18 July, 2024
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Dopo il successo della settimana milanese dedicata alla Sardegna a Expo il Social carpet è rientrato nell’Isola e continua a coinvolgere nella tessitura centinaia di nuovi volontari. Ieria mattina è sbarcato al Liceo classico Salvator Angelo De Castro di Oristano, dove l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e l’imprenditrice, Daniela Ducato, hanno presentato al vescovo di Oristano, Ignazio Sanna, e a oltre 500 studenti, riuniti nella palestra, i lavori del tappeto sociale. Circa 30 associazioni del volontariato regionale e i giovani del liceo hanno contribuito quindi alla tessitura dedicata ai semi e alla vendemmia, con monsignor Sanna impegnato in prima fila sui banchi di lavoro.

«Il senso del successo del Social carpet – ha spiegato Elisabetta Falchi – è stato quello di presentare il mondo agricolo in modo diverso, valorizzando il riuso e l’innovazione partendo proprio dalla socialità che fa parte della tradizione agricola e pastorale della nostra Isola. Nel padiglione della Sardegna a Expo abbiamo esposto, fra le diverse cose che raccontavano la regione, dei pannelli colorati in cui venivano rappresentate le varie produzioni agricole del nostro territorio: pomodoro, grano, formaggio e uva. Spiegavamo quindi ai visitatori che si trattava del recupero degli scarti dei prodotti agricoli, riutilizzati nella bioedilizia con piastrelle, pannelli isolanti, tinteggiature. La novità e l’originalità del progetto – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – sta non solo nel recuperare questi prodotti, che avrebbero costi di smaltimento elevati, ma anche nel creare una integrazione economica alle aziende agricole.».

Il progetto della Regione Sardegna continuerà a fare tappa, nelle prossime settimane, in diversi centri dell’Isola e a coinvolgere ancora migliaia di tessitori in questo mix di innovazione e tradizione agricola.

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Palazzo della Regione 3 copia

Via libera della Regione ai progetti di reindustrializzazione nelle aree industriali. La Giunta Pigliaru ha approvato definitivamente, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci la costituzione presso la SFIRS, la Finanziaria della Regione, di un Fondo regionale finalizzato a sostenere i progetti. La Giunta ha dato il via libera anche al Quadro programmatico delle risorse stanziate nell’ambito della Strategia “Il territorio e le reti infrastrutturali” dopo il lavoro di raccordo svolto dalla Cabina di Regia: già in campo per la priorità Infrastrutture ci sono, fra assegnazioni statali e fondi regionali, 284 milioni di euro. Approvato infine, ancora su proposta del vicepresidente della Regione, l’Accordo di Programma Quadro con i territori Parteolla e Basso Campidano, il primo all’interno della nuove Programmazione Territoriale.
Tra le altre delibere approvate, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, quella riguardante l’approvazione definitiva al Piano triennale per l’emigrazione 2015-2017. Il documento, già approvato nella riunione del 12 maggio scorso, torna all’Esecutivo dopo avere ottenuto il parere favorevole della sesta Commissione permanente del Consiglio regionale che ha proposto alcune modifiche recepite dall’esecutivo con l’approvazione definitiva. Predisposto dalla Consulta per l’emigrazione lo scorso 30 aprile, il Piano triennale per l’emigrazione 2015-2017 pone le basi per lo sviluppo di nuovi rapporti tra l’amministrazione regionale e le sei Federazioni e i 119 Circoli di emigrati sardi in Italia e nel mondo (63 in Italia e 56 all’estero, in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Bulgaria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svizzera).
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Claudia Firino, il trasferimento delle risorse agli Enti Locali nell’ambito del Piano Straordinario di edilizia scolastica Iscol@. Alle strutture competenti è stato dato mandato di adottare gli atti necessari al trasferimento di risorse pari a 300mila euro all’Unità di Progetto Iscol@ per l’assistenza tecnica del FSC 2007-13.
Approvata la delibera proposta dall’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, con la quale viene ratificato l’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali su alcune modifiche giuridiche del contratto collettivo dei dipendenti della Protezione civile. Per lo svolgimento dei servizi essenziali, sono state introdotte ulteriori e particolari norme sulla distribuzione dell’orario di lavoro per garantire una funzionalità 24 ore su 24 del Centro regionale di protezione civile: in questo modo è stata superata la precedente rigidità contrattuale in termini di turni e reperibilità.

