11 August, 2025
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Procedono spediti i lavori di “Estendimento e miglioramento della funzionalità della rete irrigua di Musei, San Giovanni e Primo comprensorio”. Dall’avvio del cantiere, infatti, si è registrato un avanzamento del 20 per cento. I lavori vedono l’impegno dell’impresa appatatrice ICAP srl, sotto il coordinamento del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale per un totale di tre milioni di euro dal ministero dell’Agricoltura grazie ai fondi stanziati dalla legge n. 178/2020. Il Ministero era presente proprio il 15 luglio a Musei con la dirigente Francesca Coniglio, che ha effettuato un sopralluogo con i tecnici ei rappresentanti del Consorzio, alla presenza i sindaci di Musei Sasha Sais e di Villamassargia Debora Porrà, il consigliere regionale Gianluigi Rubiu con il fine di verificare lo stato dell’arte in un territorio che aspettava quest’opera da almeno venti anni.
«Sono lavori importantissimi spiega Efisio Perra, presidente del Consorzio di Bonificache hanno l’obiettivo di efficientere e il migliorare la funzionalità delle rete irrigua esistente nelle campagne di Iglesias, Domusnovas, Musei, Siliqua e Villamassargia, attraverso la realizzazione di un nuovo tratto di condotta principale di circa 4,2 km di lunghezza a cui si collegheranno ulteriori 6 km di tubazioni di distribuzione, che permetteranno di connettere due sistemi irrigui esistenti ed alimentati da fonti diverse e di irrigare per caduta superfici agricole attualmente irrigate ricorrendo al pompaggio dell’acqua di falda. La realizzazione di quest’opera porterà benefici su un territorio vasto più di 5000 ettari e risulta particolarmente e lungamente attesa dalle aziende agricole e zootecniche esistenti nel comune di Musei, il cui territorio è quasi completamente escluso dalla rete irrigua consortile nonostante il grande potenziale agricolo dei suoi terreni e nonostante la presenza di importanti aziende agricole titolari di marchio DOP e IGP. I lavori, attualmente in fase di realizzazione, sono stati consegnati il 27 maggio all’impresa di costruzioni ICAP srl e si prevede che saranno conclusi entro il 2025.»

I sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis hanno inviato una richiesta urgente di potenziamento e infrastrutturazione della rete irrigua nei Comuni del Sulcis – Sviluppo agricolo, occupazione giovanile e contrasto allo spopolamento, alla presidente della Regione Alessandra Todde, al presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Efisio Perra, agli assessori regionali dei Lavori pubblici Antonio Piu, dell’Agricoltuyra Gian Franco Satta e della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, all’amministratore straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia e, infine, alla Coldiretti sede di Cagliari.

Il testo integrale.

Noi sottoscritti Sindaci dei Comuni Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio, uniti da obiettivi condivisi e da esigenze territoriali comuni, sottopongono alla Vostra cortese attenzione la presente istanza formale e urgente: il potenziamento funzionale e infrastrutturale della rete irrigua nei rispettivi territori comunali. Le aree interessate sono storicamente caratterizzate da una solida vocazione agricola e zootecnica, che tuttavia risulta oggi fortemente limitata dalla carenza di una rete irrigua adeguata. Un sistema di irrigazione efficiente rappresenterebbe non solo uno strumento tecnico, ma una leva strategica per favorire lo sviluppo economico locale, creare occupazione stabile – in particolare giovanile – e contrastare in modo concreto il fenomeno dello spopolamento rurale. Tale urgenza si inserisce nel più ampio contesto della crisi occupazionale derivante dalla progressiva dismissione del polo industriale del Sulcis. In tale quadro, l’agricoltura e l’allevamento possono svolgere un ruolo chiave nel rilancio socio-economico del territorio, a condizione che siano supportati da un’infrastruttura irrigua moderna e capillare. Nel comprensorio sono già presenti due dighe operative, che tuttavia non risultano ancora integrate in una rete efficiente e diffusa. Si segnala, inoltre, la presenza nel territorio del comune di Nuxis di un bacino idrico naturale, noto come “Crabi”, che potrebbe essere adeguatamente valorizzato se inserito in un sistema infrastrutturale coerente e pianificato.

