22 December, 2024
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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, le variazioni di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 delle Agenzie Agris, Argea e Laore. Via libera anche al premio ai cereagricoltori che aderiscono a un accordo di filiera biennale finalizzato alla valorizzazione del grano duro, per un importo totale di 2 milioni di euro: Argea dovrà ora emanare il bando per accedere ai finanziamenti e poi provvedere a ricezione delle domande di aiuto, loro istruttoria e selezione, erogazione dell’aiuto.
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«Siamo convinti che il problema dei danni causati da fauna selvatica sia ormai da affrontare mettendo in campo una serie di interventi mirati alla prevenzione e non solo al risarcimento, perché agricoltori, pastori e pescatori vogliono che siano salvaguardate le colture e non che arrivino, a stagione compromessa, aiuti finanziari a compensare i mancati redditi». Questo il commento dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla giornata di mobilitazione nazionale, promossa oggi in tutti i capoluoghi di Regione da Coldiretti, sul problema dei danni provocati dagli animali selvatici.

«Pur non essendo materia di nostra competenza – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – possiamo dare suggerimenti e fare proposte alla luce delle indicazioni che tutti i giorni ci arrivano da agricoltori e pescatori, che meglio di tutti hanno un quadro chiaro della situazione. Trattandosi di un problema nazionale ne abbiamo parlato anche a Roma in Conferenza della Regioni raccogliendo le possibili strategie attivate in altre parti d’Italia.»

Il tipo di intervento varia dalla specie animale e dai territori in cui si trova, hanno spiegato dagli uffici dell’assessorato, cornacchie, cormorani, cervi, nutrie o cinghiali necessitano di strategie mirate e specifiche che tengano conto anche delle norme di salvaguardia e protezione nazionali ed europee. «Oltre ai dissuasori o alle catture – ha sottolineato ancora l’assessore dell’Agricoltura – si potrebbe valutare, soprattutto per i cinghiali, un aumento delle giornate di caccia anche per contribuire all’eradicazione della Peste suina africana, dove i cinghiali sono in molti casi portatori dell’epidemia.»

Elisabetta Falchi ha concluso affermando che «a livello regionale è assolutamente necessario istituire una cabina di regia dedicata a una problematica complessa che abbraccia norme europee di salvaguardia e protezione degli animali, la materia degli aiuti di Stato e la gestione faunistico-venatoria regionale».

Cormorano 1

Nuove procedure, semplificate, per la regolamentazione delle attività di acquacoltura in mare. Sono previste da una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta degli assessori degli Enti locali e dell’Agricoltura Cristiano Erriu ed Elisabetta Falchi, che recepisce le esigenze degli operatori del settore e consentirà di abbreviare l’iter per le autorizzazioni attraverso una più stretta collaborazione tra gli uffici dei due Assessorati e in raccordo con le altre Amministrazioni pubbliche competenti, in particolare quelle degli ambiti demaniali.
Fino ad oggi, le competenze generali della Regione in merito alla gestione e coordinamento di Demanio regionale e Demanio marittimo (incluse le competenze gestionali e regolamentari delle aree portuali e dei relativi servizi) hanno fatto capo all’assessorato degli Enti locali, mentre le specifiche competenze per il rilascio alle imprese delle concessioni demaniali per finalità di pesca e acquacoltura erano invece attribuite all’assessorato dell’Agricoltura.
In Sardegna, gli operatori del comparto dell’allevamento in mare di specie ittiche hanno grandi prospettive di sviluppo e uno dei fattori limitanti è costituito dalle difficoltà di accesso ad aree e spazi marittimi e costieri di servizio all’attività di acquacoltura, ma anche quelli in cui esercitare attività connesse.
«In particolare – ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu – vi è l’esigenza da parte delle imprese di fruire adeguatamente di aree di ormeggio e punti e aree di attracco per le attività di carico e scarico, specialmente in ambito portuale. Vi è la possibilità di valorizzare anche in chiave turistica le produzioni sarde derivanti dall’acquacoltura, per esempio verificando la disponibilità in corrispondenza dei porti della Sardegna o in ambito demaniale di aree e locali adatti all’insediamento di attività di tipo ittituristico.»
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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha annunciato stasera che «con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2015, 1a serie speciale, del ricorso contro l’IMU agricola proposto dalla Regione Sardegna, diventa ufficiale e concreto l’impegno assunto dalla Giunta regionale di garantire gli interessi del mondo agricolo isolano».

