4 November, 2024
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Taglio del nastro per il rinnovato ufficio postale “Polis” di Ussana. La sede è stata inaugurata oggi, venerdì 28 luglio, alla presenza del sindaco di Ussana Emidio Contini e del Direttore Regionale dell’Inps per la Sardegna Francesco Ciro di Bernardo. Per Poste Italiane, oltre al direttore dell’ufficio di Ussana Matteo Frigau, sono intervenuti il Responsabile Commerciale Provinciale Gianluca Rocca e Biagio Salvatore Gallo di Relazioni Istituzionali Area Centro.

Oltre ai locali completamente rinnovati secondo la tipologia “Polis”, la più importante novità sottolineata nel corso della piccola cerimonia di inaugurazione è che presso gli sportelli dell’ufficio postale di Ussana sono già disponibili i servizi “INPS” per i pensionati, i quali possono richiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico.

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«L’Amministrazione comunale, sulla base dell’aggiornamento dei dati inviati da Ats Sardegna, comunica la presenza, nel proprio territorio, di un caso di contagio da Covid-19»

Lo ha comunicato, in una nota pubblicata nel sito istituzionale, il sindaco di Ussana, Emidio Contini che ha aggiunto: «Sono state prontamente poste in essere tutte le misure necessarie per contenere la diffusione del virus».

«Si invitano i concittadini ha concluso Emidio Contini a rispettare in maniera scrupolosa tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle Autorità Nazionali e Regionali.»

Antonio Caria

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L’Amministrazione comunale di Ussana, sulla base dell’aggiornamento dei dati inviati da ATS Sardegna, ha comunicato oggi la presenza nel proprio territorio di un caso di contagio da Covid-19.

«Si invitano tutti i concittadini a rispettare in maniera ancora più risoluta e scrupolosa tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle Autorità Nazionali e Regionalisi legge in una nota del sindaco Emidio Contini –. Si raccomanda, inoltre, di evitare ogni spostamento non strettamente necessario. L’Amministrazione comunica, altresì, che in data 24 marzo 2020 è stato attivato il C.O.C. e che si provvederà ad intensificare ancor più rigidamente i controlli da parte della Polizia Locale e della Compagnia Barracellare, con estensione dell’orario di servizio.»

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Le commissioni Bilancio e Sanità, presieduta rispettivamente da Valerio de Giorgi (Misto) e Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) hanno ascoltato una delegazione dei Comuni del Plus 21 sulla situazione della gestione associata dei servizi socio-sanitari.

Gianluigi Puddu, Sindaco di Settimo San Pietro e Comune capofila, ha lamentato le gravi difficoltà della sua amministrazione, che di fatto non riesce a gestire le funzioni dei Plus su un bacino di oltre 100.000 abitanti, sia per le carenze di organico che per la complessa gestione tecnico-amministrativa degli adempimenti collegati alla programmazione regionale, nazionale ed in alcuni casi europea. Gianluigi Puddu ha quindi auspicato il superamento del “modello” del Comune capofila dichiarandosi a favore di una soluzione condivisa in tempi brevi per la quale esistono a suo avviso ampi spazi legislativi, rivolta a tutta la realtà regionale per realizzare finalmente un “incrocio” virtuoso fra politiche sanitarie e politiche sociali.

Dopo la relazione di Gianluigi Puddu si è sviluppato un ampio dibattito nel quale hanno preso la parola la responsabile del Plus 21 Donatella Pani, i Sindaci di Quartucciu Pietro Pisu, di Monserrato Tommaso Locci, di Ussana Emidio Contini, l’assessore ai servizi sociali di Selargius Maria Flavia Perra ed il sindaco di Sestu Maria Paola Secci.

Per il Consiglio regionale sono intervenuti Michele Cossa dei Riformatori, Massimo Zedda dei Progressisti, Fausto Piga di Fdi, Cesare Moriconi del Pd ed Annalisa Mele della Lega. Da parte dei consiglieri sono arrivate diverse proposte operative nel quadro della volontà comune di inquadrare il problema a livello regionale.