L’esecutivo ha stabilito, come richiesto dall’assessore Elisabetta Falchi, che le comunicazioni dei dati sulla raccolta del latte, obbligatorie anche dopo la scadenza (31 marzo scorso) del regime di contenimento imposto dall’Europa, vengano affidate ad Argea. I singoli Stati, infatti, devono comunicare alla Commissione Ue a partire dal 1 maggio il quantitativo di latte vaccino crudo consegnato il mese precedente ai primi acquirenti presenti nel proprio territorio.
Centomila euro sono stati stanziati, su proposta dell’assessore Luigi Arru, per campagne di comunicazione istituzionale. Sono state affidate alle Asl di Oristano, di Lanusei, all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, alle Asl di Sassari – Nuoro e all’Azienda ospedaliera Brotzu e riguarderanno, rispettivamente : la riorganizzazione della Rete ospedaliera, la peste suina africana, lo sviluppo della rete dei cittadini, la ricetta dematerializzata. Approvati anche i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi dei laboratori di emodinamica e delle Unità Terapeutiche Intensive Coronariche.

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Inaugurazione padiglione Sardegna a Expo Milano 2015

Sette giorni intensi hanno portato la Sardegna alla ribalta di Expo 2015. Il bilancio delle presenze nello spazio isolano sul Cardo, a pochi passi dal Padiglione Italia, sfiora ormai quota 90mila con una media di quasi 13mila visitatori al giorno, più di mille all’ora. «Abbiamo colto le opportunità offerteci da Expo con una presenza qualificata e proposte significative – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. La Sardegna ha dato un’ottima mostra di sé, dei prodotti e della qualità della vita che offre. Chiuso il padiglione, il lavoro sull’internazionalizzazione dei mercati spalanca adesso nuove porte e prospettive per le quali andremo avanti con concretezza e metodo».
«I numeri straordinari confermano l’efficacia della strategia della Regione, diretta al posizionamento del prodotto Sardegna sui mercati e basata sulla qualità della vita, declinata in eccellenza ambientale e delle produzioni agroalimentari, innovazione sostenibile e longevità». Così l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, che ha aggiunto: «Il padiglione ha offerto un’immagine dell’Isola affascinante e coinvolgente, interpretando con un linguaggio contemporaneo i valori profondi dell’identità regionale, rispettando le caratteristiche essenziali ed esaltandone il significato. L’insieme delle attività messo in campo dall’11 al 17 settembre ha appassionato visitatori, buyer e delegazioni istituzionali, ma soprattutto ha veicolato nel mondo il valore di territori e comunità, rafforzando le relazioni internazionali – ha proseguito l’assessore -. Abbiamo dimostrato ancora una volta come i nostri temi caratterizzanti suscitino interesse in modo trasversale, da quello per un soggiorno o un’esperienza di vita, sino all’attrazione di investimenti dall’estero. L’azione per rafforzare il posizionamento del prodotto sui mercati continua, in Expo sino al 31 ottobre, e successivamente con altre attività strategiche».
«L’esperienza dell’Esposizione universale è stata una tappa importante nel percorso di internazionalizzazione delle produzioni agroalimentari sarde, voluto dalla Giunta Pigliaru – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. Un modo diverso, nuovo, per mettere in vetrina le eccellenze del cibo, della storia e dell’ambiente della nostra Isola. Fuori dalla Sardegna ci sono 200 milioni di nuovi consumatori disposti a spendere per prodotti di qualità in cui non siamo certamente secondi a nessuno. Abbiamo un tessuto di imprese agricole importante che dobbiamo mettere a sistema – ha aggiunto – favorendo ancora di più l’aggregazione, che ci permetta di consolidarci nei mercati storici e di conquistarne di nuovi, soprattutto nei Paesi emergenti dell’economia mondiale. Chiusa la settimana dedicata alla Sardegna, continueremo con alcune attività tematiche sulle eccellenze alimentari sarde fino al 31 ottobre».
«L’attività all’Expo – ha puntualizzato infine l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – rappresenta un ottimo punto di partenza per il programma triennale di internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, che abbandona la logica dell’estemporaneità degli interventi e mette insieme gli assessorati interessati con altri attori pubblici e privati, per tradurre in attività concrete la strategia promozionale della Sardegna. Già nei prossimi giorni sarà convocata la prima riunione della Cabina di regia che definirà tempi e modalità dell’intervento.»
