23 December, 2024
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INVITO PROGRAMMA SEMINARIO VILLAGRANDE - def

L’Hotel Orlando Resort di Villagrande Strisaili, in località Santa Barbara, ospiterà venerdì 10 ottobre, dalle ore 9.30, un seminario sul tema “Strategie e azioni finalizzate all’eradicazione della peste suina africana”, presente in Sardegna da 36 anni, progetto pilota per la realizzazione di una campagna di informazione e comunicazione, organizzato da #Copagri Sardegna e #Laore Sardegna.

I lavori verranno moderati e coordinati da Pietro Tandeddu (coordinatore regionale di Copagri Sardegna). Dopo i slauti e l’introduzione di Ignazio Cirronis (presidente regionale di Copagri Sardegna) e i saluti di Giuseppe Loi (sindaco di Villagrande), interverranno Dino Garau (direttore Servizio Sanità Animale della ASL di Lanusei), sul tema “Problematiche relative all’eradicazione della peste suina africana”; Giovanni Salis (consulente dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità), sul tema “Ipotesi di revisione e aggiornamento del piano di eradicazione”; Sebastiano Piredda (direttore generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura), sul tema “Misure di sostegno per il comparto suinicolo”; Sebastiano Porcu (Agris), sul tema “Le attività di ricerca relative alla salvaguardia e valorizzazione del suino autoctono sardo”; Giuseppe Fruttero e Tonello Abis (tecnici Laore), sul tema “Sistemi razionali di allevamento suinicolo e schema progetto Laore”.

Seguirà il dibattito, al quale è prevista la partecipazione degli assessori dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e della Sanità, Luigi Arru; del capogruppo della V commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, e di Luigi Crisponi, vicepresidente della stessa Commissione.

 Combattere la peste suina africana è compito delle istituzioni che sinora non sono riuscite nell’intento, ma è anche interesse primario degli allevatori che Copagri invita a collaborare. Occorre una strategia comune e condivisa tra tutti gli enti coinvolti: assessorati, Asl, enti locali, allevatori e le loro organizzazioni, sapendo cosa si deve fare, come e chi lo deve fare. «Occorre prendere atto – afferma Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri – che in questa fase il pascolo brado non può essere esercitato e che tutti i suini devono essere anagrafati. Bisogna favorire con misure adeguate l’emersione degli animali irregolari senza disperdere il patrimonio eccezionale rappresentato dal suino sardo, una delle sei razze suine autoctone riconosciute in Italia, che ha una potenzialità immensa». Secondo Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri Sardegna, «sarà quindi possibile lavorare per ottenere il riconoscimento della DOP “porchetto sardo” da latte che rappresenta la produzione prevalente e tipica degli allevamenti sardi e, un domani, davanti ad un soggetto organizzato, lavorare ad una DOP per le carni di suino sardo come fatto per la razza “cinta senese” in Toscana, il cui lardo, per non citare le produzioni più nobili, ha prezzi di tutto rispetto».

Dal canto la Regione, con il nuovo Psr, favorirà il processo con un premio legato al mantenimento della razza sarda e, come nuova misura, con un rimborso delle maggiori spese sostenute per garantire il benessere degli animali, misura fino ad oggi prevista esclusivamente per gli ovicaprini.

Come scritto il numero delle aziende è calato, tanto che che il fabbisogno locale di carni suine è soddisfatto solo per il 53%. Nell’Isola rimangono 69 salumifici che ormai lavorano solo carni provenienti dalla penisola e dall’estero. Il valore dei salumi, rilevato sulla base di  un consumo di 300.000 quintali, ammonta a 125 milioni di euro senza alcuna ricaduta positiva sugli allevatori sardi.

Gli assessori regionali dell’Industria, Maria Grazia Piras, e dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, hanno visitato gli stabilimenti #As Do Mar di Olbia, ospiti del patron dell’azienda di tonno in scatola, Vito Gulli, e del sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. Agroalimentare, innovazione industriale, credito alle imprese e filiera della pesca.

