21 November, 2024
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La quiete in seno al gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle che guida dal 19 giugno 2016 il comune di Carbonia, è durata 216 giorni. Il 29 ottobre 2019 si dimise Eleonora Cera, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze, passata all’opposizione. Questa mattina ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio comunale, Elio Loi, eletto quattro anni fa con 84 preferenze. Al suo posto entrerà in Consiglio comunale Carla Cannas, 20ª nella lista del M5S il 5 giugno 2016, con 60 preferenze. Elio Loi è il quarto consigliere eletto nel 2016 che abbandona il gruppo che vinse le elezioni, il secondo che lo fa lasciando anche il Consiglio comunale. La prima a lasciare il gruppo ed il Consiglio fu Sabrina Soru (eletta con 75 preferenze), il 13 giugno 2017, sostituita da Marco Craig (68 preferenze); il secondo Maurizio Soddu (eletto con 134 preferenze), dimessosi dal gruppo il 5 gennaio 2019 e passato all’opposizione.

Tra consiglieri eletti in prima battuta, 15, subentrati agli eletti entrati nella prima Giunta (il Testo unico degli Enti locali prevede l’incompatibilità tra i due incarichi), 3 (Adolfo Lebiu, 77 preferenze, per Carla Mario, 359 preferenze; Sabrina Soru, 75 preferenze, per Gian Luca Lai, 217 preferenze; Mauro Careddu, 69 preferenze, per Paola Argiolas, 185 preferenze), e subentrati ai dimissionari dal Consiglio, 2 (Marco Craig per Sabrina Soru e Carla Cannas per Elio Loi), sono rimasti solo 4 i candidati nella lista del M5S a non essere ancora entrati in Consiglio comunale: Luciano Deias, 57 preferenze; Guendalina Fronteddu,  55 preferenze; Giuliana Pisu, 34 preferenze; Patrizia Mascia, 22 preferenze).

Le dimissioni di Elio Loi che verrà sostituito da Carla Cannas, non modificano gli equilibri tra maggioranza e minoranza: 13 a 11.

Le quattro defezioni fin qui maturate in seno al gruppo consiliare, “impallidiscono” al cospetto della quasi completa “rivoluzione” maturata in seno alla prima Giunta presentata dal sindaco eletto Paola Massidda, il 5 luglio 2016, in occasione della riunione di insediamento del Consiglio comunale.

Ben 6 assessori su 7 hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, la più votata il 5 giugno 2016 nella lista del M5S, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria.

Il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza (82 preferenze) s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu (ipotesi poi smentita), dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso. Al suo posto è stata eletta Daniela Marras (168 preferenze).

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con 6 assessori).

Il 20 giugno 2019 la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, poche ore dopo, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio 2019 Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni…al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu (352 preferenze) e Giorgio Santoru (94 preferenze).

Che l’esperienza amministrativa del Movimento 5 Stelle sarebbe stata complicata, vista la totale inesperienza di sindaco, assessori e consiglieri, era prevedibile ma certamente pochi avrebbero potuto prevedere…tanti cambiamenti in corsa. Quando ormai manca poco meno di un anno alla conclusione della consiliatura, i fermenti sono in crescita esponenziale e non sono da escludere altre novità nei prossimi mesi. Il panorama politico è in evoluzione, forze politiche, movimenti e gruppi vari sono attivi già da diversi mesi e sembrano essere saltati molti dei vecchi schemi dei vari schieramenti, altri appaiono destinati a saltare…

Giampaolo Cirronis

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Il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi nel Consiglio comunale di Carbonia. Questa mattina s’è dimessa dal gruppo di maggioranza Eleonora Cera, 27 anni, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze. Eleonora Cera lascia il gruppo di maggioranza ma non il Consiglio comunale, nel quale aderirà al gruppo misto. E’ il terzo consigliere del M5S eletto tre anni fa che lascia il gruppo di maggioranza, il secondo che resta in Consiglio sui banchi dell’opposizione (l’altro, il 5 gennaio scorso, è stato Maurizio Soddu). A lasciare per prima il gruppo fu Sabrina Soru che si dimise anche dal Consiglio comunale, sostituita da Marco Craig.

