22 November, 2024
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Non si placa la protesta, anzi diventa ancora più determinata, da parte dei tantissimi iscritti alle associazioni che hanno ricevuto lo sfratto da parte del comune di Carbonia in seguito al bando comunale volto all’assegnazione delle sedi pubbliche. Ieri si sono presentati in piazza Roma provvisti di fischietti e cartelloni con slogan “colorati” e con cori a molto rumorosi hanno atteso che la Giunta comunale arrivasse presso la sala polifunzionale dove, di lì a poco, si sarebbe tenuta una riunione del Consiglio comunale. E’ stata la più imponente manifestazione di protesta da parte dei cittadini di Carbonia e paesi limitrofi, da quando si è insediata la Giunta a 5 stelle (5 luglio 2016).. È davvero tanta la rabbia degli anziani che si sentono vittime di un’ordinanza ingiusta e promettono di continuare a combattere senza perdersi d’animo. La seduta inizia tra fischi e commenti urlati a gran voce, in tanti cercano di entrare per assistere incuranti dei punti all’ordine del giorno e ben decisi a far sentire le proprie ragioni. Il loro perseverare è stato ripagato da quello che poi è diventato lo scenario politico che forse gli stessi amministratori non si aspettavano. “Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda – ha dichiarato oggi l’ex sindaco Giuseppe Casti, oggi consigliere di minoranza – non ha più la maggioranza in Consiglio comunale. Lo abbiamo visto tutti ieri, quando parte della maggioranza ha votato con la minoranza l’importante mozione per la salvaguardia dell’associazionismo cittadino. In una città amministrata con razionalità, il sindaco si sarebbe, per mera dignità personale, già dimesso. Qui sono attaccati con l’attaccatutto alla poltrona.” A votare con la minoranza sono stati Elio Loi ed Eleonora Cera mentre l’ex capogruppo Manolo Cossu si è astenuto. Un esito che rimette tutto in gioco e che fa ben sperare in una risoluzione che possa riconoscere alle associazioni della terza età presenti in città la propria valenza sul piano sociale. Nadia Pische

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La prima Giunta Massidda insediatasi il 5 luglio 2016. “Resistono” il sindaco Paola Massidda ed il suo vice Gian Luca Lai.

Mauro Manca è il sesto assessore, su sette, della prima Giunta Massidda, a lasciare l’incarico per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono in un primo momento rientrate ma poi sono state ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, sostituita da Sabrina Sabiu. Agli inizi del mese di novembre 2016, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi la scorsa settimana, in occasione della votazione sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Ieri la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, ed oggi l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

E’ indubbio che le dimissioni di Mauro Manca siano un atto politico molto pesante, pesantissimo, perché si tratta sicuramente dell’assessorato più importante dell’Amministrazione, quello che, soprattutto in una fase particolarmente difficile per le ristrettezze del Bilancio, detta le linee d’azione all’intero Esecutivo. Sarà importante verificare quale sarà la reazione del sindaco Paola Massidda e della maggioranza monocolore del M5S che sostiene la Giunta, per capire se, quando si è appena arrivati al traguardo dei primi tre anni di amministrazione, il 60% del percorso, ci siano ancora le condizioni per andare avanti fino alla primavera del 2021, scadenza naturale della consiliatura.

Giampaolo Cirronis

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E’ durissimo il giudizio del segretario cittadino del Partito democratico, Fabio Desogus, su quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale, a Carbonia. L’ex assessore della Giunta Casti ha diffuso una nota, un paio d’ore prima che l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca ufficializzasse le sue dimissioni dalla Giunta Massidda.

«La Città di Carbonia è allo sbando più totale – scrive Fabio Desogus -. Come fosse il Titanic, mentre la nave affonda, l’orchestra continua a suonare e i piani alti a ballare. Allora prepariamoci ai selfie dei nostri amministratori per la manifestazione di sabato e domenica e ai comunicati stampa trionfali. Dietro le quinte però, volano gli stracci e si consumano vendette che portano la città a essere ingovernabile. Ormai è anche inutile ripetere alla Sindaco Massidda di dimettersi, se avesse coscienza di ciò che stanno facendo alla città, lo avrebbe già fatto; ci appelliamo ai Consiglieri Comunali di maggioranza e alla Consigliere Comunale di minoranza che col suo voto sta tenendo in piedi questa Amministrazione: staccate la spina. Proponete una mozione di sfiducia verso la Sindaco e votatela. Carbonia merita meglio di questo teatrino che ormai è diventato il Consiglio Comunale. Nel giro di 10 giorni il Consiglio Comunale, per la mancanza di numero legale che la maggioranza deve garantire, è stato sospeso e rimandato. Quindi danno perché non si mandano avanti questioni amministrative cittadine e soldi in più da sborsare per riconvocarlo e pagare il gettone ai Consiglieri, alla faccia di chi voleva (oltre le tante altre promesse mai mantenute) abbassare i costi della politica. Motivo di questi rinvii? I litigi in seno alla maggioranza monocolore 5 Stelle.»

