24 November, 2024
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E’ stata licenziata poco fa dalla commissione la Legge europea che, dopo l’incidente del Senato, è stata rinviata nuovamente all’esame della Camera. Ne dà comunicazione, con una breve nota, il deputato del Partito democratico Emanuele Cani.

«Il passaggio in Commissione – aggiunge Emanuele Cani – non ha modificato l’ossatura del provvedimento e nemmeno le misure che riguardano le cosiddette aziende energivore d’Italia. Un aspetto importante che riguarda, in Sardegna, la vertenza Alcoa. Si attende ora l’ultimo passaggio in aula prima del via libera definitivo. Un ulteriore passo avanti, nonostante il ritardo – conclude Emanuele Cani -, che potrà contribuire a risolvere in maniera positiva le vertenze ancora aperte.»

 

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Lunedì 23 ottobre l’Istituto di Istruzione Superiore “IPIA – Emanuela Loi” di Carbonia ospiterà un incontro-dibattito sul fenomeno droga, organizzato da “Sardegna Solidale” e dall’Auser, con la collaborazione dell’emittente televisiva locale Canale40.

I lavori inizieranno alle 9.15 con la proiezione di un video realizzato alcune settimane fa da Canale40, durante una visita alla comunità sociale Ponte di Uta, contenente le voci e le testimonianze degli addetti ai lavori e, soprattutto, degli ospiti della struttura che raccontano le loro esperienze con la droga ed il percorso di disintossicazione.

Dopo i saluti istituzionali di Rosanna Sardu, prof.ssa dell’Istituto IPIA Carbonia; Andrea Piras, referente CSV Sardegna Solidale Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Luca Pizzuto, consigliere regionale; ed Emanuele Cani, deputato, interverranno in qualità di relatori (che interagiranno anche con gli studenti), Paolo Laudicina, presidente della cooperativa sociale Ponte e Raffaele Pittau, psichiatra, responsabile Ser.D Carbonia.

Concluderà i lavori, che saranno coordinati da Manolo Mureddu, Giampiero Farru, responsabile regionale di Sardegna Solidale.

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Sale lo scontro tra PD e Art. 1 – MDP dopo il rinvio dal Senato alla Camera della Legge europea per i riflessi sulle norme per l’energia.

«Tutti sapevamo che cambiare una virgola della Legge Europea al Senato avrebbe comportato un nuovo esame della Camera e mettere a rischio l’attuazione tempestiva delle norme sull’energia, che riguardano migliaia di imprese e di conseguenza centinaia di migliaia di lavoratori – ha scritto nella sua pagina facebook il deputato del Pd Francesco Sanna -. Lo abbiamo spiegato a tutti, ed in tutte le lingue. In Sardegna, a queste norme è legata la soluzione della vertenza ALCOA e l’esistenza dell’industria dei metalli non ferrosi. Dice per migliorare l’etichettatura dei formaggi ma in realtà per “vendicare” la fiducia alla Camera sulla legge elettorale, MDP ha votato con le destre e M5S.»

«Il testo è modificato, dovrà tornare alla Camera con grandi problemi per il calendario dei lavori già programmato. Negli ultimi minuti sembra si stiano addirittura astenendosi nei voti sulla legge, ed al Senato l’astensione vale contro. In politica – ha concluso Francesco Sanna – c’è chi fa e, purtroppo, c’è chi disfa per vuoti simbolismi. Senza curarsi delle conseguenze per il mondo del lavoro, che dice di voler tutelare.»

Duro anche l’intervento del deputato Emanuele Cani (Pd).

