21 November, 2024
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La Casa di Suoni e Racconti si prepara ad affrontare una nuova edizione del programma TRA LE MUSICHE dietro il coordinamento del musicista e scrittore Andrea Congia. Il progetto artistico, giunto al suo quarto anno di vita, e costituito dalla Rassegna di Spettacolo tra Parola e Musica SIGNIFICANTE, dal Festival delle Musiche dei Mondi UCRONIE e dalla Rassegna di CineConcerti SINESTESIE, è il percorso attraverso cui la Casa di Suoni e Racconti sviluppa e perfeziona la propria prospettiva multiartistica incentrata sulla Musica concepita come amplificatore emotivo, espressivo, narrativo e sociale nei confronti delle altre Discipline (Letteratura, Teatro, Danza, Cinema, Arti Visive e altri Linguaggi).

Inoltre, al di là del suo cartellone principale, la Casa di Suoni e Racconti affronterà un 2020 molto intenso, ricco di nuove produzioni artistiche, nuovi progetti e appuntamenti nel territorio regionale, nazionale e internazionale, pertanto, con lo scopo di sostenere i suoi progetti, l’Associazione ha attivato anche una raccolta fondi sulla piattaforma online buonacausa.org e ha avviato una campagna di ricerca di collaboratori, rivolgendosi a chiunque voglia divenire un Operatore Culturale Multisciplinare nell’ambito dello Spettacolo dal Vivo.

SIGNIFICANTE – Giunta alla sua tredicesima edizione, la Rassegna di Spettacolo tra Parola e Musica, sarà dedicata anche quest’anno a una selezione di opere che, a vario titolo, rappresentano l’universo letterario della Sardegna. Dieci i titoli in scena di alcuni degli autori più rappresentativi del panorama letterario sardo: Giuseppe Dessì, Giulio Bechi, Emilio Lussu, Grazia Deledda, Sergio Atzeni, Marcello Fois, Tonino Oppes, Matteo Porru, Eliano Cau e Gianni Zanata. UMBRAS (titolo di questa edizione 2020) si svolgerà dal mese di gennaio al mese di Marzo 2020, debuttando ad Arbus e proseguendo il suo corso principalmente a Cagliari e, nei mesi successivi, in diverse location in Sardegna e nel territorio extra-isolano. Sul palco diversi interpreti: Pierpaolo Piludu, Anna Brotzu, Carlo Antonio Angioni, Federica Zucca, Anna Fronteddu, Daniele Monachella, Andrea Pisu, Manuela Ragusa, Daniela Vitellaro, Marco Secchi e Claudia Benaglio, insieme al chitarrista e compositore Andrea Congia.

UCRONIE – Il Festival delle Musiche dei Mondi si presenterà, come di consueto, come costruzione immaginifica che parte dalla Musica, collante sonoro per tutte le altre espressioni artistiche utilizzate per l’edificazione di nuove Realtà: Narrativa, Teatro, Danza, Arti Visive. Quasi degli specchi nei quali proiettare Immaginazione e Fantasia, al fine di poter comprendere meglio il Reale. Nel suo quarto anno di vita, in programma nel mese di luglio 2020, sarà evocato un mondo fantastico, Next Tenebrae, suddiviso in episodi in varie location, e inscenato da diversi attori e da un folto gruppo di figuranti (grandi e piccini), denominato Canovaccio Vivente, e dal corpo di ballo dei Darkdancers, che si muoveranno sulle sperimentazioni musicali dirette dal musicista e compositore Andrea Congia.

SINESTESIE – La quarta edizione della Rassegna di CineConcerti si porrà nuovamente l’obiettivo di portare il Cinema “quasi” sul Palcoscenico e la Musica “quasi” sullo Schermo. Tre i CineConcerti che saranno proposti, e che trarranno slancio dal linguaggio dei suoni e da quello delle Immagini in Movimento rappresentando ancora una volta una prospettiva di impegno per il dialogo tra le Arti, uno stimolo per una riflessione sul rapporto tra i sensi, sperimentando ancora una volta una fusione espressiva. Nel mese di Novembre 2020 a Cagliari verranno proposti tre lavori di interazione tra musica e immagine diretti da Andrea Congia (L’Ombra della Croce, Sepolcri di Mare e Corpi Celesti). La Rassegna si aprirà con il Convegno Ombre e Luci nel Cinema Sardo, mentre sarà la presentazione del Film Sorella Morte, produzione Casa di Suoni e Racconti, a chiudere il programma.

