23 November, 2024
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Ieri sera l’incantevole sito di Porto Flavia ha ospitato la presentazione del libro “Flavia’s end”, di Claudia Aloisi, edito da Condaghes. Con l’autrice, Claudia Aloisi, sono intervenuti l’editore Francesco Cheratzu, il geologo Luciano Ottelli, uno dei protagonisti del percorso che ha portato alla valorizzazione del sito di Porto Flavia, i rappresentanti dell’Associazione Mineraria Sarda, Associazione Periti minerari e Museo dell’arte Mineraria, la rappresentante della libreria Mondadori di Iglesias ed il Coro di Iglesias.

L’evento è stato organizzato grazie ad una collaborazione tra Consorzio Turistico per l’Iglesiente, Associazione Argonautilus e Fiera del Libro di Iglesias, con il patrocinio del comune di Iglesias.
La serata è stata aperta dal Coro di Iglesias che ha proposto No potho reposare poi, dopo alcuni interventi degli ospiti, è iniziata la descrizione del romanzo che narra le vicende di Flavia, la ragazza da cui il porto prende il nome. Altra protagonista del libro è la fotografa belga Estelle Moreau che arriva nel Sulcis Iglesiente decisa a realizzare un servizio sulle miniere per una rivista internazionale.

Nel piccolo paese di Nebida, ospite nel B&B dell’enigmatica Maria, inizia ad esplorare un territorio che si rivelerà molto più coinvolgente di quanto avrebbe immaginato. Il viaggio comincia nella galleria di Porto Flavia, l’affascinante porto sospeso su un mare cobalto. Questo luogo ha qualcosa di arcano, che la inquieta ed attira inesorabilmente…

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219942483420380/

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Claudia Aloisi è nata a Forlì nel 1974, dove tuttora vive. Laureata in Lettere Classiche all’Università di Bologna, con una tesi in Storia Romana, si diploma anche in Scienze Religiose, discutendo una tesi di Antropologia Filosofica. Attualmente insegna in un Istituto superiore di Forlì.

Appassionata cultrice di lingue antiche come latino e greco, parla inglese e francese. Sposata, due figli e un gatto, ama rilassarsi cucinando e curando il giardino. Meta preferita dei suoi viaggi, punto di partenza e termine di ogni meditazione, è la Sardegna, terra che ama in tutti i suoi aspetti.

Ma la sua vera passione, l’attività a cui dedica ogni momento libero ed energia è la scrittura. Ha al suo attivo due romanzi storici, ancora inediti.

 

 

 

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Si è svolta ieri pomeriggio, nell’Auditorium della Caserma Allievi Carabinieri Trieste, di Iglesias, la presentazione del libro “Una giornata dall’aria antica”, di Antonella Serrenti, Graphe.it edizioni, organizzata dall’associazione ArgoNautilus.

Nassiriya. Un nome che nella memoria collettiva italiana è immediatamente associato ai termini “strage, missione di pace e guerra”. Sotto il nome di “attentati di Nassiriya”, infatti, si collocano alcuni attentati avvenuti dal 2003 al 2006 contro le forze armate italiane che, nel corso della guerra in Iraq, partecipavano alla missione “Operazione Antica Babilonia”. Ma cosa affiora nel cuore di coloro che, in maniera più o meno diretta, con quegli attentati hanno avuto a che fare? Antonella Serrenti, originaria di Sant’Antioco, lo stesso paese del maresciallo Silvio Olla, una delle vittime della strage, amico d’infanzia del figlio, prova ad andare oltre il velo dei propri ricordi. Quel 12 novembre 2003 – giorno del primo grave attentato – suo figlio era lì, di stanza a Nassiriya. Nel racconto autobiografico che dà il titolo al libro, l’autrice definisce quella dell’attentato, “una giornata dall’aria antica”.

