22 November, 2024
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Si è svolta a Cagliari, venerdì 8 e sabato 9 giugno, la visita ufficiale dell’Ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia S.E. Aleksandr Guryanov, in occasione della chiusura delle “Giornate della ricerca scientifica bielorussa in Sardegna”.

Nel corso della visita il capo della missione diplomatica bielorussa è stato accompagnato dal Console onorario in Cagliari Giuseppe Carboni.

L’ambasciatore Guryanov, ha visitato la Presidenza del Consiglio regionale della Sardegna dove ha incontrato il vice presidente on. Eugenio Lai: nel corso dei colloqui si è parlato, fra l’altro, delle numerose e qualificate iniziative di collaborazione bilaterale in materia culturale e scientifica, che vedono protagoniste l’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus ed i principali atenei di questo paese attraverso una stretta, consolidata e fruttuosa collaborazione con l’Università di Cagliari.

Dopo l’accoglienza presso le famiglie sarde di migliaia di bambini bielorussi nell’ambito dei progetti “Chernobyl”, in Sardegna si è formata nel tempo, attraverso centinaia di adozioni ed affiliazioni, seguite dalla formazione di numerose coppie miste, una numerosa comunità bielorussa molto ben integrata nelle diverse comunità dell’Isola. Da un punto di vista numerico, la presenza dei cittadini di origine bielorussa nella regione è fortemente sottostimata, in quanto un numero considerevole di loro, a seguito di adozione, affiliazione e matrimonio, sono naturalizzati italiani e quindi scompaiono dalle statistiche delle presenze straniere.

Grazie al sostegno previsto dalla legge regionale 19/96, inoltre, è stato costituito a Minsk l’ente di formazione “Sardegna Global” che, negli ultimi 12 anni, ha permesso ad oltre 4.500 giovani di acquisire importanti conoscenze formative nei settori edilizio e turistico.

Nel Palazzo municipale si è svolto l’incontro con il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, fra gli argomenti e le proposte messe in campo, la presentazione della “destinazione Cagliari” nell’ambito della Fiera internazionale del Turismo di Minsk, in programma nell’aprile del prossimo anno, nell’ambito dello stand della Regione Sardegna, l’organizzazione nella capitale bielorussa di alcuni eventi promozionali, culturali e divulgativi dedicati a Cagliari  che potranno essere ospitati nel pieno centro della capitale bielorussa e la promozione di contatti diretti fra l’Amministrazione comunale di Cagliari e l’Amministrazione comunale di Minsk. 

L’Ambasciatore ha visitato la Camera di Commercio di Cagliari dove è stato ricevuto dal vice presidente Emanuele Garzia unitamente ai membri della giunta camerale Gianfrancesco Lecca ed Efisio Perra, ed ha, inoltre, incontrato per l’occasione i rappresentanti di Confcommercio, Coldiretti, Confindustria, Confapi, Casa Artigiani presenti su invito della camera di commercio.

Al centro dei colloqui la necessità di rafforzare i rapporti economico-commerciali, attraverso anche l’attivazione di contatti diretti fra Camera di Commercio di Cagliari e Camera di Commercio di Minsk (la più importante del paese) con la firma di un protocollo di intenti fra le due organizzazioni camerali e lo scambio di delegazioni con iniziative specifiche da tenersi a Cagliari e Minsk.

Si è anche parlato della possibile presenza delle aziende sarde alla Fiera Internazionale dell’Industria agroalimentare che si tiene a cadenza annuale in Bielorussia.

Da entrambe le parti è stata sottolineata l’importanza dell’attivazione di collegamenti aerei diretti fra Cagliari e Minsk, quale strumento utile per ampliare sia i reciproci flussi turistici sia, anche, i contatti a livello imprenditoriale.

A tal fine, la Camera di Commercio, in qualità di socio della SOGAER, si è impegnata a coinvolgere la compagnia di gestione aeroportuale, mentre a sua volta l’Ambasciatore riporterà tale esigenza alla compagnia di bandiera BELAVIA, tenuto conto anche, del recente ampliamento del parco aeromobili che ha visto l’acquisizione di 10 nuovi aeroplani che rendono, quindi, potenzialmente fattile un tale collegamento. 

