24 November, 2024
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Emanuele Cani 79 copia

La X commissione della Camera ha approvato una risoluzione presentata da 14 deputati, primo firmatario Emanuele Cani del Partito Democratico, sull’industria dell’alluminio.

La risoluzione impegna il Governo a porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di definire un piano strategico di rilancio dell’industria di alluminio primario in Italia che consenta di riavviare gli impianti di produzione esistenti e di sviluppare nuove attività produttive; a proseguire il confronto con la Commissione europea sugli strumenti necessari da adottare per:

a) conseguire l’abbattimento dei costi dell’energia a carico delle imprese metallurgiche e, in tal modo, non perdere la produzione industriale primaria a favore di Paesi extraeuropei;

b) implementare gli strumenti normativi, già previsti dal regolamento CE 1013/2006 in materia di esportazione di rifiuti (rottami) dell’alluminio in quei Paesi dove le norme ambientali e sanitarie per il riciclo sono poco rigorose;

a rendere il settore della raccolta e del riciclo dell’alluminio ancora più efficiente, promuovendo tutte le best practice di cui l’Italia è punto di riferimento a livello mondiale.

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Emanuele Cani 2 copia

«E’ sicuramente un fatto positivo che il ministro delle Attività produttive abbia deciso di convocare per il 24 novembre il presidente della Regione e le organizzazioni sindacali allo scopo di affrontare un tema importante e particolarmente sentito come quello relativo alla questione dell’energia elettrica». Lo ha detto oggi Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Su questo aspetto resta ancora alta l’attenzione da parte nostra, perché proprio la questione energetica nell’isola diventa argomento ed elemento cruciale per uno sviluppo e una crescita economica moderna. Questa convocazione certifica, comunque, l’attenzione che il Governo nazionale ha verso questo argomento – ha concluso Cani – cui tutti gli operatori ma anche i lavoratori guardano con attenzione e apprensione.»

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L’emergenza determinata in Sardegna dai costi energetici, ha portato i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Siro Marrocu a presentare un’interrogazione a risposta in Commissione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, con richiesta di proroga della super interrompibilità.

«Così come verificatosi per il servizio d’interrompibilità istantanea, rafforzato dopo il black out generale del settembre 2003, anche il servizio insulare ha acquisito nel tempo la doppia valenza di strumento essenziale di difesa della rete e di strumento di politica industriale a sostegno dell’attività produttiva di siti di consumo la cui competitività sarebbe certamente compromessa dal venir meno dei ricavi associati alla sua prestazione – si legge nell’interrogazione -. Le imprese che beneficiano dello strumento sono infatti principalmente classificabili come Energy intensive con una incidenza elevata dei costi per l’acquisto dell’energia elettrica sul totale dei costi sostenuti dall’impresa per lo svolgimento della propria attività.

Nel caso della principale società che presta il servizio in Sardegna, la Portovesme S.r.l., il costo dell’energia supera il 50 % dei costi complessivi di trasformazione del prodotto.»

«La sola Portovesme s.r.l. rappresenta il 10% degli usi di energia elettrica complessivi della Sardegna (il 20% degli usi industriali) e garantisce in molte ore dell’anno un livello di prelievo che limita la fermata degli oltre 1700 MW di potenza installata tra impianti fotovoltaici ed eolici – si legge ancora nell’interrogazione -; lo strumento della super interrompibilità non è però limitato alla sola Portovesme s.r.l. ma permette il mantenimento di molte attività produttive che compensano, con i ricavi derivanti dalla prestazione del servizio di interruzione istantanea dei prelievi, le storiche debolezze legate alla carenza di infrastrutture energetiche (quale una rete efficiente di distribuzione del gas) e di trasporto.»

«Il servizio di riduzione istantanea dei prelievi è un importante strumento di politica industriale che serve a preservare sia i livelli minimi di sicurezza della rete sia l’esistenza di attività produttive che non avrebbero altrimenti costi di approvvigionamento energetico adeguati alla tipologia di lavorazioni che eseguono» concludono Emanuele Cani e Siro Marrocu, chiedendo al ministro Guidi, «quali iniziative intenda porre in atto per prorogare la “super interrompibilità”.»

