22 November, 2024
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Domenica sera, al Teatro delle Saline, a Cagliari, per la rassegna “Famiglie a teatro”, andrà in scena “Jack e il fagiolo magico”, con il riadattamento teatrale firmato da Ivano Cugia.

La compagnia Akròama mette assieme da decenni un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, studi e ricerche ad alto valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un insieme di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo, giovane e meno giovane. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna

Tratto dalla nota fiaba popolare, rivisitata nel testo e arricchita nella caratterizzazione dei personaggi. Luci, colori, magie e musiche catturano l’attenzione dei bambini, fortemente stimolati all’interazione con i personaggi della storia. Jack, bambino astuto e coraggioso, si avventura in un mondo a lui sconosciuto, imbattendosi nelle più stravaganti vicende, affrontando e sconfiggendo le sue paure in nome di importanti valori affettivi: famiglia e amicizia. La trama è semplice: Jack è un bambino orfano di padre e vive in una misera casa di campagna con la sua mamma e la loro mucca, unico mezzo di sussistenza. Un giorno l’amata mucca smette di produrre il latte e così si decide di venderla. Inizia qui l’avventura di Jack, che si imbatterà in personaggi stravaganti. L’urgenza della fame lo spinge a cercare una soluzione in un altro misterioso mondo, che si può raggiungere soltanto salendo lungo la pianta di fagioli, cresciuta magicamente nell’orto. Jack supera le prove, vince la paura dell’Orco e viene ricompensato generosamente. Nelle fiabe non c’è mai delusione: si è sempre esauditi. I desideri si avverano grazie ad una serie di azioni concrete che risolvono la situazione. Jack riconquista la fiducia della madre, grazie a lui non soffriranno più la fame. Forse è diventato adulto, certo non potrà più tornare nel mondo delle nuvole perché, oramai, la pianta non germoglierà più!

“Jack e il fagiolo magico” è stata riadattata da Ivano Cugia. In scena Eleonora Giua, Ivano Cugia, Andrea Gandini e Giovanni Trudu.

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Giovedì 29, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – per la Stagione del Teatro Contemporaneo 2018/19 va in scena lo spettacolo diretto da Elisabetta Podda “Gulliver a Lilliput”. La rassegna coglie ancora una volta nel segno. Con un mix attuale e avvincente, maturato sugli oltre quarant’anni di apprezzata attività scenica e artistica della Compagnia. L’Akròama coglie e rappresenta un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, percorsi di elevato valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un mix di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo ma non per questo distratto. La rassegna è supportata da ministero dei Beni Culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

Dopo il successo di Robinson Crusoe di Daniel Defoe, Jonathan Swift pubblica “I viaggi di Gulliver” parodiando i racconti di viaggi. Il libro, distribuito soprattutto come narrativa per bambini, è invece una critica ai suoi contemporanei. Ne “I viaggi di Gulliver” l’autore svolge una satira feroce all’Inghilterra, alla Francia settecentesca e all’animo umano inserendo il tutto in una cornice fantastica. Nel divertente spettacolo “Gulliver a Lilliput” si esplora in modo più approfondito il mondo dei lilliputziani, un mondo coi propri codici e usanze in cui ci si sofferma a indagare rapporti e trame all’interno della Corte. Nessuno si salva all’interno della Corte: né i nobili né il popolo rappresentato dai due soldati Micchè e Rasha, coppia di imbroglioni disposti a tutto. Anche i cerusici, i dottori di corte, preferiscono la morte certa di Gulliver per poter ricorrere alla vivisezione e poterlo studiare. I ministri, poi non sono da meno tramando per trarre il maggior profitto dalla presenza di Gulliver; e quando il profitto non ci sarà più allora tutti auspicheranno la sua morte: l’unica soluzione per poter continuare a lucrare. In questa cornice Gulliver, l’Uomomontagna, lo straniero, non avrà mai voce in capitolo.