«Con questo ricorso – ha aggiunto Elisabetta Falchi -, la Giunta dà attuazione al mandato contenuto nell’ordine del giorno n. 37 del Consiglio regionale e risponde alle sollecitazioni venute dai Comuni e dal mondo delle campagne, perché la Regione ponesse in atto ogni azione utile a contrastare le ricadute assolutamente negative che comporta l’applicazione dell’IMU agricola: sugli agricoltori che, in questo momento di crisi di tutti i comparti, non sono in grado di sostenere un ulteriore gravame fiscale e sui Comuni e i loro rappresentanti istituzionali che ancora una volta si trovano a dover agire come esattori dello Stato e a dover fronteggiare in prima linea il malessere dei propri amministrati. Come promesso, la Giunta ha fatto tutti i passaggi politici e giurisdizionali per contrastare un provvedimento drammaticamente penalizzante per il nostro territorio.»

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Sono stati approvati oggi in Giunta regionale la proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità e l’avvio dei nuovi piani (Legge 162/1998). Il provvedimento adottato servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e l’avvio dei nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell’Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni. L’obiettivo è tutelare le situazioni di maggiore gravità, senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi. Inoltre, è stato dato il via libera alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza. Sempre su proposta del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato una rimodulazione dei tetti di spesa per l’acquisto, da soggetti privati accreditati, di prestazioni di assistenza ospedaliera per il resto del 2015. Il totale regionale ammonta a 99 milioni e 286mila euro. Secondo la rimodulazione, le Asl si atterranno a precisi vincoli di spesa: la Asl 1 di Sassari avrà un tetto pari a 8 milioni e 939mila euro per il policlinico sassarese, la Asl 4 di Lanusei potrà spendere sino a 5 milioni e 474mila euro per il Tommasini Jerzu, e la Asl 5 di Oristano avrà 9 milioni e 879mila euro per la clinica Madonna del Rimedio. Alla Asl 8 di Cagliari sarà imposto un limite di spesa pari a 74 milioni e 993mila euro da ripartire tra le cliniche private. Otto milioni e 842 mila euro andranno alla clinica Lay, 5 milioni e 863mila a Sant’Anna, 12 milioni all’ospedale privato città di Quartu, 9 milioni e 557mila al Sant’Antonio, 6 milioni e 818mila all’istituto Villa Elena, mentre 11 milioni e 520mila euro sarà il tetto massimo di spesa per la Nuova Casa di Cura di Decimo. Non si potrà sforare la cifra di 20 milioni e 372mila euro per la Polispecialistica Sant’Elena. La Giunta ha quindi recepito un documento congiunto di scorporo e incorporazione dei presidi ospedalieri Businco e Microcitemico dalla ASL 8 all’Azienda Ospedaliera Brotzu e i relativi indirizzi operativi.
Sarà dedicato all’artista Maria Lai, su proposta dell’assessore Virginia Mura, il circolo degli emigrati sardi “Associazione Culturale A.C.R.A.S.E. I sardi a Roma”: la Giunta ha dato il via libera alla integrazione dell’intestazione con il nome dell’artista ogliastrina.
Via libera, su proposta dell’assessore Claudia Firino, al nulla osta ai bilanci di previsione dell’Ersu di Cagliari e Sassari. Via libera anche ai contributi a favore delle iniziative organizzate dal Coni per il 2015.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è stato approvato il contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento per l’attività istituzionale dei Consorzi di bonifica. Deliberato inoltre il pagamento dei premi assicurativi per 4 milioni e 430 mila euro per il 2015 per i danni alle produzioni agricole. L’aiuto, erogato come contributo sui costi dei premi assicurativi, si rifà al regolamento dell’Unione Europea e alla normativa nazionale. Sono considerate avversità assimilabili a calamità naturali le condizioni atmosferiche che distruggano più del 30% della produzione media annua di un agricoltore.
L’esecutivo ha definitivamente approvato le modifiche all’articolo 19 delle direttive di attuazione della legge regionale 40 del ‘93, “Interventi creditizi a favore dell’industria alberghiera”.
Approvato il Programma per la Banda ultra larga nelle aree rurali del territorio della Sardegna e il relativo Accordo di Programma. L’Agenda Digitale Europea (ADE) assegna all’impiego diffuso delle infrastrutture a Banda Larga un ruolo fondamentale per la competitività delle imprese, l’inclusione sociale e l’occupazione e fa proprio l’obiettivo della strategia Europa 2020 che mira a una crescita sostenibile, inclusiva e intelligente, cioè ad assicurare che entro il 2020 tutti gli europei dispongano di connessioni superiori a 20 Mbps e che almeno il 50% delle famiglie europee possa fruire di connessioni superiori a 100 Mbps. L’Accordo di partenariato per il raggiungimento degli obiettivi prevede a livello nazionale un impegno complessivo di 2.103 milioni di euro di cui 257 del Fondo Feasr e 1.845 del Fesr.