Portovesme srl 1 copia

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Il deputato Emanuele Cani e il presidente della commissione Lavoro del Consiglio regionale Gavino Manca, entrambi del Partito Democratico, esprimono soddisfazione per lo stanziamento di 30 milioni di euro deliberato dal Consiglio dei ministri per far funzionare la continuità territoriale aerea della  Sardegna.

«Si tratta di una cifra importante e significativa che deve sommarsi ai cento milioni previsti per la rete ferroviaria dell’isola – dice Emanuele Cani -. Proprio il settore dei trasporti era stato indicato come uno di quelli fondamentali per una crescita e uno sviluppo dell’isola. I risultati di questo lavoro, compiuto anche con gli interventi della Regione, cominciano a vedersi. L’impegno dei parlamentari non si ferma certo con questo atto. All’orizzonte, infatti, c’è ancora da lavorare sulla questione della continuità territoriale marittima. Il provvedimento di oggi è uno dei punti previsti dalla Mozione Sardegna presentata dai deputati  del Pd e approvata dal Parlamento.»

«30 milioni di euro per la continuità territoriale, 81 per il completamento della Sassari-Alghero – dice Gavino Manca, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione “Lavoro e cultura” del Consiglio regionale -. Ancora una volta il Governo Renzi, dimostra di avere a cuore le sorti della Sardegna, mantiene gli impegni e risponde con i fatti alle rivendicazioni dell’Isola.»

«I fondi stanziati per la continuità territoriale consentiranno di assicurare collegamenti più efficienti verso i principali aeroporti della penisola – aggiunge Manca – il presidente Renzi, sostenuto dal sottosegretario Luca Lotti, ha accolto una delle principali indicazioni contenute nel Dossier Sardegna che il presidente della Regione Francesco Pigliaru gli aveva consegnato il 28 maggio scorso in occasione dell’apertura del cantiere dell’ospedale Mater di Olbia.»

«Non meno importante è la proroga del decreto Sblocca Italia che consentirà di confermare gli 81 milioni di euro stanziati dal Cipe per il primo lotto della Sassari-Alghero. Queste risorse, insieme ai 25 milioni di euro stanziati dalla Regione e ai 19 dell’Anas – conclude Gavino Manca -, permetteranno di completare un’opera attesa da anni dal Nord Sardegna e di realizzare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo dell’Isola.»

In serata anche il capogruppo PD in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ha espresso soddisfazione per lo stanziamento delle risorse per la continuità territoriale, sottolineando che si tratta di «un risultato importantissimo, frutto del lavoro costante del presidente Francesco Pigliaru e del Primo Ministro Matteo Renzi che ha mantenuto gli impegni sottoscritti a Olbia lo scorso mese di maggio. Grazie alla sinergia e capacità di coordinazione messa in atto tra la Giunta regionale e il Governo nazionale sulla continuità territoriale e sulla rete ferroviaria – conclude Pietro Cocco – sono arrivati i risultati sperati che mettono a tacere gli strilloni di turno, soprattutto quelli che, governando durante questi anni appena passati, hanno fallito miseramente».

Aeroporto Elmas 1 copia

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Diciassette deputati ed un senatore del Partito Democratico hanno chiesto risposte sulla questione legata agli ammortizzatori sociali, ai ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, sulla vertenza Italcementi, azienda che ha stabilimenti in tutta Italia, compresa la Sardegna.

«Il gruppo Italcementi – scrivono i parlamentari del PD, tra i quali c’è anche Emanuele Cani – ha avviato dal 2013 un piano di riorganizzazione, definito con il concorso del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministero dello Sviluppo economico – con l’utilizzo della Cassa integrazione guadagni straordinaria per 669 lavoratori su circa 2.700 dipendenti occupati in Italia.