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Una maratona linguistica così non si era mai vista nell’isola. Ed il format sperimentale che doveva portare nuova linfa al concorso letterario si è rivelato vincente, non solo per partecipazione di pubblico e di artisti, ma anche per un’inaspettata freschezza e forza propulsiva che non è difficile immaginare, rivoluzionerà forse il modo di pensare questo tipo di manifestazioni per il futuro.

La XXX edizione del Premio di Poesia sarda organizzato dalle ACLI Sardegna, sabato (7 dicembre) e domenica all’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano, è stata una grande festa per la lingua sarda. Dopo l’introduzione del presidente Acli regionale, Franco Marras, e della segretaria del concorso, Daniela Masia, che ha avuto un ruolo fondamentale nella pianificazione dell’evento, la maratona linguistica di sabato ha visto cimentarsi diversi nomi illustri sia nel panorama regionale della poesia tradizionale classica sia declinata verso nuove prospettive, e quindi nel campo della musica e del teatro. Nel pieno spirito dell’associazione organizzatrice, sono stati affrontati temi legati al sociale, ai diritti umani, alla violenza di genere e all’inquinamento, abbracciando con spirito partecipativo le diverse varianti linguistiche di tutta l’isola.

Tra i presenti per i saluti, anche il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e Peppino Tilocca, preside dell’Istituto d’Istruzione Superiore “De Castro” di Oristano, i cui studenti hanno intrapreso un percorso di Alternanza scuola lavoro con le Acli provinciali.

Forti emozioni domenica ha riservato la presenza di Tonietto dei Salis ‘n Salis, che ha ricevuto il Premio alla carriera dalle mani del direttore artistico Michele Pinna e dalla giornalista Simona Scioni. Istituito per la prima volta, il riconoscimento è rivolto a personalità che abbiano inciso nella storia della cultura musicale, poetica, letteraria e artistica della Sardegna. Visibilmente commosso, Tonietto dei Salis ‘n Salis ha dedicato questo premio al fratello Francesco, scomparso qualche anno fa.

Le motivazioni sono state lette sul palco dai componenti della giuria formata da Vincenzo Pisanu (presidente), Nino Pericu, Giuseppe Tirotto, Michele Pinna e Nicolò Migheli. Batticuore e sorrisi hanno suscitato i piccoli poeti provenienti dalle scuole primarie di Orotelli, guidati dalla docente Immacolata Salis, i quali hanno ritirato il premio della sezione “Scuola/laboratori linguistici per bambini” grazie al lavoro “Un arbu unu contu”, e hanno letto alcuni brani dei loro componimenti. Una realtà che in primavera troverà un sequel grazie una giornata interamente dedicata alle scuole.

Emozioni in note invece sono arrivate con il cantautore Andrillo, al secolo Andrea Murgia di Cagliari, che ha riscosso forti applausi per le sue esibizioni canore alla chitarra, prima di ricevere il premio novità riservato alla Poesia musicata, per l’opera “Su chi est lebiu bolat”.

Il primo premio assoluto nella sezione “Poesia in rima o versi liberi” è andato ad Antonello Bazzu di Sassari per “Duria Ingannadora”, il secondo ad Antonio Canu per “No te’ edat la terra”, e il terzo a Giangavino Vasco per “Nues de reselu”. Tonino Fancello ha invece ricevuto il Premio speciale della giuria per “Fortuna furistera”, mentre menzioni speciali sono state attribuite a “Bisos” di Tonino Cau, “Eternidade” di Franco Piga, “Unu solu est su nidu” di Domenico Angelo Fadda, “Cudda tzia” di Giancarlo Secci e “Incantera” di Eliano Cau.

La sezione prosa ha visto primeggiare Peppino Fogarizzu con “Su bantzigu eredadu”, al secondo posto Costantina Frau con “Sa lezes suba sos cunzaos”, e al terzo Sandro Biccai con “Fata bi l’amos!”. Menzione speciale per Maria Antonia Fara con “Isvagos ismentigados”. Salvatore Pintore l’ha spuntata nella sezione Letteratura edita con il volume “Paràulas e silèntzios”.

