5 November, 2024
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Nel 2020 ricorrono a Teulada i compleanni di dieci centenari, uno ogni 350 abitanti, su una popolazione di 3450. E’ un record che supera quello del 2012, quando vi furono di sette centenarie, solo donne, due delle quali, Giovanna Putzu e Bardilia Marras, decedute rispettivamente nel 2015 e nel 2018, all’età di 107 e 106 anni compiuti.
La presenza di tanti centenari è nota agli studiosi: nel 2014 l’equipe che individuò la zona Blu dell’Ogliastra (i professori G.M. Pes e M. Poulain), ha compiuto una missione in loco per studiare la documentazione anagrafica e tuttora segue l’evoluzione della longevità nel paese. Teulada, d’altra parte, negli ultimi decenni ha visto il succedersi di circa 40 anziani che hanno superato il secolo di vita, una tendenza che trova conferma nella storia del Comune, con dati in questo senso dai primi del 1700, grazie a questa statistica Teulada si colloca all’apice della classifica della longevità studiata da demografi, genetisti e nutrizionisti.
«Siamo molto lieti di poter dare questa notizia proprio in un anno così difficile per l’Italia, i cui anziani sono stati duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19 dice il sindaco Daniele Serra -. Ci sentiamo ancora più in dovere di rispettare, tutelare e sostenere questo patrimonio di vita e conoscenza, attraverso la rete di solidarietà familiare e l’approccio comunitario che caratterizzano ancora questa parte di Sardegna e che consideriamo un bene prezioso, da consolidare e di cui speriamo di poter rendere partecipi tutti i nostri visitatori.»
Il comune di Teulada ha da tempo avviato un percorso di valorizzazione di tale peculiarità e partecipa attivamente agli studi sul fenomeno della longevità e a convegni di studio, conferenze e proiezioni dedicate alla vita pastorale di ieri e di oggi, che tanta parte ha avuto nella salute delle generazioni teuladine.
«Ci auguriamoconclude il sindaco Daniele Serradi ricevere maggiori attenzioni dalle Istituzioni deputate allo studio della genetica locale e del sistema delle diete alimentari, su cui stiamo facendo approfondimenti. Speriamo che Teulada possa entrare presto a pieno titolo nella mappa delle Zone Blu della longevità, al pari dell’Ogliastra.»
Dati dei centenari del 2020:
Elisetta Urru (1915);
Pietrino Culurgioni e Emanuele Garau (1917);
Ignazia Ledda e Speranza Uccheddu (1919);
Salvatore Angioni, Rosa Virdis, Carmela Marongiu, Purifica Cuccu e Maria Piras (1920).

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Questa sera, alle ore 21.00, al Teatro Centrale va in scena il Gran Galà del Folklore organizzato dall’Associazione Tradizioni e Folklore Santa Giuliana di Serbariu con il patrocinio del comune di Carbonia.

L’evento è stato fortemente voluto per festeggiare un duplice compleanno: gli 80 anni di Carbonia ed i 35 anni di attività (1983-2018) del gruppo folk originario di Serbariu.

La serata, con ingresso gratuito, sarà improntata sulla valorizzazione delle nostre tradizioni con canti e balli tipici e caratteristici della nostra identità.

All’iniziativa parteciperanno, oltre al gruppo di casa (l’Associazione Folk Santa Giuliana di Serbariu), gruppi provenienti da varie località isolane.

Nel dettaglio:

l’Associazione Gruppo Folk Sant’Anna di Tortolì;

il Coro Boghes ed Ammentos di Ittiri;

il Gruppo Folk Silvana Coni di Perdasdefogu;

il Gruppo Folk SS Pietro e Paolo di Ales;

A condurre la serata sarà Emanuele Garau, esperto di cultura popolare, abbigliamento tradizionale, canto e ballo.

Madrina d’eccezione sarà la cantante sarda Maria Luisa Congiu.

L’ingresso è gratuito.

