5 November, 2024
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Al via dal 20 luglio e fino al 1 agosto la XXVII edizione del festival “Domusdeteatro Ilos de Istiu”, ideata e organizzata dall’associazione Ilos Teatro con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e con il contributo e la collaborazione delle cinque amministrazioni comunali in cui si svolgeranno gli eventi: Lula, Pattada, Posada, Onanì e Bitti.

Pattada sarà il Comune in cui giovedì 20 luglio prenderà il via il festival; in Piazza San Giovanni, Ilos Teatro porterà in scena uno spettacolo comico adatto ad adulti e bambini, “Cabaret” di e con Mauro Salis ed Elena Musio. Sempre in Piazza San Giovanni andranno in scena altri due spettacoli: martedì 25 luglio “Divertenti equivoci”, della compagnia La Bottega Dei Teatranti, regia di Alfredo Ruscitto; domenica 30 luglio la compagnia TeatrodInverno con “Il gatto dagli stivali”, spettacolo per famiglie con la regia di Giuseppe Ligios.

Particolare importanza merita la parte del festival che si svolgerà a Lula che, sostenendo il Progetto Europeo “Einstein Telescope”, avrà come sottotitolo “L’Universo dentro la Terra”. A far da filo conduttore ai quattro spettacoli previsti a Lula, presso il Cortile Oratorio Ex Asilo, sarà proprio il rapporto tra l’uomo e la scienza, con particolare attenzione all’astronomia e all’evoluzione umana e spirituale legata alla scienza. Tra questi spettacoli risaltano la produzione presentata da Ilos, lo Spettacolo-storico-poetico in limba “Cherridoras” che sarà in scena sabato 22 luglio, e la nuova produzione dei Figli D’Arte Medas, “Einstein Telescope…una voce dal cosmo”, con l’attore e regista Gianluca Medas ed il musicista Mauro Mibelli, in scena giovedì 27 Luglio.
Gli altri due spettacoli presentati a Lula saranno lunedì 31 Luglio “Bianca come la neve”, uno spettacolo per famiglie della compagnia L’Effimero Meraviglioso per la regia di Antonello Santarelli, mentre martedì 1 agosto chiuderà  il Festival la compagnia Teatro S’Arza con “La voce del Sentiero”, spettacolo di Teatro-musica con la regia di Romano Foddai.

A Posada, in Piazza Belvedere, andrà in scena domenica 23 luglio la replica dello spettacolo “Cherridoras”, della compagnia Ilos Teatro.

Mercoledì 26 luglio, a Onanì, nel cortile Scuola Elementare, la compagnia Tragodia presenta “Baracca e Burattori con Pinocchio”, spettacolo comico per famiglie con la regia di Virginia Garau.

L’altro comune coinvolto nel Festival “Domusdeteatro” sarà Bitti, dove venerdì 28 luglio, presso il Museo delle Arti Contadine, la compagnia Ilos Teatro presenterà lo spettacolo comico in limba “Sas Comares Luvulesas e le onde gravitazionali” di Elena Musio.

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Al via dal 2 al 24 novembre la rassegna “Teatro E Contemporaneo” organizzata dall’associazione culturale Origamundi all’interno del più ampio progetto teatro diffuso.

Sul palco del teatro “Intrepidi Monelli” di via Sant’Avendrace 100, a Cagliari, in scena dalle 20,30 una pluralità di proposte, un fresco spaccato di vivacità creativa che mira a coinvolgere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. La rassegna propone un programma ricco di nomi illustri del panorama teatrale sardo, volto anche a promuovere e divulgare le produzioni emergenti dell’isola.

Ad inaugurare la rassegna il 2 Novembre  sarà “Iddacuada”, una coproduzione tra le compagnie Figli d’Arte Medas e Ilos Teatro che, da anni, con poetiche e linguaggi differenti, portano avanti un discorso culturale importantissimo per la nostra isola. In scena gli autori e registi Elena Musio e Gianluca Medas.

Si prosegue il 3 novembre con Effimero Meraviglioso che porta in scena  “Volevo vedere il cielo” di Massimo Carlotto, regia di Maria Assunta Calvisi. La messa in scena è una radiografia di uno spaccato della società di oggi, dove si alimentano i falsi miraggi, i luoghi comuni, gli stereotipi del successo e della felicità.