Nella sezione a tema sui Valori delle Acli, la corona d’alloro se l’è aggiudicata Stefano Arru per “Chentales de sotzialidade (virtude Aclista)”. Menzioni speciali a Dante Erriu per “Eterna Amistadi”, ad Angelo Maria Ardu per “S’atera istrina” e Antonio Longu per “Semenonzos”.

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La giornata di sabato al Padiglione Oval del Salone del libro di Torino ha portato in dote una serie di appuntamenti imperdibili per gli appassionati di storia della Sardegna. Curiosità e chicche messe in campo dall’AES per far scoprire l’isola dei retabli, quella di Vico Mossa, del “sassarino” Michele Papandrea, e infine, quella del viceré Baltasar de Zuñiga, che dalla Sardegna finì in America per fondare San Antonio del Texas.

Il tutto in una terza giornata salutata fin dal primo mattino da lunghe file ai cancelli del Lingotto, con linee internet intasate e a tratti inutilizzabili a causa del sovraffollamento. All’interno di una vivace e caotica atmosfera, la stessa che da sempre contraddistingue questa importante manifestazione, lo stand AES ha dato il via ai lavori accogliendo gli studenti del Liceo linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari, ai quali sono stati evidenziati gli aspetti più crudi della guerra e della propaganda attraverso le vicende di Michele Papandrea, “sassarino” ex primo cittadino di Nuoro. La storia di questo personaggio è stata approfondita da Marina Moncelsi nel libro “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale”, edito da Aipsa. L’autrice, in compagnia di Annamaria Baldussi, ha parlato ai ragazzi di questo convinto antimilitarista che, ai tempi della Grande Guerra, grazie al ruolo istituzionale avrebbe potuto essere esonerato dal servizio militare, e invece decise di partire, per restare ucciso in battaglia.

Ad appassionare il pubblico è stata anche la presentazione di “La via dei retabli”, un volume edito da Carlo Delfino e realizzato dalla compianta Carla Virdis Limentani assieme a Maria Vittoria Spissu la quale, in un vivace dibattito con Valerio Mosso e Stefano Manavella, ha illustrato il lavoro di ricerca. Un lavoro che mette in relazione queste straordinarie opere con la più vasta cultura artistica mediterranea ed europea.

Nel pomeriggio, tra un via vai di curiosi, l’attenzione si è rivolta a “Io rido perché ho paura”, una pubblicazione Poliedro dedicata a Vico Mossa e all’architettura sarda tra ruralità e modernità, realizzata in collaborazione con il comune di Serramanna. A Torino hanno portato il loro contributo Guido Carcangiu (comune di Serramana), Enrico Pusceddu (Presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Forte curiosità ha suscitato infine un personaggio poco conosciuto, la cui vita avventurosa rischia di sembrare quasi leggendaria. Quella del nobile spagnolo don Baltasar de Zuñiga, che in un mondo di complesse evoluzioni da viceré di Sardegna divenne governatore oltreoceano della Nueva España, per poi presiedere il Consiglio delle Indie. La storia è descritta nel libro “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America” edito da Carlo Delfino, che l’autore Umberto Oppus (direttore generale dell’ANCI Sardegna)  ha ben descritto coadiuvato dagli interventi della presidente Fasi, Serafina Mascia e del giornalista Massimo Boccaletti.

In serata il Bar letterario Da Pietro è stato teatro della presentazione dell’ultimo libro di Flavio Soriga, “Nelle mie vene”, edito da Bombiani. In compagnia dello scrittore hanno parlato Emila Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas. Sempre al Bar letterario di via San Domenico, l’autore Giulio Concu con Daniela Falconi hanno presentato “Cadono dal cielo”, edito dal Maestrale. Entrambi gli appuntamenti sono stati realizzati in collaborazione con l’Associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci.

