22 November, 2024
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Stamane il Consiglio regionale ha ricordato a Carbonia il 71° anniversario della Liberazione in una manifestazione che si è svolta al Teatro centrale, con la partecipazione di oltre 250 studenti delle scuole superiori di Carbonia (il “Cesare Beccaria”, il “Giovanni Maria Angioy” e l’“Antonio Gramsci-Amaldi”), accompagnati dai loro insegnanti.

Dopo il saluto del sindaco, Giuseppe Casti, che ha invitato i giovani «a non dare mai nulla per scontato impegnandosi ogni giorno per difendere diritti, libertà, sapere e conoscenza», ha preso la parola il presidente del Consiglio Ganau, con un intervento centrato su temi come il lavoro e la lezione morale e civile che deriva dall’esperienza storica della Liberazione, con precisi richiami all’attualità ed alle difficili sfide che interrogano le istituzioni e la politica e riguardano da vicino il futuro dei giovani.

In primo luogo, Gianfranco Ganau ha sottolineato la scelta di «celebrare la Liberazione fuori dal palazzo» e, in particolare, a Carbonia «perché questo territorio ha subito forse più di altri le conseguenze nefaste della crisi». «In questa giornata – ha aggiunto – il mio pensiero non può non andare alle tante donne ed ai tanti uomini che lottano per il lavoro, alle tante vertenze irrisolte, ai lavoratori dell’Alcoa».

Subito dopo il presidente sì è soffermato sulla seconda ricorrenza della giornata, il 70° anniversario del voto alle donne, ricordando che «solo una società con pari opportunità è una società più giusta» e presentando la figura di Marisa Ombra, vice presidente nazionale dell’Anpi, graditissima ospite della manifestazione e protagonista di una grande storia di impegno politico e civile: dalla partecipazione alla lotta partigiana ad appena 18 anni alle grandi battaglie del dopoguerra per i diritti delle donne.

«Dal dopoguerra abbiamo fatto molti passi avanti – ha aggiunto Ganau – come il divorzio, l’aborto e l’inserimento della violenza sessuale fra i reati contro la persone ma il processo culturale è ancora lungo; solo la scorsa legislatura la Regione Sardegna ha bocciato con il voto segreto di un parlamento di uomini la doppia preferenza di genere.»

Affrontando il tema dell’eredita politica e morale della Resistenza, il presidente del Consiglio regionale ha citato, fra i meriti di quella stagione, «l’aver permesso alla società di esprimersi dal basso, di partecipare alla vicenda collettiva, di lasciarsi alle spalle un periodo come il fascismo tutto era stato spolicitizzato ed appiattito». «E’ un filo della storia che dobbiamo riprendere – ha detto ancora Ganau rivolgendosi ai giovani – perché quello che sta accadendo nel mondo non è troppo diverso da quello che accadeva allora, quella è questa gioventù hanno qualcosa in comune e, soprattutto, quello che sta accadendo nel mondo non può lasciarci indifferenti».

Il presidente del Consiglio regionale ha quindi accostato «l’Europa di ieri che ha conosciuto la tragedia della guerra e del nazismo a quella di oggi che reagisce istericamente chiudendo le frontiere a chi fugge dalla guerra, dimenticando che i profughi di oggi hanno gli stessi sogni dei nostri ragazzi: un amore, l’istruzione, un lavoro, un futuro».

In conclusione, l’appello finale ai giovani: «La nostra generazione ha forse la responsabilità di non aver saputo interpretare la lezione che ci ha consegnato la storia, per questo dovete essere migliori di noi, fare politica, lottare per i diritti e l’uguaglianza senza mai dimenticare che la democrazia è un bene prezioso che va difeso e conquistato ogni giorno».

Prima di dare la parola alla signora Marisa Ombra, il presidente Ganau ha consegnato una medaglia ricordo del Consiglio a Modesto Melis, ex deportato nel campo di concentramento nazista di Mauthausen. Un po’ emozionato all’inizio ma via via sempre più lucido, Melis ha ricostruito le avventurose vicende che lo portarono nel campo di concentramento, da cui tornò vivo “forse con po’ di fortuna” perché un compagno di prigionia gli attribuì un “mestiere” che lui nemmeno conosceva.