Il 10 e in replica il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo spettacolo “Bisogna stare karmi” della compagnia teatrale Origamundi, scritto e diretto da Ivano Cugia. La messinscena è un thriller onirico, che tratta in maniera sottile, velata e meditativa le tematiche del femminicidio, delle insidie della rete e del cyberbullismo.

L’11 novembre sul palco uno spettacolo rivolto alle scuole superiori in matinée, “Gramsci Antonio: Presente!” della compagnia teatrale Actores alidos, testo di Rossana Copez, in scena Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. Lo spettacolo vuole mettere a confronto una comune ragazza dei nostri giorni con la figura e le parole di Antonio Gramsci per fare emergere l’attualità del suo pensiero

Chiude la rassegna il 24 novembre una prima assoluta della compagnia Origamundi, “Il vuoto dentro”, protagonista e autore del testo Giovanni Trudu, che cura anche la regia insieme ad Ivano Cugia. Lo spettacolo è ambientato nel locale Pulse la sera cui è avvenuta la strage di Orlando, attraverso le parole dell’artista che si stava esibendo in quel momento. Una messa in scena in pieno stile Drag, dissacrante e ironica, che prendendo spunto da questo avvenimento racconta e rendere omaggio ai personaggi che hanno contribuito al movimento di emancipazione.

Il biglietto per ogni singolo spettacolo ha un costo pari a 8,00 euro.

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Sabato 18 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – ospita lo spettacolo “Iddacuada-Paese nascosto”. L’appuntamento della compagnia Medas-Ilos rientra in “1 €uro festival” ed è firmato da Elena Musio e Gianluca Medas, in scena con Marta Proietti Orzella e Paquito Farina. La rassegna coglie e propone spettacoli accattivanti che rientrano nel solco artistico e del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 2000. Appuntamenti ricchi di qualità, arte giovane e con nuove matrici espressive, performance musicali, incursioni nel teatro internazionale e nei classici.

Nell’incontro delle compagnie Ilos Teatro e Figli d’arte Medas che, da anni, con poetiche e linguaggi differenti, portano avanti un discorso culturale importantissimo per la nostra isola, quello identitario, lo spettacolo “Iddacuada” si sviluppa come un format sempre diverso secondo il luogo di esecuzione. Lo spettacolo utilizza, oltre la lingua italiana, due varianti di sardo, barbaricino e campidanese. I temi trattati sono quelli relativi alla vita, in tutte le sue semplici sfaccettature. I due autori-attori diventano simbolo di una storia che è stata, e che, in realtà, un po’ è ancora oggi, la nostra storia, fatta di sorprese, di dolori, ma anche di stupore e di bellezza. A Iddacuada il mondo si riappropria di un tempo dimenticato, quasi perduto, dove vive gente che guarda al futuro come ad una cosa normalmente nascosta, senza esaltarlo ma anche senza maledirlo, perché i saggi sanno, che un giorno finisce con il tramonto del sole, e ricomincia con l’alba. Lo spettacolo utilizza molteplici linguaggi; Teatro, Musica, Cinema, etc. Nella drammaturgia e nel cast, che comprende sempre i due interpreti ed autori, Elena Musio e Gianluca Medas, ci si avvarrà della collaborazione di musicisti e di altri interpreti dal vivo. Un Format che, pur proponendosi con una cornice ed un canovaccio unitari, sarà sempre diverso e sorprendente, sottolineando le specificità e le diverse eccellenze, presenti nelle località interessate.

Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica. Il teatro delle Saline con “1 € festival”, dà vita a una rassegna che vanta il convinto apprezzamento di pubblico e critica. Il festival – oasi di promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo – prevede dieci serate con tredici spettacoli su due turni, dal 3 maggio al 5 giugno. Al centro del successo, il riuscito connubio di arte teatrale multidisciplinare, comicità, musica e danza con compagnie di profilo locale e nazionale. La Compagnia Akròama ha un ringraziamento particolare per i partner del progetto: dal ministero per i Beni e le attività culturali turistiche a Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

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Nuovi appuntamenti per il NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri.