“Gulliver a Lilliput”, regia di Elisabetta Podda, con Giovanni Trudu (re), Erika Carta (regina e narratrice), Francesco Civile (ministro Flimnap), Eleonora Giua (filosofo Demic), Julia Pirchl (ministro Reldresal), Amun Daemi (sacerdote Puzlal), Tiziana Martucci (cerusico Schif), Ana Cruz (cerusico Mache), Stefano Cancellu (Micché), Claudia Giua (Rascia). Costumi di Salvatore Aresu. Assistente costumi Noemi Tronza. Direzione tecnica e luci Lele Dentoni.

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La filosofia “Slow Food” incontra i birrifici artigianali, tra i colori e i profumi della Laguna di Sant’Antioco. Un’unione da cui nasce la seconda edizione di “Isola in Fermento”, manifestazione all’insegna del buon cibo e della birra di qualità, in programma nel Lungomare di Sant’Antioco oggi, sabato 29 e domani, domenica 30 settembre. L’evento è organizzato dal comune di Sant’Antioco in collaborazione con “Slow Food” ed il birrificio artigianale “Rubiu” e, accanto alle proposte Slow abbinate a una selezione delle migliori birre made in Sardegna, propone appuntamenti di intrattenimento e iniziative alla scoperta dell’isola e della Laguna, terzo attore protagonista di “Isola in Fermento”. 

Ma l’interprete indiscusso sarà la birra artigianale, portata in scena da ben sei birrifici della Sardegna: P3 Brewing Company da Sassari; Brewpub Trulla da Nuoro; Birrificio 4Mori da Guspini; Birrificio Gattarancio da Cagliari; Il Birrificio di Cagliari da Cagliari; Rubiu Birrificio Artigianale da Sant’Antioco. Birra che potrà essere degustata con i Presidi Slow Food (Pecorino di Osilo; Fiore Sardo; Casizolu; Pompia; Cappero selargino)  e con il cibo di produttori gastronomici provenienti da tutta la Sardegna. Senza dimenticare i “Viaggi emozionali nella birra” a cura di Deamater e i diversi laboratori “Slow Food”, nei quali birra e buon cibo la faranno da padrone. E c’è un’importante novità: un occhio di riguardo verrà riservato a celiaci e vegetariani, che potranno assaporare pietanze appositamente preparate per chi soffre di intolleranze o ha abbracciato l’alimentazione vegetariana. Due giornate, inoltre, che offriranno al visitatore un ricco ventaglio di opportunità di svago: itinerari gastronomici della birra, dj set “Music Is my Boyfriend” e dj set con il noto duo “Lilies on Mars”, spettacolo di Eleonora Giua e Michela Atzeni in “Onde”, la musica di Sergio Piras (storica voce dei Tamurita) e Rox Camellini, escursioni in canoa in laguna e lezioni di Kite surf per principianti a Porto Botte, passeggiate in quad ed itinerari mototuristici alla scoperta dell’isola. 

«Dopo il successo della prima edizione svoltasi all’Arena Fenicia – commenta l’assessore al Turismo e allo Spettacolo, Roberta Serrenti – abbiamo deciso di riproporre “Isola in Fermento”, cambiando location e puntando a prestigiose e proficue collaborazioni: ecco, dunque, la scelta della Laguna e degli spazi del Lungomare cittadino, da via Cavour al Lido, dove verranno allestiti gli stand dei birrifici e dei produttori gastronomici della Sardegna; e la partnership con “Slow Food”, che ci consente di dare un tocco in più e di qualità all’evento. Ancora una volta puntiamo ad intercettare i flussi di visitatori che si muovono alla ricerca di eventi gastronomici. E “Isola in Fermento” è decisamente un appuntamento da non perdere.»

