3 May, 2025
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I sindaci del Sulcis Iglesiente intervengono ancora una volta a sostegno dei lavoratori e delle lavoratici della Sider Alloys che da oggi 24 marzo saranno collocati in cassa integrazione.

«Dopo anni di sacrifici, di lotte e di costante tensione per la salvaguardia del futuro dei lavoratori e di tutti i cittadiniscrivono i sindaci in una nota -, ci troviamo oggi a dover affrontare una nuova e drammatica realtà. Questo ennesimo fallimento aggrava ulteriormente una situazione socio-economica già critica, che continua a peggiorare mettendo in ginocchio famiglie, intere comunità e il futuro di un0’intera generazione.»

«La mancata risoluzione delle problematiche che affliggono il nostro territorio dimostra, ancora una volta, l’incapacità di un sistema che non riesce a dare risposte tempestive né adeguate alle esigenze di chi lavora e produce, né alle necessità delle famiglie costrette a sopravvivere in un contesto di precarietàproseguono i sindaci del Sulcis Iglesiente -. Abbiamo chiesto risposte, eppure il nostro impegno e la nostra determinazione non sono bastati a fermare un ciclo di incertezza e insicurezza che sembra infinito, In queste condizioni rivolgimento un appello alla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, all’assessore dell’Industria Emanuele Cani e a tutte le istituzioni del Governo nazionale, affinché vengano adottate politiche concrete e urgenti per sostenere i lavoratori, rilanciare l’industria e offrire una prospettiva di crescita a questa terra che merita una visione di futuro e non una continua rincorsa al passato.»

«E’ arrivato il momento di fare scelte decisive e coraggiose per il nostro territorio, per le nostre famiglie e per le generazioni future. Il tempo delle promesse inconcludenti deve finire: come sindaci di queste comunità, insieme a tutti i lavoratori e alle loro rappresentanze, alzeremo la voce per pretendere un cambiamento realeconcludono -. La battaglia continua, e noi siamo pronti a combatterla con ancora maggiore determinazione.»

L’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani questa mattina ha incontrato il sindaco Paolo Sanna, la Giunta e il Consiglio comunale di Fluminimaggiore, per affrontare i temi principali che riguardano il territorio.

L’incontro istituzionale è stato anche l’occasione per visitare una delle più importanti realtà produttive dell’area, che opera nel settore della lavorazione di prodotti ittici.

«Un modello imprenditoriale virtuoso che dimostra come anche l’Iglesiente, nonostante le croniche difficoltà che tutti conosciamo, possa vantare aziende di altissimo prestigio che oggi esportano con successo le eccellenze sarde, tra cui il tonno e la bottarga, in tutto il mondo», ha commentato l’assessore Emanuele Cani.

L’assessorato regionale dell’Industria è in prima linea per promuovere l’esportazione delle produzioni dell’Isola, anche attraverso la partecipazione alle più importanti fiere mondiali del settore. Con questo obiettivo la Regione Sardegna sarà presente, con il coordinamento dell’assessorato, anche all’Expo 2025 di Osaka, al via il prossimo mese di aprile.

«Conosciamo perfettamente le criticità delle vertenze industriali del Sulcis, ora è giunto il momento di avere delle risposte in tempi rapidi.»

Lo ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento durante il tavolo convocato questa mattina al ministero delle Imprese e del Made in Italy per fare il punto sulle questioni Eurallumina, Portovesme Srl e Sider Alloys.

«Sul fronte Eurallumina c’è un’intesa Regione-Governo sulla modifica del Dpcm sulla metanizzazione, una partita che non vede player esterni e che per quanto ci riguarda siamo pronti a chiudere. Trovare un accordo sul metano significa che in tempi rapidissimi possiamo dare avvio a un revamping strutturale di Eurallumina e porre fine a una crisi industriale che va avanti da oltre un decennio», ha detto Emanuele Cani.

«Per quanto riguarda Portovesme Srl è tassativo uscire dalla condizione di incertezza nella quale ci troviamo. Se c’è un investitore, questo soggetto deve farsi avanti affinché possiamo verificare se sussista un reale interesse all’acquisizione dello stabilimento», ha sottolineato Regionale l’assessore.