Alla luce di quanto sopra, si chiede:

  • la progettazione e la realizzazione di un sistema irriguo efficiente e diffuso nei territori agricoli dei Comuni firmatari;
  • l’ammodernamento e l’estensione delle condotte esistenti, molte delle quali obsolete o frammentarie;
  • l’integrazione delle risorse idriche naturali e industriali, inclusi gli invasi attualmente presenti;
  • il coinvolgimento attivo dei Comuni interessati nella pianificazione, nella progettazione e nella definizione delle priorità;
  • l’attivazione di specifiche linee di finanziamento regionali, nazionali e/o comunitarie finalizzate alla realizzazione delle opere.

Siamo convinti che tale intervento rappresenti non solo un doveroso sostegno a comunità da sempre legate alla terra, ma anche un’occasione concreta per rilanciare l’economia locale, incentivare l’insediamento rurale e tutelare il paesaggio agricolo. Manifestiamo sin d’ora la nostra disponibilità per partecipare a un incontro istituzionale operativo, volto ad approfondire gli aspetti tecnici e procedurali della proposta. Ringraziando sin d’ora per l’attenzione, porgiamo i più cordiali saluti. I Sindaci dei Comuni di Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio.

 

Stamane la sindaca di Villamassargia Debora Porrà, con l’assessora Sara Cambula e le consigliere di maggioranza Arianna Porcu e Francesca Pisano, hanno partecipato al sopralluogo nel cantiere in fase di realizzazione tra Musei e Villamassargia per l’approvvigionamento irriguo, alla presenza della dirigente del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesca Coniglio.
E’ stato un momento importante che ha messo in evidenza il prezioso lavoro che sta svolgendo con impegno il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale guidato da Efisio Perra per dare risposte ai territori. Nel corso dell’incontro l’ingegnere Andrea Mandras ha illustrato lo stato dell’arte del progetto finanziato appunto dal MASAF, volto a interconnettere il primo e il terzo comprensorio del Cixerri per l’efficientamento dell’approvvigionamento irriguo.
«L’acqua è vita, l’acqua è tutto. S’Ortu Mannu, allevatori e agricoltori del territorio ne hanno estremo bisogno – ha osservato la sindaca Debora Porrà -. E’ un’opera importantissima per tutta la nostra economia, direi un sogno che si realizza per noi amministratori di un territorio così arso dalla mancanza d’acqua con tutti i problemi che ne conseguono; oggi abbiamo aggiunto un altro tassello.»
La dottoressa Francesca Coniglio ha evidenziato che dal 2018 il Ministero ha finanziato 55 milioni di euro in opere infrastrutturali in Sardegna e con il consorzio di Bonifica vi è un ulteriore finanziamento PNRR che risulta strategico per il territorio.
Accedere alle risorse idriche è un diritto che diventa però anche responsabilità: si tratta di raggiungere importanti traguardi dell’agenda comunitaria che comprende anche una razionalizzazione responsabile delle risorse. Obiettivo da conseguire entro il 2030.
 

Questa mattina, nella casa di guardia del cantiere della diga di Monti Nieddu, a Sarroch, si è svolta la consegna delle attività relative alla progettazione esecutiva dei lavori di completamento della diga principale sul rio Monti Nieddu. Un’opera strategica da oltre 171 milioni, con un volume utile di regolazione pari a 35,4 milioni di metri cubi, di cui 9,6 milioni per l’uso potabile e 25,8 milioni per l’irrigazione. All’incontro con la stampa hanno partecipato l’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu, la commissaria straordinaria per le dighe della Sardegna Angelica Catalano e il presidente del Consorzio di bonifica Sardegna meridionale Efisio Perra.