Menù ricco quello di domani, mercoledì 30 agosto. A Villagrande Strisaili, al Santuario nuragico di S’Arcu e is Forros, alle 19.00 va in scena E DE ATTERU?, di e con Elena Musio (che cura anche la regia), Maria Antonia Sedda, Teresa Loi e Rosa Beccuregia, una produzione Ilos Teatro di Lula. Spettacolo in limba, che ha quasi la struttura dei “contos”, il cui titolo si ispira alla domanda che si rivolge al conoscente afflitto da problemi di varia natura: cos’altro hai da raccontare? I racconti delle comari riportano a un tempo lontano, quello della giovinezza e della nostalgia, in cui l’uomo non era straniero nella natura che frequentava e le sue conoscenze erano perlopiù empiriche, pratiche, dirette.

Alle 18.00 la visita guidata del sito, a cura della Cooperativa Irei.

Alle 21.00, invece, dai confini fra Ogliastra e Barbagia si fa un salto nel Sulcis Iglesiente, a Gonnesa, a S’Olivariu, dove verrà rappresentato D’AMORE, DI PENTOLE E COLTELLI, di Rita Atzeri, con Alessandra Leo, e con Claudia Argiolas, Stefano Carta, Sergio Deidda, Stefania Pusceddu, Angela Meloni, Giovanni Trudu, Cesare Rombi. Spettacolo che lega monologhi e duetti al tema dell’amore e della cucina, dove le pietanze di cui si parla vengono consumate veramente dal pubblico che assiste. In questo modo l’interazione fra attori e spettatori è costante, la sorpresa è sempre in agguato. L’impianto del testo si basa su pezzi originali o liberamente ispirati alle produzioni poetiche e letterarie di Neruda, Montale, Rostand, Fabrizi, Deledda, Aub (lo spettacolo con cena è su prenotazione).

Sempre il 30 agosto, alle 19.00, si replica al Nuraghe Serbissi di Osini SONA CONTA E BADDA, nuova produzione del Crogiuolo, una sintesi delle tradizioni culturali e musicali della Sardegna. La voce recitante è quella di Gloria Uccheddu, in scena anche ballerini di ballo sardo, accompagnati dall’organetto di Lamberto Cugudda. Alle 17.00, nella scala di San Giorgio, si terrà il laboratorio esperienziale “L’architettura nuragica”, a cura di Serena Casula. Alle 18.00 la visita guidata al sito a cura della coop. ArcheoTaccu.

Giovedì 31 agosto, per la rassegna dedicata ai comuni sardi con meno di tremila abitanti, la  Biblioteca comunale di Talana ospita alle 20.00 LA STORIA DELLA SARDEGNA SPIEGATA AI BAMBINI, altra nuova produzione del Crogiuolo, scritta e diretta da Rita Atzeri, con Alessandra Leo e con Claudia Argiolas, Stefano Carta, Sergio Deidda, Stefania Pusceddu, Angela Meloni, Giovanni Trudu, Cesare Rombi. E’ uno spettacolo che avvicina mitologia e storia, utilizzando il teatro d’attore, il teatro danza, la narrazione e il teatro di figura, con maschere e oggetti. Un narratore evoca con le sue parole i diversi personaggi, che fanno prendere vita a leggende e avvenimenti storici. I piccoli spettatori assistono così alla nascita dell’Isola Ichnusa, per imposizione del piede di Dio, alla formazione della Sella del Diavolo nel Golfo degli Angeli di Cagliari e a quella dei nuraghi, alla fondazione di Nora da parte di Norace. Dal mito si passa alla storia, l’arrivo dei Fenici, la presenza dei Romani nell’Isola, quella di Bizantini e Vandali, alle soglie del Medioevo, dove la narrazione si interrompe.