Eleonora Cera ha pubblicato un lungo post nel suo profilo Facebook – che pubblichiamo integralmente in coda a questo articolo -, nel quale spiega le ragioni all’origine della sua scelta.

L’abbandono del Movimento 5 Stelle da parte di Eleonora Cera è l’ennesima defezione nel gruppo che il 5 e 19 giugno 2016 stravinse le elezioni comunali, conquistando il governo della città di Carbonia.

Nei primi tre anni di consiliatura, sei assessori su sette della prima Giunta Massidda, hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru – come già sottolineato – s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi, in occasione della votazione su una mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Il 20 giugno scorso la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni… al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu e Giorgio Santoru.

Oggi, esattamente tre mesi dopo, l’abbandono della maggioranza da parte di Eleonora Cera, che riduce ancora il margine tra maggioranza e minoranza. Il 19 giugno 2016, con la vittoria al ballottaggio di Paola Massidda su Giuseppe Casti, il M5S conquistò la guida del comune di Carbonia con 15 consiglieri, lasciandone 9 ai gruppi di minoranza. Oggi il rapporto è di 13 a 11.

Giampaolo Cirronis

Il post integrale pubblicato da Eleonora Cera nel suo profilo Facebook

Storia di un cambiamento

Tre anni fa sono stata eletta Consigliere Comunale nella mia città.
Tre lunghissimi anni.
Mi sembra, infatti, che sia passata una vita intera da allora.
240 cittadini, in quell’occasione, si sono presi la briga di scrivere il mio nome e cognome sulla scheda elettorale: parenti, amici, compagni di scuola, colleghi, sconosciuti.
Un numero banale, per tanti, ma che per me significava e significa ancora oggi solo una cosa: impegno.
Impegno per il compito che avrei dovuto svolgere, per ciò che avrei dovuto imparare a conoscere e, soprattutto, a trasmettere.
Impegno a non tradire gli elettori che si sono fidati di me.
Impegno a non tradire me stessa.
Sembra una frase fatta, stucchevole e priva di significato, ma non lo è affatto, perché è semplice affermare, con le parole, di essere un determinato tipo di persona, di perseguire determinati valori, ma metterli in pratica ogni giorno ed essere fedeli a se stessi, a prescindere da tutto e da tutti è una vera impresa. Per chi si affaccia per la prima volta a nuove esperienze, tutto è ignoto. E così è anche la politica: dinamiche e processi che in un primo luogo possono lasciare spaesati e anche spaventati, tutti atti a domare una gigantesca macchina amministrativa con i suoi ingranaggi complessi e talvolta contorti, nei quali è molto più facile di quanto sembri, restare incastrati. Non parlo di chissà quali strani giochi e raggiri, anche se quando si parla di politica è facile accostarla a turpi e loschi movimenti. Parlo di una sorta di appiattimento alla burocrazia della pubblica amministrazione, di un incontrovertibile tendenza a farsi trascinare dai personalismi, di una totale mancanza di autonomia decisionale, di crescita e di miglioria, parlo di assenza di visione generale. E tutto ciò si rende ancora più evidente quando sono state le parole, prima dei fatti, a raccontare una storia diversa da quella che si è concretizzata. E se tutto è attribuibile all’inesperienza e alla completa estraneità al sistema politico, ci sono situazioni e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con un meccanismo esterno, e che dopo tre anni di consiliatura non sono più accettabili.
Più volte si è reso necessario fare la quadra, provare a rivedere il metodo per cercare di ripartire più forti di prima, ma nulla è mai cambiato veramente. L’ultimo di questi momenti di revisione risale a poco prima dell’estate, quando dopo una settimana continua di incontri tra i componenti del gruppo di maggioranza, si è deciso di modificarne l’assetto all’interno al Consiglio, ma ad Ottobre nulla di quello che era stato deciso a Giugno era stato applicato. L’ennesimo punto di svolta veniva, di fatto, disatteso.
In un gruppo che funziona, ciò che lo fa diventare grande, sono prima di tutto la coesione, la complicità ed il rispetto.
Non c’è coesione in un gruppo quando una parte di esso non viene ascoltata.
Non c’è complicità quando questo viene visto solo e soltanto come appendice silenziosa di un intero apparato.
Non c’è rispetto nei confronti dei singoli componenti quando questi vengono allontanati e isolati, se disgraziatamente pensano diversamente e dissentono dalla maggioranza.
Non è una scelta che compio a cuor leggero, la mia.
Ho analizzato, ho aspettato, ho pensato.
E sono giunta alla conclusione che non ho più intenzione di fare parte del gruppo di maggioranza.
Ma allo stesso tempo non voglio scappare.
Come dicevo qualche frase più in alto, a parole siamo bravi tutti, ma i fatti fanno la differenza.
Scelgo di restare, di continuare a portare avanti quell’impegno che le persone mi hanno dato e sono pronta, per questo, ad assumermi tutte le responsabilità che questo mio gesto comporterà, consapevole del fatto che l’unico obiettivo che siamo stati chiamati a raggiungere è quello del bene della città, che si merita più di quello che sino ad ora è stato fatto, che sino ad ora ho fatto. Non è con una votazione unanime che si misura la capacità politica di un gruppo. Non è facendo commissioni su commissioni che si dimostra la concretezza di un’azione politica incisiva. Non è scappando dalla stampa che si afferma il coraggio di una scelta. Non è sminuendo gli altri che si dimostra il proprio valore. Non è scappando dal confronto che si ottiene l’attenzione e l’ascolto da parte degli altri. La politica è compromesso tra le parti, tra cittadini e amministratori, tra amministratori e amministratori, ma non deve mai diventare un compromesso con se stessi.

