21 November, 2024
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Dopo la partecipazione all’edizione 2022, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha confermato la presenza alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), svoltasi a Paestum (SA) dal 2 al 5 novembre 2023.

Presso la struttura del Next – ex tabacchificio di Capaccio, l’ente ha allestito un grande stand, in cui ha proposto ai numerosi visitatori le attività e le iniziative in programma, con materiale informativo e promozionale dei territori e dei siti di maggiore interesse del Parco. Lo stand istituzionale, ha altresì ospitato alcuni rappresentanti degli enti locali e dei gestori dei siti, come il comune di Masullas e il Consorzio Natura Viva Sardegna.

«Siamo ritornati alla BMTA perché crediamo sia molto importante promuovere e diffondere a livello nazionale ed internazionale il patrimonio identitario del Parco Geominerario, insieme alle realtà locali che lo rappresentano e lo gestiscono. La quattro giorni di Paestum ha ribadito come i numerosi siti di archeologia industriale della Sardegna, testimoni di un passato minerario ed un percorso antropologico rilevante, possono fungere da attrattori e volano di sviluppo in chiave innovativa e sostenibile», ha detto il Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«La presenza a rassegne internazionali importanti con la BMTA, rimarca la funzione del Parco Geominerario come veicolo di buone pratiche, incaricando gli stakeholders ad essere i principali attori di un percorso partecipativo di sviluppo e crescita territoriale. Un incarico che la squadra del Parco sta portando avanti in modo unanime con sacrificio, professionalità e lavoro», ha aggiunto il Direttore Fabrizio Atzori.

La 25ª edizione della BMTA si è chiusa con numeri importanti: oltre 8000 visitatori, 150 espositori, 150 conferenze, 18 paesi esteri e migliaia di contatti web registrati, a conferma del ruolo assunto nell’ambito della promozione turistica internazionale di settore.

Il deputato di Fratelli d’Italia Gianni Lampis, membro della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, ieri si è recato in visita istituzionale al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, nella sede presso la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia. Gianni Lampis è stato ricevuto dal Commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli e dal direttore Fabrizio Atzori.

L’incontro è stato utile per definire le future strategie di rilancio dell’ente, a partire dall’incremento della pianta organica, che il deputato Gianni Lampis ha sostenuto come primo firmatario dell’emendamento al DL PA bis Disposizioni in materia di adeguamento della dotazione organica del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ai fini della partecipazione e realizzazione del progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Etic”, nonché dalla riorganizzazione interna del personale.

«Ringraziamo l’on. Gianni Lampis per la visita istituzionale presso la nostra sede, un ulteriore segnale positivo di collaborazione per il Parco che continua a lavorare nella piena operatività e in funzione dell’incremento delle attività che l’ente si pone come obiettivo», ha sostenuto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Questo incontro ha posto l’accento su importanti iniziative di sviluppo e progetti integrati nelle aree e nei comuni ricadenti nel territorio del Parco Geominerario, dall’installazione del rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione “Einstein Telescope” presso la miniera dismessa di Sos Enattos a Lula alla gestione dei beni minerari dismessi, passando per la candidatura Unesco del patrimonio geominerario sardo, in sinergia con le istituzioni nazionali, regionali e locali», ha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori. 

E’ stato approvato ieri a Roma un emendamento al Decreto Legge Pubblica Amministrazione bis, avente a tema “Disposizioni in materia di adeguamento della dotazione organica del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ai fini della partecipazione e realizzazione del progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Etic”.

La nuova proposta al DL PA bis, che vede come primo firmatario il deputato Gianni Lampis (FdI), consentirà di rafforzare la pianta organica dell’ente e valorizzare le professionalità già presenti. In particolare, la pianta organica potrà arrivare a 13 unità, con l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 6 unità e la trasformazione a tempo pieno dei rapporti di lavoro in essere a tempo parziale e indeterminato, nelle aree Funzionari e Assistenti. Questa disposizione, è indirizzata alla realizzazione del progetto “Etic”, nell’ambito della Missione 4 coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca del PNRR, finalizzato all’installazione dell’Einstein Telescope presso la miniera di Sos Enattos a Lula.