Prima, alle 18, sempre in Biblioteca comunale si svolgerà la tavola rotonda “Turismo archeologico, una realtà possibile”, un momento di confronto e riflessione per delineare scenari futuri sul tema del turismo culturale in Sardegna, con particolare attenzione a quello archeologico. Interverranno il sindaco di Talana Franco Tegas, l’artista Carlo Laconi, l’operatrice culturale Angela Demontis, Alessandra Garau della cooperativa Irei (che gestisce i siti delle aree archeologiche di Villagrande Strisaili, Ilbono, Tortolì e Irgoli), lo storico Francesco Casula.

Domenica 24 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline prosegue la rassegna “1 € festival”. “Cherridoras”, testo e regia di Elena Musio, verrà portata in scena dalla compagnia Ilos. I racconti delle miniere di Montevecchio sono di Iride Peis Concas.

“Cherridoras” – “Imus tott’inie… pro unu mossu ‘e pane”. Nelle miniere della Sardegna, in particolare di Sos Enattos, di Guzzurra e di Monteveccho, si sviluppano le storie presentate in questo spettacolo. La narratrice, testimone diretta dell’evoluzione di una comunità, ripercorre, sul filo della memoria, la sua e l’altrui esistenza attraverso alcuni fatti che l’hanno segnata nel bene e nel male. Lo spettacolo vuole raccontare, non solo la dura e spietata quotidianità delle miniere, ma soprattutto la grande umanità delle persone che ci vivevano, mettendo in risalto l’altruismo e la solidarietà da parte di tutto il villaggio, non solo nei momenti di allegria ma, soprattutto, di tristezza e di bisogno; la grande rete che si muoveva in aiuto di quello che aveva subito una disgrazia o un’ingiustizia, terrena o divina che fosse. Col passare degli anni… come ben scrive la scrittrice Iride Peis Concas… «le vene del minerale si sono esaurite, i minatori non scendono più sotto terra, le donne non separano più l’utile dallo sterile e la campana del riposo tace, le famiglie dei minatori si sono disperse nei loro paesi d’origine… nulla è più come prima»… ma la gente che ha vissuto in tutte le miniere della Sardegna, ha una ricchezza che non si esaurirà, è giusto coglierla, e raccontare le loro storie, perché patrimonio di tutti noi. Uno spettacolo che, alternando l’uso dell’italiano a quello della lingua sarda, nelle varianti barbaricina e campidanese, offre uno spaccato della vita in miniera. Una rievocazione lontana sia dalle tradizionali messe in scena disperate e struggenti, che da quelle false e consolatorie.

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Teatro giovane, nuove matrici espressive, vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni: questo il cuore pulsante di 1 €uro Festival che anche quest’anno, a partire dal 14 maggio, si svolgerà nella preziosa cornice del Teatro delle Saline di Cagliari.

Un evento importante e ricorrente organizzato dall’Akròama a favore della promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo, del teatro nazionale e con incursioni spesso nel teatro internazionale.

Il Festival, ormai giunto alla settima edizione, rappresenta un imperdibile appuntamento che svela con passione e vigore uno spaccato culturale di straordinaria vivacità creativa, dove si fondono le migliori capacità espressive teatrali, declinate secondo un poliedrico paradigma che comprende sperimentazione e linguaggi multimediali nel teatro, nella danza e nella musica.

L’appuntamento, vivacizzato da un’eccezionale pluralità di proposte, si pone al pubblico attraverso una formula rivoluzionaria riguardo l’esiguo costo dell’abbonamento: un modo per far entrare il teatro nella quotidianità delle persone, favorendo la familiarità con l’universo dello spettacolo.

1 €uro Festival prende il via il 14 maggio con Storiafinta, prodotto da Akroama, scritto e diretto da Lelio Lecis, una storiavera d’amore tra un agente di commercio spregiudicato e “peccatore” ed una giovanissima “suora” appartenente alla setta religiosa “Bambini di Dio”.

Si prosegue il 17 maggio con un’altra produzione Akroama, La creatura di Lelio Lecis, liberamente tratto da uno scritto del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen. Uno spettacolo in cui si indaga sul rapporto tra l’artista e l’opera della sua creazione.

La protagonista Irene (Lea Karen Gramsdorf) finirà per esser travolta da una follia, che dopo una serie di avventure pericolose, la porterà alla morte in compagnia di Rubeck (Simeone Latini) di cui fu la musa ispiratrice.