«È stato un incontro di ascolto e conoscenza – ha spiegato l’assessore Piras – un momento importante, ricco di spunti utili ad arricchire il progetto di valorizzazione dell’agroindustria, su cui questa Giunta intende puntare notevoli energie, partendo innanzitutto dal riallungare le filiere. Sulle risorse da mettere in campo stiamo studiando una serie di interventi finanziari che favoriscano gli investimenti per le nuove imprese, ma anche per quelle già esistenti che intendono rilanciare e far crescere le proprie attività.»

I due assessori e Gulli (proprietario del marchio #Manzotin delle carni in scatola) hanno anche parlato del settore carni bovine. «Si tratta di un progetto a medio termine – hanno osservato gli esponenti della Giunta Pigliaru – sul quale bisogna lavorare e fare le valutazioni sulla base produttiva presente in Sardegna». 

«In questi anni di crisi economica – ha detto Elisabetta Falchi – il settore agroalimentare non ha avuto particolari contraccolpi negativi ed è lì che è necessario puntare per creare occupazione e crescita. Dobbiamo fare sistema e lavorare sulle filiere, valorizzando l’unicità del nostro patrimonio ambientale e la qualità dei prodotti isolani. Attraverso disciplinari di produzione e percorsi di tracciabilità – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – permetteremo ai consumatori di scegliere bene e con sicurezza, favorendo allo stesso tempo la promozione e l’apertura di nuovi mercati.»

Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia

Nell’ambito del programma di informazione, ascolto e confronto sui territori, promosso dall’assessorato dell’Agricoltura da alcuni mesi, oggi l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi ha incontrato oggi nell’aula consiliare del comune di Arzachena, allevatori, agricoltori, rappresentanti delle associazioni di categoria e amministratori locali e regionali. Un faccia a faccia a tutto campo che ha toccato i temi della nuova Politica agricola comunitaria (Pac) 2014-2020, del prossimo #Programma di sviluppo rurale (Psr) e che si è soffermato in particolare sul settore bovino da carne, fortemente radicato in Gallura. Proprio per l’acquisto dei riproduttori di razza, la Giunta Pigliaru ha stanziato la settimana scorsa circa un milione di euro.

«Il finanziamento per il benessere animale bovino – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – sarà garantito anche nel prossimo Psr. Perché avere allevamenti sani vuol dire produrre alimenti di maggior qualità che dobbiamo accompagnare nel trovare nuovi mercati. La Sardegna ha una ricchezza, una marcia in più che tutto il mondo ci invidia: l’ambiente è la nostra miniera d’oro, che dobbiamo tutelare e valorizzare al meglio.»

Nel corso dell’incontro, si è parlato inoltre di viabilità rurale, infrastrutture idriche ed elettriche che permettano alle aziende di innovare e mettersi al passo con i colleghi delle realtà più virtuose della penisola.

«Per avere forza sui mercati e perché il lavoro sia compensato come merita dobbiamo puntare sull’aggregazione fra produttori, allargando le filiere e facendo sistema fra tutti gli attori in campo – ha osservato Elisabetta Falchi – la Regione sta studiando interventi anche sul versante del credito, perché le nostre aziende agricole non vanno lasciate sole.»

Alle domande poste dal pubblico sul prossimo bando di primo insediamento in agricoltura, Elisabetta Falchi ha risposto: «Niente a che vedere con il passato, noi sosterremo chi veramente lavora nelle campagne, chi si aggrega in organizzazioni di produttori o in cooperative».

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Sulla lotta alla #lingua blu, il #ministero della Sanità promuove la Sardegna, un «esempio positivo esportato in tutta Italia».

