15 January, 2025
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Il convegno regionale sulla Sanità intitolato “Progettare, Costruire, Organizzare l’Ospedale del III Millennio”, organizzato dalla Asl 7 di Carbonia, svoltosi ieri mattina nella sala convegni della Sotacarbo, nel complesso della Grande Miniera di Serbariu, ha fatto discutere i presenti (tra i quali c’erano, tra gli altri, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, parlamentari e amministratori locali) e sicuramente farà discutere ancora a lungo. L’occasione era stata creata per sviluppare un dibattito sul futuro della sanità nel territorio, ma pochi probabilmente avevano messo in preventivo le accesissime polemiche che ne sono scaturite.

Il commissario straordinario Antonio Onnis, il dirigente al quale la Giunta regionale ha affidato l’incarico di guidare la Asl 7 nei primi quattro mesi del 2015 al posto del direttore generale Maurizio Calamida, ha presentato un progetto ambizioso, peraltro non nuovo, considerato che fu al centro del dibattito già qualche anno fa, quando la Asl 7 era guidata da Pietro Chessa e assessore regionale della Sanità era Antonello Liori, che prevede la progettazione e realizzazione di un nuovo ospedale unico, da ubicare in posizione baricentrica tra le due città capoluogo, Carbonia e Iglesias (l’idea era stata rilanciata qualche giorno fa dal consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci che la considera ideale per superare le contrapposizioni esistenti tra Carbonia e Iglesias e per migliorare l’offerta sanitaria nel territorio, evitando la fuga di operatori e pazienti verso le strutture cagliaritane). Il progetto oltre che ambizioso, è chiaramente oneroso e pone in primo piano il problema dell’individuazione delle risorse, valutabili in almeno 100 milioni di euro, e quello della riconversione delle strutture esistenti (il Sirai a Carbonia; il CTO e il Santa Barbara a Iglesias, oltre al Crobu già in fase di riconversione), nelle quali sono peraltro ancora in corso interventi programmati da anni.

I termini utilizzati dal commissario straordinario per l’esposizione del progetto, non sono piaciuti al deputato del Partito Democratico Emanuele Cani e al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

«Il commissario straordinario dell’Asl numero 7 dovrebbe essere più rispettoso degli abitanti di Carbonia Iglesias e del territorio e dovrebbe evitare facile e gratuita ironia giacché il tema di fondo di cui si discute e che preoccupa gli abitanti del Sulcis Iglesiente è la tutela della salute – ha detto Emanuele Cani -. Purtroppo queste esternazioni non sono giunte in una discussione da bar ma sono state pronunciate dallo stesso commissario nel corso del convegno regionale “Progettare, Costruire e organizzare l’ospedale del terzo millennio” cui ho partecipato con molta attenzione. Dall’incontro non si può che constatare il lavoro che sta portando avanti la Regione e i ritardi e la lentezza dell’azienda sanitaria e del suo commissario, che ha pure manifestato idee confuse e tempistica per nulla chiara. Per questo motivo – ha concluso Cani – ritengo sia necessario e doveroso rimarcare la necessità di fornire risposte concrete con atti, programmi e percorsi da seguire, per rendere il servizio sanitario del Sulcis Iglesiente efficiente e in grado di dare risposte rapide agli utenti.»

Durissime anche le parole del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

«Il Commissario dell’Asl 7 – ha detto Casti -, dovrebbe dimostrare maggior rispetto nei confronti degli abitanti e degli Amministratori del territorio. Le sue esternazioni, pronunciate nel corso del convegno che si è svolto oggi, lunedì 30 marzo 2015, rappresentano un’offesa per i cittadini e gli Amministratori comunali di Carbonia e Iglesias, ossia chi, su mandato degli abitanti, cerca di far funzionare quotidianamente i servizi nei rispettivi territori. Certe affermazioni vanno respinte al mittente senza alcuna scusante e giustificazione. Sull’accaduto – ha concluso il sindaco di Carbonia – auspichiamo un immediato intervento della Regione.»

«Da deputato della Sardegna ringrazio la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, per la visita di questi tre giorni nella nostra isola e per la sensibilità dimostrata nei confronti del popolo sardo.»

Lo ha detto il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani, ieri pomeriggio, al termine della seduta solenne del Consiglio regionale.

«Si tratta di una visita molto importante dall’alto significato politico, sociale e culturale giunta in un momento particolarmente difficile e delicato per la nostra terra e i suoi abitanti. Una presenza significativa – ha concluso Emanuele Cani – tesa a dimostrate l’importante ruolo svolto dalle donne nelle istituzioni, nella società, nel mondo della cultura.»

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Un ordine del giorno presentato dall’on. Emanuele Cani prevede l’esenzione dal pagamento dell’Imu agricola nelle aree inquinate.

L’ordine del giorno, se verrà approvato, impegnerà il Governo a valutare la possibilità, nell’ambito dei prossimi interventi di natura fiscale che intende approvare, di estendere l’esenzione dal pagamento dell’Imu agricola per quei terreni ricadenti nelle suddette aree SIN.