Tra i tanti elementi che hanno contribuito al successo della settimana isolana all’Esposizione universale, in particolare sono tre quelli che hanno coinvolto maggiormente l’eterogeneo visitatore di Expo. A partire dall’idea del mare che ha consentito di sbarcare in Sardegna in maniera diretta e spettacolare. Così il filmato in 3D, “Blu senza fine”, che migliaia di spettatori hanno potuto vedere alla fine del percorso conoscitivo nel padiglione, ha suggerito un’immersione nelle acque delle cinque aree marine protette, tra rocce millenarie, alla scoperta di specie sorprendenti. Superato il mare ecco le persone e le attività: l’artigianato, i campanacci, i colori, gli aromi, con la dimensione olfattiva e tattile. L’itinerario nello spazio isolano – realizzato grazie al contributo congiunto dei dipartimenti di Architettura e di Design delle Università di Cagliari e di Sassari, di Daniela Ducato, della Sardegna Film Commission, dell’Isre, del Crs4 – è stato nel contempo molto tangibile. Come i materiali della stessa Ducato, prodotti con i residui delle filiere del food, da sughero, lana di pecora, posidonia spiaggiata, terra cruda, agrumi, con i rifiuti vitivinicoli. Il terzo elemento è quello della tecnologia, connessa alla visione interattiva dei giganti di Mont’e Prama, grazie all’installazione realizzata interamente dal gruppo di ‘visual computing’ del Centro di ricerca Crs4, e al digital carpet – Sardinia typestry che sino al 31 ottobre darà seguito al messaggio di innovazione dello spazio Sardegna allestito nel padiglione Eataly.
Ma oltre al linguaggio diretto e d’impatto, indispensabile in un luogo denso di stimoli, laddove sia necessario aprirsi un varco di comunicazione, allo stesso tempo è stata proposta una sintesi che fa perno su alcuni valori identitari e soprattutto sul concetto chiave della tessitura, intesa come segno e anche come occasione di incontro quale è stato il Social carpet. Ecco quindi i dingbat, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano il tappeto e la matrice del pixel, creando un intreccio fra la tradizione arcaica e la prospettiva dell’innovazione. Ciò ha permesso di costruire una grammatica visiva di elementi identitari, ripresa in tutte le rappresentazioni dello spazio della Sardegna, per far emergere un elemento comune all’interno di una cornice unitaria.
Uno dei messaggi centrali proposti all’Esposizione universale, testimoniato anche dai contenuti del Padiglione dell’Isola senza fine, è legato alla sostenibilità. La Sardegna, ’Isola parco’, ha presentato al mondo le sue eccellenze ambientali e i nuovi percorsi naturalistici, realizzati in collaborazione con le aree marine protette, in uno spazio allestito con materiali ecosostenibili. Alla fine di Expo, di molti padiglioni resteranno solo video e fotografie. Lo spazio isolano, fatto in gran parte di scarti e di eccedenze, lascerà un segno. Nulla sarà sprecato, gettato via o perduto, ma tutto sarà riutilizzato, riconvertito e ricollocato. Ciò che per altri è avanzo, rifiuto o inutile, per noi diventa ricerca, innovazione e utilità.
La presenza della Sardegna a Expo proseguirà col sostegno alle imprese, nel consolidamento delle relazioni avviate e con l’apertura di nuovi canali commerciali. Da subito, con il progetto Cibus B2B, dove le aziende hanno uno spazio per tutto il corso dell’Esposizione al fine di incentivare business con i mercati obiettivo europei ed extraeuropei. In programma workshop con i buyer e meeting allo scopo di presentare le eccellenze delle produzioni sarde. Sempre operativo anche lo stand nell’ambito del progetto Eataly, dove si curano i rapporti con i consumer B2C. In questo caso l’obiettivo è suscitare curiosità e interesse con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini, promozione.
Nella settimana sarda hanno avuto un picco importante non solo le iniziative dentro Expo, come l’incontro con i giocatori della Dinamo Sassari, la sfilata con 160 figuranti in costume sardo, i canti e il food carpet, ma anche quelle proposte nella città di Milano. Ossia gli eventi curati da Anci Sardegna e dai Comuni di Cagliari, Iglesias, Oristano, Villacidro, Nuoro, Tortolì, Olbia e Sassari, che chiudono agli inizi di ottobre. Le mostre sino al 29 novembre, al Museo archeologico di Corso Magenta sull’Isola delle Torri, insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica, realizzate grazie a una collaborazione tra Sovrintendenza e Regione. Nonché Heroes 20.20.20., il progetto europeo nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di raccontare le buone pratiche ecosostenibili delle filiere sarde.
La Sardegna, infine, continua a essere protagonista nella mostra delle Regioni sui temi “Potenza del saper fare”, “Potenza del limite” e “Potenza della bellezza”, con i due testimoni Daniela Ducato e Luca Ruiu, imprenditrice e ricercatore che racconteranno i temi della creazione e dell’innovazione sostenibile. Ducato, insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella e premiata lo scorso novembre a Stoccolma con l’Euwiin International Award come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde, trasforma gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per le costruzioni. Ruiu, esperto internazionale di biopesticidi totalmente naturali e innocui per l’uomo, ha messo a punto il progetto Bioecopest per lo sviluppo di tecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Nella sezione della mostra “Potenza della bellezza” sono promosse vedute panoramiche di paesaggi naturali non antropizzati come l’arcipelago de La Maddalena, esempi di edifici storici come il Parco Geominerario o interni di strutture antiche di pregio, ovvero la Biblioteca universitaria di Cagliari.