«La Sardegna è un esempio positivo per tutta Italia per diversi motivi – spiega  Giovanni Savini, responsabile nazionale per la blue tongue (LOIE), direttore dell’istituto zooprofilattico Molise-Teramo e referente delle malattie esotiche IZS Abruzzo-Molise, oggi a Cagliari, all’assessorato regionale della Sanità, per un incontro inter-istituzionale sulla febbre catarrale degli ovini – e il principale è il successo ottenuto nella lotta al sierotipo 1. Per capire meglio il fenomeno è sufficiente guardare i numeri: 34.720 capi morti al 1′ ottobre 2013, senza campagna vaccinale. 12 capi morti alla data di oggi, 1′ ottobre 2014, dopo la campagna di vaccinazioni.»
«La situazione epidemiologica della lingua blu in Sardegna – dice l’assessore della Sanità, Luigi Arru – è molto diversa dallo scorso anno e il nostro vaccino è utilizzato in diverse parti d’Italia. In Abruzzo e in Umbria si stanno organizzando per fare una campagna di vaccinazioni uguale alla nostra. Dall’isola sono anche partite in Abruzzo 40mila dosi di vaccini per tamponare l’emergenza.» Il vaccino utilizzato quest’anno è spento, ovvero con virus inattivato, efficace e sicuro. «Può essere utilizzato – aggiunge Arru – anche in gravidanza, non provoca aborti, immunizza le madri che trasmettono l’immunità agli agnelli. Ciò non toglie che debbano essere fatte anche tutte le azioni di igiene zootecnica per la lotta all’insetto vettore, che gli allevatori ben conoscono e che in futuro saranno potenziate.»

Il virus della blue tongue si sposta dal nord Africa verso la Sardegna, incidendo su tutto il bacino del Mediterraneo, dall’isola poi si dirige trasportata dall’insetto vettore verso la zona di Viterbo e Grosseto. «La Sardegna può vantare due grandi successi – dice il professor Marco Pittau, direttore delle malattie infettive alla facoltà di Veterinaria di Sassari – aver debellato la brucellosi e aver bloccato il siero tipo 1 del virus della lingua blu. E’ fondamentale per noi diffondere queste risultati ottenuti grazie allo studio e alle vaccinazioni mirate perché tutti gli allevatori d’Italia si convincano che questo è il modello e il protocollo da seguire”. Esistono infatti 26 sierotipi in diffusione dal nord Africa. “E’ la strategia del virus – aggiunge Pittau – quella di cambiare sierotipo. Per questo è importantissimo cercare di individuarlo e creare il vaccino specifico e nelle giuste quantità. Stabilito che esiste il modo per contrastare la malattia, ci prepariamo per tempo».
All’incontro inter-istituzionale, insieme all’assessore della Sanità Luigi Arru e al dottor Giovanni Savini, hanno partecipato tutti i dirigenti delle Asl, il professor Marco Pittau, direttore delle malattie infettive alla facoltà di Veterinaria di Sassari, il direttore generale di Ara, Marino Contu ,e per il Servizio Sanità animale del ministero, Ugo Santucci. Ancora Marcello Tidore, direttore del servizio prevenzione regionale, e il direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura Sebastiano Piredda, assessorato in prima linea con la titolare, l’assessore Elisabetta Falchi, nella lotta contro la febbre catarrale. 
Nel corso del vertice, si è discusso anche della situazione epidemiologica, dei dati sulla campagna vaccinale in atto e nello specifico al numero dei capi vaccinati e dei possibili effetti collaterali, della strategia vaccinale e della programmazione della campagna di vaccinazioni per il 2015, profilassi diretta e indiretta. 

Piantagioni di carciofi

L’assessore Elisabetta Falchi alla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge n. 16 approvata dal Consiglio regionale lo scorso agosto che prevede norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale, agrobiodiversità, marchio collettivo e distretti. La parte che il governo ha deciso di portare all’attenzione della #Corte Costituzionale per presunta illegittimità è proprio quella che riguarda l’istituzione di un marchio collettivo di qualità agroalimentare regionale. 

«Forniremo, come abbiamo fatto fino a oggi – ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – il massimo sostegno al consiglio regionale per organizzare la replica al governo.»

«Ho sostenuto, insieme alla Giunta, l’iniziativa del cConsiglio – ha aggiunto l’assessore Falchi – perché ritengo che si tratti di una legge importante per rilanciare l’agroindustria sarda. Se si tratterà di piccole modifiche formali credo che si possano apportare. Se invece il governo vuole intervenire sul diritto della Sardegna a legiferare in questo campo dovremo dare battaglia.»