«Ho preso una penna in mano, ho provato a trasferire incubi e pensieri su un foglio di carta bianco, l’ho sporcato con essi, e mentre scrivevo e vedevo le parole separarsi da me ed eruttare dalla penna, mi sono accorta che le notti quasi insonni e i giorni, annientati dal terrore di una possibile telefonata intercontinentale, sono diventati storie.»

«Devo uscire, devo andar via, mi manca l’aria. Arrivo volutamente davanti alla caserma dei carabinieri: i gradini sono pieni di fiori e la bandiera è a mezz’asta. Adesso le campane della chiesa suonano come fosse Venerdì Santo, quando la Madonna esce disperata in cerca di Gesù: rintocchi lenti e tristi, come quelli del mio cuore. A casa accendo la tv, è un bollettino di guerra, immagini terrificanti. Mi sembra di vedere mio figlio! No! Lui è più alto. O è lui? Le lacrime non finiscono più. Squilla il telefono». Lo sguardo si allarga, poi, ad altre situazioni simili a quelle che l’autrice ha vissuto: negli altri racconti, che sono frutto della sua fantasia.

Antonella Serrenti prova a immaginare le sensazioni e le emozioni di madri, padri, figli e figlie, ma anche di politici e, con coraggio, di chi quegli attentati li ha compiuti.

L’autrice è stata intervistata dalla scrittrice Eleonora Carta, rappresentante dell’associazione ArgoNautilus che ha proposto la presentazione al comandante della Scuola Allievi Carabinieri Trieste di Iglesias che l’ha accolta con entusiasmo. Alla presentazione hanno partecipato un centinaio di allievi carabinieri. Sono stati diversi i momenti del racconto di Antonella Serrenti che hanno suscitato grande commozione tra i presenti, in particolare quando l’autrice ha letto i nomi di tutte le vittime del 12 novembre 2003.

Al termine, si è svolta un’esibizione del coro di Iglesias, diretto dal maestro Paolo Autelitano.

L’evento rientrava nella #FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias, quest’anno in programma dal 22 al 25 aprile.

Alleghiamo un album di fotografie della presentazione di ieri, con il primo intervento di Antonella Serrenti e due filmati contenenti che racchiudono l’intera esibizione del coro di Iglesias.

            

      

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Nell’ambito della mostra dei pittori Gian Franco Cau e Francesca Sanna e del fotografo Ignazio Vacca, l’evento “Estate in… Arte… Musica e Poesia”  ha allietato la serata del 12 agosto con la presentazione dei libri di tre autrici, nello stabile della Vecchia Tonnara, in località #Su Pranu, a Portoscuso. Una location davvero straordinaria nella quale, tra quadri e fotografie, si è svolto il reading di Petula Farina, Eleonora Carta e Susanna Montis.

Il pubblico, attento e partecipativo, ha avuto modo di ascoltare alcuni stralci del romanzo storico di Petula Farina, intitolato “L’alba e il tramonto” e del legal thriller di Eleonora Carta “La consistenza dell’acqua”, per poi dedicare ancora applausi alla poetessa Susanna Montis che ha letto alcune poesie tratte dal suo libro “Trasumanare” ed altre inedite.

Ampi consensi per la serata, le cui letture sono state accompagnate dalle note della chitarra elettrica di Gian Marco Cau.

Nadia Pische

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Oggi, venerdi 8 agosto, alle ore 22,00, presso la torre sabauda di Calasetta, è in programma il secondo appuntamento della III edizione del Festival Culturale “LiberEVento” (direttore artistico Claudio Moica). Sarà Luca Sarriu a dialogare con il giornalista Cesare Corda e a scoprire il suo nuovo libro “Benvenuto Mr Parkinson”. Chiuderà la serata l’attore Simeone Latini, accompagnata alla chitarra da Michele Sarti, con la performance “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, di Italo Calvino.

Quando la diagnosi arriva, è legge: Morbo di Parkinson. Allora resta una sola cosa da fare: decidere come lo si vuole affrontare. Cesare Corda, giornalista Mediaset che affronta i pericoli delle zone di guerra in Africa come inviato per ben quattro volte, si trova a combattere con un grande mostro: il #Morbo di Parkinson.