Eleonora

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La prima Giunta Massidda insediatasi il 5 luglio 2016. “Resistono” il sindaco Paola Massidda ed il suo vice Gian Luca Lai.

Mauro Manca è il sesto assessore, su sette, della prima Giunta Massidda, a lasciare l’incarico per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono in un primo momento rientrate ma poi sono state ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, sostituita da Sabrina Sabiu. Agli inizi del mese di novembre 2016, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi la scorsa settimana, in occasione della votazione sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Ieri la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, ed oggi l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

E’ indubbio che le dimissioni di Mauro Manca siano un atto politico molto pesante, pesantissimo, perché si tratta sicuramente dell’assessorato più importante dell’Amministrazione, quello che, soprattutto in una fase particolarmente difficile per le ristrettezze del Bilancio, detta le linee d’azione all’intero Esecutivo. Sarà importante verificare quale sarà la reazione del sindaco Paola Massidda e della maggioranza monocolore del M5S che sostiene la Giunta, per capire se, quando si è appena arrivati al traguardo dei primi tre anni di amministrazione, il 60% del percorso, ci siano ancora le condizioni per andare avanti fino alla primavera del 2021, scadenza naturale della consiliatura.

Giampaolo Cirronis

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Nuovo scossone, a Carbonia, in seno al Movimento 5 Stelle, gruppo di maggioranza assoluta in Consiglio comunale. Silvio Marco (noto Maurizio) Soddu, 64 anni, ha ufficializzato oggi con una lettera protocollata a fine mattinata, le sue dimissioni dal gruppo consiliare di maggioranza e a breve annuncerà la sua nuova collocazione in seno al Consiglio comunale, quasi certamente nel gruppo Misto. Poco più di un anno fa, Maurizio Soddu si dimise dalla carica di presidente della Prima commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport Politiche Giovanili, Turismo), per divergenze sulla gestione delle politiche culturali e sportive legate al suo incarico. Le divergenze sono proseguite anche nei mesi successivi, ed oggi sono sfociate nell’abbandono del gruppo, una decisione che Maurizio Soddu ha definito ormai inevitabile, in quanto sarebbero venuti meno alcuni principi fondamentali sul coinvolgimento, la condivisione, la trasparenza, all’interno del Movimento e nella gestione amministrativa del comune di Carbonia. Maurizio Soddu, in sostanza, ritiene che sia venuto meno lo spirito che aveva animato inizialmente il Movimento 5 Stelle in città e che non si stia rispettando il programma elettorale che venne presentato due anni e mezzo fa e fu alla base della schiacciante vittoria elettorale.