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Non solo riabilitazione e farmaci: tre mesi continuativi di “Ballu tundu” sono capaci di migliorare l’equilibrio, la mobilità funzionale, la capacità di esercizio e la qualità di vita dei pazienti con malattia di Parkinson. Una terapia che nasce dalla tradizione, fa bene e migliora il quadro sintomatologico del Parkinson: Il ballo sardo può essere ora annoverato tra le scelte riabilitativo-motorie per i pazienti.

È quanto emerge dallo studio scientifico “Sardinian Folk Dance for Individuals with Parkinson’s Disease: A Randomized Controlled Pilot Trial”, ideato e realizzato da un’equipe integrata del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica della quale fanno parte la dottoressa Lucia Cugusi ed il dottor Paolo Solla, autori principali della ricerca. L’equipe, coordinata dal professor Giuseppe Mercuro, ha visto la collaborazione dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’AOU di Cagliari diretta dal professor Giovanni Defazio, dei bioingegneri delle Università di Cagliari (dottor Danilo Pani) e Sassari (dottor Andrea Cereatti), dell’esperto e maestro di ballo sardo Emanuele Garau e dell’associazione Team Kayak Sardegna.

Lo studio, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica statunitense “Journal of Alternative and Complementary Medicine”, e ulteriori esiti della ricerca troveranno spazio nei prossimi, più importanti congressi internazionali di settore.

Il progetto, fa parte di un filone di ricerca che rende omaggio alla più antica tradizione della Sardegna, della quale fa parte il Ballo Sardo, esaltandone le qualità preventive e riabilitative.

È emerso che la pratica di quest’attività comporta un miglioramento di molteplici variabili funzionali, come l’equilibrio, la lunghezza del passo, la capacità di esercizio, la forza degli arti inferiori insieme alle più conosciute sintomatologie non-motorie come la depressione, l’apatia e i disturbi cognitivi.

Lo studio è stato condotto su venti pazienti sardi di entrambi i sessi, con diagnosi di malattia di Parkinson da circa 5 anni e ha avuto una durata complessiva di quasi due anni, necessari per la programmazione di tutte le fasi valutative, l’attuazione del programma di ballo e la divulgazione e pubblicazione degli esiti progettuali. La prevenzione e la terapia, quindi, sono ancora una volta da ricercare, nella millenaria tradizione sarda.

 

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L’Associazione Parkinson del Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, una conferenza dal titolo “Ballo sardo e benefici sui malati di Parkinson”, che si svolgerà giovedì 27 settembre, alle ore 16.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

«L’incontro sarà utile per focalizzare l’attenzione su questa malattia, sui sintomi che la caratterizzano, tra cui i tremori, la lentezza nei movimenti, le difficoltà nella deambulazione, ma anche sui benefici curativi che su di essa può avere il ballo sardo», ha detto l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera. Relatrice sarà la dottoressa Lucia Cugusi, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Cagliari. Nel corso del convegno interverrà Emanuele Garau, professore e maestro di ballo, il quale esporrà le sue esperienze pratiche.
All’incontro parteciperanno, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera ed il presidente del Consiglio Ccomunale Daniela Marras.
Lo svolgimento della conferenza è stato incoraggiato dall’Amministrazione comunale di Carbonia che, come ha spiegato il sindaco Paola Massidda, «intende tenere alta l’attenzione su una malattia neurodegenerativa che colpisce circa 230 mila persone in Italia. L’incontro di giovedì rappresenta un’occasione per unire e sensibilizzare tutta la comunità sul problema del Parkinson».

Il Parkinson registra alti indici di diffusione tra le persone al di sopra dei 65 anni, ma negli ultimi anni questa malattia si sta propagando anche tra i cittadini di età inferiore ai 40 anni.