Infine, la testimonianza appassionata di Marisa Ombra nel Piemonte in pieno caos dopo l’armistizio dell’8 settembre e poco tempo tempo dopo teatro della sanguinosa guerra civile. «Sentimmo il bisogno di fare qualcosa per il dire il nostro No alla guerra ed alla paura – ha ricordato – perché era necessario». «E fu – ha aggiunto – un passaggio di grandissimo valore per le donne che, in pochissimo tempo, passarono dalla confezione del corredo e dai lavori di casa al fronte, in un esercito di volontari come quello dei partigiani».

«Con una mia compagna che aveva il nome di battaglia di Trottolina – ha raccontato Marisa Ombra – sognavamo sul finire della guerra come sarebbe cambiato il mondo, forse con utopia lo immaginavamo con il lavoro per tutti e senza carceri perché nessuno avrebbe più avuto bisogno di rubare.»

«La nostra battaglia non è finita – ha detto in conclusione rivolta ai giovani -: ma adesso tocca a voi che vivete una età difficilissima in cui bisogna fare grandi scelte, non rinunciate alla conoscenza, non rassegnatevi ad una vita mediocre e, soprattutto, non arrendetevi mai.»

Al termine dell’intervento della signora Ombra, applauditissimo, la manifestazione è proseguita con lo spettacolo “Nostra Patria è il mondo intero”, con dialoghi di Bruno Gambarotta, musiche tratte dalle più celebri canzoni italiane del Risorgimento eseguite da Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marco Argiolas, con le voci di Elena Ledda e Simonetta Soro.

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“Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione con un doppio appuntamento da non perdere. Si parte questa sera alle ore 20,30 al Teatro Electra (Piazza Pichi) di Iglesias con la sonorizzazione dal vivo di “Cenere”, film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente. Prodotto da Arturo Ambrosio e dalla Caesar Film di Torino e girato per le esterne prevalentemente in Piemonte, in quanto la Sardegna non era raggiungibile a causa dei sommergibili austriaci, il film fu diretto da Febo Mari su soggetto della grande attrice Eleonora Duse, la quale dopo l’abbandono delle scene teatrali nel 1908, si convinse anche ad esserne lei stessa protagonista. La recitazione dell’attrice è singolarmente misurata (non parla mai davanti alla macchina da presa), in contrasto con quella di Febo Mari, che recita con una certa concitazione e parla continuamente. Cenere è anche l’unica interpretazione cinematografica della Duse.
Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film, e successivamente la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

Domani, alle ore 11,00, “Mare e Miniere” si sposterà a Carbonia presso il teatro Centrale, per lo spettacolo “Nostra Patria è il Mondo Intero” con ideato e diretto da Mauro Palmas, figura di spicco nel panorama della musica mediterranea, da tantissimi anni impegnato con passione anche in un interessante percorso di ricerca teso al recupero della musica popolare, sarda e non solo, nella quale ha avuto grande spazio il repertorio della canzone storico-politica.L’intento di questo particolare recital, la cui realizzazione è stata patrocinata anche dalla presidenza del Consiglio regionale della Sardegna e dall’A.N.P.I., è di far riemergere in chiave più attuale, ma senza pretese revisionistiche, pagine archiviate della nostra musica e della nostra cultura, attraverso un equilibrato rigore filologico e un necessario spirito critico che il tempo e lo sviluppo della storia impongono.Il risultato è uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo: un coinvolgente viaggio tra musica e parole che ripercorre, attraverso una nuova interpretazione creativa, le pagine indimenticabili della musica e della cultura popolare, legate fortemente ai capitoli sociali e civili dell’ italia dal 1860 al 1960; un percorso nella memoria, non solo musicale ma anche ideale e culturale, un viaggio nella storia rivisitata  con arrangiamenti freschi e moderni tra folk-music e raffinato jazz-swing, scandito e accompagnato dalle efficacissime letture sugli avvenimenti storico-politici di Bruno Gambarotta: uno dei più lucidi e brillanti protagonisti della scena culturale italiana. Un “libro” avvincente di storia musicale alternativa nel quale sfogliare, ascoltandole, ricche testimonianze canore di cultura popolare che difficilmente si trovano nelle versioni ufficiali, interpretate dallo spirito critico e ironico di Gambarotta, geniale nel saper osservare la contemporaneità e offrire una lettura sempre pungente della realtà. Tra i brani, che procederanno in un ordine storico-cronologico, prenderanno vita le letture dei testi originali di sua composizione. In scaletta  da “Andiremo in Roma Santa”, la più antica, un canto dei primi del ‘700, nato durante la guerra di successione spagnola, alle canzoni garibaldine tra le quali, “Rondinella d’Aspromonte” e “Camicia Rossa”, a quelli della resistenza, come “Partigiani chiamateci ancora” e “Bella Ciao”, passando attraverso i canti delle lotte operaie, quelli antifascisti e delle due guerre mondiali. Canti che fanno capaci di far rivivere i drammi e le sofferenze procurati dalla guerra e delle lotte politiche e sociali, o anche la semplice gioia di vivere. In scena grandissimi interpreti: Elena Ledda alla voce e Mauro Palmas alla voce e alle mandole, protagonisti indiscussi del canto sardo e della musica mediterranea; Maurizio Geri alla chitarra, Simonetta Soro, altra voce superba della musica sarda, Silvano Lobina al basso e Marco Argiolas al clarinetto e clarinetto basso.

