20 November, 2024
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Elisabetta Giuseppina Falchi 1 copia

Il consigliere regionale del #Partito Democratico Daniela Forma ha espresso soddisfazione per l’operato dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha restituito la speranza alle tantissime aziende agricole sarde danneggiate dagli eventi alluvionali del 18 novembre 2013.

In seguito agli eventi alluvionali è stata assegnata una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro sulla misura 126 del PSR 2007/2013 “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali”. A valere sul relativo bando, purtroppo, sono pervenute ad Argea Sardegna domande per un importo complessivo dell’aiuto pari a circa 70 milioni di euro. A fronte quindi delle 1.248 richieste ritenute ammissibili, solo le prime 317 avrebbero avuto garanzia di finanziamento.

Si sono levate pertanto numerose lamentele da parte degli operatori agricoli e dei sindaci dei comuni della Sardegna i cui territori sono stati interessati dall’alluvione del 18 novembre 2013.

Il consigliere regionale Daniela Forma si è fatta interprete e portavoce dell’esigenza di aumentare la disponibilità finanziaria per la misura 126 del PSR, di modo che si riuscisse a dare risposta a tutte le 1.248 aziende agricole che avevano subito danni e la cui richiesta era risultata ammissibile. Con una interpellanza ha posto il problema all’attenzione dell’assessore regionale dell’Agricoltura che si è dimostrata, da subito, disponibile a fare il possibile per venire incontro alle esigenze di tante aziende agricole così fortemente provate dagli eventi alluvionali.

In questi giorni è arrivata la puntuale risposta che da piena soddisfazione per la positiva risoluzione della questione.

Con decreto del 17 giugno 2014, l’assessore regionale dell’Agricoltura ha sottolineato «che è di primaria importanza assicurare la completa attuazione della misura 126» e, poiché con propria nota aveva già richiesto ad Argea di procedere all’istruttoria di tutte le domande di aiuto risultate ammissibili, ha autorizzato #Argea a richiedere a tutte le aziende agricole la progettazione esecutiva degli interventi richiesti.

«Ora – ha dichiarato Daniela Forma – dovrà avere inizio un fortissimo gioco di squadra tra gli operatori agricoli e Argea: gli operatori agricoli dovranno presentare tempestivamente (30 giorni) la progettazione richiesta mentre Argea dovrà istruire tutte le domande risultate ammissibili e dovrà assumere tutti gli impegni relativi alle domande istruite di modo che la dotazione finanziaria della misura 126 venga esaurita (in altre parole dovranno essere spesi entro il 2014 tutti i 30 milioni di euro previsti dal bando)». Dopodiché, la liquidazione delle domande eccedenti la dotazione finanziaria sarà garantita attraverso le risorse stanziate sulla misura 126 del PSR della Programmazione 2014/2020.

«Grazie all’interessamento dell’assessore regionale dell’Agricoltura – ha concluso Daniela Forma – più di mille aziende agricole messe in ginocchio dagli eventi alluvionali del novembre 2013 avranno ora la possibilità di risollevarsi e ripristinare il proprio potenziale produttivo agricolo. Una grande opportunità che il nostro comparto produttivo attendeva con trepidazione e che ha trovato oggi pronta risposta alle proprie aspettative.»

Le altre delibere approvate oggi
Approvato dalla Giunta un atto di indirizzo per i commissari delle quattro Province soppresse dal referendum abrogativo, le cosiddette nuove Province. Nell’atto si individuano e definiscono i limiti azione dei commissari e si dà una precisa indicazione di contenimento della spesa, a cui i commissari devono rigorosamente attenersi.
Giunta Pigliaru

Laore e Agris cominciano a dialogare tra loro. Una delibera, presentata oggi in Giunta dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, lo sancisce. Il dialogo avviene sui controlli delle produzioni agroalimentari a denominazione e indicazione di origine protetta e a marchio di qualità. La vecchia amministrazione aveva trasferito il compito da Laore ad Agris, lasciando le competenze in Laore. Ora il dialogo permette a Laore di effettuare le verifiche e ad Agris di emettere le certificazioni. Un passaggio indispensabile per evitare il blocco che si era creato. Ma solo una soluzione temporanea in attesa della completa riorganizzazione delle agenzie agricole della Regione.

Sempre su proposta dell’assessore Falchi, sono state approvate altre tre delibere: una che aggiorna i confini del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale, una che proroga i termini di presentazione delle comunicazioni sui reflui, una che stanzia oltre 4 milioni per i Libri genealogici.

Come annunciato in occasione della delibera di commissariamento di Sardegna Promozione, oggi l’assessore del Turismo Francesco Morandi ha presentato la delibera che istituisce l’Unità di missione Expo. La struttura operativa coordina tra loro gli assessorati del Turismo, dell’Agricoltura, della Sanità e dell’Industria. I temi che la Sardegna affronterà nell’esposizione internazionale dell’anno prossimo a Milano riguardano infatti la filiera dell’agroalimentare e la longevità. Proprio per sviluppare questo tema è stato coinvolto anche l’assessorato della Sanità. L’assessorato degli Enti locali inserirà nel programma della Sardegna all’Expo anche il progetto “I borghi della salute” attualmente in fase sperimentale nei paesi della Marmilla. Interessante anche il progetto, proposto da Morandi, “Sardegna spiaggia dell’Expo“. La Giunta, nell’approvare la delibera, si è assunta il compito di continuare a definire gli indirizzi strategici.