La manifestazione inizierà sabato 29 settembre, alle 18.00, presso il Lungomare (da via Cavour al Lido) con l’inaugurazione degli stand e con il convegno promosso dal GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari ed il FLAG Sardegna Sud Occidentale. Scopo del convegno, illustrare le strategie dei Piani di Azione di sviluppo locale rurale e costiero e le opportunità, anche finanziarie, offerte nell’ambito dei percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo attivate grazie alle Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione dei settori della Green & Blue economy – Linee di Sviluppo progettuale 2 e 3.

Durante l’evento sarà possibile avere informazioni sull’apertura delle iscrizioni ai percorsi formativi gratuiti (che partiranno in autunno) di accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo per il progetto “Competenza e impresa per lo sviluppo rurale e costiero sostenibile” e sulle opportunità di finanziamento presenti nel territorio.

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La filosofia “Slow Food” incontra i birrifici artigianali, tra i colori e i profumi della Laguna di Sant’Antioco. Un’unione da cui nasce la seconda edizione di “Isola in Fermento”, manifestazione all’insegna del buon cibo e della birra di qualità, in programma nel Lungomare di Sant’Antioco sabato 29 e domenica 30 settembre. L’evento è organizzato dal comune di Sant’Antioco in collaborazione con “Slow Food” ed il birrificio artigianale “Rubiu” e, accanto alle proposte Slow abbinate a una selezione delle migliori birre made in Sardegna, propone appuntamenti di intrattenimento e iniziative alla scoperta dell’isola e della Laguna, terzo attore protagonista di “Isola in Fermento”.

Ma l’interprete indiscusso sarà la birra artigianale, portata in scena da ben sei birrifici della Sardegna: P3 Brewing Company da Sassari; Brewpub Trulla da Nuoro; Birrificio 4Mori da Guspini; Birrificio Gattarancio da Cagliari; Il Birrificio di Cagliari da Cagliari; Rubiu Birrificio Artigianale da Sant’Antioco. Birra che potrà essere degustata con i Presidi Slow Food (Pecorino di Osilo; Fiore Sardo; Casizolu; Pompia; Cappero selargino)  e con il cibo di produttori gastronomici provenienti da tutta la Sardegna. Senza dimenticare i “Viaggi emozionali nella birra” a cura di Deamater e i diversi laboratori “Slow Food”, nei quali birra e buon cibo la faranno da padrone. E c’è un’importante novità: un occhio di riguardo verrà riservato a celiaci e vegetariani, che potranno assaporare pietanze appositamente preparate per chi soffre di intolleranze o ha abbracciato l’alimentazione vegetariana. Due giornate, inoltre, che offriranno al visitatore un ricco ventaglio di opportunità di svago: itinerari gastronomici della birra, dj set “Music Is my Boyfriend” e dj set con il noto duo “Lilies on Mars”, spettacolo di Eleonora Giua e Michela Atzeni in “Onde”, la musica di Sergio Piras (storica voce dei Tamurita) e Rox Camellini, escursioni in canoa in laguna e lezioni di Kite surf per principianti a Porto Botte, passeggiate in quad e itinerari mototuristici alla scoperta dell’isola.

«Dopo il successo della prima edizione svoltasi all’Arena Fenicia – commenta l’assessore del Turismo e dello Spettacolo Roberta Serrenti – abbiamo deciso di riproporre “Isola in Fermento”, cambiando location e puntando a prestigiose e proficue collaborazioni: ecco, dunque, la scelta della Laguna e degli spazi del Lungomare cittadino, da Via Cavour al Lido, dove verranno allestiti gli stand dei birrifici e dei produttori gastronomici della Sardegna; e la partnership con “Slow Food”, che ci consente di dare un tocco in più e di qualità all’evento.  Ancora una volta puntiamo ad intercettare i flussi di visitatori che si muovono alla ricerca di eventi gastronomici. E “Isola in Fermento” è decisamente un appuntamento da non perdere.» 