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Il riso è uno dei cereali più coltivati al mondo, nelle sue varietà asiatiche ed europee, uno degli alimenti alla base delle cucine dei paesi emergenti dell’economia globale e più popolosi: dalla Cina all’India, passando per il sudest asiatico. Se ne è discusso ieri sera a Expo nel Padiglione di CibusèItalia nell’iniziativa organizzata dall’Ente nazionale Risi, dalle Camere di Commercio di Verona e Oristano e dalla Provincia di Mantova, a cui ha partecipato l’assessore, Elisabetta Falchi.
«È significativo che nella Giornata nazionale dell’agricoltura all’Expo si sia pensato a un appuntamento speciale sul riso – ha osservato l’esponente della Giunta Pigliaru – nonostante le superfici coltivate in Italia siano limitate ad aree della Pianura Padana, dell’Emilia Romagna e della Sardegna, il riso italiano è sicuramente un prodotto di alta qualità, di eccellenza, il migliore a livello mondiale. In Sardegna per esempio, grazie al clima, le coltivazioni sono ecosostenibili, all’insegna del rispetto dell’ambiente e con un bassissimo uso di prodotti chimici.»
Un’eccellenza nazionale e sarda che Expo ha deciso di promuovere nel mondo, presentando le varietà idonee al consumo classico, tipico della cucina italiana, ma anche quelle nuove destinate a chi lo utilizza sempre più in sostituzione del pane e della pasta.
«Anche in questo caso – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – la Sardegna va incontro alle esigenze dei consumatori, intercettandone gusti e usi culinari diversi e sempre più nuovi, proponendo le varietà tradizionali a fianco di quelle aromatiche e colorate.»
Presente all’iniziativa anche il vice presidente della Camera di Commercio di Oristano, Nando Faedda, che ha detto: «Il comparto risicolo rappresenta una delle eccellenze del settore agricolo oristanese, con una produzione di altissima qualità, apprezzata e utilizzata come riso da seme sull’intero territorio nazionale. L’agricoltura – ha concluso Faedda – è uno degli assi principali di intervento su cui la Camera di Commercio di Oristano ha impostato la programmazione e pone la nostra provincia al secondo posto in Italia per la percentuale di imprese agricole rispetto al totale delle aziende».
In rappresentanza del comparto risicolo oristanese è intervenuto il presidente dell’Organizzazione produttori, Tonino Sanna, che ha osservato: «Il sistema produttivo e agricolo del nostro territorio sono gli elementi che hanno portato il riso oristanese tra le eccellenze dell’Expo».
Oltre all’assessore Elisabetta Falchi e ai numerosi ospiti, ha preso parte all’iniziativa il presidente nazionale dell’Ente nazionale Risi, Paolo Carrà.

