22 November, 2024
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Verrà presentata giovedì 1 dicembre 2016, alle ore 10.00, nella sala conferenze nella Torre Civica (primo piano), in piazza Roma, a Carbonia, nel corso di una conferenza stampa, la stagione di prosa e danza 2016-17 al Teatro Centrale di Carbonia organizzata dal CeDaC, nell’ambito del Circuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna, con il patrocinio ed il sostegno del comune di Carbonia.

Interverranno il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; l’assessore della Cultura e Turismo, Emanuela Rubiu; il presidente del CeDaC, Antonio Cabiddu; e, infine, il direttore artistico del CeDaC, Valeria Ciabattoni.

Teatro Centrale Carbonia copia

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Tutta l’atmosfera natalizia è pronta ad invadere la città mineraria, per un evento che non ha precedenti in tutta la Sardegna. Si prospetta un dicembre molto ricco a Carbonia, con una non stop in tema Christmas dal 17 al 24 dicembre prossimi. Il centro cittadino è pronto a trasformarsi in un “villaggio invernale” a cielo aperto, dove sono tante le realtà che si incontrano tra loro. Il protagonista principale è Babbo Natale: insieme ad elfi e bambini è pronto a sfilare con la sua carrozza per via Gramsci fino ad arrivare nella sua casa, che trova spazio in piazza Roma. È proprio questa la location dove viene posizionata la pista di ghiaccio. Lì, insieme ai volontari di varie associazioni, il personaggio-simbolo del Natale è pronto ad impacchettare tantissimi doni, tutti per i bambini meno fortunati della città. Previsti anche punti di street food con ricette tipiche natalizie (dalla polenta calda con cinghiale, ai pretzel fino ai finferli, più tante altre specialità della tavola, anche sarda). Gusti internazionali e locali che si incontrano, insomma, a prezzi popolari. A contorno, tutti i negozi sono pronti ad aperture straordinarie e ad immergersi totalmente nello spirito della festa più magica dell’anno. Con l’aiuto, anche, del calendario: il 18 dicembre, infatti, ricorre l’anniversario della nascita di Carbonia. Una riproposizione lunga 8 giorni, in piena regola, dei mercatini natalizi del nord Italia. Previsti stand, infatti, gazebo addobbati con luci natalizie tra via Gramsci e piazza Roma. Il tutto è organizzato dall’associazione Primavera Sulcitana.

«È una proposta interessantissima che può portare benefici alla città, attirando cittadini e turisti e rinvigorendo il tessuto economico del territorio – spiega l’assessore comunale delle Attività produttive, Emanuela Rubiu -. I commercianti chiedono con forza un nostro intervento per fare qualcosa per aiutarli, riportando vitalità al centro. I doni per i bambini meno fortunati è un’iniziativa lodevole.»

«L’intento è caratterizzare il Natale di Carbonia con un evento mai avvenuto prima, mettendo in campo anche molta solidarietà – sottolinea Alessia Littarru, presidente dell’associazione Primavera Sulcitana -. I giorni successivi alla parata di Babbo Natale stiamo definendo tanti altri eventi, che contribuiscono a far accendere ancora di più in tutta la cittadinanza il vero spirito natalizio.»

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Chi ha visto sfilare per le vie del centro un corteo festoso di ragazzi con le bandiere europee il 30 di settembre deve essersi un po’ sorpreso. Si trattava del secondo appuntamento con la Giornata Europea delle Lingue a Carbonia, celebrata dal Liceo ‘Gramsci Amaldi’ con una passeggiata a piedi e in bicicletta dei ragazzi delle prime classi del Liceo Scientifico e Scientifico-Sportivo, Linguistico e Classico, con le bandiere europee, cartelloni e altro preparati dagli stessi ragazzi a simboleggiare le diverse lingue. Dal 2001 il Consiglio d’Europa ha stabilito che il 26 settembre venga celebrata la Giornata Europea delle Lingue da scuole e associazioni, con l’intento di promuovere e incoraggiare lo studio delle lingue, comprese quelle minoritarie come il Sardo, con vari tipi di manifestazioni e iniziative, che durano per diversi giorni da settembre a ottobre. L’evento era previsto nell’ambito dal progetto POF ‘Lingua Viva per la città’, che si propone di potenziare lo studio delle lingue straniere come strumento non solo di arricchimento culturale di educazione alla diversità linguistica e alla multiculturalità, ma anche come strumento di  promozione turistica  per il nostro territorio. Purtroppo, nonostante la grande ricchezza storica, archeologica e ambientale, il Sulcis è ancora poco conosciuto all’estero e perciò poco sfruttato come meta turistica. L’uso delle lingue straniere in vari campi, potrebbe contribuire notevolmente a far conoscere la nostra città e il territorio circostante e a sviluppare diverse attività economiche legate al turismo, dal commercio alla ricettività, dall’informazione e divulgazione culturale agli scambi internazionali a vari livelli, che potrebbero attirare turisti anche oltre il periodo estivo. A questo punto, la scuola rivestirebbe un ruolo fondamentale nella formazione di nuove figure professionali specializzate che potrebbero contribuire concretamente allo sviluppo del nostro territorio e al superamento dell’isolamento.