L’esordio nel giornalismo di Cesare Corda risale all’11 novembre del 1975. Dal Palalido di Milano fece per Radiolina la radiocronaca del campionato d’Europa dei pesi Mosca tra Udella e Martin. Iniziò anche a fare le telecronache di calcio e di pugilato, per Videolina. Condusse varie trasmissioni di successo, curò la rubrica di pugilato pedatori del primo telegiornale sardo. Dopo tredici anni di gavetta, venne chiamato dal grande Arrigo Levi. Iniziò a collaborare per la trasmissione di Canale 5 TV. Venne inviato in Sudan alla ricerca dei guerriglieri che avevano rapito due tecnici italiani. Riuscì a intervistare il capo di questi ribelli. Fu il primo scoop ripreso dalla stampa mondiale. In 12 anni, come inviato e poi come corrispondente dalla Sardegna del TG4 – TG5, Studio Aperto e di Italia 1 Sport, realizzò circa mille servizi. Qualche anno di tregua fino all’arrivo della malattia. Dopo lo sgomento iniziale, si ribellò e ricominciò a combattere e a fare il giornalista.

Il Festival Culturale “LiberEvento” è stato inaugurato ieri sera. Il giornalista Carlo Floris ha intervistato la scrittrice Eleonora Carta con il suo libro “La consistenza dell’acqua”, edito da Newton Compton in 20mila copie.

Come consuetudine LiberEvento si caratterizza anche per il doppio appuntamento giornaliero e ieri sera, al termine della presentazione del libro, si è esibito con musiche dal Portogallo e dal Brasile, il gruppo musicale “Novos Madeiras”.

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Verrà inaugurata giovedì 7 agosto, alle ore 22,00, presso la torre sabauda di Calasetta, la terza edizione del Festival Culturale “LiberEvento”. Sarà il giornalista Carlo Floris ad intervistare la scrittrice Eleonora Carta con il suo libro “La consistenza dell’acqua”, edito da Newton Compton in 20mila copie.

In una piovosa mattina di novembre, il cadavere di Elisa Giordano giace nella cella frigorifera del Museo di Scienze naturali di Torino. Nessun segno evidente di violenza sul corpo, se non una stella a sei punte, tracciata sul petto con un oggetto poco affilato. Mentre la polizia inizia a occuparsi del caso, l’autopsia rivela che la ragazza è morta per annegamento e che l’acqua nei suoi polmoni è quella del Po. Ma la vita di Elisa pare priva di ombre: bella e riservata, divide una casa con l’amica Alessia e frequenta il museo per la sua tesi in Antropologia culturale. Il vice procuratore Rizzo ed il commissario Sermonti sembrano poco interessati alla pista esoterica. Decidono invece di seguire quella che porta a Tommaso Parodi: un ragazzo con un disturbo psichiatrico, proprietario dell’appartamento in cui Elisa viveva, e molto legato a lei. Il pm ha bisogno di un colpevole da sbattere in prima pagina e Tommaso pare l’indiziato perfetto. Eppure c’è qualcosa di poco chiaro nella vicenda. Forse intorno alla vita di Elisa ruotava un mondo oscuro, sommerso.

Eleonora Carta è nata nel 1974. Ha sempre creduto che sarebbe diventata un avvocato, ma alla fine degli studi universitari ha capito che i palazzi di giustizia non facevano per lei e ha cominciato a dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Vive tra Torino e la Sardegna. Questo è il suo primo romanzo.