La Giunta ha poi approvato la delibera presentata dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che stanzia 6 milioni per la custodia e messa in sicurezza della miniera della “Fluorite di Silius” in liquidazione, in attesa della conclusione delle lunghe procedure relative al bando di concessione vinto da Fluorsid.

Ampia e ricca di valutazioni positive la relazione, approvata dalla giunta, sull’attività dell’Istituto superiore regionale etnografico presentato dall’assessore della Cultura Claudia Firino. Positivo anche il bilancio economico dell’Isre.

La Giunta ha poi approvato lo statuto dell’Agenzia regionale del lavoro presentato dall’assessore Virginia Mura e due delibere presentate dall’assessore della Sanità Luigi Arru. Con la prima si avviano i piani personalizzati di sostegno relativi alla legge 162. Con la seconda vengono stanziati 500mila euro a favore delle associazioni di volontariato che operano nel campo dell’assistenza agli infermi.

Prorogata, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore agli Affari generali Gianmario Demuro, la validità della convenzione tra la Regione e la società in house SardegnIT. La scadenza è ora il 31 dicembre 2014.

Tra le delibere presentate dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci, una precisa lo sconto Irap per le amministrazioni pubbliche con attività commerciali e una trasferisce 11mila euro da fondo di riserva al piano di stabilizzazione dei precari.

Infine le tre delibere presentate dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano e approvate dalla Giunta. Con la prima si definisce un accordo con Comieco per la raccolta e il riciclo degli imballaggi. Un accordo analogo, ha annunciato Spano, è in corso di definizione, con il Consorzio regionale carta e cartone. Con la seconda si approva il bilancio della Conservatoria delle coste. Con l’ultima si aggiorna il piano di gestione dei rifiuti del porto di Arbatax.

 

Consiglio regionale 42 copia

Il #Consiglio regionale ha approvato il Testo unificato n. 32-40/A “Disposizioni in materia di concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura”.

Il presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto la discussione generale sul Testo unificato, licenziato all’unanimità dalla Quinta Commissione lo scorso 4 giugno, dando la parola a Luigi Lotto, presidente del parlamentino delle Attività produttive e relatore del provvedimento. Il testo mette insieme il Dl n. 40 della Giunta regionale e la proposta di legge n. 32 presentata dal gruppo del Partito Democratico.
«Con questa iniziativa – ha detto Lotto –  si punta ad uniformare la normativa regionale a quella nazionale in modo da consentire al settore ittico di operare con regole certe». Il testo introduce la proroga al 2020 delle concessioni demaniali ai fini della pesca e dell’acquacoltura già disposta a livello statale. «Questo intervento – ha proseguito il relatore – consentirà agli operatori, in questo periodo di passaggio, di poter crescere e guardare con serenità alla scadenza del 2020 e utilizzare le risorse messe a disposizione del settore».
Il testo unificato prevede, inoltre, la revoca delle procedure di evidenza pubblica già avviate e relative alle concessioni per la pesca e l’acquacoltura interessate alla proroga. Vengono escluse dalla legge le concessioni nelle acque di Olbia la cui gestione amministrativa rientra nella competenza dell’Autorità portuale. «Per la loro peculiarità – ha spiegato Lotto – queste concessioni dovranno essere trattate in modo diverso».

Ha quindi preso la parola l’ex assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi (Forza Italia). «Questa che ci apprestiamo a votare – ha detto l’esponente azzurro – è una norma necessaria e doverosa che ci consente di uniformarci alle direttive nazionali». Nell’intervento dell’ex assessore anche una nota polemica: «La stessa norma, proposta nella scorsa legislatura con un emendamento aggiuntivo alla legge finanziaria, venne inspiegabilmente bocciata dall’opposizione». Cherchi, ribadendo la necessità di dare risposte rapide ai settori produttivi, ha annunciato il suo voto favorevole al provvedimento.

Il consigliere del gruppo “Sardegna”, Edoardo Tocco, ha ripreso il concetto espresso dal suo collega Oscar Cherchi, riguardo al fatto che il provvedimento all’esame dell’Aula segua il percorso già tracciato dalla precedente giunta nelle fasi conclusive della passata legislatura. L’esponente della opposizione è, dunque, entrato nel merito del testo di legge ed ha affermato che, pur concordando sulla necessità delle proroghe per le concessioni, serve porre attenzione alle strutture che insistono nelle aree oggetto di concessione. Edoardo Tocco ha citato gli esempi del cagliaritano e in particolare dell’area lagunare di Santa Gilla per ribadire che «serve una nuova strategia che valorizzi e intervenga sul patrimonio immobiliare che in molti casi è inadeguato e fatiscente». Il consigliere Tocco ha concluso auspicando una ricognizione del patrimonio immobiliare per valorizzarne il recupero e il riutilizzo in termini produttivi.