«Mdp vota al Senato con la destra e i cinquestelle contro la Legge Europea. I due emendamenti approvati al senato sulla legge europea riguardano l’articolo 12 sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari e l’articolo 16 sulle autorità di bacino. Questo fatto è stato contrastato dal Partito Democratico che intendeva approvare rapidamente la legge già votata alla camera, senza ulteriori ritardi. Ora, la Legge europea dovrà ritornare alla Camera – ha aggiunto Emanuele Cani – inserendosi in un calendario che vede la chiusura della legge elettorale e l’avvio della legge di bilancio. Per il Sulcis è un duro colpo e non possiamo non manifestare le forti preoccupazioni per sulla possibilità che venga approvata entro la legislatura una legge che contiene norme che contribuiscono in maniera determinante ad un possibile esito positivo della vicenda Alcoa.»
«Purtroppo,ciò che sembrava risolto non lo è, bisognerà lavorare nei prossimi giorni per portare a casa il provvedimento per scongiurare il peggio. La situazione è preoccupante e non si può perdere altro tempo. Entro breve tempo, alla luce delle ultime affermazioni e degli atti conosciuti – ha concluso Emanuele Cani -, deve essere chiusa positivamente.»

Al coro delle critiche verso il voto dei senatori di Mdp, si è aggiunto anche il segretario del Pd di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali.

«Non possiamo che manifestare forte preoccupazione per il futuro delle vertenze del Sulcis Iglesiente, e in particolare per quella che riguarda l’Alcoa, dopo gli esiti dell’esame della legge europea al Senato. Il voto di Mdp e altre formazioni a proposito dei due emendamenti che vanno a mutare il senso del provvedimento hanno l’effetto di rinviare l’esame alla Camera. Questo non potrà che comportare un’ulteriore perdita di tempo. Ciò che nel Sulcis Iglesiente non possiamo permetterci in alcun modo. Per questo motivo – ha concluso Daniele Reginali – contestiamo questo comportamento e rimarchiamo il sostegno alla mobilitazione dei lavoratori in lotta.»

In serata è arrivata la replica di un rappresentante di Art. 1 – Mdp, Luca Pizzuto, consigliere regionale del Gruppo Articolo 1 – Sdp  e coordinatore regionale Articolo 1 – Mdp – Sardegna.

«Mettiamo in ordine i fatti – ha scritto in una nota Luca Pizzuto -. Per prima cosa gli esponenti politici che oggi fanno riferimento ad Articolo uno e che sino a qualche tempo fa facevano riferimento ad altri partiti non più esistenti, sono sempre stati al fianco, e in prima linea, con gli operai per la ripresa dello stabilimento dell’alluminio. Credo sia indiscusso il mio impegno, quello dei rappresentanti regionali e locali e quello dei parlamentari a livello nazionale in questa vertenza, che hanno aiutato in ogni modo possibile i lavoratori e le organizzazioni dei lavoratori in questi anni. Tant’è che nel primo passaggio della Legge europea alla camera MDP ha sostenuto e votato il provvedimento. Nel secondo passaggio, al Senato, MDP ha votato a favore di tutti gli articoli della Legge, inclusi quelli che riguardavano la vertenza ALCOA. Nel voto finale il gruppo al Senato si è astenuto, perché in maniera del tutto irrazionale il Governo ha posto la fiducia. Nel momento in cui si pone il voto di fiducia, per chi è all’opposizione è naturale non votare la stessa.»

«Il pensiero di chi scrive è che si sia fatta una scelta sbagliata nel cadere in questo tranello, decidendo di astenersi: ritengo un errore questa scelta e per queste ragioni ho scritto una lettera di contrarietà ai capigruppo della Camera e del Senato, chiedendo di agevolare il più possibile la chiusura dell’Iter legislativo alla Camera – ha aggiunto Luca Pizzuto -. Ho espresso dissenso sulla scelta fatta, ma sono squallide le accuse e le mistificazioni di queste ore nei nostri confronti:

1. il rallentamento dovuto all’emendamento “caseario” è avvenuto perché la maggioranza ha sostenuto questa modifica e non può essere attribuito a un gruppo che al Senato conta un numero ridotto di rappresentanti;

2. una maggioranza in grado di governare se stessa non ha bisogno di richiedere la fiducia per ogni tipo di provvedimento. Una maggioranza in grado di governare in modo condiviso non mette la fiducia ma anzi cerca di creare condivisione con tutte le forze politiche su provvedimenti così importanti;

3. è vile chi ci accusa di non essere dalla parte del lavoro e dei lavoratori dopo che per anni insieme a loro abbiamo sostenuto le battaglie per la ripresa del polo industriale di Portovesme.»