Teatro Electra_big

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I Tamuna 2 copia

La rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” approda domani sera a Villamassargia per il secondo appuntamento con i siciliani Tamuna, vincitori del premio della critica per l’edizione 2014 del Premio Andrea Parodi, che si esibiranno alle ore 20,00, presso Casa Fenu, in via Santa Maria.

Dal cuore di Palermo, dal triangolo formato da quartieri Kalsa, Zisa e Noce, i Tamuna propongono una musica dai sapori antichi ed allo stesso tempo estremamente contemporanei. “Woodrock”, rock di legno, in quanto principalmente acustico, così hanno scelto di definire la loro musica, che unisce diverse sonorità, dalla musica popolare siciliana ad influenze black, rock, reggae e pop. Il tamburello incontra quindi il cajon, le chitarre ed i bassi acustici, senza porsi alcun limite. Anche il nome è un omaggio alla contaminazione tra cultura, infatti, Tamuna in georgiano significa portatori di pace, ma è anche il nome della regina più importante della Georgia “Tamar” detta anche “re dei re, regina delle regine”, un personaggio leggendario nel piccolo paese caucasico, a cavallo tra Europa ed Asia.

La rassegna Mare e Miniere, organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, giunge alla nona edizione proponendo un ricco programma artistico, educativo e naturalistico, il cui obiettivo è ridare centralità ai luoghi legati al mare e alla cultura geomineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio dalle radici culturali profondissime e dal fascinoso patrimonio storico ed archeologico. Seguendo la collaudata formula delle precedenti edizioni, dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Dal 24 al 26 marzo 2016, Iglesias ospiterà l’anteprima dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare con i corsi di Canto Popolare (docenti Elena Ledda e Simonetta Soro), organetto diatonico (docente Totore Chessa) e launeddas (docente Luigi Lai). Sarà un’occasione preziosa non solo dal punto di vista musicale, ma anche per assistere dal vivo ai meravigliosi riti della Settimana Santa che annualmente si tengono ad Iglesias.

Il programma di Mare e Miniere 2016 entrerà nel vivo dal 27 giugno al 2 luglio 2016, con la serie completa dei seminari di musica, canto e danza popolare, in un’edizione arricchita ed ampliata nella proposta formativa, dopo il grande successo di pubblico degli scorsi anni. I corsi saranno tenuti da grandi maestri come Luigi Lai (launeddas) e Totore Chessa (organetto diatonico), depositari del repertorio tradizionale della musica sarda, e da alcuni tra i principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne o pastorali), Carlo Rizzo (percussioni), Nando Citarella (percussioni e danze popolari con Nathalie Leclerc), Simone e Nicolò Bottasso (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo). Gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale.

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I Tamuna copia

Con un concerto dei Tamuna il 5 marzo, a Porto Torres, la Fondazione Andrea Parodi inaugura “I concerti del Premio Andrea Parodi”, appuntamenti paralleli al noto festival di World Music giunto alla nona edizione.

I siciliani Tamuna sono stati i vincitori del premio della critica nell’edizione del 2014 e per questo la Fondazione ha realizzato per il gruppo il videoclip del loro brano “Balai”, come omaggio ad Andrea Parodi, a Porto Torres e a tutta la Sardegna. Il video, che ha già superato sulla loro pagina facebook le 40.000 visualizzazioni, verrà proiettato in questa occasione.

La serata vedrà la partecipazione straordinaria dei Tazenda, compagni storici di Parodi fino al 1997.

Gli artisti offriranno alla città di Porto Torres uno spettacolo ricco di emozioni all’interno del teatro intitolato all’artista turritano, teatro che fra l’altro nel 2009 ha ospitato la seconda edizione del Premio Andrea Parodi.