«Non è più rinviabile neanche la soluzione della crisi riguardante Sider Alloys, così come non è trascurabile l’imminente spegnimento della centrale a carbone Enel. Ed è importante dunque, con le modalità che il Governo ritiene opportune, fare un passo avanti su tutte le vertenze ancora aperte», ha concluso Emanuele Cani.

«Anche in termini di salvaguardia occupazionale l’attenzione della Regione Sardegna resta altissimaha chiarito l’assessora del Lavoro Desirè Manca -. A tal proposito abbiamo già convocato un incontro per giovedì prossimo, 13 marzo, con le tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali interessate per definire un percorso condiviso affinché si possa facilitare il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale del Sulcis Iglesiente nella programmazione degli interventi tesi alla riqualificazione professionale a valere sul Programma nazionale Just Transition Fund Italia 2021-2027.»

«Per me e per il collega dell’Industriapuntualizza Desirè Mancanon fa alcuna differenza che si tratti di lavoratori dell’indotto o di lavoratori diretti, specialmente in una zona così fragile come quella del Sulcis, anche il singolo posto di lavoro è fondamentale e da preservare. Oggi ho voluto essere qui a Roma per dimostrare la mia vicinanza e della Regione ai lavoratori. Dimostrazione che abbiamo dato anche attraverso le celeri tempistiche poste in essere fin da subito attivando gli ammortizzatori sociali, sottoscrivendo l’accordo con il Governo, ma anche l’attenzione su quelli che sono i tempi di transizione. Attendiamo gli sviluppi di questa vicenda e stiamo vicini ai lavoratori perché questa è una partita che la Regione Sardegna non può assolutamente perdere.»

Grande partecipazione, sabato 8 marzo, all’incontro dibattito “Donne e parità: un incontro a viso aperto” organizzato nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, in occasione della Giornata internazionale della Donna. L’evento è stato organizzato dall’assessorato dello Sport del comune di Carbonia, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias presieduto da Maria Mameli e la Regione Autonoma della Sardegna.
L’incontro è stato aperto dagli interventi del sindaco Pietro Morittu e dell’assessora dello Sport, Cultura e Spettacolo del comune di Carbonia Giorgia Meli e gli interventi dei relatori, moderati da Maria Mameli, coordinatrice del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias, hanno approfondito il tema della parità di genere, attraverso varie angolazioni e le esperienze personali nella vita professionale e in quella di tutti i giorni, con un focus sullo sport e le figure ad esso correlate: Gloria Peritore, atleta professionista del Raini Club, speaker, attivista e pugile della Scuderia Opi Since 82, presidente dell’associazione “The Shadow Project”; la dott.ssa Tiziana Putzolu, consigliera di parità della Regione Sardegna; l’avvocato Roberto Pusceddu del Foro di Cagliari; Denise Pisu, istruttrice e atleta presso la scuola Ju-Jitsu “Dojo Hiwashi Shinsei”; Annamaria Sabiu, arbitro della sezione AIA di Carbonia. Ha partecipato ai lavori l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani.

Al termine, il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha consegnato un riconoscimento ad Agnese Delogu, presidente regionale dell’associazione Anmig, che lo scorso 18 dicembre 2024 ha ricevuto dal prefetto di Cagliari il diploma di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Vediamo l’intervista con Maria Mameli, coordinatrice del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias.

La Regione Sardegna compie un passo in avanti strategico verso la transizione energetica del Sulcis Iglesiente con l’avvio dell’attuazione dell’azione 1.1 del Just Transition Fund (JFT) 2021-2027 volta alla concessione di finanziamenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili finalizzati all’autoconsumo, anche sotto forma di comunità energetiche rinnovabili. A disposizione risorse per 28 milioni e 500mila euro da ripartire tra i 23 comuni del territorio.

L’iniziativa è stata illustrata oggi ai sindaci dall’assessore dell’Industria Emanuele Cani e dalla direzione generale dell’Assessorato durante un incontro organizzato nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu.