Stasera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”, con gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi. Verranno tracciati i tratti di uomo, di fine poeta e scrittore e attento giornalista, straordinario conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Programma di oggi (12 maggio)

La Sala Ciano stamane accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16.00, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00 all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

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Cinque giornate per testimoniare la profondità e il valore dell’editoria libraria sarda, raccontare l’insularità come superamento dei confini ispirandosi a una celebre idea di Maria Lai, e manifestare il ricordo di due grandi intellettuali come Manlio Brigaglia e Paolo Pillonca. La partecipazione degli Editori sardi alla 32esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino sembra calzare a pennello con il tema proposto quest’anno dalla più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria.

Dal 9 al 13 maggio l’AES mette in campo una squadra compatta, formata dalle trenta aziende isolane più importanti e titolate – associate e non – forti dell’apporto di ben tremila libri e ottocento titoli. Gli editori troveranno casa nel Padiglione Oval, uno dei più frequentati del Lingotto, al fianco di case come Mondadori, Adelphi, E/O, Sellerio e Feltrinelli e in totale autonomia rispetto allo stand della Regione.

L’iniziativa è svolta in partenariato con l’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, il festival “Sulla terra leggeri” e la Sardegna Film Commission, e con il patrocinio e parziale sostegno della Fondazione di Sardegna. Numerosi eventi sono in programma nelle sale Ciano e Avorio e negli spazi extra-Lingotto del Salone off, in prestigiose location del capoluogo piemontese.

Se il tema generale della manifestazione ruota intorno a “Il gioco del mondo” (titolo dell’iper-romanzo di Julio Cortàzar) come invito a oltrepassare le barriere e a superare le divisioni, nella proposta dell’AES la Sardegna si inserisce perfettamente in questa direzione, in quanto isola tra più continenti, esito e strumento di meticciati linguistici, identitari e culturali, che si creano e definiscono all’interno della vasta rete di relazioni e legami con il mondo. Un’isola che, nell’offrirsi agli altri, attraversa l’esperienza del mare e dell’ignoto verso e oltre il Mediterraneo, utilizzando i legami tra “Noi e il mondo” in luogo delle divisioni, cogliendo l’ulteriore suggestione proveniente da una delle copertine dell’omonima rivista dei primi del Novecento; dove in cima al pianeta, illuminato dalla luce sfolgorante del Sole, una fila di lettori proietta la propria ombra terrena per disegnare il titolo della testata. Come a dire dei legami che la cultura crea nel mondo.

L’intero programma AES avrà così per filrouge “Noi e il mondo”, traendo spunto da un evento d’arte performativa che intende mettere in relazione il concept del Salone con la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai, l’artista internazionale che condivise con gli abitanti di Ulassai l’azione di legare tra di loro, con un nastro celeste, le case e il monte del paese, quale esortazione a superare le divisioni interne della comunità.

L’idea è quella di replicare questa fortunata esperienza a Torino il 9 maggio, come evento illustrato in sede inaugurale in Sala Avorio, e messo in atto a partire dalla sera, nel Padiglione OVAL. La proposta dell’AES e di Casa Falconieri, cui si aggiunge come partner il Comune di Cagliari, si lega all’idea di un’Isola che si offre al mondo attraverso pagine di stoffa, arricchite e personalizzate da passi letterari. L’operazione di pura creatività artistica e relazionale, potrà così “invadere” così gli spazi del Lingotto, creando contaminazioni inaspettate.

Questa edizione sarà segnata dal ricordo commosso di due grandi personalità del mondo intellettuale sardo, scomparse lo scorso anno. La figura di storico, scrittore, giornalista e “editore” quale è stato Manlio Brigaglia, sarà commemorata il 10 maggio in Sala Avorio, in occasione del primo anniversario dalla morte, attraverso il ricordo di amici, collaboratori e persone a lui vicine. Agli interventi di Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga. La replica serale nel Salone OFF vedrà la proiezione del film-intervista realizzato da Tonino Oppes per Rai Sardegna.

Risalta, nel quadro degli eventi, la presentazione dell’opera “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, sempre il 10 maggio, nel Salone OFF, sotto l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica e a cura di Condaghes, AES e Associazione dei sardi in Torino “A. Gramsci”. Sarà occasione di un dibattito animato dai contributi del senatore Gianni Marilotti, dell’autore Jean Christophe Paoli e dell’editore Giovanni Manca.