Come consuetudine LiberEvento si caratterizza anche per il doppio appuntamento giornaliero e, quindi, alle 23,00 si esibirà, con musiche dal Portogallo e dal Brasile, il gruppo musicale “Novos Madeiras”. Domani sarà la volta del giornalista Cesare Corda che proporrà la sua ultima fatica letteraria “Benvenuto Mr Parkinson” tratto dalle personali vicende sanitarie dell’autore, a Luca Sarriu il compito di scavare affondo sulla delicata tematica; alle 23,00 si cambia registro con l’attore Simeone Latini che interpreterà “Se una notte d’inverno un viaggiatore…” di Italo Calvino accompagnato alla chitarra da Michele Sarti.

Chiude la terza edizione del Festival Culturale il tanto atteso Massimo Bisotti, rivelazione dell’anno con il suo libro “Il quadro mai dipinto” edito da Mondadori in 30.000 copie e sarà la giornalista Serena Cirina che dovrà stuzzicare l’autore con domande desiderate soprattutto dal pubblico femminile. Saranno le note musicali ispirate all’est Europa e ai Balcani del gruppo musicale Rakìja che saluteranno questa edizione.

«Sono onorato – ha detto Claudio Moica – per la conferma ricevuta dall’Amministrazione comunale nel dirigere artisticamente il Festival che nasce da una mia idea condivisa con Fabio Furia e l’assessorato alla cultura. E’ una delle poche realtà comunali in cui esiste una vera e propria sinergia tra gli organizzatori e il comune – prosegue il direttore artistico – per perseguire l’unico obiettivo che è quello di dare al pubblico momenti di approfondimento culturale ma anche di relax.»

Non solo libri, quindi, ma una vera e propria rassegna di spettacolo che pone al centro l’amore per la lettura, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla “cultura del libro” favorendo, nel contempo, la promozione del territorio, anche a fini turistici. Il libro, come nella precedente edizione, sarà il motore propulsore dell’evento, cuore del festival, tra poesia, narrativa, musica, teatro e cinema, un nucleo attorno al quale ruoteranno le numerose attività culturali collaterali, che, come dichiarato da Claudio Moica, sapranno dare nuovo respiro alle parole. Una nuova edizione in cui, ancora, LiberEvento si proporrà quale itinerario culturale dalle mille sfumature, adatto a tutti e per tutti i gusti, in grado di offrire un ampio ventaglio di scelte, per turisti e residenti, che come di consueto, potranno godere dei luoghi che gli sono propri, offrendo al territorio una pregiata programmazione artistica nella magica cornice della Torre Sabauda, emblema storico di Calasetta.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, LiberEvento si propone come momento di diffusione e promozione della cultura letteraria ai più alti livelli.

Il festival letterario si potrà seguire anche attraverso il sito web www.liberevento.it e la sua pagina Facebook.

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Verrà inaugurata giovedì 7 agosto, alle ore 22,00, presso la torre sabauda di Calasetta, la terza edizione del Festival Culturale “LiberEvento”. Sarà il giornalista Carlo Floris ad intervistare la scrittrice Eleonora Carta con il suo libro “La consistenza dell’acqua”, edito da Newton Compton in 20mila copie.

In una piovosa mattina di novembre, il cadavere di Elisa Giordano giace nella cella frigorifera del Museo di Scienze naturali di Torino. Nessun segno evidente di violenza sul corpo, se non una stella a sei punte, tracciata sul petto con un oggetto poco affilato. Mentre la polizia inizia a occuparsi del caso, l’autopsia rivela che la ragazza è morta per annegamento e che l’acqua nei suoi polmoni è quella del Po. Ma la vita di Elisa pare priva di ombre: bella e riservata, divide una casa con l’amica Alessia e frequenta il museo per la sua tesi in Antropologia culturale. Il vice procuratore Rizzo ed il commissario Sermonti sembrano poco interessati alla pista esoterica. Decidono invece di seguire quella che porta a Tommaso Parodi: un ragazzo con un disturbo psichiatrico, proprietario dell’appartamento in cui Elisa viveva, e molto legato a lei. Il pm ha bisogno di un colpevole da sbattere in prima pagina e Tommaso pare l’indiziato perfetto. Eppure c’è qualcosa di poco chiaro nella vicenda. Forse intorno alla vita di Elisa ruotava un mondo oscuro, sommerso.