Il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha replicato all’ex assessore regionale dell’Agricoltura e Pesca, Oscar Cherchi, affermando che «nella passata legislatura la minoranza era solo la minoranza e non avrebbe potuto impedire, dunque, la discussione e l’approvazione del provvedimento per prorogare le concessioni». A giudizio dell’esponente del centrosinistra, la proposta a cui Cherchi ha fatto riferimento non ha avuto esito positivo perché «erano tante le perplessità di numerosi consiglieri dell’allora maggioranza di centrodestra». Solinas ha ribadito l’utilità del provvedimento all’esame del Consiglio e ha definito la proroga «indispensabile». Sono tante le aziende del comparto pesca, ha spiegato il presidente della Quarta commissione, che hanno le pratiche di finanziamento bloccate, proprio perché mancano le concessioni. Antonio Solinas, si è poi rivolto direttamente all’assessore dell’Agricoltura e della Pesca per richiamare l’attenzione sulle tensioni a Santa Gilla e nel compendio ittico di Cabras. «Serve la verifica della produttività – ha affermato Solinas, sottolineando che sia a Santa Gilla che a Cabras lavorano meno operatori di quanti potrebbero – per la chiusura messa in atto da parte dei concessionari all’ingresso di nuovi operatori».

Il consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, ha ricordato il positivo passaggio in commissione del provvedimento all’esame dell’Aula e ha ribadito come la legge in discussione segua la linea tracciata dalla precedente giunta. Il consigliere della minoranza ha evidenziato «il percorso contiguo» delle concessioni per le attività di pesca e quelle per concessioni demaniali turistiche. In proposito l’ex assessore regionale del Turismo ha lamentato procedure troppo lunghe e complesse per il rilascio degli atti concessori e ha auspicato una semplificazione attraverso atti amministrativi, rilasciati dal competente assessorato.

Il consigliere Marco Tedde (FI) ha affermato che, con il percorso della legge in esame, «l’opposizione ha chiarito il suo ruolo costruttivo in aula e in commissione, facendo di tutto perché il provvedimento arrivasse in aula in tempi brevissimi e armonizzando la norma regionale con quella nazionale in modo da favorire gli operatori in attesa dei bandi per le nuove concessioni». Abbiamo di fronte un arco temporale nuovo, ha proseguito Tedde, «che consentirà agli operatori del settore di rientrare dagli investimenti in questo momento difficile». Nel testo, tuttavia, c’è secondo il consigliere di FI, «un punto che suscita perplessità relativo alle concessioni di Olbia dove, se il Consiglio non ha competenza perché la stessa è in capo all’autorità portuale è inutile dirlo in una legge, così come sembra intruso il passaggio riguardante la pesca del corallo; qui gli operatori sono in attesa da tempo di conoscere in quale scenario potranno operare ed è giusto che abbiano risposte».

Il consigliere Gianmario Tendas (Pd) ha sottolineato che «il testo unificato è una buona sintesi che qualifica il provvedimento anche in prospettiva, per altre indicazioni importanti frutto del confronto avvenuto in commissione con la struttura tecnica». A breve e medio termine, ha aggiunto Tendas, «occorre intervenire con la ricognizione sistematica di tutti i beni demaniali destinati alla pesca nel quadro di una gestione corretta del patrimonio demaniale con l’obiettivo di creare una vera e propria filiera produttiva». «Su questa linea c’è un largo consenso delle cooperative e dei consorzi del settore – ha detto ancora Tendas – e ciò rappresenta una ottima base di lavoro per varare in tempi brevi una legge organica di riordino che permetta al settore di sviluppare le sue potenzialità produttive, anche sfruttando l’opportunità dei fondi europei».

A nome della Giunta, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha definito il dibattito svoltosi in Consiglio «positivo e propositivo, non punto di arrivo ma di partenza per rilanciare il comparto dopo analisi complessiva delle concessioni che l’assessorato sta completando sia per vedere quali compendi dovranno andare a bando che per valutare le migliori politiche per i prossimi anni». Domani, ha poi annunciato l’assessore, «parteciperò a Roma ad una riunione della conferenza Stato – Regioni in cui si discuteranno le nuove politiche per la pesca, passaggio essenziale per decidere come rilanciare il settore». La proroga di 5 anni, ha aggiunto, «ci permetterà di lavorare in tranquillità per programmare bene una nuova politica della pesca, nel rispetto delle norme contenute nelle attuale concessioni, superando la fase attuale in cui non abbiamo sfruttato in modo ottimale le nostre risorse». Per quanto riguarda la situazione di Olbia, ha concluso l’assessore, «confermiamo la volontà di avviare procedure ad evidenza pubblica entro 31 dicembre».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli della legge, che l’Aula ha approvato.

Il presidente ha dato, poi, la parola a Luigi Lotto (Pd), presidente della commissione Attività produttive, per il parere sui due emendamenti presentati. Il primo, aggiuntivo, (Meloni e più) prevede che all’articolo 1, dopo il comma 3 si aggiunga il seguente comma: “4. Le concessioni di cui al comma 3 dovranno essere assentite mediante procedura di evidenza pubblica entro il 31 dicembre 2014”, il secondo, soppressivo totale, (Meloni e più) prevede all’articolo 1 comma 3, dopo le parole “Golfo interno del comune di Olbia, le parole “la cui gestione amministrativa si svolge nel rispetto delle funzioni proprie della competente Autorità portuale”.