L’ambasciatore Guryanov ha preso inoltre parte alla fase finale delle “Giornate della Scienza bielorussa in Sardegna” tenutesi dal 3 al 10 giugno con la collaborazione dell’Università di Cagliari, dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus e della Comunità Mondiale della Longevità nell’ambito delle attività di cooperazione promosse dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Alle “Giornate della Scienza bielorussa in Sardegna” ha preso parte una qualificata delegazione dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus che comprendeva fra gli altri l’accademico Aliaksandr Kilcheuski, segretario generale scientifico della presidenza di questa prestigiosa istituzione, e la prof.ssa Elena Makeyeva responsabile del centro nazionale bielorusso di coordinamento per l’accesso alle risorse genetiche.

Il ricco programma delle “giornate” curato dall’Università di Cagliari e dalla Comunità Mondiale della Longevità, conclusosi solennemente in occasione della visita dell’Ambasciatore, si era aperto con la delegazione scientifica bielorussa ricevuta dalla D.ssa Giovanna Medde, Direttore del Servizio Rapporti internazionali della Direzione generale della Presidenza della Regione.

Oltre a tutta una serie di attività con svariati docenti dei dipartimenti ad indirizzo scientifico e medico dell’Università di Cagliari, la delegazione bielorussa è stata ricevuta ben due volte in Rettorato dove ha incontrato i pro-Rettori all’Internazionalizzazione (prof.ssa Alessandra Carucci) e alla Ricerca (prof.ssa Micaela Morelli), inoltre grazie alle attività promosse dalla Comunità Mondiale della Longevità guidata da Roberto Pili, la delegazione ha visitato la sede IFAL di Assemini, dove è stata organizzata una parte seminariale ed un interessante gemellaggio culinario sardo-bielorusso basato sui principi della sana alimentazione. La visita alla sede IERFOP di Cagliari e la solenne cerimonia nella sala del Consiglio Comunale di Cagliari hanno arricchito ulteriormente le iniziative dedicate alla Repubblica Belarus.  

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Con la presenza di una qualificata delegazione dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus che comprende fra gli altri l’Accademico Aliaksandr Kilcheuski, segretario generale scientifico della presidenza di questa prestigiosa istituzione e la prof.ssa Elena Makeyeva, responsabile del centro nazionale bielorusso di coordinamento per l’accesso alle risorse genetiche, si svolgono a Cagliari dal 4 al 9 giugno 2018 “Le Giornate della ricerca scientifica bielorussa in Sardegna”.

L’iniziativa si tiene nell’ambito delle attività di cooperazione promosse dalla Regione Autonoma della Sardegna e sono il frutto, anche, dell’implementazione dell’Accordo di collaborazione firmato fra Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus ed Università di Cagliari.

A seguito delle intese intercorse nei lavori del Forum internazionale “Longevità, nutrigenomica e saperi tradizionali: Sardegna e Bielorussia a confronto” svoltosi lo scorso 17 maggio a Minsk, alcune delle iniziative in programma vengono curate dall’Associazione Medicina Sociale e dalla Comunità Mondiale della Longevità, da anni impegnate a sostenere i rapporti sardo-bielorussi affiancando all’attività prettamente di ricerca, quella di divulgazione.

Lo start alle giornate è stato dato dall’incontro della delegazione scientifica bielorussa, accompagnata dal Console onorario della Repubblica Belarus Giuseppe Carboni, con la d.ssa Giovanna Medde, direttore del Servizio Rapporti internazionali della Direzione generale della Presidenza della Regione. Presenti, inoltre, negli uffici della presidenza, la d.ssa Donatella Petretto delegata del Rettore, in rappresentanza dell’Università di Cagliari, il dott. Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità, il dott. Luca Gaviano dell’Associazione Medicina Sociale e la d.ssa Aksana Vasilevskaya dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus. 

Numerose le iniziative messe in campo dall’Università di Cagliari, non solo gli incontri in rettorato con i pro-Rettori all’Internazionalizzazione (prof.ssa Alessandra Carucci) ed alla Ricerca (prof.ssa Micaela Morelli) e con svariati docenti dei dipartimenti ad indirizzo scientifico, ma svariate giornate di intenso lavoro e visite ai laboratori e centri di ricerca universitari.

L’ulteriore approfondimento della collaborazione già avviata nel settore degli studi legati alla longevità e alla nutrigenomica, e affidato alle iniziative messe in campo dalla Comunità Mondiale della Longevità che coinvolgerà la delegazione dell’Accademia delle Scienza in alcune attività congiunte con il proprio gruppo di ricercatori e divulgatori. 

La solenne cerimonia di chiusura delle “Giornate della ricerca scientifica bielorussa in Sardegna” è in programma sabato 9 giugno nella Sala del Consiglio Comunale di Cagliari.

