Alcune centinaia di persone stamane hanno manifestato all’ospedale Sirai di Carbonia per rivendicare i diritti negati nella Sanità pubblica
Alcune centinaia di persone stamane hanno manifestato al Sirai di Carbonia per rivendicare i diritti negati nella Sanità pubblica. Nel corso del sit-in, organizzato dalle segreterie CGIL, CISL e UIL, sono state denunciate tutte le criticità che affliggono il sistema sanitario pubblico nel territorio della ASL Sulcis: la mancanza di medici di famiglia, pediatri e guardie mediche, servizi di base per malati, anziani, bambini, giovani e famiglie; distretti sanitari svuotati di personale e professionisti, impossibilitati alla presa in carico sanitaria e sociale integrata con i PLUS; ospedali nel caos per la chiusura di reparti ospedalieri e del Pronto soccorso per la mancanza di medici e personale sanitario; fuga dei medici in servizio e dei medici di nuova assunzione verso le grandi Asl della Sardegna e gli ospedali privati, a causa della disorganizzazione in essere, sottoposti a turni, orari e lavoro non in sicurezza per loro e gli assistiti; mobilità obbligata dei pazienti verso le altre Asl, i servizi della sanità privata e fuori dalla Sardegna per essere curati; liste d’attesa lunghissime per interventi chirurgici, cura di malattie croniche e per la prevenzione; i livelli essenziali di assistenza non garantiti e i tempi previsti per le prestazioni non rispettati; rinuncia alle cure per malati che non hanno risorse economiche o sono anziani e soli con difficoltà a spostarsi dentro e fuori dall’Isola; la Sardegna è la regione che nel 2022 ha avuto il 21,9% di morti in più rispetto agli anni pre-pandemia e non sono decessi dovuti al Covid; tempi lunghissimi per il riconoscimento dell’invalidità per malati oncologici, non autosufficienti e bambini con disabilità; si muore prima di avere il sostegno economico e i permessi e diritti di legge; il Servizio sanitario pubblico, è l’ultima denuncia contenuta del manifesto delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, anche con la riforma della Sanità della Giunta Solinas non è garantito nel territorio ma è sempre più allo sbando nonostante il costo altissimo nel Bilancio regionale.
Allegate le interviste con i segretari Franco Bardi (CGIL), Salvatore Vincis (CISL) ed Efisio Aresti (UIL).