«Una decina di giorni fa la minoranza presenta una mozione di sostegno alle lotte per la riapertura delle industrie di Portovesme – aggiunge Fabio Desogus -. Non viene approvata e tutti a parlare di 5 stelle contrari alle industrie: come se fosse un segreto che in merito l’opinione pentastellata è quanto meno schizofrenica; come se fosse un segreto che tanti di loro, dopo aver mangiato per anni nel piatto delle industrie adesso ci sputano sopra (e qualcuno continua anche mangiarci: le pensioni e gli stipendi da cui campano e con cui li mantengono i loro genitori, da quali redditi pensano che provengano?). Tutti a guardare il dito e non la luna. La luna è che quella mozione di minoranza era stata firmata da 4 Consiglieri Comunali di  maggioranza, tra cui il Capogruppo in Consiglio Comunale. La Sindaco ha chiesto che tale mozione non venisse votata, di fatto sconfessando totalmente il Capogruppo. In una situazione normale, un Capogruppo che non guida più il gruppo, un Capogruppo sconfessato totalmente dalla sua Sindaco, si sarebbe dovuto dimettere per salvare la faccia, ma nel mondo dei 5 Stelle non funziona così. La mozione viene fatta saltare (10 voti a favore, non ottiene la maggioranza) e il Consiglio salta per mancanza di numero legale. Tutto viene rinviato ad una prossima seduta del Consiglio, anche la vendetta.»

«Nel frattempo volano gli stracci in casa 5 stelle e un Consigliere dissidente, Elio Loi il quale, a differenza del Capogruppo, non si è inchinato agli ordini di scuderia, viene “punito” per non aver rispettato il dicktat della Sindaco circa la mozione di cui sopra e per dispetto o punizione, vedete voi, viene eliminato da una commissione consiliare, quella di garanzia e controllo, quella che fa più gola  perché è la più importante e si riunisce più volte di tutte (tradotto: è pagata di più). In casa 5 Stelle funziona così – sottolinea ancora il segretario cittadino del Partito democratico -. Arriviamo al Consiglio Comunale di ieri. La vendetta si serve fredda e allora ecco che chi doveva togliersi i sassolini dalla scarpa se li toglie facendo mancare il numero legale sull’adesione del Comune ad una associazione che pare stia molto a cuore ad un assessore. Lo scontro tra Giunta (o meglio qualche Assessore della Giunta) e parti dei Consiglieri a 5 stelle è sempre più evidente ed esplicito. Il Consiglio salta, la città può aspettare, sono più importanti le vendette e le guerre interne ad una maggioranza che ormai non esiste più.»

«Mentre loro litigano e mentre si consumano dispettucci e vendette, Carbonia è una città allo sbando: strade sporche come mai si era visto prima, interventi che vengono fatti solo se il cittadino si lamenta su Facebook, politica urbanistica inesistente (abbiamo un Assessore cagliaritano pagato per fare che? Non basta essere una “brava persona”, lo siamo tutti), investimenti nulli (mi dite quale strada hanno asfaltato, quale edificio costruito o ristrutturato, quale albero hanno piantato in questi 3 anni?). Carbonia è fuori da ogni discorso di pianificazione territoriale, non conta più nulla a livello regionale, non si interessa delle questioni dei lavoratori in crisi se non per propaganda (visto che li cita sempre, immagino che la Sindaco abbia risolto con selfie, sorrisini e comunicati stampa, la vergognosa questione dei lavoratori AIAS non pagati, giusto?). Carbonia esiste solo per fare fiere, sagre e selfie natalizi con allestimenti da decine di migliaia di euro in Piazza Roma – conclude Fabio Desogus -. Come dicevo prima: mentre la barca affonda, questi ballano e si fanno foto. Staccate la spina.»

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E’ esplosa la polemica, ieri sera, tra maggioranza ed opposizione in Consiglio comunale, a Carbonia, sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu.