«La transizione energeticaha spiegato l’assessore Emanuele Cani non è solo un impegno nazionale e regionale, ma rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio. Le comunità energetiche rinnovabili possono generare benefici concreti per cittadini e imprese, rendendo i Comuni protagonisti del cambiamento.»

Nel corso della mattinata i sindaci sono stati aggiornati sulle modalità operative di accesso al finanziamento, sulle tempistiche stringenti previste dal JTF e sull’iter da seguire. Già nei prossimi giorni, la direzione generale dell’Industria provvederà a inviare la documentazione preliminare attraverso la quale gli enti potranno manifestare il proprio interesse verso la realizzazione degli interventi.

Alla presentazione è intervenuta anche la professoressa Susanna Mocci, del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari, che ha illustrato le tipologie di funzionamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nelle varie configurazioni di autoconsumo.

«L’incontro segna l’inizio di un percorso fondamentale per il Sulcis Iglesiente in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e innovazione energetica previsti dal JTFha sottolineato Emanuele Cani -. La Regione invita tutti i rappresentanti istituzionali a partecipare attivamente per contribuire alla costruzione di un futuro energetico più sostenibile.»

Oltre ai sindaci, hanno preso parte alla mattinata i rappresentanti del Centro Regionale di Programmazione, della Provincia del Sud Sardegna, del Consorzio industriale del Sulcis Iglesiente, del Gal Sulcis Iglesiente e l’amministratore della società Sotacarbo Mario Porcu.

Sotacarbo sarà a disposizione, assieme alla direzione generale dell’assessorato, per offrire supporto alle amministrazioni locali nella procedura di accesso ai fondi.

«Per quanto di competenza della Regione Sardegna tutti gli strumenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dell’indotto di Portovesme sono stati attivati. Gli uffici dell’Assessorato del Lavoro a partire dal 10 gennaio 2025, data di sottoscrizione del primo preaccordo che ha riguardato i 496 lavoratori della Portovesme Srl, hanno provveduto a sottoscrivere tutti i preaccordi necessari per la concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria in favore dei lavoratori dell’indotto di Portovesme, ai sensi della normativa vigente, con l’impegno di attuare nei confronti degli stessi interventi di politiche attive del lavoro.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Desirè Manca.

«Nello specificoentra nei dettagli l’esponente della Giunta il 21 gennaio 2025 sono stati sottoscritti altri sei preaccordi per i lavoratori di Eurallumina Spa, SE.GE.SA. Srl, I.S.C. Srl, Mens@na Catering Srl, Reno Srl, CQ-NOL Srl. A seguito della sottoscrizione dei preaccordi, tra il 10 e il 24 gennaio, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati sottoscritti gli accordi finalizzati alla concessione del trattamento di cassa integrazione salariale straordinaria tra il Ministero, i sindacati, Confindustria, le aziende interessate e la Regione Sardegna, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ancora: tra il 28 gennaio e il 27 febbraio sono stati emanati i decreti che autorizzano la concessione della misura e che danno contestualmente mandato all’Inps di procedere col pagamento del sussidio.»

«Tutti i lavoratori dell’indotto di Portovesme sono stati messi in sicurezza dalla Regione Sardegna. La forte preoccupazione che rimane riguarda la mancanza di prospettive future, la realizzazione di un’alternativa seria e credibile e chiaramente la continuità della produzione della linea zinco e piombo», conclude Desirè Manca.

«Ribadiamodichiara l’assessore dell’Industria Emanuele Cani la necessità che il ministro convochi immediatamente un tavolo rispetto agli impegni presi il 27 dicembre davanti ai lavoratori di Portovesme.»

 

La solidarietà ai lavoratori del Sulcis e la richiesta di una convocazione immediata al ministro Adolfo Urso. Questa mattina i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sono stati ricevuti a viale Trento dalla presidente della Regione Alessandra Todde e dall’assessore dell’Industria Emanuele Cani.