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Anche quest’anno si rinnova l’antico rito della Madonna della Salute! Dal 29 settembre al 3 ottobre, Masainas accoglie i fedeli ed i turisti per 5 giorni di riti religiosi, festeggiamenti civili, cultura, escursioni buon cibo ed artigianato. Un programma articolato che vi farà scoprire le bellezze di queste splendido paesino del Sud Ovest della Sardegna. Negli anni l’evento si è arricchito, affiancando al rito religioso le celebrazioni civili, così i due giorni di solenne processione del simulacro della Vergine lungo le vie del paese, sono accompagnati da 5 serate di intrattenimento che alternano spettacoli culturali, folkloristici e musicali.
La manifestazione mantiene stretto il legame con il mondo agricolo e pastorale: l’invocazione della salute è rivolta alla Madonna perché porti benessere non solo alle persone ma anche agli animali, ai raccolti ed al territorio.

Programma:

Sabato 29 settembre 
Ore 10.00 – Masainas in Trenino. Escursioni in trenino tra medaus, vigneti e zone umide.
Ore 18.00 – Santa Messa
Ore 19.00 – Gara di Pesca Sportiva – 27ª edizione Trofeo Sampey – Spiaggia Is Solinas
Ore 21.00 – Gara Poetica dialettale sarda.
Si esibiranno Is Cantores: Roberto Zuncheddu, Marco Melis, Antonello Orrù e Luigi Zuncheddu.
Canto armonico “Basciu e Contra“: Luca Farci ed Angelo Secci.
Chitarra: Stefano Campus
La serata vedrà la sfida tra “iscantores” a suon di “mutetus”, l’esibizione canora in canto armonico sardo e per concludere la bellissima “Chitarrina”, canti sardi accompagnati da chitarra.

Domenica 30 settembre
Ore 8.00 – Santa Messa
Ore 10.30 – Santa Messa
Dalla mattina – Escursioni in Mountain bike e E Bike. Escursioni guidate per gli itinerari turistici a Masainas
Ore 17.30 – Santa Messa. A seguire processione solenne per le vie di Masainas accompagnata da Gruppi Folk provenienti da tutta la Sardegna e suonatori di launeddas.
Ore 21.30 – 2ª edizione – Serata Folk con esibizione sul palco dei gruppi folkloristici della Sardegna presenta Emanuele Garau.

Lunedì 1 ottobre
Ore 8.00 – 9.00 – 11.00 – 17.30 – Santa Messa
A seguire processione solenne per le vie di Masainas accompagnata da gruppi folk provenienti da tutta la Sardegna e suonatori di launeddas
spettacolo pirotecnico realizzato dalla ditta Egidio Piano
Ore 22.00 – Spettacolo musicale in compagnia Maria Luisa Congiu.

Martedì 2 ottobre
Ore 10.30 – Santa Messa
Ore 18.00 – Santa Messa
Ore 21.45 – Ivana Spagna in concerto

Mercoledì 3 ottobre
Ore 16.00 – Elisabetta Viviani presenta: BaBy Fun (spettacoli per bambini)
Ore 18.00 – Santa Messa
Ore 21.30 – Balli e musica in Piazza con Dj Andrea.

Dal 29 settembre al 3 ottobre
Is Paradas: degustazione e cene tipiche con menù Sulcitani
Fiera artigianale ed agroalimentare per le vie principali del Paese
Servizio infopoint in via Roma 80
Mostra fotografica e di abiti sardi presso locale in via Roma 80.

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L’8 e 9 settembre si sono tenute a Bobruysk, in Bielorussia, le “Giornate della Sardegna” che hanno visto l’Isola protagonista di una serie di iniziative a carattere socio-culturale.

La scelta di Bobruysk, non è stata casuale, infatti si tratta della città bielorussa non capoluogo di regione più importante del paese, con un patto di gemellaggio con la città di Iglesias firmato appena lo scorso ottobre, sede di una della più importanti rassegne internazionali di arte e cultura popolare dell’Europa orientale il “Festival Corona dell’Amicizia” che si tiene a cavallo di giugno e luglio a cadenza biennale, e che proprio nell’ultima edizione 2017 ha visto la prima presenza sarda con i Tenores “Su Cunsonu Santu Juanne” di Thiesi.