Ecco perché il Comune ha patrocinato la manifestazione. Anzi, facendoci una graditissima sorpresa, la sindaca Paola Massidda con entusiasmo spontaneo e fuori dal protocollo ha simpaticamente salutato i ragazzi, che hanno formato un festoso e chiassoso girotondo nella Piazza Roma, il cuore della città. Alla festa si è unita anche l’assessore della Cultura Emanuela Rubiu. Si auspica che nei prossimi mesi si possa avviare una collaborazione più stretta e attiva con il Comune per consentire la realizzazione di audio-guide e brochure o altro materiale informativo realizzato dagli studenti in Inglese, Francese e Spagnolo o per i Musei cittadini o per altri luoghi o percorsi di interesse turistico e culturale della città. Tra le bandiere europee compariva naturalmente la nostra bella bandiera dei Quattro Mori, a rappresentare la lingua sarda, riconosciuta come minoranza linguistica da salvaguardare e mantenere viva, come espressione della nostra specificità culturale.

Lo spirito della manifestazione vuole essere inoltre di incoraggiamento al senso di unità europeo e alla sensibilizzazione nei confronti della diversità linguistica e dell’integrazione culturale, particolarmente in questo periodo, in cui anche la nostra città è coinvolta dal fenomeno della migrazione e dell’accoglienza di profughi provenienti da paesi in guerra o afflitti da carestie e persecuzioni politiche. Purtroppo l’atteggiamento di alcuni paesi europei nei confronti dei paesi svantaggiati e dell’accoglienza dei profughi e rifugiati, insieme alla cosiddetta Brexit, sembrano rinnegare i principi costitutivi della stessa Unione Europea; ciò non toglie che nel corso di vari decenni il cammino verso l’unità dell’Europa abbia portato vantaggi notevoli agli scambi culturali specie dei giovani, che pertanto vanno educati ad una cultura disponibile e aperta verso quelle degli altri paesi dell’Unione. Solo in questo modo e con la fattiva collaborazione delle istituzioni, il sogno dei padri fondatori dell’allora Comunità Europea espresso nel Trattato di Roma del 1957, potrà essere veramente realizzato a beneficio di tutti i cittadini europei. Ma ciò deve passare attraverso la preservazione delle diversità culturali e linguistiche, nonché territoriali.

Ancora una volta la passeggiata per le vie della città intendeva incoraggiare la mobilità sostenibile, l’attività fisica e lo sport, promossi dall’Unione Europea nella precedente settimana di settembre, la European Week of Sustainable Mobility, regalando ai ragazzi il piacere di camminare all’aria aperta per le vie della città. Purtroppo, la bicicletta continua ad essere poco usata come mezzo di trasporto urbano a Carbonia e gli adolescenti sono in genere restii ad usarla. Un incoraggiamento potrebbe essere dato dalla presenza di rastrelliere nelle scuole e nei punti di ritrovo dei giovani, ma anche dal completamento delle piste ciclabili e dalla messa in sicurezza dei punti più pericolosi, come incroci e rotonde, dove non esistono attraversamenti sicuri e ben segnalati. Ma molto resta da fare anche per l’educazione degli automobilisti al rispetto dei ciclisti e delle piste ciclabili, spesso usate  come parcheggio. Nel percorso lungo le vie cittadine la sicurezza dei partecipanti al corteo è stata garantita anche quest’anno dalla presenza degli agenti e delle auto della Polizia locale e della Polizia di Stato, che hanno  accompagnato il corteo degli studenti e dei docenti chiudendo il traffico al loro passaggio, perciò a loro va il nostro caloroso ringraziamento.

Nota un po’ triste. L’allegro corteo  ha popolato e dato vita al centro cittadino attirando l’attenzione dei  passanti incuriositi e dei negozianti di una via Gramsci quasi deserta, ormai  popolata a causa della pesante crisi economica, che ha portato alla chiusura di buona parte dei negozi. Il messaggio è, dunque, rivolto anche alla città, in particolare agli amministratori, affinché si occupino della valorizzazione dello studio delle Lingue in una più ampia prospettiva di lavoro e di attenzione ai giovani, per cercare di frenarne la continua emigrazione che ormai da decenni sta svuotando la Sardegna e la nostra città in particolare.