Sarà l’occasione per rendere omaggio all’artista nella sua città natale nel 10° anno dalla sua scomparsa, anche con la proiezione di videoclip, live ed interviste tratte dall’archivio del Museo Andrea Parodi.

La serata sarà introdotta dal noto conduttore Ottavio Nieddu, parte integrante della struttura artistica ed organizzativa del Premio Andrea Parodi, la cui direzione artistica è affidata ad Elena Ledda.

È, on line, sul sito della Fondazione, intanto, il nuovo bando di concorso del Premio.

L’evento di Porto Torres è organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi in coproduzione con la Compagnia Teatro Sassari, e si svolge grazie al contributo del comune di Porto Torres, della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

I Tamuna, band che propone una musica dai sapori antichi ed allo stesso tempo estremamente contemporanei, arrivano dal cuore di Palermo, dal triangolo formato da quartieri Kalsa, Zisa e Noce.

“Woodrock”, rock di legno, in quanto principalmente acustico, così hanno scelto di definire la loro musica, che unisce diverse sonorità, dalla musica popolare siciliana ad influenze black, rock, reggae e pop. Il tamburello incontra quindi il cajon, le chitarre ed i bassi acustici, senza porsi alcun limite.

Anche il nome è un omaggio alla contaminazione tra cultura, infatti, Tamuna in georgiano significa portatori di pace, ma è anche il nome della regina più importante della Georgia “Tamar” detta anche “re dei re, regina delle regine”, un personaggio leggendario nel piccolo paese caucasico, a cavallo tra Europa ed Asia.

Il gruppo è attivo dal 2012, e a poche settimane dalla nascita si era già esibito in Russia, proponendo il proprio repertorio originale, tra dialetto siciliano, italiano ed inglese.

L’ingresso è libero, con prenotazione ai numeri 079-200267 / 349-1926011.

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I Tamuna 3 copiaI Tamuna copia I Tamuna 2 copia

Villamassargia il 4 marzo, alle ore 20,00, presso Casa Fenu, in via Santa Maria, ospiterà il concerto dei Tamuna, vincitori del premio della critica per l’edizione 2014 del Premio Andrea Parodi, secondo appuntamento della rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” 2016, organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti,

Dal cuore di Palermo, dal triangolo formato da quartieri Kalsa, Zisa e Noce, i Tamuna sono propongono una musica dai sapori antichi ed allo stesso tempo estremamente contemporanei. “Woodrock”, rock di legno, in quanto principalmente acustico, così hanno scelto di definire la loro musica, che unisce diverse sonorità, dalla musica popolare siciliana ad influenze black, rock, reggae e pop. Il tamburello incontra quindi il cajon, le chitarre ed i bassi acustici, senza porsi alcun limite. Anche il nome è un omaggio alla contaminazione tra cultura, infatti, Tamuna in georgiano significa portatori di pace, ma è anche il nome della regina più importante della Georgia “Tamar” detta anche Musicraiser.it , chiusasi con successo ed hanno registrato il nuovo lavoro a Palermo presso gli studi della 800A Records con la collaborazione di Fabio Rizzo, Valerio Mina e Francesco Vitaliti mentre il mastering è a cura di Carl Saff, Chicago (USA). “Ciuscia”, con la collaborazione del trombettista Alberto Anguzza, è il primo singolo ed anticipa l’album “Woodrock”, in uscita a settembre 2014 per New Model Label, distribuzione Audioglobe. Nel 2014 vincono il Premio della Critica al Premio Andrea Parodi, e realizzano il videoclip “BALAI” (brano di Andrea Parodi) a Porto Torres (Sardegna). Formazione: Marco Raccuglia – voce, Giovanni Parrinello – tamburello e percussioni, Carlo Di Vita – chitarre – Riccardo Romano – basso.

Dal 24 al 26 marzo 2016, Iglesias ospiterà l’anteprima dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare con i corsi di Canto Popolare (docenti Elena Ledda e Simonetta Soro), Organetto Diatonico (docente Totore Chessa) e Launeddas (docente Luigi Lai). Sarà un’occasione preziosa non solo dal punto di vista musicale, ma anche per assistere dal vivo ai meravigliosi riti della Settimana Santa che annualmente si tengono ad Iglesias.

