22 December, 2024
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Reparti sguarniti e medici in fuga. E’ una situazione di autentica emergenza quella che si trova ad affrontare l’azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente a cui fanno riferimento gli ospedali di Carbonia e Iglesias. Criticità affrontate questa mattina dalla Commissione “Sanità” del Consiglio regionale con le audizioni del direttore generale della Asl 7, Giuliana Campus, e dei sindaci di Iglesias e Carbonia Mauro Usai e Pietro Morittu.

«La nostra Asl sconta una forte carenza di personaleha detto Giuliana Campusall’appello mancano 88 medici. Dei 153 attualmente in organico oltre il 50 per cento è in età avanzata. Una situazione a cui non si riesce a far fronte con i concorsi. Lo scorso anno sono state fatte 45 assunzioni ma è servito a poco, 28 dei nuovi medici sono andati via e, nel frattempo, altri 8 hanno raggiunto la pensione.»

Carenza di organico che si ripercuote inevitabilmente sull’organizzazione dei servizi: «La mancanza di medici ha portato alla chiusura di alcuni reparti (Urologia e Ortopedia)ha proseguito Giuliana Campus altri svolgono solo servizi ambulatoriali (Neurologia). La situazione più critica riguarda però gli anestesisti. Attualmente ne sono rimasti 9 e non si riesce a reperirne altri. Continuando di questo passo i due ospedali di Carbonia e Iglesias saranno costretti a chiudere.»
Per questo, gli amministratori locali chiedono interventi rapidi per tamponare l’emergenza: «Chiediamo di bandire concorsi diretti per la Asl 7ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai fare selezioni regionali serve a poco, i vincitori scelgono altre sedi e i reparti rimangono scoperti. Nel frattempo però si pensi a metodi di assunzione alternativi per evitare soluzioni drastiche».

Per Mauro Usai occorre inoltre spendere le risorse disponibili per il potenziamento delle strutture: «Per il punto nascita erano stati stanziati nella scorsa legislatura 2,5 milioni di euro per assumere 7 anestesistiha proseguito Mauro Usaidopo un anno non si vede nessun risultato».
Sulla stessa linea il sindaco di Carbonia Pietro Morittu: «Alla situazione drammatica degli ospedali si aggiunge quella della medicina territorialeha detto Pietro Morittumancano medici di base (25 in tutto il territorio della Asl 7) e pediatri. Tutto questo ha riflessi negativi sui pronto soccorso su cui si riversano centinaia di pazienti senza assistenza».
La presidente della Commissione Carla Fundoni ha garantito il massimo impegno dell’organismo consiliare per trovare una soluzione. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Gigi Rubiu (FdI), Umberto Ticca (Riformatori), Peppino Canu (Sinistra Futura), Alessandro Pilurzu (Pd) e Francesco Agus (Progressisti. Tutti hanno sollecitato un intervento immediato per far fronte a una situazione di emergenza e una maggiore sollecitudine da parte di Ares nell’espletamento delle pratiche.

La Commissione in mattinata ha espresso, a maggioranza, parere positivo sulla delibera della Gunta regionale che incrementa il fondo per la non autosufficienza che, per il 2025-2026, sarà pari a 59 milioni di euro.

Via libera anche alla proposta di nomina dei tre esperti all’interno della Consulta regionale per l’emigrazione. La Commissione ha sentito il direttore generale dell’assessorato del Lavoro Eugenio Annicchiarico che ha illustrato i criteri per l’individuazione dei tre nomi da un elenco di venti candidature selezionate attraverso un avviso pubblico. La scelta è caduta su Aldo Aledda (ex funzionario della Regione), Giuseppe Dessì (ex funzionario delle Acli) ed Elisa Manca (linguista). La proposta sarà esaminata dal Consiglio regionale.