Nelle conclusioni, il presidente della commissione Bilancio Valerio de Giorgi ha assicurato il massimo impegno per intervenire a sostegno delle rivendicazioni dei Plus, che assicurano un servizio essenziale per tutte le famiglie sarde. Il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus, dopo aver ricordato che la Regione ha già introdotto nel sistema dei Plus l’elemento della programmazione triennale (più volte richiesto), ha annunciato che subito dopo la paura natalizia si inizierà a lavorare ad un progetto complessivo di riforma, coinvolgendo l’assessorato della Sanità e la rete regionale dei Plus.

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Il sindaco di Ussana, Emidio Contini, ha convocato una riunione per l’organizzazione e la programmazione della IX edizione della manifestazione “Tempus de Binnenna 2019″. L’appuntamento è fissato pewr domani, 12 settembre, alle 18.30, presso il Monte Granatico, in via Chiesa, ad Ussana.

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L’Unione di sei Comuni del Basso Campidano, Monastir, Nuraminis, Samatzai, San Sperate, Ussana e Villasor, per una popolazione complessiva di oltre 28mila abitanti, si mette in gioco con una nuova manifestazione d’interesse per partecipare alla programmazione territoriale della Regione Sardegna.
Il progetto è stato presentato nel centro polifunzionale e teatrale di Monastir, all’assessore della Programmazione Raffaele Paci, alla presenza del sindaco Luisa Murru, del presidente dell’Unione dei sei Comuni Emidio Contini, di amministratori locali, consiglieri regionali, imprenditori e sindacati.
«Abbiamo aperto la programmazione territoriale nel 2015, non definendo scadenze per non mettere in competizione i territori. Le regole d’ingaggio sono poche e chiare – ha spiegato Raffaele Paci -. La proposta può essere fatta da almeno un’Unione e non da un unico Comune, meglio ancora se più Unioni si alleano per interessare una parte più ampia del territorio; devono essere necessariamente coinvolti i privati; i progetti, di ampio respiro, devono arrivare dal basso e, una volta firmata la convenzione, dovranno essere realizzati entro 36 mesi. Da parte nostra c’è la assoluta garanzia che i progetti, una volta approvati, saranno realmente finanziati.»
Le direttrici del progetto sono tre: un sistema delle eccellenze artistiche e storico-culturali; valorizzazione della cultura produttiva agricola; nuove forme di utilizzo delle zone più marginali. La prima direttrice prevede: il potenziamento del patrimonio culturale e artistico, materiale e immateriale, attraverso la creazione di un sistema delle eccellenze partendo dalla figura di Pinuccio Sciola, la valorizzazione delle chiese di particolare pregio storico-artistico e la messa in sicurezza del patrimonio archeologico per renderlo meglio fruibile. Per potenziare l’agricoltura, il progetto con la seconda direttrice punta a incrementare la multifunzionalità delle aziende: quindi reti tra imprese e associazioni, rafforzamento del sistema produttivo agricolo e un marchio dei prodotti di qualità del territorio. Infine, il terzo step: la creazione di percorsi sportivi per rivitalizzare le zone più marginali.
«Il valore aggiunto della nostra offerta è la tipicità. L’unicità. E allora servono i marchi, per rendere quell’offerta più forte, riconoscibile e competitiva. Servono filiere, serve l’agricoltura di precisione che con l’aiuto ormai irrinunciabile dell’alta tecnologia crei le condizioni per far restare i giovani nelle terre dove sono nati e dove abbiano la possibilità di avere un lavoro e costruire la propria vita – ha sottolineato il vicepresidente della Regione -. I punti di forza della nostra isola sono chiari: l’ambiente, il capitale umano, l’identità. E su questi capisaldi va progettato lo sviluppo, come comunità. La Nostra Giunta ha già dato vita a tanti progetti per i territori: per esempio i cantieri di LavoRas, i bonus occupazionali per le aziende, gli interventi di Iscol@, i bandi per l’agricoltura e per gli impianti sportivi. Bisogna essere ambiziosi e ragionare con una visione unitaria – ha concluso Raffaele Paci – pensando alla programmazione territoriale come al contesto dove poi inserire e valorizzare tutti questi altri interventi specifici». 
Sono otto i progetti già chiusi e finanziati, 12 quelli in fase negoziale con la Regione, 4 quelli in partenza. Quasi il 90% dei Comuni aventi diritto (dunque non coinvolti in altri programmi specifici di rilancio) è coinvolto nella programmazione territoriale della Regione che, avviata nel 2015, mette 350 milioni di euro a disposizione dei territori.