Domenica sera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”. Attraverso gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi, verranno tracciati i tratti di fine poeta e scrittore, giornalista attento, grande conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Tra gli appuntamenti più interessanti sul piano delle potenzialità delle nuove tecnologie, in Sala Ciano domenica si terrà la presentazione di Books in Sardinia, una piattaforma di interscambio culturale e professionale che ospita un catalogo collettivo di circa seimila titoli, e un’area riservata per gli editori e le agenzie di diritti. È l’esito del progetto di internazionalizzazione “Liber y Liber” curato dall’AES nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.

Il ricco patrimonio culturale dell’isola sarà messo a disposizione del pubblico attraverso la presentazione di volumi che attraversano i più diversi settori, storia paesaggi, società e tradizioni, arte, narrativa e poesia. Sono previsti oltre venti appuntamenti tra presentazioni di libri, dibattiti e incontri.

Programma dettagliato.

Giovedì 9 maggio

Alle 12 nella Sala Avorio si terrà “Noi e il mondo” come evento inaugurale della partecipazione della Sardegna al Salone di Torino, a cura di AES e Casa Falconieri, al quale presenzieranno la presidente Simonetta Castia con Efisio Carbone (Direttore del MACC di Calasetta), Gabriella Locci e Dario Piludu (Casa Falconieri). L’iniziativa vera e propria si terrà a partire dalle 17.00, nello stand AES, all’interno del Padiglione Oval.

Alle 19 nel Salone off, l’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” presenta il volume “La valle delle anime” (Europa ed.) di Danilo Scanu, che dialogherà con Enzo Cugusi. Un libro nel quale storie di straziante violenza e di amore sensuale si fondono in una Sardegna afflitta dalla tragedia del fascismo.

Venerdì 10 maggio

Alle 11 nello stand AES va in replica la performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri. Alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone, “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, è per le 17.00, allo stand AES in compagnia di Giampaolo Manca, che presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.) assieme ad Alessandro Cocco. È un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES e Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20 sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

Sabato 11 maggio

Lo Stand AES, alle 11.00, ospita Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, presenta la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Intervengono gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00, Maria Vittoria Spissu introdurrà “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice interverranno gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30, allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro). Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramanna), Enrico Pusceddu (presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo) e Paola Gambero (curatrice della mostra).

Alle 17.00, sarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00, Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni, Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Domenica 12 maggio

La Sala Ciano alle 10.30 accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” alle 11 propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00, all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”. Intervengono Bachisio Bandinu, Franco Siddi e Pier Paolo Pillonca.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

Case editrici presenti a Torino

ABBÀ Edizioni – Cagliari

AIPSA Edizioni – Cagliari

ALFA Editrice – Quartu Sant’Elena (Ca)

AM&D Edizioni – Cagliari

ARKADIA Editore – Cagliari

CARLO DELFINO Editore – Sassari

CATARTICA Edizioni

CONDAGHES Edizioni – Cagliari

CUEC Editrice – Cagliari

DOMUS DE JANAS Editore – Sestu

EDES – Sassari

EDIZIONI DELLA TORRE – Cagliari

EDIZIONI ENRICO SPANU – Cagliari

GC Edizioni – Quartu S. Elena (Ca)

GRAFICA DEL PARTEOLLA – Dolianova (Ca)

ILISSO Edizioni – Nuoro

IMAGO MULTIMEDIA – Nuoro

Edizioni IL MAESTRALE – Nuoro

ISKRA Edizioni – Ghilarza

LA ZATTERA Edizioni – Cagliari

LOGUS MONDI INTERATTIVI – Cagliari

MAGNUM Edizioni – Sassari

MEDIANDO Edizioni – Sassari

Edizioni NOR – Ghilarza (Or)

PAOLO SORBA Editore – La Maddalena (OT)

PAPIROS – Nuoro

POLIEDRO Edizioni – Nuoro

PTM – Mogoro (Or)

SOTER Editrice – Villanova Monteleone (SS)

Editrice TAPHROS – Olbia.