Lotto ha dato pare positivo su entrambi gli emendamenti e ha aggiunto, rivolgendosi all’opposizione, che «negli ultimi 30 anni, non si è mai affrontata la situazione del settore della pesca con la giusta attenzione». Il consigliere del Pd ha esortato i colleghi, di tutti gli schieramenti, a lavorare insieme «perché il settore diventi il vero volano dell’economia sarda», confermando l’impegno della commissione da lui presieduta. Parere positivo sugli emendamenti è stato poi dato anche dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, per conto della Giunta regionale, perché rende più chiara la legge ed evita problemi di competenze.

Il presidente Ganau ha, quindi,  dato la parola al primo firmatario di entrambi gli emendamenti, Giuseppe Meloni (Pd). Sul primo il consigliere di maggioranza ha specificato come il testo sia fondamentale per evitare condizioni di disparità nel golfo di Olbia tra i diversi operatori. «E’ una situazione che va avanti da 30 anni e che riguarda  una delle realtà produttive più importanti di Olbia, che ha vissuto fasi difficili anche nei rapporti con Regione. Ci sono grosse situazioni di irregolarità – ha detto Meloni – che non consentono neanche l’accesso ai contributi. È emersa l’esigenza di regolarizzare la situazione e questa è l’occasione giusta: entro il 31 dicembre 2014 tutte quelle aree dovranno essere poste a bando». Meloni ha poi spiegato che l’emendamento n. 2 consente di «non appesantire una norma in merito a una situazione che si definirà nei prossimi mesi».

Ha quindi preso la parola Oscar Cherchi (Forza Italia) che ha giudicato “inutile” la presentazione degli emendamenti al provvedimento. «Francamente – ha sottolineato Cherchi – non capisco questi emendamenti il cui contenuto è già previsto dal comma tre dell’art. 1».

Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione l’emendamento soppressivo parziale n. 2 che corregge l’articolo 3, nella parte in cui ricorda la competenza dell’autorità portuale sulle concessioni demaniali nelle acque di Olbia. L’emendamento è stato approvato dal Consiglio. Via libera anche all’art. 1, con il relativo emendamento aggiuntivo n. 1, e all’articolo 2. L’esame del provvedimento si è concluso con la votazione finale al testo che è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea.

Consiglio regionale 3 copia
La #Giunta regionale ha approvato la delibera, presentata dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, che stanzia 350mila euro per la bonifica del rio San Giovanni, in provincia di Olbia Tempio. Le acque erano state inquinate in seguito all’esondazione del rio che aveva coinvolto due cisterne contenenti liquidi combustibili. La situazione, soprattutto in vista dell’estate, ha imposto una accelerazione dei tempi, senza attendere l’intervento imposto dalla Provincia alla società responsabile dell’inquinamento.L’assessore Spano ha portato all’approvazione anche due delibere relative ad autorizzazioni per la cava per estrazioni di inerti di Petru Puciu, comune di Telti, e per la discarica per rifiuti non pericolosi di Monte Coldiaru, Ozieri.L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha portato all’approvazione della Giunta due delibere di variazione di bilancio per Argea e Laore e il bilancio di previsione 2014 e 2014-2016 di Agris, la società regionale di ricerca scientifica nel campo dell’agricoltura.

Anche le delibere proposte dall’assessore del Turismo, Francesco Morandi, e approvate dalla Giunta riguardano spostamenti di bilancio che hanno l’obiettivo di rafforzare la capacità di promozione di settori di turismo interessanti. Una delibera punta a recuperare piccoli finanziamenti sparsi e inutilizzati per concentrarli sulla promozione della Sardegna sui mercati internazionali con particolare riferimento al turismo congressuale e ai viaggi d’affari. Con l’altra delibera, rinunciando a settori meno interessanti, si finanzia lo sviluppo del cicloturismo e del turismo nautico.

L’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras, ha portato al voto per l’approvazione definitiva una delibera che modifica le direttive per i contributi alle imprese della Sardegna centrale.

Approvazione definitiva anche per la delibera, presentata dall’assessore Raffaele Paci, sul patto di stabilità interno, quella con cui si sono definiti i plafond di spesa euro compatibile.

 