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Vigneti copia

I lunghissimi filari che si arrampicano sulle prime colline all’ingresso del paese, gli ordinati vigneti che si disegnano nelle aree tra Is Serras e San Michele, eleganti geometrie che si estendono nelle campagne di Ussana. Una passione per molte famiglie, più che un lavoro, quella per il vino. Il centro campidanese celebra i suoi gioielli con la manifestazione “Tempus de binnenna”, un viaggio tra sapori, tradizioni, artigianato e cultura. Si esalteranno i rossi e i bianchi del Campidano, vere e proprie eccellenze enologiche della Sardegna.

«Sarà una sagra che avrà come protagonista l’uva di produzione locale, tipica della tradizione di Ussana – evidenziano il sindaco Emidio Contini e l’assessore alla cultura Manuela Sedda -. Si tratta di un’occasione unica per rilanciare le attività legate all’agricoltura ed all’artigianato. Ussana vanta una lunghissima tradizione nella produzione dei vini di qualità, con apprezzamenti a livello nazionale e internazionale. Ecco perché vogliamo che la rassegna sia l’apripista per il rilancio economico e sociale del territorio».

L’evento – giunto alla quinta edizione – ideato e realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco e l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, avrà inizio domani con un percorso didattico rivolto agli studenti che – a partire dalle 9.00 – potranno riscoprire le diverse fasi della lavorazione dell’uva, con le tecniche per la vendemmia e un tour nelle cantine del paese. Alle 10.00 la semina su sodo, con una prova su campo a cura dell’agenzia Laore. Nel pomeriggio una manifestazione sportiva, poi alle 16.30 l’apertura del concorso enologico, con gli studenti dell’Alberghiero di Monserrato e la degustazione dei vini dei produttori di Ussana.

Venerdì 23 alle 10.00, nel Monte Granatico, è in programma un convegno sulle erbe officinali ed aromatiche curato da Marcello Pitzalis, con una mostra sulle piante aromatiche. In serata – con inizio alle 17.00 – la tavola rotonda sul tema “Il futuro delle cantine in Sardegna per lo sviluppo del territorio”. Parteciperanno i responsabili dell’assessorato regionale all’agricoltura, il sindaco Emidio Contini ed i primi cittadini dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano. Alle 21.00, in piazza Municipio, la commedia dialettale “Aligheri no”.

Il clou della rassegna nel fine settimana. Sabato, a partire dalla mattinata, i portali campidanesi (da via Roma a via Chiesa) si apriranno ai visitatori, con mostre artigianali ed esposizione di prodotti enologici. Lungo il circuito non mancheranno le dimostrazioni sulla lavorazione del pane e sulla preparazione di antichi cestini. Alle 15.00 il corteo rievocativo sulla vendemmia, con la partecipazione di gruppi folk e cavalieri. Si alterneranno i cavalieri di Ussana, Monastir e San Sperate, i gruppi folcloristici San Sebastiano (Ussana), Goppaisi de Frorisi (Villasor), Neoneli, il gruppo etnico Is Mustayonis e S’orku foresu di Sestu e i suonatori di launeddas. Alle 19.00 la degustazione di prodotti tipici locali con la vitella arrosto ed i vini delle Cantine del territorio. Poi il tributo ad Andrea Parodi.

Domenica mattina – dalle 9.00 – l’apertura dei portali nel centro storico, con lavorazioni artigianali e della tradizione contadina. Ci sarà anche un’estemporanea di pittura per adulti e bambini legata alla rassegna. Alle 11 la messa solenne, nel sagrato di San Saturnino, dedicata alla Madonna del buon frutto. In serata sarà possibile visitare tutti i siti culturali del paese, con la degustazione di prodotti tipici nei diversi stand.

Franco Sabatini 2 copia

Il presidente della 3ª commissione del Consiglio regionale, Franco Sabatini, a conclusione delle audizioni sul documento di programmazione unitaria 2014-2020, ha annunciato che si sta lavorando «per cancellare del tutto l’#Irap, dopo averla ridotta sensibilmente nella passata Legislatura, e abbassare il costo del lavoro in Sardegna, ipotizzando un intervento della Regione sul cuneo fiscale, sono queste le sfide che devono impegnare la politica sarda, le organizzazioni delle imprese e quelle dei lavoratori.»

