Edoardo Tocco (presidente del Consiglio comunale di Cagliari): «Un ruolo strategico per il quartiere, dialogo e progetti condivisi per risolvere i problemi di Pirri».
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Il rischio idrogeologico nelle diverse vie del quartiere, con l’emergenza legata alle alluvioni. La messa in sicurezza del teatro annesso all’interno della ex Vetreria. I disservizi connessi alla raccolta differenziata. Sono stati i fili conduttori del Consiglio della Municipalità di Pirri, che si è riunito davanti al presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco.
«E’ un organismo di grande importanza per la città. La passione per i giovani che intendono portare avanti una politica seria, al servizio dei cittadini, inizia da questa assemblea – spiega il responsabile dell’assemblea civica di Palazzo Bacaredda -. Da quest’aula arriva un importante messaggio per il territorio. Pirri è una realtà da valorizzare, vista la sua estensione con oltre 30mila abitanti. Questa assise deve farsi interprete dei problemi di un rione strategico per Cagliari. Non vogliamo che il quartiere sia la periferia del capoluogo. E’ necessario che venga inserito nei progetti ambiziosi per la città.»
Dall’emiciclo di via Riva Villasanta l’appello del presidente della circoscrizione Maria Laura Manca: «E’ basilare che ci sia un dialogo costante con il consiglio comunale di Cagliari – rimarca Edoardo Tocco. Non vogliamo che il nostro rione sia marginalizzato dallo sviluppo strategico del capoluogo».
Il vicepresidente Alessandro Vincis ed il capogruppo del Pd Emanuele Boi auspicano «un confronto continuo con l’amministrazione comunale e l’assemblea civica di via Roma. Sono troppe le sfide da affrontare». Edoardo Tocco sviscera temi vitali per il futuro della città e della frazione: «Il sogno sarebbe quello di rivitalizzare le circoscrizioni, rendendole funzionali alle esigenze programmatiche – conclude Edoardo Tocco –. In questo senso, reputo che la Municipalità di Pirri abbia un ruolo importante anche per il disegno futuro della sanità cagliaritana, per la valorizzazione delle attività produttive all’interno del quartiere e per l’adeguamento delle strutture dedicate alla cultura».