La mozione considerati e riscontrati «i ritardi accumulati da parte del Governo Nazionale, in merito al costo delle tariffe energetiche, presupposto primario per la ripresa della produzione dello stabilimento di Portovesme ex Alcoa oggi Sider Alloys, senza tralasciare le altrettanto importanti vertenze, quali Eurallumina, Portovesme s.r.l., Enel e dell’intero comparto industriale, oggetto dell’area di crisi complessa», impegnava «il Sindaco e la Giunta municipale, affinché venga promosso un tavolo tecnico permanente, volto a cercare di risolvere l’annosa questione di cui in premessa, stando affianco di chi lotta e soffre da troppo tempo, per giungere ad una soluzione volta alla ripresa della produzione industriale, con attenzione altresì per le problematiche ambientali, coinvolgendo l’intero territorio».

La mozione è stata bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti.

Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Il primo firmatario della mozione ha criticato aspramente la posizione contraria della maggioranza, su una problematica che affligge tutto il territorio e che necessita di un’unità di intenti per cercare di arrivare a convincere il Governo a modificare la sua posizione, in particolare sui tempi della decarbonizzazione che, qualora venisse confermata la scadenza del 2025, metterebbe in ginocchio il polo industriale e quindi l’intero territorio.

Il sindaco, Paola Massidda, ha motivato la scelta di bocciare la mozione, con il rifiuto delle opposizioni di emendare il testo, per evitare qualsiasi strumentalizzazione su una problematica così importante.

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Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato questa sera il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019/2021, con 13 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astensione. Terminato ieri pomeriggio, l’esame dei 17 emendamenti ammessi (7 dei quali sono stati approvati, 5 presentati dai consiglieri di minoranza, 2 da quelli di maggioranza), oggi l’assemblea civica ha registrato l’esposizione delle dichiarazioni di voto e la votazione finale.

Nella maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle, come previsto, sono emersi problemi di numeri, per l’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente, che ha portato all’approvazione del bilancio con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante anche la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute.

I problemi interni alla maggioranza sono stati rimarcati, nel suo intervento, dal consigliere di maggioranza Massimiliano Zonza.

Al termine della salute, abbiamo intervistato il sindaco, Paola Massidda, anche lei molto critica nei confronti dei consiglieri dissidenti, oltreché di quasi tutta la minoranza.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218995784993511/

        

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“Un incontro proficuo e cordiale nel quale sono state condivise reciproche esperienze che possono fare da volano per il rilancio della cooperazione sociale tra due realtà – Sardegna e Tunisia – diverse ma profondamente simili soprattutto nei settori dell’’agroalimentare e del turismo. Siamo convinti che la contaminazione di saperi, culture ed esperienze tra i due Paesi, unitamente allo studio dei casi di eccellenza, possa contribuire alla reciproca valorizzazione di innovative forme di crescita economica”.

Con queste parole il sindaco di Carbonia Paola Massidda ha sintetizzato i contenuti dell’’incontro svoltosi ieri pomeriggio nella sala polifunzionale di piazza Roma, dove l’’Amministrazione comunale ha ricevuto i delegati del Governatorato di Jendouba, uno dei 24 governatorati della Tunisia, istituito nel 1956 e situato nella parte nord occidentale del Paese, al confine con l’’Algeria. Oltre al primo cittadino di Carbonia Paola Massidda e al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, erano presenti il vicesindaco Gian Luca Lai, l’’assessore al Turismo Sabrina Sabiu, l’’assessore alle Politiche del lavoro Loredana La Barbera, il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed i consiglieri comunali Giorgio Santoru, Maurizio Soddu ed Elio Loi.

L’’incontro di ieri si inserisce nell’’ambito del Progetto internazionale di sviluppo locale innovativo ed economia sociale e solidale, i cui partner sono la Regione Sardegna, il Governatorato di Jendouba e il consorzio AUSI (Promozione Attività Universitarie Sulcis-Iglesiente). Un consorzio al quale aderiscono il comune di Carbonia, il comune di Iglesias e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

La città di Carbonia è stata soltanto l’ultima tappa di un fitto scambio di visite intessuto tra Sardegna e Tunisia nell’’ultimo periodo: già nel luglio dello scorso anno, infatti, la delegazione tunisina si era recata nel Sulcis per osservare le realtà produttive agroalimentari del posto, mentre nel mese di novembre 2017 una delegazione sarda aveva visitato il sistema socio-economico del nord-ovest della Tunisia.

Un reciproco arricchimento, una condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche che, nell’’appuntamento svoltosi a Carbonia, si è incentrato, soprattutto, sul settore turistico. Settore in cui spicca l’esempio della bellissima città tunisina di Tabarka, dotata di una baia e di un piccolo porto che si affaccia sul Mediterraneo. Una località che nel corso degli anni ha fatto registrare un consistente aumento dei flussi turistici, favorito anche dalla presenza di un aeroporto internazionale e di diverse catene alberghiere.

