nel dimenticatoio. Il vecchio ospedale deve restare un punto di riferimento per i pazienti della città».

Edoardo Tocco auspica un rilancio che possa passare anche attraverso la salvaguardia delle specializzazioni presenti all’ospedale Marino «che rappresenta la connessione tra la città e i centri dell’area rivierasca, con punti di forza che si dispiegano dalla gestione delle emergenze, sino all’ortopedia e alla chirurgia d’urgenza». Da rivisitare anche il Santissima Trinità ed il Binaghi: «Due complessi cruciali per il panorama sanitario cagliaritano – conclude Edoardo Tocco -. Nella struttura di via Is Mirrionis sarebbero urgenti interventi per la messa in sicurezza dei reparti ormai al collasso, con il potenziamento di un pronto soccorso che possa divenire funzionale agli accessi dei pazienti e del servizio ambulanze. Il complesso che sovrasta Monte Urpinu consta di reparti e professionalità strategiche per alcune branche della sanità pubblica».

L’ospedale Binaghi di Cagliari.

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«Al Santissima Trinità c’è un problema sicurezza, che va risolto.»

Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale di Cagliari, lancia l’allarme sulla situazione dell’ospedale cagliaritano, dove da troppo tempo pazienti e dipendenti non si sentono al sicuro: «E’ un problema che riguarda non solo l’interno, ma anche l’esterno della struttura, e gli abitanti del quartiere sono sempre più preoccupati – denuncia Edoardo Tocco -. Stiamo parlando di un ospedale dove ci sono alcuni reparti particolarmente a rischio, e per il quale sarebbe necessario un presidio maggiore da parte delle forze dell’ordine, che fanno già tanto per garantire la sicurezza nelle strade della città ma avrebbero bisogno di maggiore sostegno».

Le guardie giurate non bastano: «La presenza di un presidio della Polizia, come in passato, rappresenterebbe senz’altro un deterrente, bisogna fare qualcosa in più per garantire maggiore sicurezza. Parlerò della questione col Sindaco e con tutti i colleghi, per portare in Aula questo argomento che merita la massima attenzione».

La questione, tra l’altro – secondo il presidente del Consiglio comunale di Cagliari – andrebbe allargata a tutti i presidi ospedalieri del capoluogo: «Ricevo quotidianamente le lamentele sia dei pazienti che dei dipendenti, è evidente che c’è qualcosa non va, è fondamentale porre rimedio prima che sia troppo tardi».

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Sarà la vertenza del porto canale di Cagliari una delle priorità del consiglio comunale. L’annuncio arriva dal presidente dell’assemblea cittadina Edoardo Tocco.

«Con il sindaco Paolo Truzzu ed i capigruppo dovremo definire l’agenda dei prossimi impegni dell’emiciclo di Palazzo Bacaredda. Non ci sono dubbi sul fatto che la crisi dello scalo portuale diventi una tematica da affrontare per tentare di ridare linfa agli investimenti delle compagnie nel sud dell’Isola.»

Sull’argomento è già intervenuto il presidente della Regione Christian Solinas, ammonendo il Governo sui vincoli paesaggistici che gravano attorno alle banchine di Macchiareddu.

«Il blocco degli investimenti sembra ogni giorno più inspiegabile, proprio alla luce della situazione particolarmente difficile quale è quella del porto. La gravità della situazione viene tutta a scaricarsi sulle spalle dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio già tanto provato. Il porto di Cagliari per le sue caratteristiche è uno scalo internazionale, classificato nelle reti europee come hub di grande prospettiva. È necessario un immediato intervento del Governo con la convocazione di un tavolo nazionale urgente, che abbia l’obiettivo di trovare una soluzione ai problemi dello scalo industriale di Cagliari, a cominciare dalla salvaguardia dei posti di lavoro.»

Solo la rimozione dei vincoli paesaggistici potrebbe garantire la ripartenza commerciale e turistica della mega infrastruttura che si espande da via Roma sino all’area industriale ai bordi della Sulcitana. Un ostacolo non da poco per la ripresa delle attività ed il rilancio delle infrastrutture. Il verdetto del ministero dei Beni culturali tiene ancora in sospeso i progetti per l’espansione del polo.

«Non è possibile aspettare oltre per trovare una soluzione, sottraendo lacci e lacciuoli che ingessano il decollo dello scalo e generano sofferenza per il sistema produttivo dell’Isola. Per queste ragioni, confermando il pieno appoggio agli operatori dello scalo e garantendo massima attenzione a tutte le società che operano nel porto, chiediamo un confronto diretto con il Governo sulla tematica. Siamo fermamente convinti che l’attività di transhipment e il traffico turistico siano fondamentali per lo sviluppo del Porto di Cagliari e per il suo ruolo strategico nel Mediterraneo – conclude Edoardo Tocco -. Rimane inteso che il Consiglio comunale e la Regione continueranno a lavorare per ridare competitività al polo marittimo di Cagliari riconosciuto come scalo di livello internazionale, una grande risorsa della Sardegna al servizio dello sviluppo del Mezzogiorno e di tutto il Paese.»

 

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E’ iniziata ufficialmente lo scorso fine settimana la nuova consiliatura del comune di Cagliari. Nella riunione di insediamento, il nuovo sindaco Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia), dimessosi alla vigilia dalla carica di consigliere regionale, ha prestato giuramento ed ha presentato la sua squadra di nove assessori con i quali guiderà il comune di Cagliari nei prossimi cinque anni.