Il programma di Mare e Miniere 2016 entrerà nel vivo dal 27 giugno al 2 luglio 2016 con la serie completa dei seminari di musica, canto e danza popolare, in un’edizione arricchita ed ampliata nella proposta formativa, dopo il grande successo di pubblico degli scorsi anni. I corsi saranno tenuti da grandi maestri come Luigi Lai (launeddas) e Totore Chessa (organetto diatonico), depositari del repertorio tradizionale della musica sarda, e da alcuni tra i principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne o pastorali), Carlo Rizzo (percussioni), Nando Citarella (percussioni e danze popolari con Nathalie Leclerc), Simone e Nicolò  Bottasso (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo). Gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale.

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Torna “Mare e Miniere”, la rassegna musicale itinerante organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti.

Per la sua nona edizione, la rassegna propone un ricco cartellone di artistico, educativo e naturalistico, il cui obiettivo è ridare centralità ai luoghi legati al mare e alla cultura geomineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio dalle radici culturali profondissime e dal fascinoso patrimonio storico ed archeologico.

Seguendo la collaudata formula delle precedenti edizioni, dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con una serie di interventi culturali ibridati che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

“Mare e Miniere” si aprirà ad Ozieri (Ss) il prossimo 22 febbraio alle 18,30, nella splendida cornice della Cattedrale dell’Immacolata, con il concerto di musica sacra “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, realizzato in collaborazione con la Diocesi e l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias, e già proposto come evento inaugurale della rassegna lo scorso anno. Il suggestivo recital, la cui direzione artistica è curata dal compositore e virtuoso della mandola e del liuto cantabile Mauro Palmas, prevede l’escussione di “Gocius” campidanesi dedicati al martire sulcitano, “Gosos” in lingua spagnola di matrice medievale e musiche liturgiche, che rappresentano i punti più alti del patrimonio devozionale-popolare della Sardegna. Protagonisti sul palco saranno le meravigliose voci di Elena Ledda e Simonetta Soro, il maestro di organo Alessandro Foresti, il liuto cantabile di Mauro Palmas, la chitarra di Marcello Peghin, e il mandoloncello di Silvano Lobina.

Dal 24 al 26 marzo 2016, Iglesias ospiterà l’anteprima dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare con i corsi di Canto Popolare (docenti Elena Ledda e Simonetta Soro), Organetto Diatonico (docente Totore Chessa) e Launeddas (docente Luigi Lai). Sarà un’occasione preziosa non solo dal punto di vista musicale, ma anche per assistere dal vivo ai meravigliosi riti della Settimana Santa che annualmente si tengono ad Iglesias.

Il programma di Mare e Miniere 2016 entrerà nel vivo dal 27 giugno al 2 luglio 2016 con la serie completa dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, in un’edizione arricchita ed ampliata nella proposta formativa, dopo il grande successo di pubblico degli scorsi anni. I corsi saranno tenuti da grandi maestri come Luigi Lai (Launeddas) e Totore Chessa (organetto diatonico), depositari del repertorio tradizionale della musica sarda, e da alcuni tra i principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne o pastorali), Carlo Rizzo (percussioni), Nando Citarella (percussioni e danze popolari con Nathalie Leclerc), Simone e Nicolò  Bottasso (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo). Gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale.Concerto a Is Solinas 1

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Francesco Medda ''Arrogalla'' e Giacomo Casti Antas Teatro - Rendez-vous comique

Sesta e ultima giornata, domani (domenica 7 febbraio) a Villacidro, della settimana culturale promossa dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” per il trentennale del concorso letterario intitolato al grande scrittore sardo.

Si comincia alle 10.00 al Mulino Cadoni con la terza e conclusiva sessione della tavola rotonda dedicata appunto a ripercorrere il cammino del Premio Dessì iniziato nel 1986. Dopo le testimonianze e i contributi di ospiti e giurati, al centro dei due incontri in programma quest’oggi (sabato 6), domattina (domenica 7) è il turno di alcuni dei vincitori del concorso villacidrese in anni diversi: Franco Cocco e Mariagiorgia Ulbar, primi nella sezione poesia rispettivamente nel 1999 e nel 2015, e, per la narrativa, Roberto Piumini (vincitore nel 1995), Giulio Angioni (2005), Alessandro De Roma (2007), Michela Murgia (2009) e Giuseppe Lupo (2013).