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Saranno quasi settantamila le persone che, dall’inaugurazione di venerdì e sino a questo sera, avranno visitato lo spazio Sardegna a Expo Milano 2015. Il grande apprezzamento per l’allestimento e per le iniziative della settimana isolana è stato confermato anche dalle parole di Alberto Mina, responsabile delle relazioni istituzionali ed esterne di Padiglione Italia: «La Sardegna ha centrato profondamente senso e focus dell’Expo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita’ e ha sfruttato al meglio lo spazio destinato alle regioni per dare visibilità alla straordinaria qualità della vita dell’isola, declinata nelle sue eccellenze e con una settimana ricca di eventi che hanno coinvolto l’intera Esposizione universale».
Uno degli elementi di successo, in questi primi cinque giorni di esposizione, è stato rappresentato dal filmato ‘Blu senza fine’, il video in 3D di quattro minuti che a turno gli spettatori possono vedere alla fine del percorso conoscitivo all’interno del padiglione. Frutto delle riprese di Roberto Rinaldi con voce di Neri Marcorè e musiche di Marino Derosas, ha ricevuto consensi unanimi. Si tratta di un’esperienza ‘immersiva’ nelle acque delle cinque aree marine protette sarde, attraverso l’immutabilità delle rocce millenarie, la vitalità di migliaia di specie marine, alla scoperta delle radici della Sardegna custodite nei fondali.
Eccezionale riscontro anche per i Tenores “Mialinu Pira” di Bitti: «Hanno rappresentato, con grande intensità e fascino, il senso più profondo dell’identità sarda – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi -. I visitatori dell’Esposizione universale hanno così potuto fare esperienza di Sardegna, attraverso una delle molteplici forme in cui si presenta l’eccellenza regionale, consacrata anche dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. La bellezza del canto e il richiamo a una tradizione ancestrale – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – si armonizzano perfettamente con la socialità, la sostenibilità e la qualità delle iniziative e dei diversi aspetti dell’Isola senza fine. I quasi 70mila ospiti che a oggi avranno varcato le porte del nostro allestimento hanno avuto concretamente la possibilità di apprezzare, toccare con mano, ascoltare gli elementi identitari e di “immergersi”, specie col video, nello spazio dedicato alla Sardegna». 
Domani, giovedì 17 settembre, conclusione con l’evento “Cibi per la salute della terra dei centenari” organizzato dall’assessorato dell’Agricoltura e dall’agenzia regionale Laore nello spazio Cibus, destinato alle contrattazioni tra aziende sarde e buyer stranieri. Sarà una tavola rotonda con gli interventi dell’assessore Elisabetta Falchi e, tra gli altri, dell’artista Paolo Fresu, testimonial della Sardegna a Expo, Gianluigi Bacchetta, botanico ambientale e docente universitario che parlerà del rapporto tra civiltà nuragica e attività vitivinicola, Luca Deiana, docente universitario che tratterà del tema “vino e longevità“, Donato Lanati, enologo e scienziato, e Giuseppe Carrus, sommelier e giornalista del Gambero Rosso. Nello spazio Sardegna invece si saluterà l’Expo con diverse iniziative, a partire dalla rappresentazione dei Tenores di Neoneli all’interno e all’esterno del Padiglione, sia la mattina sia il pomeriggio.
Sino al 31 ottobre l’impegno della Regione sarà intenso. Dalla prossima settimana l’attenzione si concentrerà sul sostegno alle imprese isolane, agroalimentari, artigianali e turistiche, per iniziare il processo di follow-up e di chiusura dell’aspetto espositivo e per avviare quello di consolidamento delle relazioni, specie nei mercati obiettivo, intessute in questi mesi. Gli aspetti promozionali tuttavia non si concluderanno a settembre. Sino all’ultimo giorno di chiusura dell’Esposizione sono previsti diversi altri eventi, dentro e fuori Expo, in particolare negli spazi di Eataly e di Cibus, e con l’Anci Sardegna, sempre presente nei chiostri di San Barnaba.

Cirronis, Falchi, Melda

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Palazzo della Regione 3 copia
L’ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, ha dato il via libera a un piano finanziario messo a punto con la Sfirs per mettere in sicurezza il patrimonio della Società Bonifiche Sarde e scongiurarne il fallimento.  Gli obiettivi sono da un lato tutelare l’ampio patrimonio di SBS, le cui azioni vanno in usufrutto alla Sfirs pur restando di proprietà di Laore, e dall’altro dare un preciso segnale agli istituti bancari: con la gestione di Sfirs che individuerà gli idonei strumenti finanziari per la messa in sicurezza del patrimonio, infatti, non c’è alcun rischio di fallimento della società che è in liquidazione da anni ma conta molti passivi, e che detiene circa 600 ettari di terreni agricoli oltre a immobili di significativo valore.
«Con la delibera approvata oggi, la Sfirs grazie alla sua solidità potrà garantire la solvibilità finanziaria di SBS nei confronti del sistema bancario in attesa che si portino a compimento le lunghe procedure per la dismissione dei beni. In particolare, i beni costieri di pregio saranno dismessi in favore della Conservatoria delle Coste per proteggere e valorizzare l’ambiente, quelli produttivi all’interno del compendio di Arborea in favore del settore agroalimentare – sottolinea l’assessore Paci – Sono stati sentiti i revisori dei conti di Laore, che hanno espresso parere favorevole alla procedura, e alla fine di questo percorso Sfirs, a fronte di un piano finanziario, prende l’usufrutto delle azioni per tre anni e le gestirà su indicazione degli assessorati della Programmazione e dell’Agricoltura. Il segnale che diamo oggi è molto chiaro: SBS non fallirà.»

