22 November, 2024
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Debutta il primo rosato firmato Mora&Memo, la giovane cantina fondata da Elisabetta Pala a Serdiana. E’ il nome scelto per la nuova etichetta, un blend di Cannonau e Monica a confermare il forte legame tra la cantina ed il suo territorio.

«Il rosato sta vivendo un momento magico nei gusti dei consumatori – afferma Elisabetta Pala, a capo di Mora&Memo – soprattutto dei più giovani, anche in un paese come l’Italia tradizionalmente poco appassionato al consumo di rosé. Quando ho deciso di arricchire la nostra offerta non ho avuto dubbi: volevo un vino capace di conquistare tutti, anche chi preferisce bere altro durante l’aperitivo o la cena. Un vino fresco che ricorda il sole brillante della Sardegna e il profumo delle sere d’estate.»

La fierezza del Cannonau (50%) e la morbidezza del Monica (50%) danno vita a un vino dal colore rosa salmone, dal bouquet elegante e intenso: prevalgono i piccoli frutti rossi, ciliegia, lampone, mora, con note floreali e una piccola salinità. Frutto della vendemmia 2018, dopo un breve contatto con le bucce, il mosto fermenta in vasche di acciaio con lieviti selezionati a temperatura costante di 15° C. 

La nuova etichetta è proposta in sole 7.000 bottiglie, ciascuna custodita in un’originale Bordolese Cubana Supreme con fondo spesso e tappo in vetro, nello stile Mora&Memo. Sull’etichetta tornano le bandidas di Katia Marcias: donne forti, che per l’occasione cedono un pò della loro austerità e si fanno più audaci, seducenti. Proprio come il vino che vogliono raccontare.

La scelta del nome segue la tradizione voluta da Elisabetta: é gioca con la finale di rosé come già fatto per Nau (Cannonau), Ica (Monica), Tino (Vermentino di Sardegna) e Tino Sur Lie (Vermentino e Sauvignon Blanc), le altre etichette Mora&Memo.

Sarà presentato ufficialmente al Vinitaly in programma a Verona dal 7 al 10 aprile.

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Sabato 2 e  9 marzo torna la Festa delle Donne del Vino in tutta la Sardegna: degustazioni, conferenze, visite in cantine, incontri e solidarietà negli eventi dedicati al tema «Donne, vino e design», organizzati dall’Associazione Le Donne del Vino. 30 produttrici, ristoratrici, enotecarie e sommelier accendono i riflettori sulla rivoluzione rosa che sta cambiando il mondo del vino, compreso il suo look.

Le contaminazioni tra moda, arte, vino e artigianato sono sempre più frequenti: le etichette sono disegnate da stilisti ed illustratori, la bottiglia diventa un oggetto di design e le degustazioni spesso si legano a eventi culturali e mondani di cui le donne sono le protagoniste.

«È questo il racconto al centro dei numerosi appuntamenti che abbiamo pensato per la Festa delle Donne del Vino 2019 – spiega  Elisabetta Pala, delegata regionale dell’Associazione Le Donne del Vino -. L’assaggio di Cannonau, Vermentino e degli altri vitigni in degustazione si mescola alla scoperta del design made in Sardinia, con l’esposizione di arazzi, tessuti, oggetti d’arredo e d’abbigliamento a ricordare che le migliori innovazioni nascono dal rispetto delle proprie tradizioni.»

Gli eventi sono il frutto della collaborazione delle Donne del Vino Sardegna: Angelica e Roberta Tani (Cantina Tani), Anna Maria Fara (Sardegna Bella e Buona), Antonella Corda (Cantina Antonella Corda), Claudia Pinto (Enoteca Vitis Vinifera), Claudia Secci e Donatella Buttu (Cantina Dorgali), Daniela Pinna (Tenute Olbios), Denise Dessena (Hotel S’Astore), Elisabetta Pala (Mora&Memo), Emanuela Flore (Enologa), Francesca &  Anna Giulia Loi (Vitivinicola Alberto Loi), Grazia Canneddu (Cantina Canneddu), Laura Carmina (Tenuta Muscazega), Laura Mancini (Cantina delle Vigne di Piero Mancini), Maria Grazia Perra (Azienda Ferruccio Deiana), Marianna Mura (Cantina Mura), Nicoletta Pala e Beatrice Ragazzo (Audarya), Nina Puddu (Azienda Puddu), Paola Hofmann (Cantina Mastio Hofmann), Rita Pinna ed Amalia Dessì (Pala),  Roberta e Valeria Pilloni (Su’entu), Roberta Porceddu (Cantina Lilliu), Rossella Casula (Sommelier), Sofia Carta (Sommelier), Stefania Montisci (Terra Sassa), Valentina Argiolas (Argiolas).

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Elisabetta Pala è stata rieletta delegata delle Donne del Vino della Sardegna e guiderà l’associazione per altri tre anni affiancata dalla sua vice Desine Dessena, sommelier e degustatrice ufficiale AIS.