Divertimento per grandi e bambini, nel pomeriggio, con “Rendez-vous Comique” della compagnia Antas Teatro di San Sperate, in scena alle 17.00 nella palestra in via Stazione: uno spettacolo dai colori allegri e scanzonati, diretto e interpretato da Stefano Farris con Raimonda Mercurio, che racconta l’incontro tra due clown.

Infine, alle 20.30, sipario sulla settimana villacidrese con le suggestioni narrative e musicali diDub Versus” dell’attore Giacomo Casti e del musicista elettronico Arrogalla (al secolo Francesco Medda). Un progetto consegnato di recente alle dieci tracce dell’omonimo disco (prodotto da Zahr Records e Altrove con il supporto di Antas Teatro): un viaggio circolare tra pagine e versi di Omero, Dante, Cervantes, Alvaro Mutis, Derek Walcott, Gramsci, Sergio Atzeni, Giulio Angioni, Aquilino Cannas, Fabrizio De André, e composizioni elettroacustiche, echi dub, risonanze etniche, paesaggi sonori. Come il cd si avvale qui e là dei contributi di vari musicisti (in particolare di , vero regista del suono e terza anima del progetto), così domani (domenica 7) a Villacidro Dub Versus sarà impreziosito dagli interventi narrativi della scrittrice Michela Murgia e da quelli cantati di Elena Ledda (già presente anche in uno dei brani del disco).

Le celebrazioni per il trentennale del Premio Dessì sono organizzate col contributo del comune di Villacidro, dell’assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, del ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, del Consorzio industriale provinciale Medio Campidano-Villacidro, del GAL Monte Linas e della Banca di Sassari.

 

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Roberto Piumini Roberto Piumini, Patrizia Ercole e Andrea Basevi

Battute conclusive, domani (sabato 6) e domenica (7 febbraio) a Villacidro, per la settimana culturale in celebrazione del trentennale del Premio Dessì: una sei giorni invernale promossa dalla “Fondazione Giuseppe Dessì per riprendere e completare il programma della scorsa edizione del concorso letterario, la trentesima, appunto, che si è tenuta a settembre nella cittadina del Medio Campidano.

Tiene banco una tavola rotonda in tre parti, dall’emblematico titolo “Trentennando”, che, attraverso gli interventi e le testimonianze di ospiti, giurati e protagonisti di passate edizioni del premio, ne ripercorrerà il cammino intrapreso nel 1986. Si comincia domattina (sabato 6) alle 10.00 con i contributi delle autorità istituzionali: coordinati dal presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, Christian Balloi, intervengono l’assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna Claudia Firino, il parlamentare Siro Marrocu, il sindaco di Villacidro Teresa Pani ed ex amministratori locali come Angelo Concas (sindaco ai tempi della prima edizione), Vitalio Piras, Antonio Macchis, Concetta Vacca, Dimitri Pibiri (ex assessori alla cultura); e, ancora, Francesco Dessì, figlio dello scrittore, Anna Dolfi, Giancarlo Buffa (che leggerà un intervento di Leandro Muoni, membro della giura per lungo tempo, che non potrà essere presente), Gigi Dessì (primo segretario del premio) e due ex presidenti della Fondazione Dessì, Massimo Murgia e Giuseppe Marras.

Alle 17.00 la ripresa dei lavori vede invece la partecipazione di alcuni dei giurati che hanno contribuito nel corso degli anni alla crescita e all’affermazione del premio letterario, come Anna Dolfi (presidente della giuria dal 2010), Sandro Maxia, Giovanni Pirodda, Gianni Filippini, Stefano Salis, Giuseppe Langella, Mario Baudino e Massimo Onofri, coordinati da Duilio Caocci.

Al Premio Dessì si ricollega in un certo senso anche lo spettacolo che chiude la giornata: alle 20.30 nella palestra in via Stazione, è infatti di scena lo scrittore e poeta Roberto Piumini vincitore nel 1995 della sezione narrativa del concorso letterario, che torna a Villacidro con “Il portatore di baci”, un reading a due voci – la sua e quella di Patrizia Ercole – con Andrea Basevi (sue le musiche originali) al pianoforte. Tratto dal libro dell’autore lombardo “Le donne e i cavalieri” (Aliberti Editore, 2004), è la storia di un bacio affidato, consumato e riportato, nel tempo dei cavalieri e della cortesia: un racconto sull’impegno, la sorpresa e la generosità dell’amore.