 

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L’assessorato dell’Agricoltura in settimana le organizzazioni di categoria per la costituzione di un’unità di crisi su eventi calamitosi. Lo ha annunciato oggi l’assessore Elisabetta Falchi.
Sulla declaratoria dello stato di calamità naturale, relativo alla tromba d’aria e alla grandine che lo scorso venerdì 4 settembre ha provocato rilevanti danni in diverse aree dell’Isola, l’assessore Falchi ricordato che oggi scadono i termini previsti dalla normativa per la segnalazione dei danni da parte delle amministrazioni comunali interessate.
Serviranno ancora alcuni giorni per recuperare i dati necessari alla delimitazione delle aree colpite e per la definizione delle misure d’intervento da proporre all’attenzione della Giunta regionale.
Per quanto riguarda lo sblocco dei pagamenti comunitari pregressi, l’Autorità di Gestione ha convocato il Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 per modificare il piano finanziario del Programma. Ciò consentirà di reperire la liquidità necessaria per il pagamento di una buona parte delle domande di indennità compensativa e di miglioramento del benessere degli animali, bloccate per l’esaurimento del budget finanziario disponibile per l’asse 2. Verrà quindi data priorità al pagamento delle aziende ricadenti nei territori interessati dall’evento calamitoso. Contestualmente, si sta provvedendo a verificare con AGEA la possibilità di anticipare entro il mese di ottobre il pagamento di anticipazioni finanziarie sulle domande di indennità compensativa presentate nel 2015.
Elisabetta Falchi 2

 

I giganti della Dinamo Sassari sono arrivati ad Expo per rappresentare tutte le eccellenze dello sport isolano. Anche oggi la Sardegna al centro degli eventi dell’Esposizione universale con uno degli appuntamenti più attesi: l’inedita amichevole pre-season di alto livello internazionale, tra i campioni d’Italia di basket e l’Aek Atene. Il tutto su un campo ridotto, allestito per l’occasione dalla Federazione pallacanestro. Le due corazzate europee si sono contese il primo trofeo ‘Sardegna Expo Milano 2015’ e, infine, la coppa è stata sollevata ancora una volta dai sassaresi. I divertenti tre contro tre hanno registrato un 52 a 49 per la squadra sarda, con una straordinaria partecipazione del pubblico che ha tifato sino alla fine per gli autori del triplete.
«Siamo orgogliosi che la Dinamo giochi oggi all’interno di una manifestazione importante come Expo, in rappresentanza dello sport isolano e come campioni d’Italia – ha detto l’assessore della Cultura, Claudia Firino – L’auspicio è che lo sport sardo possa sempre essere ambasciatore e protagonista nelle vetrine internazionali.» 
Il match è stato preceduto da una conferenza di presentazione, al Media Centre, con l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, il direttore generale e il responsabile delle relazioni esterne di Padiglione Italia e naturalmente, con le squadre al completo. Meo Sacchetti e Jack Devecchi, per i sassaresi, Dragan e Dusan Sakota per gli ateniesi, hanno risposto alle domande dei giornalisti. «Oggi è stata la giornata dei giganti della Dinamo, ambasciatori nel mondo della qualità della vita in Sardegna – ha detto l’assessore Morandi – nonché testimonianza concreta di come si possano affrontare grandi sfide e raggiungere risultati importanti con obiettivi chiari e misurabili. La squadra sassarese – ha aggiunto l’assessore del Turismo – è anche un veicolo di promozione per il turismo attivo e sportivo: l’isola si propone come terra dove è possibile praticare molte discipline atletiche, in scenari unici, grazie a un clima eccezionale quasi tutto l’anno».
«Con l’iniziativa di oggi abbiamo chiuso il cerchio del claim ‘Sardegna Isola della qualità della vita e dei Giganti’: dalle statue archeologiche di Mont’e Prama, ai campioni d’Italia della Dinamo per arrivare ai nostri Giganti del cibo. Una storia antica di tradizioni e innovazione che con il cannonau e il vermentino, i pecorini e i carciofi, passando per gli olivi millenari e lo zafferano, abbiamo raccontato all’Esposizione universale dedicata al cibo. Le nostre eccellenze agroalimentari sono Giganti nella qualità del made in Italy e lo saranno ancora di più nel promuovere la Sardegna nel mondo», ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
È stata anche l’occasione per la presentazione delle nuove divise, realizzate apposta con i loghi Expo 2015, Sardegna “Isola senza fine” e con i profili dei Giganti di Mont’e Prama, che dall’inizio dell’anno campeggiano sulle casacche biancoblu. Simbolo della campagna pubblicitaria della Regione che ha identificato le imponenti statue rinvenute a Cabras con i grandi della pallacanestro. Quindi la passeggiata lungo il Decumano dove gli atleti della formazione isolana si sono intrattenuti con centinaia di tifosi e curiosi. Veri ambasciatori di Sardegna, i cestisti hanno portato in giro per le strade dell’Esposizione l’immagine, il prestigio e l’orgoglio di una regione che presenta le sue eccellenze al mondo.
Si conferma, intanto, il grande successo di pubblico nello spazio Sardegna. L’allestimento a pochi passi dal padiglione Italia è stato visitato, sino alle 18.00, da più di 45mila persone, italiani e stranieri, con il picco di 25mila presenze nei primi due giorni di apertura. Ieri e oggi la media è stata, quotidianamente, di circa 10mila ospiti.