«Sono molto felice di questa rielezione – commenta Elisabetta Pala – perché guidare le Donne del Vino è un’esperienza entusiasmante, se pur molto impegnativa. In questi anni ho avuto modo di confrontarmi con donne piene di grinta che stanno dando un contributo significativo alla crescita del vino sardo nel mondo.»

La delegazione regionale, composta da 34 produttrici, ristoratrici, enologhe e sommelier, si è riunita per la votazione a Benetutti lo scorso 19 gennaio presso il ristorante S’Astore.

«Ringrazio tutte le delegate – continua Elisabetta Pala – per il rinnovo della fiducia che mi è stata accordata e per l’impegno e la passione con cui tutte insieme lavoriamo perché la Sardegna possa essere parte attiva della più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più vivace.»

Numerosi gli impegni che attendono le Donne del Vino già nei prossimi mesi: sabato 2 marzo è la Festa del Donne del Vino in tutta Italia, con tante iniziative nelle cantine dell’isola; dal 27 al 29 aprile la Sardegna ospita un forum contro la violenza sulle donne per ricordare Donatella Briosi, la sommelier uccisa dall’ex marito a Udine.

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella sua filiera produttiva. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste.

Questi i numeri a gennaio 2019: 815 donne del vino, di cui la metà sono produttrici, 57 ristoratrici, 90 sommelier, 17 enoteche, 9 enologhe, 130 giornaliste, 30 socie onorarie e 72 attività diverse.

Tra le recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Matera con le donne del vino del mondo per creare un network fra le associazioni mondiali, la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza, le attività benefiche (raccolta fondi per le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, quella per aiutare i grandi ustionati delle zone povere del mondo e per i pastori del pecorino amatriciano che sono rimasti con le loro greggi nonostante il terremoto).

Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine a direzione femminile siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il loro mondo.

Dal 2016 le Donne del Vino sono anche attive con uno staff per la comunicazione che si occupa dell’ufficio stampa, di social network e di un blog su www.ledonnedelvino.com.

Chi è Elisabetta Pala

Giovane imprenditrice, Elisabetta è a capo di Mora&Memo, una cantina dinamica ma con radici solide legate alla storia di una delle grandi famiglie del vino sardo.

Elisabetta eredita la passione per la viticoltura da nonno Salvatore e da papà Mario che la coinvolge fin da piccola nelle attività in vigna. Con lui passa le giornate e i doposcuola in giro tra i filari, sul trattore, e si appassiona al lavoro della terra. È un’esperienza sul campo, fatta di lavoro nella cantina della famiglia che Elisabetta contribuisce a far diventare una delle realtà sarde più apprezzate all’estero.

Sviluppa in questi anni una sua idea, personale intuizione di quello che vorrebbe ottenere dalla vigna, forse il sogno di ogni viticultore: un vino che le somigli.

Nel 2011, ereditati quaranta ettari di vigneti nel comune di Serdiana, dà vita al progetto Mora&Memo. Le prime bottiglie vedono la luce due anni dopo. Dentro, maturata in ogni dettaglio, c’è tutta la visione di Elisabetta per il vino, un mondo ancora tradizionalmente maschile, specie in Sardegna, dove sono poche le donne a capo di aziende vinicole. Un mondo che Elisabetta vuole innovare, conservandone la memoria, con la tenacia e la sensibilità che la contraddistinguono.

Elisabetta Pala è a capo della delegazione regionale delle Donne del Vino dal 2016.

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La cantina Mora&Memo, giovane realtà creata da Elisabetta Pala, lancia un concorso fotografico su Instagram dedicato alle prossime feste di Natale e come viverle al meglio se accompagnate da un bicchiere di vino Mora&Memo. 

Da sempre simbolo di socialità e condivisione, il vino è al centro della festa: non c’è tavola, brindisi o momento in famiglia che non sia accompagnato da una bottiglia di vino. Mora&Memo invita gli utenti a fotografare e condividere questi attimi speciali, confermando di essere una cantina attenta alla comunicazione digitale e ai “wine lover” più giovani e social.

Il concorso, totalmente gratuito, inizia oggi e continuerà fino al 30 novembre su tutto il territorio nazionale. Gli scatti verranno selezionati dall’azienda e i primi tre classificati saranno proclamati il 1° dicembre sul profilo Instagram della cantina. Partecipare è semplice: basta avere compiuto 18 anni, possedere un account sul celebre social media e pubblicare sul proprio profilo una foto a tema natalizio che raffiguri anche una delle bottiglie dei vini dell’azienda, con l’hashtag #moraememochristmas e il tag alla pagina @moraememo.

Le foto dovranno raffigurare una delle quattro etichette Mora&Memo immersa nell’atmosfera natalizia: abbinata ad un piatto tipico del periodo, accanto a una decorazione o in un momento di festa con gli amici o i parenti. Gli utenti hanno massima libertà nell’interpretare il Natale e il suo significato.

Le immagini più belle verranno condivise sul profilo Instagram della cantina, mantre una gallery sarà pubblicata sulla loro pagina Facebook.