Eleonora Carta è nata nel 1974. Ha sempre creduto che sarebbe diventata un avvocato, ma alla fine degli studi universitari ha capito che i palazzi di giustizia non facevano per lei e ha cominciato a dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Vive tra Torino e la Sardegna. Questo è il suo primo romanzo.

Come consuetudine LiberEvento si caratterizza anche per il doppio appuntamento giornaliero e, quindi, alle 23,00 si esibirà, con musiche dal Portogallo e dal Brasile, il gruppo musicale “Novos Madeiras”. Il giorno successivo sarà la volta del giornalista Cesare Corda che proporrà la sua ultima fatica letteraria “Benvenuto Mr Parkinson” tratto dalle personali vicende sanitarie dell’autore, a Luca Sarriu il compito di scavare affondo sulla delicata tematica; alle 23,00 si cambia registro con l’attore Simeone Latini che interpreterà “Se una notte d’inverno un viaggiatore…” di Italo Calvino accompagnato alla chitarra da Michele Sarti.

Chiude la terza edizione del Festival Culturale il tanto atteso Massimo Bisotti, rivelazione dell’anno con il suo libro “Il quadro mai dipinto” edito da Mondadori in 30.000 copie e sarà la giornalista Serena Cirina che dovrà stuzzicare l’autore con domande desiderate soprattutto dal pubblico femminile. Saranno le note musicali ispirate all’est Europa e ai Balcani del gruppo musicale Rakìja che saluteranno questa edizione.

«Sono onorato – ha detto Claudio Moica – per la conferma ricevuta dall’Amministrazione comunale nel dirigere artisticamente il Festival che nasce da una mia idea condivisa con Fabio Furia e l’assessorato alla cultura. E’ una delle poche realtà comunali in cui esiste una vera e propria sinergia tra gli organizzatori e il comune – prosegue il direttore artistico – per perseguire l’unico obiettivo che è quello di dare al pubblico momenti di approfondimento culturale ma anche di relax.»

Non solo libri, quindi, ma una vera e propria rassegna di spettacolo che pone al centro l’amore per la lettura, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla “cultura del libro” favorendo, nel contempo, la promozione del territorio, anche a fini turistici. Il libro, come nella precedente edizione, sarà il motore propulsore dell’evento, cuore del festival, tra poesia, narrativa, musica, teatro e cinema, un nucleo attorno al quale ruoteranno le numerose attività culturali collaterali, che, come dichiarato da Claudio Moica, sapranno dare nuovo respiro alle parole. Una nuova edizione in cui, ancora, LiberEvento si proporrà quale itinerario culturale dalle mille sfumature, adatto a tutti e per tutti i gusti, in grado di offrire un ampio ventaglio di scelte, per turisti e residenti, che come di consueto, potranno godere dei luoghi che gli sono propri, offrendo al territorio una pregiata programmazione artistica nella magica cornice della Torre Sabauda, emblema storico di Calasetta.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, LiberEvento si propone come momento di diffusione e promozione della cultura letteraria ai più alti livelli.

Il festival letterario si potrà seguire anche attraverso il sito web www.liberevento.it e la sua pagina Facebook.

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Si è svolta ieri, 15 luglio, nell’aula consiliare del comune di Calasetta la conferenza stampa di presentazione della III edizione del Festival Culturale “LiberEvento”. Presenti il vice sindaco e assessore alla cultura Remigio Scopelliti, il neo consigliere delegato al turismo Sergio Porseo, il direttore artistico Claudio Moica e Fabio Furia, direttore artistico degli eventi musicali.