Scudetto Dinamo 7

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Cirronis, Falchi, Melda

Nei giorni in cui EXPO ha raggiunto il maggior numero di presenze (sabato 12 settembre giornata record di tutto il periodo EXPO), la Sardegna è stata al centro dell’attenzione dei visitatori dell’Expo anche grazie a Copagri Sardegna che ha organizzato una vetrina dedicata ai prodotti sardi anche biologici: dai vini e all’olio, dai formaggi pecorini, al miele, dall’ortofrutta e perfino alle carni del Bue Rosso. Durante tutte le giornate sono state migliaia le persone che hanno affollato le cupole dello stand nazionale Love It di Copagri, a fianco dell’Albero della Vita, dove sono stati serviti una media di 12.000 pasti al giorno, diversi dei quali con i prodotti sardi.

I prodotti delle OP (Organizzazioni dei produttori) OrtoSestu, S’Atra Sardigna, Unione Pastori, Terrantiga e del Consorzio del Bue Rosso (con un raggruppamento di oltre 30 milioni di fatturato e quasi 1.000 soci produttori) hanno davvero spopolato, non solo nelle cupole Love It dentro Expo, ma anche nel nuovo ristorante dei produttori Copagri, Love It, un locale di 800 metri quadri, disposto su tre piani in pieno centro a Milano (Via Rugabella angolo corso Porta Romana), e precursore di una catena di ristoranti/store dei prodotti made in Italy. LOVE IT pensa di aprire altri 35 ristoranti nel mondo. Ristoranti ma anche negozi quindi.

Alla serata di sabato al ristorante ha partecipato anche l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha potuto salutare i partecipanti e vedere con i propri occhi il valore innovativo dell’esperienza enogastronomica e di ristorazione gestita da produttori agricoli.

Particolarmente graditi sono stati, manco a dirlo, il pane carasau biologico (servito tal quale, ma anche in una sorta di “lasagna con verdure e pecorino”) ed il pecorino, diventato oramai un simbolo della nostra Isola. Sono stati apprezzati anche le carni del Bue Rosso, dal bollito al brasato, con una risposta davvero entusiasmante dei visitatori di Expo e dei partecipanti alle serate Love It.

«Ora, in prossimità della chiusura dell’Expo si fanno i programmi per il futuro – commenta Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna, presente a Milano per guidare la delegazione dei produttori sardi -. Riempie di gioia sapere che i prodotti sardi saranno serviti in modo stabile e potranno anche essere acquistati nella catena dei ristoranti Love It gestito dagli stessi produttori. Dopo quello di Milano, LOVE IT vorrebbe aprire altri 35 punti entro tre anni: la prossima tappa è Roma ma i punti saranno aperti soprattutto all’estero (sono stati già avviati i contatti con Londra e con la Cina) per affermare l’agroalimentare Made in Italy a cura degli stessi produttori agricoli.»