Mentre la Giunta Massidda nella prima parte della consiliatura ha subito numerosi cambiamenti, cambiando quasi completamente volto (dei sette assessori presentati il 5 luglio 2016 da Paola Massidda il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale, sono ancora in carica i soli Gian Luca Lai e Mauro Manca e si sono dimessi, uno dopo l’altro, Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario, Emanuela Rubiu e Paola Argiolas e, con gli ingressi di Loredana La Barbera, Sabrina Sabiu, Luca Caschili e Valerio Piria, è formata oggi dal sindaco e sei assessori), Maurizio Soddu è il secondo consigliere che lascia il gruppo ma il primo a passare all’opposizione, perché Sabrina Soru si dimise non solo dal gruppo ma anche dal Consiglio comunale, sostituita da Marco Craig. Altri problemi hanno portato, nel corso della prima parte della consiliatura, alle dimissioni del presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zonza, sostituito da Daniela Marras. La maggioranza, dopo il passaggio di Maurizio Soddu all’opposizione, conta oggi 14 consiglieri su 24.

L’abbandono del gruppo da parte di Maurizio Soddu, è stata commentata duramente dal Movimento 5 Stelle con un post pubblicato nella pagina Facebook ufficiale, nella quale è stato invitato a dimettersi dalla carica di consigliere.

«Apprendiamo dagli organi di stampa delle dimissioni del Consigliere comunale Maurizio Soddu dal gruppo del Movimento 5 Stelle e del suo probabile passaggio al Gruppo Misto.
Basterebbe già così – si legge nel post -. Ma è necessario chiarire la nostra posizione e mettere a conoscenza la città e gli elettori del Movimento 5 Stelle di Carbonia sulle VERE ragioni che hanno spinto Maurizio Soddu a dimettersi.
C’è da precisare che, dopo l’assenza ingiustificata all’ultimo Consiglio Comunale, nel quale si è votato l’atto fondamentale per la salvaguardia dei lavoratori SO.MI.CA, avevamo fatto partire, attraverso i canali ufficiali del Movimento, la richiesta di ESPULSIONE.
Richiesta che sarebbe già dovuta partire tempo addietro a seguito di reiterate assenze nei Consigli comunali, totale assenza dalla vita Politica del Movimento, violazione del Codice Etico, Statuto e Regolamento.
Maurizio Soddu non è nuovo a queste iniziative. Già si dimise circa un anno fa da Presidente di Commissione senza alcuna motivazione plausibile e senza aprire un confronto interno al Gruppo Consiliare.
Di recente, condizionò la sua presenza nel gruppo consiliare alla sua nuova nomina a Presidente di Commissione.
Richiesta che il Gruppo Consiliare al completo ha bocciato per la condotta tenuta e per la sua totale inadeguatezza al ruolo.
Da lì una escalation di minacce, ritorsioni, l’ultima quella sopra riportata.»
«Non crediamo ci sia altro da aggiungere se non ricordare al nostro ex compagno del Movimento che, all’atto dell’accettazione di candidatura, tutti i candidati hanno firmato un documento col quale dichiaravano ESPRESSAMENTE di dimettersi nel caso in cui non condividessero più la linea politica del Movimento – si legge ancora nel post -. E’ evidente che questo impegno sottoscritto prima delle elezioni mal si concilia col cambio di poltrona e risponde a un solo, unico obiettivo: far cadere la Giunta e mandare irresponsabilmente la città a nuove elezioni.»
«Il consigliere Soddu SI DIMETTA IMMEDIATAMENTE dal ruolo di consigliere comunale – conclude il M5S di Carbonia nel post pubblicato su Facebook – e sia rispettoso degli impegni sottoscritti con i cittadini.»