«Da più di un anno abbiamo lavorato per arrivare a questo risultato e ne siamo veramente orgogliosi. Le assunzioni consentiranno di migliorare l’operatività dell’ente, sia nell’ordinaria amministrazione che nella realizzazione dei progetti e nel conseguimento degli obiettivi che ci poniamo per il futuro anche e soprattutto per lo sviluppo del territorio. Un sentito ringraziamento al deputato Gianni Lampis e a tutti quelli che credono e hanno creduto insieme a me nella rinascita di questo Parco», ha dichiarato il Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«La nuova dotazione organica potrà garantire una governance più efficace e solida, cosi da poter programmare con maggiore forza attività sulle aree del Parco Geominerario ed implementare un percorso di networking su ampia scala, facendo leva sia su finanziamenti europei che su collaborazioni internazionali», ha detto il Direttore Fabrizio Atzori.

L’Assessore regionale dell’Industria Anita Pili, accompagnata dal segretario particolare del Presidente della Giunta regionale Paolo Luigi Dessì, si è recata ieri in visita istituzionale al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dove ha incontrato il commissario straordinario, Elisabetta Anna Castelli e il Direttore Fabrizio Atzori.

«Un confronto costruttivo, in cui abbiamo discusso dell’ampio tema del patrimonio regionale da bonificare, mettere in sicurezza e valorizzarespiega l’assessore Anita Pilianche grazie ai fondi per la Transizione giusta (JTF). Dall’Unione europea abbiamo, infatti, circa 80 milioni di euro destinati al Sulcis Iglesiente per opere cantierabili di bonifica. Lavori che creeranno un incremento delle opportunità lavorative da parte di privati. Nelle prossime settimane, in accordo con il commissario del Parco, sarà convocato un incontro con i Sindaci per verificare insieme le azioni a cui dare immediata esecutività. Obiettivo della Regione è la valorizzazione del patrimonio ambientale in capo a Igea e delle opportunità che in esso possono nascere.»

«Riteniamo la Regione Sardegna un partner strategico di fondamentale importanza per avviare una seria programmazione integrata su progetti e iniziative da intraprendere, su scala regionale e locale, nel tentativo di salvaguardare e dare nuova vita a ciò che resta del vasto patrimonio e della cultura mineraria della Sardegna, che rappresentano un valore inestimabile», ha detto il Commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«È stato un confronto utile e proficuo che aiuta il parco ad uscire dalla situazione di stallo a livello di governance ed essere più presente sui territori, puntando ad individuare soluzioni efficienti ed efficaci in un’ottica di sostenibilità futura della gestione di siti di particolare interesse storico, geologico e antropologicoha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori -. Occorre impegnarsi a fondo, insieme agli enti pubblici ed ai privati, per valorizzare dei beni e creare occupazione; il Parco Geominerario farà la sua parte, proponendosi come attore principale di interventi mirati su alcune di queste strutture aventi vocazione mineraria.»

Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, venerdì 30 giugno ha partecipato alla XVI Riunione di Rete Re.Mi. a Gavorrano, presso il Parco Nazionale della Colline Metallifere.

L’evento è stato organizzato dalla Rete Nazionale dei Musei e dei Parchi Minerari Italiani, come occasione di confronto sulle attività in corso e sugli obiettivi futuri delle più importanti realtà nazionali interessate alla valorizzazione del patrimonio e della cultura geomineraria.

Il Parco era presente con una delegazione composta dal Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli, il Direttore Fabrizio Atzori, il geologo Roberto Rizzo e il Responsabile Area Tutela e Sviluppo del Territorio Alessandro Abis. Nell’occasione, è stato presentato il documentario “La Grande Miniera di Serbariu – Una delle più importanti risorse energetiche d’Italia del ‘900. Dal totale abbandono alla sua riqualificazione e valorizzazione geoturistica e culturale”, di Stefano Sernagiotto e Roberto Rizzo, e relazionato sugli itinerari del patrimonio minerario della Sardegna e sul progetto di riscoperta e valorizzazione dei siti geominerari in chiave sostenibile “Open Your Mine”.

«E’ importante che il Parco Geominerario continui ad essere un partner della Rete Re.Mi, viste le sue peculiarità e la sua storia in un territorio come la Sardegnaha dichiarato il Direttore Fabrizio Atzori -. Con la collega Alessandra Casini, del Parco delle Colline Metallifere, auspicherei che i parchi minerari diventassero scuole di alta formazione, mettendo i territori a disposizione delle università, sia studenti che docenti, per far conoscere ancora di più la storia di questi luoghi avvincenti.»

Durante la XVI Riunione di Rete Re.Mi, si è discusso altresì sul nuovo Regolamento UE sulle materie prime critiche, sui fondi PNRR-AIPAI per la Re.Mi, tracciato un bilancio della Giornata Nazionale delle Miniere 2023 e presentati l’Atlante dei dati ambientali, l’Ecoatlante e la ristampa del volume di pregio Re.Mi. 