«Quello di oggi è un passo importantespiega l’assessore Antonio Piu – in un momento in cui stiamo fronteggiando una severa emergenza idrica regionale, la consegna della progettazione esecutiva della diga di Monti Nieddu, segna il cambio di passo di questa amministrazione sulla realizzazione di opere necessarie per il bene della comunità che vanno nella direzione della programmazione oltre le contingenze emergenziali. Dobbiamo con sempre maggiore determinazione guardare al tema idrico con un’ottica sistemica sia in termini di approvvigionamento che di mitigazione del rischio idrogeologico.»

La diga svolge anche un’importante funzione di laminazione delle piene per mitigare il rischio idraulico e proteggere dalle inondazioni gli abitati di Villa San Pietro e Pula situati a valle. L’opera che si articola in tre infrastrutture, la diga sul rio Monti Nieddu, la traversa di Medau Aingiu sul rio Is Canargius e la galleria di collegamento tra gli invasi di Monti Nieddu ed Is Canargius, è inserita nel Sistema Idrico multisettoriale Regionale e dopo il collaudo tecnico amministrativo sarà gestita dall’Ente acque della Sardegna. Il soggetto attuatore è il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale che svolge le funzioni di stazione appaltante.

«Non possiamo negare che i tempi si siano dilatati eccessivamentesottolinea il presidente del Consorzio, Efisio Perra – ma ora, superati tutti gli ostacoli, i lavori procedono nella giusta direzione. Indispensabile concentrarsi anche sulle opere a valle, le risorse già stanziate dalla Regione devono essere utilizzate immediatamente per avviare la progettazione.»

La consegna lavori di oggi arriva dopo un lungo contenzioso cominciato nel 2001 tra la prima stazione appaltante e l’Ati, che si è concluso nel 2020. Il 16 aprile 2021, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, il Direttore Generale per le Dighe e le Infrastrutture idriche del Ministero delle Infrastrutture ed i Trasporti, Angelica Catalano, è stata nominata Commissaria straordinaria degli interventi prioritari, tra i quali c’è la diga di Monti Nieddu.

Nel novembre 2021, il progetto definitivo per l’appalto integrato ha portato all’integrazione del finanziamento per il completamento della diga principale sul rio Monti Nieddu, con un quadro economico di 150.390.000 euro. L’appalto integrato del 1° lotto, sulla base del progetto definitivo redatto dal Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale, è stato affidato all’Impresa appaltatrice ICM (Impresa Costruzioni Maltauro) che ha redatto il progetto esecutivo e si occuperà della realizzazione dei lavori. Il cronoprogramma prevede, a partire dal 15 gennaio, sei mesi per il completamento della consegna del progetto esecutivo previsto per il 15 luglio 2025, quattro mesi per la validazione e l’ottenimento delle autorizzazioni, arrivando al novembre 2025 per l’avvio delle lavorazioni di costruzione. Il temine dei lavori è previsto dopo 36 mesi (dicembre 2028).

 

Per la mancanza di acqua, buona parte della Sardegna ormai è in allarme rosso. Le azioni per contrastare la siccità non mancano, ma per il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale la totale assenza di piogge, annuncia uno scenario ancora più preoccupante.  È infatti a rischio l’avvio della stagione autunnale (novembre-marzo).

Efisio Perra, presidente del Cbsm. «L’appello è sempre al buonsenso di chi vive la campagna: gli agricoltori devono fare ancora uno sforzo in più per salvaguardare questa stagione, tra agosto e settembre, e risparmiare la risorsa idrica che purtroppo oggi vediamo essere limitata».

Il Consorzio lancia anche un altro appello: «Da soli possiamo andare poco lontano: le istituzioni non devono lasciare soli i Consorzi e gli agricoltori in questo periodo di forte emergenza, finanziando gli interventi di manutenzione straordinaria delle reti irrigue, attraverso il piano di Bonifica, in passato finanziato dalla Regione Sardegna», ribadisce Efisio Perra.

La stagione irrigua primaverile estiva ha fatto registrare nel Comprensorio – ex Sardegna Meridionale – una restrizione delle assegnazioni, degli ultimi due anni, del 30% della superficie con dotazioni standard della risorsa idrica.