Il 19 maggio sarà poi la volta della compagnia Teatri tra i binari, un giovanissimo gruppo toscano che mette in scena Ade – La vana fuga con la regia di Chiara Caruso e Francesco Mugnari, dove gabbie, principesse e principi azzurri sono i protagonisti di una storia tutta da scoprire.

Teatri tra i binari ha vinto nel 2014 il primo premio nel prestigioso “PerformArt”, concorso internazionale di arti performative organizzato da Actores Alidos.

Il festival prosegue il 21 maggio con una produzione di teatro/danza della compagnia Asmed , Come lame di luce con la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena e la coreografia di Matteo Corso. Lo spettacolo trae spunto da “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” opera di Monteverdi su versi della “Gerusalemme Liberata” del Tasso.

Il 24 maggio sarà di scena la compagnia Ilos con lo spettacolo Cherridoras, testo e regia di Elena Musio. Uno spettacolo ispirato a storie di miniera, fortemente dentro le problematiche attuali della nostra isola.

Si prosegue il 26 maggio con I primi cento anni di Edith Piaf del Teatro Potlach, una delle più importanti realtà italiane e europee del teatro urbano. Lo spettacolo diretto da Pino di Buduo è ispirato alla figura di Edith Piaf ed è interpretato da quella straordinaria attrice e cantante che è Nathalie Mentha.

Giovedì 28 maggio sarà la volta della Compagnia Teatro Sassari che il nostro pubblico conosce benissimo e che rappresenta un modo originale di raccontare la Sardegna attraverso opere di autori nazionali, spesso napoletani, tradotti e adattati alla civiltà sarda. Questa è la volta di La gana de lu cuzineri di Armando Curcio per la regia del napoletano Alfredo Ruscitto.

Domenica 31 maggio andrà in scena lo spettacolo Metamorphosis interpretato da oltre venti allievi/attori della Scuola d’Arte Drammatica diretti da Elisabetta Podda. Una proposizione contemporanea di Metamorphosis di Ovidio di grande comunicatività per il pubblico di tutte le età.

Si prosegue il 2 giugno con la compagnia di danza Estemporada di Sassari, una delle compagnie di danza tra le più importanti in Sardegna riconosciuta e finanziata anche dallo stato italiano, con lo spettacolo Studio per anestesia dei sentimenti con la coreografia di Livia Lepri.

La stagione si chiude il 7 giugno col gruppo musicale Tama Trio diretto da Mauro Palmas, uno dei compositori etno-contemporanei più importanti della Sardegna. Tre musicisti di grande spessore (Mauro Palmas, Nando Citarella, Pietro Cernuto) per un debutto nazionale dello spettacolo e presentazione del relativo CD Voglio un chilo di pane.

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Prende avvio il 10 ottobre per concludersi il 28 dicembre 2014, la nuova edizione del Teatro da Camera, organizzata da Il Crogiuolo, centro di intervento teatrale diretto da Mario Faticoni, all’Arco Studio di via Portoscalas 17, Cagliari.

Una stagione, questa curata da Rita Atzeri, che rappresenta quasi una sacca di resistenza, in un contesto culturale cittadino e regionale, sempre più difficile da gestire nell’incertezza del diritto dell’erogazione dei contributi e nella certezza dell’onerosità degli obblighi da rispettare per ottenere il riconoscimento pubblico.

Gli otto appuntamenti in cartellone vedono protagonisti alcuni dei protagonisti più importanti, e delle realtà emergenti più interessanti, della scena teatrale isolana. Ciascuno impegnato, fatta eccezione per due riprese, comunque mai o poco rappresentate a Cagliari, con un’opera inedita: dal Nivola di Mario Faticoni e Marco Meloni al “Budino di merda” di via Mentana Teatro passando per la “Risata del cane” di Elio Turno Arthemalle.

Ad aprire la stagione, domani, venerdì 10 ottobre 2014, alle ore 21.00, la compagnia Ilos di Lula con “Memorie del tempo di Lula” di e con Elena Musio, Maria Antonia Sedda e Teresa Loi , luci e audio di Gianmario Leoni, regia di Elena Musio.