Il vincitore del primo premio si aggiudicherà un viaggio in Sardegna e la partecipazione alla cena gourmet da Cucina.Eat a Cagliari il 6 dicembre, durante la quale lo chef preparerà dei finger food in abbinamento ai vini Mora&Memo, oltre che una bottiglia di doppio magnum in edizione limitata.  

Una bottiglia di magnum e la cena da Cucina.Eat anche per il secondo classificato, mentre il terzo finalista vincerà una campionatura omaggio delle quattro etichette Mora&Memo.

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E’ in programma oggi, sabato 3 marzo, la seconda edizione della Festa delle Donne del Vino, organizzata dall’associazione Le Donne del Vino per promuovere il comparto enologico, sempre più rosa anche in Sardegna. “Donne, vino e cinema” è il filo conduttore dei numerosi appuntamenti in programma dal nord al sud dell’isola.

OLBIA

Alle 18.30, Anna Maria Fara (Sardegna Bella e Buona, Olbia), Laura Mancini (Cantina delle Vigne di Piero Mancini, Olbia), Angelica e Roberta Tani (Cantina Tani, Monti), Laura Carmina (Tenuta Muscazega, Luras), Marianna Mura (Vini Mura, Loiri) e Daniela Pinna (Tenute Olbios, Olbia) organizzano un’originale degustazione collettiva nella sala cinema del Politecnico Argonauti, nel cuore storico della città. Vermentino, Nebbiolo IGT e bollicine di Gallura anticiperanno la proiezione del film documentario “Alla ricerca di Vivian Maier”, uno dei talenti più sorprendenti della street-photography del Novecento.

CAGLIARI

Alle 18.00 Stefania Montisci (Terra Sassa, Giba) accoglie il pubblico del cineclub Greenwich d’Essai: un’inedita degustazione dei vini della cantina, accompagnati da prelibati prodotti locali, precede la proiezione dei film “Il filo nascosto”“Quello che non so di lei”, entrambi con al centro storie tutte al femminile.

Alle 18.30, Elisabetta Pala (Mora&Memo, Serdiana) regala un momento unico agli spettatori del Cinema Odissea con la degustazione dei rossi Ica Monica di Sardegna e Nau Cannonau di Sardegna Doc, che anticipa la visione del film “Figlia mia” della regista Laura Bispuri, appena presentato al Festival di Berlino.

Alle 19.30, all’Enoteca Vitis Vinifera, Claudia Pinto seleziona 5 etichette di altrettante produttrici sarde che abbina a finger food di fregula e lorighittas. Gli ospiti potranno inoltre ammirare una particolare esposizione di cineprese e proiettori d’epoca disposte lungo un percorso d’immagini raffiguranti attrici e vecchie star di Hollywood. 

Dalle 21, Roberta Porceddu (Cantina Lilliu) accoglie wine lover e cinefili all’Overlook Wine and Beer, il locale più cinematografico dell’isola. Gli ospiti si immergeranno in un ambiente che richiama uno dei film più amati di sempre: Shining, il capolavoro di Stanley Kubrick. Ma tranquilli, niente sangue! Solo immagini di grandi attrici e il profumo di Prexu, l’ultimo vino nato in casa Lilliu. 

SERDIANA

Dalle 17.00 alle 19.30, Valentina Argiolas (Cantina Argiolas) ospita la presentazione di Cine Yagoua: un progetto di volontariato, promosso dalla associazione Africadegna Onlus in collaborazione con Sole Luna – Un ponte tra le culture, che si è tenuto presso il Centre Culturel et Musée de la Vallée du Logone a Yagoua in Camerun. 

Durante la serata, gli ospiti potranno degustare i vini di casa Argiolas e assistere alla proiezione di alcuni cortometraggi girati dai filmmaker Andrea Mura e Chiara Andrich, a capo del progetto.

Dalle 18.00, Nicoletta Pala e Beatrice Ragazzo (Audarya) accolgono gli ospiti in cantina per una piacevole serata tra arte, vino e buon cibo. La mostra “Seridecollage”, letture e un lungometraggio sulla vita delle donne in vigna, faranno da sfondo alla degustazione delle etichette Audarya accompagnate dai piatti preparati da un’altra Donna del Vino, Alessandra Meddi del ristorante Cucina.Eat.

SANLURI

Dalle 17 Roberta Pilloni (Su’entu) porta il grande cinema in cantina con la proiezione del film “Vergine Giurata” di Laura Bispuri e del teaser “Figlia mia”, che la regista ha girato a Cabras.  

Segue il dibattito “Storie di Donne” con l’intervento della padrona di casa, Daniela Ducato (Edilana), Nevina Satta (Fondazione Sardegna Film Commission), Barbara Argiolas (assessore regionale del Turismo) e Lucina Cellino (Pasta di Sardegna) moderati dalla giornalista Manuela Salis. Gli amanti della buona cucina potranno inoltre degustare i piatti della chef Marina Ravarotto dedicati alla cucina tradizionale nuorese.

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi 700 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. In Sardegna le associate sono 25.