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Taglio del nastro, domani – giovedì 4 ottobre -, per la nona edizione del festival letterario Licanìas, in programma a Neoneli, in provincia di Oristano, sino a domenica 7. La manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico borgo del Barigadu conferma la sua vocazione storica: quella di una comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo, per conoscere “il diverso”.

Con Licanìas ritorna anche l’atteso appuntamento enogastronomico “Sa Fregulada”, con degustazioni, esposizioni di prodotti artigianali e agroalimentari, incontri, e l’immancabile gara di cucina che vedrà sfidarsi nove chef nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro.

Saranno, dunque, quattro giornate intense a comporre un cartellone variegato e fitto di appuntamenti che al racconto dei libri, alle parole dei loro autori, unisce le storie dei cibi e dei vini, capaci di raccontare territori e tradizioni, le persone e il loro modo di vivere.

Ed ecco che, incrociando esperienze, riflessioni e testimonianze, la rassegna promossa dal comune di Neoneli è anche un’occasione per stimolare idee e ipotesi di uno sviluppo possibile per i paesi delle zone interne della nostra isola.

Il primo incontro letterario della nona edizione di Licanìas è in programma giovedì 4 ottobre, alle 18,30 a Casa Cherchi, dove Emiliano Deiana dialogherà con Tiziano Scarpa, già premio Strega (nel 2009, con il romanzo “Stabat Mater”). Un incontro a cavallo tra conversazione e recital, dal titolo “Senti, ti dico una cosa che preferirei non dire”, in cui Scarpa, che ha una grande esperienza di lettore scenico, alterna l’interpretazione di brani tratti dai suoi ultimi due lavori: “Le nuvole e i soldi” e “Una libellula di città”. A fare da contrappunto i commenti musicali a cura della Scuola civica di musica Barigadu-Guilcier con il maestro Franco D’Amico.

All’insegna della poesia, invece, sono improntati gli incontri serali. Alle 21.00 in piazza Italia la presentazione dei progetti “Premiu ‘e poesia sarda Barigadu”, a cura di Eliano Cau, e “Tziu Totoni Crobu su poeta de sa gente”, a cura di Piersandro Pillonca. Alle 21.30, ancora in piazza Italia, la gara di poesia improvvisata in lingua sarda in memoria di Paolo Pillonca, con i poeti Nicola Farina e Diego Porcu accompagnati dal tenore S’Angelu di Neoneli, in collaborazione con l’Associazione Campos.

Chiusura alle 23.30 al circolo Su Brugu, con il concerto di The Andrews Brothers Trio, formazione jazz con Andrea Schirru al pianoforte, Andrea Murtas alla batteria e Andrea Lai al contrabbasso.

Gli appuntamenti legati alla cultura enogastronomica cominciano invece al mattino, per un evento dedicato ai bambini delle scuole dell’infanzia e primaria di Neoneli, Ardauli, Nughedu Santa Vittoria e Ula Tirso. Con ritrovo alle 8.30 nel piazzale della scuola, prende il via “S’innenna a s’antiga”, la tradizionale pratica della vendemmia che prevede la partenza per la vigna, la raccolta dell’uva, il carico e trasporto col carro a buoi. I piccoli vendemmiatori si ritrovano quindi in Piazza Barigadu per la pigiatura con i piedi. In programma anche una colazione tradizionale offerta al pubblico presente.

Il percorso sulla cultura vitivinicola prosegue poi alle 11.00, quando nella palestra della scuola primaria si apre il convegno “Neoneli e i suoi vitigni”. Intervengono Gianni Nieddu, presidente del corso di studi “Tecnologie viticole, enologiche ed alimentari” all’Università di Sassari, e Luca Mercenaro, che sempre a Sassari è docente di Viticoltura.

Il programma della prima giornata de Sa Fregulada si articola poi nel pomeriggio: alle 17.00, nel salone di Corrale, inaugurazione di “Magnificat”, mostra d’arte a cura di Anna Rita Punzo e Baingio Cuccu, in collaborazione con il Museo Unico Regionale Arte Tessile. L’esposizione sarà visitabile per tutta la durata della rassegna.