Nel Comprensorio del Cixerri la stagione ha preso avvio con un’assegnazione del 50% rispetto al 2022 dove già nel corso del 2023 è stata registrata una riduzione del 30% rispetto agli anni precedenti. Nessuna restrizione, invece, si sta registrando nel Basso Sulcis.

«La contrazione delle assegnazioni dell’acqua da parte dell’ADIS, causa il perdurante periodo siccitoso che si sta vivendo nella zona Sud Orientale della Sardegna, è scaturita dalla mancanza di piogge. Gli ultimi due anni sono stati i meno piovosi degli ultimi 100 con il bacino imbrifero del Flumendosa in grande sofferenza, ma limitazione attenuata grazie al trasferimento dell’acqua dal Tirso verso il Campidano di Cagliariprosegue Efisio Perraoltre alle azioni di breve e medio termine quali l’efficientamento delle reti attraverso un piano straordinario di manutenzione delle stesse oramai vetuste, importante è il riutilizzo delle acque reflue depurate, individuare ulteriori fonti di approvvigionamento dell’acqua, come i pozzi di Igea, altri invasi oggi non utilizzati per rafforzare l’interconnessione degli invasi.»

A Uta Nord non a caso le pompe sono già attive per garantire l’acqua all’ex comprensorio Cixerri. Due anni il progetto è stato finanziato dalla Regione e oggi si vedono i primi frutti: il primo milione di metri cubi è già tornato verso Siliqua e Iglesias attraverso la condotta Pili. «Dobbiamo giocare d’anticipo per gli anni futuri e non ritrovarci in una situazione di crisi come quella stiamo vivendo. Senza la programmazione di due anni fa oggi a Siliqua si vivrebbe lo stesso dramma che stanno vivendo agricoltori e allevatori in Baronia».

Lo scenario rappresenta dunque un momento di forte criticità per il settore primario mettendo a rischio diverse filiere produttive di eccellenza dei nostri territori come carciofi, pomodoro da industria, frutteti, vigneti, riso, mais, medicai e foraggere in genere. «Ma le conseguenze economiche e sociali per i territori rurali sono ancora più devastanti. La superficie irrigata è passata, per quanto riguarda il Sud Sardegna, da circa 20 mila ettari del 2023 ai 14 mila dell’anno in corso. Siamo davanti a una riduzione di oltre 6 mila ettari delle superfici irrigate».

I numeri. Se si mettono a confronto gli ettari irrigati nel 2023 con quelli del 2024, per il Cbsm le colture irrigate registrano una notevole diminuzione. Il carciofo è passato da 2.975 a 1.884. Il mais da 1.612 a 1.068. Le ortive da 3.268 a 2.568. Il riso da 291 a 209. I seminativi ed erbai da 1.775 a 410. I medicai da 3.381 a 2.570.

I forti rincari sull’energia e, soprattutto, la mancata riscossione dei crediti del sistema dei Consorzi di Bonifica della Sardegna verso la Regione e l’Enas rischia, a breve, di ripercuotersi gravemente sulle aziende associate e sui territori. Questa situazione, che va avanti da tanti anni, sta creando notevoli danni all’attività dei Consorzi sia in termini operativi che di stabilità finanziaria. Il rischio concreto è «il distacco dell’energia elettrica da parte dei soggetti fornitori per l’impossibilità di onorare il pagamento delle bollette energetiche». È l’allarme lanciato dall’Anbi regionale in una lettera che anche il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ha inoltrato, ieri, al Prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao.

La missiva è stata inoltrata a pochi giorni dall’incontro con lo stesso Prefetto che si era tenuto, in videoconferenza, su iniziativa intrapresa dai Consorzi di Bonifica di concerto con l’Anbi. All’appuntamento con il rappresentante dello Stato avevano partecipato, oltre ai vertici di Anbi regionale e dei Consorzi di Bonifica, anche i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole territoriali Giorgio Demurtas (Coldiretti), Serafino Casula (Confagricoltura) e Matteo Frau (Cia).

