16 January, 2025
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«È opportuna la verifica dei verbali e ogni atto propedeutico a fare luce sul risultato elettorale di Cagliari a tutela della volontà dei cittadini che viene prima di tutto. Per questo motivo  siamo del parere che sia necessario presentare ricorso per il controllo dei verbali e riconteggio dei voti. Ci sono quasi 1.300 fra schede nulle e contestate ed il ballottaggio non è scattato per soli 80 voti. È chiaro che, alla luce di questo dato, sia necessario un ulteriore approfondimento per fare chiarezza. La partita, a nostro avviso, non è ancora terminata.»

Lo ha dichiarato stamane il segretario regionale del Partito Democratico Emanuele Cani, al termine dello spoglio delle schede che, con il superamento del 50% con uno margine dello 0,12% pari a 80 voti, ha decretato l’elezione di Paolo Truzzu a nuovo sindaco di Cagliari al primo turno.

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«Il Partito Democratico della Sardegna ha avuto un’intera legislatura (quella passata) per reintrodurre vitalizi o misure economiche assimilabili. Non l’ha fatto, nonostante la maggioranza numerica in Consiglio. E non l’ha fatto per una precisa scelta politica. Davanti alle varie informazioni che circolano riteniamo opportuno ribadire che, se l’attuale Governo regionale di centrodestra intende assumere decisioni di reintrodurre vitalizi o misure economiche assimilabili lo faccia pure, ma non pensi di contare sulla disponibilità del Partito Democratico che continuerà a mantenere la sua posizione contraria.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito Democratico, in riferimento alle notizie circolate nelle ultime ore.

 

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«Se la situazione non fosse grave e, soprattutto, non riguardasse la massima istituzione regionale ci sarebbe quasi da ridere. Invece capita proprio alla Regione Sardegna. L’esempio che arriva dal governatore della Sardegna è pessimo.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«Per nominare l’esecutivo che dovrà occuparsi dei problemi dell’isola, il vicepremier Matteo Salvini aveva annunciato che sarebbe bastato un quarto d’ora, il governatore ha impiegato due mesi e mezzo – aggiunge il segretario regionale del PD -. Subito dopo l’elezione aveva poi annunciato una serrata selezione dei curricula affinché ci fosse una certa attinenza tra competenze e deleghe. Così non è stato. Basta vedere il profilo di buona parte degli assessori per notare quanto poco rispondenti siano alle competenze richieste. Competenze che in qualche caso, proprio non ci sono. Sarà curioso capire – conclude Emanuele Cani – come si vogliono affrontare le diverse vertenze aperte e con cui si dovranno fare i conti in futuro.»

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«L’annunciata decisione del presidente del Consiglio regionale di non partecipare alle manifestazioni per il 25 aprile è inaccettabile.»
Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.
«La Sardegna ha dato il suo apporto, con donne e uomini, a quel movimento che ha fatto nascere la democrazia e che oggi dà la possibilità, anche a chi dissente dalle nostre idee, di poter esprimere le proprie. Il presidente del Consiglio ha giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Il suo ruolo, lo pone alla guida della massima assemblea regionale. Probabilmente – conclude Emanuele Cani – dovrebbe pensare più all’istituzione che rappresenta e non alla propaganda spicciola che vorrebbe cancellare le lotte e le conquiste che oggi ci permettono di vivere in uno Stato libero e democratico.»

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Si è svolto oggi il primo incontro tra il segretario regionale del Partito Democratico Emanuele Cani, gli otto nuovi consiglieri regionali ed il vice segretario Franco Sabatini. Nel corso della riunione, è stata rimarcata quella che sarà una costante di questo percorso politico istituzionale, una grande sinergia tra il Partito Democratico ed il gruppo presente nel nuovo Consiglio regionale. Inoltre, sono state poste le basi per affrontare il percorso che dovrà essere intrapreso nel corso di questa nuova legislatura, cono particolare risalto ed attenzione alle problematiche della Sardegna e dei sardi.

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Il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio ha firmato oggi il decreto che sblocca le risorse per gli ammortizzatori sociali di 60mila lavoratori nelle 18 aree di crisi complessa in Italia, quasi 800 dei quali sono in Sardegna. Il decreto passerà ora al ministero dell’Economia e delle Finanze per la firma del ministro Giovanni Tria, poi ci sarà un passaggio alla Corte dei Conti, prima che le risorse siano trasferite definitivamente alle Regioni. Gli ammortizzatori sociali, nella migliore delle ipotesi, non arriveranno ai lavoratori (che oggi hanno manifestato ancora una volta davanti al Mise) nel prossimo mese di giugno.