«Vogliamo realizzare una vera zona franca – ha aggiunto il consigliere del Pd – fatta di fiscalità di vantaggio e sburocratizzazione, ad incominciare dall’istituzione di un direttorio per il funzionamento dello sportello unico per le imprese (Suap) che cancelli tutte le disposizioni inadeguate del passato». «Dobbiamo lavorare insieme – ha concluso Sabatini – per trasformare il nostro territorio in uno straordinario attrattore di investimenti e di imprese che sappiano garantire sviluppo, reddito e lavoro buono per i sardi».

Con le dichiarazioni del presidente della Commissione si è così concluso il ciclo di audizioni sulla programmazione dei fondi comunitari che questa mattina ha registrato gli interventi dei rappresentanti dell’Anci (Emidio Contini), dell’Asel (Roberto Marchi), di Copagri (Pietro Tandeddu), della Confagricoltura (Luca Sanna), di Coldiretti (Battista Cualbu e Luca Saba), di Confindustria (Alberto Scano, Maurizio Depascale e Roberto Bormioli), della Css (Giacomo Meloni), della Confsal (Elia Pili) e della Cisal (Arturo Maulu). Le associazioni dei Comuni, del mondo agricolo, delle imprese e dei lavoratori hanno consegnato al presidente della Commissione i rispettivi documenti, contenenti valutazioni e proposte sul documento della Giunta in materia di programmazione unitaria 2014-2020 e che, entro il prossimo 22 luglio, dovrà essere trasmesso a Bruxelles, per la predisposizione dei piani operativi Fesr (fondo per lo sviluppo delle regioni), Fse (fondo sociale europeo), Psr (piano di sviluppo rurale) e Fsc (fondo di sviluppo e coesione).

L’intendimento della commissione consiliare è quello di portare all’esame dell’assemblea regionale un ulteriore documento che tenga conto delle posizioni espresse dalle rappresentanze del mondo economico e sociale dell’Isola. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’urgenza dettata dalla ristrettezza dei tempi e hanno convenuto riguardo ad una marcata genericità riscontrabile nelle linee di indirizzo varate dalla Giunta lo scorso 28 maggio. Evitare l’eccessiva parcellizzazione degli interventi e garantirne una efficace concentrazione, insieme con le scelte strategiche che disegnino un nuovo sviluppo per la Sardegna, sono le ulteriori indicazioni condivise che sono emerse nel corso delle audizioni. Dove, non sono mancate le sottolineature critiche riguardo la scarsa capacità di spesa dei fondi comunitari dimostrata nel precedente settennio, insieme con gli auspici per una più efficace programmazione delle risorse europee per il periodo 2014-2020 e una spesa più rapida e con un  più elevato livello qualitativo, da raggiungersi attraverso una vera e propria azione rivolta alla sburocratizzazione degli apparati e delle procedure in capo alla pubblica amministrazione.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha ribadito stamane, nell’incontro con i sindaci della Sardegna che si è tenuto questa mattina in Consiglio regionale, che «la Regione farà di tutto per ottenere dal Governo l’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità». All’appuntamento si sono presentati circa 120 primi cittadini in fascia tricolore.

Domani a Roma, ha annunciato il presidente della Giunta, ci sarà un altro importante confronto con il Governo per ottenere un innalzamento del tetto di spesa fissato per la Sardegna a 2,4 miliardi di euro, «risorse insufficienti per far fronte alle necessità dell’Isola».

«La nostra regione – ha detto Pigliaru – sta contribuendo al risanamento delle finanze pubbliche: entro giugno arriveranno le proposte per la razionalizzazione della spesa regionale, per la riforma di enti ed agenzie e per rendere più efficiente il funzionamento della macchina amministrativa. Noi faremo la nostra parte ma il Governo deve riconoscere l’anomalia sarda. Siamo l’unica regione per la quale a un aumento delle entrate fiscali non è corrisposta una crescita dei trasferimenti statali.»

Francesco Pigliaru, dopo aver ricordato i primi provvedimenti adottati dall’esecutivo sul fronte degli investimenti, si è detto ottimista sull’esito dell’interlocuzione con il Governo. «Le recenti elezioni europee – ha detto – hanno cambiato il quadro politico. Adesso è il momento di andare oltre l’austerity. Per superare la crisi servono politiche keynesiane».

