Grande partecipazione a Sa Marchesa, all’incontro-dibattito su “Donne, Guerra, Storia, Cultura e Miniera”
Grande partecipazione venerdì 2 maggio, presso la sala riunioni di Sa Marchesa, a Nuxis, in occasione dell’incontro-dibattito organizzato dall’Anmig, associazione nazionale dei mutilati e invalidi di guerra con la collaborazione dello Speleo Club Nuxis, sul tema: “Donne, Guerra, Storia, Cultura e Miniera”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri e del presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli, sono stati numerosi gli interventi dei relatori sul ruolo della donna come madre, moglie, figlia, sorella di uomo che indossa la divisa e parte in guerra, lungo percorso di battaglie, sofferenze e conquiste, ieri oggi e domani.
Oggi la donna indossa la divisa e parte in missione di pace, oggi la donna fa la carriera nelle forze armate, negli enti e nelle istituzioni, oggi la donna fa i lavori più disparati che erano prettamente maschili come quello nella miniera, con la partecipazione di esperti del settore, relatori di prestigio e temi di grande rilevanza. La presenza delle donne nelle Forze Armate è possibile dall’entrata in vigore della legge 380 del 20 ottobre del 1999 che ha allineato l’Italia ai Paesi della NATO, aprendo le Forze armate al reclutamento femminile. La partecipazione delle cittadine italiane al sistema della Difesa nazionale e della sicurezza internazionale si è gradualmente affermata. Oggi nei ranghi delle Forze armate, sono presenti due generazioni di donne, per un totale di oltre 17.000 militari, pari a circa il 6,3% dell’intero organico (dati aggiornati al 31 dicembre 2019). Con la progressione di carriera tra alcuni anni le donne potranno ambire a ricoprire cariche di vertice della gerarchia militare.
La legge n. 380 del ‘99 incaricava il Ministro della Difesa (per le Forze armate e l’Arma dei carabinieri) e il Ministro delle Finanze (per la Guardia di Finanza) di definire annualmente le aliquote, i ruoli, le categorie, le specialità e le specializzazioni per i reclutamenti del personale femminile.
Sentito anche il parere del Comitato consultivo sul servizio volontario femminile, fu deciso di prevedere, fino al 2006, un limite massimo compreso tra il 10 e il 30% di donne, in relazione alla categoria interessata, a causa della situazione logistico-infrastrutturale degli istituti ed enti esistenti.
I primi bandi di concorso per il reclutamento nelle accademie militari dell’Esercito, Marina e Aeronautica furono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2000 e prevedevano l’ammissione di non più di 20 donne su 100 candidati. Nel mese di marzo dello stesso anno furono banditi i primi concorsi per ufficiali a nomina diretta già laureati – ingegneri, medici, commissari, sociologi e psicologi – uomini e donne, che dovevano essere impiegati, a partire dal luglio 2001, dopo aver frequentato un corso di circa otto mesi. In assoluto, le vincitrici di questi concorsi sono le prime donne militari in servizio permanente effettivo.
Nello stesso anno furono banditi anche i primi concorsi per allieve maresciallo presso le scuole sottufficiali di ciascuna Forza armata e, solo per l’Esercito, per volontarie in ferma breve. In via transitoria, per i primi tre anni di reclutamento, i limiti di età per le concorrenti di sesso femminile furono aumentati di tre anni rispetto agli uomini.
Quasi dieci anni più tardi, per l’anno scolastico 2009-2010, presso le scuole superiori militari delle Forze armate furono previsti, per la prima volta dalla loro istituzione, posti riservati alle concorrenti di sesso femminile.
Nel corso del dibattito, sono intervenuti: Daniela Aretino, archivista e paleografa presso l’Archivio storico di Iglesias; Marta Barabino, avvocata; sorella Isabella Scaramuccia, crocerossina; Domenico Rossi, generale dell’Esercito, ex sottosegretario di Stato della Difesa; Maria Mameli, psicologa e psicoterapeuta; Valentina Orgiu, giornalista; Beatrice Miceli, comandante della stazione dei carabinieri di Gonnesa; Elisabetta Fois, ingegnera alla Carbosulcis; Isangela Mascia, sindaca del comune di Domusnovas; Andrea Pisanu, sindaco del comune di Giba e presidente dell’Unione del Comuni del Sulcis; due giovani donne rappresentanti della Polizia di Stato.
Ha coordinato e concluso i lavori Agnese Delogu, presidente regionale Anmig Sardegna.
Vediamo l’intervista realizzata al termine dei lavori con il generale Domenico Rossi.