Le giornate sarde hanno visto fra i protagonisti Emanuele Garau interprete del canto popolare sardo, accompagnato da Mattia Murru (organetto), Gianluca Piras (lanuneddas, flauto di canna, scacciapensieri), Antonio Uccheddu (chitarra), che hanno presentato il loro concerto intitolato “Bolas Lizera” con un doppio spettacolo tenuto l’8 settembre presso la Sala Concerti “Olovnikov” ed il 9 settembre all’aperto nel parco della Gioventù di Bobruysk.

L’esibizione degli artisti sardi è stata accolta con grande calore e affetto, un pubblico numeroso e attento, che sotto la guida di Emanuele Garau si è persino lanciato in alcuni balli sardi e, con un gran finale di concerto, che ha visto la “Trallallera” cantata in coro da un pubblico che tutto i piedi ha voluto tributare il suo caloroso applauso alla Sardegna e alla sua cultura.

Ma anche gli artisti bielorussi hanno voluto omaggiare la Sardegna con il gruppo “Muzik Kvatro” che ha eseguito in lingua sarda “No potho reposare” con la splendida voce di Olga Avseyko, un regalo che ha emozionato la delegazione sarda presente.

Gli strumenti tradizionali sardi con particolare attenzione alle “launeddas” ed una partecipata “master class” di ballo sardo, sono stati al centro del seminario che Emanuele Garau coadiuvato dai colleghi musicisti ha tenuto per gli studenti di uno degli Istituti artistico/musicali di questo importante centro bielorusso.

Non poteva mancare la parte culinaria dedicata alla presentazione dei prodotti enogastronomici tipici della nostra Isola: una delle industrie alimentari leader del paese “Krasnyj pischevik” ha ospitato sotto il coordinamento di Simone Meloni, cuoco per passione e collaboratore della Comunità Mondiale della Longevità, una degustazione di piatti tipici della tradizione sarda. Dagli antipasti con olive sarde, bottarga, pecorino di varie tipologie, ai primi con la fregula e i malloreddus, alla panada presentata con ripieni diversi, i dolci come le sebadas, gli amaretti, i gueffus, senza dimenticare il pane carasau e guttiau. I vini hanno visto protagonisti il Nuragus di Cagliari, il Vermentino di Sardegna, il Cannonau, la Monica ed il Carignano del Sulcis con il mirto rosso e bianco a chiudere la presentazione dedicata ad operatori economici della città, opinion leaders ed autorità cittadine.

La preparazione dei malloreddus freschi declinati con vari condimenti tradizionali sardi è stata al centro di una puntata della trasmissione televisiva culinaria “In cucina con il capo” che verrà trasmessa questo fine settimana sulla principale rete regionale e ripresa sulla TV satellitare.

La longevità dei sardi, quale importante strumento di promozione territoriale della Sardegna, è stata al centro di alcuni seminari e simposi che hanno visto la partecipazione di esperti della Comunità Mondiale della Longevità guidati dal presidente Roberto Pili. La presenza di Donatella Petretto dell’Università di Cagliari ha consentito, inoltre, di approfondire alcuni temi di carattere scientifico dove la collaborazione sardo-bielorussa conosce ormai una consolidata tradizione.

La presenza di Ignazio Argiolas, allenatore professionista, già docente del settore tecnico FIGC a Coverciano e attualmente collaboratore della Comunità Mondiale della Longevità, ha consentito di allargare anche allo sport le giornate sarde in Bielorussia. Mister Argiolas ha visitato lo stadio cittadino, dove ha incontrato lo staff tecnico della Belshina che milita nella  prima lega nazionale (equivalente alla serie B italiana) per poi guidare una seduta di allenamento dimostrativa con una delle formazioni giovanili della locale scuola calcio.