La manifestazione inizierà sabato 29 settembre alle 18.00, presso il Lungomare (da via Cavour al Lido) con l’inaugurazione degli stand e con il convegno promosso dal GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e il FLAG Sardegna Sud Occidentale. Scopo del convegno, illustrare le strategie dei Piani di Azione di sviluppo locale rurale e costiero e le opportunità, anche finanziarie, offerte nell’ambito dei percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo attivate grazie alle Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione dei settori della Green & Blue economy. Linee di Sviluppo progettuale 2 e 3.

Durante l’evento sarà possibile avere informazioni sull’apertura delle iscrizioni ai percorsi formativi gratuiti (che partiranno in autunno) di accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo per il progetto “Competenza e impresa per lo sviluppo rurale e costiero sostenibile” e sulle opportunità di finanziamento presenti nel territorio.

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Musica live, emozionante e coinvolgente: Sergio Piras, storica voce dei Tamurita, sarà in concerto a Sant’Antioco, accompagnato dal violino di Rox Camellini. Il Sulky Festival torna in pieno centro cittadino: il 23 agosto si rinnova l’appuntamento con gli spettacoli del giovedì in salsa antiochense, questa settimana interamente dedicati alla musica di qualità. Teatro degli eventi sarà Piazza Italia: alle 21.00 si parte con Eleonora Giua & Michela Atzeni in “Onde”. Una performance in cui lo spettatore viene immerso in un’esperienza acustica tete-a-tete con la performer, la cui voce narrante e l’apparato sonoro allestito dal vivo evocano ambientazioni, personaggi, emozioni e ogni altro elemento drammaturgico funzionale al viaggio che compiono assieme. Due donne, due sedie sotto un velo d’aria al profumo di salsedine, il tutto proprio accanto al mare: onde diverse che s’incontrano per darsi reciproca risonanza.

A seguire, alle 22.30, sarà la volta di Sergio Piras e Rox Camellini in concerto. Sergio Piras, la storica voce dei Tamurita, sarà accompagnato dal violino di Rossella “Rox” Camellini, e porta in giro per l’isola “The Other Side of Me”, il suo primo album da solista. Uno spettacolo live acustico emozionante e coinvolgente.

 

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Sabato 7 luglio prosegue il viaggio tra le produzioni letterarie della Sardegna e gli scrittori che si confrontano con il tema delle migr/Azioni e l’opera di D. H. Lawrence, nella seconda giornata del Festival della Letteratura di Viaggio D. H. Lawrence. Si riparte stavolta da Mandas ed i suoi suggestivi siti culturali e storici. Alle 10.30 nel Compendio Culturale “San Francesco” si potrà visitare la mostra “Da Subiaco a Mandas, l’arte della stampa nel monastero”. Alle 12.00 nel complesso medioevale Sant’Antonio si parlerà, durante l’aperitivo con gli autori, di temi della cronaca legati alle migrazioni con Francesco Bachis, autore del libro “Sull’orlo del pregiudizio. Razzismo e Islamofobia in una prospettiva antropologica” (Edizioni Aipsa) e Patrizia Manduchi, autrice insieme ad Alessandra Marchi e Giuseppe Vacca del volume “Studi gramsciani nel mondo” (Il Mulino). Alle 18.00 la scrittrice Maria Tiziana Putzolu Mura presenterà nell’incontro con il giornalista Fabio Marcello il suo libro “Eva canta” (Aipsa edizioni), e il racconto dell’approdo a Tripoli di una donna della Sardegna meridionale all’inizio del periodo coloniale, durante il fascismo. Alle 19.00 la giornalista e scrittrice Violetta Bellocchio ed il libro “La festa nera” (Chiarelettere): un racconto tragicomico che mostra l’ultimo stadio di un’umanità che ha scelto il tracollo come aspirazione esistenziale. Alle 20.00 il giornalista e scrittore Bruno Arpaia ed il suo racconto on the road “Qualcosa là fuori” (Guanda edizioni): un viaggio avventuroso con gli scafisti del 2080  nel futuro di un pianeta ormai moribondo.