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La Giunta Massidda perde un altro pezzo: s’è dimessa oggi l’assessore degli Affari Generale e del Personale Paola Argiolas. E’ il quinto assessore dimissionario dall’inizio della consiliatura. Nella lettera di dimissioni presentata all’ufficio protocollo, Paola Argiolas non ha motivato la sua decisione che arriva a distanza di 9 mesi e mezzo dalle ultime dimissioni, quelle dell’assessore della Cultura Emanuela Rubiu. In precedenza avevano lasciato la Giunta Massidda Arianna Vinci, Riccardo Cireddu e Carla Mario. Al posto dei primi quattro assessori dimissionari, Paola Massidda ha nominato Loredana La Barbera, Luca Caschili, Valerio Piria e Sabrina Sabiu.

Paola Argiolas, ex dipendente del comune di Carbonia, pensionata, era stata eletta consigliera comunale il 5 giugno 2016, con 185 preferenze. Nominata assessore, aveva lasciato, come prevede il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, la carica di consigliere comunale.

Della prima Giunta presentata da Paola Massidda il 5 luglio 2016, composta da 7 assessori, ne sono rimasti in carica soltanto 2: il vicesindaco Gian Luca Lai e Mauro Manca.

L’avvio di consiliatura per la maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle è stata caratterizzata anche da altre dimissioni: quelle di due presidenti di commissione, Mauro Uccheddu (sostituito da Angelo Rosas, a sua volta sostituito da Marco Serafini; e Maurizio Soddu, sostituito dal capogruppo Manolo Cossu), della consigliera Sabrina Soru, sostituita dal primo dei non eletti Marco Craig; e, infine, del presidente del Consiglio comunale, sostituito da Daniela Marras.

Le dimissioni odierne di Paola Argiolas, in attesa di conoscerne le motivazioni, appaiono un segnale evidente che la fase di maturazione politica del Movimento 5 Stelle, a Carbonia, dopo la clamorosa vittoria elettorale di due anni fa, non sia ancora terminata.

Il sindaco, Paola Massidda, ha annunciato la presentazione delle dimissioni dell’assessore degli Affari Generale e del Personale Paola Argiolas, protocollate questo pomeriggio, in apertura della seduta del Consiglio comunale, in corso per l’avvio della sessione di Bilancio.

Giampaolo Cirronis

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Maurizio Soddu s’è dimesso dalla carica di presidente della Prima commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport Politiche Giovanili, Turismo) del comune di Carbonia. La decisione è maturata ieri, per divergenze sulla gestione delle politiche culturali e sportive legate al suo incarico. Maurizio Soddu ha deciso, comunque, di restare nel gruppo del Movimento 5 Stelle, con il quale è stato eletto il 5 giugno dello scorso anno.

Le dimissioni di Maurizio Soddu dalla presidenza della Prima commissione, arrivano esattamente a un anno di distanza dalle dimissioni di Mauro Uccheddu dalla presidenza della Seconda commissione (incarico poi assegnato al consigliere Angelo Rosas) e dopo le dimissioni di ben quattro assessori (Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario ed Emanuela Rubiu, sostituiti da Loredana La Barbera, Luca Caschili, Valerio Piria e Sabrina Sabiu) e di un consigliere (Sabrina Soru, sostituita da Marco Craig), segnale che evidenzia chiaramente come la fase di maturazione politica del Movimento 5 Stelle, dopo la clamorosa vittoria elettorale dello scorso anno, non sia ancora terminata.

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Sabrina Sabiu è il nuovo assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo del comune di Carbonia. Rileva il posto lasciato vacante lo scorso 8 giugno dalla dimissionaria Emanuela Rubiu. Con il suo ingresso, la Giunta Massidda torna ad avere 7 assessori, come nella conformazione originaria “battezzata” il 5 luglio 2016, con quattro assessori di genere maschile e tre di genere femminile, nel pieno rispetto delle norme previste dal decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000, Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali.