«Per quel che mi riguarda sono, e sarò sempre, dalla parte dei lavoratori e non permetterò a nessuno di dire il contrario. Anni di impegno e di lotta non possono essere mistificati da una scelta, seppur discutibile – ha concluso Luca Pizzuto -. Ritengo che il riavvio di questo stabilimento sia frutto di un lavoro collettivo fatto da esponenti regionali e nazionali che insieme ai lavoratori hanno portato avanti questa lotta.»

 

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Lunedì 25 settembre, dalle ore 17.00, nella sala conferenze del Lù Hotel, in via Costituente a Carbonia, si svolgerà la Tavola Rotonda sul tema Industria 4.0. Parteciperanno Gianluca Benamati, deputato e capogruppo Pd in commissione Attività produttive; Emanuele Cani, deputato Pd e componente della commissione Attività produttive; Cesare Moriconi, consigliere regionale componente della commissione Industria; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch e presidente del Cacip. Modererà il dibattito Giuseppe Deiana, caporedattore de L’Unione Sarda. 

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La sala convegni del Lù Hotel, in via Costituente, a Carbonia, ospiterà lunedì 25 settembre, a partire dalle ore 17.00, una tavola rotonda sul tema “Industria 4.0”. Sviluppo, prospettive, possibilità ed opportunità che la nuova rivoluzione industriale mette in campo. Ai lavori, coordinati dal giornalista Giuseppe Deiana, interverranno i deputati Gianluca Benamati e Emanuele Cani, il presidente di Confindustria Alberto Scanu, il consigliere regionale Cesare Moriconi ed il presidente del Cacip (Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari) Salvatore Mattana.

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Il deputato del Partito democratico Emanuele Cani interviene sull’incidente mortale sul lavoro verificatosi questa mattina a Portovesme.

«Su quanto accaduto oggi, un giovane operaio che ha perso la vita, ritengo sia necessario e doveroso esprimere tutto il cordoglio e la vicinanza ai familiari e colleghi – dice Emanuele Cani -. Un fatto drammatico che, ancora una volta ripropone la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro. A questo proposito è opportuno rimarcare l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro dove diventano fondamentali tutte le azioni di prevenzione. Ai familiari del giovane operaio – conclude Emanuele Cani – deve andare, ora, tutto il sostegno e supporto necessario.»

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, è uno dei quattro destinatari delle minacce contenute in una busta da lettera, inviata con francobollo e priva di mittente, fatta recapitare oggi al Consiglio regionale della Sardegna, con all’interno quattro cartucce da fucile calibro 12. Gli altri tre cognomi, tutti scritti con un pennarello blu, sono Letta, Carbini e Sanna.

Numerosi gli attestati di solidarietà arrivati al goveranatore Pigliaru.

«Esprimo tutta la mia solidarietà al presidente della Regione Francesco Pigliaru, destinatario assieme ad altri esponenti politici regionali, del messaggio intimidatorio – scrive in una nota il deputato del Partito democratico Emanuele Cani -. Simili gesti non possono essere né tollerati né ammessi. L’auspicio è che le indagini degli inquirenti consentano un’individuazione rapida dei responsabili.»

«In attesa che gli inquirenti facciano luce sull’atto intimidatorio subito dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà». E’ il messaggio del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu che, con il leader dei centristi Giorgio Oppi e i consiglieri Giuseppino Pinna e Alfonso Marras. «Nessuno pensi che con queste intimidazioni si possa ostacolare l’attività politica e democratica all’interno dell’assemblea regionale – conclude Gianluigi Rubiu -. Auspichiamo si faccia chiarezza su quanto è accaduto, identificando i responsabili e assicurando il proseguimento del percorso di legalità».