Si è aperta questa mattina alle 11 la settimana organizzata dalla Regione Sardegna a Expo Milano 2015. Appuntamento negli spazi del Conferenze Center con i lavori dedicati all’Internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza, con focus particolare sul comparto dei formaggi ovini.
«La nostra agricoltura è sicuramente in una fase espansiva – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo discorso introduttivo per fare poi il punto sul perché è fondamentale per le nostre produzioni agroalimentari puntare sull’internazionalizzazione -. Le quotazioni del Pecorino Romano, il prezzo del latte ovino, le ottime prospettive per la vendemmia in corso, nonostante i gravi danni causati dal maltempo pochi giorni fa nell’Oristanese e nel Medio Campidano, le buone annate cerealicole che hanno visto un incremento delle produzioni del 12% nel 2014 e 2015 rispetto al 2013, senza trascurare i circa 200 milioni di euro della passata programmazione che siamo riusciti a erogare nell’ultimo anno, stanno ridando entusiasmo agli operatori agricoli e agro-industriali come è dimostrato dal formidabile incremento degli occupati in agricoltura con una crescita di 13.400 unità.»
«Le nostre politiche di internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – vanno incontro alle richieste, sempre più crescenti nel mercato globale, di prodotti di eccellenza le cui caratteristiche di qualità organolettica e nutrizionale siano certificate. Produzioni che raccontino la storia di un territorio e di una agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di nicchie, comunque in grado di assorbire una buona parte delle nostre produzioni.»
L’assessore Falchi ha poi aggiunto: «L’espansione nei mercati esteri, sia in quelli consolidati come per esempio il Nord America per il Pecorino Romano, che in quelli emergenti, ha dunque per la Sardegna una duplice valenza. Da un lato una serie di vantaggi diretti legati alla collocazione dei prodotti in mercati remunerativi, dall’altra la possibilità di utilizzare le nostre eccellenze come volano per promuovere il territorio regionale e incrementare il turismo al di fuori del classico periodo estivo. C’è infatti – ha concluso Elisabetta Falchi – una quota in costante crescita di consumatori che, una volta gustato un prodotto, vogliono visitare la località da cui proviene e magari conoscere i dettagli delle tecniche di produzione e trasformazione. Expo è anche questo ed è giusto quindi che la Regione abbia fatto la sua parte per promuovere al meglio, a 360 gradi, la nostra Isola».
Per improvvisi impegni istituzionali, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, non ha potuto partecipare all’incontro dove lo ha sostituito il suo capo segreteria, Angelo Zucchi. «L’impegno del Ministero è quello di replicare l’esperimento del tavolo sul latte vaccino anche per il latte ovino», ha spiegato Zucchi rispondendo alla richiesta del presidente del Consorzio del Pecorino Romano. «Portiamo avanti il confronto per mettere in campo politiche efficaci – ha aggiunto il capo segreteria – e non aspettiamo la crisi per incontrarci».
L’ex presidente della Commissione Agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, ha inviato un saluto video trasmesso durante l’iniziativa. «Qualificare le produzioni della Sardegna ricercando i mercati dove valorizzarle, strappando prezzi remunerativi che creino reddito per le aziende: questo è uno degli obiettivi da raggiungere, anche dal punto di vista dell’Europa». Così De Castro che ha poi osservato: «In proposito aggiungo l’augurio che il Piano di sviluppo rurale isolano, approvato ad agosto dall’Ue, sia un’opportunità di crescita e di sviluppo, sotto il profilo commerciale, dell’innovazione e del mercato». Il parlamentare europeo ha poi parlato di difesa dei marchi e delle azioni che sta elaborando l’Ue nell’ambito dei mercati internazionali
Un contributo importante alla discussione è poi arrivato dall’intervento di Salvatore Palitta, neo presidente del Consorzio del Pecorino Romano, che ha illustrato l’esperienza e la storia del re dei formaggi Dop della nostra Isola sulle piazze di vendita degli Stati Uniti. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, ha fatto invece il punto sui mercati di riferimento del comparto lattiero caseario italiano all’estero e nello specifico della Sardegna.