Il piano riguarda svariate sedi di Italcementi presenti in 12 regioni italiane.   

La scadenza degli ammortizzatori sociali attivati dal piano è prevista per il 31 gennaio 2016, in una delicata fase di transizione, legata al perfezionamento dell’acquisizione di Italcementi da parte del gruppo tedesco Heidelberg Cement annunciata il 28 luglio 2015.

Il 15 ottobre l’azienda ha ipotizzato, in un incontro con le organizzazioni sindacali, l’attivazione della cassa integrazione per 1.080 lavoratori.»

«Successivamente – scrivono ancora i parlamentari PD -, con una lettera sottoscritta congiuntamente e inviata ai ministeri competenti il 2 novembre scorso, Italcementi e le organizzazioni sindacali di categoria (Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL) hanno chiesto l’attivazione delle previsioni di cui all’art. 42 del Decreto legislativo n. 148 del 2015 con la conseguente proroga del trattamento di cassa integrazione straordinaria.

Italcementi rappresenta una realtà di rilevante interesse strategico per l’economia nazionale e la sua riorganizzazione comporta notevoli ricadute occupazionali e ha un impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati.

Riteniamo perciò fortemente auspicabile – conclude la nota inviata dai deputati PD Antonio Misiani, Giuseppe Guerini, Elena Carnevali, Giovanni Sanga, Tino Iannuzzi, Emanuele Cani, Franco Bordo, Francesco Ferrara, Pia Locatelli, Alessandro Naccarato, Michele Nicoletti, Vittoria D’Incecco, Guido Galperti, Miriam Cominelli, Cesare Damiano, Guglielmo Epifani, Vincenza Bruno Bossio e Giulia Narduolo e dal senatore Massimo Mucchetti – ai ministri Poletti e Guidi – una risposta positiva del Governo alla richiesta di attivazione dell’art. 42, per agevolare la gestione delle ricadute occupazionali della riorganizzazione di Italcementi.»

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Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione sulla cosiddetta “questione dell’essenzialità delle centrali elettriche sarde”.

«Terna – dice Emanuele Cani – ha comunicato nel proprio sito internet che tra i sette impianti di produzione di energia in Italia ritenuti “essenziali per la sicurezza del sistema elettrico” nel 2016 solo uno, la centrale Enel di Assemini, in provincia di Cagliari, viene riconosciuto in Sardegna, cancellando così il regime di essenzialità per le tre centrali sarde di Fiumesanto, Ottana e Portovesme. Si tratta di una decisione che considero grave, anche alla luce del fatto che il mantenimento del regime di essenzialità è fondamentale per garantire il mantenimento dell’attuale sistema energetico insulare, per tutelare migliaia di posti di lavoro e per difendere l’apparato produttivo regionale consentendo una transizione non traumatica tra il vecchio modello energetico e quello nuovo in costruzione nel Piano energetico regionale.»

«E’ necessario capire – aggiunge Cani – se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda porre in atto per prorogare il regime di essenzialità almeno sino alla possibilità di uso del metano e se sia intenzione del governo  avviare i necessari interventi di riqualificazione tecnologica delle centrali Ep, Enel e Ottana Energia, finalizzati a una maggiore sostenibilità ambientale e competitività economica.»

L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai deputati Siro Marrocu, Marco Meloni, Romina Mura, Caterina Pes, Giovanna Sanna, Francesco Sanna e Giampiero Scanu.

Centrale Enel 1

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I cittadini potranno far aggiustare la propria automobile nell’officina di fiducia e gli autoriparatori potranno rimanere indipendenti dalle Compagnie di Assicurazione. Questo ha stabilito la Camera con il voto finale al disegno di legge “Concorrenza, all’interno del quale sono contenute le norme in materia di RC Auto.