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Le lacrime di Gramsci - cm 80x120 - Tecnica mista su tela -

Nel 2015 l’Istituto Gramsci della Sardegna, quando la Legge Finanziaria della Regione aveva assicurato un importante contributo, consentendo di sommare, in un unico programma, i fondi relativi al 2014 e allo stesso 2015, poté dare vita a una serie di progetti originali: didattica, musica, film.

Nella sua storia l’Istituto si era occupato di musica, in particolare grazie al lavoro e alla ricerca d, musicologo, che aveva assicurato una serie di contributi di analisi del pensiero gramsciano, in particolare sul melodramma.

Era giugno del 2015, quando in una delle tante serate trascorse e parlare di musica, ad ascoltare musica, Franco Oppo condivise l’idea di Nanni Spissu di invitare un gruppo di musicisti della sua scuola a comporre delle partiture originali sopra testi di Antonio Gramsci.

Franco Oppo non c’è più, ma il progetto di cui aveva condiviso lo spirito e l’impianto, indicando anche i nomi di alcuni suoi allievi per la composizione dei brani, prese piede. Fu accolto e deliberato con entusiasmo dal Direttivo e dall’Assemblea del nostro Istituto: partirono i contratti e le quattro partiture arrivarono puntualmente e sono attualmente conservate negli archivi dell’Istituto, in Via Emilia.

Furono scelti dal nostro Istituto i compositori Marcello Pusceddu, Fabrizio Casti, Lucio Garau e Antonio Doro. Allievi di Oppo, perché, così lui volle allora suggerire, potessero fare quello che lui avrebbe voluto fare e non fece: scrivere musica su testi e nel nome di Gramsci.

Ma il progetto chiedeva ai quattro compositori che la partiture fossero concepite, per tipologia di scrittura, linguaggi, organici, per essere eseguite dagli allievi di una scuola. Fu scelta Ghilarza, come luogo simbolo, per il suo legame e la tradizione lunga di lavoro di studio su Gramsci, per la presenza e l’attività sempre vivace e originale sulla figura del grande intellettuale sardo di “Casa Gramsci”.

Fu una scelta fortunata e vincente, perché l’Istituto Comprensivo di Ghilarza, col suo corso di indirizzo musicale, si è fatto carico di un lungo lavoro preparatorio, che ora sfocia nell’esecuzione pubblica dei brani il prossimo 3 maggio, alle ore 12.00, in quella stessa scuola.

Ecco le persone dell’Istituto Comprensivo Ghilarza alle quali si deve il successo del progetto: il dirigente scolastico professore Carlo Passiu, prima di tutto. Poi i bravissimi docenti dell’indirizzo musicale: Susanna Dessì, Marta Grecu, Ignazio Ledda e Beatrice Serci. E, quindi, gli alunni della classe 3ª: Andrea Addis, Laura Demartis, Gaia Marongiu, Eleonora Tessuti, Arianna Deias e Caterina Licheri, Nadia Cosseddu, Ornella Cabiddu e Gabriele Loi. E, infine, gli alunni della classe 2ª: Ilaria Meloni, Michela Mele, Assia Ennadifi, Elisa Manca e Beatrice Musanti.

Il progetto prevede che i quattro brani siano messi a disposizione di chiunque voglia eseguirli: le scuole e gli istituti di educazione musicale prima di tutto. Per questo pubblicheremo presto le quattro partiture nel nostro sito web e se troveremo le risorse stamperemo le stesse partiture per agevolarne l’esecuzione, con l’aiuto dei quattro compositori, che continueranno a assicurare la necessaria assistenza tecnica.

Il concerto del 3 maggio a Ghilarza è aperto a tutti. L’interesse è grande per la novità dell’esperimento e invitiamo ad esserci, anche per premiare il lavoro della scuola e dei ragazzi impegnati.

Grazie da parte di tutti noi dell’Istituto: dalla prof. Nereide Rudas, presidente, dall’avv. Antonello Angioni, direttore, dall’assemblea e dal direttivo

 Nanni Spissu, a nome di tutti noi dell’“Istituto Gramsci della Sardegna”.