«Si attivino tutte le procedure per dare immediatamente corso al finanziamento dell’Igea e, quindi, al pagamento degli stipendi.»
È il monito che arriva dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu sullo stato di crisi della società in house della Regione. Un ente impegnato nelle attività di messa in sicurezza, ripristino ambientale e bonifica di aree minerarie abbandonate o in via di dismissione. Il rischio è che si alimentino incertezze e preoccupazioni tra i 200 lavoratori operanti nei diversi progetti.
«Si tratta di una società – spiega Gianluigi Rubiu – che è stata abbandonata dalla politica, lasciata nella più assoluta indifferenza, con bilanci non approvati da anni, bonifiche ambientali bloccate e programmi lasciati nel dimenticatoio. In tutto questo scenario, l’Igea può contrare su un personale efficiente e competente, che però è stato ignorato.»
Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani.
«L’Igea al momento blocca le attività dei Comuni che vorrebbero avere più autonomia nell’utilizzo dei siti archeologici minerari di enorme pregio, grotte, siti minerari archeologia industriale e mineraria. Non è più il tempo di interventi a spot. È arrivato il momento di una rimodulazione delle attività dell’ente, con l’aggiornamento delle competenze e, soprattutto, l’eliminazione dei vincoli che bloccano qualsiasi sviluppo del territorio ove governa Igea. L’auspicio – conclude Gianluigi Rubiu – è che siano salvaguardati i lavoratori affidando loro un nuovo ruolo nella società regionale, dalle bonifiche alla salvaguardia dei siti minerari e archeologici.»
Si è tenuto mercoledì 7 agosto l’incontro dei Sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis con l’assessore dell’Industria Emanuele Cani, sulle problematiche relative alla situazione delle “Energie Rinnovabili”. I sindaci hanno espresso le loro posizioni ed illustrato le preoccupazioni delle comunità che rappresentano e che quotidianamente si confrontano con loro, in merito ad un argomento particolarmente sentito come quello dell’installazione, senza criterio, di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’assessore Emanuele Cani ha rappresentato l’attuale situazione sul territorio sardo, partendo dalla normativa di riferimento europea, nazionale e regionale. In particolare ha illustrato la “moratoria sulle rinnovabili” approvata dal Consiglio regionale e, soprattutto, come si stia procedendo in merito all’individuazione delle aree idonee.
Alcuni dei Sindaci presenti hanno evidenziato l’importanza che può avere la possibile approvazione della cosiddetta “Legge di Pratobello”, che esprime una forte volontà popolare e rafforza le decisioni politiche. Inoltre, l’assessore, supportato dalle richieste dei sindaci, ha posto l’accento sull’assoluta necessità di una condivisione con i territori e con il sistema enti locali per quanto concerne l’individuazione delle aree idonee, per dotare la Regione Sardegna di un Piano energetico innovativo e partecipato quale indispensabile strumento di programmazione e di vera transizione verso fonti di energia alternative rispetto a quelle fossili.
Le modalità e le quantità di energia da produrre nella nostra isola potranno essere diversificate: fonti fossili, rinnovabili, idroelettriche e metano.
«La visione d’insieme è importante in tema di energia – ha ribadito l’assessore Emanuele Cani – e anche la ripresa del polo industriale di Portovesme deve inserirsi nel Piano energetico regionale e anche nella costituzione di un’Agenzia sarda per l’energia.»
L’incontro ha consentito all’assessore di conoscere meglio l’umore dell’opinione pubblica rispetto ad un tema particolarmente sentito come quello della preservazione e della tutela del paesaggio. Al termine, è stato concordato un nuovo appuntamento per il mese di settembre, nel corso del quale dovranno essere affrontati anche altri temi legati allo sviluppo socio economico del Sulcis.
All’incontro con l’assessore dell’Industria Emanuela Cani hanno partecipato i sindaci dei comuni di Carbonia, Giba, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Santadi, Tratalias e Villaperuccio.
«La decisione del Governo di impugnare la nostra legge necessaria a fermare la speculazione energetica bloccando la realizzazione di tutti gli impianti è un fatto molto grave. Perché quella che abbiamo approvato è una legge voluta dai sardi e votata in consiglio regionale che prevede che tutte le installazioni di nuovi impianti di energie rinnovabili, siano fermate. Adesso si comprende ed è più chiaro chi sta combattendo contro le speculazioni e chi invece vuol favorirle. Il governo vuol disarmare la Regione con la conseguenza di rendere più deboli i limiti che si stanno ponendo alla enorme quantità di richieste di impianti FER. Si vuole impedire alla Regione di avviare una programmazione energetica seria dopo anni di immobilismo.»
Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, assessore regionale dell’Industria, dopo l’impugnazione decisa dal Governo alla legge approvata dalla Giunta regionale sulla speculazione energetica.
«Anche la politica sarda tutta dovrebbe mobilitarsi per chiedere al governo di aiutare la Sardegna nel gestire la giusta transizione energetica anziché ostacolarla – aggiunge e conclude Emanuele Cani -. I leader nazionali del centrodestra che hanno urlato la loro solidarietà alla lotta “contro le speculazioni” spieghino ai cittadini e al Governo nazionale di cui fanno parte che ci servono iniziative nazionali per sostenere il percorso avviato dalla Regione. Invece il Governo ha deciso di schierarsi contro qualsiasi possibilità di programmazione energetica della nostra regione, non ci fermeremo ma andremo avanti convinti di essere nel giusto nel tutelare la Sardegna.»
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione alla presidente della Giunta regionale Alessandra Todde e all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, per sostenere nuove iniziative nel settore del turismo territoriale con la valorizzazione dei siti minerari.
«Sempre più comuni chiedono di poter gestire autonomamente i siti minerari presenti nei loro territori. In un contesto di modernizzazione dell’IGEA è indispensabile liberare quanto prima l’enorme quantità di terreni e fabbricati di archeologia mineraria sui quali, ad oggi, gravano una serie di rigide prescrizioni e vincoli anacronistici che rendono quasi impossibile la fruizione degli stessi per fini turistici e culturali – dice Gianluigi Rubiu -. Tali vincoli bloccano lo sviluppo dei comuni interessati rendendo complicatissima anche la gestione e la manutenzione delle aree di pertinenza quali strade e piazzali limitrofi. In alcuni casi ci sono interi comuni o frazioni quasi totalmente inglobati all’interno di tali aree, costrette a scontrarsi con iter burocratici infiniti, siano essi privati cittadini o Enti Locali, per qualsiasi pratica.»
«Tra i principali possiamo citare la miniera di Monteponi ad Iglesias, il sito di San Giovanni miniera con la grotta di Santa Barbara, il sito di stoccaggio di Porto Flavia e la laveria Lamarmora di Nebida, la celebre Galleria Henry di Buggerru, il sito di Su Zurfuru a Fluminimaggiore, la vasta area di Montevecchio con la Galleria Anglosarda, ma anche i territori di Nuxis e Narcao e il Basso Sulcis in generale», conclude Gianluigi Rubiu.
Domenica 14 luglio 2024 negli spazi della Cantina Santadi si terrà “Terroir Sulcis”, l’evento di promozione del Carignano del Sulcis Doc e della sua filiera, organizzato nell’ambito del progetto “Enotria: percorsi e paesaggi del vino” e della strategia di sviluppo enoturistico del territorio.
L’evento, dal sottotitolo “il Sulcis festeggia il suo Re: il Carignano”, è promosso dal GAL Sulcis Iglesiente in collaborazione con la Cantina Santadi. Si aprirà con un convegno nel quale saranno presentati i risultati del progetto Enotria e verrà approfondito il tema dell’enoturismo quale elemento di valorizzazione del territorio del Carignano Sulcis Doc (anche attraverso le attività realizzate e in corso di realizzazione con le risorse del Piano Sulcis).
Al termine del convegno spazio ai saluti dello storico presidente Antonello Pilloni. Seguiranno un buffet nella barricaia della Cantina e un concerto.
L’evento è riservato ai partecipanti al progetto Enotria, il progetto di cooperazione che punta a promuovere i territori attraverso la valorizzazione del prodotto turistico enologico. Il progetto vede il GAL Sulcis in partenariato con i GAL Gallura Alta Gallura (capofila), Ogliastra e Barbagia. Tra le azioni è prevista la realizzazione di un evento in ognuno dei territori coinvolti: “Terroir Sulcis” è l’evento locale del Sud Ovest della Sardegna e ha l’obiettivo di promuovere il Carignano e raccontarne la filiera. Il progetto è finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022.
Di seguito il programma dettagliato del convegno.
Saluti istituzionali
Presentazione docufilm
Progetto Enotria: strategia, risultati, opportunità
Conclusioni
Saluti finali