«Nonostante tutti i tagli effettuati nel settore cultura – ha detto Remigio Scopelliti – il comune di Calasetta scommette per il terzo anno consecutivo sulla kermesse letteraria, regalando ai turisti e agli abitanti del territorio un calendario di tutto rispetto

Si parte il 18 luglio, alle ore 22,00, alla Torre Sabauda, con la scrittrice Maria Giovanna Atzeni ed il suo libro “Un cielo pieno di stelle” che dà avvio alle due date di “Aspettando LiberEvento”. Si prosegue il 25 luglio alle 22,00 con Claudio Moica che propone il reading tratto dal suo ultimo libro “Spargimi di te” accompagnato dalla voce di Natascia Capurro e dal chitarrista Giuseppe Corda; a seguire alle 23,00 il cortometraggio di Federico Cozzucoli e Matteo Campulla “Martyrium vers. Gold”, candidato all’#Erice Film Festival. Un breve assaggio di quello che sarà il vero e proprio festival 2014 che sarà inaugurato il 7 agosto, alle ore 22,00, con la scrittrice Eleonora Carta, sulcitana ma residente a Milano, che presenterà il suo primo libro “La consistenza dell’acqua”, prodotto dalla Newton Compton editori in 20.000 copie, modera l’incontro Carlo Floris.

Come consuetudine LiberEvento si caratterizza anche per il doppio appuntamento giornaliero e, quindi, alle 23,00 si esibirà, con musiche dal Portogallo e dal Brasile, il gruppo musicale “Novos Madeiras”. Il giorno successivo sarà la volta del giornalista Cesare Corda che proporrà la sua ultima fatica letteraria “Benvenuto Mr Parkinson” tratto dalle personali vicende sanitarie dell’autore, a Luca Sarriu il compito di scavare affondo sulla delicata tematica; alle 23,00 si cambia registro con l’attore Simeone Latini che interpreterà “Se una notte d’inverno un viaggiatore…” di Italo Calvino accompagnato alla chitarra da Michele Sarti.

Chiude la terza edizione del Festival Culturale il tanto atteso Massimo Bisotti, rivelazione dell’anno con il suo libro “Il quadro mai dipinto” edito da Mondadori in 30.000 copie e sarà la giornalista Serena Cirina che dovrà stuzzicare l’autore con domande desiderate soprattutto dal pubblico femminile. Saranno le note musicali ispirate all’est Europa e ai Balcani del gruppo musicale Rakìja che saluteranno questa edizione.

«Sono onorato – ha detto Claudio Moica – per la conferma ricevuta dall’amministrazione comunale nel dirigere artisticamente il Festival che nasce da una mia idea condivisa con Fabio Furia e l’assessorato alla cultura. E’ una delle poche realtà comunali in cui esiste una vera e propria sinergia tra gli organizzatori e il comune – prosegue il direttore artistico – per perseguire l’unico obiettivo che è quello di dare al pubblico momenti di approfondimento culturale ma anche di relax.»

Non solo libri, quindi, ma una vera e propria rassegna di spettacolo che pone al centro l’amore per la lettura, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla “cultura del libro” favorendo, nel contempo, la promozione del territorio, anche a fini turistici. Il libro, come nella precedente edizione, sarà il motore propulsore dell’evento, cuore del festival, tra poesia, narrativa, musica, teatro e cinema, un nucleo attorno al quale ruoteranno le numerose attività culturali collaterali, che, come dichiarato da Claudio Moica, sapranno dare nuovo respiro alle parole. Una nuova edizione in cui, ancora, LiberEvento si proporrà quale itinerario culturale dalle mille sfumature, adatto a tutti e per tutti i gusti, in grado di offrire un ampio ventaglio di scelte, per turisti e residenti, che come di consueto, potranno godere dei luoghi che gli sono propri, offrendo al territorio una pregiata programmazione artistica nella magica cornice della Torre Sabauda, emblema storico di Calasetta.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, LiberEvento si propone come momento di diffusione e promozione della cultura letteraria ai più alti livelli.

Il festival letterario si potrà seguire anche attraverso il sito web www.liberevento.it e la sua pagina Facebook.