 

 

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«La Sardegna è una zona che io definisco una Pompei del mare non compresa, con i suoi nuraghi, i menhir, e una ricchezza di siti archeologici impressionante. In questo nuovo libro non troverete mai Atlantide, ma l’isola di Atlante». A Sergio Frau, giornalista e autore del volume “Le colonne d’Ercole” e del recente “Omphalos”, è stato assegnato il Premio Lawrence 2017, durante la conferenza stampa tenutasi nella carrozza Bauchiero (di recente ricostruzione) alla Stazione di Monserrato, in occasione della seconda giornata della decima edizione del “Festival Internazionale della Letteratura di viaggio D. H. Lawrence”. «Con questo libro che è un ponderoso e documentario saggio, ma anche una appassionata, colta e affascinante narrazione, l’autore si dimostra uno scrittore a 360° e un entusiasta ricercatore a cui la Sardegna per prima deve un ringraziamento e un incoraggiamento a valorizzare e diffondere il suo lavoro di ricerca». Questa in sintesi la motivazione del premio letta dal sindaco di Mandas, Marco Pisano, durante l’incontro di sabato mattina.

Un riconoscimento prestigioso per la sua carriera e per il suo nuovo libro “Omphalos” (Edizioni Nun Neon) che arriva dopo un decennio di ricerca e che gli verrà consegnato ufficialmente stasera, alle 21.00 in occasione dell’ultima giornata del festival, a Mandas. «Il nuovo libro di Sergio Frau arriva dodici anni dopo le Colonne d’Ercole e di questa ulteriore inchiesta non possiamo che essere orgogliosi. Gli studi e le ricerche sul nostro passato non possono che aiutarci a crescere e noi abbiamo il dovere di stimolare la curiosità nei giovani e di indurli a scoprire la memoria della loro cultura, e l’importanza della Sardegna al centro del Mediterraneo», ha aggiunto il primo cittadino di Mandas. Un libro che disegna un grande affresco di miti, civiltà, religioni, esplorando e utilizzando le fonti di biblioteche, i grandi autori della storia. «Non sono il primo a dire che Atlante è al centro del mondo, ne hanno già parlato Eschilo, Omero, Plutarco, Esiodo, Socrate, Aristotele, Platone, Diodòro Siculo – ha sottolineato Sergio Frau -. Stavolta ho fatto due volte il giro del mondo: prima dal punto di vista archeologico, perché volevo capire che tipo di contatti ci potevano essere nella preistoria e il secondo era capire quale è l’aldilà della varie fedi. E l’aldilà scopro che è sempre un altrove, ma è sempre un altrove dove tramonta il sole, e il sole tramontava da noi». Un viaggio affascinante tra «costellazioni e archeoastronomia, riti e miti che hanno guidato il pensiero umano dei millenni sino alle soglie della storia come ce la raccontano i testi scritti», citando ancora la motivazione del premio all’autore romano, ospite ieri sera nella sede del compendio culturale di San Francesco per la presentazione del suo libro.

E sulle tracce del viaggio in Sardegna, isola sacra ombelico del mondo, si conclude oggi, domenica 8 ottobre, il festival di letteratura di viaggio dedicato allo scrittore inglese D.H. Lawrence e alla sua opera “Sea and Sardinia”. Si parte dalla mattina alle 11.00 con la premiazione Concorso scolastico sul tema La letteratura di viaggio; alle 11.30 la presentazione del libro “Giampiero Marras Meloni. Identikit di un patriota sardo” (Alfa Editrice) di Costanzo Anacleto Bàrmina, un viaggio tra le nazioni senza Stato d’Europa e d’Italia; alle 18.00 il viaggio oscuro nella seconda metà del ‘700 di “Son luce e ombra” di Eliano Cau (Condaghes) ambientato per le vie mute del Barigadu e del Mandrolisai; alle 19.00 si parlerà con l’autore Maurizio Feo del libro “La malaria in Sardegna” (edizioni Grafiche del Parteolla), presentazione a cura di Gianni Murgia; alle 20.00 tra parole, poesia e musica si chiude il festival domenica alle 21.30 con l’artista emergente algherese Davide Casu che con il suo concerto, sul palco insieme a tre grandi musicisti tra i più stimati della scena jazz nazionale e regionale quali Marcello Peghin (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria), e le sue poesie raccolte nel volume “Poetica” disegna rotte e itinerari mentali arricchiti dall’uso delle lingue sardo, catalano, italiano, facendosi apprezzare con crescente successo nei palchi sardi e non solo. Un fitto intrecciarsi di incontri, scambi e contaminazioni tra cultura, turismo, buon cibo e immersione in una genuina identità sarda.