«Si tratta di un provvedimento molto importante per il Sulcis Iglesiente dove diverse amministrazioni, compresa quella di Portoscuso – sottolinea Emanuele Cani -, da tempo hanno sollevato il problema relativo proprio al pagamento dell’Imposta in terreni situati nelle cosiddette aree sin ossia contaminate e classificate pericolose dallo Stato italiano e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee. Pagare l’Imu agricola per un terreno situato in area SIN in cui sono in atto o attesi processi di bonifica – conclude il deputato sulcitano – rappresenta una evidente contraddizione.»

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«Quanto stanziato dal Governo per la Sardegna in materia di trasporti è insufficiente». A sostenerlo non è un componente dell’opposizione ma Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Oggi è stato sentito in commissione Trasporti della Camera dei deputati l’assessore ai trasporti della Regione Sardegna Massimo Deiana che ha illustrato, in maniera puntuale, lo stato del sistema della rete ferroviaria della Sardegna e con altrettanta puntualità ha illustrato un dettagliato programma di ammodernamento dimostrando come l’attuale Giunta regionale abbia le idee molto chiare sull’argomento – sostiene Emanuele Cani -. In questo contesto va rimarcato il fatto che RFI non ha consultato la Regione Sardegna prima della presentazione al Governo del piano.»

«Inoltre va sottolineato che quanto stanziato per la Sardegna è assolutamente insufficiente viste le condizioni della rete ferroviaria (servirebbe poco meno di un miliardo e cinquecento milioni per il totale ammodernamento). Aspetto positivo dell’audizione – ha concluso Emanuele Cani – è la riapertura di un tavolo con RFI per colmare questa evidente ingiustizia valutare nel contempo tutti gli altri strumenti (Piano Juncker) su cui ho già presentato una interrogazione al ministro competente.»

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«A 14 anni di distanza dall’istituzione del Parco Geominerario ben poco è stato fatto per far funzionare una struttura che avrebbe dovuto segnare la nuova vita delle aree minerarie dismesse, come avvenuto in altre zone minerarie dell’Europa. Il tutto nonostante gli impegni assunti in sede istituzionale con Regione e Unesco. Per questo motivo è necessario un intervento del Governo che dica come si intenda porre fine alla gestione commissariale dell’Ente e come intenda far funzionare l’intera struttura.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«È necessario che il ministro dell’ambiente – aggiunge Emanuele Cani – spieghi quali azioni si intende porre in atto per dare attuazione alla più complessiva proposta di riordino del Consorzio del Parco al fine di rendere finalmente operativo lo strumento che avrebbe dovuto rappresentare il più importante motore di sviluppo locale nelle aree minerarie dismesse della Sardegna nelle quali la chiusura delle miniere e la più recente crisi del settore industriale  rischiano di far precipitare nel dramma la già difficile situazione di degrado sociale che caratterizza alcune delle aree più povere del nostro paese.»

Ieri Santadi ha ospitato la conferenza dal titolo “Così lontani… Così vicini… L’assistente familiare straniera, la sua vita, gli aspetti psicologici”, promossa dall’associazione 5 Mori Onlus, con il patrocinio del comune di Santadi e la collaborazione di alcune cooperative sociali e associazioni culturali. L’evento ha assunto una particolare importanza per la partecipazione dell’ambasciatrice della Repubblica della Romania in Italia dott.ssa Dana Manuela Constantinescu.

Nell’occasione è stata aperta una finestra di osservazione su coloro che accudiscono giorno e notte gli anziani, sui loro problemi e sui loro bisogni. Tutti gli intervenuti hanno ribadito l’elevato valore sociale delle assistenti familiari straniere, risorsa sempre più essenziale per lenostre famiglie.

Un appuntamento molto importante, voluto proprio il giorno della Festa della donna e diventato l’occasione per poter portare all’attenzione dell’opinione pubblica il ruolo della donna romena presente in Italia.

«Si è trattato di un momento molto utile – ha commentato Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico – che ci ha permesso di avviare una discussione proficua che ci consentirà di dare vita a una serie di iniziative mirate a migliorare questo tipo di collaborazione.»

«Ho più volte rimarcato – ha aggiunto Emanuele Cani – piena disponibilità a collaborare a tutti i livelli da quello locale a quello nazionale perché la qualità della vita di queste lavoratrici e delle loro famiglie possa migliorare. Sarebbe opportuno, tra le tante cose da fare, promuovere la costituzione di un gruppo parlamentare che affronti nello specifico i temi della presenza Romena nel nostro paese argomento che ho trattato a margine dell’incontro con la signora ambasciatrice e con la dottoressa Silvia Dumitrache nella sua qualità di presidentessa dell’Associazione Donne Romene in Italia – ADRI.»

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Emanuele Cani, deputato PD, ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia sull’emergenza carceri in Sardegna.