Alle 22.00 Teatro di parole e musica nel reading-concerto che vede protagonista il racconto di David Herbert Lawrence “Sea and Sardinia” dell’itinerario straordinario che fece insieme alla moglie Frieda in Sardegna nel 1921 tra Cagliari, Terranova (Olbia), Mandas, Sorgono e Nuoro, ripercorso cento anni dopo da nove autori sardi ed annotato nel libro-taccuino “Back to Sardinia” (Edizioni Condaghes), curato da Rossana Copez e Giovanni Follesa. Letture di Eleonora Giua e Daniel Dwerryhouse e DJ set di Arrogalla.

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Domani, sabato 26 maggio, a Cagliari il festival Le Salon de Musique prosegue con “Passione”, serata che ripercorrerà l’omonimo racconto della scrittrice sarda Mariangela Sedda.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Sala dei Ritratti di Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114, dove l’attrice Eleonora Giua (voce recitante), accompagnata dalle musiche originali scritte e suonate per l’occasione dal pianista Gustavo Gini, sarà protagonista di una intensa lettura delle pagine della Sedda: una storia che parla di libri e della loro grande capacità di creare emozioni e passioni. Il racconto di una scrittrice autorevole, pubblicato sul numero 102 (Cagliari, 2009) della rivista “La grotta della vipera”.

La serata è organizzata in collaborazione con il festival Pazza Idea-Femminile plurale (di cui è una anteprima), con l’associazione culturale Le Officine e con la Fondazione Siotto.

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Sabato 26 maggio, a Cagliari, il festival Le Salon de Musique proporrà “Passione”, serata che ripercorrerà l’omonimo racconto della scrittrice sarda Mariangela Sedda.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Sala dei Ritratti di Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114, dove l’attrice Eleonora Giua (voce recitante), accompagnata dalle musiche originali scritte e suonate per l’occasione dal pianista Gustavo Gini, sarà protagonista di un’intensa lettura delle pagine della Sedda: una storia che parla di libri e della loro grande capacità di creare emozioni e passioni. Il racconto di una scrittrice autorevole, pubblicato sul numero 102 (Cagliari, 2009) della rivista “La grotta della vipera”.

La serata è organizzata in collaborazione con il festival Pazza Idea-Femminile plurale (di cui è una anteprima), con l’associazione culturale Le Officine e con la Fondazione Siotto.

 

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Venerdì 4 e sabato 5 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari – va in scena la prima nazionale di “Figure morte”. Scritto e diretto da Lelio Lecis, è il secondo spettacolo di“1 €uro festival” 2018, curato da Akròama.

Figure femminili della classicità. Un insieme di personaggi “figure” della classicità rivivono solo sul palcoscenico le vicissitudini della propria vita, prima che la morte fissi le loro caratteristiche per l’eternità e Caronte “si prenda cura di loro”. La classicità e alcuni suoi personaggi femminili in uno spettacolo in cui il pubblico prenderà confidenza con alcune delle figure principali della cultura e dalla tradizione classica che hanno segnato il nostro modo di vivere e di pensare, donne che hanno reso grande la letteratura e il teatro divenendo esse stesse icone immortali della nostra cultura. Il pubblico avrà modo di prendere confidenza con personaggi quali Nausicaa, Calipso, Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena. «Un insieme di donne, che sono al centro di molti archetipi ormai propri della nostra civiltà, prenderanno vita sul palcoscenico con le vicissitudini che hanno caratterizzato la loro esistenza, prima che la morte fissi le loro caratteristiche per l’eternità e che Caronte si prenda cura di loro. Una rappresentazione – spiega Lelio Lecis – carica di fascino moderno ma con uno sguardo lucido e attento ai canoni della classicità».