L’evento è presente sul sito ufficiale della Giornata Europea delle Lingue con il seguente link e prossimamente una o più foto saranno presenti nella Picture Gallery 2016

E’ possibile votarlo fino al 20 ottobre cliccando su VOTE.

Rosa Maria Marongiu

Gruppo grande con biciGIROTONDO CON TORRE Gruppo con ASSESSORE RUBIU Ritorno in via Roma SALUTO della Sindaca20161010_211854 Arrivo in Piazza Roma

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Conferenza stampa 11° Tuttestorie 2 copiaConferenza stampa 11° Tuttestorie copia

 

Dal 13 al 17 ottobre 2016 la Biblioteca comunale di viale Arsia, a Carbonia, ospiterà l’11° Festival “Tuttestorie” di Letteratura per ragazzi, intitolato: “Con che coraggio! Racconti, visioni e libri per intrepidiimpauriti eroi”. La tappa cittadina del Festival è a cura dello SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), in collaborazione con il comune di Carbonia.

Per lo SBIS si tratta della 6ª edizione, prima del 2011 il Festival si svolgeva soltanto a Cagliari. Lo Sbis ha aderito, fin dal primo anno, per la valenza e le ricadute positive che questa manifestazione genera su tutto il territorio.

Negli anni si è registrata una crescita esponenziale della domanda da parte delle Scuole, come accaduto anche per questa edizione. Presso la Biblioteca di Carbonia, polo di riferimento per tutto il bacino SBIS e oltre, si alterneranno oltre 80 classi, per un totale di quasi 1600 alunni accompagnati dai rispettivi docenti, provenienti da Istituti di vario ordine e grado (dalla Scuola dell’Infanzia sino alle Superiori) di: Carbonia, Is Gannaus, Is Meis, Serbariu, Carloforte, Giba, Nuxis, Paringianu, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, Sant’Anna Arresi, Santadi, Sant’Antioco, Terresoli, Tratalias e Villamassargia.

Gli alunni partecipano sempre con grande entusiasmo all’iniziativa, incentivati dall’esperienza dell’incontro diretto con gli autori.

La collaborazione tra Scuole e Biblioteche del territorio è di fondamentale importanza per la buona riuscita di questo importante appuntamento di promozione della lettura, così come è fondamentale la sinergia e l’integrazione tra Istituzioni, Servizi bibliotecari, audiovisivi, documentari e museali, Centro servizi culturali della Società Umanitaria, scuole, librerie e altri partner territoriali.

La manifestazione, ideata e organizzata della Cooperativa e libreria per ragazzi Tuttestorie di Cagliari, nel suo complesso si svolgerà in 19 comuni dell’Isola, tra Cagliari e le biblioteche e le scuole di: Carbonia e Gonnesa (i cui comuni sono parte dello SBIS), Assemini, Decimomannu, Decimoputzu, Elmas, Iglesias, Mogoro, Posada, Quartu, Ruinas, Samassi, Sanluri, Serramanna, Siliqua, Vallermosa, Villasor e Villaspeciosa.

Il lavoro di rete con altri Comuni è una formula vincente, finalizzata non soltanto a rafforzare il valore del Festival sul territorio, ma soprattutto ad esercitare una più incisiva e capillare azione di promozione della lettura, a corollario di un lavoro comune svolto negli anni da bibliotecari, insegnanti e librerie, con l’apporto e il sostegno delle Istituzioni comunali, provinciali e regionali.

I contatti con le scuole e le iscrizioni sono stati avviati nel mese di maggio, per consentire ai docenti di dare agli alunni le indicazioni di lettura per le vacanze estive.

Vediamo ora le interviste con Anna Paola Peddis (Coop Scila), coordinatrice dei Servizi Biblioteconomici dello Sbis e con l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Emanuela Rubiu.

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E’ stata presentata questo pomeriggio, nella sala riunioni della Torre civica di Carbonia, l’VIII edizione del Film Festival organizzato dalla Società Umanitaria che da questa edizione prende il nome di Carbonia Film Festival. Alla presentazione, con il direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, Paolo Serra, e il direttore artistico del Festival, Francesco Giai Via, erano presenti il sindaco, Paola Massidda, e l’assessore della Cultura, Spettacolo, Turismo e Attività Produttive Emanuela Rubiu.