 

Importante appuntamento stamane per il Parco Geominerario a Roma. Presso l’VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, presieduta dall’on. Mauro Rotelli, si è tenuta un’audizione sul Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, alla quale hanno partecipato il Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli e il Direttore Fabrizio Atzori.
Durante l’incontro, sono state discusse le tematiche riguardanti la gestione del Parco e il futuro sviluppo dell’ente istituito nel 2001, comprendente 8 Aree e 86 Comuni della Sardegna.

«Riteniamo fondamentale perseguire un dialogo costante e proficuo con il Governo ed i Ministeri a cui il Parco Geominerario della Sardegna fa riferimentoha detto il Commissario Elisabetta Anna Castellipoiché è solo attivando le giuste sinergie e valutando insieme le prospettive di crescita e sviluppo dell’ente che si potranno implementare le idee ed i progetti che intendiamo portare avanti in futuro.»

«Il Parco deve essere volano di turismo e sviluppo sostenibile, valorizzando i beni materiali e immateriali della Sardegnaha detto il direttore Fabrizio Atzori -. Per questo abbiamo chiesto di essere supportati dal Governo, affinché essi abbiano il giusto riconoscimento e la giusta notorietà, essendo un unicum al mondo per caratteristiche e specificità.»

«Il Parco Geominerario nasce come strumento delle comunità locali per convertire l’eredità dell’epopea mineraria con forme di sviluppo turistico e culturale, con conseguente indotto per tutti gli 86 comuni compresi all’internoha detto l’on. Mauro Rotelli -. A seguito di varie vicissitudini e rallentamenti, ci proponiamo oggi come facilitatori per un dialogo tra le istituzioni che ci consenta di raggiungere finalmente l’obiettivo. C’è, infatti, la necessità improrogabile di assicurare un’adeguata forza lavoro per accompagnare le numerose progettualità e iniziative che oggi si stanno mettendo in campo.»

Ieri mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, si è recato in visita istituzionale alla sede del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, presso la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.

L’assessore Marco Porcu è stato ricevuto dal commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli e dal neo direttore Fabrizio Atzori. Durante l’incontro sono state affrontate diverse tematiche, individuate nuove opportunità per il territorio e sfide, ma soprattutto si è parlato di programmazione futura.

«E’ di fondamentale importanza intraprendere con la Regione Sardegna strategie sinergiche e condivise, per sviluppare nuove iniziative ed attuare virtuosi percorsi di crescita, che vedano protagonisti istituzioni, enti, associazioni e i vari players con cui è necessario e auspicabile confrontarsi», ha detto il commissario Elisabetta Anna Castelli.

«Il Parco Geominerario della Sardegna, essendo un unicum a livello mondiale, dovrà essere pioniere di attività e progettualità, senza tralasciare però il coinvolgimento delle comunità locali afferenti al Parco, in chiave di sviluppo del turismo minerario, storico e ambientale, ruolo che il Parco possiede come finalità istitutiva», ha aggiunto Il direttore Fabrizio Atzori.

Il dott. Fabrizio Atzori è il nuovo Direttore del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, selezionato a seguito della procedura di evidenza pubblica prevista con Deliberazione del Commissario straordinario n. 27/2022.

Il dott. Fabrizio Atzori ha firmato stamane il nuovo incarico quinquennale, presso la sede del Parco Geominerario alla Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, alla presenza del Commissario straordinario dott.ssa Elisabetta Anna Castelli.

«Con vivo piacere esprimo i migliori auguri per una proficua e sinergica collaborazione al neo Direttore del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna dott. Fabrizio Atzori», ha detto il Commissario straordinario.

«Quello che andrò a ricoprire è per me un incarico di grande prestigio ed un onore. Oltre che rappresentare uno stimolo di crescita professionale, sarà l’occasione per intraprendere nuovi percorsi di sviluppo e progetti riguardanti un vasto territorio, collaborando con le istituzioni, le associazioni e tutti i partner interessati, nell’auspicio di perseguire una crescita comune», ha detto il neo Direttore.

Grande partecipazione ed interesse per il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna alla Borsa internazionale del turismo che si è chiusa martedì 14 febbraio, a Milano, presso lo spazio fieristico dell’Allianz MiCo, con un bilancio più che positivo.