Personaggi ed interpreti: Caronte – Andrea Gandini, Taltibio – Juan Ignacio Jesus Alarcon Militello, Nausicaa – Francesca Ena, Calipso – Tiziana Martucci, Ecuba – Valentina Picciau, Andromaca – Eleonora Giua, Cassandra – Erika Carta, Elena – Julia Pirchl, voce Ulisse – Simeone Latini. Spazio scenico Lelio Lecis, costumi Salvatore Aresu, assistente costumista Noemi Tronza, assistente regia Erika Carta, direzione tecnica Lele Dentoni, assistente direzione tecnica Nicola Pisano. con la collaborazione di Elisabetta Podda, foto Marina Patteri.

I testi sono originali riscritti da Lelio Lecis sulla base dell’Odissea (Nausicaa e Calipso) e delle troiane di Euripide (Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena). Nella riscrittura c’è un occhio attento per ciò che questi personaggi rappresentano nella modernità. Conservano inalterato il fascino e gli argomenti dei testi classici ma sono immersi in un mondo contemporaneo che meglio può comunicare, soprattutto con le nuove generazioni. Un mondo senza tempo dove Elena può essere una donna di facili costumi dei nostri giorni, Andromaca una madre a cui vogliono sottrarre il figlio in un’ottica di sterminio etnico. Nausicaa un’adolescente che vuole fuggire da un mondo privo di stimoli sognando che un uomo venga dal mare e la porti via con sé in luoghi migliori. La storia è semplice, Caronte irrompe nello spazio (un cimitero?) con la sua barca per fare un carico di donne morte e portarle nell’Averno. Ad ognuna di loro darà la possibilità di dire le cose che maggiormente hanno segnato la loro vita e poi le porterà via con sé.

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Giovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 febbraio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, per la regia di Elio Turno Arthemalle va in scena “Egregio sig. Assessore”. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Akròama – Teatro impossibile ed è in cartellone per la “Stagione del teatro contemporaneo”.

«Uno spettacolo curioso e divertente, che mostra con sfacciataggine come si possa pensare, a tavolino, un prodotto commerciale: incrociando generi, inventando questioni stilistiche per far cassa, liberandosi insomma da qualsiasi scrupolo artistico.» 

Ironico e dissacrante, “Egregio sig. Assessore” coglie e annoda vari flash dei tempi attuali. Nel nostro caso, a cercar fortuna è il Proponente, uno dei tanti postulanti che si accalcano nei corridoi degli assessorati alla cultura, sport, turismo, spettacolo, pubblica istruzione etc., etc. Il Proponente invita l’assessore ad assistere, in forma riservata, all’anteprima di uno spettacolo teatrale che ha tutti i numeri per diventare un prodotto di successo.

«…Egregio sig. Assessore, nessuno le offrirà altrettanto sangue, altrettanti delitti, altrettante mutilazioni, insomma altrettanti morti di quanto farò io.» Tanto per cominciare, dunque, si tratta di una trama piena di effettacci. C’è il sesso, c’è il mistero, c’è l’uso pletorico di aggettivi e avverbi a tinte forti, ci sono i personaggi, caratterizzati con gusto televisivo e filodrammatico … e c’è la fiction. Non manca proprio nulla… Naturalmente non sarò solo, c’è la compagnia…» Ed è questo il punto di forza del Proponente: la cosiddetta magia del teatro, ossia una serie di guitterie di un gruppo di impiegati della scena, messi insieme e contestualizzati all’interno di un arredamento di oggetti e luci più o meno credibile. La storia è talmente inverosimile da non poter essere sintetizzata, ed è lo strumento di cui si avvale il Proponente per sfogare il suo insopportabile narcisismo di artista.

Il testo e la regia di “Egregio sig. Assessore” sono di Elio Turno Arthemalle. Con Eleonora Giua, Valentina Fadda, Emanuela Lai, Daniele Pettinau, Angelo Trofa, Elio Turno Arthemalle. Costumi Salvatore Aresu, scene Sabrina Cuccu, direzione tecnica Lele Dentoni, foto Sabina Murru.