Nel manifesto, frutto dell’incontro fra l’illustratrice Lorena Canottiere e i fotogrammi dell’archivio del cinema di famiglia della Cineteca Sarda, lo sguardo di una bambina armata soltanto di un sorriso ci interroga e ci guarda dritto negli occhi. Il suo è un doppio movimento: proteso con l’immaginazione del segno grafico e della creatività verso il passato, ma con gli occhi puntati dritti verso il futuro. Questo è lo spirito che gli organizzatori vorrebbero pervadesse tutto il festival, facendo di questi sei intensissimi giorni uno spazio di incontro e confronto stimolante, emozionante, divertente, un luogo di tutti e per tutti dove esplorare attraverso il cinema la contemporaneità. Carbonia per questi sei giorni – sottolinea il direttore artistico Francesco Giai Via – sarà il punto di vista privilegiato per osservare il mondo, attraverso una selezione di film che arrivano dai quattro angoli del globo per raccontare “affinità e divergenze” legate ai temi del lavoro e delle migrazioni.

Il consolidamento ed il rilancio del rapporto con il territorio è stato uno degli assi portanti nella costruzione del programma: a partire dalla giornata di anteprima dell’8 ottobre il festival invaderà gli spazi della città con eventi dal carattere multidisciplinare fra musica, arte e letteratura che coinvolgeranno fasce di pubblico diverse. Piazza Roma, cuore del festival con il Cine-Teatro che ospita le proiezioni, sarà la sede del Festival Village, un nuovo punto d’incontro per coloro che avranno voglia di raccogliersi con noi intorno alle proiezioni, fra stand gastronomici e di prodotti artigianali ed una serie di attività di animazione per i più piccoli. Tutto questo grazie al coinvolgimento di varie realtà del territorio, complici nell’organizzazione delle tante attività del festival.

Sul programma e sulle iniziative legate al Festival torneremo nei prossimi giorni. Ora, intanto, proponiamo un’intervista con il direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, Paolo Serra, e il direttore artistico del festival, Francesco Giai Via.

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Baba Sissoko.

Baba Sissoko.

Il sindaco di Carbonia Paola Massidda.

Il sindaco di Carbonia Paola Massidda.

Paolo Serra.

Paolo Serra.

Francesco Giai Via.

Francesco Giai Via.

Emanuela Rubiu.

L’assessore della Cultura Emanuela Rubiu.

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Giovedì 22 settembre, alle 17.00, la Fabbrica del Cinema (Piazza Sergio Usai – Grande Miniera di Serbariu) ospita la presentazione del libro “Cuori nel Pozzo – Belgio 1956. Uomini in cambio di Carbone“, dell’autrice Roberta Sorgato.

La presentazione è organizzata su iniziativa della Consulta delle Associazioni per il Parco Geominerario della Sardegna e del Comune di Carbonia, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria.

Il testo, pubblicato da Marsilio Editore, ricorda le durissime condizioni di vita di lavoro, vissute dai migranti italiani (tra loro tanti sardi), nelle miniere di carbone del Belgio. Nel 60° anniversario della tragedia di Marcinelle, la presentazione del libro vuole essere anche un momento di riflessione e un omaggio ai 262 minatori che persero la vita in quel drammatico disastro minerario.

Sarà presente l’autrice Roberta Sorgato. Interverranno: Paola Massidda, sindaca del comune di Carbonia; Emanuela Rubiu, Assessora alla Cultura, Spettacolo, Turismo e Attività Produttive del Comune di Carbonia; Giovanna Corda, vicesindaco di Boussu ed ex parlamentare europea, eletta in Belgio; Franco Saba per la Consulta delle associazioni per il Parco Geominerario della Sardegna.

Coordina l’incontro la giornalista Carmina Conte.

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Nell’ambito dell’iniziativa A. Banda – Menotrentuno 2016, sarà inaugurata sabato 10 settembre, alle ore 17.00, presso il Museo del Carbone nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, la mostra fotografica “Terra Madre – Homeland“. La Mostra sarà visitabile sino al 25 settembre presso la sala docce del Museo del Carbone, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00.

La mostra è organizzata dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Museo del Carbone e l’associazione culturale Su Palatu_Fotografia.

La Mostra è un evento collaterale della rassegna fotografica internazionale Menotrentuno, dedicata a giovani professionisti dell’immagine (con meno di 31 anni) e organizzata dall’associazione culturale Su Palatu_Fotografia. Menotrentuno ospita, all’interno del programma generale, un circuito di mostre parallelo, chiamato “A. BANDA”, con esposizioni proposte dalle varie associazione fotografiche presenti in Sardegna. L’argomento trattato per l’edizione 2016 è il complesso concetto di terramadre e del rapporto che i giovani hanno con la propria homeland.

Per Terramadre Homeland, i fotografi della Fabbrica Artigiana di Fotografia, esporranno:

Di nuvole e vento – Laura Tuveri

Ardia – Claudia Locci

Electrolauneddas – Alessandro Rosas

Chentza pressi – Carlo Giglio

Terra e paglia – Franco Pomata

Three months – Alessio Garau

Le radici di Serbariu – Maria Francesca Pilleri

SardaMag morte di una fabbrica rinascita di un territorio – Giorgio Locci

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IMG_1255 20160714_044117Summer Is Mine 2015 1

E’ stata presentata ieri mattina, nella sala riunioni della Torre Civica, alla presenza del sindaco di Carbonia Paola Massidda e dell’assessore Emanuela Rubiu, la quarta edizione del Summer Is Mine Festival, rassegna che corona un anno importante per l’Associazione Culturale Lee Van Cleef.