 

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha stanziato oltre 550 mila euro per sostenere la competitività delle organizzazioni dei produttori (OP) nei settori diversi dall’ortofrutta e rilanciare la commercializzazione delle produzioni agroalimentari. La delibera prevede il finanziamento sia dei programmi di attività pluriennali già approvati sia di quelli che erano stati rigettati per mancanza di disponibilità finanziarie.«È un intervento importante che favorisce i processi di aggregazione tra le aziende che sono sempre più necessari al giorno d’oggi – dice l’assessore Falchi -. Il nostro tessuto produttivo è fatto per lo più di piccole aziende che hanno difficoltà a fare breccia sui mercati nazionali e internazionali: mettendosi insieme, invece, i produttori possono riuscire a dare più forza alle nostre produzioni agroalimentari e la Regione sta lavorando in questa direzione.»

Al momento, su un totale di 25 OP riconosciute, 4 stanno usufruendo di questa forma di aiuti tramite la realizzazione di programmi approvati dall’agenzia regionale Argea, mentre altre 3 che avevano presentato un nuovo progetto di attività per il triennio 2015-2017 non avevano avuto accesso al finanziamento per mancanza di risorse.

«L’anno scorso, a causa delle ristrettezze del bilancio precedente, non eravamo stati in grado di soddisfare tutte le richieste – conclude Elisabetta Falchi -. Il lavoro dell’assessorato si è dunque concentrato sul reperimento delle risorse necessarie per questa misura che riteniamo strategica: adesso possiamo finanziare tutti i programmi presentati.»
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Durissima presa di posizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sull’uso del latte in polvere proposto dall’Unione europea.
«La decisione della Commissione Europea – ha affermato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, in merito alla diffida con cui la Commissione europea chiede la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere concentrato o ricostituito per la produzione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale del 1974 – suscita sdegno e rammarico. Oltre alla nostra diretta iniziativa di opposizione, proporrò alla Giunta regionale di dare massimo sostegno all’azione annunciata dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, di contrastare questa iniziativa del tutto ingiustificata e ingiustificabile.»
«Primo dovere – ha sottolineato l’assessore – sarà quello di stringere i patti e gli accordi interprofessionali a garanzia soprattutto dei prodotti a marchio di origine e di qualità. In questo senso continueremo l’impegno che dovrà portare a conclusione confronti e progetti ormai ampiamente discussi nelle sedi della concertazione partenariale e tra le categorie nei territori.»
«In Sardegna – ha ribadito l’Elisabetta Falchi – sosteniamo l’eccellenza legata al territorio. Su queste basi e secondo le previsioni della Politica Agricola Comune è stato strutturato il Piano di Sviluppo Rurale. Qualora i presupposti politici e giuridici della tutela delle nostre grandi produzioni di qualità dovessero essere messi in discussione – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – ci opporremo in tutti i modi possibili per tutelare gli interessi dei produttori della filiera dell’agroalimentare sardo.»
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L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha illustrato nella V commissione, presieduta da Luigi Lotto (Pd) l’andamento della spesa comunitaria dei fondi Psr (2007-2013) in considerazione del rischio di disimpegno in vista dalla scadenza del 31 dicembre 2015.

L’assessore Falchi nel ribadire l’impegno per l’impiego di tutte le risorse disponibili (complessivamente ammontano 1.284.746.000 euro nel settennio) ha sottolineato il sostanziale andamento positivo della spesa del programma per l’agricoltura. Il programma comunitario è suddiviso in 4 assi di intervento, due de quali, l’asse 3 (qualità della vita nelle aree rurali) e l’asse 4 (leader), presentano oggettive difficoltà, derivanti dal fatto che le risorse destinate ai Gal e alle aree “leader” risultano impegnate nei rispettivi piani di sviluppo locale e dunque difficilmente manovrabili dall’amministrazione regionale.