La notizia dell’arrivo di procedure di licenziamento collettivo da parte di ditte in appalto della Portovesme srl sta provocando da lunedì il blocco stradale davanti alla fabbrica. I sindacati unitariamente hanno illustrato la situazione alla Giunta protestando per «le promesse non mantenute dal governo sulla continuità della produzione di zinco e piombo» e sulla disponibilità di «un player internazionale a subentrare alla multinazionale che ha deciso di chiudere la linea di produzione dello zinco». Immediata la disponibilità all’incontro, organizzato in tempi strettissimi.

Dopo aver ascoltato gli interventi dei rappresentanti sindacali, la presidente Alessandra Todde ha condiviso con i lavoratori la posizione comune: «Dobbiamo mettere sotto pressione il governo rispetto agli impegni presi. Sentirò subito il ministro Adolfo Urso e manderò una nota ufficiale per spiegare che non siamo soddisfatti dei tempi che si allungano senza prospettive, chiedendo una convocazione immediata per un incontro a Roma».

Un incontro che per la presidente della Giunta «non potrà essere l’ennesimo tavolo interlocutorio ma dovrà fare chiarezza: noi abbiamo lavorato a un piano per dare certezza agli imprenditori anche per le vertenze Sider Alloys e Eurallumina».

«Siamo tutti uniti per procedere cosìha concluso l’assessore Emanuele Caniuna lettera al ministro per chiedere un incontro nei più brevi tempi possibili, tenendo informati immediatamente i sindacati e i lavoratori sugli aggiornamenti.»

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La crisi del polo industriale di Portovesme precipita. Ieri 28 febbraio le organizzazioni sindacali di FIOM, FSM e UILM Territoriali, unitamente alle Rsu, hanno incontrato alle 10.00 la ISC e la SEGESA, e alle 15.00 la FM Grigliati.

«Nell’incontro tenuto in mattinata si è registrata l’ennesima disfatta derivante dalla perdita occupazionale presso il cantiere della Portovesme srl, dove le realtà attuali che comprendono 111 unità (solo un anno e mezzo fa si registravano poco meno di 200 dipendenti), sono costrette ad impegnare costantemente, solo il 20% della forza lavoro si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente. Situazione che obbliga l’azienda ad un utilizzo della Cigs elevatissima, non sostenibile per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti. Nel pomeriggio le organizzazioni sindacali hanno incontrato la FM Grigliati e anche con quest’ultima, è stata aperta la cassa integrazione guadagni ordinaria per 30 lavoratori/giorno sui 41 totali. FIOM, FSM e UILM ritengono ingestibile la gravissima crisi che si sta affrontando nel cantiere della Glencore, dove la pace sociale più volte annunciata dalla Direzione aziendale, si scontra con la realtà dei fatti, in cui la forza lavoro degli appalti è ridotta ai minimi termini. SKV, GSMI, SOCHER, ISC, SEGESA, FM Grigliati, CQ Nol sono state costrette all’avvio della cassa integrazione in conseguenza della imponente perdita di commesse. Nel frattempo i lavoratori della Nuova ICOM, Elastomeccanica, Mi.Da.Charter, Jap, Anticorrosione Sardegna, sono spariti dal registro delle presenze in stabilimento. La maggior parte dei lavoratori della GSMI sono costretti ad accettare trasferimenti anche fuori dalla Sardegna per non essere licenziati (e questa può essere considerata una fortuna). La procedura di licenziamento che sta perseguendo la CQ Nol, è la prima conseguenza che impone un cambio di tendenza, se non si vuole incorrere al massacro generale, che coinvolgerà la totalità della forza lavoro»
«Chi è in grado di garantire la pace sociale in una situazione simile? – chiedono le segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente -. Insomma, una crisi infinita, che si identifica con la mancanza di politica industriale e che ancora una volta vede sul banco degli imputati le multinazionali, che delocalizzano abbandonando il territorio. Sullo stesso banco ci vanno le istituzioni politiche, incapaci di fornire gli strumenti utili a contrastare una concorrenza sempre più forte, in cui il costo energetico ha sempre una rilevanza assoluta. Quanto sta avvenendo, impone una immediata presa di posizione, attraverso la proclamazione dello stato di agitazione, non escludendo iniziative di mobilitazione, se non ci saranno rapide soluzioni a quanto sta avvenendo.»