Il Summer Is Mine cresce, come dimostrano i dati raccolti nell’ultima edizione: dalle presenze sempre in aumento che premiano una programmazione attenta alle realtà locali e ai grandi nomi nazionali, alla copertura mediateca della manifestazione, arrivata anche sulle pagine importanti di magazine e siti musicali della penisola come SENTIREASCOLTARE (anche quest’anno prestigiosa Media Partner del festival insieme agli amici di MUMBLE: e DIYSCO), RUMORE o come il magazine americano SOUNDS BETTER WITH REVERB.

Come le precedenti tre edizioni, la manifestazione si svolgerà presso il Parco di Villa Sulcis a Carbonia. La scelta di una posizione nel cuore della città non è casuale ma è la ricerca di un abbraccio di tutta la cittadinanza affinché il Festival diventi un bene comune ed un investimento culturale a lungo termine.

Durante questi giorni si alterneranno sul palco artisti provenienti da ogni ambito musicale legati da produzioni originali in grado di rappresentare quella parte di musica prodotta in Italia con particolare attenzione alla Sardegna, musica che ha dimostrato il suo peso e valore in circuiti nazionali ed internazionali.

Due giorni di musica che vedranno alternarsi sul palco Lee Van Cleef, dieci tra le band più interessanti del panorama musicale italiano e isolano. Si parte venerdì 5 agosto con il concerto dei Safir Nòu, progetto di Antonio Firinu che oscilla tra il jazz e il post-rock; proprio al SIM presentaranno il disco Groundless, registrato tra Leon e Amsterdam nel 2015.

I locali Fujima, saranno i protagonisti del secondo set della serata: originari di Oristano ma di base a Cagliari, i Fujima sono ispirati tanto dai Jesus And Mary Chain quanto dai Pixies e sul palco riversano tutte queste influenze in un incendiario live.

Terza band della serata sono i milanesi DAGS!, che sono uno spasso a partire dal nome che hanno scelto.“Ti piacciono i coni?”: chi ha visto The Snatch, non può non ricordare lo zingaro Mickey e il suo strampalato dialetto gypsy-irlandese. Che c’entrano i coni con la terza band che suonerà al Summer Is Mine? Semplice: il loro nome è una citazione presa dritta-dritta dal famoso film dell’ex sig. Ciccone, Guy Ritchie. Quartetto ispirato da American Football, Mineral e Penfold, i cui componenti hanno saltellato tra le band più interessanti italiane dagli ultimi anni (Minnie’s, Satan is my brother e Verme), amano i coni, pardon i cani e si sono accasati su un’etichetta che ci piace molto che si chiama To Lose La Track.

Quarta formazione della serata saranno gli Ottone Pesante. Power Trio atipicissimo (vorrei vedere voi ad essere tipici con una tromba, un trombone e una batteria), suonano come se gli Slayer (sì, quelli di Reign in Blood) avessero deciso di trascrivere tutte le loro partiture per una brass band. Non è tanto chiaro, vero? Allora facciamo così: piazzatevi sotto il palco e poi ne riparliamo.

La quinta band della serata, non avrebbe bisogno di presentazioni: avevamo il nome dei Fuzz Orchestra nel taccuino dei sogni dalla primissima edizione, quella del 2013 ed è con una certa emozione che ne parliamo. Nel 2016 ci siamo riusciti. Hanno suonato con Afterhours, Calibro 35, Zeus!, girano in lungo e in largo per tutta l’Europa e sono apprezzati in ogni angolo del globo terracqueo. Mischiano apache-beat (grazie Klaus Dinger per la memorabile definizione), Tony Iommi e Morricone e dal 2006 mettono a ferro e fuoco i palchi e i locali di tutta la penisola. Cut-up cine-musicale. Heavy-kraut e Documentari Luce. E indossano pure degli abiti eleganti.