Pecore 1 copia

Circa 7 milioni e mezzo in più all’anno per gli allevamenti ovi-caprini sardi. Questo è il risultato della riunione decisiva della Conferenza Stato-Regioni che si è svolta ieri a Roma, a cui ha partecipato l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, sull’attuazione concreta per i prossimi sette anni della nuova Pac, la Politica Agricola Comune. I finanziamenti per l’ovi-caprino si aggiungono all’aumento complessivo di 160 milioni per 5 anni dei contributi comunitari all’agricoltura sarda. 
«L’incontro – sottolinea l’assessore Falchi – è stato fondamentale per la configurazione della Politica Comune Agricola così come verrà applicata in Italia, e quindi in Sardegna, nei prossimi anni. Siamo arrivati alla stretta finale e le decisioni sono sostanzialmente quelle conclusive. Nell’ultimo mese abbiamo lavorato duramente per riuscire a garantire alla Sardegna un risultato positivo, recuperando il ritardo accumulato dalla Giunta precedente, che abbiamo scoperto al nostro insediamento. In particolare ci siamo impegnati con determinazione per presidiare i settori strategici del comparto agricolo della nostra isola – l’allevamento ovi-caprino in particolare – difendendo nei negoziati i benefici a suo favore. La Sardegna non può più permettersi di perdere tempo, né di distrarsi. Dobbiamo continuare a concentrare tutti i nostri sforzi e cercare di portare a casa i migliori risultati possibili, come abbiamo fatto in questa occasione.» 
L’assessore è riuscita ad ottenere l’inserimento nel Piano Zootecnico del settore ovi-caprino, comparto centrale per l’economia agropastorale della Sardegna, assicurando in questo modo agli allevatori sardi di poter godere dei premi per il sostegno alle produzioni di qualità e ai miglioramenti genetici. 
In particolare è stata prevista una Misura destinata ai premi per il settore “zootecnia ovi-caprina”, con un plafond complessivo di 15 milioni di euro. 
Le risorse sono destinate: 
– al “Premio ovini” (9,5 milioni di euro), finalizzato a ridurre i rischi sanitari derivanti dalla diffusione delle scrapie attraverso un apposito piano di selezione; di questi circa 2,5-3 milioni sono destinati alla Sardegna 
– al “Premio agnello capi ovi-caprini IGP” (5,5 milioni di euro) concesso agli allevatori che certificano capi idonei alla macellazione come IGP. Il 90 per cento degli agnelli Igp sono sardi e quindi circa 5 miliuoni di euro sono destinati agli allevamenti nell’isola. 
«Sono soddisfatta – evidenzia l’assessore Falchi- abbiamo ottenuto un risultato importante, quasi insperato, invertendo una tendenza che stava marginalizzando la Sardegna e uno dei suoi comparti più rilevanti. In particolare voglio sottolineare la prospettiva positiva che abbiamo ottenuto per l’IGP Agnello di Sardegna e tutto ciò che questo significa per il futuro della nostra realtà agro-pastorale. Questo successo dimostra che, oggi più che mai, abbiamo necessità di coniugare la capacità strategica con la velocità operativa. L’evoluzione nazionale ed internazionale del mondo produttivo e di quello commerciale non ci permette di procedere con incertezza. Dobbiamo assumere un approccio pragmatico, orientato ai risultati, privilegiando l’efficacia delle scelte alla polemica e facendo prevalere le ragioni comuni, perché comuni sono i problemi nostri in quanto sardi.»
Un altro risultato di rilievo riguarda il “Piano Seminativi” e in particolare la Misura “Premio colture proteiche” relativa alla produzione di leguminose da granella, che prevede per le aziende del sud Italia un plafond complessivo di 53,7 milioni di euro, oltre all’aiuto per la coltura del frumento duro. 
L’assessore Falchi ha annunciato che entro il mese di giugno intende convocare una riunione operativa degli Stati generali dell’agricoltura sarda per esaminare lo scenario della PAC 2014/2020 così come è stato definito e concordare il piano delle iniziative da attivare per affrontare in modo competitivo il prossimo futuro.

Elisabetta Giuseppina Falchi 1 copia

Oggi, martedì 27 maggio, l’assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale Elisabetta Falchi parteciperà alla Conferenza Stato-Regioni.

«Si tratta di un passaggio delicatissimo, di assoluto rilievo per il rilancio dell’agricoltura sarda nei prossimi sette anni – sottolinea l’assessore Falchi -. Siamo impegnati con tutte le nostre forze dalla metà di aprile a recuperare il terreno perduto nel semestre settembre 2013/febbraio 2014, periodo in cui la Sardegna non ha svolto come avrebbe dovuto il proprio compito sul piano politico-istituzionale. Le trattative e le scelte della fase attuale sono di fondamentale importanza, perché caratterizzeranno sul piano operativo buona parte del futuro della nostra agricoltura e, quindi, dell’economia della nostra regione. Ecco perché dobbiamo avere ben chiari i nostri obiettivi e puntare con decisione ad ottenere risultati concreti a beneficio dell’agricoltura e del sistema agroalimentare sardi. 

Dobbiamo pensare a chi davvero coltiva la terra e alleva animali, assicurando così la produzione di alimenti sani e sicuri per tutti. Dobbiamo dedicare sforzi specifici ai giovani agricoltori, per ridare vitalità alle zone rurali e salvaguardare il nostro territorio. Dobbiamo imprimere una decisa accelerazione verso la modernizzazione e l’innovazione del settore, avendo come obiettivo generale la qualità delle nostre produzioni. 

Per questo ci stiamo battendo per far valere le nostre ragioni in un negoziato nel quale la complessità degli aspetti tecnici richiede da un lato competenza e visione d’insieme e, dall’altro, attenzione ai dettagli operativi capaci di fare la differenza.» 

L’importanza centrale della fase attuale e delle sue evoluzioni è confermata dalle tensioni che stanno caratterizzando il percorso decisionale, con un’aspra dialettica incrociata tra Ministero, Regioni, Province Autonome, commissione Agricoltura della Camera e associazioni dei produttori.

“Gli ultimi incontri – in particolare quelli del 23 e del 30 aprile – hanno visto un confronto acceso su proposte sensibilmente diverse – conferma l’assessore Falchi -. Non si può ignorare, infatti, che le Regioni hanno, per le diverse caratteristiche strutturali dei propri comparti agricoli, interessi spesso divergenti. E a loro volta i diversi settori del comparto produttivo hanno esigenze ben distinte. 

La Sardegna non deve avere paura, in casi come questo, di evidenziare con chiarezza le proprie specificità e difendere le proprie posizioni con determinazione. 

La PAC e, in generale, le politiche comuni europee non sono mai “neutre”, così come non lo è nessuna decisione. 