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Il presidente della Comunità Mondiale della Longevità Roberto Pili, ha ricevuto un nuovo riconoscimento dal mondo accademico per i suoi studi sulla medicina “anti aging” in chiave bio psico sociale, dalle teorie sulla senescenza, ai biomarkers dell’invecchiamento, dall’importanza della nutrizione al ruolo del microbiota, dall’invecchiamento cerebrale all’attività motoria.

Il prestigioso riconoscimento è quello ricevuto dall’Accademia Nazionale delle Scienze della Repubblica Bielorussa al termine del convegno internazionale dal titolo “Longevità, nutrigenomica e saperi tradizionali” svoltosi 17 maggio nella sala conferenze dell’Accademia Statale Medica di perfezionamento post-laurea a Minsk.

Alla presenza delle autorità dell’istituzione Bielorussa, dell’Ambasciatore d’Italia S.E. Mario Giorgio Stefano Baldi, del Console onorario bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni, al termine del convegno, la scienziata Elena Makeyeva, responsabile dell’Institute of Genetics & Cytology, dell’Accademia delle Scienze del Centro nazionale di coordinamento per l’accesso alle risorse genetiche della Bielorussia, ha consegnato a Roberto Pili l’importante attestato per il «significativo contributo e la preziosa collaborazione fra Repubblica Belarus e Italia nel campo degli studi sulla longevità e promozione di salute e benessere».

Al simposio, promosso nell’ambito dei programmi di cooperazione sardo-bielorussi, su iniziativa dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Belarus e il sostegno logistico del Centro Italo-Bielorusso di Cooperazione e Istruzione Sardegna, ha partecipato anche una delegazione di esperti della Comunità Mondiale della Longevità e dell’Associazione Medicina Sociale. Con i suoi cooperanti queste istituzioni, infatti, operano da anni nella capitale della repubblica ex URSS a sostegno dei programmi promossi attraverso la LR 19/96. Iniziative queste che l’Ambasciata d’Italia, considera tra le migliori best practice Italiane nel paese e che fanno della Sardegna la regione italiana leader per le attività di cooperazione in questa area geografica dell’Europa Orientale.

«Questo ambito riconoscimento che l’Accademia delle Scienze ha riservato a Roberto Pili – ha sottolineato il console onorario Giuseppe Carboni – premia non solo la sua attività scientifica di ricerca, ma anche la sua capacità di divulgare e diffondere le conoscenze, in virtù del costante sforzo di affiancare all’opera di ricerca Il compito impegnativo e non facile di divulgatore che ha voluto svolgere in Bielorussia

Nella giovane repubblica, infatti, hanno riscosso ampio interesse i programmi e le regole di vita adatte ad una buona gestione dell’invecchiamento, all’individuazione dei vari fattori di rischio, ai programmi per controllare la giusta alimentazione, alla promozione dell’attività fisica e agli insegnamenti per proteggersi dall’inquinamento ambientale. Particolarmente apprezzato è stato lo sforzo di valorizzazione della tradizionale dieta contadina locale e gli stili di vita tutt’ora osservati in alcune province che si caratterizzano per un alto livello di longevità e centenarietà: In Bielorussia vivono attualmente circa 480 centenari.

«Il presente attestato dell’Accademia delle Scienze mi è particolarmente gradito – dichiara Roberto Pili – perché arriva da un paese giovane, la Bielorussia che a fronte della prospettiva di aumento della durata della vita, ha intrapreso la sfida di una nuova cultura di organizzazione sociale e welfare, orientamenti utili ad assicurare le migliori condizioni di salute sociale. Per quanto ci riguarda continueremo a mettere a disposizione le nostre competenze nei campi della biologia positiva e della medicina anti-aging nel quadro di massima collaborazione.»

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Progettare la promozione della salute sociale, dell’anzianità attiva e della solidarietà tra generazioni e ancora studiare i fattori genetici implicati nei processi di invecchiamento e nelle patologie correlate all’età e suggerire percorsi, stili di vita e abitudini alimentari capaci di offrire benessere e la migliore qualità di vita possibile.

Sono queste per sommi capi, le tematiche affrontate al Convegno scientifico internazionale dal titoloPromuovere l’invecchiamento attivo alle frontiere della longevità” in programma sabato 24 giugno dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso l’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici in Via Is Mirrionis 1 a Cagliari.