Dopo le bordate rock del venerdì, sabato 6 arriva portando sonorità più electro e danzerecce. Si parte alle 20.00 con Mario Nardi & U.S.D.E. (acronimo che sta per Underground Sunshine Drum Ensemble): progetto nato nel dicembre 2015 dalla collaborazione tra il cantautore Mario Nardi e il batterista Lorenzo Mele. Mario Nardi si trasferisce giovanissimo a Londra, dove muove i primi passi come cantautore e dove incide This Music is Organic, licenziato dalla casa discografica 25 Hour Convenience Store Records di Gary Powell dei The Libertines. Il disco gli permette di suonare in lungo e in largo nella City e di aprire concerti per artisti internazionali come Jay Jay Johanson, Hermitage Green, Musica Nuda e Omar Pedrini. Nell’estate del 2015 abbandona Londra per tornare in Sardegna e dedicarsi a tempo pieno alla musica e a nuovi progetti: il 30 giugno hanno presentato il disco d’esordio licenziato dalla Van Music Records, giovane etichetta indipendente sarda.

Secondo set sarà appannaggio di Franksy Natra, alias dietro il quale si cela il musicista Stefano Podda.Accompagnato in questa occasione dalla back-band Kerosene Belt, Franksy presenterà in live il disco d’esordio Villa Gospel (pubblicato nel 2016 da SU SCANNU) e riproporrà in nuova veste, alcuni brani del suo progetto parallelo Takoma, già ospiti sul nostro palco nel 2014.

Prima ospite nazionale della seconda giornata sarà Sequoyah Tiger. Al secolo Leila Gharib, Sequoyah Tiger ha alle spalle diverse esperienze con altri progetti come Bikini The Cat e Barokthegreat e partecipazioni a festival importanti come il MI AMI di Milano, dove ha raccolto il plauso di pubblico e critica.

Quarto progetto della giornata è il ritorno sul palco Lee Van Cleef dei Plasma Expander. I Plasma sono una formazione cui siamo particolarmente legati: in primis perché sono tutti musicisti della nostra zona, che hanno visto il nostro festival crescere di anno in anno e che in fondo in fondo ci vogliono bene; in seconda istanza perché sono un gruppo che ha scritto con il loro verde disco di esordio (che guarda caso quest’anno spegne dieci candeline) una pagina importante per la scena impro/sperimentale italiana. Sul palco vedrete(e sentirete!) come è invecchiato bene. Ci piace pensare che l’input per questa reunion con la formazione originale sia partita da noi, dalla Lee Van Cleef, quindi ne rivendichiamo con orgoglio e con gioia la paternità. Chirurghi della destrutturazione, paladini krautici del motorik ma al contempo fieri paladini della guerra alla tirannia del 4/4, i Plasma Expander rovesceranno sul pubblico tutta la potenza di un disco che, nonostante siano passati dieci anni dalla sua pubblicazione, non mostra sul suo volto nessuna ruga. Plasma Expander performing 2006 GREEN ALBUM.

Il protagonista del set finale del Summer Is Mine 2016 è una delle più belle conferme della musica italiana degli ultimi anni: Cosmo. Nom de plume di Marco Jacopo Bianchi – meglio conosciuto anche in veste di frontman e leader dei Drink To Me, una delle band più solide e apprezzate del nostro panorama underground non ha paura di rischiare: la sua musica cerca di parlare un linguaggio nuovo, imbastardito dalle esperienze e dalla sperimentazione. Prova a far convivere una scrittura spiccatamente pop con un attitudine che pesca a piene mani dall’universo della musica da club e che guarda senza timidezza anche a mondi all’apparenza lontanissimi e irraggiungibili.

Le sue sono canzoni che si possono cantare a squarciagola, ma anche ballare senza sosta e senza prestare attenzione al testo. Oppure possono essere ascoltate nel silenzio di una stanza e arrivare dritte al cuore. Pop, lo ripetiamo, ma anche altro. Siete pronti per la festa?

Il Summer Is Mine Festival torna alla formula della due giorni (già sperimentata nel 2014) e accantona temporaneamente il palco/laboratorio Eli Wallach, dalla seconda edizione “casa” della band emergenti locali. È un esperimento, ma siamo sicuri che nelle prossime edizioni tornerà più strutturato e pronto ad accogliere tutte le band esordienti più interessanti che la nostra isola ha da offrire.

Quest’anno l’Associazione Culturale Lee Van Cleef ha giocato la carta della autofinanziamento attraverso la piattaforma di Crowdfunding PRODUZIONI DAL BASSO. L’iniziativa ha permesso di racimolare fondi che sono stati utilizzati per l’acquisto di materiale e servizi per il festival di quest’anno. Un esperimento interessante che contiamo bissare nelle prossime stagioni e che siamo sicuri potrà portare sempre più donazioni alla nostra causa.

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IMG_1255 20160714_044117Summer Is Mine 2015 1

E’ stata presentata questa mattina, nella sala riunioni della Torre Civica, alla presenza del sindaco di Carbonia Paola Massidda e dell’assessore Emanuela Rubiu, la quarta edizione del Summer Is Mine Festival, rassegna che corona un anno importante per l’Associazione Culturale Lee Van Cleef.