Il Parco Geominerario ha partecipato alla Bit con un ampio stand, in cui ha proposto le iniziative in programma per il 2023 e consegnato ai numerosi visitatori che hanno affollato la tre giorni milanese materiale promozionale, divulgativo e gadgets, oltre al nuovo calendario illustrato che l’ente ha realizzato in occasione del concorso fotografico “Geominerario 2023”.

Tra i pannelli rappresentanti alcuni dei luoghi più affascinanti e identitari del vasto patrimonio geominerario della Sardegna che contornavano lo spazio espositivo, il Parco ha ospitato diversi gestori dei siti, tra cui il Consorzio Natura Viva di Domusnovas, l’Associazione Menabò di Pau, la Fondazione del Cammino minerario di Santa Barbara, Iglesias Servizi srl di Iglesias, l’Associazione Speleo Club di Nuxis e la Cooperativa Lugori a Montevecchio, ricevendo altresì la visita di autorità istituzionali, quali il sottosegretario del ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Gianni Chessa, il Sindaco Mauro Usai ed il consigliere e presidente della Commissione Cultura Matteo Demartis del comune di Iglesias, il vicepresidente della Giunta della Regione Puglia Raffaele Piemontese ed il sindaco del comune di Monte Sant’Angelo Pierpaolo d’Arienzo.

La partecipazione alla Bit, l’evento turistico-promozionale più importante in Italia, ha rappresentato un passaggio fondamentale per diffondere la conoscenza e le iniziative del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ad un vasto pubblico nazionale ed internazionale. Il Parco deve fungere da volano per il territorio per la riscoperta dei beni legati all’epopea mineraria dei secoli scorsi e non solo, che dal 2021 valorizziamo con l’iniziativa “Open Your Mine – Miniere aperte”, ha detto il Commissario Elisabetta Anna Castelli.

Siamo orgogliosi che il Parco ha rappresentato alla Bit un punto di riferimento per il turismo geominerario italiano, mettendo in evidenza le bellezze e il fascino dei siti minerari, geologici, archeologici e museali di cui è ricca la Sardegna”, ha aggiunto il direttore Ciro Pignatelli.

L’edizione 2023 della BIT ha fatto registrare numeri importanti, con oltre mille espositori provenienti da 45 paesi, 500 buyers con alta capacità di spesa e un’affluenza che si è attestata sui livelli pre-pandemia ed un target più giovane e selezionato rispetto alle precedenti edizioni. I temi caratterizzanti l’esposizione internazionale milanese sono stati la sostenibilità del viaggio, l’investimento nell’innovazione tecnologica, il consolidamento dei flussi turistici stranieri pre-pandemia e l’interesse per le destinazioni turistiche non di massa, ancora poco frequentate.

 

Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha acquisito la collezione mineralogica “Antonio Manunta”, una delle più importanti e prestigiose raccolte di minerali della Sardegna dichiarata d’interesse culturale particolarmente importante con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Con la firma dell’atto di acquisizione, il Parco Geominerario porta a compimento un lungo iter procedurale, che ha visto il coinvolgimento di autorevoli esperti ed accurate perizie, in base alle quali è stato accertato il grande valore dei reperti mineralogici raccolti.

A realizzare l’importante collezione è stato il signor Antonio Manunta, competente appassionato di mineralogia, che in oltre 60 anni di ricerche ha individuato, selezionato e raccolto una eccezionale quantità di pezzi, unici per bellezza e rarità.

La raccolta consta di 4.621 campioni di splendidi minerali, che raccontano la storia geologica della Sardegna e della sua passata attività estrattiva. In buona parte, provengono dalle aree del Sulcis-Iglesiente, Arburese-Guspinese e del Sarrabus-Gerrei.

«Per il Parco Geominerario è un’acquisizione di notevole importanza che, oltre a salvaguardare e dare adeguata valorizzazione ad un bene identitario del patrimonio mineralogico sardo, costituisce un valore aggiunto per il patrimonio dell’ente, da preservare e rendere fruibile alle future generazioni», ha dichiarato il Commissario straordinario del Parco Geominerario, Elisabetta Anna Castelli.

«La collezione Manunta, oltre al suo grande valore intrinseco, rappresenta il primo bene acquisito in proprietà dal Parco Geominerario, a cui farà seguito un’accurata gestione, dalla custodia fino alla predisposizione di un’adeguata sede espositiva per l’apertura al pubblico», ha aggiunto il Direttore del Parco Geominerario, Ciro Pignatelli.

«Grazie al Parco Geominerario della Sardegna, sono felice che la mia collezione potrà finalmente essere ben valorizzata e resa disponibile al pubblico», ha detto il Signor Antonio Manunta.