La giornata di lavoro con medici e ricercatori di Sardegna, Bielorussia e Spagna sarà introdotta, con il coordinamento di Donatella Rita Petretto – Università di Cagliari, da Roberto Pili, presidente della comunità mondiale della longevità. A seguire i saluti saluti istituzionali di Antonello Cabras – presidente della Fondazione di Sardegna, Massimo Zedda – sindaco della Città Metropolitana di Cagliari, Marco Sechi – presidenza della Giunta, Regione Autonoma della Sardegna, Romina Mura – deputata, intergruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo, Valter Piscedda – consigliere regionale, consigliere delegato della Città Metropolitana di Cagliari, Maria Pietronilla Penna e Maria Chiara Fastame – Corsi di laurea in psicologia, Università di Cagliari, Giuseppe Carboni – console onorario in Sardegna della Repubblica di Bielorussia.

Dopo i saluti, il presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Roberto Pili, sottolinerà il valore culturale e la particolare importanza di questo appuntamento in quanto l’invecchiamento della popolazione rappresenta un evento che a partire dalla seconda metà del XX secolo sta caratterizzando i paesi del mondo occidentale e inoltre trasferisce sulle nuove generazioni il peso dell’ aumento di fasce di popolazione ad alto bisogno assistenziale.

«In Europa dal 2012 il numero degli over 65 ha superato il numero di coloro in grado di lavorare – mette in evidenza Roberto Pili – solo nel nostro paese che contende con il Giappone il titolo di nazione con più vecchi al mondo, gli over 65 poco meno di 14 milioni, su un totale di 61 milioni di abitanti. In Sardegna la cui longevità è all’attenzione del mondo per i suoi 468 centenari e Valerio Piroddi 111 anni l’uomo più vecchio d’Italia, gli over 65 sono 22,1% circa 370.000 su 1.660.000 abitanti.»

Nel Vecchio Continente ragionare su progetti per una promozione della salute sociale, dell’anzianità attiva e della solidarietà intergenerazionale è drammaticamente urgente, la questione non può essere procrastinata anche negli Stati che iniziano a confrontarsi con l’invecchiamento della popolazione, paesi idealmente alle frontiere della longevità, come la Bielorussia.

«È risaputo che è l’invecchiamento patologico e il precoce e forzato disimpegno da ruoli e responsabilità sociali e economiche ciò che incide con un peso sempre maggiore sui bilanci degli enti pubblici – aggiunge Roberto Pili – La terza età infatti, è in continua estensione demografica. Non è concepibile quindi, di fronte a problemi di tali dimensioni, un programma che preveda soltanto interventi sanitari e assistenziali. Alla luce di ciò si impongono con urgenza, operazioni di tipo educativo che permettano di aprire strade nuove e nel quadro di un progetto di formazione permanente dell’uomo.»

Comunità mondiale della Longevità è nata con l’obiettivo di studiare e proporre percorsi che legano salute e benessere intesi a costruire la migliore qualità di vita possibile non solo in senso biologico, ma in una dimensione più umana e gratificante. Raggiungere una longevità appagante in uno stato di benessere globale, che comprenda la salute della mente e del corpo: questo è il significato del concetto dell’invecchiamento di successo.

Nel corso dell’importante giornata scientifica verranno esplorate le frontiere della longevità, dalla medicina predittiva e genomica personalizzata, dal Cibo alla Nutraceutica, ancora la frontiera dell’inflammaging all’ importanza del microbiota. Lo stile di vita occidentale caratterizzato da crescente sedentarietà e da una dieta ipercalorica che contribuisce in gran parte allo sviluppo di patologie croniche che affliggono le popolazioni occidentali: le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, le demenze senili, l’ipertensione, le dislipidemie, l’osteoporosi.

Al tavolo dei relatori si alterneranno: Alekxandr Samuilich – Center of International Relationship of the Ministry of Education, Republic of Belarus sul tema “Active longevity in Belarus: the role of education, institutions and international cooperation”; Elena Makeyeva – Institute of Genetics & Cytology, NASB, Minsk, Republic of Belarus su “Longevity Issues in Belarus: Social and Genetic Aspects”, Andrea Loviselli – Università di Cagliari con la tesi “Attività fisica e longevità: evidenze scientifiche”, Carla Bruschelli – Commissione LG GARD Ministero Salute su “Salute, benessere e longevità”, Paolo Putzu – GEROS e AIP Sardegna in “Invecchiamento attivo: oltre gli slogan”, Ana Canaleda – Facoltà di Medicina, Dipartimento di Salute Pubblica e Psichiatria, Málaga, Spagna con la relazione “La Sardegna e la sua cultura ancestrale: un modello per il mondo”, Enrico Parodo – Cisco Epeople Shardigital presenterà “Il progetto Shardigital”. Al termine degli interventi , ci sarà una fase di discussione e le conclusioni di Roberto Pili.