«Ringraziamo il Prefetto Tomao per averci prontamente incontrato, dopo la nostra richiesta, e per aver ascoltato le istanze dei Consorzi di bonifica, di Anbi e delle rappresentanze degli agricoltori sardi – sottolinea Efisio Perra, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionaleil problema del caro energia sta assumendo dimensioni insostenibili per l’attività di tutti i Consorzi sardi, compreso quello della Sardegna Meridionale che opera in un territorio molto vasto e offre un servizio fondamentale alle attività agricole di 106 Comuni e circa 35mila consorziati.»

La conseguenza di questa situazione, senza interventi puntuali, come ha richiamato Anbi, sarebbe «il blocco dei servizi di irrigazione» e quello di una «sospensione della campagna irrigua, con effetti devastanti sul comparto agricolo regionale, già pesantemente provato prima dalla pandemia». Da qui la richiesta dei Consorzi di Bonifica di interventi immediati «da un lato stanziando a favore dei Consorzi di Bonifica le somme necessarie al ristoro dei costi sin qui sostenuti e, dall’altro, superando ogni ostacolo burocratico eliminando tutti i passaggi intermedi delle somme stanziate dal bilancio regionale, garantendo ristori diretti e quindi immediati ai Consorzi di Bonifica». 

Intanto, anche i vertici del Consorzi di Bonifica della Sardegna Meridionale, insieme agli altri esponenti dei Consorzi sardi e di Anbi, parteciperanno lunedì 10 a Cagliari, all’assemblea di Coldiretti Sardegna. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione per discutere a 360 gradi sui problemi del comparto agricolo, con un focus sulle difficoltà dei Consorzi di bonifica proprio a causa dei costi energetici e dei ritardi sui finanziamenti regionali.

 

Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, domani venerdì 25 marzo (dalle ore 10.30) presso l’impianto di sollevamento a valle della Diga sul Cixerri terrà una conferenza stampa durante la quale saranno illustrati i lavori di estendimento e riattivazione del Comprensorio Irriguo denominato “UTA NORD”, con l’obiettivo di offrire un ulteriore sostegno alle aziende agricole e zootecniche del territorio. L’intervento si inserisce all’interno del Piano di infrastrutturazione portato avanti dal Consorzio di Bonifica, che aveva recentemente inaugurato anche la nuova condotta nell’agro di Villasor.

Durante la conferenza stampa sarà illustrato il bilancio della stagione irrigua 2021, con la presentazione di un report sulle colture assistite e l’impatto dell’attività dell’Ente sulla Produzione Agricola, e l’avvio della stagione irrigua 2022.

All’appuntamento saranno presenti, oltre al presidente del Consorzio di Bonifica, Efisio Perra, il direttore generale, Pierfrancesco Testa, gli amministratori Consortili, l’assessora dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Gabriella Murgia, il presidente dell’Anbi Sardegna, Gavino Zirattu, le rappresentanze di categoria e gli amministratori locali del territorio con in testa il sindaco di Uta, Giacomo Porcu e di Villaspeciosa, Gianluca Melis.

Sarà inaugurata domani, venerdì 1° ottobre, dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, la nuova condotta idrica nell’agro di Villasor che permetterà di estendere il servizio irriguo nelle zone agricole del territorio. I dettagli dell’opera infrastrutturale “Estendimento della rete irrigua del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale nel distretto irriguo consortile Alto Leni Destra”, con le nuove opportunità per l’area interessata, saranno illustrati dal presidente del Consorzio, Efisio Perra, che nell’occasione anticiperà alla stampa anche numeri e dati sulla stagione irrigua e i prossimi progetti del Consorzio.

L’appuntamento per la stampa è domani 1° ottobre alle ore 10.00 nell’area dell’intervento (località S’Acqua Cotta – strada statale 293 km. 20.200 direzione Vallermosa).

Oltre agli amministratori e i dirigenti del Consorzio di Bonifica, parteciperanno anche i sindaci dei Comuni di Villasor e Vallermosa, il presidente e direttore dell’Anbi regionale, Gavino Zirattu e Roberto Scanu. Invitati alla conferenza stampa anche gli assessori regionali dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici, Gabriella Murgia ed Aldo Salaris, i consiglieri regionali e amministratori del territorio.