 

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Battute finali, a Neoneli, per la sesta edizione de “Sa festa de sa fregula istuvada e de sa cassola – Licanìas de Barigadu”. La manifestazione promossa dal Comune sfoglia le sue ultime pagine con una lunga giornata di eventi, dalla mattina a tarda sera, tra presentazioni editoriali, spettacoli, musica, cinema e le degustazioni dei due piatti tipici della cucina neonolese: sa fregula istuvada, cucinata con strutto e pecorino, e sa cassola, a base di carne di pecora.

La mattina, dalle 10.00, nelle case e strade del centro storico tornano le esposizioni dei prodotti gastronomici e di artigianato, mentre a Sa ‘omo ‘e Bona ci si può cimentare in un laboratorio (gratuito) per la preparazione manuale della fregula.

Alle 11.00, a Casa Cherchi, viene presentato per la prima volta al pubblico il libro fotografico “Neoneli – Uno sguardo contemporaneo”, a cura di Salvatore Ligios, fresco di stampa per la Soter Editrice. In 516 pagine e 440 immagini, raccoglie testi di Salvatore Cau, Salvatore Ligios, Sonia Borsato, Salvatore Tola e gli scatti di trentuno fotografi: una corposa selezione di immagini prodotte nei seminari organizzati dal comune di Neoneli dal 2010 allo scorso anno sotto la guida di Salvatore Ligios, per esplorare nel tempo differenti aspetti della comunità: il centro storico, il territorio, i ritratti, le tradizioni popolari e i mestieri.

Altre pagine al centro del successivo incontro in programma a mezzogiorno: Eliano Cau dialoga con Vanessa Roggeri, autrice del romanzo “Fiore di fulmine“, seconda uscita per Garzanti della scrittrice cagliaritana.

Nel pomeriggio, si ritorna nel centro storico per un concerto del Coro Polifonico e Cuncordu Stella Maris di Magomadas (alle 16.00), una degustazione di vini locali con Dario Cappelloni (alla stessa ora nel largo Margherita; assaggi al bicchiere al costo di un euro, oppure in un calice con la sacchetta a 5 euro), e per lo spettacolo “Prof. Pietrosky e il coniglio nel cappello”, dell’attore e giocoliere Pietro Olla (alle 18.00).

In piazza Barigadu, sempre alle 18, il gran finale gastronomico con la degustazione (al costo di 7 euro) dei due piatti della tradizione culinaria neonelese, la fregula istuvada e la cassola, l’esibizione dei gruppi folk Città Di Assemini e Pro Loco di Samugheo, e del trio musicale formato da Roberto Fadda (all’organetto), Emanuele Bazzoni (chitarra e voce) e Andrea Fadda (percussioni).

Alle 21.00 in piazza Italia, infine, racconti di Lalla Careddu a precedere la proiezione di “Neoneli e la settimana santa – rinascita di una tradizione“: un cortometraggio di Vincenzo Ligios e Giampiero Bazzu che documenta il recupero, avvenuto la scorsa Primavera, dopo una settantina d’anni di oblio nel paese del Barigadu, dell’antico rito pasquale de S’iscravamentu, la deposizione del Cristo dalla Croce e i riti della settimana santa ad essa collegati. La visione del film è introdotta da Alessandro Cossu e seguita da un dibattito con l’intervento dei due autori.

La sesta edizione de “Sa festa de sa fregula istuvada e de sa cassola – Licanìas de Barigadu” è organizzata dal comune di Neoneli con il contributo e la collaborazione di Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), Unione dei comuni del Barigadu, Centro Commerciale Naturale di Neoneli, Consulta Giovani di Neoneli, Federazione Italiana Cuochi, la Città del Vino, associazione Borghi Autentici, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino (ONAV), associazione culturale Su Palatu, Sistema bibliotecario del Barigadu, C.E.A.S. Guilcier – Barigadu (Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità), Smeralda Consulting, Il Menù di Elia Saba.

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