«Oggi apprendiamo della firma da parte del ministro del Lavoro al decreto per il rinnovo degli ammortizzatori sociali destinati ai lavoratori delle aree di crisi complessa – ha commentato il segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani -. C’è voluta la mobilitazione dei lavoratori sino a Roma per questo primo atto che non risolve il problema dei ritardi e la procedura è ancora lunga. È necessario che da parte dei soggetti interessati ci sia un’assunzione di responsabilità affinché i tempi già dilatati, ricordiamo che gli operai nel 2019 non hanno ancora percepito gli ammortizzatori sociali dovuti, siano rapidi. Attraverso i nostri rappresentanti nelle istituzioni seguiremo passo passo la vertenza e non faremo mancare il nostro sostegno ai lavoratori. La filiera dell’alluminio in Italia deve ripartire – ha concluso Emanuele Cani -. E deve ripartire da Portovesme.»

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«La Sardegna rischia di trovarsi, fra qualche anno, senza energia ma probabilmente i rappresentanti del governo nazionale non se ne sono accorti. Forse sono troppo impegnati a chi la spara più grossa. Da chi invoca i forconi e gogne di piazza a chi disattende incontri annunciati con i lavoratori (per esempio Portovesme).»

Lo sostiene Emanuele Cani, segretario regionale del Partito Democratico.

«Però c’è anche chi dice che ci salveremo con le rinnovabili – aggiunge Emanuele Cani -. Siamo convinti che l’uso del carbone debba cessare, ma siamo veramente interessati a capire come si fa a governare la transizione dato che chi governa è contrario al metano e alla dorsale. Forse sono stati distratti dalla smania di giustificare l’insuccesso del reddito di cittadinanza o qualche altra promessa che comincia a non essere »

«Basta con gli spot – conclude Emanuele Cani -, i ministri in carica da quasi un anno si occupino dei problemi reali.»

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La conferenza programmatica del Partito democratico riparte da Tramatza per scrivere il Progetto della Sardegna che vogliamo. Quattro le linee che hanno contraddistinto questo appuntamento: lavorare, curare, sapere e vivere.

«Questa è una tappa del percorso che sino a oggi abbiamo fatto e che continueremo – ha detto il segretario regionale del Partito democratico Emanuele Cani -. Questa giornata è un ulteriore momento di condivisione e partecipazione per l’Idea di Sardegna che vogliamo.»

Emanuele Cani ha ricordato che «oggi c’è tutto il Partito Democratico presente e questo è un giorno importante», poi la Conferenza programmatica, «un tavolo politico aperto», ed ha fatto un riferimento anche alla politica nazionale: «Non esiste che un ministro come Matteo Salvini venga in Sardegna e dica chi deve essere candidato. È una vergogna per la Sardegna. Massimo Zedda si è messo a disposizione, abbiamo il Partito Democratico, abbiamo il Tavolo politico e siamo al lavoro, seguendo un percorso che parte quasi in silenzio e dal basso ma che condivide e coinvolge, ed ora dobbiamo lavorare per vincere le elezioni».

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«Il solito teatrino con slogan propagandistici  e nessuna concretezza. Come da tradizione del governo verdegiallo la visita in Sardegna del vice premier non ha portato  altro che un insieme di slogan e propaganda che non va oltre quelle che può rappresentare la reclame. Di sicuro non ci sono riferimenti alle vicende che riguardano l’isola, alle vertenze aperte che attendono risposte ed impegni concreti dal Governo nazionale.»

A sostenerlo è Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«Sarebbe interessante capire, giusto per fare un esempio – aggiunge Emanuele Cani -, come si vuole comportare il Governo davanti a ciò che sta accadendo a Porto Torres dove, anche il sindaco pentastellato, manifesta preoccupazione e lancia appello proprio al Governo. O le altre questioni che riguardano l’isola: basti il caso della quattro corsie Sassari-Alghero. Non dobbiamo dimenticarci che da alcuni giorni, dall’altra parte della Sardegna, ci sono otto persone disperse in mare.»

«Più che alla concretezza che riguarda i temi sardi si perde un’occasione e ci si giova della visita in Sardegna per fare propaganda. Un invito caloroso lo vorrei rivolgere al vicepremier Matteo Salvini – conclude Emanuele Cani -: la smetta di fare propaganda e si occupi concretamente dei problemi dei cittadini.»