E proprio nella giornata di ieri i delegati del Governatorato di Jendouba hanno fatto visita a Carloforte per conoscere la nostra comunità tabarchina. Gli abitanti di Carloforte, infatti, sono discendenti di coloni liguri che nel XVIII secolo si trasferirono nel Sulcis Iglesiente, provenienti proprio dall’’isola tunisina di Tabarka.

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Daniela Marras, nata a Carbonia il 5 settembre 1972, presidente della IV Commissione (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio), consigliera del Movimento 5 Stelle, è la nuova presidente del Consiglio comunale di Carbonia. E’ stata eletta questa sera alla seconda votazione con 14 voti (tutti quelli dei consiglieri del Movimento 5 Stelle presenti in Aula, assente giustificato il solo capogruppo Manolo Cossu), contro i 9 voti ricevuti da Elio Loi, vicepresidente del Consiglio comunale, anche lui consigliere del Movimento 5 Stelle, tutti quelli dei consiglieri di minoranza, ed una scheda bianca. La prima votazione, nella quale per l’elezione sarebbero stati necessari i 2/3 dei voti, era maturato lo stesso risultato.

Daniela Marras ha vinto la concorrenza interna di Elio Loi e della 24enne Eleonora Cera che le indiscrezioni della vigilia davano per favorita. Prima dell’elezione di Daniela Marras, il Consiglio comunale aveva votato la surroga della consigliera dimissionaria Sabrina Soru, con il primo dei non eletti, Marco Craig.

Prima della votazione, si è sviluppato un breve dibattito con gli interventi di alcuni consiglieri di minoranza che sono ritornati sull’accesa polemica scatenata dalla pubblicazione di un post sessista su facebook, del quale si è poi assunto la responsabilità in Aula, nella precedente riunione del Consiglio comunale, il presidente Massimiliano Zonza, che ha poi presentato le sue dimissioni. Nel dibattito sono intervenuti anche il presidente vicario del Consiglio comunale Michele Stivaletta ed il sindaco Paola Massidda che ha ribadito di aver conosciuto la paternità del post sessista solo quando il presidente del Consiglio l’ha confessata ed ha sottolineato il gesto delle dimissioni dello stesso Massimiliano Zonza.

 

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Il vicepresidente di minoranza Michele Stivaletta (il vicepresidente di maggioranza è Elio Loi) ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria per domani, lunedì 26 giugno, alle 18.30. Nutrito l’ordine del giorno (complessivamente 10 punti), con il maggiore interesse, in una fase particolarmente delicata di questo primo scorcio di consiliatura, concentrato nei primi tre punti: la surroga della consigliera dimissionaria Sabrina Soru con il primo dei non eletti nella lista del Movimento 5 Stelle, Marco Craig; l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni di Massimiliano Zonza; le comunicazioni del sindaco che, presumibilmente, riguarderanno le ultime vicende politiche che hanno interessato la maggioranza.

Questi gli altri punti dell’ordine del giorno: interrogazioni e interpellanze; utilizzo di quote vincolate del risultato di amministrazione a seguito di economie dell’esercizio precedente. Variazione ex art. 175, comma 5, D.lgs, n. 267/2000; approvazione di modifiche dello Statuto comunale; cessione di aree alla società Enel per la realizzazione di una cabina per impianti di trasmissione energia elettrica a servizio della lottizzazione di Is Gannaus denominato “Sabiu e più”; integrazione del regolamento comunale per la disciplina della gestione della concessione e alienazione di beni immobili patrimoniali dell’ente approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 7 del 14 gennaio 2015; approvazione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – zona territoriale omogenea G Servizi generali – sotto zona G1T; e, infine, approvazione della variante al Piano di lottizzazione convenzionata della zona omogenea C – sottozona C 3.1 – Zona via Roux – 1° stralcio funzionale (A.R.E.A.).

Ritornando all’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, a poco più di 24 ore dalla riunione consiliare, è sempre più probabile che il sostituto o, meglio, la sostituta del dimissionario Massimiliano Zonza, sia la giovanissima Eleonora Cera, eletta come la quarta più votata nella lista del Movimento 5 Stelle, con 240 preferenze. Dopo i problemi arrivati con le dimissioni di quattro assessori, di un presidente di commissione, di un consigliere e del presidente del Consiglio comunale (dall’incarico, non dal Consiglio), anche l’elezione del nuovo presidente dell’assemblea di via Roma si sta rivelando, per il Movimento 5 Stelle, tutt’altro che facile, in quanto oltre ad Eleonora Cera, vi sarebbero altri due potenziali candidati, Daniela Marras (eletta con 168 preferenze) ed Elio Loi (eletto con 84 preferenze, penultimo tra gli eletti, davanti a Massimiliano Zonza che, eletto con 82 preferenze, il 5 luglio 2016, venne eletto presidente del Consiglio comunale).

