Emergenza Covid: la Giunta comunale di Sant’Antioco ha stanziato oltre 90mila euro a sostegno di partite iva e categorie deboli
La Giunta Comunale di Sant’Antioco ha stanziato oltre 90mila euro a sostegno delle famiglie in difficoltà. 18mila euro verranno affidati ai banchi alimentari parrocchiali e Caritas locali, che si occuperanno di supportare in sinergia con il Servizio Sociale Comunale i nuclei familiari che si sono improvvisamente ritrovati in una situazione di povertà o difficoltà socio-economica a causa della perdita del lavoro o della fuoriuscita dal circuito dei contributi socio-assistenziali nazionali e locali, che attualmente non beneficiano di contributi o di ammortizzatori sociali.E
I restanti 75mila euro verranno erogati tramite bando pubblico rivolto ai lavoratori autonomi e ai possessori di Partita Iva locali, per l’assegnazione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari negli esercizi commerciali di Sant’Antioco.
«Una misura, quest’ultima, che da una parte assicura ristoro a cittadini in difficoltà, e dall’altra garantisce aiuti indiretti agli esercizi locali, giacché i buoni potranno essere spesi esclusivamente a Sant’Antioco – commentano congiuntamente gli assessori alle Politiche sociali e alle Attività produttive, Eleonora Spiga e Renato Avellino – l’unione di queste due esigenze, ovvero aiuto ai cittadini e agli esercizi commerciali, ci ha infatti consentito di mettere in campo una misura che, in questo particolare momento, ambisce proprio a sostenere contemporaneamente entrambe le categorie.»
Tra i cittadini in stato di sofferenza socio-economica per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 figurano lavoratori autonomi e possessori di Partita Iva, che hanno subito una sospensione o una forte riduzione dell’attività professionale. Sono i cittadini coinvolti in attività artigianali (officine meccaniche, parruccherie, centri estetici), di somministrazione alimenti e bevande (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.), commerciali diverse (negozi di abbigliamento, empori, ecc.), Servizi (Centri dati commerciali, di consulenza, altro).
«Gran parte dei nuclei familiari ricadenti in queste fattispecie – commenta il sindaco Ignazio Locci – sono culturalmente non avvezzi agli aiuti socio-assistenziali comunali e regionali: in questo momento storico delicato, ci rivolgiamo a loro in via prioritaria, in quanto meritevoli di particolare attenzione e supporto.»
Nelle prossime ore verrà reso noto il bando pubblico, in cui saranno indicati modalità di accesso e tipologia di soggetti beneficiari.