La Giunta regionale punta sulla valorizzazione delle carni bovine di alta selezione. Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ieri ha approvato una delibera che stanzia un milione di euro a favore delle aziende zootecniche sarde specializzate nell’allevamento dei bovini di razza pregiata. I fondi sono relativi all’anno 2014 e serviranno per migliorare la produzione attraverso l’acquisto di capi riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata. Gli animali dovranno essere di razza pura e iscritti al libro genealogico delle razze bovine Charolais, Limousine, Chianina e Piemontese, oppure iscritti al registro anagrafico delle razze autoctone a diffusione limitata, di razza pura Sarda, Sardo Modicana e Sardo Bruna.
«Il finanziamento – sottolinea l’assessore Falchi – è importante perché gli allevamenti di razza bovina pregiata rappresentano per la Sardegna un grande valore economico, unito al rispetto delle tradizioni e della biodiversità animale.»
Il programma di spesa, secondo quanto prevede la delibera, sarà attuato dall’agenzia #ARGEA.

Palazzo della Regione 1 copia
La Giunta regionale ha approvato oggi le linee guida per la #Riforma degli Enti locali: dalla primavera del 2015 giungono a scadenza naturale le Province. L’esecutivo, infatti, ha approvato la delibera di indirizzo proposta dall’assessore Cristiano Erriu che prevede principi e finalità dei provvedimenti che andranno a costituire il cuore della Riforma.

L’esecutivo, riunitosi nel palazzo di viale Trento a Cagliari, ha approvato inoltre una delibera di indirizzo, proposta sempre dall’assessore degli Enti locali Erriu, sulla realizzazione di un unico strumento elettronico, una piattaforma informatica, che governerà l’acquisizione di beni servizi e appalti e coinvolgerà anche l’assessorato della Sanità e dei Lavori pubblici. Uno strumento di questo tipo gestirà servizi per un miliardo e 400mila euro e porterà, appunto, alla istituzione del Mercato Elettronico della Regione Sardegna.

Sempre dall’assessore Erriu è stata presentata la delibera sui progetti pilota per il riutilizzo turistico delle borgate marine. Nello specifico si tratta di un investimento di 2 milioni di euro per Alghero Fertilia. Il progetto per Fertilia prevede il recupero di immobili in stato fatiscente come l’ex cinema, l’ex casa del fascio e la ex torre littoria. L’attuazione del piano si articola in tre fasi: la prima e la seconda comprendono immobili da destinare a strutture pubbliche, mentre la terza comprende sia immobili per attività commerciali che a residenze.

La Regione, infine, ha dato il via libera alla delibera del titolare dell’Urbanistica, per l’alienazione a favore del comune di Villanovatulo, al prezzo simbolico di un euro, di alcune aree e immobili da destinare ad attività turistica. La zona interessata si trova nei pressi del Lago Flumendosa e del percorso del Trenino Verde.

La Giunta ha inoltre approvato una delibera con la quale si ottempera alla sentenza del Tar che, accogliendo un ricorso di un cittadino, ha disposto che si ridisegnasse – correggendolo e riducendolo – per la prima volta in Sardegna, il perimetro del centro storico di San Teodoro. L’esecutivo ha deciso di impugnare la sentenza con richiesta di sospensiva.

In materia di lavoro l’assessore Virginia Mura, di concerto con l’assessore della Sanità Luigi Arru, ha proposto la programmazione il finanziamento di percorsi formativi per le qualifiche di operatori socio-sanitari. L’intervento finanziario è di 6 milioni di euro.

Via libera dalla Giunta regionale anche all’istituzione del Comitato di monitoraggio dell’andamento della gestione delle aziende sanitarie e della qualità dell’erogazione dei LEA, proposta dall’assessore Luigi Arru. Sempre in materia di sanità, approvato il censimento degli immobili della Asl 4 di Lanusei e il riordino dell’Istituto Zooprofilattico.

Finanziate infine borse di studio per le scuole di specializzazione in discipline non mediche e della Scuola di Farmacia ospedaliera, per un totale di 230 mila euro. Mentre le risorse assegnate per borse di studio per la frequentazione di Scuole di specializzazione della facoltà di Veterinaria di Sassari ammontano a 174mila euro.

Oltre due milioni e 700mila euro sono destinati alla fornitura gratuita o semi-gratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2014-2015 per le scuole secondarie di primo grado e per il biennio di secondo grado. Grazie all’approvazione della delibera presentata dall’assessore della Cultura e Istruzione Claudia Firino, i libri di testo saranno consegnati alle famiglie in base a dei criteri di reddito stabiliti dall’indicatore Isee.