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«L’agricoltura di precisione ha ampi spazi di applicazione e consente, tra l’altro, di contenere di un buon 15 per cento gli sprechi su più fronti: sfruttamento dei terreni, impiego di fitofarmaci e antiparassitari, uso di sementi, irrigazione.»

Così ha esordito Efisio Perra, della Camera di commercio di Cagliari, nel seminario ‘Agricoltura 4.0: la sfida digitale delle imprese’ organizzato dal PID – Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio, in collaborazione con Agris Sardegna e con il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Cagliari.

«Con il progetto PID – ha ricordato Efisio Perra – stiamo portando avanti da anni il processo di digitalizzazione delle imprese. Questo seminario lancia la sfida in un settore, quello agricolo, che in Sardegna è strategico.»

L’evento, che si è tenuto questa mattina in un’affollata sala conferenze dell’azienda Agris ‘San Michele’ di Ussana-Donori, è stato aperto da Martino Muntoni, direttore del servizio di ricerca di Agris.

«La digitalizzazione – ha ricordato Martino Muntoni – non interessa più soltanto gli uffici e i servizi ma anche i campi. Siamo un po’ in ritardo rispetto ad altre realtà, come USA, Australia e Canada, ma stiamo lavorando per recuperare in termini di innovazione tecnologica.»

«L’agricoltura è interessata da cambiamenti così radicali che sono richiesti altrettanto radicali adattamenti per far fronte agli scenari climatici, demografici e tecnologici che si prospettano.»
Lo ha detto Carlo Bisaglia, ricercatore del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il quale ha poi spiegato che «i mutamenti climatici stanno suscitando allarmi per l’agricoltura, così come i cambiamenti demografici destano preoccupazioni soprattutto per le sue prossime scelte alimentari che potrebbero avere pesanti ripercussioni sull’assetto e sulla sostenibilità dell’agricoltura dei prossimi anni. Vi è poi l’aspetto tecnologico: l’estrema semplificazione degli ecosistemi agrari e le agrotecniche messe a punto negli anni Sessanta, all’epoca della ‘rivoluzione verde’ per massimizzare la produzione, sembrano non soddisfare più le esigenze attuali che, invece, richiedono maggiore efficienza e circolarità dei processi produttivi. Desta allarme la stagnazione da più di un decennio degli incrementi delle rese delle principali colture nel mondo (riso, frumento, mais). ‘Produrre di più con meno’ è il motto rivoluzionario dell’agricoltura di precisione che si pone come una nuova modalità di gestione dei processi produttivi (agricoli, zootecnici, forestali), che tiene conto dell’esperienza professionale accumulata dall’operatore e integra gli elementi esperienziali con ulteriori informazioni provenienti da molte altre fonti».
Filippo Gambella, docente del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha presentato alcune novità della ricerca condotte dalla sezione di Meccanizzazione e impiantistica, in particolare gli obiettivi di due progetti. Il primo, il cui acronimo è Comp4drones, è stato finanziato dalla misura Ecsel nell’ambito del programma europeo H2020 e ha tra gli obiettivi quello di far dialogare sistemi robotici aerei (droni) con mezzi robotici impiegati a terra (ground robots) per il controllo e la gestione in ambiente viticolo e orticolo delle infestanti e il monitoraggio vegeto-produttivo.

«l secondo progetto – ha spiegato il professor Filippo Gambella – è finanziato dal MIUR PRIN 2017 e si pone come obiettivo la costruzione e la prototipazione di sistemi di distribuzione dei fitofarmaci da utilizzare su droni o mezzi robotici impiegati a terra.»

Filippo Gambella ha poi presentato alcune applicazioni dei droni riguardanti la determinazione del volume fogliare nel vigneto e in sistemi colturali erbacei per programmare con maggiore precisione la gestione dei trattamenti. Grande interesse ha suscitato anche la dimostrazione di un sistema per la ‘lettura-interpretazione’, attraverso l’acquisizione di fotografie, delle cartine idrosensibili disposte in campo, che potrà essere utilizzato su uno smartphone per controllare il funzionamento e l’efficienza dei sistemi di distribuzione dei fitofarmaci.