Una problematica nota, considerato che al 31 dicembre 2013 la spesa delle risorse a valere sull’asse 4 aveva raggiunto solo l’8% e quella sull’asse 3 solo il 50%, contro l’88% dell’asse 2 (miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale) e dell’asse 1 (miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale) le cui procedure di spesa sono da sempre più snelle e celeri.

«Procediamo – ha spiegato l’assessore – con una serie di delibere e di azioni tese a migliorare la spesa ridistribuendo le somme dell’asse Leader del Psr 2007-2014 nei progetti a cabina regionale, predisposti in accordo con i territori e con i Gal (gruppi di azione locale)». A questo proposito, Elisabetta Falchi, ha annunciato il rifinanziamento del bando sulla misura 321, per l’acquisto di mezzi speciali e minibus nei Comuni ed ha ricordato l’intervento per l’acquisto dei mezzi di trasporto per gli scolari nei centri rurali, alla luce della recente approvazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico. Un’ulteriore iniziativa riguarda l’impegno di 25 milioni di euro (la delibera sarà all’attenzione della Giunta la prossima settimana) per la realizzazione della banda larga nelle aree rurali dell’Isola.

«In sostanza – ha precisato l’assessore – fino al 2013 la spesa media dei fondi Psr è stata pari a 120 milioni di euro anno, mentre quella del 2014 ha raggiunto la cifra di 188 milioni di euro.»

Sul rischio di disimpegno la Falchi ha quantificato il pericolo in circa 30 milioni di euro ed ha così sintetizzato il quadro della spesa: 1.284.746.000 euro è la dotazione complessiva del Psr 2007-2013 e al 31 dicembre 2013 risultavano spesi 840.000.000 di euro. Al 31 dicembre 2014 la spesa ha raggiunto la cifra pari a 1.021.000.000 e dunque le risorse da spendere per il 2015 sono pari a 263.746 euro, gran parte delle quali già impegnate o erogate.

La seconda parte dell’audizione dell’assessore dell’Agricoltura si è svolta sulla questione del cosiddetto “refresh”, anche alla luce delle recenti polemiche con le associazioni di categorie in ordine alle richieste di restituzione avanzate agli operatori agricoli della Sardegna dall’agenzia governativa Agea (agenzia per le erogazioni in agricoltura) in seguito ai risultati dell’ultima mappatura del territorio dell’Isola.

Il cosiddetto “refresh” è un’azione richiesta dall’Unione europea che prende a riferimento i dati oggettivi del territorio per verificare il corretto operato degli organismi pagatori  (quindi di Agea) nella distribuzione dei fondi comunitari alle aziende agricole. Sulla base delle ultime risultanze datate 2013 si è evidenziata una riduzione delle superfici pascolabili in Sardegna, con ovvie implicazioni sulle pratiche contributive. L’assessore Falchi, a questo proposito, ha ricordato gli interventi della Regione presso l’Agea, nonché le successive azioni intraprese dall’agenzia per una più puntuale verifica dei dati. «Alcune aree – ha proseguito la Falchi – sono state reinserite come pascolabili mentre per tutte le altre l’agenzia nazionale ha proceduto con la richiesta di restituzione delle somme relative al triennio 2011-2013».

700mila euro per aumentare la resistenza degli ovini alla “scrapie” (malattia che colpisce il sistema nervoso delle pecore). E’ il provvedimento deliberato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.

Il finanziamento punta a migliorare il patrimonio genetico delle greggi da raggiungere con l’inserimento dei maschi riproduttori, di genotipo ARR/ARR, e iscritti al Libro genealogico degli ovini di razza Sarda e al Registro anagrafico della razza Pecora nera di Arbus. I criteri per l’erogazione degli aiuti prevedono una spesa massimale di 4mila euro per ariete, con una intensità di aiuto pari al 40% della spesa ammissibile, aumentabile del 10% per i giovani imprenditori agricoli e per le aziende situate in zone montane o svantaggiate. L’agenzia regionale Argea erogherà i sostegni, previa verifica dei requisiti di ammissibilità, secondo la registrazione cronologico-protocollare delle domande presentate, senza necessità di redigere apposita graduatoria.

