17 August, 2024
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Il Carbonia vince in rimonta, 2 a 1 sul San Teodoro Porto Rotondo, una partita dalle mille emozioni e tiene il passo di Calangianus e Tharros, vittoriose rispettivamente 1 a 0 a Tempio e 2 a 0 in casa con il Bari Sardo. Ha perso terreno il Bosa, travolto in casa dalla Ferrini per 5 a 0 e ora a 3 punti dal Carbonia.

Carbonia-San Teodoro Porto Rotondo è stata la classica partita da sconsigliare ai deboli di cuore. Diego Mingioni ha dovuto rinunciare al capitano Gabriele Dore, a Edoardo Adamo e Danilo Cocco; molto più pesanti le assenze in casa San Teodoro Porto Rotondo, con ben quattro titolari squalificati: Simone Varrucciu, Nicola Raimo, Jacopo Malesa e Daniele Molino.

 

Dopo il minuto di raccoglimento di un minuto per la tragedia nella centrale idroelettrica di Suviana, il Carbonia ha iniziato meglio, andando vicino al goal due volte con l’attivissimo Lorenzo Basciu.

 

Alla prima vera occasione ill San Teodoro Porto Rotondo ha sbloccato il risultato, al 35′: incursione di Simone Saiu sulla fascia sinistra, sul pallone s’è lanciato Alessio Mulas, capocannoniere del campionato, che ha firmato il 23° goal superando Mattia Caroli con un preciso pallonetto.

Il Carbonia ha accusato il colpo ma trascinato ai suoi tifosi Ultras, ha reagito e allo scadere del tempo si è riportato in parità: su un lancio di Mateo Broglia dalla fascia sinistra, il capitano Andrea Porcheddu ha staccato di testa impattando perfettamente il pallone sovrastando un difensore del San Teodoro Porto Rotondo, non lasciando scampo a Luca Melis. Le squadre sono andare al riposo sull’1 a 1.

In avvio di ripresa il Carbonia ha cercato con insistenza il goal del vantaggio e lo ha sfiorato al 55′, con un bel diagonale di Lorenzo Basciu, deviato in calcio d’angolo dal portiere del San Teodoro Porto Rotondo.

Al 61′ è arrivata la prima svolta della partita con l’espulsione del capitano del San Teodoro Porto Rotondo Riccardo Muzzu, autore di un fallo a centrocampo su Andrea Porcheddu, allontanato dal terreno di gioco con il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso.

All’82’ la seconda svolta della partita, con l’espulsione del portiere ospite Luca Melis e il calcio di rigore concesso al Carbonia in un’azione molto confusa e contestata dalla squadra ospite che chiedeva il calcio di punizione a due anziché il calcio di rigore. Tra i pali s’è portato il neo entrato Fabrizio Deiana e Andrea Porcheddu s’è impossessato del pallone per l’esecuzione del calcio di rigore. Il gioco è rimasto fermo diversi minuti fino all’uscita definitiva dal terreno di gioco del primo portiere espulso. Sul dischetto, anziché Andrea Porcheddu s’è portato Ezequiel Cordoba, per un accordo tra i due compagni di squadra. Fabrizio Deiana ha neutralizzato il tiro dagli undici metri ed il risultato è rimasto inchiodato sull’1 a 1.

Di lì a poco il direttore di gara ha concesso 6 minuti di recupero, il Carbonia s’è lanciato alla ricerca del goal partita in doppia superiorità numerica e al 91′ il centrale difensivo Ernest Wojcik ha trovato il varco giusto, battendo Fabrizio Deiana dopo la sua respinta sulla prima conclusione di Lorenzo Basciu – su lancio di Mateo Broglia -, lasciandosi poi andare ad un’esultanza senza freni con la maglia per aria che gli è costata il cartellino giallo.

 

Il goal subito è stato una mazzata tremenda per il San Teodoro Porto Rotondo che ha terminato la partita in 8 uomini per la terza espulsione comminata dal direttore di gara a Simone Saiu – apparsa “esagerata” – per un fallo su Andrea Porcheddu. Di lì a poco il triplice fischio finale e la festa dei calciatori del Carbonia sotto la parte di tribuna occupata dai tifosi Ultras.