Sabrina Sabiu ha 52 anni, è nata a Giba e risiede a Palmas, è laureata in filosofia ed è specializzata in museologia, museografia e gestione museale. Archivista, paleografa e diplomatista di Stato, ha insegnato sia nella scuola pubblica sia nelle scuole di formazione professionale. Ha all’attivo numerose pubblicazioni nell’ambito della storia locale e dell’archeologia industriale ed ha collaborato con alcune amministrazioni locali del territorio.

«Si tratta di una professionista che vanta diverse esperienze in campo culturale, turistico e della storia del territorio – spiega il sindaco Paola Massidda -. Sono felice che abbia deciso di entrare a far parte della nostra squadra. Con la nomina della dottoressa Sabiu, la Giunta è al completo. Desidero formulare al nuovo assessore i migliori auguri di buon lavoro.»

 

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Massimiliano Zonza si è dimesso da presidente del Consiglio comunale di Carbonia. La decisione era nell’aria da qualche giorno ed è stata ufficializzata dal diretto interessato nel corso della conferenza dei capigruppo svoltasi questa sera. E’ la conseguenza delle polemiche che si sono scatenate nei giorni scorsi dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Dopo alcuni giorni di durissime polemiche sui social network, Massimiliano Zonza s’è assunto la paternità della pubblicazione del post, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio comunale ma – come ha tenuto a chiarire – «i contenuti dei post di cui ho assunto responsabilità non erano indirizzati all’assessore Rubiu, con cui ho avuto sempre rapporti più che cordiali». A quel punto la sua posizione sulla poltrona di presidente del Consiglio comunale è diventata assai scomoda ed oggi, inevitabile, è arrivato l’annuncio delle dimissioni. In questo modo è stato evitato l’esame della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni in Consiglio comunale, sottoscritta anche da due consiglieri di maggioranza.

Il sindaco, Paola Massidda, ha diffuso una nota, nella quale ha spiegato che «Massimiliano Zonza ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale, “a seguito dei fatti accaduti nella seduta del Consiglio Comunale del 12 giugno scorso e per gli spiacevoli risvolti conseguenti alla pubblicazione di alcuni messaggi nella rete Internet”. Massimiliano Zonza – ha aggiunto Paola Massidda – si è scusato per aver “creato grave imbarazzo alla persona del Sindaco, dei colleghi di Giunta e dei colleghi Consiglieri comunali tutti”.»

Dopo le dimissioni di Massimiliano Zonza, il Movimento 5 Stelle si trova alle prese con il non facile compito di trovare i sostituti degli ultimi due assessori che hanno abbandonato la Giunta Massidda, Carla Mario ed Emanuela Rubiu, ed un nuovo presidente del Consiglio comunale.

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La crisi di maturazione politica rischia di travolgere il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia. A distanza di meno di un anno dall’inizio della consiliatura e della fantastica, storica, prima esperienza di un gruppo politico completamente nuovo alla guida di un comune da sempre amministrato dalla sinistra o dal centrosinistra, la maggioranza monocolore che sostiene la Giunta Massidda, comincia a vacillare. Dopo le dimissioni di quattro dei sette assessori con i quali Paola Massidda aveva iniziato la sua avventura politica ed amministrativa, oggi sono arrivate quelle del primo consigliere, Sabrina Soru, un fatto politico, in prospettiva, sicuramente assai più rilevante. Se gli assessori si possono cambiare senza soluzione di continuità, infatti, almeno se scelti al di fuori del Consiglio comunale, la prima defezione di un consigliere deve iniziare a far riflettere.