Roberto Piumini sarà anche tra gli ospiti della terza e ultima sessione della tavola rotonda “Trentennando” che l’indomani mattina (domenica 7.00) riunirà a partire dalle 10.00 al Mulino Cadoni una qualificata rappresentanza di vincitori di passate edizioni del premio Dessì: Alessandro De Roma, Giuseppe Lupo, Giulio Angioni, Michela Murgia, Franco Cocco e Mariagiorgia Ulbar.

Alle 17.00 si ritorna nella palestra in via Stazione dove è di scena la compagnia Anta Teatro con “Rendez-vous Comique”, uno spettacolo per i più piccoli, dai colori allegri e scanzonati, che racconta l’incontro tra due clown. Diretto e interpretato da Stefano Farris con Raimonda Mercurio.

Infine, alle 20.30, sipario sulla settimana villacidrese con le suggestioni musicali e narrative del progetto “Dub Versus” (consegnato di recente alle tracce dell’omonimo disco) dell’attore Giacomo Casti e del musicista elettronico Arrogalla (al secolo Francesco Medda), impreziosito per l’occasione dagli interventi narrativi della scrittrice Michela Murgia e da quelli cantati di Elena Ledda.

Le celebrazioni per il trentennale del Premio Dessì sono organizzate col contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, del Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano-Villacidro, del GAL Monte Linas e della Banca di Sassari.

 Per informazioni, la segreteria della Fondazione Dessì risponde ai numeri 0709314387, 3474117655, 3406660530, e all’indirizzo di posta elettronica fondessi@tiscali.it .

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Valentina Parodi 3

Un grande omaggio alla musica di Andrea Parodi è stato uno dei momenti più emozionanti del Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa. Un inedito quartetto di interpreti formato da Ginevra di Marco, Elena Ledda, Brunella Selo e Fausta Vetere ha voluto cantare “Abacada”, uno dei brani più significativi della storia artistica di Parodi, nel nono anniversario della sua scomparsa.

Il video dell’esibizione è disponibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=LAaJUtCZuiQ&feature=share

L’omaggio nasce anche dal gemellaggio fra il Premio Bianca d’Aponte ed il Premio Andrea Parodi, che ricorda ogni anno il grande artista sardo con una manifestazione ed un concorso a lui dedicati.

Al Teatro Cimarosa di Aversa durante il d’Aponte ci sono stati anche altri momenti a sorpresa. Nella prima serata si sono fra l’altro esibiti Diodato e Renzo Rubino, due degli artisti di maggior successo emersi negli ultimi anni nel panorama italiano, che hanno fra l’altro duettato a sorpresa nel brano di Fabrizio De André “Amore che vieni, amore che vai”. Con loro, Giuseppe Anastasi, Giuseppe Barbera, Bastian Contrario, Carlo Mercadante ed Elisa Rossi (vincitrice della scorsa edizione).

Nella serata conclusiva di sabato si è svolta la gara vera e propria, davanti ad una vasta giuria che comprendeva circa cinquanta componenti, con molti importanti giornalisti e addetti ai lavori, fra i quali Valentina Casalena Parodi, presidente della Fondazione che organizza il Premio Andrea Parodi, e la stessa Elena Ledda, direttore artistico del Parodi. Sul palco, nomi di spicco della musica italiana, da Fausto Mesolella degli Avion Travel, direttore artistico del Premio, a Raiz, da Andrea Mirò a Mariella Nava, da Mimmo Epifani a Ginevra di Marco, madrina di questa edizione del Premio. L’inedito quartetto formato dalla stessa Ginevra di Marco e da Elena Ledda, Brunella Selo, Fausta Vetere della Nuova Compagnia di canto popolare ha anche proposto “Il canto dei Sanfedisti”, grande classico della musica popolare partenopea che ha concluso la serata.

A vincere il Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa è stata Irene Ghiotto di Vicenza con “La filastrocca della sera”. Giunto all’11a edizione, è il più importante festival di canzone al femminile in Italia, intitolato alla cantautrice aversana scomparsa a soli 23 anni alla vigilia della pubblicazione del suo primo album. Irene Ghiotto ha prevalso anche nella sezione per la migliore composizione musicale. Inoltre, Mara Maionchi e Alberto Salerno, presenti in sala, hanno voluto premiarla con una segnalazione sul loro seguitissimo blog, FMD.

Il premio della critica è andato invece a Helena Hellwig di Milano con “Come Marylin morrò”, prima anche nelle sezioni riservate alla migliore interprete e al miglior testo. Mariella Nava con la sua etichetta discografica “Suoni dall’Italia” ha invece deciso di proporre un contratto discografico a Priscilla Bei di Roma, che ha presentato il brano “Ulisse”.