Gianluca Carboni, ricercatore dell’Agenzia Agris Sardegna, ha illustrato le innovazioni tecnologiche introdotte nell’azienda ‘San Michele’. Alcune applicazioni sono già in fase sperimentale. Gianluca Carboni ha parlato anche delle problematiche legate all’uso efficiente dei sistemi di guida assistita, delle mappe di vigoria (ottenute sia con droni che con immagini satellitari) e delle mappe di produzione.

«Nell’ambito degli indirizzi di ammodernamento delle tecniche di gestione colturale – ha sottolineato Gianluca Carboni – l’Agenzia Agris ha investito in alcune tecnologie moderne per migliorare l’efficacia delle operazioni colturali. Sotto la supervisione di un gruppo di ricercatori, che stanno affinando le proprie competenze su alcuni argomenti correlati (sistemi GIS, modellistica colturale e sviluppo di strumenti di supporto alle decisioni), nell’azienda ‘San Michele’ si stanno formando gli operatori per avviare le prime coltivazioni sperimentali condotte secondo i principi dell’agricoltura di precisione. Abbiamo acquisito sistemi di guida assistita e macchine operatrici in grado di applicare tali tecniche, che consentiranno di realizzare un centro sperimentale di riferimento per lo sviluppo e la diffusione dell’agricoltura di precisione nell’Isola.»

 

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Cagliari e la Sardegna avranno una Fiera solida e produttiva, pronta a un rilancio duraturo e in grande stile, capace di affrontare nuove sfide, a partire dalla seconda edizione di Sardegna Expo Mediterraneo, in programma nel prossimo mese di ottobre negli spazi del recinto fieristico di viale Diaz, nel capoluogo sardo. Le prime anticipazioni sulla manifestazione ed i progetti per la ripresa a pieno regime della Fiera sono stati illustrati questa mattina a Cagliari in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Presidente del Centro Servizi per le Imprese della Camera di Commercio di  Cagliari, Gianluigi Molinari, i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione del Centro Servizi, il direttore del Centro Servizi, Cristiano Erriu, il componente della Giunta Camerale, Efisio Perra, ed i Project Manager Alessio Zandara e Maurizio Zandara. Da gennaio dello scorso anno a oggi, sono state poste le basi per ridare impulso alle diverse attività nell’area fieristica: congressi, grandi eventi musicali e manifestazioni espositive hanno consentito alla Fiera di ripartire dopo un breve periodo di inattività. Ora ci sono tutte le condizioni per avviare nuovi progetti e restituire definitivamente alla città e alla Sardegna uno spazio importante per lo sviluppo del sistema imprenditoriale isolano.

«Il successo dei due concerti di Vasco Rossi, ospitati nei nostri spazi – afferma il presidente del Centro Servizi per le Imprese, Gianluigi Molinari – ha confermato che il rilancio della Fiera passa inevitabilmente per tre percorsi, in parte già avviati dal nostro Consiglio di amministrazione: la riqualificazione e ristrutturazione di buona parte del quartiere fieristico; l’innalzamento del livello qualitativo dei servizi offerti alle imprese; l’eccellenza degli eventi proposti al grande pubblico. Uno di questi eventi è sicuramente la seconda edizione di Sardegna Expo Mediterraneo, una sorta di start up per trasformare la Fiera in una grande piattaforma commerciale, non più un semplice momento espositivo – sottolinea Gianluigi Molinari – ma un’occasione di incontro tra imprese ed investitori, all’interno di un complesso di iniziative che favoriscano l’afflusso di buyers e quindi la crescita di specifiche filiere  produttive.»