Solidarietà al presidente Pigliaru e agli altri destinatari delle gravissime minacce arriva anche dai consiglieri regionali di Articolo UNO – SDP Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto, Paolo Zedda e dall’assessore regionale della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena.

«Condanniamo quindi questo atto increscioso e ci stringiamo intorno al presidente Pigliaru e agli altri destinatari. Oggi e sempre viva la Democrazia.»

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«La vertenza Alcoa registra un ulteriore passo avanti. Quanto emerge dall’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico fa registrare un passaggio positivo sul cammino della vertenza che va avanti da parecchi anni.»

Lo sostiene Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«Le misure energetiche messe messe a disposizione e che trovano applicazione grazie all’emendamento del Pd alla Legge Europea, e gli altri aspetti in via di definizione fanno ormai ben sperare – aggiunge Emanuele Cani -. L’auspicio è chiudere la vicenda entro settembre. E’ chiaro che il grado di attenzione da parte nostra resterà comunque alto. Allo stesso tempo, e parallelamente alla questione relativa al futuro dello smelter deve essere affrontata anche la vicenda degli ammortizzatori sociali in scadenza il 31 dicembre. Non è pensabile che possano esserci lavoratori senza sostegno. Per questo motivo – conclude Emanuele Cani – è necessario il supporto e la partecipazione della Regione.»

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«L’esito positivo dell’incontro avvenuto al ministero dell’Ambiente relativo all’utilizzo delle vasche interne alla Portovesme srl per l’abbancamento provvisorio dei residui di lavorazione è un fatto positivo. Un passo avanti importante per evitare la fermata degli impianti e garantire la continuità produttiva e lavorativa.»

Lo scrive, in una nota, Emanuela Cani, deputato del Partito democratico.

«Si attende ora la conclusione dell’iter con la conferenza decisoria di domani. Resta comunque alta l’attenzione per la vertenza, perché deve essere ancora sciolto il nodo principale. Ossia il rispetto dei tempi per l’approvazione del progetto  della nuova discarica fondamentale per garantire l’operatività dei prossimi anni. Un argomento – conclude Emanuele Cani – su cui resterà sempre molto alto il livello di attenzione.»

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«Le lungaggini burocratiche, gli errori grossolani e la mancata assunzione di responsabilità da parte di chi ha un ruolo e il dovere di decidere, rischiano di compromettere il futuro lavorativo di migliaia di persone danneggiando un processo di crescita economica, non solo di una fabbrica ma di un intero settore produttivo e di un territorio.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«Il Sulcis Iglesiente non può permettersi di vedere chiudere un altro stabilimento perché chi deve assumersi una responsabilità non se la assume, o perché c’è stata una errata interpretazione che vanifica anche prese di posizione ufficiali – aggiunge Emanuele Cani -. Il 26 luglio ci sarà l’incontro a Roma al ministero dell’Ambiente e sarà opportuno e necessario che a quell’incontro intervengano e partecipino, come annunciato, i rappresentanti dell’Esecutivo regionale. Ultimamente si parla tanto di efficienza, innovazione, mercati europei e poi si rischia di inciampare davanti a un minimo ostacolo. Ognuno deve fare la sua parte assumendosi le proprie responsabilità. La Regione Sardegna e la provincia del Sud Sardegna in primis, seguendo le procedure e rispettando i tempi previsti dalle norme. Il 26 luglio seguirò con molta attenzione l’incontro al ministero dell’Ambiente – conclude Emanuele Cani -, per sostenere la battaglia, portata avanti dai lavoratori in difesa dell’occupazione e di quel processo produttivo importante non solo per il territorio ma per l’intero paese.»