Il Summer Is Mine cresce, come dimostrano i dati raccolti nell’ultima edizione: dalle presenze sempre in aumento che premiano una programmazione attenta alle realtà locali e ai grandi nomi nazionali, alla copertura mediateca della manifestazione, arrivata anche sulle pagine importanti di magazine e siti musicali della penisola come SENTIREASCOLTARE (anche quest’anno prestigiosa Media Partner del festival insieme agli amici di MUMBLE: e DIYSCO), RUMORE o come il magazine americano SOUNDS BETTER WITH REVERB.

Come le precedenti tre edizioni, la manifestazione si svolgerà presso il Parco di Villa Sulcis a Carbonia. La scelta di una posizione nel cuore della città non è casuale ma è la ricerca di un abbraccio di tutta la cittadinanza affinché il Festival diventi un bene comune ed un investimento culturale a lungo termine.

Durante questi giorni si alterneranno sul palco artisti provenienti da ogni ambito musicale legati da produzioni originali in grado di rappresentare quella parte di musica prodotta in Italia con particolare attenzione alla Sardegna, musica che ha dimostrato il suo peso e valore in circuiti nazionali ed internazionali.

Due giorni di musica che vedranno alternarsi sul palco Lee Van Cleef, dieci tra le band più interessanti del panorama musicale italiano e isolano. Si parte venerdì 5 agosto con il concerto dei Safir Nòu, progetto di Antonio Firinu che oscilla tra il jazz e il post-rock; proprio al SIM presentaranno il disco Groundless, registrato tra Leon e Amsterdam nel 2015.

I locali Fujima, saranno i protagonisti del secondo set della serata: originari di Oristano ma di base a Cagliari, i Fujima sono ispirati tanto dai Jesus And Mary Chain quanto dai Pixies e sul palco riversano tutte queste influenze in un incendiario live.

Terza band della serata sono i milanesi DAGS!, che sono uno spasso a partire dal nome che hanno scelto. “Ti piacciono i coni?”: chi ha visto The Snatch, non può non ricordare lo zingaro Mickey e il suo strampalato dialetto gypsy-irlandese. Che c’entrano i coni con la terza band che suonerà al Summer Is Mine? Semplice: il loro nome è una citazione presa dritta-dritta dal famoso film dell’ex sig. Ciccone, Guy Ritchie. Quartetto ispirato da American Football, Mineral e Penfold, i cui componenti hanno saltellato tra le band più interessanti italiane dagli ultimi anni (Minnie’s, Satan is my brother e Verme), amano i coni, pardon i cani e si sono accasati su un’etichetta che ci piace molto che si chiama To Lose La Track.

Quarta formazione della serata saranno gli Ottone Pesante. Power Trio atipicissimo (vorrei vedere voi ad essere tipici con una tromba, un trombone e una batteria), suonano come se gli Slayer (sì, quelli di Reign in Blood) avessero deciso di trascrivere tutte le loro partiture per una brass band. Non è tanto chiaro, vero? Allora facciamo così: piazzatevi sotto il palco e poi ne riparliamo.

La quinta band della serata, non avrebbe bisogno di presentazioni: avevamo il nome dei Fuzz Orchestra nel taccuino dei sogni dalla primissima edizione, quella del 2013 ed è con una certa emozione che ne parliamo. Nel 2016 ci siamo riusciti. Hanno suonato con Afterhours, Calibro 35, Zeus!, girano in lungo e in largo per tutta l’Europa e sono apprezzati in ogni angolo del globo terracqueo. Mischiano apache-beat (grazie Klaus Dinger per la memorabile definizione), Tony Iommi e Morricone e dal 2006 mettono a ferro e fuoco i palchi e i locali di tutta la penisola. Cut-up cine-musicale. Heavy-kraut e Documentari Luce. E indossano pure degli abiti eleganti.

Dopo le bordate rock del venerdì, sabato 6 arriva portando sonorità più electro e danzerecce. Si parte alle 20:00 con Mario Nardi & U.S.D.E. (acronimo che sta per Underground Sunshine Drum Ensemble): progetto nato nel dicembre 2015 dalla collaborazione tra il cantautore Mario Nardi e il batterista Lorenzo Mele. Mario Nardi si trasferisce giovanissimo a Londra, dove muove  i primi passi come cantautore e dove incide This Music is Organic, licenziato dalla casa discografica 25 Hour Convenience Store Records di Gary Powell dei The Libertines. Il disco gli permette di suonare in lungo e in largo nella City e di aprire concerti per artisti internazionali come Jay Jay Johanson, Hermitage Green, Musica Nuda e Omar Pedrini. Nell’estate del 2015 abbandona Londra per tornare in Sardegna e dedicarsi a tempo pieno alla musica e a nuovi progetti: il 30 giugno hanno presentato il disco d’esordio licenziato dalla Van Music Records, giovane etichetta indipendente sarda.