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Giuliano Gabriele Ensemble e Marina Mulopulos hanno vinto l’8° Premio Andrea Parodi. Ieri sera l’Auditorium comunale di piazzetta Dettori ha ospitato la serata finale che ha visto esibirsi come ospiti i Tazenda, Totore Chessa, Alejandra Ribera e Mario Incudine.

Erano in gara: Alarc’h (brano: Ninna e la ninnella, calabrese), Calatia (Arrammulì, napoletano), Claudia Aru Band (Fogu, sardo), Corimè (La scelta, italiano), Davide Casu (Sant’Eulalia, algherese), Giuliano Gabriele Ensemble (Lettera dalla Francia, dialetto ciociaro), Koralira (Nero, calabrese), Marina Mulopulos (Lati’, greco), Valeria Tron (Senso dire rien, occitano).

Il Premio si è svolto dall’8 al 10 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, sotto la direzione artistica di Elena Ledda.

Un’edizione di successo, a partire dall’affluenza del pubblico che già da giovedì ha riempito l’auditorium. In quell’occasione, purtroppo, sono mancati gli annunciati Tazenda, per un malessere stagionale del cantante Nicola Nite, che si è poi ristabilito per l’ultima serata.

Al loro posto è toccato a Totore Chessa, premio Albo d’oro 2015, inizialmente previsto per sabato. È stato proprio lui ad aprire la prima serata, a sorpresa, salendo sul palco da solo con il suo organetto. Un inizio emozionante.

Alto il livello medio dei concorrenti, come si è potuto evincere dal brano in gara ma anche da un secondo brano che ognuno degli artisti ha proposto.

L’allerta meteo di venerdì ha invece impedito il regolare svolgimento della seconda serata. I concorrenti hanno comunque avuto modo di esibirsi in una audizione privata davanti alla giuria, composta da giornalisti e addetti ai lavori provenienti da tutta Italia.

Sabato gran finale con l’apertura dei Tazenda, la canadese Alejandra Ribera ed il siciliano Mario Incudine. Prima della proclamazione dei vincitori, c’è stato tempo per una bellissima jam session che ha coinvolto tutti gli artisti ospiti e quelli in giuria.

La manifestazione è stata presentata da Gianmaurizio Foderaro di RadioRai e da Ottavio Nieddu.

Durante le serate non solo i concorrenti ma anche tutti gli ospiti hanno cantato un brano di Andrea Parodi. Il Premio si è tenuto in prossimità del 9° anniversario della sua scomparsa (17 ottobre 2006). Parodi è stato un importante artista italiano, con un percorso fuori dagli schemi: passato dal pop d’autore con i Tazenda a una carriera solista di grande valore e rielaborazione delle radici, è diventato un riferimento internazionale della World Music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. A lui è dedicato un Museo multimediale, visitabile attualmente a Ottana, presso la Casa Fenudi.

Le precedenti edizioni del Premio Andrea Parodi sono state vinte nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

Il Premio Andrea Parodi è organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi, che è sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna; la manifestazione è realizzata grazie al contributo del Comune di Cagliari (che è anche patrocinatore), dei Partecipanti Aderenti e degli sponsor. I partner del Premio sono: European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte (Campania), Negro Festival (Campania, Grotte Di Pertosa), Folkest (Spilimbergo, Friuli), Nuovo Imaie), Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino – Jazz Club, Cagliari, Boxoffice Sardegna. Media Partners: Radio Rai Live 7, Radio Montecarlo, Radio Popolare, Sardegna 1, Roxy Bar Tv, Unica Radio. Sponsor: Pasta di Sardegna – F.lli Cellino, Peugeot Di Mario Seruis, Trattoria Deidda di Cagliari, Cantina Locci-Zuddas, Scs di Ottavio Nieddu, Blu Studio.

Questi tutti i premiati del Premio Andrea Parodi 2015:

Vincitore assoluto – Giuliano Gabriele Ensemble

Premio della critica – Marina Mulopulos

Miglior musica – Davide Casu

Miglior arrangiamento – Corimè

Miglior interpretazione – Claudia Aru e Corimè

Miglio testo – Davide Casu

Premio dei concorrenti – Corimè e Giuliano Gabriele Ensemble

Premio dei bambini in sala – Calatia.

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