Sei sono consiglieri eletti, sostituiti dai primi die non eletti delle rispettive liste; tre, Paola Piroddi, Alessandro Fuarracino e Viviana Lantini, sono tecnici esterni al Consiglio comunale.

Giorgio Angius (Riformatori sardi)

Vice sindaco ed assessore della Pianificazione strategica e dello Sviluppo urbanistico

Alessio Mereu (Fratelli d’Italia)

Assessore delle Politiche per la Mobilità, della Casa e dei Servizi tecnologici

Paola Piroddi (PSd’Az)

Assessore della Cultura, Spettacolo e Verde pubblico

Alessandro Guarracino (Fratelli d’Italia)

Assessore dell’Innovazione tecnologica, Ambiente e Politiche del mare

Viviana Lantini (Fratelli d’Italia)

Assessore delle Politiche sociali, del Benessere e della Famiglia

Alessandro Sorgia (PSd’Az)

Assessore delle Attività produttive, Turismo e Promozione del territorio

Gabriella Deidda (PSd’Az)

Assessore dei Lavori pubblici

Paolo Spano (Lega)

Assessore delle Politiche della sicurezza, Sport e Patrimonio

Rita Dedola (Riformatori sardi)

Assessore degli Affari generali, Pubblica istruzione, Politiche universitarie e del diritto allo studio, Politiche giovanili e Pari opportunità

Edoardo Tocco (Forza Italia), ex consigliere regionale, il consigliere più votato dell’intera assemblea, è stato eletto presidente del Consiglio comunale.

Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale.

Sindaco Paolo Truzzu.

Maggioranza 21 consiglieri.

Fratelli d’Italia (6 consiglieri): Antonello Floris, Enrica Anedda, Corrado Maxia, Pierluigi Mannino, Salvatore Sirigu, Stefania Loi.

Partito Sardo d’Azione (4 consiglieri): Roberto Mura, Antonella Anna Maria Giusy Scarfò, Loredana Lai, Alessandro Fadda.

Riformatori sardi (4 consiglieri): Umberto Ticca, Francesco Raffaele Onnis, Marcello Piras, Giorgio Cugusi.

Lega Salvini Sardegna (2 consiglieri): Roberta Perra, Andrea Piras.

Forza Italia (2 consiglieri): Edoardo Tocco, Alessandro Balletto.

Sardegna 20 Venti (1 consigliere): Antonello Angioni.

Pro Sardinia Unione di Centro (1 consigliere): Aurelio Lai.

Sardegna Forte (1 consigliere): Marcello Polastri.

Minoranza 13 consiglieri.

Francesca Ghirra (candidata sindaco non eletta).

Partito Democratico (5 consiglieri): Matteo Lecis Cocco Ortu, Fabrizio Salvatore Marcello, Rita Polo, Guido Portoghese, Camilla Gerolama Soru.

Siamo Cagliari Sardegna in Comune (2 consiglieri): Marco Benucci, Giulia Andreozzi.

Campo Progressista (2 consiglieri): Matteo Massa, Anna Puddu.

Sinistra per Cagliari (1 consigliere): Andrea Dettori.

Futuro Comune (1 consigliere): Paolo Frau.

Marzia Cilloccu per Cagliari (1 consigliere): Marzia Cilloccu.

 

 

 

 

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Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha respinto il primo ricorso elettorale sulle Regionali del 24 febbraio scorso presentato da Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta, entrambi Cristiano popolari socialisti, e Marzia Cilloccu (Campo progressista), difesi dall’avvocato Antonio Gaia, che se fosse stato accolto, avrebbe stravolto la composizione del Consiglio regionale, con l’esclusione di 14 attuali consiglieri, tra i quali gli 8 della Lega (l’intero gruppo), difesi dagli avvocati Federico Freni e Simona Barchiesi, e portato probabilmente allo scioglimento anticipato dell’Assemblea e a nuove elezioni. Antonio Gaia ha già annunciato appello al Consiglio di Stato.

Le ragioni della bocciatura del ricorso verranno esposte nella motivazione. Antonio Gaia, Pierfranco Zanchetta e Marzia Cilloccu contestavano l’adesione tecnica di alcuni consiglieri a 7 partiti non rappresentati in Aula nella passata legislatura, per consentirgli di evitare la raccolta delle firme necessarie per poter presentare le liste.

Altri sette ricorsi verranno discussi il 26 luglio, presentati da Edoardo Tocco (Fi), Andrea Tunis (Sardegna 20Venti), Luca Pizzuto (LeU), Pietro Cocco (Pd), Gaetano Ledda (Psd’Az), Maria Paola Curreli (Pd) e da un elettore, Pietro Ciccu. Se accolti, cambierebbero la composizione del Consiglio regionale.

 

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I problemi del sistema della continuità territoriale emersi sotto le feste di fine anno, con la carenza di posti sugli aerei e i costi alle stelle, sono al centro di una denuncia del consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), che già gli scorsi giorni aveva segnalato la difficoltà per le squadre sportive di raggiungere la Penisola.

«E’ una vera e propria beffa – spiega Edoardo Tocco – perché i sardi si ritrovano a spendere gran parte della tredicesima per rientrare nell’Isola. Le tariffe sopra la media nazionale rendono impossibile un viaggio a basso costo. Nel rialzo dei costi per i viaggi rimane intrappolato anche chi ha deciso di giocare d’anticipo, trovando i biglietti disponibili per stare qualche giorno con la propria famiglia – conclude Edoardo Tocco, che sulla questione ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore dei Trasporti -. Il sistema non mette al riparo dagli imprevisti. Occorre un intervento della Regione per bloccare le stangate sui viaggi aerei per la Sardegna.»