Sta a noi mettere in campo tutte le migliori energie – progettuali, negoziali e operative – per affrontare in modo efficace appuntamenti come questo.»

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Inizia oggi una settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale.

La #Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta dall’on. Francesco Agus, avvierà le audizioni sulle riforme. Giovedì 29 maggio, alle 10.00. saranno sentiti i rappresentanti del Consiglio delle Autonomie Locali. Alle 11,00 quelli di Anci, Asel, Aiccre e Lega Autonomie.

Per venerdì 30 maggio alle 10.00 è  invece fissata l’audizione dei deputati sardi o eletti in Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16,00 toccherà ai senatori sardi e al sottosegretario dei Beni culturali, Francesca Barracciu.

La #Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta dall’on. Gavino Manca, si riunirà giovedì 29 maggio alle 9.30 per formulare il parere al D.L. 9 (Disposizione urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa) e per l’esame della problematiche relative alle biblioteche comunali. In mattinata sarà sentita in audizione l’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino.

La #Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta dall’on. Franco Sabatini, è convocata per giovedì 29 maggio alle 10,00 per l’audizione dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sullo stato di attuazione del Programma di sviluppo rurale e del Programma operativo del fondo europeo per la pesca. L’assessore riferirà anche sulla programmazione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

All’ordine del giorno della Commissione, inoltre, l’esame del  D.L. 9 (Disposizione urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa) e alcuni pareri finanziari. I lavori potrebbero proseguire nel pomeriggio

La #Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta dall’on. Antonio Solinas, si riunirà giovedì 29 maggio, alle ore 10.00 per l’audizione di una delegazione dell’Associazione regionale ex esposti all’amianto sugli interventi di bonifica dei litorali della provincia di Oristano. In programma anche l’esame dei disegni di legge per l’istituzione dei parchi naturali di “Gutturu Mannu” e “Tepilora”. I lavori potrebbero proseguire nel pomeriggio

La #Quinta Commissione (Attività Produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto è convocata per mercoledì 28 maggio alle ore 16.30. Questo l’ordine del giorno:

1) P.l. 4 “Programma operativo FESR 2007/2013, direttive asse IV “Incentivi per la realizzazione di postazioni per la promozione di prodotti espressione dell’identità locale”.

2) P.l. 13 “Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità e dei bio distretti”.

3) P.l. 14 “Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna”.

4) P.l. 15 “Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per prodotti agro-alimentari”.

5) P.l. 16 “Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agro-alimentari di qualità”.

6) P.l. 22 “Conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro”.

Consiglio regionale 3 copia
La Giunta regionale presieduta da #Francesco Pigliaru ha approvato ieri pomeriggio una delibera presentata dall’assessore della Sanità, #Luigi Arru che, con uno stanziamento di 2.227.500 euro rafforza gli interventi a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima. La proposta potenzia ulteriori servizi di supporto a favore delle persone affette da gravi patologie cronico-degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita continuativamente o in stato vegetativo, beneficiarie dell’assistenza finanziata con il programma “Ritornare a casa”. Ancora da #Luigi Arru è stata presentata l’adesione alla sperimentazione nel territorio regionale del modello di intervento P.I.P.P.I. (Programma di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), come da Protocollo di Intesa tra la Regione Sardegna e il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

La Giunta ha poi dato il via libera alla revisione per il 2014 del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi 2014-2016. Presentato dall’assessore dell’Ambiente, #Donatella Spano, il Piano sarà illustrato nel dettaglio il prossimo giovedì alla stampa. Sempre dall’assessorato dell’Ambiente sono arrivati al tavolo della Giunta due disegni di legge molto attesi dal territorio: l’Istituzione del parco naturale regionale di #Gutturu Mannu e di quello di #Tepilora. Approvati dalla Giunta, dovranno ora passare all’esame del Consiglio.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, #Claudia Firino, la Giunta ha poi deliberato la presa d’atto della relazione annuale relativa all’esercizio finanziario 2012 relativamente alle norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna.
Dall’assessorato del Lavoro è arrivata una delibera che stabilisce le nuove modalità e i criteri di finanziamento delle attività connesse previste a favore delle cooperative e volte a migliorare il loro accesso al Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna.

Due le delibere presentate dall’assessore dell’Agricoltura #Elisabetta Falchi: la prima è il disegno di legge che definisce le disposizioni in materia di concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura, con modifiche alla legge regionale n. 19/2012. Si tratta di un disegno di legge che mira non solo ad assicurare la coerenza del quadro normativo complessivo, così da evitare ogni disparità di trattamento tra gli operatori della Sardegna e quelli del resto del territorio nazionale, ma soprattutto a consentire un arco temporale e una prospettiva adeguati ad affrontare correttamente in Sardegna le questioni relative al miglior sfruttamento nelle lagune e negli stagni costieri e quelle relative all’acquacoltura. Con la seconda, poi, è stato individuato il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, con la nomina di #Francesco Putzolu.

In materia di Bilancio, la delibera presentata dall’assessore #Raffaele Paci ha deciso il trasferimento della somma di 11.956.931,48 euro dal capitolo SC05.0001, per far fronte ad una serie di esigenze in ambito sanitario. Si tratta di spostamenti tecnici all’interno del bilancio della sanità.

Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, #Paolo Maninchedda, è stata approvata la proposta di aggiornamento del canone annuale di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico. Riapprovato anche il Piano regolatore del porto di Cagliari, dopo che un ricorso aveva invalidato la precedente approvazione.

Su proposta dell’assessore degli Enti Locali, #Cristiano Erriu, è stata approvata la nomina di # Michele Lavra a commissario straordinario del Comune di Elini, il cui consiglio è stato sciolto in seguito alle dimissioni degli eletti.
Nominati anche due nuovi dirigenti della Regione: sono il direttore generale di Organizzazione e metodo e del personale #Maria Giuseppina Medde e il direttore generale dell’assessorato all’Ambiente #Paola Zinzula.

 

Sede Gal Sulcis a MasainasIgnazio Locci 7 copiaGAL Sulcis

Il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia), lancia l’allarme sulle conseguenze prodotte dai ritardi di AGEA/Agecontrol, nella liquidazione delle risorse legate alle attività dei Gal, i Gruppi di azione locale, nell’ambito dell’attuazione del Psr, il Piano di sviluppo rurale.

«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervengano al più presto presso l’AGEA/Agecontrol, responsabile dell’inoperatività del Gal Sulcis e fonte di molteplici problemi sia per i soggetti beneficiari dei bandi messi in campo dal Gal, sia per i dipendenti – scrive in una nota Ignazio Locci -. Di tutti i bandi portati a termine, infatti, ancora non è stato messo in pagamento alcunché, sebbene i beneficiari abbiano regolarmente rendicontato dopo essere passati per le forche caudine dei precisi protocolli per l’ammissione ai contributi.»

«Nonostante le numerose sollecitazioni – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – l‘ente pagatore (AGEA/Agecontrol) non ha ancora eseguito nessuna liquidazione. Questo sta rischiando di portare al fallimento gli operatori economici che, facendo affidamento sui contributi e sulla regolarità degli iter di pagamento, si sono rivolti al mondo del credito. E come se non bastasse, a soffrire di questa situazione sono anche i dipendenti del Gal Sulcis.»

«I progetti e i contributi sarebbero dovuti servire per ridare slancio al mondo rurale ed avviare la costruzione di un nuovo segmento turistico, ma si stanno rivelando un incubo per le piccole imprese – conclude Ignazio Locci -. Non possiamo accettare che la burocrazia finisca di soffocare il nostro territorio: il governatore e l’assessore competente debbono urgentemente intervenire per sbloccare la situazione presso Agea-ageacontrol.»

«Il pericolo paventato dall’on. Locci è reale – conferma Luciano Cristoforo Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari e presidente di AssoGal – il compito dei Gal si esaurisce con la pubblicazione delle graduatorie dei bandi, dopodiché la rendicontazione e la liquidazione sono di competenza di AGEA/Agecontrol. Questa situazione sta creando grossissimi problemi ai beneficiari dei bandi e potrebbero creare difficoltà agli stessi Gal nel rapporto con i dipendenti. Stiamo chiedendo da tempo un incontro alla Regione per affrontare i problemi e, in particolare, creare un fondo di anticipazione per garantire regolarità all’attività dei Gal, senza avere risposte – conclude Luciano Piras -. Il neo governatore e l’assessore dell’Agricoltura, non ci hanno neppure ricevuto.»

Paci-Pigliaru-Mura 2 copia

Una sessione dei lavori della Terza commissione interamente dedicata alla programmazione dei fondi europei per il nuovo settennio 2014-2020, è stata annunciata  dal presidente della commissione, Franco Sabatini, a conclusione dell’audizione del presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru, che è stata preceduta da quella del direttore del centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu.

Il presidente Pigliaru ha confermato l’impegno per «dare attuazione e velocità alla spesa» e invitato il Consiglio regionale a proporre e varare una legge per la valutazione dell’efficacia delle politiche pubbliche. «E’ opportuno che l’iniziativa venga assunta dal Consiglio e non già dall’Esecutivo – ha dichiarato il presidente – perché al Consiglio spetta il ruolo di controllo e non può esserci un controllo efficace delle azioni e dei programmi se non si dispone di strumenti che garantiscano dati oggettivi per una corretta valutazione».

Il presidente della giunta ha definito «decisivi» i prossimi mesi in riferimento alla nuova programmazione dei fondi strutturali che deve procedere in parallelo (è questo l’intendimento della giunta) con il “programma regionale di sviluppo” (Prs). Il documento elaborato e approvato dalla giunta (che ha durata per l’intera legislatura) e che rappresenta il principale documento della programmazione regionale, da presentarsi al Consiglio entro 180 giorni dall’inizio della legislatura. Il presidente ha rimarcato a questo proposito la necessità di “un quadro unitario” della programmazione, come raramente si è avuto in passato nella Regione sarda.