Il presidente si è inoltre soffermato sul Fondo Unico per gli Enti Locali. «Abbiamo sbloccato 197 milioni di euro a favore dei comuni (circa il 40% della somma stanziata) nei prossimi giorni discuteremo con voi la destinazione di altri 155 milioni. L’obiettivo è quello di incrementare il Fondo con l’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità».

Diversi gli interventi in Aula. Per Emidio Contini, vicepresidente di Anci Sardegna, «senza una revisione del Patto di stabilità, i comuni sono destinati alla paralisi. Non sarà possibile garantire nemmeno i servizi minimi». Per Contini è necessario inoltre escludere dal Patto il Fondo Unico per gli Enti Locali. «I comuni – ha detto – hanno già contribuito pesantemente al risanamento delle casse dello Stato, oltre il livello attuale non si può andare».

Per il sindaco di Cagliari Massimo Zedda «lo Stato non può usare i comuni per salvare se stesso». Zedda ha ricordato gli interventi della sua amministrazione sul fronte del contenimento della spesa. «Noi abbiamo dovuto fare tagli pesanti, lo stesso non hanno fatto Stato e Regione. Recuperare risorse è possibile – secondo Zedda – tagliando gli sprechi dal sottobosco di enti e agenzie».

Il sindaco di Villamar, Pier Sandro Scano, ha invitato tutti i livelli istituzionali a marciare insieme per sciogliere i nodi della finanza regionale e locale. «Solo con un’azione comune – ha detto Scano – riusciremo a superare le difficoltà. Se entro le prossime due settimane non ci saranno risposte da parte del Governo sulla revisione del Patto occorrerà prepararsi a una grande. Il crollo degli investimenti pubblici sta producendo effetti devastanti sul tessuto economico e sociale. La difesa dei nostri diritti – ha concluso Scano – non è una iniziativa per la tutela di interessi particolari, si tratta invece di un’azione utile per noi, per l’Italia e per ottenere un cambiamento anche in Europa».

Giuseppe Casti, presidente del Cal, ha invece invitato la Giunta a recuperare i 50 milioni di euro sottratti al Fondo Unico per gli Enti Locali e a rifinanziare la legge 16. Secondo Casti, sarebbe inoltre necessario provare a ridiscutere con il Governo gli incentivi del “Patto di Stabilità verticale” che hanno consentito in passato ad alcuni comuni di pagare i debiti alle imprese.

Il Capogruppo del Pd Pietro Cocco, a nome della maggioranza di centrosinistra, ha invitato il presidente della Regione ad andare avanti nell’azione di pungolo nei confronti del Governo per ottenere l’allentamento del Patto. «Serve uno sforzo straordinario da parte di tutti per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Il Consiglio farà la sua parte, ha aggiunto Cocco, annunciando per domani l’avvio delle audizioni della Commissione “Autonomia” sul tema delle riforme.

Fuori dal coro l’intervento del capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis che, a nome dell’opposizione, ha segnalato il rischio di un dissesto finanziario per i comuni sardi se non verrà rimpinguato il Fondo Unico, sceso nel 2014 da 578 a 484 milioni di euro. Oltre a contestare il plafond di spesa individuato nella recente delibera di Giunta per i trasferimenti agli Enti Locali, Pittalis ha stigmatizzato la scelta dell’esecutivo di inserire all’interno del Patto le risorse per i comuni. «Una decisione rinunciataria assunta dalla Giunta al tavolo tecnico con la Ragioneria dello Stato. Occorre avere più coraggio – ha concluso Pittalis – anche perché in passato il Governo non ha impugnato la legge regionale che teneva fuori dal Patto le somme del Fondo Unico».

Soddisfazione da parte del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau per l’esito dell’incontro. «Oggi – ha detto Ganau – sono stati presi impegni importanti. Le interlocuzioni con il Governo sono in corso. La Conferenza Regione-Enti Locali  annunciata per i prossimi giorni sarà un momento di ulteriore confronto. Il Consiglio – ha concluso il presidente rivolgendosi ai sindaci – sarà sempre la casa di tutti».