L’intervento approvato in Giunta accoglie il parere scientifico prodotto nel 2014 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare con cui si raccomanda agli Stati membri di adottare programmi di selezione genetica per la resistenza alla malattia su base obbligatoria. L’assessore Falchi ha ricordato che la Regione Sardegna, prima in Italia, si è dotata già nel 2004 di un Piano di selezione che prevedeva l’obbligatorietà di adesione per le sole aziende iscritte ai Libri genealogici. Il Piano è stato poi aggiornato nel 2009 anticipando di fatto i contenuti del nuovo Decreto del ministero della Sanità attraverso l’estensione dell’obbligatorietà di adesione al Piano a tutte le aziende ovine della Sardegna.
«Il finanziamento approvato oggi – ha osservato l’assessore Elisabetta Falchi – si inserisce nel contesto più ampio degli interventi a favore della tutela degli allevamenti regionali e della salvaguardia delle produzioni. La lotta alla scrapie riconosciuta e sostenuta anche dall’Ue è un risultato che abbiamo portato a casa lo scorso anno in sede di contrattazione della nuova Politica agricola comunitaria 2014-2020.»

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La Giunta regionale, presieduta da Francesco Pigliaru, nella seduta odierna ha deciso di opporsi al ricorso presentato dal Comune di Cossoine e altri Comuni sardi contro il Piano di dimensionamento scolastico della Regione per l’anno 2015-2016. L’esecutivo ha inoltre nominato i tre revisori dei conti di Enas: si tratta di Enrico Rinaldi, Francesco Ruiu e Elisabetta Lai.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la Giunta ha deciso di prorogare la gestione commissariale del Consorzio di bonifica del Cixerri e di nominare commissario straordinario Graziella Carta. Il commissario resterà in carica per un periodo non superiore ai 6 mesi con lo specifico mandato di provvedere alla gestione dell’Ente nel rispetto delle direttive e degli indirizzi della Regione e di dare prosecuzione al percorso di accorpamento del Consorzio di Bonifica del Cixerri con quelli del Basso Sulcis e della Sardegna meridionale. Approvata anche una delibera sul Regime di Condizionalità con la quale viene dato il via libera all’elenco dei criteri di gestione obbligatori (CGO) e delle norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA). La delibera, inoltre, dà mandato all’agenzia Laore perché avvii un’intensa attività di informazione e divulgazione sull’applicazione a livello aziendale.
Su proposta dell’assessore Claudia Firino, l’esecutivo ha stanziato 500mila euro come integrazione regionale dei contributi statali erogati agli Enti locali per la tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Accogliendo la richiesta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha dato il via libera al censimento del patrimonio immobiliare dell’Azienda Sanitaria 7 di Carbonia. Il provvedimento, ha spiegato il titolare della Sanità, è determinato dalla necessità di procedere alla corretta classificazione dei beni: l’ultimo censimento, infatti, risale agli anni ’90.
La Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, ha approvato la rimodulazione di un milione e 400 mila euro a favore della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe per la realizzazione di interventi strutturali e impiantistici necessari per la messa in sicurezza e la piena agibilità dei locali nei quali è svolta l’attività a favore dell’utenza e per eventuali ulteriori adeguamenti strutturali. L’esecuzione dei lavori deve essere affidata entro il 31 dicembre 2015, pena la revoca dei finanziamenti.
L’esecutivo, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, ha approvato la delibera che individua i litorali urbani ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale sulle “Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio”. Questi i litorali urbani individuati e inseriti nella delibera: Il Lido di Alghero, il Poetto di Cagliari, la Spiaggia delle Saline di Calasetta, la spiaggia La Maddalena di Capoterra, la Prima, la Terza, la Quarta e la Quinta Spiaggia di Golfo Aranci, la spiaggia di Bados e di Pittulongu di Olbia, Torregrande a Oristano, Sant’Isidoro a Porto Torres, la Spiaggia di Portoscuso, il Poetto e la spiaggia di Margine Rosso di Quartu. Sempre su proposta dell’assessore Erriu è stato nominato il commissario straordinario del Comune di Villasalto. Si tratta di Michele Lavra.
Autorizzato dalla Giunta l’utilizzo del personale dell’Ente Foreste della Sardegna fuori dai compendi forestali. In particolare, il personale sarà impegnato nel progetto che prevede il taglio di piante di eucalipto, in condizioni di precarietà statica, nell’area di proprietà regionale di Fordongianus data in concessione alla società Terme di Sardegna.