«Dopo mesi di battaglie, ragionamenti con i Deputati, emendamenti e incontri territoriali con la nostra Associazione – ha detto la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – la Camera ha riconosciuto le ragioni degli autoriparatori. E di questo siamo molto soddisfatti.»

«Dobbiamo ringraziare i deputati sardi Emanuele Cani, Romina Mura, Giovanna Sanna, Caterina Pes, Francesco Sanna che hanno votato in modo favorevole anche nel passaggio finale per l’approvazione – aggiunge la Folchetti – e gli altri, come Andrea Vallascas, che hanno supportato la categoria nei vari passaggi nelle commissioni, ascoltando e capendo quali fossero le difficoltà e necessità delle imprese dell’autoriparazione.»

Già all’inizio dell’estate le commissioni Attività produttive e Finanze cancellarono le condizioni che “intimavano” all’assicurato di far riparare la macchina, dopo un incidente, a una carrozzeria convenzionata con la propria Compagnia di Assicurazione.

«E’ stato ristabilito – spiega la presidente Folchetti – il principio in base al quale gli assicurati hanno diritto ad ottenere il risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato, avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiduciaSi tratta di un primo, importante risultato per la battaglia che Confartigianato sta conducendo contro il rischio, contenuto nella riforma dell’Rc auto, di mettere fuori mercato le carrozzerie indipendenti, rendendo di fatto obbligatorio il risarcimento ‘in forma specifica’, vale a dire far riparare il veicolo incidentato dalle officine di carrozzeria convenzionate con l’assicurazione.»

«Ora ci auguriamo – conclude la presidente Folchettiche le modifiche approvate siano confermate nel passaggio al Senato. Ne va del futuro del settore dell’autoriparazione anche in Sardegna.»

In Sardegna, nel primo semestre del 2015, le imprese dell’autoriparazione (artigiane e non), ovvero tutte quelle che svolgono attività di Manutenzioni e Riparazioni Meccaniche e “Riparazioni Carrozzerie, sono state 3.770 di cui 3.154 artigiane (l’83,8%). Queste ultime sono calate del 2,6% rispetto al 2014. In provincia di Cagliari erano 1.548 (l’82,2% artigiane, ovvero 1.274), a Oristano 317 (271 artigiane, l’85,4%), 670 a Nuoro (574 artigiane, l’85,6%) e ben 1.235 a Sassari (1.035 artigiane, l’83,8%). La Sardegna (-2,6%) occupa il terz’ultimo posto come calo demografico di questo settore mentre la provincia di Nuoro registra la peggior performance italiana: -4,9%.

Le imprese della manutenzione e della riparazione meccanica di autoveicoli, alla fine dello scorso giugno, sono risultate 3.049, di cui l’83,6% (ben 2.548) sono artigiane. Da segnalare che tra il 2014 e il 2015, il settore ha registrato un calo del 2,6%. A livello territoriale, tra le imprese artigiane 1.034 sono registrate in provincia di Cagliari (-1,3% rispetto al 2014), 826 sono in quella di Sassari (-1,7% rispetto al 2014), 462 in quella di Nuoro (-4,7% rispetto al 2014) e 226 a Oristano (-3% rispetto allo scorso anno).

Tra quelle della carrozzeria, ne risultano attive 721 di cui 606 artigiane (84%). Il bilancio tra il 2014 e 2015, risulta cessato l’1,8% delle imprese.

Tra le province, le aziende artigiane sono 240 a Cagliari (-1,6% rispetto al 2014), 209 a Sassari (-0,5% rispetto allo scorso anno), 112 a Nuoro (calo del 5,1% rispetto al 2014) e Oristano con 45 (nessun calo registrato).

Maria Carmela Folchetti-02

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Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali ed il deputato dello stesso Partito Democratico Emanuele Cani, intervengono oggi sulla vertenza dei lavoratori della Sarda Bentonite di Piscinas.