Il Movimento 5 Stelle la primavera dello scorso anno si presentò agli elettori con una lista di 24 candidati alla carica di consigliere comunale. La straordinaria vittoria elettorale nel ballottaggio del 19 giugno, ha portato in Consiglio 15 dei 24 candidati, diventati 18 nella riunione d’insediamento del 5 luglio, per le surroghe dei tre consiglieri scelti da Paola Massidda fra i sette assessori: Carla Mario, Gian Luca Lai, Paola Argiolas. I candidati non eletti, dunque, sono rimasti sei: Marco Craig, Carla Cannas, Luciano Deias, Guendalina Fronteddu, Giuliana Pisu, Patrizia Mascia. Ora le dimissioni di Sabrina Soru porteranno in Consiglio comunale Marco Craig e, considerato che Guendalina Fronteddu subito dopo le elezioni ha avuto un incarico nella segreteria del sindaco, i candidati non eletti disponibili per eventuali ulteriori surroghe, restano quattro.

Nei giorni che precedettero e seguirono la vittoria elettorale e l’insediamento della Giunta e del nuovo Consiglio comunale, negli ambienti politici cittadini, in particolare in quelli delusi per la tremenda “scoppola elettorale” subita, la domanda ricorrente, facendo leva sulla totale inesperienza del nuovo gruppo politico dirigente alla guida del Comune, era: «Secondo te, quanto dureranno?». La domanda, da addetto ai lavori nel campo dell’informazione, è stata rivolta in più occasioni anche a me e la mia risposta è stata sempre la stessa: «Credo di sì, dureranno 5 anni, perché avranno sicuramente crisi di maturazione e cambieranno spesso assessori, ma in Consiglio hanno una maggioranza blindata, 15 consiglieri dello stesso gruppo, e riusciranno a superare i momenti difficili con la coesione del gruppo». Oggi, a distanza di meno di un anno, probabilmente non avrei le stesse certezze nel rispondere a quella domanda.

I problemi maggiori il Movimento 5 Stelle non li ha avuti fin qui tanto sulle cose fatte o non fatte, per le quali può fare leva ancora sulle attenuanti derivanti dalla poca esperienza e dall’esiguità delle risorse a disposizione, quanto sulla coesione politica interna, sia nella Giunta, sia nel Consiglio. E’ quantomeno inusuale assistere alle dimissioni di quattro assessori su sette in 11 mesi, inizialmente giustificate con “problemi personali” ed ora motivate in maniera ben diversa, come è emerso dalle dimissioni-bis di Emanuela Rubiu, condite da una vicenda assai antipatica quale quella del post sessista pubblicato e poi oscurato nella pagina facebook dell’associazione Carbonia a 5 Stelle, del quale dopo alcuni giorni di aspre polemiche, ieri sera s’è assunto la paternità il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zonza (contro il quale l’opposizione ha presentato immediatamente una mozione di sfiducia). E, a questo punto, non sorprendono le dimissioni del consigliere Sabrina Soru, presentate perché sono venuti meno i presupposti per i quali aveva dato la sua adesione al progetto politico del Movimento 5 Stelle. In questo clima, non ci sarebbe da sorprendersi se il gesto di Sabrina Soru venisse imitato a breve da altri consiglieri, considerato che non più tardi di alcune settimane fa una seduta del Consiglio comunale saltò per la mancanza del numero legale, determinata dalle assenze di alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle, non tutte giustificate… Ritornando ai numeri, oggi il Movimento 5 Stelle ha una maggioranza solida, 15 consiglieri contro 9 della minoranza, ma va tenuto nella dovuta considerazione il fatto che la “riserva” dalla quale, eventualmente, poter attingere per altre surroghe, si è ridotta a quattro consiglieri…