Secondo set sarà appannaggio di Franksy Natra, alias dietro il quale si cela il musicista Stefano Podda. Accompagnato in questa occasione dalla back-band Kerosene Belt, Franksy presenterà in live il disco d’esordio Villa Gospel (pubblicato nel 2016 da SU SCANNU) e riproporrà in nuova veste, alcuni brani del suo progetto parallelo Takoma, già ospiti sul nostro palco nel 2014.

Prima ospite nazionale della seconda giornata sarà Sequoyah Tiger. Al secolo Leila Gharib, Sequoyah Tiger ha alle spalle diverse esperienze con altri progetti come Bikini The Cat e Barokthegreat e partecipazioni a festival importanti come il MI AMI di Milano, dove ha raccolto il plauso di pubblico e critica.

Quarto progetto della giornata è il ritorno sul palco Lee Van Cleef dei Plasma Expander. I Plasma sono una formazione cui siamo particolarmente legati: in primis perché sono tutti musicisti della nostra zona, che hanno visto il nostro festival crescere di anno in anno e che in fondo in fondo ci vogliono bene; in seconda istanza perché sono un gruppo che ha scritto con il loro verde disco di esordio (che guarda caso quest’anno spegne dieci candeline) una pagina importante per la scena impro/sperimentale italiana. Sul palco vedrete(e sentirete!)come è invecchiato bene. Ci piace pensare che l’input per questa reunion con la formazione originale sia partita da noi, dalla Lee Van Cleef, quindi ne rivendichiamo con orgoglio e con gioia la paternità. Chirurghi della destrutturazione, paladini krautici del motorik ma al contempo fieri paladini della guerra alla tirannia del 4/4, i Plasma Expander rovesceranno sul pubblico tutta la potenza di un disco che, nonostante siano passati dieci anni dalla sua pubblicazione, non mostra sul suo volto nessuna ruga. Plasma Expander performing 2006 GREEN ALBUM.

Il protagonista del set finale del Summer Is Mine 2016 è una delle più belle conferme della musica italiana degli ultimi anni: Cosmo. Nom de plume di Marco Jacopo Bianchi – meglio conosciuto anche in veste di frontman e leader dei Drink To Me, una delle band più solide e apprezzate del nostro panorama underground non ha paura di rischiare: la sua musica cerca di parlare un linguaggio nuovo, imbastardito dalle esperienze e dalla sperimentazione. Prova a far convivere una scrittura spiccatamente pop con un attitudine che pesca a piene mani dall’universo della musica da club e che guarda senza timidezza anche a mondi all’apparenza lontanissimi e irraggiungibili.

Le sue sono canzoni che si possono cantare a squarciagola, ma anche ballare senza sosta e senza prestare attenzione al testo. Oppure possono essere ascoltate nel silenzio di una stanza e arrivare dritte al cuore. Pop, lo ripetiamo, ma anche altro. Siete pronti per la festa?

Il Summer Is Mine Festival torna alla formula della due giorni (già sperimentata nel 2014) e accantona temporaneamente il palco/laboratorio Eli Wallach, dalla seconda edizione “casa” della band emergenti locali. È un esperimento, ma siamo sicuri che nelle prossime edizioni tornerà più strutturato e pronto ad accogliere tutte le band esordienti più interessanti che la nostra isola ha da offrire.

Quest’anno l’Associazione Culturale Lee Van Cleef ha giocato la carta della autofinanziamento attraverso la piattaforma di Crowdfunding PRODUZIONI DAL BASSO. L’iniziativa ha permesso di racimolare fondi che sono stati utilizzati per l’acquisto di materiale e servizi per il festival di quest’anno. Un esperimento interessante che contiamo bissare nelle prossime stagioni e che siamo sicuri potrà portare sempre più donazioni alla nostra causa.

 

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La mancata approvazione del bilancio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, da parte del ministero dell’Ambiente, crea una situazione di incertezza nella gestione di molti siti minerari del territorio.

«Pur affrontando disagi, a differenza di altri siti – assicura Emanuela Rubiu, assessore della Cultura, Spettacolo, Turismno ed Attibità produttive del comune di Carbonia -, il Museo del Carbone nella Grande Miniera di Serbariu rimane, come tutto l’anno, aperto al pubblico, grazie al sostegno del comune di Carbonia ed alla propria produzione.»

«Per questo il comune di Carbonia chiede di evitare di diffondere ipotesi allarmistiche di chiusura del sito della Grande Miniera di Serbariu. Tali notizie infondate – conclude Emanuela Rubiu – possono recare gravi conseguenze per la stagione turistica in corso.»

Museo del Carbone Serbariu 1