«Il ministro della Giustizia spieghi quale sia il programma di interventi definitivo e quali le le misure “strutturali” che il Governo intende adottare per la riorganizzazione del sistema penitenziario della Sardegna – dice Cani -. Soprattutto alla luce di ciò che riguarda la carenza di personale (all’interno delle 10 strutture penitenziarie presenti in Sardegna vi è una oggettiva carenza di personale ed in particolar modo di agenti di polizia penitenziaria così come da tempo denunciato dalle organizzazioni sindacali di categoria), la chiusura carceri come quella di Iglesias (su cui ho già presentato diversi atti di sindacato ispettivo e su cui andrebbe valutata una riconsiderazione per una serie di ragioni a partire dalla sua recente realizzazione, nonché per la specificità dei  detenuti ospitati, della peculiarità degli spazi e delle attività che al suo interno venivano realizzate), e la questione del trasferimento di circa 200 condannati ai sensi del 41 bis nell’isola.»

«A queste domande, indicate nell’interrogazione che ho presentato al Ministro della Giustizia – conclude il deputato PD – il Governo deve dare risposte.» 

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Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori ex Alcoa di Portovesme, questa mattina, per sollecitare un’accelerazione della trattativa di cessione dello stabilimento da Alcoa a Glencore, la multinazionale che ha manifestato ufficialmente il proprio interesse ed attende dal Governo e dalla Regione risposte certe sui temi delle bonifiche e delle tariffe energetiche. Un centinaio di operai sono partiti dallo stabilimento di Portovesme e, arrivati in viale Trento, davanti al Palazzo della Regione, hanno organizzato un presidio. L’auspicato incontro con il presidente della Regione, purtroppo, non c’è stato, per altri impegni del governatore. I lavoratori, comunque, hanno chiesto un incontro per i prossimi giorni, al suo capo di gabinetto, Filippo Spanu.

Spanu ha rassicurato ancora una volta i lavoratori, che erano stati informati sullo stato della vertenza in un incontro tenutosi la scorsa settimana, sul massimo impegno del Presidente Pigliaru nel condurre la trattativa, ed ha garantito loro un tempestivo aggiornamento delle informazioni a seguito dell’incontro fra il presidente e il sottosegretario Claudio De Vincenti che si terrà nei prossimi giorni.

Sulla manifestazione dei lavoratori ex Alcoa, interviene Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Manifestiamo il nostro pieno sostegno ai lavoratori, diretti e degli appalti, dello stabilimento Alcoa di Portovesme che oggi hanno manifestato a Cagliari – dice Cani -. Pur rimanendo fiduciosi per la strada intrapresa per affrontare una vertenza delicata e complicata ribadiamo la necessità di accelerare gli interventi relativi alla risoluzione dell’intero problema. In questa fase, manifestando attenzione e fiducia per la strada aperta anche dal Governo nell’affrontare la situazione – conclude il deputato del PD – ribadiamo il pieno sostegno ai lavoratori.»

Anche il segretario provinciale del PD, Daniele Reginali, ha diffuso una nota sulla manifestazione odierna.

«Ai lavoratori dell’Alcoa e degli appalti che oggi stanno manifestando a Cagliari va tutto il sostegno e il supporto del Partito Democratico che, da tempo, ha manifestato tutta la sua attenzione e il suo impegno, anche attraverso i suoi rappresentanti presenti nelle istituzioni, verso una serie di vertenze molto importanti e delicate per  il nostro territorio – scrive Reginali -. Proprio per questo motivo il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias ha deciso di promuovere per le prossime settimane una giornata di studio, confronto e approfondimento sul tema industriale. Ossia una giornata con addetti ai lavori, esperti ed esponenti del PD presenti anche nelle istituzioni per fare il punto proprio sulla questione industriale. E quindi – conclude il segretario del PD – parlare sia di quanto è stato fatto ma di quello che ancora si può e si deve fare.»

«L’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal deputato PD Emanuele Cani sulle questioni industriali, e nello specifico su attività che interessano il settore siderurgico e dell’alluminio, certifica l’attenzione e l’impegno costante del Partito Democratico sulle vertenze industriali ancora aperte.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico.

«Il Sulcis Iglesiente vive oggi un momento drammatico dal punto di vista economico, lavorativo e sociale. Per questo motivo è necessario che dal Governo centrale ci siano risposte chiare e concrete. Atti appunto con cui si dia luogo al cammino indispensabile per una ripresa economica. L’azione dei rappresentanti del PD all’interno delle Istituzioni – conclude Reginali – proseguirà senza sosta.»

Daniele Reginali

Dopo l’approvazione del decreto Ilva di Taranto, la Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno, primo firmatario Emanuele Cani (PD), che impegna il Governo a valutare la possibilità di “interventi straordinari” anche su altri stabilimenti industriali, nel settore siderurgico e della produzione e lavorazione dell’alluminio, presenti nel territorio nazionale che per le loro caratteristiche possono essere considerati di interesse strategico nazionale.

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