La delibera proposta dall’assessore Paolo Maninchedda e approvata dall’esecutivo evidenzia la carenza di ingegneri e geologi nei servizi tecnici periferici dell’assessorato. Con la delibera si chiede di riconoscere tali esigenze al fine di potersi avvalere di dirigenti della Regione o provenienti da Enti e Agenzie. Sempre su proposta dell’assessore Maninchedda sono stati stanziati 600mila euro per la messa in sicurezza di invasi montani.

Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi sono stati approvati sia il conto consuntivo 2013 dell’agenzia Argea, sia il rendiconto consuntivo dell’agenzia Agris. Nulla osta alla previsione di Bilancio da parte della Giunta Pigliaru per la variazione di Bilancio di previsione 2014 dell’agenzia Laore. Un milione di euro infine per il miglioramento della qualità delle carni bovine, attraverso l’acquisto di capi di bestiame altamente selezionati.

Dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano arriva la proposta di una procedura di verifica per due cave, la prima nel comune di Telti e la seconda nel comune di Santa Giusta.

Approvata, infine, la delibera dell’assessore Raffaele Paci per il recupero e la riscossione dei crediti regionali e la definizione delle direttive per rinegoziare le convenzioni con le Banche incaricate della gestione dei crediti della Regione.

 

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è intervenuta sulla protesta dei lavoratori del #Consorzio di bonifica del Basso Sulcis, a Carbonia.
«Pur con tutta la comprensione per il momento di difficoltà – ha detto l’assessore dell’Agricoltura – devo constatare che non sono vere le dichiarazioni fatte all’Ansa da Gianluca Trastus, vicesindaco di Piscinas e dipendente del Consorzio: ho personalmente incontrato due volte i lavoratori. L’ultimo incontro è del 4 giugno scorso e immediatamente ci siamo attivati perché il personale dipendente dell’Ente potesse incassare parte delle spettanze arretrate. La risposta è stata immediata, soprattutto in considerazione del fatto che questa Giunta ha ereditato una situazione annosa e drammatica dovuta alle pessime gestioni che si sono susseguite negli ultimi anni durante i quali i ritardi dei pagamenti degli stipendi era norma.»
«Da quel 4 giugno – ha aggiunto l’assessore Falchi – non ho mai più ricevuto alcuna richiesta di incontro da parte dei dipendenti del Consorzio, mentre è continuato il lavoro degli Uffici regionali che stanno predisponendo insieme al commissario straordinario un Piano di riorganizzazione della struttura che presto verrà sottoposto all’attenzione dei sindacati e delle organizzazioni di categoria agricole. Un intervento fondamentale non più procrastinabile, in modo da arrivare a una gestione razionale dell’ente e della risorsa idrica in favore del territorio.»
«Come già emerso negli incontri del 4 giugno, la mia disponibilità era e resta massima. Ma proprio perché siamo davanti a una delicata fase di ristrutturazione, è necessario che nel confronto tutti siano leali e corretti. Nei prossimi giorni – ha concluso Elisabetta Falchi – farò in modo di incontrare una rappresentanza dei dipendenti.»

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La #Giunta regionale ed il #Movimento Pastori Sardi hanno raggiunto un’intesa, questa mattina, nel Palazzo della Regione di Viale Trento, a Cagliari, sui rimedi da adottare per combattere la #lingua blu, che ha colpito gli allevamenti, e sugli interventi per rilanciare l’attività nelle campagne. Al termine dell’incontro, nel quale la Regione era rappresentata dal presidente, Francesco Pigliaru, e dagli assessori della Sanità, Luigi Arru, e dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, il leader del Movimento, Felice Floris, ha annunciato lo stop alla mobilitazione dei pastori. Le parti hanno superato anche i malintesi sul Piano di sviluppo rurale emersi negli ultimi mesi. 

Non più tardi di ieri sera, intorno alle 20.00, nel corso dell’incontro svoltosi nel Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, nell’ambito della Festa di Sinistra Ecologia Libertà, Francesco Pigliaru aveva detto di non aver capito le ragioni della manifestazione del Movimento Pastori Sardi di qualche giorno fa, ma di essere pronto all’incontro convocato per questa mattina, poi conclusosi con l’intesa.