Le segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente chiedono il rispetto di quanto dichiarato dai ministri Adolfo Urso e Marina Calderone, insieme alla Presidente della Regione Alessandra Todde e degli assessori dell’Industria Emanuele Cani e del Lavoro Desirè Manca il 27 dicembre 2024, data in cui affermarono strategiche le produzioni che Glencore si apprestava a fermare, nonostante la contrarietà di sindacati e istituzioni. Che fine hanno fatto le continuità produttive e i player pronti a continuare nelle produzioni?

«FIOM, FSM e UILM ripartono da quelle dichiarazioni, riprese e confermate nel successivo incontro al MIMIT, ritengono che non ci sia più tempo da perdere e che quella, sia l’unica via di salvezza per superare le gravissime difficoltà del momento: la ripresa produttiva dello zinco, anche attraverso il processo elettrolitico e non limitatamente ai fumi di acciaierie e non all’accesso imponente agli ammortizzatori sociali come si è costretti a subire. Convocano con carattere di urgenza il Coordinamento appalti dei metalmeccanici per lunedì 3/03/2025 dalle ore 08.00 presso la Portovesme srl. Quanto sta avvenendo presso la Portovesme srl, unito alla gravità dell’ex ALCOA e all’incertezza della Centrale Enel, rischia una implosione sociale senza precedenti, in cui la politica a tutti i livelli ha la responsabilità e l’obbligo di chiarire e rispondere al più presto su quello che sarà il futuro dell’intero polo industriale. Perché anche prendere tempo, non dare le risposte attese, nella grave situazione in cui ci troviamo equivale a rispondere negativamente ad ogni possibilità di garanzia produttiva o occupativa. FIOM FSM e UILM, con tutte le RSU dei metalmeccanici, chiedono DISCONTINUITÀ su tutti i fronti», concludono le segreterie territoriali FIOM FSM UILM Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente.

«Ringraziamo la delegazione dell’ottava commissione ‘Ambiente, territorio e lavori pubblici’ della Camera dei deputati che con l’audizione di ieri ci ha concesso l’occasione per fare il punto sulle bonifiche dell’area mineraria dismessa di Montevecchio Ponente, nell’ambito del quale è emerso in modo chiaro il cambio di passo avviato dall’attuale Giunta regionale e dagli assessorati competenti, anche grazie alla riorganizzazione e al rilancio di Igea, dopo anni di gravi ritardi e inadempienze.»

Gli assessori regionali dell’Industria Emanuele Cani e dell’Ambiente Rosanna Laconi si sono espressi così dopo l’incontro che si è svolto ieri nella sede della Prefettura, a Cagliari.

«In particolare, la società Igea, a cui compete la progettazione della bonifica, versava in una condizione patologica che includeva la mancata approvazione dei bilanci degli ultimi quattro anni», hanno sottolineato i due assessori regionali.

«È volontà di questa Giunta imprimere un nuovo corso alla gravosa questione delle bonifiche in Sardegna. Ieri è stato presentato alla commissione un dettagliato cronoprogramma di esecuzione della bonifica di Montevecchio, dalla fase progettuale propedeutica alla sua realizzazionehanno concluso Emanuele Cani e Rosanna Laconi ma è stata anche l’occasione per illustrare il tema nel suo complesso, che non riguarda solo Arbus e Guspini ma tutti i siti minerari dismessi presenti nell’Isola.»

«L’apertura di uno sportello delle associazioni di categoria e della rete della professioni tecniche a Carbonia, al servizio delle attività produttive del Sulcis Iglesiente, è un’iniziativa che la Regione coglie con grande favore, non solo perché fornirà più da vicino un supporto alle imprese del territorio, ma anche perché fungerà da trait d’union tra le imprese e l’amministrazione regionale, in particolare nell’accesso alle risorse per lo sviluppo economico dell’area.»

Lo ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani durante l’evento di inaugurazione degli uffici dello sportello, che saranno condivisi da Coldiretti, Confapi, Confartigianato Imprese Sud Sardegna e dalla Rete delle Professioni Tecniche.