L’audizione è proseguita con l’illustrazione dei documenti inerenti il “Fondo di sviluppo e coesione” (Fsc) per il periodo 2007-2013 e delle relative delibere del Cipe (62/2011; 78/2011; 8/2012; 60/2012; 93/2012) di importo complessivo pari a circa due miliardi di euro. Le delibere si riferiscono ai sei settori di intervento indicati dal piano strategico regionale: viabilità, mobilità, idrico multisettoriale; Università, Sanità; dissesto idrogeologico; fognario depurativo; bonifiche; Beni culturali, scuole, sport, Piano Sulcis. Ad oggi sono stati sottoscritti solo due “Accordi di programma quadro” (“Apq”, è uno dei tre strumenti attuativi dei programmi e delle deliberazioni Cipe): il 23 luglio 2013 è stato sottoscritto, con i competenti ministeri, quello relativo al “fognario depurativo” (circa 46 milioni di euro) e lo scorso 7 maggio è stata la volta dell’”Apq-conoscenza”, circa 200 milioni per le Università di Sassari e Cagliari. «Per gli altri accordi – ha rimarcato il presidente – serve correre e noi acceleriamo il più possibile perché con i fondi Fsc realizziamo cose strategiche con spese che stanno al di fuori del patto di stabilità». Il capo dell’esecutivo ha manifestato la volontà di procedere in tempi brevi con la sigla dell’”Apq-Sanità” («l’istruttoria è in fase di conclusione») e con l’”Apq-Bonifiche” (circa 110 milioni di euro) la cui istruttoria è conclusa e si è in attesa della sottoscrizione dell’accordo con il ministero dell’Ambiente e col Mise.

Il presidente ha dichiarato che intende avvalersi anche degli altri strumenti attuativi (oltre all’Apq) ed in particolare ha fatto riferimento al “contratto istituzionale di sviluppo” (Cis) per realizzare il piano per l’edilizia scolastica, sottolineando i positivi risultati ottenuti nel recente passato nel progetto per la nuova Sassari-Olbia.

Il presidente Pigliaru ha dunque illustrato il documento relativo al percorso di programmazione delle risorse Fsc per il periodo 2014-2020 (delibera del Cipe per il riparto programmatico e definizione delle regole; presentazione delle proposte, azioni, interventi da parte delle amministrazioni; istruttoria delle proposte da parte del Dps; esito positivo dell’istruttoria e dunque la delibera Cipe di assegnazione definitiva).

«Le linee di indirizzo – ha sottolineato il presidente – sono all’interno dell’orizzonte strategico unitario» e le scelte per il nuovo settennio tengono conto dell’”unitarietà delle programmazioni; dell’ampiezza degli squilibri da attenuare; della tipologia degli interventi; della specializzazione settoriale; dell’identificazione del livello amministrativo ottimale di programmazione e del completamento degli interventi.»

La giunta propone di focalizzare la programmazione del Fondo sviluppo coesione (Fsc) su i seguenti obiettivi tematici: agenda digitale; clima e rischi ambientali; tutela dell’ambiente e calorizzazione delle risorse culturali e ambientali; mobilità sostenibile di persone e merci; inclusione sociale e lotta alla povertà; istruzione e formazione; capacità istituzionale e amministrativa. Il quadro finanziario previsto dalla legge di stabilità 2014 per il Fsc (2014-2020) stabilisce un totale di risorse assegnate pari a 54 miliardi di euro con un quoziente di riparto proposto per la Sardegna pari a 10.69.

«Nel periodo precedente – ha denunciato il presidente Pigliaru – il quoziente di riparto era pari a 12.61 e per la Sardegna significa circa 400 milioni di euro in meno». Il presidente ha informato i commissari che sul punto è in corso una interlocuzione col governo per ridurre tale differenza e ha dichiarato che al momento «esistono margini perché tale differenza possa essere ridotta o eliminata.»

A conclusione dell’audizione, il presidente della commissione, Franco Sabatini, ha rimarcato la necessità che tutti gli atti relativi alla programmazione 2014-2020 siano trasmessi alla commissione per le opportune valutazioni e le eventuali proposte. Da qui l’annuncio di una intera sessione dei lavori della commissione Terza sulla programmazione per il nuovo settennio e con la comunicazione che nella prossima riunione della commissione si procederà con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, con all’ordine del giorno i fondi per lo sviluppo rurale.

L’audizione del presidente della Giunta era stata preceduta da quella del direttore del centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu, che ha illustrato ai commissari i documenti relativi al “Por Fesr 2014-2020” e annunciato che il prossimo 22 luglio la Regione trasmetterà alla commissione europea la programmazione dei fondi per il prossimo settennio. Da quella data incomincerà la fase del cosiddetto “negoziato programmi operativi” che si concluderà il 22 gennaio 2015 con l’approvazione dei programmi operativi. Il direttore del Crp tra le criticità rilevate nella programmazione 2007-2013 ha posto l’accento sul mancato adeguamento organizzativo per i controlli di primo livello sugli interventi, con conseguenti misure di definanziamento in sede comunitaria. Tra le altre carenze si segnalano: la parcellizzazione degli interventi, lo scarso allineamento tra indirizzo politico e priorità comunitarie, mancanza di strumenti settoriali di pianificazione e scarsa cantierabilità.

Gianluca Cadeddu ha illustrato le linee di indirizzo per la programmazione 2014-2020: concentrazione tematica (pochi obiettivi facilmente misurabili e concentrazione delle risorse); miglioramento organizzativo; definizione delle priorità (riferimento al Prs) e cantierabilità («finanziamo solo ciò che effettivamente possiamo realizzare»). Le risorse sono in totale 927,6 milioni di euro (le stesse del precedente periodo): circa 366 milioni per il fondo sociale europeo (Fse) e oltre 600 milioni per il Fesr, ripartite in sette assi di intervento.