Lo spettacolo, oltre che da una serie di ricordi d’infanzia delle attrici in scena, trae spunto da una libera trasposizione scenica di “Memorie del tempo di Lula” di Antonio Mura Ena; le storie vengono raccontate in un focolare domestico dove le comari si riuniscono, traendo spunto dalla tradizione popolare dei ”Contos de foghile” propri della cultura sarda, come di tante altre, sia in Italia che in tutta Europa. Il tempo è quello in cui il focolare domestico non era stato ancora soppiantato dalla TV, e la famiglia si riuniva per sentire le storie, in genere raccontate dai più anziani del gruppo, che parlavano di tempi lontani, assumendo una dimensione quasi epica. Storie che in genere si riferivano a fatti accaduti, ma che con il passare degli anni assumevano una dimensione fantastica, soprattutto per i bambini che le ascoltavano incantati. Storie che, in genere, avevano sia una funzione di intrattenimento, che educativa e che si tramandavano oralmente, e spesso amplificate, di generazione in generazione. Lo spettacolo non vuole essere semplicemente un nostalgico ricordo del bel tempo che fu, ma una occasione per rivivere delle atmosfere che molti di noi hanno assaporato soltanto da bambini, e molti di più non le hanno mai conosciute. I racconti delle comari ci riportano ad un tempo in cui l’uomo non era straniero nella natura che frequentava, e la sua conoscenza, della stessa natura e delle sue manifestazioni, era perlopiù empirica, pratica, diretta, e non mediata da testi e descrizioni teoriche. Riti di iniziazione, di una piccola comunità educante, che rievocano le difficoltà, dei protagonisti, dell’affrontare il mondo e l’esperienza, spesso dolorosa, del “vivere”. Per meglio riportare le suggestioni descritte nel libro, le storie sono state adattate e tradotte dall’italiano al sardo, valorizzandone ancor più il sapore antico e naturale. Protagonista vero, dello spettacolo, è quella piccola nostalgia e quel ricordo che ci sovviene, di quella particolare atmosfera che si può respirare solo in quel particolare tempo della nostra giovinezza.

Gli altri appuntamenti.

Il 24 ottobre 2014, ore 21.00, protagonisti i padroni di casa con Graffio Gentile.

Concerto di parole suoni e immagini su Costantino Nivola, di Mario Faticoni e Marco Meloni, con Mario Faticoni, produzione Il Crogiuolo.

Il 31 ottobre 2014, ore 21.00, Jenin (Un campo palestinese), libero adattamento da Tahar Ben Jelloun, letture di Monica Zuncheddu.

Il 7 novembre 2014, ore 21.00, La risata del cane, da un racconto inedito di Elio Arthemalle, letture di Felice Colucci, Emanuela Lai, Elio Turno Arthemalle, produzione Teatro Impossibile.

Il 21 novembre 2014, ore 21.00, Il mio desiderio soltanto, esecuzione orale, tratto da Pentesilea di Heinrich Von Kleist, di e con Monica Serra, produzione micro fratture Teatro.

Ancora una prima il 28 novembre 2014, ore 21.00, con Le confessioni di una single, di Enzo Parodo e Anna Pia, con Anna Pia, regia Enzo Parodo, produzione La maschera.

Una carrellata di situazioni comico satiriche con al centro una donna, alla soglia dei 50 anni, che cerca una ragione del suo essere single. Spettacolo comico.

Il 4, 5, 6 dicembre 2014, ore 21.00, ed il 7 dicembre 2014, ore 19.00, Un budino di merda, liberamente tratto da “Closet Madness” di M. Schisgal, con Marcello Armellino e Gianfranco Cudrano, adattamento e regia Giuliano Pornasio e Irene Pala, produzione via Mentana Teatro.

Chiude la stagione il 28 dicembre 2014, ore 19.00, Il principe felicedi Oscar Wilde, adattato, diretto e interpretato da Fausto Siddi, arrangiamenti e musiche dal vivo di Giorgio Deidda, disegni di Silvia Argiolas, assistente alla regia Roberta Locci.

Foto G. Russo Monica Serra Le comari Zia Elene Monica Zuncheddu