La vittoria del Movimento 5 Stelle al ballottaggio del 19 giugno 2016 ha segnato una pagina storica per la città di Carbonia che, dopo 70 anni, ha deciso di cambiare pagina della sua storia politica. Quella svolta, a distanza di un anno, induce ancora a delle riflessioni. I numeri, considerato il sistema elettorale a doppio turno, vanno esaminati ed interpretati con grande attenzione. Sarebbe sbagliato affermare che, improvvisamente, Carbonia un anno fa sia diventata per quasi 2/3 “grillina”. Il risultato politico più preciso va considerato sicuramente quello del primo turno elettorale, nel quale, il 5 giugno, la lista del Movimento 5 Stelle ottenne 3.009 voti, il 17,91%, ed il suo candidato alla carica di sindaco, Paola Massidda, andò oltre quella soglia di qualche punto, grazie al voto disgiunto, toccando i 3.688 voti, il 21,95%, riuscendo a centrare così l’accesso al ballottaggio contro il sindaco uscente Giuseppe Casti grazie ad un margine di 166 voti, lo 0,99%, rispetto ad Ugo Bruno Piano, terzo classificato. Quello che accadde nel ballottaggio, con la travolgente vittoria di Paola Massidda, fu frutto più della voglia degli elettori di Carbonia di “cambiare” guida politica, dopo 70 anni, che non della convinzione di scegliere il Movimento 5 Stelle per l’amministrazione della città nei successivi cinque anni. In altre parole, è innegabile che il voto per Paola Massidda fu fortemente condizionato dal desiderio di esprimere un voto contro Giuseppe Casti e contro il centrosinistra, soprattutto contro il Partito democratico che, nell’ultimo scorcio della precedente consiliatura, si era lacerato profondamente al suo interno. Questa considerazione trae spunto dall’elevato numero di cittadini che per anni, in molti casi per decenni hanno sostenuto la sinistra cittadina e, profondamente delusi, hanno votato, soprattutto al ballottaggio, il Movimento 5 Stelle ed ancora oggi, nonostante le evidenti difficoltà, ne difendono l’operato e rivendicano il rispetto della scelta fatta un anno fa nelle urne.

Il Movimento 5 Stelle sta vivendo un’evidente crisi di maturazione che, se non verranno prese rapidamente le giuste contromisure, rischia di travolgerlo, mettendo in pericolo la prosecuzione della sua prima “storica” esperienza alla guida del comune di Carbonia. Ma se la situazione dovesse precipitare, credo che lo scenario politico in città andrebbe incontro ad un futuro al momento sconosciuto. La delusione e la disaffezione maturate rispetto alle esperienze passate sono state talmente grandi che, dopo aver portato il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, difficilmente nel caso di un fallimento dell’attuale maggioranza, riporterebbero le cose indietro come se non fosse accaduto nullo… Credo che, a quel punto, il futuro sarebbe tutto da scrivere…

Giampaolo Cirronis

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L’esodo dal Movimento 5 Stelle, la forza politica che guida il comune di Carbonia dopo la trionfale vittoria elettorale del 19 giugno 2016 nel ballottaggio tra Paola Massidda e il sindaco uscente Giuseppe Casti (Partito democratico), non si ferma. Dopo quattro assessori (sui sette scelti per la composizione della Giunta e presentati ufficialmente il 5 luglio 2016), Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Carla Mario ed Emanuela Rubiu, oggi si è dimesso il primo consigliere comunale, Sabrina Soru, subentrata nella seduta di insediamento del Consiglio ad uno dei tre consiglieri nominati assessori. Il suo posto verrà preso dal primo dei non eletti, Marco Craig.

Le dimissioni di Sabrina Soru sono state ufficializzate poco fa dal sindaco Paola Massidda, con un breve comunicato stampa.

«Vi comunico che in data odierna, martedì 13 giugno – ha annunciato Paola Massidda – Sabrina Soru ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Si fa presente che la possibilità di rinunciare alla carica costituisce un diritto del consigliere, disciplinato in modo peculiare dal legislatore per il tramite del combinato disposto degli articoli 38 e 45 del D. Lgs. 267/2000.»

«Ai sensi del comma 1 dell’art. 45 – ha concluso Paola Massidda – il surrogante è stato identificato nel primo dei candidati non eletti della lista del Movimento 5 Stelle, presentatasi alle elezioni comunali dello scorso 5 giugno 2016. Si tratta di Marco Craig.»

Le dimissioni di Sabrina Soru arrivano in una fase particolarmente difficile dell’esperienza del Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, dopo la calda riunione consiliare di ieri sera.