Eleonora Cera.

Daniela Marras.

Elio Loi.

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Il vicepresidente di minoranza Michele Stivaletta (il vicepresidente di maggioranza è Elio Loi) ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria per lunedì 26 giugno, alle 18.30. Nutrito l’ordine del giorno (complessivamente 10 punti), con il maggiore interesse, in una fase particolarmente delicata di questo primo scorcio di consiliatura, concentrato nei primi tre punti: la surroga della consigliera dimissionaria Sabrina Soru con il primo dei non eletti nella lista del Movimento 5 Stelle, Marco Craig; l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni di Massimiliano Zonza; le comunicazioni del sindaco che, presumibilmente, riguarderanno le ultime vicende politiche che hanno interessato la maggioranza.

Questi gli altri punti dell’ordine del giorno: interrogazioni e interpellanze; utilizzo di quote vincolate del risultato di amministrazione a seguito di economie dell’esercizio precedente. Variazione ex art. 175, comma 5, D.lgs, n. 267/2000; approvazione di modifiche dello Statuto comunale; cessione di aree alla società Enel per la realizzazione di una cabina per impianti di trasmissione energia elettrica a servizio della lottizzazione di Is Gannaus denominato “Sabiu e più”; integrazione del regolamento comunale per la disciplina della gestione della concessione e alienazione di beni immobili patrimoniali dell’ente approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 7 del 14 gennaio 2015; approvazione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – zona territoriale omogenea G Servizi generali – sotto zona G1T; e, infine, approvazione della variante al Piano di lottizzazione convenzionata della zona omogenea C – sottozona C 3.1 – Zona via Roux – 1° stralcio funzionale (A.R.E.A.).

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E’ stata completata nei giorni scorsi la composizione delle cinque commissioni consiliari permanenti del comune di Carbonia. Quattro presidenze sono state assegnate ai consiglieri del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle, una, quella di garanzia e controllo, a un consigliere di minoranza del gruppo Carbonia Possibile, Massimo Usai.

Il Movimento 5 Stelle ha la maggioranza assoluta in tre delle cinque commissioni, nella quarta commissione maggioranza e opposizione sono in equilibrio con tre componenti a testa, mentre nella quinta commissione la maggioranza è ampiamente dalla parte della minoranza consiliare.

Di seguito la composizione delle cinque commissioni.

1ª commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport, Politiche Giovanili, Turismo)

Maurizio Soddu.

Maurizio Soddu.

Presidente: Maurizio Soddu (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente: Manolo Cossu (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Silvia Pinna (Movimento 5 Stelle), Eleonora Cera (Movimento 5 Stelle), Pietro Morittu (Partito Democratico).

2ª commissione (Lavori Pubblici, Ambiente, Infrastrutture, Urbanistica, Protezione Civile, Viabilità, Trasporti)

Mauro Uccheddu.

Mauro Uccheddu.

Presidente Mauro Uccheddu (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente Angelo Rosas (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Mauro Careddu (Movimento 5 Stelle), Marco Serafini (Movimento 5 Stelle), Federico Fantinel (Partito Democratico), Ugo Piano (Carbonia Possibile), Fabio Usai (Partito dei Sardi).

3ª commissione (Programmazione, Finanze, Tributi, Attività Produttive, Sviluppo Economico)

Matteo Piras.

Matteo Piras.

Presidente Matteo Piras (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente Sabrina Soru (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Elio Loi (Movimento 5 Stelle), Giuseppe Casti (Partito Democratico), Michele Stivaletta (Gruppo Misto).

4ª commissione (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio)

Daniela Marras.

Daniela Marras.

Presidente Daniela Marras (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente Giorgio Santoru (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Adolfo Lebiu (Movimento 5 Stelle), Massimo Usai (Carbonia Possibile), Ivonne Fraternale (Partito dei Sardi), Daniela Garau (Gruppo Misto).

5ª Commissione (Garanzia e Controllo)

Massimo Usai.

Massimo Usai.

Presidente Massimo Usai (Carbonia Possibile)

Vice presidente Elio Loi (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Federico Fantinel (Partito Democratico), Fabio Usai (Partito dei Sardi), Michele Stivaletta (Gruppo Misto).