Con la terza vittoria e due pareggi nelle ultime cinque partite il Carbonia resta in corsa per la salvezza; il San Teodoro Porto Rotondo con la terza sconfitta consecutiva resta ancora fermo a quota 38 punti ed ora inizia a temere il ritorno di Calangianus e Tharros con il rischio di scivolare in area playout. Oggi ha giocato senza quattro titolari squalificati, anche domenica prossima, in casa con la capolista Ilvamaddalena già prossima, sconfitta oggi in casa 2 a 0 dal Villaismius dopo la sconfitta di sette giorni fa a Ghilarza, dovrà fare a meno di quattro calciatori squalificati, Simone Varrucciu che ha ancora una giornata da scontare e i tre espulsi oggi: Riccardo Muzzu, Luca Melis e Simone Saiu.

Carbonia: Caroli, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Omoregie, Porcheddu, L. Basciu, Mancini (82′ Lambroni). A disposizione: Bigotti, C. Basciu, Carboni, Abbruzzi, Lodde, Salimbene, Falletto, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

San Teodoro Porto Rotondo: Melis, Spano, Frisciata (35′ Serra), Animobono, Muzzu, Saiu, Casula (75′ Saggia), Mastromarino, Mulas (82′ Deiana), Pala, Ruzzittu (68′ Marongiu). A disposizione: Moran, Caocci, Di Nardo, Varrucciu, Mei. Allenatore: Riccardo Sanna.

Arbitro: Emanuele Rotondo di Frattamaggiore.

Assistenti di linea: Matteo Laconi di Cagliari e Giovanni Meloni di Carbonia.

Marcatori: 35′ Mulas (ST), 45′ Porcheddu (C), 91′ Wojcik (C).

Espulsi: Melis (ST), Muzzu (ST) e Saiu (ST).

Ammoniti: Frisciata (ST), Muzzu (ST), Pala (ST), Wojcik (C), Cordoba (C), Mancini (C).

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis

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Federico Pasquini.

Jack Devecchi.

La Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera, alle 20.45, la sfida con la Dolomiti Energia Trento. Al PalaTrento Jack Devecchi e compagni affrontano i ragazzi di coach Maurizio Buscaglia che, dopo una striscia positiva di sei successi consecutivi che ha aperto il 2017, hanno scalato la classifica approdando al quarto posto. Sono due squadre in difficoltà quelle che si incontreranno sul parquet trentino: i padroni di casa si presentano, infatti, senza Devyn Marble e Filippo Baldi Rossi, fermati entrambi da infortunio. I sassaresi invece sono arrivati in Trentino senza Trevor Lacey, rimasto in Sardegna dopo l’infortunio alla mano.

Non c’è tempo però per i piagnistei, Sassari e Trento conoscono il valore del match e si affronteranno a viso aperto consapevoli che in palio c’è la permanenza nella zona alta della classifica: l’Aquila siede, infatti, al quarto posto a quota 30 punti, la Dinamo ha invece 28 punti ed è settima. Come sempre nei momenti di maggiore difficoltà tutta la squadra è chiamato a dare quel qualcosa in più sul parquet per sopperire alle assenze: lo sa bene coach Federico Pasquini che, all’antivigilia del match, aveva sottolineato come gli infortuni per la Dolomiti Energia potessero rappresentare una motivazione aggiuntiva per gli avversari. Ora tocca ai giganti biancoblu che sono chiamati a portare sul parquet energia e aggressività, dando tutti -nessuno escluso – il 100 per cento nei quaranta minuti, pronti a sbucciarsi le ginocchia in ogni singolo possesso.

«Andiamo a giocare una partita molto importante, come dice la classifica, contro una squadra che ha fatto qualcosa di incredibile al girone di ritorno – ha commentato Federico Pasquini nella consueta conferenza stampa pre partita -. Dipenderà molto da noi, da che approccio avremo alla partita e da come arriveremo: perché è chiaro che loro a livello di energia e di spinta che avranno in questo momento saranno pronti, visto che dovranno giocare anche per Marble e Baldi Rossi. Trento è una squadra che sta bene, ha atletismo e due-tre giocatori che possono scalare di una posizione dentro il campo e questa grande energia, questa capacità di giocare uno contro uno ha fatto sì che ognuno di loro all’interno di questo sistema abbia trovato la possibilità di giocare al meglio, di crescere molto rispetto al girone di andata. L’esempio su tutti è il playmaker, Aaron Craft, che sta giocando una grande pallacanestro rispetto ai tanti up&down dell’andata. Gli innesti di Sutton e Marble hanno dato alla squadra la possibilità di aprire il campo facendo crescere molto anche gli altri giocatori come Gomes e Flaccadori.»

Quella di stasera sarà la partita numero 255 di Brian Sacchetti in maglia Dinamo Banco di Sardegna: l’ala originaria di Moncalieri eguaglia il numero di presenze in biancoblu dello storico capitano Emanuele Rotondo.