«Ci stiamo attrezzando per consentire alla Fiera di tornare ai fasti dei decenni scorsi – dice Cristiano Erriu -. La riconversione degli spazi prenderà del tempo, ma tutto ciò non ci impedisce di programmare e attuare manifestazioni di ampio respiro, destinate ad accogliere un pubblico numeroso, sia per quanto riguarda gli spettacoli che per le iniziative espositive e le attività, già assai rilevanti, del  Palazzo dei Congressi, unica struttura a Cagliari capace di ospitare grandi eventi congressuali. Nel settore fieristico in generale – sostiene Cristiano Erriu – c’è una fase crescente di internazionalizzazione e il nostro obiettivo è permettere alle imprese, soprattutto quelle sarde, di estendere la loro offerta a potenziali investitori esteri, attraverso rassegne mirate e il coinvolgimento delle principali realtà produttive».

La Fiera di Cagliari si conferma spazio ideale per i grandi eventi di spettacolo. La doppia esibizione di Vasco Rossi il 18 e 19 giugno, con quasi 60mila spettatori paganti, ha portato enormi ricadute economiche in città e nell’hinterland. Per quattro giorni, grazie ai fan della rockstar accorsi in città per assistere ai due concerti, le strutture ricettive del capoluogo e dell’area metropolitana hanno fatto registrare il tutto esaurito. Il volume d’affari per alberghi, B&B, affittacamere, ostelli, campeggi, ristoranti, pizzerie e pubblici esercizi in genere, è stato pari a 4 milioni di euro.

Anche per i prossimi eventi musicali ospitati alla Fiera nell’ambito di Cagliari Summer Festival 2019 si prevede un’affluenza record. Il mese di luglio sarà all’insegna della musica sudamericana. L’1 luglio salirà sul palco Maluma, cantante colombiano, nuova star del reggaeton e dell’hip-hop latino. Il 18 luglio, invece, sarà la volta del portoricano Ozuna, cantante, attore e  rapper, amato soprattutto dai giovanissimi. Ad agosto, spazio nuovamente alla grande musica italiana con il concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci. Le due star si esibiranno l’1 di agosto.

Va definitivamente in soffitta la vecchia Fiera Campionaria; ritorna in grande stile, dopo il debutto dell’anno scorso, Sardegna Expo Mediterraneo. Nel corso dell’incontro odierno, sono stati forniti i primi dettagli della manifestazione multisettoriale che vede uniti dal punto di vista organizzativo e gestionale ilCentro Servizi per le Imprese e un’Associazione Temporanea di Imprese, rappresentata  dai Project Manager Alessio Zandara e Maurizio Zandara. Centro Servizi e ATI hanno stretto un accordo di partnership commerciale con l’obiettivo di assegnare all’evento unnuovo volto e un respiro internazionale all’evento, consolidare e rafforzare l’immagine delle imprese sarde, italiane e estere che parteciperanno all’Expo e inserire l’evento tra quelli più importanti nel contesto della programmazione fieristica nazionale. Food and Beverage, Arredamento, Turismo, Salute e Benessere, sono i principali settori coinvolti. In più ci sarà un Innovation Hub destinato alle imprese innovative e al settore della ricerca tecnologica. Il tutto condito da una serie di eventi collaterali in grado di richiamare l’attenzione dei visitatori.

Dopo l’estate musicale riprenderàa pieno ritmo anche l’attività fieristica. Il clou, come annunciato, è rappresentato da Sardegna EXPO MEDITERRANEO, in  programma a ottobre. Dal 20 al 22 settembre ci sarà invece Hobby Sardegna, Prima Mostra Mercato del bricolage, dell’hobbistica e delle arti manuali. Prima dell’EXPO, dal 4 al 6 ottobre, ritornerà il Turisport che quest’anno giunge alla 38ª edizione. Dal 15 al 17 novembre, si svolgerà la 15ªedizione di Fiori e Spose, il salone specializzato in forniture e servizi per il matrimonio. Sempre a novembre, in contemporanea con Fiori e Spose, si terrà la Prima edizione di Gusto inFiera, mostra mercato delle produzioni agroalimentari, della ristorazione, servizi e attrezzature per l’industria di trasformazione. Infine, a  dicembre, dal 13 al 22, consueto appuntamento con Fiera Natale, la mostra mercato degli articoli da regalo, giunta quest’anno all’edizione numero 38.