A fare da filo conduttore, a tutte manifestazioni messe in campo a Bobruysk, la presentazione, anche in questo angolo della Repubblica Belarus, del progetto di cooperazione sostenuto dalla Regione Sardegna attraverso LR 19/96 e promosso dall’Associazione Cittadini del Mondo con il patrocinio del Consolato onorario bielorusso in Sardegna. Protagoniste di tale progetto sono in particolare le attività di formazione professionale realizzate dall’ente “Sardegna Global” di Minsk e le attività a sostegno dei rapporti fra enti ed organizzazioni dei due territori garantite dal Centro italo-Bielorusso di Cooperazione e Istruzione Sardegna in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione della Repubblica Belarus e la partnership dell’Università di Cagliari e per alcune attività del Comune di Iglesias.

Grazie al sostegno garantito dall’amministrazione comunale di Bobruysk è stato possibile il pieno coinvolgimento del mondo della scuola, delle organizzazioni sociali del territorio e della società civile nel suo complesso, contatti che porteranno ad un ulteriore rafforzamento delle collaborazioni in atto fra la Regione Sardegna e diversi territori della Belarus.

 

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festa etnica  san giov. suergiu

E’ stata un’esplosione di canti, musiche e colori, la 12° edizione della manifestazione etnica “Sfila la tradizione: colori e musiche di Sardegna”, svoltasi domenica scorsa, 6 settembre, a San Giovanni Suergiu. Sulla piazza IV novembre, per due ore, si sono alternati, artigiani, cori e rappresentanze dei gruppi folk di Elmas, Pirri, Settimo San Pietro, Gesico, Terralba, Teulada, Samassi, Domusnovas, Guspini, Ogliastra con diversi paesi e San Giovanni Suergiu. Meritano un dieci e lode tutti i partecipanti, tra si è distinto il ricamatore e sarto guspinese Roberto Maccioni che ha presentato due coppie con abiti cerimoniali da matrimonio e alcuni scialli, dei quali due indossati da due archeologhe spagnole, in questi giorni impegnate in una campagna di scavo internazionale di un nuraghe di San Giovanni Suergiu.

Ad aprire la serata, commentata da Emanuele Garau, è stato il coro di Tratalias che ha intonato “Sardu seu”, una ballata tradizionale sarda che, insieme agli altri momenti culturali in scaletta, ha entusiasmato i tanti residenti e i numerosi ospiti e turisti che hanno gremito la piazza principale del paese.

La manifestazione è stata organizzata dal gruppo Acli “Le Mani Amiche” insieme alle associazioni e ai cittadini, le Acli, l’apporto del gruppo di Sel in Consiglio regionale, con il patrocinio del comune di San Giovanni Suergiu.

«E’ stato un successo superiore alle migliori aspettative per l’attenzione dimostrata da associazioni e gruppi folk vicini e lontani – ha detto Cristina Dessì, rappresentante del gruppo “Le Mani Amiche”-. Quest’anno l’appuntamento con le tradizioni e la cultura sarda, per mancanza di fondi, è stato possibile realizzarlo grazie alla formula di “S’aggiuru torrau”. Un doveroso ringraziamento va quindi alla disponibilità dimostrata da tanti gruppi e associazioni, non solo del territorio, che hanno aderito alla manifestazione.»

Tito Siddi

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Si rinnova il domenica 6 settembre, a San Giovanni Suergiu, l’appuntamento con “Sfila la tradizione: colori e musiche di Sardegna”. La manifestazione, giunta alla dodicesima edizione, si svolgerà in piazza IV Novembre, a partire dalle 18,30, presentata da Emanuele Garau, sarà un momento piacevole e colorato nel quale si respirerà aria di Sardegna, con i costumi tradizionali, i canti e i balli tradizionali che saranno al centro della scena.

Organizzato dal gruppo Acli gruppo “Le Mani Amiche”, in collaborazione con alcune associazioni e tanti cittadini,  le Acli, con il patrocinio del comune di San Giovanni Suergiu e l’apporto del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà del Consiglio regionale, l’appuntamento con le tradizioni e la cultura sarda quest’anno ha una valenza particolare. Si avvale, infatti, della formula “S’aggiuru torrau”, per la disponibilità dimostrata da tanti gruppi e associazioni, non solo del territorio, che hanno assicurato la loro partecipazione.

Tito Siddi

Sfila la tradizione