«Subito un intervento della Regione sulla vertenza SSB, vicenda che ha visto alcuni operai perdere il lavoro – dice Reginali -. Davanti a questo fatto è necessario che la Regione, deputata al rilascio delle concessioni, intervenga concretamente affinché sia fatta chiarezza. E porti avanti – conclude Reginali – tutte quelle azioni e iniziative necessarie per trovare una soluzione che porti alla salvaguardia dei posti di lavoro.»

«Quanto accaduto ai lavoratori della SSB di Piscinas che, questa mattina hanno protestato davanti allo stabilimento, è grave e non può essere accettato – aggiunge Emanuele Cani -. È necessario e doveroso che su questa vicenda intervenga immediatamente la Regione, l’istituzione che provvede al rilascio delle concessioni per questo tipo di attività. È indispensabile che chi opera garantisca i livelli occupativi. La Regione deve intervenire in maniera concreta non solo vigilando ma, all’occorrenza revocando le concessioni nei casi in cui non siano rispettati i diritti dei lavoratori. Su questa vicenda – conclude Emanuele Cani – serve una risposta immediata e concreta.»

Polar 2 copia

Manifestazione alla Polar di Piscinas copia

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La Camera dei Deputati oggi ha approvato l’ordine del giorno presentato dal deputato del Partito Democratico Emanuele Cani che impegna il Governo a porre in essere tutte le misure necessarie affinché possa trovare applicazione anche per i dipendenti delle otto province della Regione Sardegna quanto previsto dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015) ed in particolare ai commi 424 e 425 dell’articolo 1, nonché quanto disposto dalla circolare n. 1 del 30 gennaio 2015 del  Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie  concernente le “Linee guida in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni delle province e delle città metropolitane. Art. 1, commi da 418 a 430 L. 190/2014” e delle procedure di mobilità del personale a tempo indeterminato degli enti di area vasta, come previsto dall’emanando decreto del ministro per la Semplificazione e pubblica amministrazione.

Sede ex Provincia 8

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Si è svolta questa mattina la seconda assemblea promossa dall’Amministrazione comunale di Carbonia, per dire NO alla decisione di Posteitaliane, che ha disposto la chiusura dell’Ufficio postale di Cortoghiana, a partire dal prossimo 7 settembre.

Così come lo scorso lunedì, anche oggi l’Assemblea si è svolta proprio davanti all’ingresso dell’Ufficio postale.

Nel suo intervento, il sindaco Giuseppe Casti ha informato del coinvolgimento di consiglieri regionali e parlamentari del territorio. Alla manifestazione odierna erano presenti, infatti, i parlamentari Emanuele Cani e Francesco Sanna, mentre hanno dato la loro piena adesione, pur non potendo essere presenti per motivi istituzionali, i consiglieri regionali Pietro Cocco e Luca Pizzuto. All’Assemblea, insieme a centinaia di cittadini, hanno partecipato anche rappresentanti delle forze sindacali e i consiglieri comunali di Carbonia, in prima fila quelli provenienti da Cortoghiana, e diversi assessori. Giuseppe Casti ha ribadito ancora una volta che l’unico modo per vincere questa battaglia e impedire la chiusura dell’Ufficio postale, è rimanere uniti, Cittadini e Amministrazione, intraprendendo insieme tutte le prossime iniziative. Il sindaco Casti ha anche chiesto l’apertura di un tavolo tecnico per impedire questa scelta inaccettabile e ha discusso della vertenza con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru e dell’ANCI Sardegna, Piersandro Scano, chiedendo il loro intervento.

Il sindaco di Carbonia ha assicurato che se non dovesse arrivare alcuna risposta positiva si procederà con nuove azioni, utilizzando nuove forme di protesta, come ad esempio una manifestazione.

Nel salutare e ringraziare i tanti cittadini presenti, Giuseppe Casti ha nuovamente invitato all’unità e ha confermato il massimo impegno dell’Amministrazione comunale, per scongiurare la chiusura dell’Ufficio postale. Nei prossimi giorni verranno comunicate le nuove iniziative.

II incontro Cortoghiana